Lorenzo Bonoldi "Equalmente et in ogni parte bella". Isabella d'Este: ritratti e immagini.

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Per le quali i buoni con premio, et i cattivi non senza pena rimangano. Ma quale fatica hora circa la liberalità ci resta? In cui sola, si può dire, che solamente in questi nostri tempi si veggia. Chi meglio, e più volentieri di costei sa spendere ne le cose lodevoli, e spandere dove il bisogno conosce; e questa sua liberalità si può chiaramente comprendere da le splendide sue vestimenta, da i paramenti di casa magnifici, e da le fabriche belle, dilettevoli, e quasi divine, con alcuni dolcissimi camerini pieni di rarissimi libri, di picture bellissime, di antique sculture meravigliose, e di moderne, che si avvicinano a quelle, di Camei, di tagli, di Medaglie, e di gemme elettissime. Et insomma di tante altre cose pretiose, e rare abondevoli sono che ad un tempo diletto grandissimo, e non piccola meraviglia, porgono a i riguardanti. Ma molto più liberale costei si dimostra ne’ i benefici, i quali altrui concede. Ne di cosa, che’ di faccia, tanto s’allegra, o tanto si gode, quanto di quello, che in far bene alle genti dispensa; e non molto a buffoni, a pazi, et a trombetti, o a simili canaglie dona; ma a persone buone, virtuose, e dotte; da le’ quali non aspetta, che le siano danari, panni, o simili cose richieste; anzi, dove il bisogno loro intende, prestamente soccorre; e così largamente gli dà, che dissolve loro ogni cura, che a procurarsi il vivere s’appartenga; per la qual cosa alcuni di costoro cercano sempre, che il nome suo in versi, et in prose consecrato rimanga; e di qui a mille, e mill’anni in bocca de le genti dimori. Ma voi per iscusato m’harete, se questo ritratto a niuna de le antique donne simiglio; perciò che fra loro, a cui propriamente assembrare la possa, nulla ne’ ritruovo; si che senza simiglia la riporremo. Così diligentemente, disse Macro, l’havete fatto, che d’altre simiglianze non ha mestieri, e massimamente essendo costei tale, che sol se stessa, e null’altra simiglia; e vorrei ch’el medesimo voi facessi del rimanente, che a fare vi resta. Quello che in ciò vi diletta, disse il Bembo, per me sarà fatto; e Theano, e Zenobia, e l’altre magnanime donne, da le quali l’originale di questa mia dipintura voleva pigliare, da l’un de’ lati lasciando, la sua

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