ZINCATURA A CALDO
03 | 2021
Saint Gellért Hall, Ungheria | 2 L’Onda, Bristol |4 Acciaio zincato - Soluzioni per un'economia circolare |6 Resistenza al fuoco delle sezioni in acciaio zincato |14
Rivista Internazionale www.zincatura.it
03|2021 ZINCATURA A CALDO
Editoriale Riconosciamo tutti la necessità di ridurre le emissioni di Carbonio e il ruolo importante che gioca il settore delle costruzioni, sia in termini operativi che di riduzione dell’uso di materiali fortemente correlati alla produzione di Anidride Carbonica. Questa valutazione va fatta anche alla luce di più ampie implicazioni sociali ed economiche. Con una popolazione mondiale in crescita e un maggiore utilizzo di materiali, è importante per l’ambiente che la scelta dei materiali per le nostre costruzioni sia durevole, riutilizzabile e infine riciclabile, tutti ingredienti chiave di un'economia circolare. Partendo da queste basi e grazie ad una collaborazione di livello internazionale, è stata prodotta la nostra nuova pubblicazione "Acciaio zincato e costruzioni sostenibili: soluzioni per un'economia circolare", basata sia su ricerche scientifiche che su esempi di buone pratiche provenienti da tutta Europa. Questa pubblicazione spiega chiaramente come l'acciaio zincato possa aiutare il settore delle costruzioni a raggiungere il livello zero di emissioni nel futuro.
Carmine Ricciolino, Segretario Generale Associazione Italiana Zincatura Zincatura a Caldo: Rivista Internazionale pubblicata dalle Associazioni degli zincatori di Germania, Regno Unito, Italia e Spagna Questa rivista non può essere copiata senza il permesso scritto dell'editore © 2021
1 | Costruito all’interno di una preesistente terrazza inclinata, il nuovo palazzetto dello sport offre un ulteriore campo da gioco alla Saint Margaret High School 2 | Tubi verticali zincati a caldo avvolgono l'edificio, aggiungendo una struttura in filigrana trasparente
Foto di copertina | Scatti globali
Architetti | Építész Stúdió Foto | Gergely Kenéz
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ZINCATURA A CALDO 03|2021 di Holger Glinde
Incastonato Nel paesaggio Saint Gellért Hall, Ungheria Utilizzando una preesistente terrazza inclinata, Építész Stúdió è riuscito a ridurre le dimensioni visibili del nuovo palazzetto dello sport presso la Saint Margaret High School di Budapest. Il nuovo palazzetto dello sport si trova all'interno dei giardini storici dell'edificio scolastico neobarocco nel centro di Budapest. Fornisce impianti sportivi polivalenti e posti a sedere per 450 spettatori. Sul tetto del nuovo edificio è stato realizzato un altro campo da gioco facilmente accessibile con ingresso al piano terra da un cortile sito dietro la scuola. La struttura massiccia dell'edificio è ammorbidita dall'introduzione di un elemento esterno intelligente ma semplice. Sottili tubi verticali zincati a caldo sono stati utilizzati per creare un involucro esterno all'edificio e creano una struttura in filigrana trasparente alla facciata esterna in cemento dell'edificio, nonché un'innovativa recinzione cattura-palla per il campo da gioco.
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di Iqbal Johal
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Creare onde
The Wave, Bristol Normalmente ci si aspetta che si debba trovare la spiaggia adatta per provare l'emozione di "cavalcare l'onda" o fare surf. Tuttavia, grazie alla tecnologia moderna, possiamo provare il brivido del surf nei luoghi più insospettabili consentendo anche ad un pubblico più ampio di avere accesso a questo sport. “The Wave” (L’Onda) questo è il nome del luogo dove tutti possono fare surf tutto l'anno nell'entroterra di Bristol su onde costanti e sicure. “The Wave”, oltre a creare l’opportunità di fare surf, apporta anche benefici naturali e alla salute alle persone di qualsiasi età, storia personale e abilità. Ci sono voluti nove anni dalla progettazione al completamento e ora la laguna per il surf è alimentata al 100% da elettricità rinnovabile, consentendo di poter surfare tutto l'anno, indipendentemente dal tempo e dalle maree. Sebbene The Wave non sia il primo lago artificiale per il surf, la sua tecnologia Wavegarden Cove lo rende una novità mondiale, riuscendo a creare fino a 1.000 onde l'ora - circa un'onda ogni 10 secondi - e generando altezze comprese tra 0,5 e 2 m. È il primo posto del genere in Inghilterra e offre sei zone di surf per un totale di 80 surfisti contemporaneamente. La struttura comprende una club house, campeggi, passeggiate nei boschi e giardini sensoriali. I lavori eseguiti dalla Engineering Fabrication Limited hanno riguardato la costruzione di strutture di supporto in acciaio per il molo panoramico principale che si estende per 125 m nella baia del surf e le strutture in acciaio esterne utilizzate intorno alla club house e al ristorante. Dopo la produzione, tutti gli elementi sono stati zincati prima di essere installati, per la protezione contro la corrosione a lungo termine.
(Contenuto fornito da Engineering Fabrication Limited)
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1 + 4 | “The Wave” (L’Onda) questo è il nome del luogo dove tutti possono fare surf tutto l'anno nell'entroterra di Bristol su onde costanti e sicure. 2 + 3 | L'acciaio zincato è stato utilizzato per tutto il progetto, compreso il molo panoramico di 125m e le strutture in acciaio per la club house e il ristorante
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Costruttori | Engineering Fabrication Limited Foto | Scatti globali (1, 4), EngineeringFabrication Limited (2, 3) 4 5
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1 di Iqbal Johal
Durevole,
riutilizzabile, riciclabile
1 | L'acciaio zincato facilita la costruzione e lo smontaggio annuali del Garsington Opera Pavilion
Acciaio zincato - Soluzioni per un'economia circolare Gli effetti dei cambiamenti climatici creano gravi preoccupazioni e interventi urgenti. Con una popolazione mondiale in crescita e un conseguente crescente utilizzo di materiali ingegnerizzati, è chiara la necessità di un nuovo approccio che dia la massima importanza al valore delle materie prime in modo che edifici, infrastrutture, risorse e materiali siano utilizzate il più a lungo possibile. In collaborazione con i colleghi del settore di tutta Europa,
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una nuova pubblicazione "Acciaio zincato e costruzioni sostenibili: soluzioni per un'economia circolare" spiega come l'industria della zincatura stia andando avanti, portando l'acciaio zincato in prima linea tra le soluzioni per affrontare il cambiamento climatico e fornire l’economia circolare che è ormai fortemente regolata sia nella politica che nella pratica quotidiana.
Le costruzioni nell'economia circolare Negli ultimi anni, i quadri tradizionali di sostenibilità basati su modelli lineari e sul riciclo, hanno dato spazio a nuove idee relative a materiali circolari e sull'economia circolare.
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ZINCATURA A CALDO
La pubblicazione si basa su ricerche accademiche ed esempi di buone pratiche provenienti da tutta Europa. Spiega chiaramente come l'acciaio zincato possa far sì che il settore delle costruzioni evolva verso un futuro a zero emissioni di carbonio.
Un'economia circolare differisce da un quadro economico lineare tradizionale in quanto è strutturata per mantenere prodotti e materiali in uso, eliminando così gli sprechi e consentendo ai sistemi naturali di rigenerarsi. Un modello di costruzione circolare gestisce la crescente domanda globale a fronte di obiettivi a basse emissioni di carbonio, dando il giusto valore alle materie prime e mantenendo in uso edifici, infrastrutture e risorse il più a lungo possibile.
ACCIAIO ZINCATO PER L’ECONOMIA CIRCOLARE
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Perché l’acciaio zincato? L’economia circolare è considerata fondamentale per ottimizzare la sostenibilità dei materiali. Questo ha fatto sì che la semplicità, la robustezza, la durata e la riciclabilità intrinseca delle strutture e dei componenti metallici caratterizzino di nuovo il design sostenibile. L'acciaio zincato a caldo ne è un perfetto esempio: - La zincatura a caldo dei prodotti in acciaio offre i massimi livelli di protezione dalla corrosione: la struttura o il componente in acciaio raggiunge tranquillamente la durata prevista dal progetto senza manutenzione.. - Un rivestimento zincato è intrinsecamente resistente al clima poiché la sua capacità protettiva in gran parte non viene alterata dai cambiamenti di temperatura o da altri fattori climatici.. - Il rivestimento zincato può seguire la struttura in acciaio attraverso molteplici cicli di riuso
- I rivestimenti zincati sono fusi con l'acciaio, il che consente di riutilizzare il prodotto in acciaio insieme al rivestimento originale senza necessità di un nuovo rivestimento (basti pensare ai pali dei ponteggi che vengono ripetutamente smontati e rimontati attorno ai nostri edifici).
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- I componenti in acciaio zincato che abbiano raggiunto la fine della loro vita utile, o siano stati disinstallati per qualsiasi altro motivo, possono essere nuovamente zincati e riportati all'impiego originale. Se i cicli di riuso terminano, sia l'acciaio che lo zinco vengono riciclati insieme nei consueti processi di riciclo dell'acciaio - con lo zinco che viene restituito, senza perdita di proprietà, agli impianti di produzione dello zinco e alla fine reinserito nel processo di zincatura.. La zincatura a caldo è un ottimo esempio di materiale che si adatta perfettamente alle attuali esigenze dell’economia circolare, ma in effetti ha queste caratteristiche da decenni. Questo è il primo di una serie di articoli sul ruolo dell'acciaio zincato all'interno di una struttura circolare per l'edilizia.
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ZINCATURA A CALDO
Il risultato della collaborazione internazionale, "Galvanized Steel and Sustainable Construction" si basa su ricerche accademiche ed esempi di buone pratiche provenienti da tutta Europa. Spiega chiaramente come l'acciaio zincato può aiutare il settore delle costruzioni ad adattarsi ad avere un impatto zero nel futuro. Sarà presto disponibile anche in lingua italiana.
L'acciaio zincato può fornire soluzioni innovative che ottimizzano la durabilità e facilitano la circolarità di strutture e componenti in acciaio. Queste soluzioni possono essere facilmente implementate utilizzando questo metodo semplice e consolidato di protezione dell'acciaio. Visita il nostro sito www.aiz.it per richiedere la pubblicazione
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2 | Una membrana trasparente tesa su un'intelaiatura di profilati cavi in acciaio zincato a caldo costituisce la struttura principale
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1 + 3 | È stato creato un habitat controllato per coltivare piante che normalmente non crescerebbero nel clima del Regno Unito
di Iqbal Johal
All’altezza della sfida
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The Hothouse, Londra Lo studio di architettura londinese Studio Weave, supportato dagli sviluppatori Lendlease e LCR, ha creato The Hothouse, un'installazione su larga scala situata presso l'International Quarter London (IQL). La struttura di The Hothouse ricorda una serra vittoriana e fornisce un habitat controllato per la coltivazione di piante che normalmente non crescerebbero nel clima del Regno Unito.. IQL è un nuovo quartiere nel cuore di Stratford e alle porte del Queen Elizabeth Olympic Park. L'area ha una ricca tradizione in tema di coltivazione in serra ed ha avuto storicamente un gran numero di serre su un tratto di 20 miglia lungo il corridoio della Lee Valley. Negli anni '30 c'erano più di 1.300 acri di serre che facilitavano la produzione di piante ornamentali, fiori e frutti esotici. L'ambiente di The Hothouse è stato creato in modo da regolarsi e adattarsi alle piante all'interno. Il progettista di giardini Tom Massey ha collaborato con Studio Weave per sviluppare un progetto che includesse l’inserimento schematico di una serie di piante produttive provenienti da tutto il mondo: una giungla commestibile di specie esotiche e insolite. Una membrana trasparente tesa su un'intelaiatura di profilati cavi in acciaio zincato a caldo costituisce la struttura di The Hothouse con pannelli di tamponamento che danno forma alle sezioni inferiori. La serra sarà in situ per un anno e mostrerà l'evoluzione delle piante, nonché la loro trasformazione nel corso delle stagioni, cercando al contempo di educare e ispirare. L'installazione vuole mostrare gli effetti del cambiamento climatico, celebrando anche la bellezza delle piante e la loro adattabilità, come pure l'ingegnosità e la capacità degli esseri umani di superare i problemi e creare ambienti di crescita sicuri e stabili per le piante di tutto il mondo
(Contenuto fornito da Studio Weave)
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Architetti | Studio Weave Foto | Ed Reeve
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1 di Holger Glinde
Supporto economicamente vantaggioso Rinforzo del Ponte Giulini, Germania Nel 1969 nella città di Ludwigshafen è stato costruito il Ponte Giulini, come struttura in cemento precompresso a sette campate. Due sovrastrutture separate formano il ponte lungo 240 m, facente parte della strada federale 44. Si estende al di sopra di due linee ferroviarie e di diverse vie di comunicazione del centro cittadino. Oltre 32.000 veicoli, , di cui circa il 10% sono mezzi pesanti, molti più di quanto ne fossero stati previsti nel 1969, utilizzano ora il ponte ogni giorno. Recenti rilevazioni hanno mostrato che la struttura, vecchia di 52 anni, non può sopportare gli attuali carichi di traffico e che risulta un urgente bisogno di interventi relativi alla stabilità e alla fruibilità del ponte. Per ammodernare il ponte e rimediare a queste lacune, sono state utilizzate 32 strutture aggiuntive di supporto in acciaio per rinforzare e alleviare il carico, installati come supporti intermedi su nuove fondazioni o disposti come supporti aggiuntivi su fondazioni esistenti, su basi in cemento armato. I pilastri in acciaio, che pesano complessivamente 54 tonnellate, sono stati protetti dalla corrosione mediante zincatura a caldo. Ciò prevedibilmente escluderà futuri lavori di manutenzione a lungo termine. L'acciaio zincato a caldo viene sempre di più utilizzato sia per i nuovi ponti che per l'ammodernamento di strutture esistenti, grazie ai costi iniziali più bassi e grazie alla sua durata, che garantisce poca o nulla manutenzione e nessun successivo utilizzo di risorse. I supporti aggiuntivi assicurano che il Ponte Giulini continui a restare in opera per i decenni a venire.
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1 + 2| Il supporto aggiuntivo fornito da sezioni in acciaio zincato fornirà stabilità a lungo termine al Ponte Giulini 3 | Due sovrastrutture separate formano il ponte lungo 240 m, facente parte della strada federale 44. Si estende al di sopra di due linee ferroviarie e di diverse vie di comunicazione del centro cittadino .
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Foto | Moray
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Il contributo di Fondazione Promozione Acciaio
Università di Milano: Nuovo polo informatico Opere di rinnovamento e di ampliamento stanno interessando i principali atenei milanesi in una positiva competizione verso il miglioramento dell’offerta formativa e dei servizi per gli studenti, i docenti ed il personale tecnico. I nuovi spazi destinati alle discipline legate alla tecnologia dell’Università degli Studi nascono da un masterplan che voleva aprire alla città ilun contributo isolato rimasto chiuso su se stesso per anni. Parte di daFondazione via Celoria,Promozione cuore delloAcciaio storico quartiere “Città Studi”, questa nuova piazza definita da grandi quinte metalliche, che tagliano e definiscono gli spazi aperti alternandoli ai volumi costruiti su un’ampia superficie totale. Il disegno architettonico è volutamente simbolico ed evocativo, ricercando un dialogo sia con gli insediamenti preesistenti e realizzati in epoche differenti, sia con le aree circostanti configurate a verde e prospicienti le vie di Città Studi. Ai due lati della piazza-cuneo centrale si collocano i corpi segreteria studenti e biblioteca interdipartimentale, dotata anche di sale di consultazione e archivio per studenti e ricercatori. Proseguendo lungo le linee tracciate dalle strutture d’acciaio si giunge al Dipartimento di Informatica. Elemento principale all’interno del complesso, l’edificio è costituito da un basamento a piastra che ospita su due livelli aule, sale studio e servizi. Dalla piastra si eleva una stecca fino all’ottavo piano con uffici e laboratori di ricerca. Lucernari posti in sommità irradiano il volume che risulta caldo, luminoso ed accogliente.
Uno spettacolare landmark
The Lodge
The Crown, Casalgrande - Reggio Emilia
Di particolare rilievo la copertura a “tappeto volante” che ospita gli spazi tecnici e all’estradosso pannelli fotovoltaici. Il grande tetto, dall’area di 50 mq e a forma triangolare, produce energia rinnovabile per il dipartimento ed è realizzato in acciaio in profili a doppio “T” zincati a caldo e giuntati mediante bulloni. Pannelli sandwich alternati ad elementi vetrati rivestono la superficie della copertura. Testo estratto da www.promozioneacciaio.it 14
Foto| Vista globale, vista della copertura in costruzione e particolare delle strutture in acciaio zincato che la reggono Progetto Arch. Isoarchitetti Immagini del finito: Bruno Cattani
Delizia Zincata
L'installazione Kunstund Media di Michael Ehlers "The Last Airship" è l’opera che ha vinto il concorso artistico regionale a Würzburg, in Germania. L'artista è stato ispirato dalla storia dei dirigibili. L'installazione lunga 20 m e alta 7 m realizzata in acciaio zincato a caldo fa riferimento all’utopia della tecnologia, che nell'interpretazione dell'artista si disintegra e viene riassorbita dalla natura. Di conseguenza, il dirigibile sarà ricoperto da piante rampicanti a crescita rapida. Artista + Foto | Michael Ehlers
