Dicembre/December 2015

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VIMAX MAGAZINE DICEMBRE 2015

RETTILI

Tartarughe e mal di pancia

GIOVANI TARTARUGHINE SEMI-ACQUATICHE

I problemi legati all’apparato digerente possono minare seriamente la salute di questi piccoli carri armati con le zampe di Cristiano Papeschi e Linda Sartini

Nonostante l’atteggiamento impassibile e l’aspetto pacifico, anche i rettili sono soggetti a numerose patologie, molte delle quali sono spesso subdole e difficili da riconoscere per il proprietario o il negoziante, complici i sintomi poco evidenti e la predisposizione di questi animali a mascherare gli stati di sofferenza. I cheloni possono andare incontro a diversi problemi a livello dell’apparato digerente, cerchiamo dunque di esaminare insieme le principali alterazioni e i campanelli di allarme che ci devono spingere a far visitare il nostro amico corazzato. QUANDO PREOCCUPARSI. I segni clinici più frequentemente associati alle problematiche dell’apparato gastroenterico sono la mancata assunzione di cibo, la depressione, la disidratazione e il calo ponderale. Il peso andrebbe misurato con regolarità, soprattutto al risveglio dal letargo, impiegando una bilancia e annotando tutto su un quadernino: è un indice aspecifico di problemi, eppure è molto importante. Sintomi maggiormente legati all’apparato sono invece l’aumento di salivazione, la diminuita o assente produzione di feci o, al contrario, la diarrea. Il vomito non è frequente in questa specie, e non è detto che riguardi necessariamente problemi gastroenterici, ma in sua presenza è sempre bene allarmarsi. LE FECI. L’esame delle feci è una di quelle cose che non andrebbero mai rimandate: sarebbe importante provvedervi non solo quando l’animale sta poco bene, ma anche in presenza di un soggetto sano, al momento dell’acquisto o dell’introduzione in allevamento o in negozio. Potrebbe sembrare una spesa inutile, soprattutto se l’animale sta bene. Invece no: l’aspetto delle feci, ma soprattutto l’esame coprologico, possono fornire utili informazioni sullo stato di salute della tartaruga. La presenza di parassiti all’interno dell’apparato gastro-enterico è un fenomeno estremamente frequente che, spesso, non comporta problemi o segni clinici, ma può, col tempo, diventare un guaio, aggravare eventuali altre malattie o mettere a rischio l’animale in alcuni momenti fisiologici particolari come per esempio il letargo. I parassiti intestinali, anche se in quantità moderata, possono causare danni soprattutto all’interno di uno spazio ristretto come il terrario, contaminando il materiale del fondo, provocando un aumento della carica parassitaria nell’animale colpito o infestando gli altri animali ivi presenti. Tra i parassiti più diffusi tra le tartarughe vi sono i nematodi, in particolare anchilostomi, ascaridi e ossiuridi, che possono provocare dimagrimento, diarrea o anche ostruzione intestinale, e i protozoi (coccidi e flagellati).


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