Cultura e identità dalla Sardegna al mondo

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Altra forma molto usata nella poesia sarda è l’ottada torrà di più semplice fattura. Possiamo distinguervi due tipi: • quella di ottonari, che chiameremo ottada torrà minore, ottenuta con la farcitura di un distico cc nello schema della sesta torrà : ABBAACCX; • quella in endecasillabi, ottada torrà maggiore, che parte dallo schema dell’ottava rima (ABABABCC, in sardo ottava serrà) per ottenere la formula: ABABABBX. L'ottada è costituita da strofe di otto versi endecasillabici, sei a rime alternate iniziali (schema ababab o ababba o abbaba o abbaab) e due a rima baciata finali. Sa Battorina È costituita da una quartina di settenari a rima alternata. La quartina è a sua volta suddivisa in isterrida e torrada o cobertanza, composte da due versi. È in genere un canto d'amore, ma può avere anche altro argomento. A dispetto del nome, la battorina (dal sardo battoro, ‘quattro’ più il suffisso -ina) non è però direttamente assimilabile alla pura ‘quartina’ di schema ABBA, come alle strofe libere in genere, per una sua caratteristica costante che va dunque presa con la dovuta considerazione: la ripetizione del primo verso dopo il quarto (A1BBAA1):

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