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Gli approcci bottom-up e peer-to-peer La filosofia che ha guidato il progetto si è basata sull’integrazione di modelli partecipativi diversi, in cui al classico stile top-down si sono uniti approcci di tipo bottomup, dove sono stati chiesti consigli agli studenti su come sviluppare il portale e di tipo peer-to-peer, dove gli studenti hanno avuto l’opportunità di essere di supporto l’uno all’altro. L’esempio più emblematico è nell’area definita community tags, spazio dedicato alla condivisione di risorse web. Si è optato per un canale e per uno stile molto liberi, con cui si è cercato di valorizzare la responsabilizzazione degli studenti. Quest’area infatti si basa sull’utilizzo di uno strumento esterno alla piattaforma, creato per condividere in rete i “preferiti”, cioè i siti ritenuti più interessanti, attraverso un sistema di tag. I tag, etichette sintetiche che descrivono il contenuto e lo rendono ricercabile in maniera più articolata che non “inscatolandolo” all’interno di singole cartelle sono il motore fondamentale di questa tipologia di strumenti. Il social bookmarker scelto è Delicious, probabilmente il più condiviso e utilizzato nella sfera del web2.0. L’unico vincolo per poter inserire la propria risorsa web preferita nell’elenco di Inte.S.E. è quello di aggiungere il tag “Inte.S.E.project” (oltre a quelli che più puntualmente descrivono il contenuto).

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In casi come questo l’approccio nella gestione e nel monitoraggio di quanto accadeva si è limitato a garantire uniformità, attraverso una serie di tutorial video, così che anche all’utente meno esperto non fosse preclusa la possibilità di inserire con facilità un contenuto.


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