XL giornale 12-2013

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CULTURA

n. 12 2013

La ex Segrè, un futuro incerto? TIVOLI - Tutto in mano alla provincia di Roma, il destino della scuola media Segrè dipende da palazzo Valentini. All’istituto mancano 9 aule e, ad oggi, non ci sono certezze in vista del prossimo anno scolastico. Un piano di “emergenza” è stato trovato ma a tre mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico ancora non ci sono certezze. Sul trasferimento nella sede del professionale di Villa Braschi deve ancora pronunciarsi proprio la provincia. La speranza è che a giorni la situazione si possa sbloccare, anche perché non c’è un “piano B”. Il professionale Olivieri, che dovrebbe liberare lo stabile di proprietà del comune, avrebbe dato il suo assenso. Alla firma della convenzione, però, sembrerebbe mancare la firma della Provincia. La vicenda della Segrè, ed ancora prima della Petrocchi e Coccanari e della Piazza

tre tre, forse, potevano andaTutto in mano alla Provincia di Roma, il destino della scuola media Segrè dipende da re presso la scuola elementare di via del Colleggio. palazzo Valentini. All’istituto mancano I lavori per la sistemazione, 9 aule e, ad oggi, non ci sono certezze in però, ancora non sono ultivista del prossimo anno scolastico mati e quindi è “scattata” Trento, affonda le sue origini nella storia. Circa venti anni fa le due storiche scuole medie furono mandate via d a l l a vecchia sede di viale Arnaldi per consentire dei lavori di ristrutturazione dell’edificio. Una volta sistemato, però, lo stabile fu destinato al Tribunale. Nel frattempo le aule furono ospitate “temporaneamente” presso il Convitto Nazionale. Dopo un lungo tira e molla i vertici dell’Istituto di piazza Garibaldi sono

Una maestra scrive ai ladri MONTECELIO - Rubano i computer della sala multimediale della scuola e una maestra scrive una lettera ai ladri. Come alcuni di voi forse sapranno, da oltre tredici anni sono una delle docenti della scuola primaria di Montecelio e non posso fare a meno di scrivere due parole su quanto è successo martedì scorso. Durante la notte, una banda di balordi si è introdotta all’interno rubando quattro computer dall’aula multimediale e due dei portatili utilizzati con le LIM. Non potete immaginare l’indignazione delle insegnanti e lo sconforto dei bambini che hanno visto violato il luogo in cui passano, per buona parte dell’anno, la metà della loro vita! Alcuni sono rimasti talmente turbati che la notte hanno voluto dormire con i genitori! Mi chiedo quanto abbiano potuto racimolare dalla vendita dei nostri computer… sicuramente poche centinaia di euro, mentre per noi il danno è stato enorme! Il nostro laboratorio multimediale, le LIM in quasi tutte le classi erano il fiore all’occhiello della nostra piccola scuola, conquistati faticosamente, pezzo dopo pezzo, anno dopo anno grazie al lavoro dei bambini e delle insegnanti, conquistati grazie alla generosità dei genitori che “ricomprava-

riusciti ad ottenere indietro i locali, durante l’anno scolastico appena concluso, necessari per il progetto di istituzione di un liceo. E veniamo così alla “storia recente”. Le classi della Segrè “senza casa”, nove, sarebbero dovute andare nei locali di palazzo Bischi che prima erano occupati dagli uffici del comune. Ed i locali, comunque, non sarebbero bastati perché si potevano ospitare solo 6 classi. Le al-

l’emergenza. Una soluzione tampone è stata individuata nella scuola di Villa Braschi, che attualmente occupa il professionale ex Diaz ed ora sede distaccata dell’Olivieri. Una sistemazione “ponte” che avrebbe permesso al Comune di realizzare una serie di interventi “importanti” di ristrutturazione su palazzo Coccannari e su palazzo Bischi, così da renderli idonei ad ospitare tutte e 13 le sezioni della scuola media. L’impegno dell’Amministrazione comunale – e del Commissario prefettizio in testa – è teso ad una soluzione rapida della vicenda così da evitare un’estate di “passione” per la Segrè. Fulvio Ventura

no” i lavori dei propri figli nelle mostre mercato o nelle atre iniziative promosse dalla scuola, conquistati grazie al sostegno dei vari comitati cittadini per i festeggiamenti che da anni, ormai, devolvono a noi parte del ricavato! Ma come si fa a rubare in una scuola? Come si fa a privare i bambini del loro diritto allo studio? A settembre due classi non potranno fare lezione con la LIM e non ci sarà posto per tutti nel laboratorio perché le postazioni sono dimezzate! Sapete cosa è emerso dalle discussioni fatte in classe con i bambini? Vi riporto alcune delle frasi che sono state dette: “Maestra, forse quei signori erano disperati”, “Oppure hanno perso il lavoro e non sanno come pagare l’affitto”, “Maestra, forse ai ladri servivano soldi per dare da mangiare ai loro bambini”… ecco, “signori ladri”, con i loro cuori puri, con le loro anime gentili, con le loro menti limpide hanno cercato una giustificazione a quanto avete fatto e hanno perdonato…. Questi sono i bambini che avete derubato! VERGOGNATEVI!!! Scusate lo sfogo amici della Proloco di Montecelio, ma sono amareggiata e ancora molto, molto arrabbiata… ho voluto dar voce alle 18 docenti, a tutti i genitori e soprattutto ai 123 alunni della scuola primaria e questo mi è parso proprio il luogo virtuale adatto a farlo. Un saluto a tutti una maestra

In ricordo di Little Tony Riceviamo e pubblichiamo

Rimasi sorpreso nel trovare, aprendo il booklet di un album americano (Atlantic) di Doc Pomus, una foto, fra le altre, in cui si vedeva Pomus in atteggiamento confidenziale con Little Tony “a famous italian singer”, come recitava la didascalia a tergo. Fino a quel punto avevo sempre pensato che Little Tony fosse l’espressione stereotipata del cantante italiano legato al motivetto di facile presa commerciale o ai films “musicarelli” tanto in voga negli anni sessanta: forse anche condizionato dai media che, per il suo modo di emulare il re del rock quanto nel look tanto nel comportamento scenico, non gli hanno mai risparmiato la troppo distante e caratterizzante etichetta dell’ “Elvis italiano”. Tony aveva filtrato sapientemente e molto onestamente il sound tutto americano del Rock‘n’Roll e ne aveva ben studiato l’atteggiamento dei suoi padri fondatori. Innegabilmente vestiva bene i panni che Elvis, primo fra tutti, aveva indossato già da qualche anno e, sebbene fautore di un lecito plagio tipicamente anni ‘60, era ben consapevole della grandezza del suo idolo e, ogni qual volta se ne presentasse l’occasione, non mancava di esaltarlo oppure di rendere noto, per chi non lo fosse, il suo modello. Evidentemente Tony era schietto, passionale, trasparente, incapace di nascondere i propri sentimenti e passioni. Dalla sua parte Tony ha sicuramente avuto un buon tempismo. Nel 1957 Little Tony and his Brothers, firmarono un contratto con la Durium records. A questo punto il produttore Jack Good rappresenta la vera svolta per la band ché, essendone interessato, arriva in Italia (aveva conosciuto la band grazie alla mediazione di Marino Marini) per sentirli suonare, con il risultato che portò Tony e i suoi fratelli in Inghilterra: procacciando, per il 13 settembre del 1959 (dopo 18 mesi di live performances nei club inglesi), il debutto della band alla UK Tv (all’interno dello show “Boy meets Girls”, ove per un buon periodo ne divennero quasi la band stabile). Sei giorni dopo arriva la prima registrazione inglese per la Decca (I Can’t Help It / Arrivederci Baby, Decca F 11164). A seguire, soltanto dopo una settimana, il secondo singolo Hey Little Girl (cover di Dee Clark) e Hippy Hippy Shake (Chan Romero). Entrambi i 45 giri furono registrati in Italia, ma per il prossimo Jack Good porta Tony a Londra dove lo aspettano due brani scritti per lui da Doc Pomus (uno degli autori di Elvis) e Mort Shuman: Too Good e Foxy Little Mamma (Decca F 11190). Raggiunse, nel gennaio del 1960, la posizione numero 19 nelle classifiche inglesi. Le incisioni Decca, l’incontro con Doc Pomus e, in generale, gli “anni inglesi” rappresentano sicuramente una parentesi degna di essere ricordata nel capitolo, purtroppo giunto a termine, dedicato alla prolifica carriera del nostro concittadino. Carlo Caldironi

“Amanda Flor” da Guidonia al Festival di Taormina GUIDONIA - Gli “Amanda Flor” da Guidonia al Festival di Taormina con “The Marduk’s”, “una web series ideata da Denis Malagnino, Davide Alfonsi, Daniele Guerrini e prodotta da Amanda Flor, nata da suggerimento di Mario Sesti” e girata proprio a Guidonia. L’edizione 2013 del Festival, che ha aperto i battenti il 15 giugno, “esplorerà l’horror e la commedia, come i due generi più profondamente radicati nei gusti del pubblico”, così a Variety la general manager della rassegna Tiziana Rocca, alla guida del Festival per il secondo anno assieme al direttore artistico Mario Sesti. I primi tre episodi di “The Marduk’s” saranno proiettati il 22 giugno in anteprima mondiale alle ore 18.00 nella sezione Campus WWW WorldWildWebseries. “Grande spazio, come nell’edizione precedente, verrà dato al cosiddetto Web Cinema. Tra le anteprime The Marduk’s di Amanda Flor, descritto come una combinazione di caustico cinismo con battute stile South Park”. “The Marduk’s” – si legge nella descrizione - affronta le sventure terrene ed ultraterrene di un’insolita, ma giovane famiglia. Una sit-com animica, ambientata in un multiverso abitato da dèi alieni, inseminatori folli, micro-organismi in cerca di vendetta, burini in viaggio nello spazio-tempo. Un fumetto web comico-fantascientifico senza super eroi,fatto di anime perse ed alieni beffardi”. “La web serie è incentrata sulla figura di Marduk, l’antico dio babilonese, che illumina e regola una giovane e sgangherata coppia del nuovo millennio. La sua anima eletta, un piccolo bambino di dodici anni, dovrà nascere nel grembo della Vergine Cristina e avrà come padre un omone, grosso ed impulsivo, noto per aver fatto una comparsata in “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani. Le avventure e disavventure terrene di questa anomala famiglia si alterneranno con le vicende ultraterrene delle anime stolte che vagano nello spazio. Nata da suggerimento di Mario Sesti, The Marduk’s mostra le avventure e disavventure, terrene ed ultraterrene, di un’insolita, ma giovane famiglia. Tutti gli attori sono guidoniani doc: Fabio Sperandio, Cristina Morar, Paolo Giustiniani e Edoardo Malagnino.

ZOOMARINE, DOVE IL DIVERTIMENTO SI VIVE IN COMPAGNIA

Avventurarsi in una vera e propria battaglia navale a tutto splash, esplorare una foresta preistorica con dinosauri “veri” animatronics a grandezza naturale, sdraiarsi in una spiaggia tropicale con ombrelloni di paglia, sono solo alcune delle attività possibili a Zoomarine, il Parco divertimenti di Roma. L’amore per il mare è protagonista nel Parco che ospita uno spettacolo di delfini giudicato tra i tre migliori al mondo, show con leoni marini e foche, uccelli tropicali, rapaci e tuffatori acrobatici, un Acquapark da 5.000 posti, un’ampia area piscine, un Cinema 4D, animazione, giostre acquatiche e attrazioni meccaniche. Lo scenario di Zoomarine è arricchito con: i roller coaster Vertigo e Squalotto; la Zoomarine Beach, una distesa tropicale di sabbia con ombrelloni di paglia; l’Era dei Dinosauri, uno spettacolare percorso interattivo all’interno di una foresta preistorica popolata da dinosauri animatronics in movimento e a grandezza naturale; Emozione Delfini - Un giorno da addestratore, un programma di avvicinamento guidato per conoscere questi splendidi animali sotto l’attenta supervisione di biologi e addestratori; Turtle Vision 4D, la nuova emozionante proiezione del Cinema 4D legata al tema del mare e della salvaguardia del nostro pianeta attraverso gli occhi della tartaruga Sammy; l’Era Glaciale, una mostra a cielo aperto realizzata con sculture a grandezza naturale di animali vissuti durante l’ultimo periodo glaciale; la Laguna dei Pirati, una vera e propria battaglia navale a bordo di dodici galeoni con sfide mozzafiato fino all’ultimo splash recentemente premiata come Miglior Attrazione Family ai Parksmania Awards 2012, gli Oscar del divertimento. Dopo il grande successo del 2012, il Parco ha inaugurato la nuova stagione il 23 marzo con una bellissima nascita: a Zoomarine è arrivata Thai! La piccola è nata nel Parco durante il periodo di chiusura ed è il primo esemplare di tursiope nato nella Capitale con un rarissimo parto di testa che avviene solo nel 10% dei casi. Thai è già diventata la mascotte del pubblico, nuotando sempre a fianco di mamma Leah e papà King, ed è stata “battezzata” dal pluricampione del nuoto azzurro Filippo Magnini con il nome scelto dal pubblico sul web: il contest ha riscosso notevole attenzione con oltre 3.000 votanti. L’accoglienza all’ospite è completata dal ristorante Amazzonia, 11 punti ristoro/snack, 7 negozi, servizi per bambini, un parcheggio da 5.000 posti auto e bus navette da e per Roma. Zoomarine offre un pacchetto Parco + Hotel**** da €39 a persona acquistabile su www.zoomarine.it. Lo staff di Zoomarine vi aspetta con tutti i suoi abitanti per vivere un’emozionante avventura piena di iniziative ed eventi speciali.


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