Sipario L'Aquila febbraio 2013

Page 30

30

STORIA DELL’ARTE

S. Cecilia

PINA VECCHIOLI LO SGUARDO DELL’ETERNO

SATURNINO GATTI A TORNIMPARTE (Japadre)

D

alla Prefazione di A. Clementi: “Pina Vecchioli propone un itinerario quasi fantastico di Saturnino Gatti, il pittore che su commissione dei massari di Tornimparte, affrescò la

Resurrezione

tribuna della chiesa madre di Villagrande di Tornimparte. Un capolavoro come ci dichiara Ferdinando Bologna che di pittura medievale e rinascimentale se ne intende. Intorno a Saturnino Gatti vi è una

bibliografia non ricchissima, inferiore in ogni alla valenza della sua pittura. Pina Vecchioli non ha l’intenzione di arricchire le riflessioni critiche sull’allievo del Verrocchio, ma ha solo l’ambizione di rilevare, attraverso la lettura attenta e puntuale dell’opera, gli spessori culturali ed umani che sottendono ad essa. Il mondo di una società agropastorale con leggi e costumanze antiche e inesorabili; le montagne che adombrano il Paradiso dell’affresco nel quale regna sovrano il Padreterno-Carlino che Saturnino sceglie come

modello tra i pastori, gli agricoltori e i carbonari di Tornimparte, così come sceglie i volti dei santi e dei beati che popolano il suo Paradiso, non luogo di idee platoniche ma di persone vive che trasportano nel luogo di beatitudine, passioni e sofferenze umane che riscattano, appunto, attraverso la trasposizione del quotidiano nella realtà del Paradiso. Operazione difficile quella di Pina Vecchioli, che però ci sembra non arbitraria in quanto ha sempre come parametro il risultato di un’opera che parte dalla gente vera e la sublima”. Ne è nato così un romanzo semplice e vivace che focalizza l’opera del più importante e più prolifico pittore del XV-XVI sec. della Regione Abruzzo dove egli nacque e si è formato inizialmente per perfezionarsi, poi, a Firenze nel clima artistico del Rinascimento con i suoi protagonisti più illustri: Verrocchio, Leonardo, Michelangelo, Botticelli ecc. Un romanzo quindi e quasi un quadro manualistico divulgativo di grande lettura.

SATURNINO GATTI Pittore oltre che scultore, si congettura che la sua formazione sia avvenuta poco dopo il 1480 con lo studio di artisti umbro-toscani: fra Antoniozzo, il Maestro dell’Annunciazione Gardner e il giovane Perugino. Lavorò insieme a Giovanni Antonio di Percossa nella Chiesa di Santo Spirito a Sulmona (1490) e in quella di Santa Caterina a Terranova di Calabria (1492) ed eseguì tra il 1491 e il 1494 c. affreschi nella chiesa di san Panfilo a Tornimparte. Nel Museo Nazionale dell’Aquila si trova una delle sue opere più mature, e di particolare interesse per lo studio della pittura abruzzese del primo Cinquecento, la Madonna del Rosario (1511), già nella Chiesa di San Domenico, in cui si richiama alla scuola umbra e ad Antoniozzo Romano. Gli si assegnano inoltre una Madonna con il Bambino e due angeli dell’inizio del XVI sec., ora nel Museo nazionale dell’Aquila; la tavola con il Beato Vincenzo del Convento di San Giuiliano presso L’Aquila; la Madonna di Loreto della Pierpton Morgan Library di New York. SIPARIO


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.