Politica e poetica dell'interaction design environment

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l’equilibrio tra la somma dei loro

valori è sempre costante e capace di

soddisfare il bisogno di determinatezza spaziale collegato all’agire umano (fig.1a-1b). Secondo C.G. Argan il bisogno formale espresso dal Bauhaus è quello di “[...]risolvere in una rappresentazione la continua tensione della volontà”19 . Inoltre, ai fini della ricerca che si è voluta condurre è risultato efficace l’approccio del pensiero di Gropius riguardo l’utilizzo dei materiali e degli strumenti che vanno considerati come possibilità che l’esperienza degli stessi può fornire. Accanto al fondatore della scuola, sono stati presi in considerazione due tra gli altri Maestri i cui insegnamenti si ritengono più affini alla ricerca qui condotta: Làzló Moholy-Nagy e Kandinsky. Al crollo della Bauhaus di Waimar durante il regime nazista, Nagy riceve l’invito di Gropius per la direzione della nuova sede della scuola da fondarsi a Chicago, dove lo stesso inaugura nel 1937 la New Bauhaus. Questa, dopo una breve attività chiude nel dissesto economico per riaprire nel 1939 con un nuovo istituto dal nome School of Design (il quale nel giro di qualche anno diverrà Institute of Design). Alla base degli insegnamenti di Nagy nel nuovo istituto statunitense è la creatività posta al servizio della performance. Diversamente dalla scuola tedesca, nell’ ID di Chicago la fotografia e l’immagine in movimento trovano un ruolo fondamentale con i corsi di luce, fotografia, film e pubblicità. Nella ricerca che Nagy applica all’insegnamento sono fondamentali le fotografie off-camera20, i fotomontaggi realizzati direttamente in camera oscura senza utilizzo del collage tipico della precedente maniera dadaista del Costruttivismo, l’utilizzo dei “modulatori di luce”21 . Il Maestro ungherese conia inoltre il termine “Nuova Visione” che sarà utilizzato per definire un

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Ibid. cit. Per fotografia off-camera si intende la fotografia che viene sottoposta ad elaborazione e composizione creativa nel passaggio in camera oscura. Dunque la “fotografia a camera spenta”. 21 Oggetti multiformi di metallo, carta o altri materiali utilizzati per impressionare particolari ombre e forme sulla carta fotografica. 20

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