Libri&Parole - Dicembre 2020

IL WEBZINE PER GLI AMANTI DELLE PAROLE

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3 EDITORIALE 5 LIBRI E INTERVISTE Libri, i beni non essenziali del 2020 Intervista Paolo Roversi 10 LIBRI DA LEGGERE Simonetta Caminiti ci parla di Hans Christian Andersen 13 LIBRI E RECENSIONI Ritorneranno di Pino Caminiti Novembre di Laura Vegliamore 18 EVENTI LETTERARI Amazon Storyteller 2020: il vincitore BookCity 2020: il bilancio 22 LIBRI E NOVITÀ Cosa troviamo in libreria 28 LA CLASSIFICA Dieci libri da regalare a un #christmasbookaholic 35 LIBRI E BLOGGER Bookstagrammer uannabi: a tu per tu con Federica Sherwood 39 LE RECENSIONI DEI BLOG Come la pioggia e la Scozia di Giulia De Martin La vita invisibile di Addie LaRue di V.E. Schwab Nona Grey – La Trilogia di Mark Lawrence 45 LIBRI E PAROLE La parola del mese CREDITS

Jingle Book Rock

EDITORIALE Cari lettori, dopo una breve pausa torna finalmente il webzine Libri&Parole.

In questo numero ci occuperemo di libri e di come è cambiato il mondo di lettori e scrittori con la pandemia.

A fare un’analisi per noi è lo scrittore e giornalista Paolo Roversi, in una interessante intervista.

Focus sul mondo di blogger e bookstagrammer con Federica Sherwood, bookblogger uannabi.

E, visto il periodo, non può mancare un’immersione nell’atmosfera natalizia: Simonetta Caminiti, ospite fissa del nostro webzine, ci parla delle origini di Frozen con La regina della neve di Hans Christian Andersen; scopriremo insieme la

lista dei 10 libri più regalati a Natale; focus, infine, sulle novità in libreria. E come sempre, torna la parola del mese: ripartenza, che a

volte sembra più difficile e a volte più semplice, ma che è sempre – sempre davvero – l’unico modo per farci spostare in direzione di quello che vogliamo essere.

Il nostro ringraziamento va sempre a voi, cari lettori, sostegno unico e prezioso di questo meraviglioso mondo.

LIBRI

&

INTERVISTE

ESSENZIALI O NON ESSENZIALI, QUESTO È IL PROBLEMA I LIBRI SONO DAVVERO BENI NON ESSENZIALI?

Ospite di Libri&Parole per questo numero di Dicembre è Paolo Roversi.

Scrittore, giornalista e sceneggiatore, Roversi collabora con quotidiani e riviste ed è autore di soggetti per il cinema e per serie televisive, spettacoli teatrali e cortometraggi. Tiene corsi di scrittura crime per la scuola Holden di Torino.

I suoi romanzi sono tradotti in otto Paesi.

L’ultimo, Psychokiller (di cui ci siamo occupati nel numero di Luglio) è stato pubblicato da SEM nel gennaio 2020 e ha vinto il Premio Serbanenco 2020 dei lettori.

Con Paolo Roversi, che vive a Milano, abbiamo analizzato la situazione editoriale post Covid-19, soffermandoci in particolare su un quesito fondamentale: i libri e la loro essenzialità come beni di consumo.

Libri ai tempi del Covid: la chiusura delle attività nella prima fase del lockdown ha segnato una linea di demarcazione tra beni essenziali e non essenziali. I libri sono finiti nella seconda categoria, eppure

l'incremento

di

vendite

online ha dato una chiave di lettura differente. Lei pensa sia possibile etichettare la cultura come non essenziale al giorno d'oggi?

Assolutamente no.

La cultura è fondamentale, leggere libri che siano cartacei o anche in ebook, è vitale. Sia perché possiamo migliorare

come

persone,

come

uomini, ma anche per l’avanzamento della nostra società. Un popolo che

"Un popolo che non legge è un popolo facilmente manipolabile."

non legge è un popolo facilmente manipolabile. Solo dopo aver letto e confrontato, sia sui libri che sui giornali le varie idee, è possibile farsi costruire

un’opinione

propria.

Se

invece accetti tutto quello che viene dall’alto e sei manipolabile, allora diventa un problema, di cui alcuni si avvantaggiano.

Libreria vs. store online: i secondi sono la morte delle prime o possono effettivamente coesistere in maniera equilibrata?

Visto il periodo, direi che gli store online sono stati salvifici per certi momenti.

Senza non avremmo avuto i libri, gli ebook, tutta una serie di tipologia di beni. Io sono un’amante delle librerie, soprattutto di quelle indipendenti, che frequento e in cui conosco i librai. Però non demonizzerei neanche gli store online. Se qualcuno vuole comprare il best seller del momento, lo può fare tranquillamente online senza andare in libreria. Al contrario c’è chi vuole andare a godersi il piacere della scoperta e della lettura. Dipende dal pubblico: ci sono i lettori forti che hanno bisogno della libreria, perché è il luogo in cui faranno le scelte. Alcuni lettori occasionali, o comunque gente che in libreria non ci andrebbe, magari compra online e il libro, nel suo complesso, ne guadagna.

Devo dire che io sono anche un lettore di ebook. Con la vista che cala, posso ingrandire il carattere finché voglio. In viaggio porto il mio Kindle con centinaia di libri e in ogni momento posso leggere qualcosa, che sia in spiaggia o in montagna, che è meno complicato che portarsi dietro i libri cartacei.

Secondo me, c’è posto per tutti.

La lettura è un modo per evadere: in uno scenario come quello attuale, cosa cambia secondo lei in un lettore a livello di scelta di generi da leggere?

Mi verrebbe da dire che forse adesso abbiamo più bisogno di letture di svago.

Dopo così tanti mesi di bombardamento mediatico e brutti pensieri, magari una lettura un po’ più leggera ci aiuta. Resta comunque qualcosa di relativo, perché per alcuni una lettura leggera può essere un saggio. Direi che ognuno trova la propria leggerezza nel leggere.

Pandemia sì, pandemia no.

Molti lettori snobbano i libri che ne parlano: è giusto, secondo lei, inserire il tema della pandemia in un libro ambientato nel 2020?

Da autore, come si rapporta/si rapporterà in futuro con questa tematica?

Secondo me è il momento di lasciar decantare.

Anche gli editori dicono di non voler pubblicare libri che ne parlano. Io, ad esempio, non mi metterei a scrivere un romanzo ambientato adesso in piena pandemia. Ho una formazione da storico, sono laureato in Storia, e uno dei primi insegnamenti che ti danno è che per scrivere serenamente di un periodo bisogna averci messo del tempo tra quando un fatto è accaduto e quando ne scrivi.

Questo perché lo vedi con più razionalità, sei meno invischiato, sei più lucido nel raccontarlo.

Mentre se lo stai raccontando in tempo reale sicuramente sei di parte o comunque non hai la visione globale. Magari scrivendone tra cinque anni, quando sarà stato scoperto il vaccino hai un’altra ottica rispetto a oggi, quando l’emergenza è invece vissuta in maniera continua.

Riprendendo la sua "The Good List": 5 libri consigliati da Roversi.

Parto consigliandone tre dello stesso autore: Don Winslow, che adoro e trovo il massimo rappresentante del giallo mondiale in questo momento. I tre libri sono: Il potere del cane, Il Cartello e Il Confine. Poi consiglio due libri di due autori italiani: Arrivederci amore, ciao – Alla fine di un giorno noioso, un noir di Massimo Carlotto che consiglio a tutti, e poi Traditori di tutti, di Giorgio Scerbanenco, che fa parte del ciclo con protagonista Duca Lamberti ed è uno dei romanzi ambientato nella Milano nera degli anni ‘60-’70. Un testo, questo, ancora attualissimo perché Scerbanenco è il maestro indiscusso di tutti noi giallisti italiani. Proprio in questi giorni ho avuto il piacere di vincere il Premio Scerbanenco dei lettori 2020 con il mio Psychokiller.

walking in a winter wonderland

RISCOPRIRE

I

CLASSICI

Da Andersen a Frozen SIMONETTA CAMINITI CI PARLA DE LA REGINA DELLA NEVE

C’ERA UNA VOLTA,

ma forse proprio no.

Con Hans Christian Andersen, l’incipit di ogni fiaba è soppresso e, se questo vale per i suoi grandi adattamenti di storie per ragazzi ancestrali e

già

repertorio

della

grande

tradizione,

figuriamoci per le sue opere originali.

Figuriamoci per una storia come questa, il classico natalizio a cui è ispirato il film Disney Frozen ma che, da quel film, non potremmo scoprire più distonie, lontananza, felicissima fragranza di un autore dalla cifra irripetibile. E certo non solo destinata ai bambini. Anzi.

La Regina della Neve ha una narrazione teatrale, specchio dei retaggi di attore e cantante a teatro dello stesso Hans Christian Andersen; ma pure una commistione di generi che, in una sola lunga novella, trasudano candore e talento letterario a ogni rigo. Anzitutto, per gustare questa storia di ghiacci e di luminescenze invernali, meglio dimenticare le due simpatiche sorelle del film Disney.

Qui, i protagonisti sono un fanciullo e una fanciulla, Kay e Gerda, vicini di casa eppure cresciuti come se avessero avuto lo stesso sangue. E tutto parte proprio da uno specchio, uno specchio malefico, rotto e rifranto in milioni di pezzi: la visione mistica (e profondamente cristiana) dello scrittore, che affida a questa vicenda di partenza quasi mitologica – se non di eco biblica – la stortura nel nostro modo di guardare al mondo.

Basta una scheggia di cristallo in un occhio o nel cuore, dice Andersen, per determinare storture e tenebra nelle cose che vediamo e viviamo: per renderci divisivi e crudeli laddove, diversamente, potremmo essere angeli.

E lo svolgimento delle numerose avventure di Kay e Gerda scorre lungo episodi separati, apparentemente autoconclusivi con l’immancabile incontro con Lei, la splendida regina della neve, e prove dure e inchiodanti per il rapporto tra i due protagonisti.

Protagonisti che ancora una volta danno luce a un mondo autobiografico in chiave fiabesca (l’amata/odiata sorellastra di Hans Christian Andersen; la sua aspirazione alla purezza attraverso percorsi di vita, morte e tanto amore). Un finale natalizio nel senso spirituale e distillato dal chiassoso contorno che, mai come questo Natale 2020, pare dolcissimo leggere ai nostri ragazzi.

O perché no, scoprire davvero noi, per la prima volta.

santa tell me

LIBRI

&

RECENSIONI

Ritorneranno

di Pino Caminiti

LE TRAME DI CIRCE EDIZIONI, 2020

“Ora un riso, gioioso, /di fanciulla appartata, /in un canto /la tradisce: ella finge, gioiosa/di resistere a te, che le strappi (dal braccio, o dal dito)/il suo pegno d’amore infinito.”

I versi latini di Orazio, quelli che qualcuno, tra noi, imparava a leggere in metrica perché “suonassero” come accordi di note di musica e parole dal contenuto immortale al tempo stesso: eccoli in lingua italiana, disposti come nessun traduttore aveva fatto prima.

Pino Caminiti e il suo Ritorneranno (Le trame di Circe edizioni, 2020) è soprattutto una raccolta di traduzioni autoriali e poesie originali

del

saggista,

classicista

e

insegnante di lettere antiche Pino Caminiti (1948-2018): le più belle traduzioni di Orazio, Catullo, Virgilio e Lucrezio mai scritte in italiano, ne aveva detto il professore e critico Raffaele Sirri; canzoni d’amore senza tempo, odi alla vita e alla fuga serena dai rimpianti, composizioni in cui ritmo e struttura italiana ricamano l’abissale messaggio dei poeti latini tradendo (e rispettando ancora di più) lo studio e l’ispirazione dei testi originali.

Un filo rosso che lega, insieme con l’amore per le radici familiari, il forte richiamo spirituale di Caminiti, la nuova e unica edizione di ben tre volumi diversi che l’autore aveva pubblicato negli anni Novanta. E inoltre, riflessioni attualissime sulla necessità di cibarci del mondo classico per eccellenza, traendone riflesso della nostra identità e pienezza estetica intramontabile.

Una lettura che punta al pubblico già avvezzo alla poetica antica e all’amore per il “verso” in assoluto, ma anche un invito rivolto ai ragazzi che non hanno ancora conosciuto, tanto meno in chiave così melodica e personale, l’inesorabilità di un “Ritorno” alle radici dell’Occidente.

E della cultura del mondo intero.

Novembre

di Laura Vegliamore WORDS EDIZIONI, 2020

Due è il numero perfetto.

Due come due gemelli, l'uno il riflesso distorto dell'altro.

Come due ragazze, il passato e il presente che si intrecciano.

Due come due città meravigliose: Roma, nella sua eterna bellezza, e Parigi, sfregiata

nella

profondità

della

sua

anima. Novembre (Words Edizioni, 2020), dell'autrice romana Laura Vegliamore è tutto questo e molto di più.

Un venerdì come tanti a Parigi, una stazione soppresso,

della

metro,

un

incontro

un deciso

treno dal

destino. Parte da qui la storia di Adriano, ventiseienne romano che si è trasferito in Francia per fuggire da un senso di colpa divenuto insostenibile. Lontano dalla ragazza con cui è cresciuto, dalla sua famiglia. E in quella stazione della metro incontra Mathilde, bella e piena di vita, che gli propone un gioco: farsi trascinare dal caso, seguendo degli sconosciuti per vedere dove il destino li condurrà.

In quel pomeriggio freddo di novembre, Adriano accetta di prendere per mano quella sconosciuta, per cambiare vita, lasciarsi tutto alle spalle, respirare di nuovo. Il viaggio di Mathilde e Adriano è un turbine di mistero, strade e canzoni, nel caos magico di una città meravigliosa, testimone di un sentimento che sembra nascere all’improvviso e travolgere ogni cosa. Solo che quello non è un venerdì come tanti a Parigi. È il 13 novembre 2015, e il destino sta per mostrare il suo volto più crudele.

Novembre è un viaggio nell'intimo dell'animo umano, tra colpe da espiare e voglia di rinascita, alla scoperta dei legami che tengono Adriano, il protagonista, in piedi nel mondo. Suo fratello Leonardo, così simile e talmente dissimile da lui. E poi la madre, il padre Mauro, Claudia che è l'amica di sempre e Mathilde, meravigliosa ragazza dai capelli rossi, emblema di quella foglia che buca la cover spettacolare di questo romanzo.

Lo stile fluido, ma ricercato e mai banale, accompagna il lettore in una narrazione che a tratti meraviglia per la vividezza: Laura Vegliamore restituisce a chi stringe tra le mani il libro una fotografia a colori di una Parigi che è evidente che ama, e di una Roma che è evidente che è parte di lei. Passa dalle emozioni alla dura realtà con una delicatezza estrema, dando voce a una carrellata di personaggi poco stereotipati e vivi, veri, unici.

Un romanzo, Novembre, di una potenza narrativa unica che riporta con fedeltà i tragici attentati del 13 novembre 2015, intrecciando gli eventi a tutti noti con quelli narrati nel romanzo. Un tema quanto mai attuale, una lettera d'amore a Parigi che gronda sangue e speranza.

Novembre, di Laura Vegliamore, è disponibile in ebook Amazon, anche per gli abbonati Kindle Unlimited, e in cartaceo in tutte le librerie d'Italia.

it's christmas time in the city

LIBRI

&

EVENTI

Salvino Muscarello vince

il

premio

Amazon

Storyteller

2020

PRIMA EDIZIONE IN ITALIA, APERTO AD AUTORI INDIPENDENTI

La corrente invisibile di Salvino Muscarello ha trionfato nella prima edizione italiana di Amazon Storyteller. Un legal-thriller, ambientato in provincia di Messina e le cui vicende si snodano in trent’anni di storia, uscito in self publishing sulla piattaforma Amazon.

Protagonista è il giovane avvocato Davide Bruno, che verrà coinvolto dall’uomo più potente della città, il cavalier Graziano Galvani, nell’inchiesta sulla morte della giornalista Virginia De Falco. Le indagini porteranno l’avvocato a recuperare e riannodare un filo nascosto e sepolto dal 1986.

La giuria del Premio è stata presieduta da: Mariangela Marseglia, VP e Country Manager di Amazon.it e Amazon.es; Gaia Migliavacca, Kindle Manager di Amazon.it; i giornalisti e autori Alessia Rastelli, Filippo Solibello, Giulia Beyman e Riccardo Bruni. La proclamazione del vincitore è avvenuta in diretta streaming l’11 novembre.

In finale con Muscarello sono giunti: La madre di Marco Lugli; Centro di Amalia Frontali e Rebecca Quasi; Archetypes: Le immagini del male di Andrea Rhon; Le sorelle delle case popolari di Gabriele Marchingiglio.

Muscarello riceverà da Amazon Media EU un premio in denaro di 3.000 euro e potrà beneficiare di una campagna marketing del valore di 20.000 euro per promuovere il suo libro su Amazon.it.

Tutti i finalisti riceveranno, invece, un e-reader Kindle Oasis.

Bookcity 2020 in

per

raggiungere

streaming

nuovi

pubblici

678 EVENTI, 500 ORE DI PROGRAMMAZIONE ONLINE, 728 I LIBRI PRESENTATI

Si è conclusa domenica 15 novembre la nona edizione di Bookcity Milano, che quest’anno si è svolta interamente in streaming – causa pandemia. Una edizione particolare, con tutti gli eventi in formato digitale causa pandemia.

“L’edizione digitale 2020 di BookCity Milano, che abbiamo affrontato con trepidazione, è stata ricca di sorprese e di soddisfazioni. È stata, prima di tutto, l’occasione per raggiungere pubblici diversi e lontani mettendo a loro disposizione una grande quantità di contenuti. Inoltre, tutti coloro che non hanno potuto seguire gli eventi direttamente lo potranno fare in un momento successivo accedendo al sito www.bookcitymilano.it.

In questa edizione abbiamo purtroppo dovuto fare a meno del contatto diretto con il pubblico, ci sono mancati i sorrisi, gli applausi, le chiacchiere, l’entusiasmo dei volontari e tutto ciò che caratterizza una manifestazione dal vivo; abbiamo però sentito l’affetto, la solidarietà e il sostegno dei partner, delle istituzioni, di tutti i soggetti che rappresentano la filiera del libro e, soprattutto, del pubblico” ha dichiarato il Comitato di indirizzo.

Tanti gli appuntamenti in diretta per il pubblico, grazie alla sinergia con siti web e canali social di giornali, case editrici, associazioni, fondazioni coinvolte nella manifestazione. Sono stati 678 gli eventi, 500 le ore di programmazione online, 260 le case editrici coinvolte e 782 i libri presentati, con 551.470 le persone raggiunte dai canali proprietari di BookCity dove si è svolta la manifestazione – sito web, pagina Facebook e canale YouTube –, di cui il 40% fuori dalla Lombardia.

Bookcity (promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione BookCity Milano, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori) prosegue la sua attività con periodici appuntamenti per realizzare il progetto La Lettura Intorno nei quartieri di Milano, con BookCity per le Scuole e BookCity Università.

oh holy book

LIBRI

&

NOVITÀ

A Babbo Morto di

Zerocalcare

BAO PUBLISHING, NOVEMBRE 2020

Natale... i regali, il cenone, i parenti... ma ci avete mai pensato alle condizioni di lavoro dei folletti nella fabbrica di Babbo Natale?

Zerocalcare sì, e vi racconta per la prima volta la scabrosa verità dietro al business della consegna dei regali. Bonus!

Le anziane rider della Befana scioperano insieme ai minatori sardi (le cui miniere di carbone vengono chiuse perché nelle calze i bambini preferiscono trovare gli orsetti gommosi), per ottenere migliori condizioni di lavoro!

Io Sono L'Abisso di

Donato

Carrisi

LONGANESI, NOVEMBRE 2020

Sono le cinque meno dieci esatte.

Il lago s’intravede all’orizzonte: è una lunga linea di grafite, nera e argento. L’uomo che pulisce sta per iniziare una giornata e candita dalla raccolta della spazzatura. Non prova ribrezzo per il suo lavoro, anzi: sa che è necessario. E sa che è proprio in ciò che le persone gettano via che si celano i più profondi segreti. E lui sa interpretarli.

E sa come usarli. Perché anche lui nasconde un segreto. L’uomo che pulisce vive seguendo abitudini e ritmi ormai consolidati, con l’eccezione di rare ma memorabili serate speciali. Quello che non sa è che entro poche ore la sua vita ordinata sarà stravolta dall’incontro con la ragazzina col ciuffo viola. Lui, che ha scelto di essere invisibile, un’ombra appena percepita ai margini del mondo, si troverà coinvolto nella realtà inconfessabile della ragazzina. Il rischio non è solo quello che qualcuno scopra chi è o cosa fa realmente. Il vero rischio è, ed è sempre stato, sin da quando era bambino, quello di contrariare l’uomo che si nasconde dietro la porta verde. Ma c’è un'altra cosa che l’uomo che pulisce non può sapere: là fuori c’è già qualcuno che lo cerca. La cacciatrice di mosche si è data una missione: fermare la violenza, salvare il maggior numero possibile di donne.

Niente può impedirglielo: né la sua pessima forma fisica, né l’oscura fama che la accompagna. E quando il fondo del lago restituisce una traccia, la cacciatrice sa che è un messaggio che solo lei può capire. C’è soltanto una cosa che può, anzi, deve fare: stanare l’ombra invisibile che si trova al centro dell’abisso.

L’Ickabog di

J.K.Rowling

SALANI, NOVEMBRE 2020

C'era

una

volta

un

regno

chiamato

Cornucopia. Una minuscola nazione ricca e prospera, famosa per i suoi formaggi, gli ottimi vini, i dolci deliziosi e le salsicce succulente. Sul trono siede un sovrano benevolo, Re Teo il Temerario, le cui giornate trascorrono pigre, tra banchetti sontuosi e battute di caccia, con la fida compagnia dei suoi lord, Scaracchino e Flappone. Tutto è perfetto... O quasi.

Secondo la leggenda, infatti, un terribile mostro è in agguato nelle Paludi del Nord.

Ogni persona di buonsenso sa che l'Ickabog è solo una leggenda inventata per spaventare i bambini. Ma le leggende sono strane e a volte prendono una vita propria...

Quando questo accade, toccherà a due giovani amici, Robi e Margherita, affrontare un'incredibile avventura e svelare una volta per tutte dove si nasconde il vero mostro. Solo così speranza e felicità potranno tornare a Cornucopia.

Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone di

Maurizio

De

Giovanni

EINAUDI, DICEMBRE 2020

È una splendida mattina di primavera, la città è illuminata da una luce perfetta, nell'aria l'odore del mare si mescola al profumo del glicine, della ginestra, dell'anemone. Della rosa. Come può venire in mente di uccidere qualcuno in un giorno come questo, in un posto come questo? Savio Niola, proprietario di uno storico chiosco di fiori, è stato ammazzato.

Un

delitto

che

sconvolge

Pizzofalcone, perché l'anziano era amato da tutti nel quartiere. Lo consideravano una specie di «nonno civico», che non avendo una famiglia propria si prodigava per quelle degli altri. Aiutava i giovani spingendoli a studiare, cercando di tenerli lontani da strade senza ritorno; chiunque si rivolgesse a lui poteva contare su una parola gentile, su un po' di attenzione, se necessario su un sostegno materiale. Eppure è stato letteralmente massacrato. Chi può avere tanto odio, tanta rabbia in corpo da compiere un gesto simile?

Poco tempo prima l'uomo si era esposto contro il racket che taglieggia i commercianti della zona, ma la pista della criminalità organizzata non convince i Bastardi, ancora una volta alle prese con un caso difficile da cui, forse, dipendono le sorti del commissariato. Un commissariato che, per loro, è ormai molto più di un luogo di lavoro.

Come per Savio era il suo chiosco.

Aggiungi un desiderio di

Barbara

Morini

WORDS EDIZIONI, DICEMBRE 2020

Cosa fa un uomo che detesta il Natale quando realizza che il suo più grande desiderio è passarlo con la persona che ama?

Tra lettere per Babbo Natale disilluse, addobbi improbabili, invitati fuori posto e genitori invadenti, torna Steno Reggiani, l’irriverente ginecologo innamorato della fata che gli ha conquistato il cuore.

Con lui ritroveremo molti dei personaggi di Lasciami Perdere, compresa la Contessa, la fata madrina

più

eclettica

di

sempre.

Dopo

Aggiungi un desiderio, il Natale non sarà più come prima. Nemmeno per Steno Reggiani.

we wish a merry christmas's book

Dieci libri da regalare

a un #christmasbookaholic LIBRI DI OGNI GENERE SUL NATALE DA REGALARE A NATALE AGLI APPASSIONATI DEL NATALE Canto di Natale di Charles Dickens Nella gelida notte della Vigilia di Natale il vecchio Scrooge, che ha passato tutta la sua vita ad accumulare denaro, riceve la visita terrificante del fantasma del suo socio. Ma è solo l’inizio: ben presto appariranno altri tre spiriti, per trasportarlo in un vorticoso viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Un viaggio che metterà Scrooge di fronte a quello che è realmente diventato: un vecchio tirchio, insensibile e odiato da tutti, che ama solo la compagnia della sua cassaforte.

Riuscirà la magia del Natale a operare un miracolo sul suo cuore inaridito?

La notte prima di Natale di Nikolaj Gogol’ Già maestro del realismo, Gogol' si distinse per la grande capacità di raffigurare situazioni satirico-grottesche, sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, con uno stile visionario e fantastico. Pubblicato originariamente nel 1832, nel secondo volume della raccolta "Veglie alla fattoria presso Dikan'ka", "La notte di Natale" è un racconto lungo ambientato in Ucraina durante il regno di Caterina II. Vakula, giovane fabbro innamorato della bella Ocsana, sottomette le forze del male per esaudire il desiderio della ragazza: possedere gli stivaletti della zarina. Accostato da alcuni critici al realismo magico sudamericano, "La notte di Natale" ha ispirato opere liriche di Cajkovskij e Rimskij-Korsakov, pellicole cinematografiche e perfino film d'animazione.

Solstizio d’inverno di Rosamunde Pilcher Elfrida Phipps, ex attrice di musical, ha sessant'anni. Affranta dal dolore per la morte dell'uomo che ha sempre amato, lascia Londra e si trasferisce in un piccolo villaggio dell'Hampshire. Dolce ed eccentrica, Elfrida fatica a inserirsi nella piccola comunità, finché non incontra la famiglia di Oscar Blundell, musicista in pensione. Poco tempo dopo Oscar perde moglie e figlia in un tragico incidente stradale, e rimane solo, assillato da problemi economici, in preda alla disperazione. Uniti dalle avversità, Oscar ed Elfrida decidono di lasciarsi alle spalle il passato e di trasferirsi in Scozia per ricucire le trame delle loro esistenze. Sarà il primo Natale trascorso insieme a ridare a entrambi la forza di ricominciare...acolo sul suo cuore inaridito?

Il Natale di Poirot di Agatha Christie Gorston Hall, Longdale, campagna inglese. Anni Trenta. Natale. Le famiglie accantonano i contrasti e si riuniscono per festeggiare, a volte solo con lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci. E infatti la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé figli e nipoti, si trasforma in dramma. Il vecchio patriarca viene misteriosamente ucciso in una stanza chiusa dall'interno. L'assassino è un membro della famiglia?

Tutti sono sospettabili, tutti hanno un motivo per volere la sua morte.

Let it snow di John Green, Maureen Johnson, Lauren Myracle È la Vigilia di Natale a Gracetown. Scende la neve, i regali sono già sotto l'albero e le luci brillano per le strade. Sembra tutto pronto per la festa, ma una tormenta arriva a sparigliare le carte. Così si può rimanere bloccati su un treno in mezzo al nulla e vagare per la città fino a incontrare un intrigante sconosciuto. Oppure prendere la macchina per raggiungere una festa che promette di essere memorabile, per scoprire che l'amore è più vicino di quanto pensassimo. O ancora ritrovare qualcuno che si credeva perduto, ma solo dopo una giornata piena di imprevisti e di ...maiali.

Piccole Donne di Louisa May Alcott Pubblicato nel 1868, Little Women (Piccole Donne) è ambientato nella casa della famiglia Alcott, ad Orchard House, Concord, nel Massachusetts, ed è liberamente ispirato alle esperienze infantili di Louise Alcott. Il romanzo fu immediatamente accolto molto bene e tutt'oggi è uno dei romanzi per ragazzi più letto e più volte trasportato sul piccolo e grande schermo. Molto interessante la personalità della Alcott

che

traspare

nei

suoi

scritti,

era

un

abolizionista ed una fervente femminista, rimase single per tutta la sua vita ed in questo libro troviamo diversi

interessati

passaggi

sulla

vita

sociale

americana di una qualsiasi "famiglia democratica.

Louise ci lasciò il 6 marzo 1888 per un infarto provocato dal dolore per la morte del padre avvenuta solo due giorni prima.

Il Natale di Marguerite di India Desjardins e Pascal Blanchet Marguerite ha ottantadue anni e poca voglia di festeggiare. I figli sono ormai lontani, già grandi, e lei ha paura di tutto ciò che si trova oltre la porta di casa sua. Questo Natale, però, sarà diverso.

Premiato con il Premio Ragazzi 2014 alla Fiera di Bologna, questo prezioso volume che viene dal Québec tocca temi inusitati per le storie di festività, e lo fa in modo delicato e profondo al tempo stesso, con illustrazioni assolutamente memorabili.

I testi di India Desjardins e le illustrazioni di Pascal Blanchet creano un connubio magico, indimenticabile.

Natale a Notting Hill di Karen Swan Migliaia di addobbi e luci scintillanti decorano Londra mentre si avvicina il Natale, ma Nettie Watson non è in vena né di feste né di regali. Il Natale, per lei, è solo il ricordo doloroso di quello che aveva, della vita che era abituata a fare e di chi non c’è più… Quando, con sua grande sorpresa, si ritrova al centro di una campagna mediatica

senza

precedenti

e,

ancora

più

inaspettatamente, attira l’attenzione di Jamie Westlake, la popstar più amata del momento, la situazione la coglie del tutto impreparata. Jamie è famoso per essere un impenitente spirito libero ma l’attrazione nei confronti di Nettie è evidente e innegabile, come del resto i suoi sforzi per ignorare i propri sentimenti e la straordinaria chimica tra loro… Nettie, dal canto suo, è alle prese con profonde ferite: il dolore per la scomparsa della madre è ancora troppo fresco e non ha idea di come lasciarselo alle spalle per accogliere la gioia di quelle luci sfavillanti, della pienezza degli abeti carichi di neve e la promessa di quell’amore che sta bussando al suo cuore…

Un giocattolo per Natale di Gianni Rodari È Natale. Un distinto signore si trova a vagare per i negozi affollati alla ricerca dei regali per i bambini della sua famiglia. Ha in mente di acquistare i giocattoli che avrebbe voluto ricevere da bambino, ma presto si rende conto che non esistono più: ora ce ne sono di nuovi, moderni e misteriosi. Proprio come quella strana scatoletta che un venditore spuntato da una bottega gli propone. È un apparecchio simile a un comune telecomando, ma ha un potere straordinario...

Storie Classiche di Natale di AA.VV. Il cielo profuma di neve, si accendono le luci sugli alberi della cittĂ . Arriva il periodo piĂš bello dell'anno! Ma com'era il Natale quando al posto delle auto, c'erano le carrozze trainate dai cavalli? Com'era quando non c'erano i centri commerciali, ma le botteghe dei falegnami e i laboratori dei giocattolai? Com'era quando il pane si faceva in casa e invece del riscaldamento c'era la stufa a legna? Com'era quando tutta la famiglia si riuniva per il pranzo natalizio intorno alla tavola illuminata dalle candele e decorata con il vischio e le bacche di agrifoglio?

Ce lo raccontano i grandi autori della letteratura, in questa raccolta di racconti e brani di romanzi classici: storie straordinarie che sono ormai entrate a far parte della nostra tradizione natalizia.

with bells on

LIBRI

&

BLOGGER

A TU PER TU CON

Federica Sherwood BOOKSTRAGRAMMER UANNABI

In questo numero di Libri&Parole abbiamo incontrato Federica Sherwood: bookstragrammer uannabi dall’iconica chioma rossa, oltre 8.000 follower su Instagram, un canale Youtube e la passione per i western.

Con lei abbiamo parlato di cosa vuol dire essere una bookstagrammer e di come si presenta un libro ai propri follower ai tempi di Instagram.

"Essere un bookstagrammer significa parlare dei libri preferiti, sviscerarli, cercare di farli conoscere a più lettori possibili."

Bookstagrammer uannabi: si legge questa definizione sul tuo profilo Instagram.

Cosa vuol dire oggi

essere un bookstagrammer?

Essere un bookstagrammer significa essere guidata da una passione fortissima per la lettura. Significa parlare dei libri preferiti, sviscerarli, cercare di farli conoscere a più lettori

possibili.

Significa

anche

riceve tantissimi messaggi privati di followers

affezionati

che

ti

ringraziano per tutti i consigli che, giorno dopo giorno, dai.

Com'è nata l'idea di parlare di libri su Instagram?

L’idea di parlare di libri sui social è nata tanti anni fa ormai. Ho un canale Youtube nel quale caricavo video inerenti al mondo dei libri e alle mie letture. Mi sono accorta, poi, che IG è un mezzo molto più immediato e interattivo, si può arrivate a tantissimi lettori con una semplice foto!

Come scegli i libri da leggere e da presentare ai tuoi follower e che tipo

di

interazioni

ottieni

di

solito?

Scelgo

i

libri

da

leggere

esclusivamente in base all’istinto.

Sono una lettrice accanita da tanto tempo e ormai “sento” quando un libro

potrebbe

piacermi:

sono

proprio questi titoli che presento a chi mi segue, solo i miei preferiti.

Le interazioni che ottengo sono da parte da lettori forti con i quali scambio una valanga di commenti e messaggi privati ma spesso anche da parte di coloro che si stanno approcciando da poco alla lettura e che sono in cerca di consigli.

Federica lettrice: chi sei, preferisci ebook o cartaceo e quale scaffale ti attira di più in libreria?

Senza dubbio amo il cartaceo, ma possiedo un e-reader e sicuramento lo trovo un mezzo molto pratico, utile ed innovativo. Infatti, ho una libreria digitale molto fornita. In libreria mi soffermo soprattutto nei pressi dello scaffalo dei graphic novel e della letteratura di fantascienza, ma il mio grande amore è la letteratura western, della quale parlo spesso sul mio profilo Instagram.

Libri e lockdown: secondo te quanto e come sono cambiate le abitudini dei lettori?

Questo è un argomento particolare. So di lettori che durante il lockdown hanno divorato titoli su titoli e di altri che, invece, non hanno praticamente letto nulla. È stato un momento molto tosto. In generale, però, ho notato che anche chi non è mai stato un lettore forte durante il lockdown si è avvicinato a qualche libro; e se proprio vogliamo trovare un aspetto positivo della pandemia, potrebbe essere proprio questo.

LE

RECENSIONI

DEI

BLOG

COME LA PIOGGIA E LA SCOZIA di

Giulia

De

Martin

A CURA DEL BLOG SOGNANDO TRA LE RIGHE

Come la pioggia e la Scozia è un historical romance che si legge tutto d'un fiato, dove stile e trama non permettono al lettore di abbassare l'attenzione, dove la forza d'animo e la dignità femminile bucano le pagine. Lettura consigliatissima. Questa nuova uscita della Words edizioni mi ha lasciata senza fiato, avendo letto in apnea fino a notte fonda.

Adoro quei romanzi capaci di toglierti il sonno, di tenderti come una corda di violino e lasciarti una tangibile sensazione di appagamento. Come la pioggia e la Scozia è un romance storico davvero ben scritto e carico di forza femminile, dignità e umiltà.

Come mi piace ribadire spesso, i canovacci del romance storico sono stati utilizzati e riutilizzati tutti, ma la resa di una trama è strettamente legata alle capacità di chi scrive di trovare sempre quei pochi particolari capaci di impreziosirla e rinnovarla agli occhi del lettore. Giulia De Martin in questo ha fatto centro, riuscendo a consegnarci una protagonista femminile che ha fatto della dignità il suo vessillo, anche a prezzo di rinunciare all'amore.

Mi piace trovare nel romance storico messaggi forti e attuali, capaci di farci riflettere una volta di più su quello che ancora oggi cerchiamo di tenere saldo tra le mani: la nostra emancipazione, il nostro riscatto, che è stato ottenuto da donne vissute prima di noi. Freya perde tutto davanti alla società rigida e bigotta di cui fa parte. Non ha scelta, deve andare avanti con le sue sole forze accollandosi anche la sussistenza della madre.

Un lavoro umile e defilato è quello che può permettersi dopo essere stata messa al bando dalla sua classe sociale. La resilienza sarà il lasciapassare per tornare alla società a testa alta, con rinnovato orgoglio e un lavoro meritato.

Quello che non accetta sono le bugie e le omissioni che rischiano di rovinare tutto ciò che ha faticosamente costruito, soprattutto il sentimento forte e appassionato che nutre per il Conte di Suffolk. Il sentimento che li legherà cresce pagina dopo pagina, tenendo il lettore ostaggio di dialoghi e attrazione davvero ben intrecciati.

Insomma, toglie piacevolmente il sonno con crescente tensione emotiva.

LA VITA INVISIBILE DI ADDIE LARUE di

V.E.

Schwab

A CURA DI SONIA DONELLI DEL BLOG ESMERALDA VIAGGI E LIBRI

L’inizio non è certo dei più semplici, fino al 20% mi sono domandata dove volesse andare a parare, quale fosse la via che stava seguendo e se ci avrei mai capito qualcosa. Poi, piano piano, tutti i tasselli cominciano ad andare al proprio posto e la lettura

diventa

sempre

più

avvincente

per

giungere a un finale che, a mio modo di vedere, lascia aperte molte porte.

La cosa incredibile è la caratterizzazione che è riuscita

a

imprimere

ai

tre

protagonisti,

impossibile non restare ammaliati da Addie e Luc, loro hanno mille sfaccettature, non sai mai quale sia il loro

reale pensiero, non puoi mai essere certo delle parole che pronunciano, perché la loro verità è mutevole. Luc è la personificazione del fascino del male. Non vorresti trovarlo interessante, sai che in lui non risiede nemmeno un briciolo di umanità, tutto ciò che fa lo fa per se stesso, è egoista, oscuro, crudele, e nonostante tu ti renda conto ti renda conto di tutto questo ne sei irrimediabilmente attratta e aneli i momenti in cui entrerà in scena e metterà Addie in difficoltà, la porrà di fronte a delle scelte impossibili da compiere e la attirerà sempre più in profondità nella sua rete.

Come resistere a tutto questo?

Addie però è tosta e trecento anni di vita le hanno insegnato non solo a difendersi, ma anche a contrattaccare senza che il nemico si renda conto delle tue mosse. Addie ha un’evoluzione sensazionale che la porterà da ragazzina che per sfuggire a un matrimonio combinato vende la propria esistenza a una forza oscura. La vende senza rendersene conto, senza soppesare le parole che pronuncia, ma una cosa è certa lei non ha nessuna intenzione di perdere la propria anima e così impara a lottare per sopravvivere nonostante nessuno si ricordi di lei, nonostante una vita di solitudine sia una condanna. Lo fa prima con timore poi con tenacia, vive diversi periodi storici, impara tante lingue, abita in luoghi bellissimi, conosce tantissime persone che ogni giorno si accorgono di lei, alcune addirittura se ne innamorano per poi dimenticarsene il giorno dopo. Fino al giorno in cui un ragazzo si ricorda di lei. Addie rimane sconvolta da questa cosa, non le era mai accaduto il oltre trecento anni di vita e allora Addie ci vuole credere, vuole convincersi che Luc abbia commesso un errore di cui non si sia nemmeno reso conto, che fatto incredibile che proprio a New York abbia trovato una persona che si ricorda di lei con cui può costruire un rapporto. Ma Luc non commette errori e ben presto a Addie verrà mostrato il quadro completo, un quadro che la metterà di fronte a una scelta difficile.

Ho amato tutto, ma proprio tutto di La vita invisibile di Addie LaRue e sono certa che la storia ideata dalla Schwab rimarrà indelebile nella mia mente per molto tempo. Ho adorato l’utilizzo che ha fatto dell’arte, perché se è vero che il ricordo non resta esistono altri modi per lasciare traccia. Non so se l’autrice sia un’appassionata, ma ho trovato molto poetica questa scelta e mi ha portato a riflettere su molte cose. Quanto è importante essere visti davvero? Quanto conta lasciare segno del nostro passaggio?

Come vi sentireste se ogni giorno doveste ricominciare tutto da capo perché nessuno si ricorda della vostra esistenza? Meditate e fatelo leggendo questo capolavoro.

NONA GREY – LA TRILOGIA di

Mark

Lawrence

A CURA DI SARAH DEL BLOG IL CONFINE DEI LIBRI

La meravigliosa storia di Nona Grey si divide in tre opere: Red Sister, Grey Sister e Holy Sister.

Chi si ritrova in presenza di Nona Grey, a primo impatto, crede di avere a che fare con una semplice bambina, ma non è così. Sotto alla sua facciata infantile e indifesa si nasconde un dono potente,

che

non

passa

inosservato

alle

monache del Convento della Dolce Misericordia.

Difatti, dopo l’accusa di omicidio mossa a Nona, la Badessa Glass la protegge, portandola al Convento. Il suo potere non viene ignorato neanche

dalle

sue

consorelle.

Molte

la

temeranno, ma diventeranno sue alleate e amiche.

Qui crescerà e sarà costretta a scegliere quale percorso intraprendere una volta presi i voti sacri: farà parte delle Spose dell’Antenato, delle Suore Marziali, delle Suore di Discrezione oppure delle Suore Mistiche?

Ho trovato lo stile di Lawrence abbastanza complesso. A tratti è risultato molto pesante, con terminologie quasi scientifiche, rallentando di molto la lettura, specialmente del primo libro e metà del secondo. Ciò risulta essere l’unico difetto riscontrato tra le pagine della trilogia.

Il world-building è pazzesco, con descrizioni che ti fanno immaginare ambientazioni e persone nei minimi particolari. Elemento importante di questo libro è la divisione in gerarchie, presenti sia tra la popolazione che nel Convento. Altra particolarità è la descrizione e la visione che si ha della Chiesa, dandoci un’immagine corrotta da elementi esterni, che spostano l’adorazione della divinità in secondo piano.

È stato un richiamo storico davvero interessante. In genere si tende a pensare che nei fantasy il reale conti poco, ma è proprio la realtà a porre le fondamenta della fantasia, e Lawrence ha costruito un nuovo mondo e una nuova società sulle basi del contesto in cui viviamo e abbiamo vissuto in passato.

Di estrema importanza sono anche i personaggi. È stato emozionante osservare Nona crescere, il suo character development è stato forse uno dei più belli di cui abbia mai letto.

Una volta conclusi i libri mi è sembrato di aver vissuto con lei ogni singolo momento, portandola al di là della finzione e rendendola quasi reale, come se fosse stata di fianco a me tutto il tempo, in carne e ossa. Ho empatizzato moltissimo e in più momenti con Nona Grey, la sua storia è carica non solo di violenza (alla base e persistente in ogni volume in tutta la sua crudezza), ma anche di valori da cui trarre grandi insegnamenti.

Si parla di tradimenti e spargimenti di sangue, ma anche di amicizia, amore e famiglia.

L

La Parola Del Mese

RIPARTENZA

&

P

I

A

B

R

R

O

I

L

/ri·par·tèn·za/

sostantivo femminile Nuova partenza, nuovo inizio; riavvio (di un’attività, di un progetto).

Nel calcio, veloce contropiede nato da un'insistita azione di pressing da parte della squadra avversaria.

Origine Der. di partenza, col pref. ri- •1992.

Ripartire. Mai semplice, ma quasi sempre necessario.

Dopo uno stop, dopo un periodo di pausa voluta o forzata.

Dopo la fine di un amore, di un’amicizia, di un ciclo.

Quante volte abbiamo voluto farlo, soprattutto in questi mesi?

Quante volte non abbiamo potuto, o non ne siamo stati capaci?

Certo, perché prima di ripartire bisogna essere pronti.

Non vale solo volerlo, non basta solo essere giunti a un punto e sapere di doversi muovere da quel punto. Occorre la scintilla.

E se non arriva?

E se non basta chiudere gli occhi e incrociare le dita pregando affinché giunga?

Allora occorre tempo.

Occorre sempre tempo, per tutto. Anche solo per ripartire.

E

CREDITS LIBRI&PAROLE PROGETTO GRAFICO

Margherita Maria Messina CONTRIBUTOR

Anita Sessa Simonetta Caminiti SI RINGRAZIA

Paolo Roversi Federica Scerbo e i blog Esmeralda Viaggi e Libri Il Confine dei libri Sognando tra le righe

WWW.WORDSEDIZIONI.IT

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