We are access equipment issue 19/2022

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access equipment TUTTO QUELLO CHE VALE LA PENA SAPERE SUL SOLLEVAMENTO E I TRASPORTI ECCEZIONALI we are Nov-Dic 19/2022 POSTE ITALIANE SPA SPED. IN ABB. POSTALE D.L.353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) art. 1 comma 1dcb NO/NO BKT presenta nuovi penumatici multipurpose e per il rec cling E novit assoluta un primo modello di cingolo che catapulta il Costruttore indiano in un segmento di mercato nora inesplorato (@BKT) #T E COVER Ampia scelta di applicazioni
L‘importanza della nostra idea imprenditoriale è globale. Da sperimentare localmente. Mewa

Dreams are not reel, it can be real.

DEMAC S.R.L. | MAGENTA (MI) - ITALY | +39 02 9784488 | INFO@DEMAC.IT | WWW.DEMAC.IT Management system certified in accordance with the requirements of ISO 9001 - ISO 14001 - OHSAS 18001
WAKE UP! GET BACK TO REALITY
ANNIVERSARY 1981-2021
4 access equipment we are #The. Cover @BKT Secondo semestre ricco di novità per BKT che in occasione delle principali fiere construction e agricole ha sfoderato penumatici multipurpose e per il recycling. E, novità assoluta, un primo modello di cingolo che catapulta il Costruttore indiano in un segmento di mercato finora inesplorato Outline only Outline Stroke DI EMANUELA PIROLA Outline only Outline Stroke DI BKT

l’MP 540 si tratta della 335 0 R 1 e 365 0 R 20. L’MP 540 uno pneumatico multipurpose destinato ai veicoli universali utilizzati nel settore municipalità e manutenzione. I suoi punti di forza sono l’ottima resistenza alle forature e la resa efficiente su terreni duri e asfalto. caratterizzato da un’ottima trazione e da una carcassa robusta che permette carichi elevati e alte velocità.

vviamente la gamma Multima composta, oltre che dal nuovo arrivato MP 53 e dal modello MP 540 che da oggi disponibile nelle due nuove misure, da svariati altri modelli, tra cui meritano una citazione per la loro polivalenza l’MP 513, l’MP 527 e l’Mp 522. Il primo uno pneus pensato per i veicoli universali. razie alla robusta carcassa rinforzata con cinture in acciaio consente il trasporto di carichi pesanti ad alte velocità. ffre anche un ottimo comfort di guida,

#The. Cover

trazione ed eccellenti proprietà di autopulitura. Multima MP 527, invece, un prodotto polivalente per sollevatori telescopici e pale compatte nelle applicazioni agro-industriali. Il suo fianco robusto progettato per dare la massima stabilità e la sua mescola speciale lo rende affidabile e resistente a tagli e lacerazioni.

Multima MP 522, infine, pensato per tutte le operazioni di sollevamento e di carico nel settore agro-industriale. ffre massima stabilità e trazione. un prodotto instancabile grazie alla mescola che lo rende estremamente resistente.

La gamma Multimax è composta da svariati modelli di pneus, tutti Multipurpose, tra cui l’ P 51 , l’ P 5 , l’ P 5 7, l’ P 5 nella agina recedente e l’ P 5 0

#Anche il rugby veste BKT

La passione di BKT per lo sport è semplicemente inarrestabile. Il brand di pneumatici diventa ora Title Sponsor di nited Rugby am ions i fino al 0 5 e nell’emisfero settentrionale del mondo, a fianco di odacom, c e itle Partner della lega in Sud Africa. Da oggi, quindi, il torneo si chiama ‘BKT United Rugby Championship’

e la notizia fa seguito al recente annuncio per cui la stagione 0 1 a battuto ogni record raggiungendo un pubblico di 34.6 milioni di persone. United Rugby Championship è il torneo di rugby er club i diversificato del mondo. i arteci ano sedici s uadre provenienti da Irlanda, Italia, Scozia, Sud Africa e Galles che ogni anno competono per partecipare ai play off URC e guadagnarsi cos un osto nel matc finale dove viene incoronato il campione del torneo. Le rime otto s uadre nella classifica di R si ualificano er la stagione successiva di Heine en am ions u , dove oltre 00 giocatori della lega rappresentano i loro Paesi in uesta com etizione internazionale di rugby. L’accordo di sponsorship consente a BKT di approcciare una fan base enorme, c e oggi di . milioni di ersone in tutto il mondo. Molti tra questi, oltre 4 milioni, vivono in aree rurali e lavorano negli ambiti in cui

BKT è specializzata: agricoltura, industriale e costruzioni. I fan seguono le partite di URC sulle emittenti nazionali e in c iaro. uesta di fatto una grande opportunità per coinvolgerli e comunicare con tutti loro utilizzando il linguaggio emozionale dello sport. BKT e URC hanno molto in comune: l’inclusione e la valorizzazione delle diverse culture e identità - BKT è un’azienda multinazionale con un forte interesse per le comunità locali, e URC ospita diversi club e Paesi nella lega. Entrambi si impegnano per creare un legame con i fan e con il pubblico. URC organizza attivit s ecific e di engagement anc e lontano dal campo da rugby, mentre il coinvolgere i fan e offrire loro esperienze uniche, incredibili e indimenticabili è sempre stato uno dei pilastri della filosofia s ortiva di .

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@BKT Dopo l’accordo di sponsorship la lega United Rugby Championship diventa BKT United Rugby Championship

#A anco dei giovani

BKT ci ha ormai abituato al suo stile, fatto di business e di cuore. Essere un esempio per i più giovani è uno dei temi a cui il Costruttore indiano tiene maggiormente: da qui la scelta di essere a fianco delle s uadre giovanili, non solo nei massimi campionati. Tra le tantissime iniziative dedicate al sociale, una delle più apprezzate è “Fattore Campo”, il progetto solidale di BKT che, per il secondo anno, investe in rogetti di ri ualificazione delle aree dedicate allo sport e al tempo libero, presenti nei Comuni della Serie BKT.

Protagonisti di uesta iniziativa sono i ti osi delle squadre della Serie BKT che, attraverso il concorso “BKTpremia”, oltre a vincere numerosi

premi, possono fare avanzare la propria s uadra del cuore nella s eciale classifica di Fattore am o. A c iusura della stagione 0 1a vincere il cam ionato di Fattore am o stata la città di Lecce che ha potuto così vedere la ri ualificazione del cam o di calcetto di Piazzale uneo, situato nella zona 1 7. uest’area, negli ultimi anni, aveva gi ricevuto numerosi interventi di ri ualificazione, gestiti in autonomia dagli abitanti, con lo scopo di aggregare i giovani residenti attraverso i valori dello sport. Con l’iniziativa di BKT, oggi questo obiettivo è stato raggiunto. È stata rifatta la pavimentazione dell’area di gioco e la tracciatura delle linee, sono state fornite nuove porte, ristrutturata la recinzione e riattivato l’im ianto di illuminazione. uesta novit concorrerà al miglioramento del quartiere, offrendo un’occasione di sport e mettendo a disposizione dei residenti un nuovo spazio di gioco. Così Lucia Salmaso, CEO di BKT Europe, presente all’inaugurazione: “non potevamo mancare a uesta giornata di esta. incere è bellissimo solo se lo si fa condividendo

l’emozione, la fatica e la gioia. Siamo felici di aver contribuito, insieme a tutti i partner coinvolti nel progetto, a far vincere i ragazzi di questo quartiere. Come recita il motto di BKT ‘#LasciailSegno’, l’obiettivo del nostro Brand è proprio quello di lasciare un segno tangibile e concreto della nostra vicinanza e questo è possibile solo se si è davvero presenti sul territorio, in maniera costruttiva. Per uesto porteremo avanti l’iniziativa ‘Fattore Campo’ anc e nella stagione 0 - .

Con Agriforce BK T71 BKT entra nel segmento di cingoli. Inizialmente dedicati a mission agricole, presto la gamma si arricchirà di modelli anche per applicazioni construction

Pneumatici. E ora anche cingoli ome abbiamo scritto in apertura, la seconda grossa novità di T nel 2022 sicuramente il suo ingresso nel segmento dei cingoli. In effetti da tempo il mercato si aspettava una mossa in tale direzione, un naturale completamento dell’offerta per poter consolidare e aumentare le proprie uote di mercato in ogni ambito applicativo, sia construction, che industriale e agricolo. Parimenti dei pneumatici, infatti, anche le macchine cingolate trovano lavoro praticamente ovun ue basti pensare alla poliedricità delle piattaforme aeree. ome esordio, T ha scelto di sviluppare un cingolo per applicazioni agricole, ma fin dal lancio il ostruttore ha precisato chiaramente che seguiranno a breve modelli destinati al settore delle costruzioni. In poche parole ne vedremo delle belle. Ma andiamo a vedere uali sono le caratteristiche peculiari del capostipite della nuova famiglia di cingoli T. i chiama griforce T71 e si tratta di un cingolo in gomma destinato ad e uipaggiare, come detto, macchine agricole, e in particolare i trattori di elevata potenza utilizzati per la lavorazione del terreno e per le colture in filari. T sa bene che, in alcune situazioni e a seconda degli utilizzi e obiettivi, i cingoli possono risultare più funzionali rispetto agli pneumatici complessivamente i vantaggi dei cingoli in gomma sono l’aumento della produttività e delle prestazioni, uesto perch i trattori a cingoli, a parità di potenza, possono circolare a velocità più elevate nei campi e presentano una migliore efficienza nel consumo di carburante. ono tanti i tratti distintivi di uesto cingolo in gomma che lo rendono un prodotto

Il nuovo cingolo Agriforce 71 il ca osti ite di una nuova gamma di cingoli per mission sia agricole che construction

Il nuovo cingolo Agriforce 71 caratterizzato da una carcassa rinforzata da quattro tele di corde in acciaio coperta da un battistrada realizzato con un’apposita mescola che garantisce massima resistenza a tagli, lacerazioni e abrasioni, mentre i ramponi di trasmissione presentano una forma ottimizzata per garantire la massima essibilit

unico e originale. Innanzitutto, il battistrada di griforce T71 realizzato con una mescola ad alte prestazioni che ha il vantaggio di assicurare la massima resistenza a tagli, strappi e abrasioni. Il disegno ottimizzato del battistrada offre una trazione e un comfort di guida eccellenti, mentre i ramponi su cui fa presa la ruota di trazione (sistema a trasmissione positiva hanno una forma ottimizzata per garantire la massima flessibilità. Inoltre, la carcassa del cingolo stata rinforzata con uattro tele di cavi d’acciaio ad alta resistenza. razie a tutte ueste caratteristiche, griforce T71 offre un ottimo rapporto tra elevata stabilità dimensionale e flessibilità, per garantire una straordinaria durata. nche uesta novità, cos come tutti i prodotti T, nasce dal dialogo con gli utenti, dal loro feedback e dalle loro necessità, ma nasce anche dalla ferma intenzione di T di sviluppare un portafoglio prodotti altamente specializzato e per ogni esigenza. cco perch l’azienda ha investito nella creazione di un impianto di produzione specifico per i cingoli, presso lo stabilimento di hu , in India. Il nuovo prodotto griforce T71 inizialmente disponibile nella misura 1 6 44, mentre altre uattro varianti di misura sono già in fase di sviluppo.

destinati ad attività differenti e affrontano uno tra gli ambienti più difficili e impegnativi per gli pneumatici. Per uesto T non ha solo sviluppato prodotti ad hoc, ma ha continuato ad ampliare la gamma, in modo da fornire uante più misure e varianti possibili e rispondere cos a ogni più specifica esigenza. Per lo sviluppo dei suoi pneumatici T partita dalle esperienze degli utilizzatori e dalle loro necessità e ha creato delle gamme di prodotti che rispondono ai re uisiti di estrema resistenza e durevolezza, oltre a dare stabilità e comfort per chi alla guida del veicolo.

alle esperienze sul campo sono uindi nate le cin ue gamme ultra-specializzate di pneumatici T destinate alle pale caricatrici, skid steer e ai sollevatori telescopici per le operazioni di movimentazione nei luoghi atti allo smaltimento e al riciclo di materiali.

In primis, kid Ma R- kidder, che consente di trasportare elevati carichi mantenendo una perfetta stabilità. isponibile ora in due misure, inclusa la novità da poco introdotta 300 70 R 16.5.

La sua struttura ll teel con cinture in acciaio conferisce una maggiore resistenza alla carcassa e uindi alle aggressioni. Lo spessore del fianco contribuisce a ridurre al minimo il rischio di forature e danni accidentali e il bordo di protezione previene eventuali forature e urti che potrebbero danneggiare l’area attorno al cerchio.

Il battistrada robusto e ampio stato progettato con un tassello centrale continuo che, in combinazione con una mescola del battistrada antistatica ed estremamente resistente alle abrasioni, garantisce un’ottima trazione e una lunga durata. egueLoader 53, ora disponibile nella misura novità 405 70 R 1 , oltre alla 405 70 R 20 già esistente. dotato di cinture in aramide e, grazie allo speciale disegno del battistrada e tra profondo, assicura un’ottima stabilità laterale e una straordinaria resistenza all’usura, a tagli e perforazioni. i distingue per l’eccezionale proprietà di auto-pulitura che assicura la rapida espulsione di detriti. Non mancano grip e trazione eccellenti sia su superfici bagnate che asciutte.

poi ancora arthma R 53, con le nuove varianti della misura 29.5 R 29, ora disponibile sia in classe L-5 M ( nderground Mining ervice che L-5 super resistente. La profondità del

In quasi tutte le attività in cui sono impiegati, i rimorchi giocano un ruolo fondamentale. A loro spetta il duro compito di trasportare carichi elevati sui terreni più disparati, su strada e fuori strada. uindi decisiva la scelta di neumatici s ecifici c e equipaggiano i rimorchi e che consentono di esaltarne le er ormance, aumentando l’e ficienza roduttiva. on il nuovo neumatico agro-industriale FL 5 ris onde a tutte le esigenze di essibilit e versatilit che uno pneus per rimorchi richiede. FL 5 rogettato s ecificamente er i rimorc i impegnati nelle applicazioni di attività edilizie e di trasporto agricolo: si tratta di uno pneus radiale resistente e durevole grazie a una robusta carcassa con corde d’acciaio a strati multipli che lo proteggono dalle eventuali forature. Anche la speciale mescola di cui è dotato, contribuisce ad aumentare la resistenza alla foratura. Il design del battistrada è caratterizzato da un rofilo a blocco centrale c e garantisce eccellente stabilità e resistenza in tutte le condizioni anche con carichi pesanti. Inoltre, la sua profondità ne assicura un’ottima autopulizia, oltre a un lungo ciclo di vita. Al momento il nuovo FL 5 dis onibile nella misura 50 55 R .5.

battistrada di classe L-5 riduce fortemente l’usura dello pneumatico, oltre a mostrare eccellenti proprietà autopulenti. La sua mescola speciale offre un’ulteriore resistenza ai tagli. ottimo per loader e dozer impegnati in situazioni estreme. ella gamma arthma , ideale per il rec cling anche lo pneus R 55, dotato di profondità e tra e superficie liscia del battistrada di classe L5- in grado di offrire una lunga durabilità, riducendo cos al minimo i tempi di fermo macchina. Non da meno sono le sue straordinarie doti di stabilità e trazione. Infine, iant Tra pensato per pale skid steer che lavorano sulle superfici ruvide. Il battistrada e tra profondo con blocchi più larghi e più robusti assicura ottima trazione, stabilità e resistenza alle possibili forature. Tagli, lacerazioni e usura sono contrastati dalla speciale mescola del battistrada.

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art ma SR 5 e SR 55 BKT Giant Trax BKT SR Skidder
Cover
-Loader 5
#The.
@BKT
Electric Pick&Carry Cranes STAND OUTDOOR FESTIVAL LOT F-8353 JMG Cranes S.p.A. Via Bergamo 142, 26100 Cremona - +39 0372 1786738 info@jmgcranes.com - www.jmgcranes.com Las Vegas, NV | March 14-18 2023

Vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno? Riusciamo ad attrarre capitali stranieri. Ma è questo il modo giusto?

Con questo editoriale di fine anno mi sarebbe piaciuto fare semplicemente gli auguri. Augurare a tutti che le feste possano trascorrere tranquille, ma soprattutto, che tutti si possa affrontare il 2023 con serenità, al riparo dalle ansie e dalle fobie di una paventata crisi che forse arriva, forse no. Mi sarebbe davvero piaciuto chiuderla così, chiuderla qui. Ma non posso. Perché nelle ultime settimane di novembre sono giunte inaspettate notizie di vendite e cessioni di aziende che hanno fatto il paio con alcune analoghe vicende già accadute nel corso dell’anno. Che le aziende passino di mano è normale. Quello che ha dell’incredibile, è che siano passate di mano tutte all’incirca nello stesso periodo, e che il grosso delle aziende vendute sia veneto. è come se ci fosse in corso il Black Friday delle aziende di una regione che storicamente fa a gara con Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna a chi lavora di più e mette in campo lo spirito imprenditoriale maggiore. La seconda cosa strana, è che non stiamo parlando di aziende in difficoltà, anzi tutt’altro. Viene spontaneo chiedersi cosa stia succedendo. Che improvvisamente le famiglie a capo di queste aziende si siano stancate di lavorare e abbiano deciso di vendere baracca e burattini e godersi i proventi, andando a investire in altre situazioni? Può essere, ma perché? Onestamente, dare una risposta a questa perplessità è difficile, ma forse non è neanche ciò che conta. Quello che realmente conta, credo, è che praticamente tutte le aziende passate di mano sono state acquistate da realtà straniere, e che molte di queste siano Fondi il cui obiettivo è fare utili, non necessariamente attraverso la crescita aziendale. L’altra cosa su cui, davvero, non posso tacere, è la cecità e l’ipocrisia di quanti, alla notizia delle cessioni, attraverso i canali social si sono profusi in elogi e complimenti verso le persone che hanno venduto. Trovo che questo atteggiamento sia la riprova che forse ce lo meritiamo davvero quanto ci accade, se non sappiamo neanche vedere al di là del nostro naso e di quello che succederà nei rapporti con queste aziende nei prossimi mesi, sia che si sia fornitori o clienti.

Che bello sarebbe vedere in questo elenco virtuoso anche qualche regione del centro-sud. Alcune realtà ci sono, ma sembrano sempre mosche bianche.

Diciamo la verità, la piaggeria è il miglior modo di attrarre pubblicità. Soprattutto quando non si hanno altri strumenti. Ammesso che, una volta passate di mano, queste aziende abbiano ancora voglia di investire...

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START
( EMANUELA PIROLA • CRISTIANO PINOTTI )
(showcase/we-are-access-equipment)

Nov./Dic. numero19 / 2022

DIRETTORE RESPONSABILE Emanuela Pirola e.pirola@orsamaggioreint.com

ART DIRECTOR Daniela Francescon daniela.francescon@gmail.com

COLLABORATORI Renata Bernardini, Claudio Guastoni, Maurizio Gussoni, Cristiano Pinotti

FOTOGRAFIA Archivio di Orsa Maggiore International S.r.l.

UFFICIO TRAFFICO Lucia Gatti l.gatti@orsamaggioreint.com

PUBBLICITÀ E MARKETING

Corrado Serra Direttore commerciale Cell. 338 3926221 c.serra@orsamaggioreint.com

EDITORE Orsa Maggiore International Srl

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DIREZIONE E REDAZIONE

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Responsabile: Emanuela Pirola Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18

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#SOMMARIO access equipment we are 38 @HAULOTTE #The.Cover 04 @BKT Ampia scelta di applicazioni #Company.Voices 20 @PLATFORM BASKET Un passo avanti 24 @FLASH BATTERY Non è impossibile 32 @MEWA Sostenibilità in tutto e per tutto 34 @DEFINITIVE CLM Accesso facile ovunque 40 @MERLO Arrivederci, Cavaliere! 42 @KILOUTOU Ai blocchi di partenza 64 @FASSI Niente di già visto #Great.Machine.Working 50 @PALAZZANI Regalo di Natale #We are 12 @MULTITEL PAGLIERO Andamento positivo 16 @TADANO @AUTOVICTOR Questione di feeling #(R)Evolutions 28 @JEKKO L’innovazione nel DNA 46 @MERLO Tradizione volta al futuro 53 @ZOOMLION Leggera, compatta e costruita in Italia 56 @CTE Elettrica a tutto tondo 59 @VOLVO PENTA Sostenibilità... in stile Volvo #Technical.Notes 14 @JMG La prima a bauma 38 @HAULOTTE Liberi dai vincoli tecnici 44 @CMC D’oro e d’argento #Rubriche 10 LET’S START 49 DO.YOU.KNOW? 66 IL TORTELLINO Ma anche no. O forse si
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Andamento positivo

A bauma Multitel Pagliero ha confermato il proprio trend di crescita, e si dimostrata molto duciosa

anche er il

Con cinque modelli di piattaforme aeree e uno stand completamente rinnovato nell’immagine e nell’estensione, a bauma Multitel Pagliero ha lanciato un messaggio importante: il mercato internazionale è fondamentale e il suo presidio è e sarà uno dei temi cardine della crescita futura. Un focus che l’azienda ha già dimostrato di tenere d’occhio da diverso tempo, come testimoniano i risultati raggiunti dopo il cambiamento societario avvenuto nel 2021, e come ci racconta

Alessandro Blanchi, Direttore Commerciale Italia.

Access: bauma all’insegna della sostenibilità anche per Multitel Pagliero che si presenta con macchine ibride e annuncia il primo modello full electric per la metà del 2023. Una tendenza che diventerà la norma?

Alessandro Blanchi: Nessun Costruttore oggi ha gli elementi

per affermare che tra ualche anno le piattaforme saranno tutte e solo elettriche. A bauma 2019 tale affermazione sembrava utopistica, oggi la tecnologia la rende possibile, ma si stanno affacciando nuove possibilità, chiamate biodiesel e idrogeno, che potrebbero scompaginare l’attuale tendenza. Come Costruttore seguiamo lo sviluppo di questa situazione da vicino, complice il nostro legame con i veicoli industriali che, come nel caso dello sviluppo di motori endotermici sempre più sostenibili, oggi guidano l’evoluzione verso alimentazioni alternative al diesel. E, fedeli alla nostra filosofia fatta al contempo di tradizione e innovazione, anche noi sperimentiamo. A Monaco abbiamo presentato la telescopica MTE 230 Hybrid, una delle più alte 3,5 t ibride disponibili sul mercato, che grazie al pacco batterie al litio da 48 V assicura 8 ore di lavoro, mentre il motore elettrico sincrono ad alta efficienza, con controllo di velocità e coppia, permette

La MTE 230 Hybrid era una delle piattaforme esposte allo stand Multitel Pagliero a Monaco, insieme ad altri quattro modelli: MTE 270EX ed MJE 250 per la gamma delle telescopiche; MZ 250 e MZ 350 per la gamma delle articolate

l’esecuzione di tutti i movimenti, anche la stabilizzazione, in modalità completamente elettrica. Il caricabatterie da 230 V assicura una ricarica rapida del 100% in circa 4 ore. La nostra MTE 230 Hybrid è già un ottimo compromesso sulla strada della sostenibilità, perché permette ai nostri clienti di lavorare in zone ZTL, nei centri storici, centri commerciali e aree verdi a zero emissioni e massima silenziosità,

12 access equipment we are
#We are... Alessandro Blanchi / @MULTITEL PAGLIERO
Outline only Outline Stroke DI EMANUELA PIROLA Outline only Outline Stroke DI EMANUELA PIROLA E MULTITEL PAGLIERO

NEL 2023 CI SARÀ UNA FLESSIONE DEL MERCATO DI TIPO FISIOLOGICO. PARLARE DI CRISI MI SEMBRA ECCESSIVO, E COME MULTITEL PAGLIERO CONTIAMO DI CONFERMARE I NUMERI GIÀ RAGGIUNTI NEL 2022

due requisiti oggi molto richiesti un po’ dappertutto, pur mantenendo una flessibilità operativa e prestazioni al top della categoria, caratteristiche comuni a tutti i nostri modelli ibridi che sono confermate dalle oltre 600 unità vendute, di cui circa 300 già consegnate. Come abbiamo annunciato, il prossimo step sarà un modello full electric, dove anche il veicolo sarà completamente green. A permettere questo passaggio è il nuovo e-Daily 35S, sul quale inizialmente allestiremo la nostra MT 162 DS, ma il passo verso la categoria superiore sarà veloce grazie all’e-Daily 42S che potrà ospitare tutta la nostra gamma fino a 27 m.

Access: Stiamo parlando di veicoli con un’autonomia compresa tra i 130 e i 200 km. Quali saranno i principali acquirenti?

Alessandro Blanchi: Sono macchine che, nonostante la tecnologia legata all’elettrificazione, sono facili da gestire e usare, quindi prevediamo che saranno le flotte noleggio i primi ac uirenti di questi mezzi, cosa già successa per le ibride. L’autonomia per i noleggiatori non è un fattore discriminante nella scelta in quanto spesso le loro macchine operano nel raggio di una cinquantina di km dalla sede, per cui si tratta di mezzi in grado di operare senza problemi per un’intera giornata lavorativa ed essere ricaricati di notte.

Access: Dato uno sguardo al futuro della gamma, diamo uno sguardo anche al presente e al futuro del mercato. Come si chiude il 2022 e cosa può dirci del 2023 in Italia?

Alessandro Blanchi: Dopo un 2021 che ha fatto registrare un record di oltre 800 unità tra Patente B e ragni vendute, ci aspettavamo una leggera flessione fisiologica del mercato. A ottobre 2022 eravamo poco al di sotto delle 400 unità, ma contiamo di chiudere l’anno a quota 600 unità tra Patente B e ragni vendute in Italia. Si tratta di risultati più che soddisfacenti, che confermano, all’interno di un mercato domestico stimato intorno alle 1.800 unità complessive, la nostra posizione di leader di mercato e consolidano l’aumento delle quote raggiunte negli ultimi anni. Per il 2023 fare previsioni difficile, se non azzardato. Sicuramente abbiamo vissuto un mercato drogato da alcune situazioni (Industria 4.0, Bonus 110%, ecc), e molti si aspettavano la crisi dopo l’estate di quest’anno ma ciò non si è avverato. Adesso se la aspettano per i primi mesi del 2023, ma non ci sono segnali che ciò accadrà. Personalmente credo che fare ipotesi e guardare al futuro sia necessario, ma senza lasciarsi assorbire da ansie o pessimismi esagerati. Come Multitel Pagliero, forti delle quote di mercato raggiunte negli ultimi due anni, siamo convinti di poter confermare nel 2023 i numeri fatti nel 2022 in Italia.

Access: Cosa vi aspettate dai possibili cantieri legati ai fondi del PNRR?

e in effetti abbiamo visto un aumento nelle vendite di tali modelli allestiti su Patente C in questi anni. Credo che questo incremento sia il risultato di molteplici fattori, tra cui un ricambio delle flotte ormai obsolete favorito dalla presenza di numerosi incentivi e dallo snellimento burocratico delle procedure di avvio di numerose realizzazioni, come è accaduto per esempio nel settore dell’eolico. Capire cosa succederà in futuro grazie all’arrivo dei fondi legati al PNRR davvero difficile, ci sono troppe variabili in gioco. Personalmente ritengo sia il caso di concentrarci sul presente e sul mercato concreto dei prossimi mesi, senza dedicare troppo tempo a previsioni che non hanno fattori solidi su cui basarsi.

I numeri del service

• 16 distributori esteri

• 50 o ficine autorizzate

• 5 unti di assistenza diretta

• 1 o ficine mobili

• + 3.700 interventi di assistenza all’anno

• 7 tecnici assistenza tele onica

• .000 casi di assistenza tele onica remota all’anno

• + 2.000 piattaforme connesse al sistema Telemetry

• 5 tasso di risoluzione delle assistenze da remoto

access equipment we are 13
Alessandro Blanchi: Nei cantieri delle infrastrutture potrebbero trovare spazio le nostre macchine alte, Alessandro Blanchi, Direttore Commerciale Italia di Multitel Pagliero, a bauma. Alle sue spalle la MTE 230 Hybrid vista a Monaco

La prima, a bauma

Presentata a Monaco la nuova pick&carry JMG della gamma semoventi MC 650. Con i suoi 65.000 kg di portata massima, la nuova gru entra a pieno diritto nella gamma delle pick&carry semoventi prodotte e commercializzate dal Costruttore piacentino, innalzandone di 7 t la capacità massima e divenendo quindi il modello top di gamma. Con questa nuova macchina JMG va a sostituire il precedente modello MC 580, incrementandone ovviamente le prestazioni, ma andando anche a migliorare alcune peculiarità tecniche. “In effetti l’obiettivo che volevamo raggiungere con la nuova MC 650 era quello di realizzare una pick&carry che fosse al contempo potente e flessibile” spiega Matteo Montagna, Responsabile dell’ufficio tecnico di JMG Cranes. “Generalmente le

portate elevate ‘complicano’ la gestione operativa delle macchine, in quanto la movimentazione delle zavorre richiede l’intervento di macchine ausiliarie.

Sulla nuova MC 650 abbiamo invece realizzato un sistema che permette all’operatore di gestire le zavorre in autonomia, e che consente anche lo sgancio totale di tutte le zavorre, permettendo una configurazione per una portata ‘light’ di 25 t”. Ecco spiegato come una macchina potente possa essere al contempo flessibile: grazie al nuovo gruppo zavorra completamente smontabile e autocaricante, passare da una configurazione che contenga al minimo pesi e dimensioni, alla configurazione per la massima portata è un gioco da ragazzi.

Il sistema autocaricante per il gruppo zavorre è composto da un cesto di 6,7 t nel quale si possono installare

#Technical.Notes / @JMG

#Dati tecnici

Modello MC 650

Portata max 65.000 kg

Altezza massima 14 m

Angolo di inclinazione + 65°/-5°

Larghezza 2.350 mm

Lunghezza min/max 5.520/6.690 mm

Altezza 2.500 mm

Peso a vuoto in ordine di marcia27.500 kg

Peso con zavorre in ordine di marcia45.000 kg

fino ad elementi di zavorra. possibile eseguire tale operazione utilizzando la MC 650 stessa; una volta predisposto il gruppo zavorre con il peso necessario al sollevamento che si sta per fare, sufficiente posizionare la parte posteriore della macchina vicino alla gruppo zavorre, per far si che possa essere agganciato dall’apposito montante integrato azionabile attraverso una leva laterale. Si tratta di un sistema esclusivo JMG, il primo del suo genere che equipaggia una pick&carry che è così in grado di preparare il proprio gruppo zavorre in autonomia. Grazie a questo sistema, la lunghezza della macchina va dai 5 m ai 6,5, mentre restano costanti larghezza (2.350 mm e altezza con braccio chiuso (2,5 m . ambia anche il peso in ordine di

marcia, da un minimo di 27.500 kg a un massimo di 45.000 kg con il gruppo zavorre completo (che da solo pesa 17.500 kg .

La portata varia da un minimo di 25 t a un massimo di 65 t.

Tra le altre caratteristiche della nuova MC 650 merita una menzione la cassa stabilizzatrice, un optional montabile sempre mediante il braccio della gru stessa, che a sua volta composto da tre elementi sfilabili realizzati in acciaio tren 700 e tren 900, una testa meccanica capace di tre posizioni ed equipaggiata con sistema di attacco rapido delle diverse attrezzature terminali. Passando a esaminare la potenza e la traslazione, la nuova MC 650 si avvale di due motori elettrici AC da 16 kW ea 96 V per la trazione, che è anteriore, mentre la rotazione avviene mediante l’asse posteriore

Il primo fortunato cliente

Massimo Curcio, titolare dell’omonima azienda Curcio Trasporti, è il primo ad aver acquistato la nuova MC 650 di JMG. Un caso? Non proprio. La nuova pick&carry del Costruttore emiliano è infatti il frutto di una stretta collaborazione proprio tra Massimo Curcio e il reparto R&D di JMG. “È la passione che spinge l’uomo a fare nuove cose, e quando la mia passione e quella di Maurizio Manzini si sono incontrate, è nata la MC650. JMG ha saputo dare concretezza alle mie idee e oggi sono molto contento del risultato, una macchina innovativa, ben fatta, progettata con il cuore” spiega infatti Curcio. “Non vedo l’ora di usarla e metterla alla prova; da questa macchina

Nella foto del box, da sinistra Matteo Montagna Res onsabile ficio Tecnico di JMG Cranes, Maurizio Manzini CEO JMG Cranes e Massimo Curcio, CEO Curcio Trasporti

capace di un angolo di sterzo di - 90 . I motori della trazione nonché le due elettropompe dell’impianto idraulico (da 35 kW per 96 V ciascuna sono alimentati da un gruppo batterie al piombo da 1.550 h a 96 V, in grado di garantire 8 ore di autonomia operativa. Infine, la M 650 e uipaggiata con la nuova cabina con comandi elettrici ed elettronica di bordo di ultima generazione, retaggio del recente carrello elevatore M 250.09FL. Nata dalla collaborazione con alcuni clienti, il prototipo della MC 650 è stato uno dei protagonisti dello stand M a bauma 2022 e, tornato da Monaco, è stato consegnato al primo fortunato cliente per eseguire i test operativi finali, preludio alla messa in produzione che avverrà entro le prime settimane del 2023.

mi aspetto la possibilità di poter eseguire nuove movimentazioni, mai pensate prima, e nuove modalità di esecuzione sempre nella maggior sicurezza”. La Curcio Trasporti è una piccola azienda familiare, fondata dal padre di Massimo Curcio e cresciuta nel corso degli anni. Oggi ha ancora dimensioni medio-piccole, ma si distingue per l’alta qualità dei servizi che svolge: non tanti lavori, ma particolari, eseguiti con precisione e svolti da operatori altamente ualificati. L’arrivo della 50 ci permetterà di crescere di un altro gradino nelle nostre capacità operative, che spero porteranno a nuovi lavori che svolgeremo con la nostra abituale professionalità”.

Questione di Feeling

Al di là delle macchine e delle imprescindibili questioni tecniche, il rapporto tra Tadano e Autovictor si sta sempre più consolidando anche in virt dell’a nità culturale che accomuna le due società

Un’intervista doppia tutta al femminile. Abbiamo avuto l’opportunità di conversare con Sara Olivieri, Sales Admin & Marketing Specialist presso Tadano, e con ostanza Palermo, fficio Logistica di Autovictor. Attraverso le loro parole è emersa una precisa identità di vedute nei confronti di una realtà, quella del sollevamento e dei trasporti, che nonostante i tanti passi avanti, ha ancora molta strada da percorrere in molteplici settori. Sono infatti numerose le problematiche che assillano un mondo affascinante, ma soffocato dalla burocrazia e spesso

ancora imprigionato in canoni professionali piuttosto antiquati.

Access: Nel nostro settore non capita spesso di trovare fi re e inili con r oli i re on a ilit e o ratt tto i e nate in an ioni tecnic e in i la ri a o an a re oc o ia co e i tro ate in n on o a i e cl i a ente a c ile e e o ancora a c ili ta

Sara Olivieri: Il nostro è un settore in cui dimostrare di essere brava non basta, anche a questo punto devi continuare a mordere.

Tutti i giorni devi riconfermare la tua professionalità, ma senza prevaricare. È un discorso molto difficile, che rischia di scivolare su una china pericolosa di segno opposto: essere donna, infatti, non significa essere sopra gli altri. Occorre grinta, ma ci vuole anche equilibrio.

o tanza aler o Sarebbe opportuno sdoganare la figura della donna sempre in ufficio portandola più in cantiere, in produzione. Far capire che una donna può fare tutto, anche se al momento non si vedono spesso donne in posizioni di spicco, come direttori operativi o simili. Allo stesso tempo va smontata la

16 access equipment we are #We are... Sara Olivieri e Costanza Palermo / @ TADANO E AUTOVICTOR
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retorica delle donne multitasking o delle quote rosa, che è stucchevole; mentre è importante mostrare come anche il nostro settore veda tante donne protagoniste. Presenze femminili che stanno dimostrando di portare avanti contratti, decisioni e vendite tanto quanto gli uomini. È comunque un settore che mi piace molto, sempre vario, che ogni giorno presenta una sfida differente.

Access: ntria o nello ecifico i co a i occ ate Sara Olivieri: I miei compiti principali riguardano la gestione degli ordini delle macchine. Seguo l’intero iter della gru da quando entra nel nostro sistema gestionale fino a che non esce fisicamente dallo stabilimento produttivo e arriva presso il cliente. Seguo anche la parte economica e l’immatricolazione delle gru. Per quanto concerne quest’ultimo aspetto stiamo facendo notevoli passi in avanti anche grazie al coinvolgimento del CPA di Milano e rescia. Il tutto al fine di ottimizzare i processi e cercare di agevolare il cliente a livello di costi e tempi. Buona parte del mio tempo è inoltre dedicata agli aspetti commerciali, per quanto riguarda i listini, le offerte, il gestionale vendite, senza dimenticare anche il coordinamento dei nostri venditori, il che implica anche una buona conoscenza tecnica delle nostre macchine. Infine seguo anche il marketing.

o tanza aler o Per quanto mi riguarda lavoro

New Entry

Il parco macchine di Autovictor, che comprende 310 mezzi, recentemente si è arricchito di due nuove gru Tadano: una AC130 e una AC80. In particolare la AC80 rappresenta la prima gru di questo modello consegnata sul territorio italiano. Per questa macchina i progettisti sono andati ad aggiornare un modello che nel passato ha

all’interno dell’ufficio tecnico e mi occupo dei permessi di transito, interfacciandomi con enti provinciali, regionali, autostrade, ANAS, eccetera. Ovviamente devo dialogare con gli operatori e con i tecnici, interni o del cliente, il che significa entrare nello specifico della tipologia di macchina. Questo, gioco forza, coinvolge anche le case produttrici, come Tadano. Mi piace evidenziare come per il rilascio dei permessi periodici o a itinerario abbiamo scelto, se non in rari casi, di non affidarci ad agenzie ma di seguire tutto internamente. Si tratta di una scelta molto importante per il knowhow aziendale, saper risolvere i problemi, senza doversi obbligatoriamente appoggiarsi a realtà terze, è infatti fondamentale.

L’input che viene dato agli operatori e ai collaboratori è che noi siamo in grado di risolvere ogni problema in modo autonomo. Banalmente se un operatore, magari di notte, ha un problema su una strada, io so esattamente dov’è e perché e posso aiutarlo.

Appoggiandosi alle agenzie non sarebbe possibile. Inoltre questo approccio consente di contrarre i tempi, di ottimizzare i costi e di far meglio comprendere il nostro lavoro al cliente.

riscosso un notevole successo. Si tratta di una gru con prestazioni interessanti soprattutto se proporzionate all’ingombro, che è realmente molto ridotto.

La AC80 è un autentico jolly del cantiere, che prevede un utilizzo pressoché quotidiano. E da quando la Tadano AC80 è entrata nel parco macchine di Autovictor è sempre stata costantemente impegnata. Questa piccola

per intrinseche problematiche di settore, ma anche per le trasformazioni che stiamo vivendo al nostro interno. Il processo di assimilazione di Demag all’interno di Tadano è ancora in atto. Banalmente questo si riversa su

uattro assi si infila ovun ue e si muove con tutta la zavorra a bordo anche in cantiere. Inoltre offre la possibilità di montare il doppio argano con il runner e il falcone da 16 m. Se la compattezza è la chiave della macchina, altre caratteristiche importanti sono la stabilizzazione monotrave, con il computer che calcola automaticamente la migliore portata in relazione alla

zavorra e all’estensione degli stabilizzatori. Il tutto a vantaggio della sicurezza e della velocità. In pratica è una macchina universale che va a inserirsi in un mercato molto competitivo, offrendo, grazie alla sua tecnologia smart, la possibilità di lavorare con un uomo solo. E quindi andando a incidere sui costi, senza tralasciare la sicurezza.

access equipment we are 17

“UN

aspetti pratici come il cambio del gestionale, che stato unificato durante l’estate. na sfida nella sfida, mentre c’ un mercato che ha tantissima fretta e che annovera anche clienti, ma non è certo il caso di Autovictor, che procedono senza alcuna pianificazione.

ffrontare uesti temi con i clienti non è semplice, si devono dare risposte corrette ma in grado di guidare un processo senza subirlo passivamente. Un po’ di polso è importante. o tanza aler o La mia figura subentra uando viene acquistato un mezzo e ci servono tutte le caratteristiche tecniche, al momento dell’immatricolazione, per portare avanti i documenti e i permessi. Targato il mezzo, c’è infatti la preparazione di tutta la parte documentale per

le richieste dei permessi di transito. E trattare con gli enti pubblici è sempre molto difficile. Va inoltre sottolineato che, essendo una società di servizi, è pressoché impossibile imporsi con i clienti, benché su taluni aspetti si sia più forti dei nostri competitor. Tra noi e il cliente deve esserci feeling, così com’è importante ci sia feeling anche con il costruttore delle macchine. Fermo restando il prodotto, che è fondamentale, allo stesso tempo è imprescindibile il rapporto umano e anche la qualità dell’assistenza tecnica.

Access: nterloc tori i erenti c e ric ie ono approcci e risposte i erenti

Sara Olivieri: In effetti proprio così. Se il riferimento interno

è il comparto commerciale, ovviamente mi devo confrontare anche con vari settori dello stabilimento produttivo, con chi si occupa delle omologazioni, con l’ufficio che cura la parte documentale, con il comparto trasporti e con l’area marketing. Per la parte finanziaria dialogo invece con le banche e le società di leasing. Parlare con le banche e con i clienti è particolarmente complesso perché si devono usare registri differenti. La comunicazione con il cliente deve essere di valore, bisogna capire quali sono le sue reali richieste documentali ed eventualmente chiedere supporto allo stabilimento nel caso non si possedesse quanto richiesto. Nello specifico, con utovictor un rapporto vincente anche grazie alla presenza di Costanza che sa quello di cui parla, e permette un confronto di assoluta serenità. Risulta tutto più facile perché le sue richieste sono precise, quindi è molto più semplice evaderle. o tanza aler o Il nostro nemico comune è la burocrazia e una certa cafonaggine che pervade ampie aree del nostro settore. Troppo spesso le aziende sono poco o per nulla strutturate e vanno a rovinare il mercato, con prezzi al ribasso e servizi, progettazione e sicurezza praticamente inesistenti. Servirebbe un vero cambio culturale. Fortunatamente con alcuni interlocutori, come Tadano, il dialogo è sempre costruttivo. Con Sara troviamo le soluzioni. In tanti casi gli enti ci chiedono cose assurde, che siamo costretti a ribaltare sul costruttore. E se dall’altra parte c’è una persona preparata, intelligente e flessibile, le soluzioni si trovano.

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#We are / @TADANO
MERCATO DIFFICILE, IMPASTOIATO DA UNA BUROCRAZIA INCAPACE DI VENIRE INCONTRO ALLE ESIGENZE DELLE AZIENDE, MA ALLO STESSO TEMPO BELLISSIMO, AFFASCINANTE E CHE, OGNI GIORNO PRESENTA NUOVE SFIDE DA VINCERE CON COMPETENZA E PROFESSIONALITÀ”
www.platformbasket.com Platform Basket srl - Via Montessori, 1 - 42028 Poviglio - RE - Italy - Tel. +39 0522 967666 - Fax +39 0522 967667 info@platformbasket.com - www.platformbasket.com

Un passo avanti

Chi, come Platform Basket, ha sempre pensato “verde”, vuole dare al mercato qualcosa in più, proponendo soluzioni innovative in linea con le esigenze degli operatori, che vogliono risposte concrete per necessità quotidiane

#Company.Voices / @PLATFORM BASKET

“I

l Green Think e la connessa Ricerca e Sviluppo sono ambiti in cui l’azienda sta investendo tanto, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo una gamma di prodotti che deve essere il più completa possibile e il più performante possibile. Per mantenere il nostro standard qualitativo stiamo aggiornando la gamma e il verde è il complemento di uno sviluppo del prodotto ragno a 360°”. Le parole di Carloalberto Molesini, Managing & Sales Director per Platform Basket, chiariscono la strategia del costruttore reggiano che sta affrontando l’elettrificazione con un approccio pragmatico, in cui la concretezza si associa a importanti investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica. Il tutto, e in questo caso riportiamo le parole dell’ing. Nicola Lai, Socio in ELMA e coordinatore tecnico nel Platform Basket Group, “senza esercizi di stile, ma con la volontà di proporre soluzioni che aiutino concretamente chi utilizza le nostre piattaforme”.

La nascita di ELMA Platform Basket è sempre stata sensibile ai temi legati all’inquinamento atmosferico e acustico e per questo ha sempre sviluppato macchine equipaggiate con le batterie al litio. Una sensibilità che ha portato a ulteriori passi avanti. alla fine dello scorso anno , commenta l’Ing. Nicola Lai, “ci siamo interrogati ancora maggiormente sulle possibilità del green, argomento di cui parlano tutti, anche se talvolta si tratta di pura facciata. Per noi essere green significa pensare a ualcosa di realmente applicabile al mercato e che dia un reale beneficio in termini ecologici, ma anche di produttività per l’utilizzatore e di crescita per il costruttore. Da qui

è nata l’idea di dedicare risorse per pensare all’innovazione con la creazione di ELMA (il cui significato Elettrica Macchine) una società a sé stante ma parte del gruppo Platform Basket. ELMA ha un doppio scopo: il trasferimento di tecnologia alla produzione Platform e anche la creazione di altre linee di prodotto”. “La volontà dell’azienda”, spiega Carloalberto Molesini, “è stata quella di creare un’unità di ricerca e sviluppo che avesse la

➜ La nuova 15.70

Ammirato al recente bauma, lo Spider 15.70 è una macchina leggera e compatta, ideale per il trasporto su un rimorchio leggero. Con un’altezza di 15 m, offre una portata di 230 kg per l’intero diagramma di lavoro e la ca acit di su erare endenze fino al 35%. La doppia articolazione consente un’eccellente altezza di superamento degli ostacoli, unitamente alla capacità di muoversi verticalmente alle pareti; mentre la stabilizzazione automatica permette il facile posizionamento in ogni condizione di terreno. L’adozione radiocomando di serie ha consentito ai tecnici Platform Basket di installare distributori elettro-idraulici di tipo proporzionale con comandi di emergenza a leva. Questa soluzione, comune nella maggior parte delle piattaforme del costruttore, consente con estrema facilità la richiusura dei bracci e degli stabilizzatori. La macchina, disponibile in versione motore termico (Honda o Hatz) più batterie agli Ioni di Litio, oppure completamente elettrica a batterie, prevede un cestello in alluminio superleggero, amovibile con estrema rapidità da una sola persona. Di serie anche la linea aria, acqua e 220V AC in navicella; così come è di serie l’apprezzato PBT (Platform Basket Telematics) per la diagnostica. Tra gli optional da segnalare l’argano idraulico da 250 kg di portata.

funzione di innovare il prodotto. Un team di persone che possa studiare soluzioni in grado di diversificarci dalla concorrenza. Una delle particolarità che ci contraddistingue è sempre stata quella di investire pesantemente nella nostra organizzazione. Siamo partiti in modo artigianale, ci siamo fatti le ossa, abbiamo investito e migliorato il processo di fabbricazione e siamo riusciti a farci apprezzare a livello nazionale e internazionale. Ora è nata l’esigenza di attrezzarci con un centro di ricerca che possa darci qualcosa di più”.

Carloalberto Molesini, Managing & Sales Director di Platform Basket

Verde: utilizzabile, potente, e ciente “Le macchine verdi, cioè ecosostenibili”, riprende Lai, “devono essere utilizzabili, senza limiti di durata e di prestazioni. Da qui sono nati studi sui risparmi energetici che sono sfociati in kit di elettrificazione focalizzati sui sistemi di maggior consumo energetico. Ad esempio la modalità traslazione assorbe tantissima energia dalla batteria, quindi una parte dello sviluppo è indirizzata a ridurre questa quantità di energia affinch la batteria duri di più. Allo stesso modo stiamo studiando come recuperare energia dai movimenti. Stiamo sviluppando quelli che al momento rientrano sotto il nome di Kit E2, cioè kit elettrici di secondo livello. Il green infatti non è solo l’applicazione di una batteria ma prevede l’ottimizzazione di tutti gli impianti. Il che significa studiare le velocità dei movimenti, studiare il recupero energetico nelle fasi negative, perché una batteria possa durare per 8/9 ore di lavoro. Stiamo guardando anche all’ottimizzazione dei tempi

di ricarica. Quindi un green che sia buono per l’ambiente e per il mercato. Un concetto che evolverà in una nuova gamma nel 2023”.

Con uno sguardo al mercato L’obiettivo è quindi una macchina ecologica, il cui pieno di energia duri quanto il tradizionale pieno di gasolio o di benzina. “La nostra idea”, continua l’ing. Lai, “è fare macchine totalmente elettriche in cui non sia prevista la presenza del motore endotermico, ma con le stesse performance di velocità e di durata delle macchine tradizionali. Al momento stiamo lavorando sulle macchine fino ai 20 m, ma con idee che possono essere riportate anche su piattaforme fino a 27 m. Mentre per il settore ferroviario/tunnel abbiamo puntato sulla macchina più piccola, la 9 m”. Interventi che non possono prescindere da un altro dato fondamentale: il prezzo di vendita. “Il prezzo”, conclude Lai, “non dipende solo dal componente

➜ L’elettrico sui binari

Il settore ferroviario è duro, crudo, estremamente impegnativo. Un settore in cui i motori endotermici l’hanno sempre fatta da padrone.

Platform Basket già alcuni anni fa ha avuto l’idea di introdurre in questo campo una macchina elettrica. stata una sfida ,

commenta l’ing. Lai, “dapprima abbiamo equipaggiato una RR14; poi, con la RR9 siamo avanzati di un ulteriore step. È infatti la prima macchina ferroviaria totalmente elettrica, cioè è priva del motore endotermico, ma con una batteria importante a livello di dimensioni, si tratta

di un livello di elettrificazione E1, che lavora in metropolitana, lungo le linee tranviarie, in galleria. All’inizio c’è stata una certa resistenza, ma ora stanno arrivando parecchi apprezzamenti dai nostri clienti, che erano i primi a non credere che si potesse lavorare

migliorativo implementato sul mezzo, ma anche dai tempi di assemblaggio, dagli altri componenti. Se è vero che attualmente i motori elettrici costano di più, allo stesso tempo significa avere meno tubi, minori tempi di montaggio, distributori più piccoli, un motore più piccolo per le parti aeree, eccetera. Inoltre le macchine elettriche hanno spese di manutenzione molto più contenute”.

“Anche solo guardando al mondo automotive”, interviene Molesini, “l’energia pulita attraverso accumulatori è qualcosa che prenderà sempre più piede. Sotto questo punto di vista l’Italia, e in genere il sud dell’Europa, rispetto ad altre aree geografiche sarà un po’ penalizzata soprattutto a livello di infrastrutture, non di mercato, che è pronto per recepire queste tecnologie. Come Platform Basket abbiamo iniziato ormai 10 anni fa a usare accumulatori al litio. Inizialmente abbiamo

così bene con una macchina elettrica. Del resto la RR9 porta un valore aggiunto grazie all’assenza di rumore (che porta anche maggior sicurezza) e di inquinamento. È un nostro vanto: siamo stati i primi a credere e a introdurre la batteria al litio nel settore erroviario .

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#Company.Voices / @PLATFORM BASKET
tecnico di Platform Basket Group
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La sostenibilità non è impossibile

Sostenibilità: concetto ormai conosciuto da tutti, non c’è ambito delle attività umane che non sia coinvolto e che non possa dare il proprio contributo. L’attuale spinta verso l’elettrificazione in tantissimi ambiti (a noi interessa quello delle macchine da lavoro) ha portato allo sviluppo della necessaria tecnologia, che si è declinata, tra le altre cose, nella realizzazione e ottimizzazione delle batterie al litio. Abbiamo già più volte parlato della chimica delle batterie e dei diversi tipi oggi a disposizione, uindi giunto il momento di affrontare la spinosa questione della loro sostenibilità.

Smaltimento, riciclo o second life?

vendo iniziato uesto articolo con la parola sostenibilità, dire smaltimento equivale a pronunciare un’eresia. In effetti le batterie devono trovare il loro posto all’interno dell’economia

circolare che si basa sui pilastri del riciclo e riutilizzo, passando per gli step delle materie prime seconde (scarti di produzione o di materie derivanti da processi di riciclo che possono essere immesse di nuovo nel sistema economico come nuove materie prime). Benché la strada in tale direzione sia stata tracciata, almeno a grandi linee, diversi fattori (tra cui purtroppo la poca convenienza economica del riciclo delle batterie e gli ancora scarsi volumi di batterie esauste sul territorio) fanno sì che ad oggi in Europa le batterie avviate al processo di riciclo siano davvero poche: basti pensare che nel periodo 2013-2014 a fronte di 65.500 t di batterie al litio, ne sono state recuperate in Europa soltanto 1.900. ggi la situazione migliorata, ma ancora non raggiungiamo il 50 % delle batterie riciclate, che per la maggior parte finiscono in Cina e Corea del Sud, Paesi che si stanno specializzando

#Company.Voices / @FLASH BATTERY
Riciclare almeno il 95% delle batterie al litio, instradando tutti i materiali in nuovi processi produttivi, è più che fattibile già oggi
Marco Righi, fondatore e CEO di Flash Battery

nel ruolo di riciclatori. Perché? L’analisi è talmente semplice da essere banale: ad oggi il riciclo delle batterie comporta dei costi che spesso superano i costi di acquisto delle materie prime pure, ma non sarà sempre così: nell’arco di pochi anni le batterie esauste saranno talmente tante (si stima inoltre che nel 2025 le batterie che arriveranno a fine vita costituiranno circa 800.000 t di minerali da dover smaltire e recuperare) che, per un puro meccanismo di economia di scala, il loro riciclo diventerà sia economicamente vantaggioso, che indispensabile (diversi minerali stanno raggiungendo i loro limiti di estrazione con un considerevole aumento dell’impatto ambientale associato all’estrazione stessa . In poche parole, questi paesi si stanno accaparrando uno dei

facilmente riciclabili.

E nel frattempo studiano la possibile second life delle batterie, ossia il riutilizzo in altre applicazioni, come l’energ storage, per quelle unità che hanno raggiunto il fine vita nella loro applicazione primaria. Una volta esaurita la loro vita utile sul mezzo, le batterie delle autovetture elettriche, per esempio, possono essere impiegate fino a oltre 10 anni in applicazioni che non richiedono la capacità completa e possono sfruttare l’energia rimanente della batteria che altrimenti verrebbe smaltita, allungandone la vita totale e riducendone complessivamente l’impatto ambientale.

la nuova European Battery Regulation è ancora in fase di definizione e centri e strutture apposite adibite allo smaltimento delle batterie sono tuttora in via di sviluppo.

Fortunatamente, il settore privato si sta muovendo senza bisogno di aspettare il legislatore. I grandi pla er si stanno consorziando affinch si inizi a produrre secondo crismi di riciclabilità, aderendo ai consorzi di riciclo presenti sui territori nazionali e studiando l’utilizzo di materiali sempre più efficienti e

Dalla teoria alla pratica Tra i maggiori player che si stanno muovendo al fine di rendere il proprio business (la produzione e commercializzazione di batterie sostenibile c’è Flash Battery che si mossa fin da subito per adempiere agli attuali obblighi di legge in ottemperanza al decreto legislativo 188/08 e successive integrazioni, aderendo già dal 2015 al consorzio T ( onsorzio Nazionale Raccolta e Riciclo per la gestione, lo smaltimento e il riciclo di pile e accumulatori. Trimestralmente, le aziende italiane iscritte ai consorzi come il COBAT, sono tenute a versare contributi proporzionali al numero di batterie che immettono sul territorio italiano, che vanno a finanziare il sistema di trattamento di riciclaggio delle batterie, che si spera decollerà negli anni a venire.

La responsabilità del riciclo delle batterie immesse su territorio estero, invece, ricade su chi importa la batteria nel proprio paese e dovrà seguire in toto le normative e le linee guida in materia, adottate dalla sua nazione.

R&D sempre in primo piano Fare la propria parte in termini di assunzione di responsabilità sociale come aderire a un

consorzio specializzato nella raccolta e riciclo, è sicuramente un primo, fondamentale e importantissimo passo, ma serve di più. E ancora una volta Flash Battery ha messo in prima fila il proprio reparto R , impegnato nella continua ricerca di materiali sempre più riciclabili e, al contempo, altamente performanti, che garantiscano la massima efficienza delle proprie batterie al litio, contemplando sostenibilità e basso impatto ambientale. Non è facile, e la strada lunga, ma l’azienda emiliana ha già fatto molti passi avanti, uno dei quali messo in atto da sempre: adottare per le proprie batterie la chimica LFP, completamente priva di cobalto,

Per conoscere i dettagli dei processi di riciclo di una atteria al litio, suggeriamo la lettura di questo interessante articolo del log di Flash Battery: https ash atter tech recupero riciclo atteria litio

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Cina e Sud Corea sono i due Paesi che si stanno “specializzando” nel ruolo di riciclatori di batterie esauste

la più sicura e stabile che si possa reperire sul mercato, con una vita estremamente lunga (oltre 4.000 cicli di ricarica. I prossimi passi sono l’ottimizzazione dei processi produttivi verso lo sviluppo di un design delle batterie che sia sempre più sostenibile e che permetta di agevolare anche lo smantellamento e il riciclo. Cosa significa Realizzare un design sostenibile significa che nella costruzione delle batterie si dovrà evitare l’utilizzo di materiali dannosi per l’ambiente (come il cobalto) e che, a livello produttivo, si ottimizzeranno o rimuoveranno gli step particolarmente inquinanti. Il design, poi, va pensato anche per semplificare lo smantellamento della batteria, e ci significa che uesta, meccanicamente, dovrà essere

realizzata in modo da essere prelevata e aperta più facilmente, al fine di velocizzare il processo di disassemblaggio. Ultimo ma non meno importante, sviluppare un design per il riciclo significa che a livello di materiali utilizzati, le batterie dovranno essere progettate tenendo a mente sin da subito che a fine vita saranno riciclate.

L’impegno verso la sostenibilità di Flash Battery non si ferma al prodotto, ma è parte di un vero e proprio processo che tocca tuti gli ambiti aziendali. na sfida che ha visto il produttore di batterie al litio impegnato verso un continuo e constante miglioramento dei diversi aspetti del proprio business. alla filiera di prodotto e processo, alla diminuzione dei consumi all’interno della sede,

elgraficouna stima delle tonnellate di batterie esauste (EOL, End Of Life) suddivise per tipo di applicazione che hanno alimentato

passando per il benessere dei dipendenti. Tutto questo si è concretizzato nell’ottenimento, nel Gennaio 2022, della ertificazione mbientale I 14001 che dimostra l’impegno concreto nel minimizzare l’impatto ambientale immediato e a lungo termine dei processi, prodotti e servizi.

Le fasi del riciclo delle batterie

Il riciclo delle celle al litio, componenti chiave delle batterie, avviene oggi attraverso sette step:

Preselezione: le batterie vengono separate in base alle differenti caratteristiche chimiche e meccanico/geometriche; Recupero di energia: celle/batterie di grandi dimensioni possono essere sottoposte a un processo di scarica per il recupero dell’energia residua in esse e per ridurre i rischi durante lo smaltimento;

Smontaggio: genera parti metalliche, plastiche e componenti elettroniche che possono seguire processi di riciclo indipendenti (riciclo diretto) aumentandol’e ficienzadel rocessocom lessivo onifica evitailrilasciodiemissioninocive o dimateriali ericolosinell’ambiente. Comprende il trattamento criogenico, circa a -200 °C, che evita le reazioni esotermiche durante le fasi successive del processo di riciclo e/o trattamenti termici di pirolisi e calcinazione errimuovere i com onentiorganici e infiammabili

Liberazione: in cui si ha il distaccamento dei materiali attivi anodici e catodici dai collettori dicorrentemetallici. A tal finesiusanometodimeccanici,termici e c imiciinatmos era inerte o soluzioni acquose per decomporre i leganti e/o i collettori metallici; Se arazione i materialiliberativengonose aratis ruttandodiverse ro riet fisico-c imic e densit , ro riet magnetic e,elettrostatic e e geometric e. Siottengono er miscele le ualidevonoesserera finate erviametallurgica er ottenere componenti a maggior purezza; Ra finazionemetallurgica u esseretermica rocessi irometallurgici , c imica rocessiidrometallurgici o anc ebiologica biometallurgica .

“Abbiamo voluto certificarci ISO 14001 - dichiara Marco Righi, Founder e CEO di Flash Batteryperché abbiamo sentito l’esigenza di valutare il nostro sistema di gestione ambientale e abbiamo voluto modificarlo, implementarlo e migliorarlo. Non è stato un processo semplice, né tantomeno rapido, abbiamo mappato l’impatto ambientale di ogni singola area dell’azienda, creato sistemi di monitoraggio interni ed esterni in materia di consumi, impianti, processi, sistemi di sicurezza e implementato continue migliorie nei processi e nei prodotti. Parliamo di un processo in continuo divenire, che è appena iniziato ed è solo un piccolo tassello di un grande lavoro futuro, ma siamo un’azienda giovane, fatta da giovani e come tali abbiamo il dovere e la responsabilità di guardare al futuro del nostro pianeta in modo più sostenibile e consapevole, comprendendo che, facendo le cose in un modo piuttosto che in un altro, il nostro impatto sull’ambiente sarà diverso”.

26 access equipment we are #Company.Voices / @Flash Battery

IL NUOVO STANDARD NELLA CLASSE 70 TONNELLATE

LA NUOVA GRU AC 4.070-2

Con la nuova gru AC 4.070-2, Tadano ha di nuovo riaffermato il suo primato per la gru più compatta della sua categoria, innalzando inoltre il livello in molte aree e offrendo la migliore capacità di sollevamento oggi disponibile. Grazie a un equipaggiamento di serie completo e a una gamma essibile di accessori, questa nuova macchina a quattro assi si pone quale rappresentante particolarmente versatile della sua categoria, con highlight tecnici quali IC-1 Plus, Flex Base, Surround View e il pacchetto di preparazione E-Pack, che la rendono un’opzione estremamente attraente per molti fornitori di servizi gru.

www.tadanoeurope.com © Tadano Ltd. 2022

L’innovazione nel DNA #(R)Evolution @JEKKO

Funzionale, moderna, pratica, la nuova minigru Jekko ha un chiaro obiettivo: semplificare in ogni fase il lavoro degli operatori grazie ai suoi numerosi elementi innovativi

Rendere facili i lavori più difficili. L’azienda italiana Jekko ha concretizzato questo concetto realizzando, dopo un’accurata progettazione, la SPX328, una minigru all’avanguardia che garantisce agli utilizzatori un’esperienza di lavoro davvero unica. In ogni operazione infatti, dalla stabilizzazione alle manovre di sollevamento, gli operatori vengono guidati, ed richiesta solo una semplice formazione.

# ero limiti alla semplicit

Jekko estende il concetto user-friendly anche alla serie JF

Con l’aggiunta del modello JF235, Jekko non solo completa la gamma delle gru articolate cingolate serie JF, già composta dai modelli JF365, JF545, e JF990, ma estende il concetto user-friendly. Questo modello infatti è dotato della stessa Graphic User Interface di

SPX328 applicata ad un display touch screen interattivo da 7’’, con grado di protezione IP66, che ne garantisce l’utilizzo in cantiere in presenza di polveri sottili e condizioni atmosferiche particolari, facilitando l’impostazione dei parametri della gru prima della manovra

e l’esperienza dell’operatore durante la movimentazione della gru tramite radiocomando. La JF235, la più piccola della linea e ad alimentazione bi-energy, misura 4,74 m di lunghezza, 1,6 m di larghezza e 2,8 m di altezza, è dotata di braccio principale con sfili e di un ib con estensioni

e raggiunge performance allo stesso livello dei modelli JF più grandi, sollevando fino a 150 g e arrivando fino a 1 m di altezza di lavoro con braccio principale e 5 m di altezza con ib. o o aver presentato a bauma 2019 il modello MPK06, che ha raccolto pieni consensi, in questa edizione

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TESTO DI CLAUDIO GUASTONI • FOTO DI JEKKO

TANTA TECNOLOGIA

E TANTO STILE

Questa minigru cingolata ha un peso di circa 2300 kg, portata massima di 2800 kg, altezza massima di lavoro con braccio principale di 10,5 m, sbraccio orizzontale di 8 m, altezza massima con jib di 12,8 m, dimensioni di 2,95 m di lunghezza, 1,61 m di altezza e 73 cm di larghezza da chiusa. alimentata con batterie agli ioni di litio LiFe-PO4 da 210 h e consente di lavorare fino a ore con una carica. La macchina gestisce e ottimizza i consumi in maniera autonoma, ed è possibile lavorare anche sotto carica grazie al caricabatterie standard da 220 V situato a bordo. Il tempo totale per la ricarica rapida di 4 ore e mezza. uesto modello dotato di un impianto oleodinamico evoluto che raggiunge massime prestazioni mantenendo al minimo il consumo elettrico. Ma la PX32 notevole anche nell’estetica, inedita e caratterizzata da linee morbide e arrotondate, ma che riprendono l’affascinante stile tipico dei modelli ekko dal design più s uadrato.

USER-FRIENDLY

Sistemi di interazione e sistemi automatici, sapientemente mi ati con una specifica e moderna componentistica e strumentazione, sono il segreto

In fiera erano esposti 2 modelli SPX328 in versione elettrica in varie configurazioni, una con runner ib e verricello, l’altra con il rimo ib completamente elettrico e indipendente rispetto all’idraulica della minigru, dotato di radiocomando proprio

semplice e intuitivo. Partiamo con lo schermo touch da 10’’ situato a bordo della macchina, che consente di interagire con essa impostando il lavoro in modo guidato. uesto vale sia per gli operatori meno esperti che per gli utilizzatori competenti, dimostrandosi ideale per le flotte dei grandi noleggiatori. uesto schermo dotato di grado di protezione IP66 industriale che lo rende adatto a lavorare in qualsiasi cantiere e condizione atmosferica, dalle basse alle alte temperature, dal sole alla neve e utilizzabile persino indossando i guanti da lavoro. Oltre a impostare il lavoro, il pannello di controllo touchscreen consente all’operatore di avere anche feedback dalla gru, di gestire emergenze, errori, allarmi, facilitando la comunicazione con l’After ales in caso di complicazioni. i chiama ekko Touch perience il sistema di interazione con la gru, e consente di essere guidati, anche tramite video tutorial disponibili e visibili a schermo, in tutte le operazioni di impostazione della gru prima della sua movimentazione. n avanzato sistema di auto-livellamento self-levelling consente alla SPX328 di livellarsi autonomamente, consentendo di

La nuova JF235 è dotata della stessa manovrabilità e usabilità della SPX328 grazie al radiocomando e al touch screen interattivo

2022 Jekko ha mostrato al pubblico la nuova soluzione MPK10, un minipicker che misura 2280 x 955 x 1500 mm, dal peso base di 1.045 kg, capacità massima di 990 kg, altezza massima di 4,5 m, sbraccio di 3,5 m, dotato di radiocomando e accessoriato con manipolatore per vetro. L’MPK10 riprende le stesse caratteristiche dell’MPK06, ovvero è l’unico sollevatore pick&carry

con rotazione della colonna, in questo caso di +/-9°. Monta 4 batterie a piomboacido ricaricabili oppure al litio (novità) che alimentano la centralina elettroidraulica per la movimentazione della parte gru, gli attuatori elettrici per il manipolatore e i motori di rotazione elettrica per la traslazione.

access equipment we are 29

#(R)Evolution

posizione degli stabilizzatori, anche in presenza di grosse irregolarità sul terreno. Per mettere a riposo il bozzello per il tiro multiplo ci si affida al sistema automatico Hook Recovery, che consente al bozzello di aderire alla testa della gru evitando dondolii o l’utilizzo di scomode fasce o catene per bloccarlo. La gru viene fornita anche con un sistema antistrappo che evita lo scatto di velocità durante il sollevamento del carico da terra. urante la fase di sollevamento, prima del tensionamento di catene o fasce, l’operatore può manovrare la macchina alla velocità massima, ma quando la gru rileva il carico, questa rallenta evitando strappi, per poi tornare alla massima velocità di manovra. In aggiunta, dispone del sistema ick own che rileva la manovra di traslazione in base a come vengono mosse le leve e consente di traslare la macchina ad una velocità maggiore andando oltre la velocità massima standard della gru.

COMPONENTI E ACCESSORI

Il radiocomando risulta incluso nella dotazione standard, e può essere suddiviso in sezioni ben definite ed accoppiate in base alla funzione 2 leve per i cingoli 2 leve per verricello e sfilo, funzioni che spesso lavorano assieme; 1 joystick per la rotazione destra/sinistra e per il sollevamento/ discesa; 1 interruttore di stabilità automatica; 1 tasto di accensione; 1 selettore per il sistema Hook Recover . Tutte le funzioni del radiocomando sono proporzionali al tocco e vengono segnalate sul radiocomando da spie luminose. Fiore all’occhiello di uesta minigru sicuramente il ib. Va sottolineato infatti che la SPX328 è la prima minigru al mondo a disporre di jib elettrico, dalla portata massima di 500 kg, in cui i cilindri idraulici sono sostituiti da attuatori elettrici alimentati da una batteria al litio posta sul braccio principale. uesta soluzione permette di sfruttare la potenza e la fluidità di un jib idraulico tradizionale, ma controllato da radiocomando indipendente e con il vantaggio di un peso minore, evitando ulteriori attivazioni idrauliche e connessioni elettriche. La gru stata progettata per avere tutti gli accessori e componenti utili per il lavoro a bordo macchina, e in posizione tale da facilitare l’operatore nell’installazione e a fine lavoro. i tratta di una gamma completa

di accessori calzatoie, gancio singolo, bozzello per tiro singolo e in 4°, runner jib, jib telescopico meccanico, tutti facilmente trasportabili assieme alla macchina e sempre a disposizione dell’operatore. Altra peculiarità “smart” di SPX328 è il sistema di aggancio FHS (Fix Hooked System), una soluzione per convertire la macchina dalla modalità argano alla modalità a gancio. uando non viene utilizzato il gancio, si può comodamente sistemare in modo nascosto all’interno della testa, nell’ultimo sfilo, e assicurarlo con apposito perno. PX32 il risultato di competenza maturata in anni di esperienza e massima attenzione alle dinamiche evolutive del mercato. nche ekko si evolve, adattandosi e migliorando i propri macchinari con uno sguardo attento sempre rivolto al futuro e all’ecologia.

# Versatili per ogni applica ione

A bauma 2022, Jekko ha dimostrato di avere a cuore non solo macchine di qualità, ma anche accessori che le completano rendendole idonee a vari campi applicativi. Gli accessori resentati in fiera comprendevano le ventose a batteria JVL450 e JLV600, dalla capacità massima di

sollevamento rispettivamente di 450 e 600 kg, azionate tramite radiocomando indipendente e utilizzabili in combinazione con qualsiasi macchinario dotato di un sistema di sollevamento a gancio. Erano esposti anche due manipolatori: il manipolatore universale JVM800 per vetro indipendente con capacità

massima di sollevamento pari a 800 kg e tre movimenti possibili tra oscillazione di -/+45°, basculamento di -45°/+91° e rotazione di 360°; il manipolatore idraulico JIB500GR per travi IPE con capacità di sollevamento di 500 kg e possibilità di basculamento di -57°/+65° e rotazione di 360°,

utilizzabile sui modelli SPX532 e SPX 50. Infine, erano es osti bilancini di sollevamento da 5, 10 e 20 t con estensione telescopica laterale per una maggiore versatilità nell’utilizzo, con diversi punti di attacco per il sollevamento e adatti per bilanciare i pesi caricati sulla gru.

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Sostenibilità in tutto e per tutto

Qualunque attività umana può essere sostenibile. Si tratta solo di capire come. Per esempio, in officina si usano tute da lavoro e panni che di solito vengono lavati male e smaltiti anche peggio: anche questa attività potrebbe rientrare tra quelle che contribuiscono alla riduzione del suo impatto ambientale. Per farlo sufficiente abbandonare il fai da te del lavaggio e il brutale smaltimento in discarica e passare la palla a chi ha fatto di queste attività (lavaggio e recupero di prodotti tessili a fine vita più di un business, una vera e propria mission. Come Mewa.

Sostenibilità dentro e fuori Il te tilsharing, come definito dalla stessa Mewa il complesso dei servizi che offre, un’attività che permette a chi la adotta grossi risparmi in termini di energia, acqua, tempo... e prodotti tessili. Risparmi che si traducono ovviamente in vantaggi economici, ma che hanno anche un risvolto decisamente sostenibile: va da sé infatti che una tuta in tessuto di buona qualità, lavata e curata bene e uindi usata più volte sicuramente più sostenibile per il pianeta di una tuta in tessuto-non tessuto usa e getta. Ma il textilsharing deve essere sostenibile anche dentro la stessa

Mewa: ossia le attività di lavaggio, cura dei capi, ritiro e consegna devono tutte avvenire all’interno di un circuito virtuoso che contenga il più possibile il proprio impatto ambientale.

In virtù di tali considerazioni Mewa ha organizzato tutte le proprie operazioni andando a “scovare” i processi che le rendevano più green e sostenibili possibile. Dopo aver ottimizzato il recupero di energia ed acqua, ha applicato lo stesso principio di sostenibilità anche ai propri trasporti, e punta sulla logistica verde, per arrivare all’obiettivo ultimo di essere completamente neutrale dal punto di vista climatico anche nel proprio

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#Company.Voices / @MEWA
Mewa ha introdotto camion a idrogeno nel suo parco veicoli per le consegne

sistema di consegne. ”La sostenibilità è per Mewa un principio aziendale fondamentale, a partire dal Textilsharing, il nostro modello di business basato sul concetto del riutilizzo”, spiega Kay Simon, responsabile dei progetti di mobilità in Mewa.

A piccoli passi Ovviamente non si diventa carbon neutral dalla sera alla mattina, questo in Mewa lo sanno bene. i vuole strategia e pianificazione, analisi e una buona dose di sperimentazione. Per questo tutte le attività logistiche correlate al servizio di consegna dei prodotti tessili sono confluite nell’apposito ufficio estione strategia della mobilità che ha l’incarico di giungere al traguardo di un sistema logistico completamente neutrale per il clima a parità di costi. uesto significa innanzitutto analisi: “per noi sono fattori decisivi il bilancio delle emissioni di CO2 e i costi totali di gestione. Per questo ci basiamo sulle curve di consumo del nostro sistema

di servizi e non su informazioni contenute nelle brochure” spiega ancora Simon. “Ad oggi non è ancora possibile rinunciare del tutto ai camion diesel convenzionali, ma ci sono molti fattori su cui si può già intervenire ottenendo ottimi risultati”. Nel processo di transizione verso una logistica verde, Mewa considera tutti i fattori e gli elementi della catena distributiva. A partire dall’ottimizzazione della flotta di camion, che attualmente conta più di 700 mezzi, fino alla gestione dei percorsi per le consegne. ui un’efficiente pianificazione dei tragitti, gestita da un software dedicato, e una costante formazione agli autisti perché adottino tecniche di guida attente al risparmio di carburante, garantiscono il miglior impiego dell’energia.

Per il trasporto e lo stoccaggio dei prodotti tessili, Mewa adotta materiali riutilizzabili, come i sacchi in tessuto per contenere gli indumenti e i contenitori riutilizzabili e durevoli.

➜ L’ultimo miglio

Mewa ha studiato un nuovo concept, da applicare nei centri delle grandi città, basato su un sistema di consegne a impatto zero. Qui, per coprire “l’ultimo miglio”, vengono utilizzati veicoli elettrici di piccole dimensioni. Invece di effettuare la consegna direttamente al cliente, il camion porta il carico di abiti a noleggio lavati nella sede Mewa in un City Hub situato in una zona centrale della città. Da lì il trasporto degli indumenti prosegue poi su biciclette e furgoni elettrici, alimentati con energia pulita e quindi a zero emissioni. Questo sistema di consegna in due fasi è già stato sperimentato con successo a Berlino e ad Amburgo e si prevede di estenderlo a breve anche ad altre grandi città europee.

I

Un

po’

di sperimentazione

Prodotti tessili aziendali riutilizzabili: l’offerta Mewa è basata sulla sostenibilità

Nei limiti consentiti dalle attuali infrastrutture, inoltre, vengono utilizzati mezzi di trasporto non alimentati con combustibili fossili anche per le consegne su percorsi più lunghi. Non a caso Mewa stata la prima azienda tedesca a introdurre nella propria flotta camion a idrogeno, collaborando con Hyundai: attualmente due autocarri Hyundai XCIENT Fuel Cell sono in uso per le consegne in Svizzera e nel BadenWürttemberg. Un altro veicolo, un camion 4x2 a idrogeno, circolerà nel nord della ermania a partire dalla fine del 2022. gennaio 2023, inoltre, alcuni camion elettrici a batteria sostituiranno gli automezzi da 7,5 t ad alimentazione diesel. razie a una ripartizione strategica delle sedi in cui vengono lavati gli indumenti,

In alcune grandi città, Mewa effettua le consegne utilizzando cargo bike elettriche

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prodotti tessili riutilizzabili vengono trasportati e stoccati in contenitori riutilizzabili

Accesso facile ovunque

Se pensate che una volta acquistata una piattaforma il più sia fatto, vi sbagliate. Pur essendo macchine semoventi, il loro trasporto da un cantiere o luogo di lavoro a un’altro che prevede il percorrere strade interessate da traffico veicolare non può essere eseguito... su cingoli. Obbligatorio utilizzare un mezzo di trasporto che sia adeguato per dimensioni e capacità di portata. Generalmente si opta per furgoni cassonati o per rimorchi in grado di ospitare la piattaforma.

Quando il trasporto è cassonato

Se si ha a disposizione un furgone allestito con cassone posteriore, è possibile utilizzare questo mezzo per il trasporto delle piattaforme più compatte, sia in termini di dimensioni che di peso. In ogni caso, per poter caricare la piattaforma è necessario disporre di adeguate pedane di carico. efinitive LM offre nel proprio portafoglio prodotti un’ampia scelta di rampe da carico e sistemi, oltre a passerelle da cantiere, e in occasione dell’appuntamento fieristico monacense presenterà

Pont Levis 4.0, una nuova versione della sua piattaforma idraulica Pont Levis, regolabile in altezza (quella minima è di 700 mm, uella massima di 1.500 mm e realizzata in lega di alluminio, con telaio di supporto e movimentazione in acciaio, ideale per il carico e lo scarico di veicoli con ruote e cingoli in gomma come, appunto, le piattaforme aeree, sia per la movimentazione di rulli compattatori, veicoli a tre ruote e veicoli cingolati in acciaio, grazie alla speciale superficie rinforzata con cui è equipaggiata. La principale novità di Pont

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#Company.Voices / @DEFINITIVE CLM
ra ie alle ram e e ai rimorchi di e nitive il tras orto di iatta orme aeree e altri me i industriali risulta acile, veloce, sicuro ed economico

elettrica, che agevola e velocizza le operazioni di carico e scarico fino a renderle eseguibili da un solo operatore, equipaggiato con una scheda elettronica e una centralina che comanda tutti i sensori e funge da interfaccia con il software gestionale per l’acquisizione dei dati e il dialogo macchina P , nonch con una scheda M che permette sia la geolocalizzazione che trasmissione dati e, quindi, anche l’aggiornamento del firmware a distanza e l’esportazione di file formato .cvs riportanti tutte le attività eseguite. Tutto questo

struttura della nuova pedana, vale la pena citare il telaio con ruote che ne consente un facile spostamento e il cilindro idraulico, asservito a una pompa idraulica con serbatoio integrato, che permette di regolare l’altezza della soglia di carico a quella dei pianali dei veicoli. La parte centrale della rampa rivestita in gomma per agevolare il carico e lo scarico dei rulli compattatori. L’alimentazione del sistema di sollevamento elettrico è garantita da una batteria, ricaricabile mediante

220 V, connessa a un apposito display che permette il controllo del livello di carica. Il nuovo Pont Levis 4.0 proposto in due

mentre la lunghezza e la larghezza sono rispettivamente di 4,5 e 2,2 m, dimensioni standard che si adattano alla larghezza dei più diffusi mezzi di trasporto. Pont Levis 4.0 una pedana di carico motorizzata particolarmente indicata per le società di noleggio di macchine movimento terra e sollevamento, in quanto rappresenta una soluzione universale per il carico e lo scarico di tutti i tipi di macchine e garantisce lo svolgimento di queste operazioni nella massima sicurezza pur con velocità molto elevate (il tempo sollevamento pedana è di 12 secondi mentre quello delle ruote di traslazione di secondi .

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L’alternativa del rimorchio

Se non si dispone di un mezzo cassonato o si hanno altre esigenze è utile prendere in considerazione l’acquisto di un rimorchio. Anche in questo caso l’esperienza e l’offerta di efinitive LM vengono in aiuto. Tra le novità dell’Azienda modenese vi è il rimorchio Fl 600 p der, modello realizzato interamente in alluminio e dedicato al trasporto di mezzi d’opera e, nello specifico, di piattaforme aeree cingolate.

tra le più elevate della categoria, superiore a 3 t.

La scelta di produrre un rimorchio interamente in alluminio è dettata da alcuni vantaggi che questo materiale garantisce rispetto al tradizionale acciaio: è indubbiamente più leggero, cosa che permette un incremento della portata utile di circa il 10 non è soggetto a corrosione o ruggine, quindi garantisce una maggiore durata un materiale totalmente green perché non richiede processi di verniciatura, zincatura di rivestimento, oltre ad essere riciclabile al 100 . livello di struttura, inoltre, il nuovo Fl 600 p der presenta un baricentro a soli 40 cm dal suolo, mostrandosi più stabile in fase di marcia, e quindi particolarmente adatto al trasporto di piattaforme aeree e macchine da cantiere. È equipaggiato con assali speciali con sistema di ammortizzazione tale da non rendere necessario l’utilizzo di ammortizzatori supplementari, e con ruote

Per furgoni e LCV

Definitive L orta a bauma 0 anc e una nuova gamma di ram e ieg evoli ideali er e ui aggiare urgoni e veicoli commerciali le cui mission com ortano re uenti o erazioni di carico e scarico merci con un eso fino a 1.000 g. Si tratta di un e ui aggiamento c e, er la sua stessa ideazione, u risultare molto utile non solo er la ortata garantita ma anc e er alcune caratteristic e tecnic e c e ne aumentano sia le restazioni c e il com ort d’uso. In rimis, efinitive L a scelto

di realizzare ueste nuove edane ieg evoli in alluminio, materiale c e consente di mantenere elevate le ortate e invariati gli ingombri ur contenendo il eso della edana stessa c e arriva a esare circa 0 g in meno ris etto a un analogo modello in erro . ueste edane, inoltre, non necessitano di iedi di su orto a terra in uanto la cerniera di raccordo al veicolo, ur essendo in alluminio, dimensionata er sostenere l’intera ortata di carico garantita grazie al atto di essere realizzata ad oc artendo da elementi

fino a 3 t senza dover rimuovere le ceste porta persone, mentre le rampe posteriori allungate agevolano le manovre di salita e discesa, riducendo le pendenze e, quindi, l’inclinazione delle macchine in fase di carico/ scarico. Pratico, versatile e dal costo contenuto, il nuovo Fl 600 Spyder può essere agganciato a quasi tutte le motrici (vetture ordinarie, fuoristrada, furgoni, veicoli commerciali in genere e rappresenta una soluzione funzionale che può accedere a luoghi dove camion e semirimorchi non possono. Last but not least, il T del Fl 600 p der decisamente più contenuto di quello delle altri possibili soluzioni di trasporto: costi di acquisto, di esercizio e di manutenzione sono più bassi di un semirimorchio tradizionale, pur mantenendo caratteristiche di qualità e capacità di carico inequivocabilmente competitive se rapportate ad altri veicoli commerciali.

ricavati dal ieno e saldati tra loro ci ermette di evitare l’im iego di su orti aggiuntivi, sem lificare il iazzamento e velocizzare le o erazioni di carico e scarico, mantenendo sem re alti standard di sicurezza. Sem re in tema di sicurezza rientrano sia il rofilo zigrinato antiscivolo c e ermette all’o eratore di salire e scendere senza scivolare, anc e in condizioni di bagnato, c e i bordi laterali di contenimento c e aiutano nel contenere e direzionare meglio il carico. La arte terminale della edana c e

oggia a terra e ui aggiata con ruote ottanti, in grado di adattarsi ad ogni ti o di terreno ed evitare lo s regamento della struttura con il suolo. La nuova gamma com osta da edane di varie misure, con lung ezze tra i e i m, e larg ezze variabili da 0 cm fino a un metro. uesta soluzione ideale er la movimentazione di casse mobili montate su ruote di iccolo diametro, carrelli con ruote neumatic e e trans allet con ruote solide in uanto la su erficie della edana iana e resistente a caric i concentrati.

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BENVENUTI NELL’ERA DELL’ELETTRICO

NUOVA GAMMA

ELETTRICO

lancia la nuova gamma Oxygen e raccoglie la sfida delle energie rinnovabili. Riduci le tue emissioni e il consumo di energia senza rinunciare alla qualità MANITOU. Prestazioni ottimizzate Versatilità unica Utilizzo semplificato Per un’elettrificazione senza compromessi.
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Liberi dai vincoli tecnici!

Semplificare e agevolare la gestione della flotta ricevendo assistenza nella parte operativa, rappresenta il sogno di molti noleggiatori. a oggi tutto uesto possibile grazie a M RT olutions , l’innovativa offerta creata da Haulotte, leader europeo nelle soluzioni di sollevamento, e dedicata esclusivamente ai noleggiatori di macchinari. uesta particolare soluzione propone macchine intelligenti e connesse ad una formula speciale di noleggio e manutenzione per l’intera

durata del contratto, in pratica una soluzione all inclusive che rappresenta il meglio del knowhow e del servizio di assistenza del costruttore francese rendendo la gestione della flotta più redditizia ed efficiente. La soluzione, disponibile per l’Italia, la Francia e la pagna, comprende il noleggio delle piattaforme di lavoro aereo e la relativa manutenzione e riparazione, il tutto ad un canone mensile predefinito e per un periodo di 4 o 5 anni. piegandoci in dettaglio uali sono i vantaggi di Haulotte M RT olutions, il

irettore enerale di Haulotte Italia Nicola Violini sottolinea che grazie ad essa si conoscono in anticipo i costi di gestione della flotta. La nuova soluzione infatti, basandosi su un canone fisso, consente di fare budget e previsioni di bilancio più precisi e affidabili, e al tempo stesso preserva e permette di ottimizzare il flusso di cassa i pagamenti mensili sono considerati come spese operative per la durata del contratto. La capacità di credito del cliente non viene cos intaccata ed utilizzabile per altri investimenti. on uesta formula diventa facile e immediato rendere efficiente la flotta di piattaforme aeree, infatti il servizio comprende ispezioni generali periodiche, manutenzione ordinaria, gestione e riparazione dei guasti, sostituzione di batterie, parti usurate e difettose, ma include anche ricambi, manodopera e costi di trasferta del tecnico. Violini fa anche notare che i modelli di piattaforme della gamma Haulotte proposte dal pacchetto M RT olutions soddisfano gli elevati standard di ualità del ruppo offrendo le ultime innovazioni del costruttore francese pensate per migliorare la produttività in cantiere. Le piattaforme aeree offerte con il pacchetto M RT olutions , ad esempio , fa notare Violini, sono

38 access equipment we are #Technical.Notes / @HAULOTTE
SMART Solutions è la nuova formula di Haulotte c e sem lifica la gestione della otta dei noleggiatori assistendoli nella parte operativa

dotate della soluzione telematica herpal per ottimizzare il loro tasso di utilizzo. razie alla soluzione telematica di bordo herpal, infatti, i tecnici Haulotte hanno accesso ai codici di errore in tempo reale, e possono uindi eseguire una prediagnosi a distanza che permette loro di risolvere rapidamente ualsiasi malfunzionamento. Tutti i dati telematici delle piattaforme sono disponibili sul portale di servizio M Haulotte . Haulotte garantisce un intervento tempestivo sul posto in meno di 24 ore per ridurre i tempi di inattività del cliente. La piattaforma aerea Haulotte viene riparata seguendo

Partnership e ficace

NOMA Noleggio è una giovane e dinamica realtà di Conegliano (TV) che opera su tutto il territorio nazionale, a fidandosi alla disponibilità di un parco macchine all’avanguardia che risponde alle diverse esigenze della clientela a prezzi altamente competitivi. Cliente di Haulotte da alcuni anni, tra gli investimenti più recenti dell’azienda l’acquisto delle piattaforme articolate elettriche modelli Sigma 16 PRO e HA20LE, lo scissor fuoristrada elettrico HS18E e le piattaforme articolate diesel HA20 RTJ e HA32 RTJ PRO. Ma l’interesse si estende anche al recente sviluppo di piattaforme articolate completamente elettriche per esterni, modelli che oggi sempre

di più vengono richiesti per una sempre maggiore attenzione verso l’ambiente. NOMA Noleggio ha scelto Haulotte per la vasta gamma di prodotti e soluzioni competitivi che l’azienda francese offre, macchine in grado di soddisfare le richieste della clientela. Oltre all’aspetto costruttivo, tutte le macchine Haulotte sono dotate dei più avanzati sistemi di sicurezza e ciò rappresenta per questa azienda un fattore molto importante. Inoltre, NOMA oleggio sem re a fiancata da un servizio clienti disponibile che la supporta anche nella manutenzione delle macchine.

le specifiche del costruttore da esperti formati attraverso le più recenti tecnologie del ruppo. on uesta soluzione conclude Violini offriamo ai noleggiatori la possibilità di una soluzione più flessibile per la gestione operativa della flotta, occupandoci noi delle manutenzioni, assistenze anche in cantiere, garantendo interventi nelle 24 ore, non ultimo, lasciando linee di credito disponibili per altre necessità. uesta soluzione permette di colmare necessità puntuali, come aumenti di parco senza la preoccupazione di dover impegnare tecnici e risorse finanziarie per lo sviluppo .

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NOMA Noleggio sceglie Haulotte per i numerosi prodotti e le soluzioni offerte dall’azienda francese Oltre a ispezioni periodiche, manutenzione ordinaria, gestione e riparazione dei guasti, SMART Solutions comprende ricambi, manodopera e costi di trasferta del tecnico

Arrivederci, Cavaliere!

Entrare nel padiglione di Eima e vedere il monitor dello stand Merlo listato a lutto è stato il segno che era iniziata una nuova era. Un’era che non avrà più, tra i suoi attori, Amilcare Merlo, che qui vogliamo ricordare

Di lui conserverò per sempre il ricordo dei suoi occhi. Piccoli, che l’età aveva un po’ infossato, ma di un azzurro sempre scintillante, accesi e in eterno movimento. E molto pungenti quando ti guardavano. Non so se è vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima, ma quelli di Amilcare Merlo lo erano veramente. Ora non li vedrò più. E nessuno lo vedrà più camminare tra le corsie delle fiere, presenza costante e infaticabile, che ha scritto un pezzo consistente della storia del sollevamento in Italia e nel Mondo. Sicuramente mi mancherà; a modo suo, mancherà a tutti. Ma credo sia normale, per una persona che ha avuto una vita come la sua, intensa e appassionata. Amilcare Merlo si è spento la mattina del 9 novembre 2022, primo giorno di Eima, credo la sua fiera preferita. In molti lo hanno definito imprenditore geniale e visionario, dalla curiosità innata, e dalle eccezionali capacità tecniche, riconosciute anche dalla Laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccanica conferitagli dal Politecnico di Torino il 24 novembre 2020, giorno del suo ottantaseiesimo compleanno. Personalmente di lui ho apprezzato il carattere deciso (aveva una stretta di mano formidabile!) e la gentilezza dei modi,

che apprezzavano anche in azienda, che lui considerava una grande “famiglia”, per la quale era sia un punto di riferimento che un esempio di dedizione e di passione per il proprio lavoro.

Con la scomparsa di Amilcare Merlo si chiude un’epoca, ma lascia al settore e all’Italia in eredità il frutto del lavoro di tutta la sua vita (l’azienda che porta il suo nome oggi è un colosso internazionale, tra i leader nella produzione di sollevatori telescopici e altri macchinari per edilizia, agricoltura, logistica e igiene urbana, che conta più di 1.600 dipendenti ed esporta in tutto il mondo il “Made in Cuneo”).

La Redazione di MC5.0-Macchine Cantieri si stringe al dolore della moglie Denise e dei figli Cristina, Paolo, Silvia, Andrea e Marco, oltre a quello di tutti i collaboratori.

Grazie di tutto.

Arrivederci, Cavaliere!

Emanuela

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#Company.Voices / @MERLO

THE POWER TO BUILD HERE.

We are not afraid of heights or con ned spaces. We work on the tallest buildings and in the deepest quarries. And we love it. KOHLER® KDI engines were designed to guarantee safety and durability. Our engines will not be retiring anytime soon.

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Ai blocchi di partenza

Apre a Corsico la prima filiale italiana di Kiloutou

Dopo averne dato l’annuncio e aver iniziato l’attività, si è finalmente tenuta anche l’inaugurazione ufficiale della nuova filiale iloutou di orsico.

Per il grande gruppo noleggiatore si tratta di un vero e proprio cambio di marcia nel mercato nazionale. opo aver infatti varcato le Alpi attraverso diverse ac uisizioni importanti ( ofiloc, levo e ticar iloutou ha deciso di aprire una sua filiale diretta. ha deciso di stravolgere gli schemi, proponendo al mercato italiano il concept di noleggio alla francese, nel cuore di uno dei territori più ricchi il nord Italia.

Un po’ di coraggio e Un pizzico di orgoglio Indubbiamente la prima filiale italiana di iloutou figlia al 100 dell’intuito di ann anari, iloutou Italia, che ha deciso

di far fare alla presenza italiana dell’azienda un vero e proprio cambio di passo. biettivo di uesta nuova sede di orsico uello di permettere ai nostri clienti italiani di sperimentare la bontà del nostro concept di noleggio, frutto dell’esperienza acquisita nel corso degli anni dai colleghi francesi spiega ann anari durante l’inaugurazione della filiale. In Francia le nostre filiali offrono una varietà di macchine e attrezzature che nessuna realtà del noleggio in Italia attualmente in grado di offrire. Il nostro obiettivo quello di diventare una sorta di shop del noleggio, dove il cliente non viene a noleggiare solo macchine di tipo standard, ma anche, e soprattutto, macchine speciali e specializzate. ltre

che attrezzature grandi (come le frattazzatrici, ndr fino al piccolo trapano a mano . n bel cambio di prospettiva. Ma perch una strategia di uesto tipo dovrebbe essere valida La filosofia di iloutou uella che assegna al noleggio un compito ben preciso, ossia abbattere il consumismo di macchine operatrici, e rendere l’attività dei clienti più profittevole. Per uesto abbiamo intenzione di diversificare l’offerta della flotta di orsico andando a inserire macchine specializzate in operazioni particolari, il cui prezzo di acquisto è medio alto, o sono difficili da reperire (o entrambe le caratteristiche, ndr , che sono le macchine ideali per il noleggio. Il cliente le trova da noi, le noleggia per il tempo necessario a effettuare uei lavori che sono remunerativi solo se non hai il costo di ac uisto della

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#Company.Voices / @KILOUTOU
Yann Canari, AD di Kiloutou Italia

➜ Kiloutou a Corsico:

La filiale si svilu a su .5 0 m2, suddivisi in . 00 di iazzale esterno e 1.1 5 interni 700 di o ficina, 150 di s o tools, 75 di u fici. L’investimento in termini di mezzi su era i milioni di euro. Saranno resenti tutte e uattro le amiglie di macc ine, uindi anc e tools, in linea con l’o erta ti ica iloutou. A regime, la filiale dis orr di 0 macc ine nuove, integrate da 00 50 tra macc ine e accessori, rovenienti dalle altre sedi. Si arte con un organico di 5 ersone, guidate da armelo runo c e a un grande bagaglio di es erienza alle s alle.

macchina da ammortizzare, e poi la restituisce. In Francia la maggior parte delle aziende ha rinunciato a macchine di proprietà la maggior parte dei lavori viene svolta con macchine a noleggio che vengono impiegate solo per il tempo necessario. Niente costi d’ac uisto o oneri T , solo un chiaro canone di noleggio. le attività diventano più profittevoli spiega anari. L’apertura di orsico vede la filiale operativa e una flotta ancora in crescita spiegano lban de olombel, responsabile regionale iloutou, e armelo runo, responsabile di filiale di orsico. biettivo primario ampliare l’offerta di macchine e attrezzature disponibili creando la prima filiale generalista di iloutou sul territorio nazionale, e contemporaneamente educare ila clientela alla nostra nuova idea di noleggio. aremo certi di aver raggiunto tali obiettivi uando arriveremo la mattina ad aprire la filiale e trovare i clienti già in fila per noleggiare ualun ue macchina e attrezzatura, anche per i lavori della giornata stessa, esattamente come succede in Francia. In fondo non un caso se ci chiamiamo iloutou, che in francese significa chi noleggia tutto’ .

sinistra ann anari, A di iloutou Italia, con armelo runo, res onsabile della filiale iloutou di orsico, e Alban de olombel, Res onsabile regionale iloutou

➜ Kiloutou nel mondo: i numeri

Attualmente iloutou il terzo gru o in uro a er dimensioni, attivo nel settore del noleggio di macc ine e attrezzature. el 0 si revede c e il atturato si attesti intorno al miliardo di euro, derivante al 70 dalle filiali attive sul territorio rancese e il rimanente 0 da uelle e tra Francia. om lessivamente le filiali estere del gru o

oggi sono 1 0, e vi lavorano circa 1.000 ersone, mentre a livello globale iloutou im iega oltre .000 ersone. biettivo dei rossimi anni uello di bilanciare il atturato tra domestico rancese e estero. onostante la andemia e l’attuale rallentamento, il ru o in costante crescita, e vede nel Portogallo e nella animarca i nuovi mercati

in cui entrare. In Italia iloutou attiva da cin ue anni tramite le ac uisite ofiloc, levo e Sticar, cui oggi si aggiunge la filiale di orsico. Analogamente all’anamento globale del ru o, anc e in Italia i risultati sono ositivi e si revede una c iusura 0 con una crescita del 10 ris etto al 0 1, al netto dell’a ertura della filiale di orsico.

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a

D’oro e d’argento

Gold e silver. Sono questi i colori scelti da CMC per presentare al recente bauma le sue due ultime creazioni. Stiamo parlando dei modelli S27 ed S30, che si candidano a essere protagonisti nel mercato internazionale del sollevamento.

Le due nuove piattaforme, appartenenti alla gamma DP (Double Performance), sono dotate di doppio sbraccio laterale più jib e sono in grado di raggiungere altezze operative rispettivamente di 27 e 30 m, ben due in più rispetto ai modelli S25 e S28 che sono chiamate a

sostituire. Anche lo sbraccio, già tra i più ampi della categoria, viene aumentato di 1,4 m. Oltre a questo, come accade per tutte le altre piattaforme della famiglia DP, le due macchine M offrono prestazioni elevate sotto ogni punto di vista.

44 access equipment we are #Technical.Notes / @CMC

#Dati tecnici

Modello S27 S30

Altezza massima di lavoro 27,3 m 30,3 m Possibilità di lavoro in negativo -6,8 m -6,7 m Sbraccio massimo 15,4 m 15,4 m Altezza al piano di calpestio 25,3 m 28,3 m

Portata max in cesta 230 kg 230 kg

Misure cesta 1,7x0,7x1,1 m 1,7x0,7x1,1 m Rotazione cesta ± 90° ± 90° Rotazione torretta ± 200° (400° continui) ± 200° (400° continui)

Massa totale 4.094 kg 4.270 kg

Tra le caratteristiche spiccano: una manovrabilità senza pari, garantita da un sistema automatico di guida e controllo, tanto avanzato nella tecnologia quanto semplice e intuitivo; una notevole facilità di trasporto, grazie al peso contenuto, dovuto alla scelta di materiali altamente

Arriva Metrika

performanti e alle dimensioni compatte che permettono il passaggio attraverso una porta standard la massima efficienza e affidabilità in ualsiasi condizione di lavoro anche in virtù delle aree di stabilizzazione multiple, gestite dal Self Control System by CMC; una elevata versatilità di impiego

con possibilità di lavorare anche in negativo e infine uno sbraccio laterale sbalorditivo anche con area di stabilizzazione ridotta.

In sostanza ci troviamo di fronte a due veri gioielli – le colorazioni argento e oro non sono state scelte a caso – destinati a far sentire alta la propria voce in virtù della loro capacità di arrivare dovunque e di operare in condizioni estreme. Due strumenti di lavoro progettati per soddisfare le specifiche esigenze dei loro utilizzatori in tutti i settori: dall’edilizia al restauro, dalla manutenzione di impianti, edifici e infrastrutture, alla potatura di alberi ad alto fusto, dalla posa di impianti fotovoltaici alla gestione di impianti pubblicitari.

CMC ha posto le basi per incrementare la sua crescita a livello esponenziale, grazie all’ingresso del Private Equity industriale Metrika SGR nella maggioranza del suo capitale sociale. L’apporto di capitale consentirà a CMC di dar corso a diversi programmi di sviluppo tra cui l’ampliamento di 12.000 m2 dell’attuale stabilimento, da destinare a nuove linee produttive, l’allargamento dell’attuale gamma di piattaforme ragno con nuovi modelli e nuove famiglie di prodotti, il rafforzamento della presenza sui mercati esteri con il miglioramento della rete distributiva in Europa e USA. Le famiglie Mastrogiacomo e Moretti, fondatrici di CMC, resteranno nel CDA dell’azienda dove Alessandro Mastrogiacomo (nella foto) ha già assunto il ruolo di CEO e Giuseppe Moretti quello di COO.

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TRADIZIONE VOLTA AL FUTURO

Oltre a telescopici, piattaforme, dumper e attrezzature varie, a bauma 2022 Merlo ha presentato soluzioni e tecnologie di ultima generazione per dare risposta a molteplici

esigenze

Quest’anno, al bauma, la celebre e centenaria azienda cuneese ha presentato nel proprio stand “il futuro, in anticipo”, infatti, oltre a numerose e nuove macchine mostrate al pubblico per la prima volta, ha proposto soluzioni e tecnologie esclusive che rendono quelle stesse macchine ancora più intelligenti, confermandosi così “innovatrice per tradizione”.

Un nuovo modo di concepire il cantiere Nuovi materiali, macchine autonome, digitalizzazione, nuovi metodi costruttivi e rispetto per l’ambiente. Queste tematiche, ampiamente trattate a bauma 2022, sono state il tema portante di Merlo, che ha visto nella fiera tedesca la giusta opportunità per mostrare ai visitatori le novità protagoniste nei prossimi anni. Partendo dal suo piano industriale rivolto a zero emissioni, l’azienda ha presentato due importanti novità. La prima si chiama eWorker 25.5 - 90, macchina che fa parte dell’esclusiva gamma di sollevatori telescopici dalle dimensioni ridotte e rispettosi dell’ambiente in quanto alimentati al 100% da batterie elettriche. Si tratta di macchine che abbattono completamente i livelli di rumorosità e di emissioni inquinanti, incrementano la manovrabilità negli spazi ristretti e riducono drasticamente i costi di esercizio rispetto a modelli analoghi allestiti con motori termici alimentati a gasolio. Elevato anche il comfort grazie ad una postazione di lavoro ottimale per l’operatore. Inoltre tutti i modelli sono equipaggiati con sensori

mai anche per il piano industriale 2022-2025, che ha come obiettivo

clienti, dal post-vendita alla telemetria avanzata e ai ricambi.

Per arrivare a questo, Merlo ha previsto investimenti importanti per l’apertura di nuove linee produttive, tra cui quella dedicata all’eWorker. Gli investimenti riguarderanno sia il personale

che nuove infrastrutture, e ciò getterà le basi per lo sviluppo, su base elettrica, di altre macchine della gamma Merlo con la filosofia comune di ottenere zero consumi di carburante,

@MERLO
#(R)Evolution
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Outline Stroke Fill Shape
Il trasportatore Cingo M600TD-e, ad alimentazione completamente elettrica, ha una compattezza che gli consente di operare in spazi ristretti

anti-ribaltamento integrati nell’assale posteriore, soluzione che garantisce la massima stabilità senza compromessi per le prestazioni della macchina. La cabina certificata R P e F P e assicura la massima visibilità del carico nelle fasi operative offrendo al contempo un alto livello di protezione. L’altro gioiello portato a bauma da Merlo è stato il ingo M12.3 V , macchina multifunzione più grande e versatile, dotata di un potente motore diesel da 21 cavalli e di specifica cingolatura che, insieme alle dimensioni compatte, a un basso baricentro e ad una notevole capacità di trazione, consente di operare con efficacia e sicurezza in ualsiasi condizione del terreno, soprattutto in zone collinari e in montagna. La macchina è dotata anche di motoriduttori e freno di stazionamento integrato, e il sistema idrostatico, con servocomandi idraulici, consente di gestire la velocità da pochi metri all’ora fino a un massimo di 5 km/h e di controllare lo sterzo con facilità e precisione millimetrica, a vantaggio dell’accuratezza delle lavorazioni e della sicurezza di guida.

Trasportare senza pensieri ltre al ingo M12.3 V , a bauma era presente il trasportatore Cingo M600TD-e ad alimentazione completamente elettrica. La macchina, concepita per utilizzare un’ampia gamma di attrezzature per applicazioni in tutti i settori e commercializzabile dal 2023, dispone di un’elettropompa per la movimentazione delle utenze e di due motoriduttori elettrici sui cingoli. L’autonomia è di 4 ore, il tempo di ricarica di 1.5 - 3 ore e l’olio idraulico utilizzato è

zero rumore e vibrazioni, zero emissioni. Previsto anche il completamento della transizione verso i motori Stage V per tutta la gamma prodotti (Telescopici, Cingo e TreEmme). Le aree di assemblaggio e creazione cabine saranno riviste, così come le linee

di assemblaggio e verniciatura. L’area di saldatura cabina sarà completamente automatizzata e, in tale contesto verso la fabbrica 4.0, notevoli cambiamenti interesseranno anche la logistica, con appositi software di gestione integrati con i fornitori. Inoltre,

biodegradabile. La sua compattezza gli consente di lavorare in spazi ristretti, ed ha prestazioni analoghe a quelle dei modelli con motore termico. Si distingue anche per estrema robustezza, basso baricentro, massima stabilità, rumorosità e vibrazioni ridotte, e per questo può essere utilizzato anche al chiuso. Notevole anche il trasportatore professionale cingolato IN M700T che, e uipaggiato con motore a benzina Honda 12 V ( tage V , offre una portata massima di 700 kg. Per offrire una macchina estremamente agile e compatta, la larghezza esterna stata ridotta a 750mm. ertificata come dumper, questa macchina viene allestita con cassone. E a proposito di dumper, Merlo ha presentato in fiera una nuova linea di prodotto, il umper Merlo, appunto. Si tratta di macchine studiate per movimentare grandi quantità di materiale avendo una portata di 9.000kg a pieno carico e un cassone con ribaltamento fisso, oppure con orientamento a 180° per scarico trilaterale che ne assicura la massima copertura su tutti i punti del cantiere. Le dimensioni sono compatte (larghezza 2.300mm,

Sollevare non è mai stato così facile Passando al sollevamento, soffermiamoci sui telescopici rotativi. R T 50.1 l’ultimo innovativo esemplare della gamma R T 400.

nelle nuove aree produttive è stata migliorata la coibentazione per minimizzare le perdite di energia, e per ridurre gli sprechi di energia la domotica sta diventando di casa nei nuovi fabbricati Merlo, con l’obiettivo di ottimizzare i consumi di luce e

Merlo ha anche attuato un graduale revamping dei mezzi di produzione con soluzioni più e ficienti sul iano energetico, dei consumi e dei tempi di trasporto.

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A bauma 2022, Merlo ha segnato con i suoi prodotti una nuova era, introducendo nuovi standard nel settore dell’edilizia. Le sue macchine sono innovative, proiettate verso il futuro e si adattano ad ogni esigenza.

#(R)Evolution

@MERLO

La gamma è stata rinnovata per rispondere alle continue esigenze del mercato incrementando la portata massima, migliorando i diagrammi di carico e i comportamenti dinamici (rallentamento del braccio in funzione del carico e non della posizione) e incrementando le funzionalità. Riguardo i telescopici compatti, Merlo ha risposto alla richiesta di ripristinare un modello 2x2 che sostituisca il precedente P32.6, ed ha sviluppato una gamma di 3 modelli di telescopici compatti con portata di 30 q e 7 m di altezza. I nuovi modelli hanno prestazioni e dimensioni analoghe al P32.6Top ma offrono più versatilità. Tra queste due diverse motorizzazioni ci sono tre diverse altezze macchina e la possibilità di avere la cabina sospesa (unica macchina compatta sul mercato che offre una soluzione . Per i telescopici stabilizzati, anch’essi presenti a bauma, Merlo ha sviluppato un nuovo allestimento denominato -Top’, che offre il massimo comfort di guida e prestazioni superiori. La nuova versione è dotata di cabina sospesa, montata sul telaio con sistema di sospensione idropneumatica. I modelli CS-Top sono dotati anche di un nuovo distributore idraulico Flow haring associato a una pompa a portata variabile in grado di erogare fino a 145 l min. Il nuovo allestimento non modifica il diagramma di carico ed disponibile per i modelli P40.13, P40.17, P50.1 .

In fiera, anche il P30.10, modello che fa parte della gamma telescopici stabilizzati e che è stato sviluppato per soddisfare le esigenze di ogni cantiere. Il R T 50.26 PL e il R T 50.30 PL sono invece due telescopici rotativi che consentono di operare a 360°, grazie alla torretta girevole che offre un raggio di azione maggiore rispetto a un telescopico fisso. La nuova famiglia segna una nuova era, introducendo nuovi standard nel campo dei telescopici destinati al settore edile e ampliando l’offerta prodotto con contenuti innovativi, adatti alle esigenze dei diversi utilizzatori.

Non solo macchine

A bauma 2022 Merlo ha presentato anche numerose attrezzature tra cui un nuovo spazzolatore prodotto in partnership con un’azienda terza. È stato progettato per la pulizia del manto stradale e, rimuovendo il contenitore detriti, per rimuovere la neve fresca. Inoltre, per rispondere alle numerose esigenze del settore boschivo, Merlo ha sviluppato anche una nuova pinza tronchi disponibile in tre versioni differenti in base alla macc ina su cui viene montata. on mancata, in fiera, erlomobility 1.1, una tecnologia esclusiva c e rende le macc ine ancora i intelligenti e connesse. Grazie a questa tecnologia, montata sui ROTO Splus, l’operatore è in grado di monitorare e gestire a distanza la propria macc ina o la ro ria otta di macc ine erlo e di analizzare tutti i dati o erativi e di unzionamento, ottimizzando restazioni, roduttivit e essibilit . ra le rinci ali unzionalit vi sono tracciamento e logistica, controllo da remoto, im ostazione del blocco motore e avvisi di manutenzione. Inoltre, la rete di assistenza può monitorare e gestire i codici dei guasti e aggiornare i software della macchina da remoto.

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DALLE AZIENDE NOVITÀ SEMPRE PIÙ H2

JCB ha investito molto nella produzione di motori a idrogeno, presentando, ad esempio, prototipi funzionanti di una terna e di un sollevatore telescopico con quel tipo di alimentazione. La sua ultima novità del settore riguarda il primo serbatoio mobile per il rifornimento di macchine a idrogeno, un modo semplice e veloce per rifornire le macchine direttamente in loco. Circa il 97% delle macchine edili viene rifornito di carburante direttamente durante il lavoro in cantiere. Ciò significa che gli operatori sono già abituati al carburante “trasportabile”, che consente di effettuare il rifornimento in pochi minuti. https://www.jcb.com/it-it

SOLLEVATORI

TELESCOPICI

Pannelli no problem!

PLE NUOVE PER GV3

Acquisto immediato da parte del Gruppo Venpa 3, che non ha saputo resistere a tre piattaforme autocarrate telescopiche Multitel Pagliero. Le tre PLE Multitel Pagliero MTE 270EX sono una vera novità per il noleggiatore che dopo averle viste e provate è subito passato all’acquisto. L’azienda ha sempre previlegiato le piattaforme articolate. Ma in questo caso, di fronte alle prestazioni, alla fluidità dei movimenti e allo sbraccio della MT

La collaborazione tra Magni TH ed euroTECH porta alla creazione di un accessorio per la movimentazione di pannelli che offre livelli di precisione ancora più elevati. La movimentazione di pannelli e superfici piane è un’operazione che spesso viene spesso eseguita con un argano o gancio fissando il pezzo direttamente con delle funi. Tuttavia, questa procedura presenta diversi svantaggi tra cui un maggior tempo per preparare il tiro nonché maggiori rischi di cedimento del carico e di movimentazioni incontrollate. La soluzione proposta da Magni consente invece di manipolare materiali con superfici piane tramite una struttura dotata di ventose, assicurando un miglior controllo e precisione sul carico sia in fase di movimentazione che di applicazione, migliorando sensibilmente la produttività e la sicurezza. Questa soluzione consente il sollevamento e la movimentazione sicura sia in orizzontale che in verticale di grandi superfici piane come ad esempio vetro, ceramica o metallo. L’accessorio è il “Manipolatore telescopico vacuum eT-Litocran700” (ATT-08-021) , che nella sua declinazione più semplice prevede solamente l’“accessorio per il sollevamento vacuum” (ATT-08-007). Entrambe sono dotati della medesima struttura composta da quattro ventose standard con una portata di 350 kg. Incluse in entrambi i kit, ci sono quattro ventose aggiuntive che consentono di estendere la portata fino a 700 kg e di movimentare materiali con superfici più ampie. Il “manipolatore telescopico vacuum eT-Litocran700” è dotato di braccio telescopico per consentire la massima manovrabilità in spazi ristretti e piani inclinati.

PLE Hinowa venduta!

JLG ha acquisito Hinowa quale risultato naturale del proficuo rapporto di collaborazione che lega le due realtà da 12 anni. Da tanto infatti il Costruttore veneto produce i modelli di piattaforme cingolate compatte distribuiti a marchio JLG, facente capo a Oshkosh Corporation. “Siamo lieti di entrare a far parte di Oshkosh Corporation” ha dichiarato Dante Fracca, fondatore e proprietario di Hinowa.

#DO.YOU.KNOW?

Regalo di Natale

Il freddo e le prime timide decorazioni dell’albero in Piazza del Duomo preannunciano un Natale ormai alle porte, mentre il grande spazio racchiuso tra la cattedrale, la galleria e il palazzo reale brulica di persone. I turisti - facilmente riconoscibili per il naso all’insù e gli occhi rapiti dall’incanto delle guglie - i milanesi e le tante persone che lavorano abitualmente nella metropoli lombarda, in questo 01 dicembre sembrano cogliere un nuovo e

inaspettato motivo d’interesse. ll’abituale magnificenza architettonica si somma la curiosità di assistere a un vero e proprio “cambio della guardia” targato Palazzani industrie. Dal portone principale della cattedrale ambrosiana ecco fuoriuscire lentamente un Ragno TSJ 48, il cui posto sotto le volte gotiche è preso da un nuovo e baldanzoso Ragno XTJ 52+ pronto a dare il meglio di sé per la conservazione di uno dei capolavori dell’arte italiana.

50 access equipment we are #Great.Machines.Working / @PALAZZANI
Cambio della guardia al Duomo di Milano: dopo oltre 20 anni di onorato servizio un Ragno Palazzani TSJ 48 lascia il posto a un’altra piattaforma del costruttore bresciano, un fiammante Ragno XTJ 52+ ruotato ed equipaggiato con verricello da 980 kg

Un’immensa soddisfazione

“Questo è il nostro regalo di Natale”. Le parole di Paola Palazzani, Direttore Commerciale del costruttore lombardo, sintetizzano alla perfezione le sensazioni provate alla consegna del nuovo XTJ 52+ alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Con la consueta schiettezza che la contraddistingue, Paola Palazzani non riesce a nascondere la sua felicità: “consegnare una macchina così importante alla fabbrica del duomo di Milano a oltre 20 anni di distanza dalla prima, un Ragno TSJ 48, è davvero una grande soddisfazione. ignifica che il prodotto ha soddisfatto tutte le loro aspettative, è durato tanto tempo, ha lavorato bene sia all’interno, che è l’utilizzo più frequente, sia all’esterno. Ora, dato che avevano bisogno di una macchina un po’ più alta, ci hanno dato ancora fiducia e hanno scelto il 52 m. E noi siamo molto contenti di essere qui per questa consegna e di aver visto da vicino l’utilizzo della nostra macchina. Del resto impariamo sempre moltissimo dai nostri clienti, quindi vedere di persona

piattaforma è fondamentale”.

Una macchina particolare Il Ragno XTJ 52+ che abbiamo visto entrare nel duomo di Milano è una macchina particolare sotto molteplici punti di vista.

“La vendita di questa macchina”, ci spiega Luigi De Matteo, Direttore Commerciale Italia di Palazzani, “ha vissuto un processo piuttosto lungo che è cominciato nel 2020 e che, a causa della pandemia (la Fabbrica del duomo ha infatti dovuto far fronte a impegni di altra natura, ndr) è stato ripreso all’inizio di quest’anno, per concludersi oggi 01 dicembre 2022.

Tra l’altro le persone che lavorano presso la fabbrica del Duomo si contraddistinguono per una notevole preparazione tecnica, da cui la richiesta di alcune particolari specifiche. vviamente abbiamo equipaggiato la macchina con le ruote antitraccia per ovvi motivi di salvaguardia dei preziosi pavimenti del Duomo, ma va segnalata anche una specifica richiesta di velocità ridotte al minimo. Una loro peculiare necessità è infatti quella

Uno sguardo tecnico

Il Ragno XTJ 52+ si caratterizza per un eccellente diagramma di lavoro, movimenti rapidi e precisi a qualunque altezza. La massima altezza di sollevamento è di 52 m, mentre lo sbraccio arriva 19,5 m, con una portata che può raggiungere

i 400 kg. A tale proposito va segnalato come l’Area Manager System regoli gli sbracci in modo automatico, in funzione della stabilizzazione e del carico (120/230/400 kg), consentendo sempre la rotazione a 660°.

In base al posizionamento degli stabilizzatori e al peso

nel cesto il sistema seleziona infatti l’area di lavoro ottimale, controllando automaticamente gli sbracci. Allo stesso tempo gli stabilizzatori sono orientabili in modo indipendente con piazzamento automatico. In luogo degli abituali cingoli, in questo caso il Ragno XTJ

di andare molto piano per non rischiare di provocare alcun danno. Inoltre hanno optato per l’adozione del verricello, che può risultare molto utile in tante situazioni.

L’alimentazione elettrica è a 380V anziché a 220V (hanno le prese per la 380 praticamente ovunque), mentre il motore termico è uno stage V con filtro antiparticolato e autorigenerazione. Infine la macchina è protetta da un accordo di manutenzione programmata”.

Arriva praticamente ovunque “Utilizzeremo la macchina”, interviene il Geom. Francesco Aquilano, capo cantiere della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, per arrivare in tutti i punti più alti: dalla manutenzione delle luci al controllo delle volte, delle statue e dei capitelli. Per oltre 20 anni abbiamo usato un’altra macchina Palazzani,

52+ è equipaggiato con ruote in gomma super-elastica appositamente studiate per le traslazioni su pavimentazioni delicate. Inoltre il cesto della macchina è intercambiabile con il verricello da 980 kg per l’utilizzo della piattaforma come gru.

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Palazzani: dal portone principale della cattedrale ambrosiana fuoriesce un Ragno TSJ 48, il cui posto è preso da un nuovo Ragno XTJ 52+

635 anni di storia

La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano è l’ente preposto alla conservazione e valorizzazione della Cattedrale. Istituito nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti, Signore di Milano, per la progettazione e costruzione del monumento, da allora si adopera nella conservazione e nel restauro del Duomo, nell’attività di custodia e di servizio all’attività liturgica e nella valorizzazione del suo patrimonio, provvedendo al reperimento delle risorse necessarie al suo mantenimento. Senza finalit di lucro, l’attività quotidiana della Veneranda Fabbrica si articola su molteplici settori operativi. Tra questi, oltre al servizio di accoglienza agli oltre due milioni di turisti che ogni anno visitano il complesso monumentale e ai fedeli, sono compresi i cantieri, il Museo del Duomo, l’Archivio-Biblioteca e la Cappella Musicale.

una 48 m, con la quale ci siamo trovati sempre molto bene, perché molto funzionale. Dopo tutto questo tempo abbiamo visto che le tecnologie avanzano così come le performance delle macchine, quindi abbiamo scelto una 52 che ci permetterà di controllare alcune zone del duomo (come le volte dell’abside) che con la 48 m non riuscivamo a raggiungere. Allo stesso tempo abbiamo deciso di

Foto di gruppo per la consegna del Ragno XTJ 52+ all’interno del

adottare anche il verricello che ci può venire comodo per eventuali tiri di materiale in quota senza montare il ponteggio. Potremo usarlo per molteplici lavori: dal collocare una statua su un capitello a fare un tiro di materiale su una terrazza in una zona non servita dagli argani. Alcuni anni fa siamo dovuti ricorrere al noleggio di una gru per smontare alcuni quadroni dell’organo. Si tratta di elementi non pesantissimi ma molto ingombranti (6x8 m), non raggiungibili se non con un verricello. Ora, anche in caso di lavori come questo, con la 52 m saremo completamente autosufficienti .

L’uso prevalentemente indoor fa sorgere un dubbio in merito all’alimentazione che poteva prevedere la soluzione a batteria. “Abbiamo optato per il cavo anziché per la batteria”, conclude Aquilano, “per due motivi: per la massiccia presenza di prese elettriche all’interno della cattedrale, ma anche in funzione degli eventuali problemi legati allo smaltimento della batteria stessa”.

Palazzani Industrie S.p.A. Via del Pavione, 4 25050 Paderno F.C. (BS) Tel. 030 6857073 www.palazzani.it platforms@palazzani.it

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#Great.Machines.Working / @PALAZZANI

#(R)Evolution @ZOOMLION

Leggera, compatta e costruita in Italia

A bauma 2022, la leggerezza e la compattezza sono state il filo conduttore di Zoomlion. Tra le macchine esposte presso il proprio stand c’era l’autogrù RTC 500, una fuoristrada davvero sorprendente

TESTO DI CLAUDIO GUASTONI • FOTO DI ZOOMLION

#(R)Evolution

@ZOOMLION

arte del Gruppo Zoomlion, Zoomlion Europe si pone l’obiettivo di rispondere alle necessità delle aziende di logistica e calcestruzzo europee attraverso un’ampia gamma di piattaforme aeree, gru a torre, gru mobili e pompe autocarrate, ma anche proponendo soluzioni finanziarie per uesti specifici mercati. bauma 2022, oomlion ha partecipato esponendo presso il proprio stand, per i clienti europei, tutte ueste macchine che, dopo uattro anni dalla loro introduzione nel mercato europeo tramite l’apertura dell’hub italiano a Senago (Milano), si presentano in serie complete e ottimizzate per rispondere alle necessità di tutti gli operatori.

UNA SOLIDA MADE IN ITALY

In particolare, tra le autogrù presenti in fiera si fatta spazio sicuramente l’autogrù fuoristrada RTC 500, macchina leggera, progettata e costruita in Italia (e tutti i suoi componenti nell’UE), potente, con una capacità di carico fino a 50 tonnellate e dotata di braccio telescopico da 37,1 metri da 4 sezioni telescopiche con 2 modalità di sfilo e rotazione continua a 360 . ueste caratteristiche, combinate a dimensioni molto compatte, rendono

La RTC 500 è dotata di un display touch-screen grazie al quale l’operatore controlla con facilità tutte le funzioni della gru e del veicolo

la RT 500 ideale per lavorare in spazi limitati per la movimentazione oltre che perfetta per le operazioni pick&carry, e le consentono un facile e veloce trasporto da un cantiere all’altro senza la necessità di permessi speciali. L innovativo sistema di trazione e l’impianto di sospensioni garantiscono performance impareggiabili nelle attività fuoristrada.

# Su misura per l’Europa

Zoomlion Europe è una realtà creata appositamente per la distribuzione e lo sviluppo di macchine di sollevamento a marchio Zoomlion con un’in rastruttura com leta u fici, magazzini, su orto tecnico, marketing). La sede centrale è a Senago I , mentre il nuovissimo stabilimento e centro di distribuzione di 10.000 m² ubicato a Castiglione delle Stiviere (MN) è stato costruito per l’assemblaggio locale, la ersonalizzazione e la distribuzione dei prodotti di sollevamento Zoomlion gru a torre, gru mobili, piattaforme aeree) e pompe per il calcestruzzo. Le autogrù sono progettate e costruite in Italia

con componentistica europea da un esperto team di ricerca e sviluppo dedicato per ogni linea di rodotti, sotto oste successivamente a severi test di qualità per ogni modello. Ma Zoomlion Europe è anche post vendita a supporto dei vari prodotti. Personale specializzato offre assistenza tecnica per la risoluzione dei vari problemi e per la fornitura di componenti e parti originali. Le macchine vengono così tenute sotto controllo attraverso manutenzioni programmate e periodiche che contribuiscono a ridurre tempi di inattività e a prolungare la vita delle stesse. La vicinanza con il territorio im ortante e,

grazie alla posizione strategica al centro dell’ uro a, oomlion Europe garantisce l’assistenza e la fornitura di parti di ricambio attraverso un networ di o ficine autorizzate distribuite su tutto il territorio euro eo. Inoltre, er i clienti oomlion, esiste oomlion a ital Italy S a, la societ finanziaria su misura di proprietà del gruppo ZoomlionIFA. Si tratta di una a tive , cio una societ finanziaria ad esclusivo servizio dei clienti del gru o oomlion- IFA. li u fici ubicati a Senago, all’interno degli stabilimenti IFA, garantiscono una integrazione totale nel mondo Zoomlion-CIFA in modo da assicurare ai clienti un servizio

a 360°. Attraverso soluzioni ersonalizzate, i clienti del gruppo possono acquistare la migliore attrezzatura presente sul mercato alle migliori condizioni finanziarie ossibili. Il servizio consente di avere un unico interlocutore per ogni singolo investimento. Il Gruppo ZoomlionCIFA è in grado di assistere i clienti in tutte le varie fasi di ac uisizione dalla roduzione, alla commercializzazione, al finanziamento, all’utilizzo del bene, usu ruendo anc e degli incentivi fiscali dell’industria .0.. L’obiettivo è consentire ai clienti di o erare in modo rofittevole in un mercato altamente competitivo.

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Gru a torre, gru mobili, piattaforme aeree, pompe per calcestruzzo. Tutto in Italia, per i clienti europei
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Ton la RT 500, aumenta la competitività . uesto il motto che ha accompagnato durante bauma il lancio di uesto nuovo prodotto. offermiamoci sulle caratteristiche principali iniziando con le dimensioni, che ne fanno, come detto, una macchina davvero compatta. Ha un’altezza di 3,452 m, lunghezza di 11,319 m, larghezza di 2,520 m, un passo di 3,9 m e consente un’area stabilizzata di 6,200 6,000 m. Viene e uipaggiata con un motore diesel stage V e un impianto idraulico Load ensing per unire le massime prestazioni in cantiere con la più alta efficienza. uesta due assi, che assicura massima potenza e massima robustezza, ha un peso complessivo in configurazione standard di 30,9 tonnellate, una rotazione continua di 360 e una zavorra da 5,5 tonnellate. Lo sterzo anteriore posteriore viene azionato idraulicamente tramite il volante, e sono uattro le modalità di sterzatura solo ruote anteriori, solo ruote posteriori, coordinata e a granchio. La cabina, inclinabile da 0 a 20 per migliorare il campo di visibilità durante le manovre, al tempo stesso confortevole ed ergonomica, e dispone di ampie vetrature che consentono una visuale panoramica durante la guida ed il sollevamento, con anche la possibilità di apertura del vetro frontale, mentre all’interno dotata di sedile ergonomico scorrevole e regolabile in altezza, profondità e in base al peso dell’operatore. Il comfort viene completato da un impianto di climatizzazione caldo freddo. ollevamenti e spostamenti di materiale vengono garantiti da un possente braccio telescopico da 37,1 metri a 4 sezioni telescopiche con 2 modalità di sfilo, mentre specifiche telecamere per retromarcia e controllo argani rendono più sicure le varie operazioni in cantiere. La RT 500 dispone di un sistema Load ensing a controllo elettronico diretto che garantisce una risposta rapida e massima efficienza. Il sistema Load ensing utilizza solo la uantità di energia necessaria per il flusso oleodinamico e la pressione richiesti, garantendo così un risparmio di energia e di carburante. La rotazione del braccio, precisa e fluida, prevede uattro gamme di velocità (lenta 25 , 50 , 75 , 100 attraverso una selezione diretta da o stick. nche l’arresto avviene con la massima precisione.

Compatta ma al tempo stesso potente e con una elevata capacità di carico. A bauma 2022, Zoomlion ha lanciato RTC 500, l’autogrù fuoristrada che aumenta la competitività delle imprese che la utilizzano.

# Autogrù

L’autogrù monta un motore MMIN 6.7 F V 129 kW a 2100 giri min si tratta di un diesel turbo intercooler a controllo elettronico e raffreddamento ad ac ua, dotato di filtro di aspirazione aria secca con cartuccia di sicurezza e indicatore di intasamento. La RT 500 viene gestita al meglio grazie ad un sistema di geolocalizzazione, mentre un costante e completo monitoraggio da remoto consente di tenere sempre sott’occhio la macchina sotto l’aspetto delle prestazioni, dei consumi e anche delle manutenzioni. ashboard e report sono personalizzabili.

POCHI PULSANTI MA EFFICACI

I progettisti della RT 500 hanno puntato sulla semplicità dei comandi della gru, caratterizzati da un layout pulito che consiste in pochi pulsanti destinati alle funzioni principali. L’ampio displa touch-screen consente all’operatore di avere sotto controllo tutte le funzioni della gru e del veicolo, un display secondario serve per la visualizzazione delle telecamere del verricello e della telecamera posteriore, mentre i joystick elettronici sui braccioli del sedile servono al controllo indipendente o simultaneo dei movimenti della gru, uali rotazione libera, velocità del verricello, modalità telescopiche, ecc.

per tu

i gusti

A bauma o stand Zoomlion includeva diverse autogrù. La nuovissima A 1000, progettata e costruita in Italia er l uro a, e completamente equipaggiata con componentistica di abbricazione euro ea, una multistrada al passo con le ultime innovazioni in termini di sicurezza e a fidabilit e contemporaneamente la soluzione più competitiva per aumentare la rofittabilit .

Pu sollevare fino a 100 ton e si estende a un’altezza massima di 71 metri. Facile da manutenere in uanto sem lice ed intuitiva, alla ortata di tutti i tecnici. ella gamma tuttoterreno, non es osta a bauma, a arte anc e l’autogr A 0, c e solleva fino a 0 ton. La itygru oomlion A 00 leggera e otente con una ca acit di carico fino a 0 ton mantenendo il eso entro le ton, e una velocit massima durante i tras erimenti fino a 5 m . Le er ormance, im areggiabili sia uoristrada sia nel tras orto su strada, la rendono una soluzione impareggiabile che moltiplica i cam i di utilizzo, e in atti ideale per operare all’interno di capannoni con spazi di movimentazione limitati ed è perfetta per operazioni veloci. L’innovativo sistema di trazione ed impianto di sospensioni garantisce performance insuperabili nelle attività fuoristrada.

L’A 1000 una multistrada innovativa, a fidabile, ed è equipaggiata con componenti europei

ELETTRICA A TUTTO TONDO

CTE concretizza la sua Green Innovation con il lancio di un prodotto fuori dall’ordinario: la prima piattaforma aerea autocarrata da 20 m di altezza di lavoro 100% elettrica, tutta made in Italy. La CTE MP 20 Ev è allestita sull’ecarry-Green-G

Transizione ecologica, sostenibilità e innovazione tecnologica. Tutto è la Grenn Innovation, il progetto che CTE ha concretizzato in un veicolo che intende essere rivoluzionario. Stiamo parlando della piattaforma aerea MP 20 Ev, la prima autocarrata completamente elettrica. Per presentare questo modello assolutamente innovativo, CTE ha fatto le cose in grande: all’evento organizzato presso la prestigiosa cornice

# Il bauma di CTE

L’autocarrata full electric non è stata la sola novità

CTE. Accanto alla MP 20 Ev ecco infatti il Traccess 160 E, la Zeta 22 e il Traccess 270. Anteprima mondiale anche per la versione full electric

Traccess 160 E, equipaggiato con batteria al Litio 48V / 9,5 kWh, con carica batterie 48V/50 Hz per la ricarica veloce. La configurazione com rende il sistema completamente elettronico con doppia linea

del Museo Nicolis di Villafranca (VR) è seguito il T reen Innovation Part che ha beneficiato della grande platea di bauma.

n e ento i nificati o Come accennato, per il lancio in anteprima mondiale della MP 20 Ev, il 5 ottobre CTE ha ospitato, presso il Museo Nicolis, la stampa italiana del settore del sollevamento e numerosi ospiti tra noleggiatori di piattaforme aeree e aziende municipalizzate, cui si

Can-Bus, il radiocomando con dis lay grafico e la unzione “rise&drive” del jib per la traslazione con il jib sollevato che consente di accedere anche ai cantieri più impervi. Senza dimenticare la stabilizzazione

automatica, l’autocentraggio e la funzione “Home”. Le prestazioni parlano di 16 m di altezza di lavoro, 7,8 m di sbraccio e 250 kg di portata nominale su tutta l’area di lavoro. Ulteriore novità è la piattaforma autocarrata

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CTE
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m2 di spazio espositivo hanno permesso a CTE di proporre soluzioni attente alle più moderne esigenze di cantiere
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DI CRISTIANO PINOTTI DI CRISTIANO PINOTTI E CTE

sono aggiunti alcuni importanti rappresentanti istituzionali: il Vicepresidente della Provincia di Verona, David Di Michele; il sindaco di Villafranca, Roberto Dall’Oca; la Vicepresidente della Piccola Industria - onfindustria Veneto, inzia La Rosa e, in video, l’assessore Diego Bonavina del Comune di Padova. In apertura dell’evento, è stata letta una lettera di augurio del overnatore del Veneto, Luca Zaia, impossibilitato a partecipare, come plauso all’imprenditorialità tra tradizione e innovazione, con un accento alla potenzialità del territorio. L’evento ha trattato temi strettamente legati alla transizione ecologica, all’impegno per la sostenibilità e all’innovazione tecnologica in ambito green. Argomenti molto vicini al sentire di CTE. Del resto la storia della società è un interessante mix di visione, passione e competenza che ha messo al centro l’innovazione, non solo di prodotto, ma anche di organizzazione: cioè come vivere l’azienda e le sue dinamiche. Non è un caso che CTE sia stata la prima società metalmeccanica a conseguire la certificazione Famil udit che tiene conto delle esigenze di conciliazione tra vita professionale e vita privata, oltre ad avere intrapreso per prima in Italia un percorso in totale sinergia con IP F per la diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro.

a o teni ilit in cantiere

Le esigenze di rispetto dell’ambiente sono ormai evidenti. Le limitazioni di emissioni in uinanti e rumorose stanno portando a un adeguamento degli strumenti di lavoro sempre più urgente. Enti pubblici, aziende municipalizzate, manutentori del verde e grandi noleggiatori saranno i primi a sperimentare soluzioni sostenibili come l’utilizzo di mezzi completamente elettrici per far fronte alle operatività nei centri abitati, nei cantieri con particolari esigenze, o per interventi in orario notturno. Per rispondere a queste necessità CTE ha avviato il progetto della prima piattaforma autocarrata da 20 m di altezza di lavoro completamente elettrica. Ovviamente la società si è concentrata sulla fascia di altezza più richiesta ai noleggiatori, che copre le più differenti applicazioni dall’illuminazione pubblica al restauro, dalle

L’ecarry in pillole

• Ideato, progettato e realizzato in Italia con tecnologia ecarry –Green-G

• Componentistica remium, a fidabile e reperibile, con tecnologia Full Led

• Batterie da 35 KWh Webasto a Ioni di Litio certificate R100 Autonomia fino a 100 km (ciclo WLTP)

• Dispositivo di ricarica portatile da 7.5 KW multipresa, per ricaricare e lavorare in ogni ambiente o cantiere

• Accesso facilitato grazie alla cabina ribassata a 380 mm da terra

• EPTO da 7.5 KW con motore AC a 380 V trifase, inverter smart per l’ottimizzazione del ciclo di lavoro della piattaforma

luminarie alla manutenzione del verde, agli interventi nei centri commerciali o negli aeroporti.

na artner i i ortante

Il progetto ha preso il via dalla partnership che CTE ha stretto con Green-G Electric Vehicles di Gorizia, produttori di veicoli elettrici, per l’esclusività di fornitura del veicolo commerciale a zero emissioni ecarry. “Questo accordo”, ha dichiarato in proposito Marco Govoni, Direttore Commerciale & Marketing di CTE, “è la naturale conseguenza della nostra visione green del futuro. Abbiamo scelto ecarry e Green-G Electric Vehicles perché si tratta di un veicolo totalmente sviluppato e prodotto in Italia e crediamo nel valore dell’eccellenza italiana”. Sulla stessa linea d’onda le parole di Antonio Chiello, Managing Director di Green-G Electric Vehicles, che specifica on i suoi 1.59 mm di larghezza, 5.200 mm di lunghezza e 1.965 mm di altezza, e una massa complessiva a terra di 35 q, ecarry è il mezzo più all’avanguardia della sua categoria, con prestazioni nettamente superiori agli standard. È un light truck studiato su misura per società di servizi, enti pubblici e vettori. Imprese che operano nelle metropoli e nelle città italiane ed eseguono attività con itinerari ripetitivi, costanti e con numerosi start&stop, come l’igiene urbana, la logistica cittadina e le consegne dell’ultimo miglio, anche nelle TL .

no ar o tecnico

La T MP 20 v stata studiata per garantire l’accesso e l’utilizzo in cantieri e aree con limitazioni sotto il profilo del rumore e delle emissioni gassose, offrendo massime prestazioni

CTE Zeta 22, allestita su 3,5 t. Capostipite di una nuova gamma di piattaforme autocarrate articolate, CTE Zeta 22 rappresenta il rilancio del doppio pantografo. La configurazione del braccio è infatti con articolazione e do io sfilo e consente di

raggiungere i 22 m di altezza e i 10,5 m di sbraccio, con una portata in cesta di 250 kg. L’attacco della cesta è in posizione frontale, senza ingombro sottostante. Anche la Zeta 22 è dotata di sistema S3 EVO e di CTE Connect. Sono inoltre disponibili le funzioni

di stabilizzazione automatica e Home. Gli allestimenti previsti sono su Iveco e, prossimamente, Isuzu. A completare l’esposizione bauma ecco infine il raccess 270, il modello top della gamma cingolate, con i suoi 27 m di altezza di lavoro, 14 m di sbraccio e 250 kg di portata.

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Foto di gruppo per lo staff CTE durante la presentazione di Villafranca presso il Museo Nicolis

La macc ina beneficia di radiocomando er tutte le unzioni e per la diagnostica

di lavoro e di sicurezza. In pratica la MP 20 Ev può accedere a luoghi che fino a ora erano esclusivi ai mezzi non autocarrati. otto il profilo delle prestazioni raggiunge i 20 m di altezza, i 13 m di sbraccio e assicura una portata di 250 kg. on configurazione a doppio braccio di cui uno telescopico più jib, è totalmente ideata, progettata e realizzata in Italia con tecnologia CTE e acciaio tren . La conformazione del braccio consente buone performance in fase di scavalco, offre la possibilità di scendere con la cesta molto vicino alla macchina e di poter lavorare anche in negativo. Dispone di radiocomando con display integrato per movimentazione da terra libera da ogni vincolo, e gli stessi comandi sono replicati nella postazione in cesta, con display diagnostico, per facilitare la familiarizzazione e l’utilizzo a ogni operatore. È dotata dell’ormai conosciuto e apprezzato CTE S3 EVO, il sistema di gestione intelligente e sicuro delle piattaforme aeree T che permette agli utilizzatori finali un’esperienza di lavoro in piena sicurezza con massime performance e, per i gestori delle flotte, un controllo dei mezzi facile, diretto e

reen Electric Vehicles

Da anni CTE si impegna per dare il proprio contributo per la salvaguardia dell’ambiente e per rispondere alle esigenze espresse dal mercato delle piattaforme aeree riducendo le emissioni di gas inquinanti e rumori fastidiosi. Una visione che è sfociata nel progetto Green Innovation che racchiude tutte le attività aziendali legate all’ambito della sostenibilità.

Green-G - Electric Vehicles è la business unit dedicata alla progettazione e alla costruzione di veicoli commerciali full electric di Goriziane Engineering Construction. Nata nel 2019, con sede a Villesse (GO), Green-G - Electric Vehicles è focalizzata sul tema della reale sostenibilità ambientale applicata allo sviluppo di impianti e di veicoli commerciali elettrici di medie dimensioni. Il team Green-G è composto da giovani ingegneri e tecnici specializzati in meccanica, elettronica e meccatronica. Tutti accomunati da una grande passione e con un obbiettivo comune: il rispetto dell’ambiente. Goriziane Engineering Construction fa parte di Goriziane Holding S.p.A.,da settant’anni punto di riferimento internazionale nella progettazione di sistemi di ingegneria avanzata per il settore della difesa, oil&gas, navale e ferroviario.

ottimizzato. La stabilizzazione - ricordiamo che il sistema S3 Smart Stability System permette di gestire il posizionamento degli stabilizzatori in qualsiasi posizione - così come l’apertura e la chiusura, è automatica, mentre la cesta prevede il livellamento elettronico. L’elettropompa da 7,5 kW a 3 0 Volt con corrente alternata, trifase gestita da un inverter. In sostanza la pompa funziona a diversi regimi in relazione alla quantità d’olio che richiesta. L’autonomia del veicolo di 70 km (WLTP e 25 cicli di lavoro (con l’avvertenza che si tratta di dati di esempio di utilizzo; le prestazioni di trasferimento e cicli di lavoro variano infatti in funzione delle modalità di utilizzo, ndr). Il sistema di alimentazione offre il vantaggio di poter lavorare totalmente a batteria o in modalità “plugged-in” connessa alla rete elettrica con il dispositivo di ricarica in dotazione (220V 3 0V .

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La postazione di comando dell’ecarry L’evento organizzato da CTE presso la prestigiosa cornice del Museo Nicolis di illa ranca R

@VOLVO PENTA

La transizione verso l’elettrificazione sar i ra ida e facile su quelle macchine che per la natura della loro applicazione o erano in ambienti confinati e o gi e ui aggiati con adeguate infrastrutture di ricarica, come porti, interporti, aeroporti

SOSTENIBILITÀ... IN STILE VOLVO

Una strategia ben definita e versatile. Per ottenere due importanti obiettivi: la soddisfazione dei clienti (OEM e utenti finali) e l’ottenimento della decarbonizzazione totale

Stage V di motori per applicazioni industriali heavy duty di Volvo Penta

l Mondo sta cambiando. E con esso, tutti i settori produttivi della società. Non fa certo eccezione il construction, che dopo il rallentamento dovuto alla pandemia prima e alla crisi delle supply chain dopo (e tuttora) sta assistendo a quella che potrebbe essere una nuova rivoluzione, non meno rilevante delle tre rivoluzioni industriali ad oggi storicamente riconosciute, e che ancora una volta sarà innescata da uno stravolgimento tecnologico. O meglio, da una serie di stravolgimenti tecnologici che si compenetreranno fino a tracciare panorama e confini di un nuovo modo di fare business e di operare in ambito off-road e heavduty. Tali cambiamenti saranno guidati, da una parte, dall’adozione sempre più massiccia di tecnologie e dispositivi digitali (e in futuro probabilmente c ber-fisici di cui Industria 4.0 solo un timido assaggio delle potenzialità legate a tale sviluppo. Dall’altra parte, quale secondo pilastro dell’evoluzione, vi l’ormai inevitabile e forte necessità di tutelare l’ambiente, una spinta

parte, dall’adozione sempre più massiccia di tecnologie e dispositivi digitali (e in futuro

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Qualunque sia l’applicazione, la connettivit dei sistemi di alimentazione garantisce sia la massima roduttivit , c e un’assistenza rapida ed e ficace

I motori a combustione interna di ultima generazione Stage V restano e resteranno ancora per molti anni la scelta migliore per le applicazioni heavy duty, sia per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, che per quanto riguarda le performance, la facilità di approvvigionamento e l’autonomia

da cui a cascata derivano letteralmente miriadi di nuove tecnologie e innovazioni, tra cui spiccano tutte le soluzioni che si stanno delineando nell’ambito dell’energia, da come produrla a come distribuirla/ erogarla a come utilizzarla quale alimentazione delle macchine. auma stato sicuramente l’appuntamento fieristico che più ha dato modo di fare il punto di una situazione che resta comunque estremamente liquida e in piena evoluzione: a Monaco sono accorsi player da tutto il Mondo, che hanno svelato i loro progetti per il futuro e per la gestione di quella che, insieme all’acqua, sarà il topic del futuro: l’energia. Tra questi Volvo Penta ha dimostrato di essere all’avanguardia in questa pionieristica corsa verso

La road map per Zero Emission

A Monaco Volvo Penta ha spinto sull’acceleratore dello sviluppo, svelando i propri progetti verso soluzioni energetiche sostenibili che hanno come obiettivo il raggiungimento delle emissioni zero entro il 2040. bauma ci ha consentito di sottolineare il nostro ruolo e il nostro contributo all’interno del Gruppo Volvo e di evidenziare la versatilità e la configurabilità delle soluzioni che abbiamo sperimentato in partnership con molti clienti” ha dichiarato Morgan Blomgren, Director Strategy & usiness evelopment per l’Industrial usiness nit di Volvo Penta. bilitare e sviluppare partnership sempre più efficaci nostro intento principale. In particolare, vogliamo comprendere quali azioni e atteggiamenti saranno necessari da parte nostra per supportare la trasformazione industriale verso la decarbonizzazione globale”. Morgan ha sottolineato come Volvo Penta abbia già creato diverse soluzioni di alimentazione su misura insieme ai propri clienti il futuro.

10 per cento di consumi in meno

Il top di gamma dei motori endotermici Volvo Penta per applicazioni industriali off-road e heavy duty, il D16, è un gioiello tecnologico la cui ottimizzazione porta innumerevoli vantaggi, tra cui una riduzione fino al 10 del consumo di carburante e una co ia costante a tutti i regimi. Incor orando aria sovralimentata raffreddata ad acqua, il sistema turbo a doppio stadio del D16 offre una coppia elevata sia ai bassi che agli alti regimi motore, rendendolo adatto a molte lici a licazioni. Il sistema dual turbo del 1 si basa su una tecnologia am iamente collaudata c e stata utilizzata nei motori er generazione di otenza di olvo Penta er i di un decennio. il rimo della gamma di motori industriali dell’azienda a essere e ui aggiato con uesta tecnologia. ltre al basso consumo di carburante e al sistema dual turbo, il sistema di ost-trattamento dei gas di scarico A S del 1 stato rogettato er utilizzare solo la tecnologia di riduzione catalitica selettiva, eliminando cos la necessit del ricircolo dei gas di scarico R e di un filtro anti articolato diesel PF , cose c e garantiscono elevati tem i di attivit e ridotti. on unti di manutenzione acilmente accessibili, infine, il 1 di sem lice manutenzione e o re un intervallo di sostituzione dell’olio esteso a 1.000 ore.

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# La parola a Ilenia Procicchiani

A tu per tu con l’Industrial Sales Manager South Europe di Volvo Penta, per capire meglio come evolverà la situazione sia in termini di andamenti del mercato che di offerta di macchine con alimentazioni alternative ed elettriche

MC: Come si è chiuso il 2021 per Volvo Penta in Italia e come si chiuderà il 2022?

Ilenia Procicchiani: Dopo la pausa forzata della pandemia, il mercato è ripartito con una domanda davvero molto elevata, che ci ha permesso di chiudere, come Volvo Penta Italia, con una crescita del 30% del 2021 rispetto al 2020, e del 15% quest’anno rispetto all’anno scorso.

MC: Una previsione per il 2023: quale sarà l’andamento del mercato italiano? E, più nello specifico, per le macchine industriali e construction? Volvo Penta che obiettivi si è data per il 2023?

Ilenia Procicchiani: Nonostante da più parti giungano voci di una possibile flessione del mercato per il prossimo anno, attualmente stiamo registrando ancora una domanda in forte aumento, sia a livello globale che sul mercato italiano. Anche con una flessione nella seconda metà dell’anno, prevediamo di chiudere anche il 2023 con una crescita che dovrebbe assestarsi intorno al 20%. In tema di obiettivi Volvo Penta Italia punterà innanzitutto a consolidare le quote di mercato acquisite nel biennio 2021-2022, mantenendo le posizioni di market share e, soprattutto, il livello di soddisfazione della clientela sia per quanto riguarda le forniture, che per i servizi di assistenza e i ricambi. In generale il 2023 non vedrà una forte attività di prospecting verso nuovi clienti per quanto riguarda i motori endotermici diesel per i quali continueremo a sostenerne l’uso con carburanti alternativi come l’HVO. In generale nel 2023 l’attività di prospecting sarà focalizzata non solo verso nuovi clienti con motori endotermici diesel/HVO ma soprattutto sull’individuazione di alcuni clienti ai quali proporre attività di partnership volte all’applicazione delle nuove tecnologie (electric driveline e motori a idrogeno dual fuel), in linea con la nostra vision di diventare system supplier dell’intera driveline elettrica.

MC: Che importanza hanno (in percentuale) le applicazioni su macchine industriali (movimento terra, sollevamento, trasporto, logistica) in Italia sul fatturato della filiale?

Ilenia Procicchiani: In termini di fatturato, nel 2022 il settore Marine rappresenta il 50%, mentre i ricambi valgono per il 25%. Il restante 25% è dato dall’attività del segmento Versatile e Industriale. Per la prima volta, però, quest’anno i risultati ottenuti dal settore Versatile e dal settore dei Gruppi Elettrogeni si equivalgono, sia per fatturato che per unità vendute.

MC: In qualità di produttore di componentistica, Volvo Penta è rimasta coinvolta nelle difficoltà della crisi delle materie prime e dei componenti? Come ha risolto/mitigato tali difficoltà?

Ilenia Procicchiani: Le criticità delle supply chain, pur se in fase decrescente, condizioneranno l’offerta anche nel 2023. A questo si aggiunge il boom della domanda di gruppi elettrogeni che stiamo registrando da settembre, probabilmente innescata dal timore di possibili interruzioni nelle forniture di energia e quindi dalla necessità di disporre di soluzioni alternative per garantire la continuità delle produzioni e dei servizi. Considerando tutto ciò, Volvo Penta non riuscirà neanche nel 2023 a soddisfare tutta la domanda. In generale, siamo comunque riusciti ad arginare di molto le criticità delle catene di forniture grazie alle diverse sinergie derivanti dal far parte del Gruppo Volvo, che ha attuato sia strategie di acquisto che la selezione di nuovi fornitori che potessero compensare la carenza della produzione di quelli già attivi.

MC: Dalle richieste che ricevete è possibile affermare che l’elettrificazione sia ormai un trend consolidato tra gli OEM italiani di macchine industriali? A Monaco abbiamo visto nuovi sviluppi sul

fronte dell’idrogeno. Una preview dei futuri sviluppi? Ilenia Procicchiani: La filosofia di Volvo Penta è quella di instaurare partnership con gli OEM al fine di sviluppare soluzioni ad hoc per le esigenze di tutti i settori e di tutte le applicazioni. Siamo convinti che il ruolo dei motori endotermici, alimentati con carburanti alternativi come l’HVO e i biocarburanti, resterà fondamentale per molti anni ancora, accompagnando lo sviluppo delle nuove tecnologie, quali l’elettrificazione e l’idrogeno, sia con motori a combustione interna che fuel cell. Anche gli OEM italiani si stanno allineando a questa opinione, e riceviamo da loro numerose richieste di informazioni e dati per valutare le diverse soluzioni disponibili.

MC: Quali sono le principali difficoltà che rallentano un eventuale passaggio all’elettrificazione oggi in Italia? E/o ad altre tipologie di alimentazione (idrogeno, ecc)?

Ilenia Procicchiani: Per quanto riguarda l’elettrificazione, indubbiamente la scarsità in termini di infrastrutture di distribuzione e approvvigionamento, oltre che il costo stesso dell’energia, lievitato a causa dell’attuale situazione geopolitica. Lo stesso dicasi per l’idrogeno, per il quale gli ostacoli attualmente sono infrastrutture e costi, ma anche metodologie produttive. Come per l’energia elettrica, anche per l’idrogeno vale la regola che anch’esso debba essere prodotto con sistemi green, altrimenti verrebbe a mancare la sostenibilità della filiera, che deve invece essere green dall’inizio alla fine. Infine, un ostacolo all’adozione delle nuove alimentazioni è anche la scarsa disponibilità di risorse che gli OEM possono mettere in campo in termini di progettazione: l’alta domanda di macchine assorbe infatti quasi tutte le risorse degli OEM in favore della produzione.

MC: Tutti parlano dei vantaggi dell’elettrificazione: ma con propulsori endotermici all’avanguardia come l’attuale gamma di Volvo Penta, tali vantaggi continuano a essere “reali e profittevoli” o per le applicazioni heavy duty la marginalità di un mezzo elettrificato oggi rischia di essere compromessa rispetto a quella di un mezzo alimentato con un vostro D16 di ultima generazione?

Ilenia Procicchiani: I nostri motori di ultima generazione Stage V hanno raggiunto un tale livello di ottimizzazione sia in termini di performance, consumi, TCO ed emissioni, che la loro adozione risulta ancora molto vantaggiosa, senza che questo vada a discapito dell’ambiente. L’attuale situazione potrebbe cambiare quando e se le nuove tecnologie raggiungeranno una soglia di produttività e di costi dell’energia e dell’idrogeno tali da risultare convenienti, ma dovranno esserci anche le infrastrutture adeguate per garantire ricariche e autonomie operative. In breve, i motori a combustione interna di ultima generazione restano e resteranno ancora per molti anni una scelta vincente.

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#(R)Evolution

per soddisfare le loro esigenze aziendali, mantenendo ben chiari gli obiettivi dell’iniziativa Science Based Targets (SBTi) del Gruppo Volvo come approccio alla sostenibilità, che mira a raggiungere le zero emissions nette entro il 2040, contribuendo alla piena decarbonizzazione globale entro il 2050.

Un leader del settore Accanto a una profonda conoscenza dei motori industriali, la consapevolezza di moltissimi contesti operativi di Volvo Penta un punto di forza per consentire ai clienti di progettare le proprie macchine al massimo delle potenzialità, massimizzando le performance e riducendo i TCO in ogni applicazione. Ne un esempio lampante la gamma dei motori tage V, dall’ultra-efficiente 5 al top di gamma 16, non a caso vincitore del premio Motore dell’anno 2021 per essere riuscito a aumentare la potenza a

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Endotermici ma non solo

Il messaggio di Volvo Penta a bauma arrivato forte e chiaro: i propulsori endotermici sono una tecnologia talmente consolidata, affidabile e ottimizzata da essere imprescindibile per il futuro sviluppo dell’economia e la salvaguardia dell’ambiente. Per questo Volvo Penta continuerà a investire nella ricerca che ne porterà avanti l’ottimizzazione e ne svilupperà le potenzialità mediante l’uso di carburanti alternativi che andranno a sostituire il diesel pur mantenendo il principio base del funzionamento endotermico.

Da qui la presentazione a Monaco del motore a idrogeno a doppia alimentazione. A questa grossa novità, Volvo Penta ne ha affiancata una seconda, volta a portare avanti l’altra faccia della sfida tecnologica, ossia una elettrificazione efficace, fattibile e sostenibile la nuova batteria cubica. ome parte del Gruppo Volvo, sfruttiamo la comprovata tecnologia, gli investimenti e la competenza di Volvo Trucks, Volvo Buses e Volvo Construction Equipment” ha dichiarato Anders Konradsson, Vice President of Industrial ales di Volvo Penta. ombiniamo uesto con la nostra conoscenza dei clienti, del mercato e delle applicazioni, permettendoci di ottimizzare i progetti e la tecnologia per macchine e applicazioni specifiche, considerando i cicli di lavoro, il clima e l’ambiente in cui opereranno”.

Motore a idrogeno dual fuel

Mettendo a frutto il proprio know how motoristico e la partnership con CMB.TECH (che fornisce il kit

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VOLVO PENTA
V e ridurre i consumi del 10 (vedi box per ulteriori dettagli). Il motore a idrogeno Dual Fuel che Volvo Penta ha presentato a bauma 0

Connessi per migliorare ancora di più

olvo Penta a iniziato il ro rio ercorso di connettivit nel segmento Marine diversi anni fa, lanciando la soluzione Easy Connect per i clienti arine Leisure nel 01 . Il segmento Industrial di olvo Penta beneficia oggi di uesta tecnologia condivisa insieme al resto delle conoscenze ed es erienze del ru o olvo derivanti dall’avere i di un milione di unit connesse. La connettivit consente il monitoraggio e la misurazione in tempo reale dello stato di un motore o di una trasmissione elettrica, così che eventuali problemi emergenti o potenziali possano essere rilevati attraverso i dati e risolti in modo ra ido ed e ficiente rima c e si verific ino roblemi i grandi. Sa endo ual il roblema, anc e il servizio assistenza i e ficiente in uanto i rivenditori ossono intervenire tem estivamente con gli strumenti, le arti e le com etenze giuste er risolvere il roblema.

azzerare le emissioni legate alle proprie attività”. I primi motori a idrogeno dual fuel saranno disponibili nel corso del 2023, all’interno di un progetto pilota che sarà seguito da una produzione su piccola scala.

aggiuntivo e il serbatoio di idrogeno che lavorano insieme al motore e al software di gestione), Volvo Penta ha perfezionato il suo motore a idrogeno dual fuel, uno degli step lungo il percorso di trasformazione verso nuove tecnologie sostenibili. tilizzando l’idrogeno come combustibile, il motore, un’evoluzione del collaudato modello D8, ridurrà le emissioni di 2 fino all’ 0 , senza influenzare le performance in termini di potenza. L’integrazione del sistema a idrogeno sul motore D8 mette a punto una tecnologia a idrogeno a doppia alimentazione quale soluzione provvisoria a basse emissioni, prima che diventino praticabili alternative adeguate a emissioni zero. Il motore funziona in modo simile al tradizionale D8, ma utilizza principalmente l’idrogeno al posto del diesel. e l’idrogeno non disponibile, il motore può continuare a funzionare con carburante tradizionale, preservando la produttività e l’uptime.

uesto significa che, grazie alla tecnologia dual fuel, affidabilità e produttività sono adeguate alle esigenze future, nonostante oggi non sia ancora possibile disporre di una infrastruttura di approvvigionamento dell’idrogeno affidabile. Il nuovo motore a idrogeno dual fuel di Volvo Penta offre la stessa potenza e curva di coppia del classico motore diesel ma con emissioni di CO2 significativamente inferiori ha detto nders Wernersson, Product Manager del motore a idrogeno dual fuel. La tecnologia relativamente semplice e può essere installata con minime interruzioni del servizio, per cui la consideriamo una soluzione conveniente e affidabile in un’ampia gamma di applicazioni, incluso quelle edili ed estrattive, per quei clienti che stanno cercando di

L’electric driveline di Volvo Penta con le batterie atac , dis onibile dal 0 1

L’electric driveline di Volvo Penta con le nuove batterie a cubo, presentate a bauma

er ante elettrificazione n altro aspetto del percorso di trasformazione di Volvo Penta la sua crescente presenza nell’elettromobilità in qualità di fornitore di sistemi. All’interno di questa strategia si posiziona la nuova batteria a cubo, in grado di garantire una maggiore flessibilità di installazione e un incremento della densità di energia del 40 , aprendo opportunità di elettrificazione per un maggior numero di clienti in una più ampia gamma di sottosettori industriali, macchinari e applicazioni. on dimensioni 76 6 4 66 mm e un design più leggero, la batteria a cubo fornisce 90 kWh di energia, 173 kW di picco di potenza e 99 kW di potenza continua. La batteria a cubo una tecnologia collaudata del ruppo Volvo già utilizzata in Volvo Trucks e trae beneficio da centinaia di migliaia di ore di test e utilizzo nel mondo reale. Anche l’attuale trasmissione elettrica di Volvo Penta, che incorpora la batteria flat-pack lanciata nel 2021, stata migliorata per fornire un aumento del 40 della densità energetica. La batteria flat-pack aggiornata fornisce 94 kWh di energia, 97 kW di picco di potenza e 91 kW di potenza continua. Entrambe queste soluzioni di alimentazione (cubo e flat-pack sono supportate dalla connettività per aiutare i clienti a monitorare attivamente lo stato delle loro trasmissioni in modo predittivo per tutta la loro durata.

Niente di già visto

Un tripudio di novità quello di Fassi a bauma. Tra innovazione e sostenibilità il Costruttore di Albino ha tracciato la rotta dei prossimi anni

Bauma è bauma. Ormai tutti sappiamo che la fiera monacense è riuscita a riconfermarsi, ancora una volta, lo show degli show. Conferma che giunge anche dalla massiccia partecipazione di Fassi che, insieme alle consociate Marrel e Cranab, ha colto l’occasione offerta dalla kermesse tedesca per stupire il mercato con immancabili novità tecniche, tecnologiche e... un pizzico di futuristico applicato alla realtà (per questa parte rimandiamo all’approfondimento sugli Next View Glasses). Partiamo dalle news tecniche.

Gamma Techno superdiva Non potevano mancare novità nella nuovissima gamma di Fassi. Dopo la presentazione della capostipite F1450R-HXP Techno a fine 2021, a bauma è stata presentata anche la terza gru della serie, la F1750RL-HXP Techno, in una versione particolare: la L nella sigla indica che il braccio secondario è più lungo rispetto alla gru F1750R-HXP Techno presentata a inizio 2022. Una soluzione che garantisce decisi incrementi di performance di portata abbinati a sbracci di notevole lunghezza rispetto alle versioni standard.Con

lo sbraccio idraulico maggiorato e gli sfili telescopici più lunghi, il sistema di stabilità FSC-Techno diventa ancora più importante per avere condizioni ottimali di sollevamento in ogni condizione di lavoro e operare in sicurezza. Il sistema gestisce in modo flessibile ed efficiente tutte le situazioni di stabilità, permettendo all’operatore di dedicarsi completamente alle operazioni di movimentazione. Oltre a questa soluzione, la Fassi F1750RL-HXP Techno ripropone le altre caratteristiche tipiche della gamma Techno: per esempio, le geometrie rinnovate abbinate ai

#Company.Voices / @FASSI

nuovi cinematismi che consentono di ottenere un rapporto peso/ prestazioni superiore per una gru della classe di portata di 132 tm e altre dotazioni come il sistema elettronico FX990 e la prolunga idraulica L826.

Tanta elettrificazione

Dopo un primo passo compiuto nel 2021 in direzione del vasto mondo dell’elettrificazione, con il lancio del Fassi SHT (Smart Hybrid Technology), a bauma Fassi ha messo in campo altre due diverse soluzioni concrete per i clienti che vogliono lavorare in modalità elettrica, portando a tre il totale delle opzioni disponibili. Ricordiamo velocemente che il sistema SHT permette a un’ampia gamma di gru (dalla Micro fino a quelle di 40 tm di capacità di sollevamento) di lavorare in modalità totalmente elettrica con un proprio motore elettrico alimentato dal gruppo batterie e il propulsore dell’autocarro a motore spento, e passiamo ad analizzare la seconda soluzione per l’elettrificazione portata avanti da Fassi, il sistema Plug-In, che permette alle gru, da 40 tm a 90 tm, di operare collegandosi a una presa elettrica. Il sistema si compone di un power-pack trifase integrato nell’allestimento che viene posizionato lateralmente al camion e collegato quando si necessita di lavorare in modalità elettrica. È una soluzione intermedia tra un veicolo ibrido e un veicolo full electric. I vantaggi sono due: il primo è di carattere economico perché ha un costo interessante, il secondo riguarda la possibilità per le gru fino ai 90 tm di lavorare in modalità elettrica con l’unico limite di essere

connesso alla rete elettrica. Infine, la terza soluzione è la realizzazione del primo binomio carrogru “full electric” sviluppato in collaborazione con Volvo Truck.

Da una parte una Fassi F195A.1.25 xe-dynamic e dall’altra un carro Volvo FE. Un allestimento che non ha solo la peculiarità di essere totalmente elettrico, ma ha anche il vantaggio di far comunicare gru e veicolo sfruttando il sistema Fassi FX-Link. Il camion ha un proprio software che gestisce le potenze del motore e grazie a FX-Link le due macchine si scambiano le informazioni per lavorare al meglio.

La Fassi F195A.1.25 xe-dynamic ha una classe di portata con un momento massimo di 19,20 tm/188 kNm e uno sbraccio idraulico massimo fino a 14,70 m. Il Volvo FE è pensato per i carichi di media entità con un PTT di 27 t e una motorizzazione della potenza di 400 kW con una coppia massima di 530 Nm per un’autonomia fino a 200 km e un tempo di ricarica da meno di 2 ore a 11 ore a seconda della modalità. La capacità delle batterie varia da 200-265 kWh con pack da 3 o 4 batterie.

➜ Benvenuto futuro

Un operatore e, a migliaia di chilometri, il tecnico dell’assistenza Fassi. A unirli, un paio di Next View Glasses che il primo indossa e che trasmettono video, audio e dati al secondo. Fantascienza? No, realtà, grazie a Fassi. I Next View Glasses permetteranno all’assistenza Fassi di supportare sul campo i tecnici in tutto il mondo sfruttando “semplicemente” una piattaforma digitale e un paio di occhiali dotati di telecamere e connessione. Con questo straordinario upgrade futuristico, Fassi è in grado di elevare a un nuovo livello l’assistenza tecnica, che diventa realmente immediata e interattiva, con la condivisione in tempo reale delle informazioni che si concretizza in una significativa riduzione dei tempi di fermo macchina e inoltre, evitando gli spostamenti del personale tecnico, ne consegue un servizio più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

➜ Scorci di futuro

Da sempre Fassi fa dell’innovazione uno dei suoi motori trainanti. Una caratteristica che a bauma è stata sottolineata dal corner dedicato a JOiiNT LAB e dalla partecipazione di Fassi all’iniziativa. JOiiNT LAB è un laboratorio dedicato al trasferimento tecnologico in ambito meccatronico e robotico, e Fassi è da sempre una delle nove aziende Champion che partecipano non solo

economicamente ma, soprattutto, con il loro personale allo sviluppo tecnico, creando così un reale scambio tra il mondo della ricerca e quello industriale. In JOiiNT LAB si stanno sperimentando applicazioni future in tutti gli ambiti, dall’ICT (Information and Communication Technologies) che include tutte le soluzioni software e l’insieme di tecnologie che consentono il trattamento

e lo scambio delle informazioni in formato digitale, all’Intelligenza Artificiale dove la tecnologia integra l’intelligenza ordinaria, fino alla Robotica e alla System Integration. Al corner dedicato allestito presso lo stand di Fassi a bauma era possibile vedere alcune delle molte sperimentazioni in atto, uno sguardo al “dietro le quinte” della tecnologia del futuro.

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Particolare del nuovo sistema Plug-In presentato da Fassi a bauma che permette alle gru da 40 tm a 90 tm di operare collegandosi a una presa elettrica La gru F1750RL-HXP Techno è l'ultima new entry della nuova gamma Techno di Fassi

I “ripieni” più interessanti, stravaganti o insulsi andati on air nelle ultime settimane. Per riflettere, ridere o...

SPORT NIENTE BIRRA ALLO STADIO

“L’annuncio della Fifa: vietata la vendita di birra negli stadi dei Mondiali... L’unica eccezione riguarda i settori riservati alle personalità”. Far disputare i mondiali in Qatar da tempo era apparsa un’assurdità. Per un sacco di motivi, non ultimo il rispetto dei diritti umani. A tante motivazioni nobili, aggiungiamo anche questa. E Budweiser, uno dei maggiori sponsor Fifa, ringrazia. www. gazzetta.it

CLIMA TEMPO SCADUTO

“Nei primi dieci mesi del 2022 sono stati 254 i fenomeni meteorologici estremi in Italia, il 27% in più di quelli dell’intero 2021. Negli ultimi 13 anni, sono stati 1.503, con 780 comuni colpiti e 279 vittime... È quanto emerge dal report “Il clima è già cambiato” dell’Osservatorio CittàClima 2022 realizzato da Legambiente”. Poco altro da aggiungere www.ansa.it

TECNOLOGIE

ALLA FACCIA DEL 5G

A inizio novembre il Corriere della sera pubblicava un articolo in cui, con toni allarmistici, narrava le testimonianze di molti piloti di aerei di linea che denunciavano gravi malfunzionamemti degli altimetri dati da interferenze con dispositivi 5G. La notizia è vera, ma i toni allarmistico - sensazionalistici un po’ meno. Come si evince dal sito della FAA, la Federal Aviation Administration,sono stati indubbiamente riscontrate delle interferenze, ma la situazione è stata prontamente risolta www.butac.it

FAKE NEWS

ENNESIMA BUFALA

Il Daily Mail pubblica un articolo nel quale si afferma che l’università di Boston gioca con il virus del Covid-19, creando una variante ad alta mortalità. Citiamo da l’Indipendente che ha ripreso la notizia in italiano: “La Boston University avrebbe creato una variante del virus SarsCov2 che unisce le caratteristiche di contagiosità del ceppo Omicron con quello originario di Wuhan determinando nei topi utilizzati come cavie una mortalità dell’’80%”. L’articolo del Daily Mail e le preoccupazioni su questa variante hanno fatto il giro del mondo, al punto che i ricercatori della Boston University stessa hanno contattato i giornalisti del Daily Mail dichiarando che il rapporto del Daily Mail sulla ricerca COVID-19 è “falso e impreciso”, sfatando l’allarmismo lanciato dal Daily Mail, e ripreso un po’ ovunque ci siano sacche di antivaccinisti. www.butac.it

GOSSIP RINUNCE REALI

“Niente foie gras sulle tavole reali. Carlo III aveva annunciato la rinuncia personale a consumare il fois gras già dieci anni fa, in veste di principe di Galles ed erede della corona. Ora, tuttavia, da neo monarca, ha compiuto un passo ulteriore: vietandolo con atto sovrano nel menù di tutte le dimore di casa Windsor”. Siamo commossi. Un “atto sovrano” di epocale importanza. Meno male che in Italia abbiamo avuto il 2 giugno. www.repubblica.it

MA ANCHE NO. O FORSE SI That’s all folks!

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#IL.TORTELLINO
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