Rassegna stampa 14 05 2017

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Rassegna Stampa 14 Maggio 2017

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PRESSToday (info@vicinolontano.it)

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14 maggio 2017 pag. 1/2 L'INCONTRO

Il padre messicano minacciato L'INCONTRO dai narcos: «Lotto per le madri Il padre messicano minacciato che vogliono piangere i loro figli» L'INCONTRO dai narcos: «Lotto per le madri I narcos hanno messo un milione di dollari sulla testa di padre Alejandro Solalinde. In un libro che vogliono piangere i loro figli» Il padre messicano minacciato che sarà presentato anche al Salone del Libro, la sua storia I narcos hanno messo un milione di dollari sulla testa di padre Alejandro Solalinde. In un libro dai narcos: «Lotto per le madri di Marta Serafini MARTA SERAFINI che sarà presentato anche al Salone del Libro, la sua storia che vogliono piangere i loro figli» I narcos hanno messo un milione di dollari sulla testa di padre Alejandro Solalinde. In un libro di Marta Serafini MARTA SERAFINI che sarà presentato anche al Salone del Libro, la sua storia

MARTA SERAFINI

«A te che sei una donna posso dirlo. di Marta Serafini

Io non ho paura della morte. Se ami e «A te che sei una donna posso dirlo. se hai fede non puoi avere paura di Io non ho paura della morte. Se ami e morire». Padre Alejandro Solalinde se hai fede non puoi avere paura di «A te che sei una donna posso dirlo. ha 72 anni e una taglia da un milione morire». Padre Alejandro Solalinde Io non ho paura della morte. Se ami e di dollari sopra la testa. A mettergliela ha 72 anni e una taglia da un milione se hai fede non puoi avere paura di sono stati i Los Zetas, potente cartello di dollari sopra la testa. A mettergliela morire». Padre Alejandro Solalinde di narcotrafficanti che terrorizzano il sono stati i Los Zetas, potente cartello ha 72 anni e una taglia da un milione Messico con le loro violenze. di narcotrafficanti che terrorizzano il di dollari sopra la testa. A mettergliela Padre Alejandro Solalinde, 72 anni Messico con le loro violenze. sono stati i Los Zetas, potente cartello Candidato al premio Nobel per la Padre Alejandro Solalinde, 72 anni di narcotrafficanti che terrorizzano il Pace, Solalinde è un sacerdote cattolico che da anni sfida i cartelli e la polizia Candidato al premio Nobel per la Messico con le loro violenze. corrotta, denunciando le violenze subite dagli “indocumentados” e dalla popolazione Pace, Solalinde è un sacerdote cattolico che da anni sfida i cartelli e la polizia locale. Difende i migranti, difende i minori, gli stessi che finiscono spesso nelle mani Padre Alejandro Solalinde, 72 anni corrotta, denunciando le violenze subite dagli “indocumentados” e dalla popolazione Candidato al premio Nobel per la dei narcotrafficanti che li usano per la guerra o per il commercio di corpi. «La guerra locale. Difende i migranti, difende i minori, gli stessi che finiscono spesso nelle mani Pace, Solalinde è un sacerdote cattolico che da anni sfida i cartelli e la polizia al narcotraffico si vince solo se davvero governo e polizia decidono di combattere», dei narcotrafficanti che li usano per la guerra o per il commercio di corpi. «La guerra corrotta, denunciando le violenze subite dagli “indocumentados” e dalla popolazione spiega il sacerdote che è in queste ore in Italia per presentare il libro «I narcos mi al narcotraffico si vince solo se davvero governo e polizia decidono di combattere», locale. Difende i migranti, difende i minori, gli stessi che finiscono spesso nelle mani vogliono morto» (Editrice Missionaria Italiana), scritto con la giornalista di Avvenire, spiega il sacerdote che è in queste ore in Italia per presentare il libro «I narcos mi dei narcotrafficanti che li usano per la guerra o per il commercio di corpi. «La guerra Lucia Capuzzi e che dopo aver fatto tappa a Udine al Festival Vicino Lontano, il 18 vogliono morto» (Editrice Missionaria Italiana), scritto con la giornalista di Avvenire, al narcotraffico si vince solo se davvero governo e polizia decidono di combattere», sarà al Salone del Libro di Torino.

Lucia Capuzzi e che dopo aver fatto tappa a Udine al Festival Vicino Lontano, il 18 spiega il sacerdote che è in queste ore in Italia per presentare il libro «I narcos mi sarà al Salone del Libro di Torino. vogliono morto» (Editrice Missionaria Italiana), scritto con la giornalista di Avvenire, Lucia Capuzzi e che dopo aver fatto tappa a Udine al Festival Vicino Lontano, il 18 A differenza delle autorità troppo spesso corrotte, Solalinde ha dedicato la sua sarà al Salone del Libro di Torino. vita a lottare contro il male. E' responsabile di un centro di accoglienza a Ixtepec, A differenza delle autorità troppo spesso corrotte, Solalinde ha dedicato la sua città nel sud del Paese, nel quale ogni anno transitano 20 mila migranti. A vita a lottare contro il male. E' responsabile di un centro di accoglienza a Ixtepec, preoccuparlo più della sua vita è il futuro del Messico, «Trump dice di voler alzare un città nel sud del Paese, nel quale ogni anno transitano 20 mila migranti. A A differenza delle autorità troppo spesso corrotte, Solalinde ha dedicato la sua muro con il Messico ma al presidente non interessa nulla dei migranti, ha in mente preoccuparlo più della sua vita è il futuro del Messico, «Trump dice di voler alzare un vita a lottare contro il male. E' responsabile di un centro di accoglienza a Ixtepec,

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una sola droga, il denaro. Ecco perché credo che non cambierà poi molto nei prossimi mesi», spiega. Intanto la guerra in Messico non dà tregua. Come sottolinea anche don Ciotti nella prefazione del libro, le mafie della droga hanno ucciso, dal 2006 a oggi, circa 250 mila persone: 25 mila l’anno. Di altre 27 mila rapite, non si è saputo più nulla.

Ed è anche al fianco delle madri che non sanno più nulla dei loro figli che Padre Solalinde si è schierato. «Quando le accompagni nelle fosse a cercare i resti capisci che a queste donne è rimasta solo la speranza di trovare un frammento di ossa per piangere i propri bambini, cercano il conforto del dolore. Ma oltre alla possibilità di avere giustizia vengono private anche del diritto di soffrire».

Il pensiero corre a Miriam Elizabeth Rodriguez , uccisa settimana scorsa in Messico mentre si batteva per fare luce sul destino dei desaparecidos messicani.

L'attivista era responsabile del "Colectivo de Desaparecidos" a San Fernando, località messicana vicina al confine con gli Usa teatro delle incursioni dei narcos.

Qui, nell'agosto 2010, furono rinvenuti i corpi di 72 migranti eliminati da un gruppo criminale. E sempre in quest'area imperversano bande legate al cartello del Golfo e ai Los Zetas. «Conoscevo bene Miriam», ricorda padre Solalinde. «La sua storia è una delle molte storie di dolore del Messico, nel 2012 le avevano rapito la figlia Katia. L'ha ritrovata due anni dopo, in una fossa comune. Ecco perché Miriam aiutava le altri madri». Perché sapeva bene cosa significa non sapere. Ed è per questo che i Los Zetas l'hanno uccisa.

14 maggio 2017 (modifica il 14 maggio 2017 | 12:56) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Trump dal Papa. Padre Alejandro Solalinde, ”E’ un incontro obbligato” Di Redazione Blitz 

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Pubblicato il 14 maggio 2017 14:13

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UDINE – “Il Papa è anche un Capo di Stato, quindi deve riceverlo, ma se potesse scegliere,

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Trump dal Papa. Padre Alejandro Solalinde, ”E’ un incontro obbligato”

non incontrerebbe Trump”. Lo ha detto a Udine, padre Alejandro Solalinde, attivo in Messico nell’accoglienza e nella protezione dei migranti dalla tratta gestita della criminalità organizzata, e dunque sotto minaccia di morte, commentando il prossimo incontro tra il Padre Alejandro Solalinde Di Redazione Blitz  Pontefice e il presidente degli Stati Uniti, in Pubblicato il 14 maggio 2017 14:13programma il 24 maggio in Vaticano.

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Padre Alejandro Solalinde

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UDINE – “Il Papa è anche un Capo di Stato, quindi deve riceverlo, ma se potesse scegliere,  COMMENTS  SHARE  EMAIL non incontrerebbe Trump”. Lo ha detto a Udine, padre Alejandro Solalinde, attivo in Messico nell’accoglienza e nella protezione dei migranti dalla tratta gestita della criminalità organizzata, e dunque sotto minaccia di morte, commentando il prossimo incontro tra il Pontefice e il presidente degli Stati Uniti, in programma il 24 maggio in Vaticano.

Solalinde, nella rosa dei candidati al Nobel per la Pace, vive da anni sotto scorta armata ed è giunto nel capoluogo friulano su invito del festival vicino/lontano, nell’ambito del quale ha presentato il suo libro “I narcos mi vogliono morto” (Emi editore). “Il muro che

Trump ha promesso di costruire lungo la frontiera con il Messico – ha detto Solalinde – è un sogno e rimarrà tale. Non sarà mai completato perché i repubblicani stessi UDINE – “Ildurerà Papa molto”. è anche un Capo di Stato, manderanno a casa questo presidente, che non

quindi deve riceverlo, ma se potesse scegliere, Inoltre – ha aggiunto – il 25% di tutti i migranti del Messico ogni anno raggiunge gli Usa non incontrerebbe Trump”. Lo ha detto a Udine, perché il confine è gestito dai cartelli della criminalità organizzata e la corruzione rende padre Alejandro Solalinde, attivo in Messico porosa qualsiasi barriera”. Il religioso ha detto di esser preoccupato per altri “muri di nell’accoglienza e nella protezione dei migranti Trump, che sono la sua xenofobia, il razzismo, l’omofobia”. dalla tratta gestita della criminalità organizzata,

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IL POSTO DELLE PAROLE A S C O LTA R E FA P E N S A R E IL POSTO DELLE PAROLE A S C O LTA R E FA P E N S A R E

Livio Partiti / 14 maggio 2017 / Pier Aldo Rovatti Livio Partiti / 14 maggio 2017 / Pier Aldo Rovatti Pier Aldo Rovatti “Individui Pericolosi” Pier Aldo Rovatti “Individui Pericolosi”

Pier Aldo Rovatti, Vicino/Lontano

Pier Aldo Rovatti “Individui Pericolosi” Festival Vicino/Lontano www.vicinolontano.i t Pier Aldo Rovatti, già ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Trieste, dirige la rivista “aut aut” e la Scuola di filosofia di Trieste. Fra i titoli della sua ricca attività pubblicistica: Inattualità del pensiero debole (Forum 2011); Un velo di sobrietà (il Saggiatore 2013); Restituire la soggettività (alpha beta 2013). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

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IL POSTO DELLE PAROLE A S C O LTA R E FA P E N S A R E

“Individui Pericolosi” La nozione pericoloso” avevaRovatti ricevuto grande attenzione tra Ottocento e Livio Partiti /di14“individuo maggio 2017 / Pier Aldo

Novecento, soprattutto in ambito psichiatrico e poi giuridico. Era una nozione di incerto fondamento, che sembrava destinata a scomparire dal discorso pubblico. E invece essa si

Pier Aldo Rovatti “Individui Pericolosi” è diffusa sempre di più, fino a investire interamente la società attuale e il suo bisogno di

sicurezza. L’argomento va affrontato criticamente, partendo dall’idea di “normalità”, oggi dominante, e dagli interdetti che sta producendo in termini di controllo e restrizione dei diritti e delle libertà personali: con l’identificazione innanzitutto di una molteplicità di individui “anormali” o a rischio di diventarlo. La riflessione che Michel Foucault ha anticipato nelle sue ricerche su questo tema viene fatta “reagire” a contatto con la condizione contraddittoria della nostra contemporaneità. Nella convinzione che sia necessario uno scatto teorico per uscire dalle secche di un’ideologia avvolgente e al tempo stesso opaca.

Pier Aldo Rovatti direttore responsabile rivista culturale “Aut Aut” www.autaut.ilsaggiatore.com La rivista trimestrale “aut aut” è stata fondata a Milano nel 1951 da Enzo Paci. Nasce come rivista di filosofia con un’intonazione decisamente critica e un’apertura all’intero orizzonte culturale, dai fenomeni artistici ai problemi delle scienze umane, dalla letteratura alla psicanalisi e all’epistemologia. Questo tratto è rimasto costante lungo tutta la sua ininterrotta storia, anche quando “aut aut” è passata, nel 1976, sotto la direzione di Pier Aldo Rovatti, accentuando il progetto di una politica della cultura attraverso la filosofia. Si è così confermata negli anni come una delle riviste italiane di maggiore prestigio internazionale, sulla quale hanno scritto moltissimi protagonisti del pensiero contemporaneo, come, per esempio, Michel Foucault e Jacques Derrida.

La rivista si rivolge a chi si occupa del dibattito filosofico, agli operatori culturali, agli studiosi di problemi sociali e psicologici, ma soprattutto si rivolge ai giovani che cercano strumenti di pensiero per la propria formazione critica e per la costruzione di una coscienza civile all’interno delle loro pratiche.

L’iniziale ispirazione fenomenologica è stata mantenuta e allargata fino a fare di “aut aut” una sorta di laboratorio di idee e di discussioni al di là di ogni steccato ideologico e con un respiro europeo e internazionale.

IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.i t

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14 maggio 2017 pag. 1/2 Cultura

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Festival di Musica per bambini ­

"Observa, elabora, exprime" di

: Made in Roma and Aquileia

Monte Albano, Fagagna e ): Bestiario Immaginato 2017

L'"utopia" di Vicino/lontano 2017 conquista Udine. Finissage il 19 maggio con Francesco Giavazzi Udine (UD) ­ Vicino/lontano 2017 e la sua “utopia” – tema portante della tredicesima edizione del festival, a Udine dall’11 al 14

cibo che eggia ­ l stino

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NOTIZIE > MANIFESTAZIONI > 14 MAGGIO 2017

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Lampi d'immagini sul Friuli

Gorizia Classica ­ Stagione 016/2017

Mostre

maggio – hanno conquistato la città e i numerosissimi ospiti e relatori arrivati dall’Italia e dall’estero.

Quattro giorni per entrare nelle ‘breaking news’ e nell’attualità dei temi, per alimentare il confronto, per stimolare la necessità di un pensiero “altro” che ci porti a immaginare un mondo diverso e una realtà a misura dell’uomo.

Nelle ore conclusive del festival un primo bilancio, decisamente lusinghiero, è arrivato dalle valutazioni del presidente dell’Associazione culturale vicino/lontano Alessandro Verona e dalle curatrici del festival, Paola Colombo e Franca Rigoni.

sa di diarrea ie intestinali

Oltre 200 protagonisti si sono avvicendati in una trentina di location del centro

aintesti...

“respirare” negli spazi pubblici il patrimonio artistico, storico e culturale.

V

midl ­ "Il erin: lo te sotto

­ Sala

storico di “Udine città festival” per disegnare un nuovo rapporto fra cittadinanza, luoghi e istituzioni: è stato un sold out capillare, spesso con lunghe code, nelle sedi di Vicino/lontano che hanno portato a “riaprire” la città e hanno permesso di Assaporando così l’atmosfera degli edifici più suggestivi: come la ex Chiesa di San Francesco, l’Oratorio del Cristo e Casa Cavazzini, sedi ormai storiche di vicino/lontano, ma anche Palazzo Clabassi, la Loggia del Lionello, l’ex Mercato del Pesce­Galleria Fotografica Tina Modottti, il Teatro San Giorgio, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il cinema Visionario, il Bunker del Castello, la Biblioteca dell’Africa, le librerie della città e vari esercizi commerciali.

Vincente la scelta del tema 2017: perché di “utopia” si è parlato in oltre 100 incontri, e perché la tensione a immaginare scenari più accoglienti e funzionali alla vita dell’uomo ha “irrorato” il dibattito di emozioni e di slancio, coinvolgendo i relatori e il pubblico. Protagonisti eccellenti e legati all’attualità della notizia si sono avvicendati in questi giorni, in un ideale passaggio di testimone intorno alla necessità di "nutrire" la propria utopia intorno ai temi che determinano le nostre vite: fra gli altri Padre Alejandro Solalinde, candidato Nobel Per La Pace 2017, Ferruccio De Bortoli, Lucio Caracciolo, Loris De Filippi, Giovanna Botteri, Angela Terzani, Ezio Mauro, Sorj Chalandon, Giacomo Marramao, Luciano Floridi, Frank Furedi, Andrew Spannaus. Si è parlato di geopolitica e degli scenari attuali e futuri del mondo, di immigrazione e soprattutto di integrazione, di crisi e soprattutto di ripresa, di speranza di guarigione ma soprattutto della concretezza clinica legata alle sperimentazioni sulle cellule staminali.

Francesco, l’Oratorio del Cristo e Casa Cavazzini, sedi ormai storiche di vicino/lontano, ma anche Palazzo Clabassi, la Loggia del Lionello, l’ex Mercato del Pesce­Galleria Fotografica Tina Modottti, il Teatro San Giorgio, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il cinema Visionario, il Bunker del Castello, la Biblioteca dell’Africa, le librerie della città e vari esercizi commerciali.

Vincente la scelta del tema 2017: perché di “utopia” si è parlato in oltre 100 incontri, e perché la tensione a immaginare scenari più accoglienti e funzionali alla vita dell’uomo ha “irrorato” il dibattito di emozioni e di slancio, coinvolgendo i

midl ­ "Il erin: lo e sotto

relatori e il pubblico. Protagonisti eccellenti e legati all’attualità della notizia si sono avvicendati in questi giorni, in un ideale passaggio di testimone intorno alla necessità di "nutrire" la propria utopia intorno ai temi che determinano le nostre vite: fra gli altri Padre Alejandro Solalinde, candidato Nobel Per La Pace 2017,

­ Sala

Ferruccio De Bortoli, Lucio Caracciolo, Loris De Filippi, Giovanna Botteri, Angela Terzani, Ezio Mauro, Sorj Chalandon, Giacomo Marramao, Luciano Floridi, Frank Furedi, Andrew Spannaus. Si è parlato di geopolitica e degli scenari attuali e futuri del mondo, di immigrazione e soprattutto di integrazione, di crisi e soprattutto di ripresa, di speranza di guarigione ma soprattutto della concretezza clinica legata alle sperimentazioni sulle cellule staminali.

«Se la scommessa di Vicino/lontano 2017 era legata alla sua capacità di penetrazione, l’obiettivo è stato ampiamente centrato», hanno spiegato i

ella

promotori, sottolineando la ricaduta del festival sulla città e lo stimolo a rileggere e insieme ridefinire il significato stesso della parola “utopia”, attraverso un atto di coraggio collettivo e condiviso nel corso di questa edizione. Ampia soddisfazione anche per la nuova edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani,

mia

siglata da un dialogo di altissimo livello fra il vincitore, Sorj Chalandon, e l’inviato

tipiche Osmize triestine e sedi vincia di Trieste (TS) 01/01/16 1/12/17

Alberto Negri, sui temi che innervano il nostro tempo e che l’autore franco­

bato on Wine e sedi izia ­ Pordenone ­ Udine (­­) 01/01/16 1/12/17

maggio, alle ore 18 nell’Oratorio del Cristo, i riflettori saranno puntati su “I signori

tunisino ha saputo trasporre in chiave di romanzo nel suo “La quarta parete” (Keller).

L’appuntamento è adesso con il "finissage" di Vicino/lontano 2017: venerdì 19 del tempo perso”, il saggio Longanesi firmato a quattro mani dall’economista Francesco Giavazzi con l’editorialista del Gruppo Espresso Giorgio Barbieri.

Insieme agli autori converserà il direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier.

La corruzione prospera in mercati chiusi e senza concorrenza, dove pochi riescono

rcit in Staiare tro cittadino egna (UD) 01/01/16

a ricavare ricche rendite. Talvolta nasce proprio dalla necessità di sbloccare un procedimento: meno regole vuol dire meno burocrati e meno burocrati vuol dire meno corruzione.

1/12/17

Vicino/lontano 2017 proseguirà idealmente con le mostre inaugurate nel corso del

onomia

festival ­ dalla personale dell’artista viennese Robert Gabris, “The Forest”, visitabile fino al 4 giugno nel Bunker del colle del Castello di Udine, a “Vivos”, la

on € 75.

e raggiungi le no cercando i gle.it

azione

mostra fotografica di Giulia Iacolutti dedicata ai desaparecidos messicani – mentre fino al 10 giugno, nella centralissima piazzetta Lionello, resterà visitabile l’installazione “urban hugs” di

�

Stefano Boeri. Si tratta una declinazione, sempre in legno delle foreste Fvg, dell’altra opera di Boeri, “Radura”, che la Regione Friuli Venezia Giulia porterà al Salone del Libro di Torino per iniziativa Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Innova FVG e Filiera Legno FVG.

INFO/FONTE: Ufficio Stampa Volpe&Sain Leggi le Ultime Notizie >>>

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TubitUdine: migranti artigiani per un giorno a Udine 0 Comments - Leave comment TubitUdine: migranti artigiani per un giorno a Posted in: CRONACA artigiani, migranti artigiani, TubitUdine, udine Udine

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CRONACA LUOGHI Aquileia LUOGHI Artegna Basiliano Aquileia Bertiolo Artegna Buja Basiliano Buttrio Bertiolo Campoformido Buja Cervignano del Friuli Buttrio Cividale del Friuli Campoformido Codroipo Cervignano FriuliAlbano Colloredo didel Monte Cividale Friuli Corno didel Rosazzo Codroipo Cussignacco Colloredo di Monte Albano Faedis Corno di Rosazzo Fagagna Cussignacco Forni Faedis Gemona del Friuli Fagagna Gorizia Forni Latisana Gemona Lignano del Friuli Gorizia Majano Latisana Manzano Lignano Marano Lagunare Majano Mortegliano Manzano Moruzzo Marano MuzzanaLagunare del Turgnano Mortegliano Faedis Moruzzo Nimis Muzzana Osoppo del Turgnano Faedis Paderno Nimis Pagnacco Osoppo Palmanova Paderno Pasian di Prato Pagnacco Pavia di Udine Palmanova Pontebba Pasian di Prato Pordenone Pavia di Udine Pozzuolo del Friuli Pontebba Pradamano Pordenone Premariacco Pozzuolo del Friuli Ragogna Pradamano Reana del Rojale Premariacco Remanzacco Ragogna San Daniele Reana del Rojale San Giorgio di Nogaro

In piazza per mostrare come il dialogo si può instaurare al di là delle diversità culturali, etniche, linguistiche. Semplicemente attraverso le mani, l’unità d’intenti attorno a un progetto. In questo caso artigianale. E’ andato in scena oggi in piazza Libertà l’evento “TubitUdine”, organizzato dalla In piazza per mostrare comein il dialogo si può instaurare al di là delle diversità culturali, etniche, Confartigianato provinciale collaborazione con la Prefettura cittadina e la Croce Rossa Italiana linguistiche.

Semplicemente le mani, l’unità d’intenti attorno a unrealizzato progetto.–In questo quale naturale estensione al attraverso progetto “New Opportunities Through Craft”, con il

UDINE20 SOCIAL UDINE20 SOCIAL

caso artigianale.

E’ andato in scena Fvg oggi–inall’interno piazza Libertà “TubitUdine”, organizzato sostegno nanziario della Regione della l’evento Cavarzerani.

Dall’ex caserma di viadalla Confartigianato provinciale in collaborazione con Prefettura cittadina e la Croce Rossa Italiana Cividale, oggi i migranti si sono spostati en plein airlaper dare saggio alla cittadinanza di quanto estensione al progetto “New Opportunities Through realizzato – con il quale naturale appreso durante i corsi di formazione, ma ancor più per mostrare unCraft”, altro volto della migrazione, sostegno nanziario della Regione Fvg – all’interno dellaNello Cavarzerani. caserma di spirito diDall’ex vicino/lontano.

In via piazza i quello più ansioso d’imparare, d’integrarsi, di dialogare.

Cividale,sioggi sisotto sono spostati pleindei airmaestri per dare saggio alla cittadinanza di quanto ragazzi sonoi migranti cimentati, la capaceen guida artigiani, nella realizzazione di un appreso durante i corsi di formazione, ancor per tanto mostrare un altro volto impianto idraulico, costruito sul posto ma dalla a allapiù z, con di lavandino, bidet,della wc emigrazione, doccia, quello più ansioso d’imparare, d’integrarsi, diSi dialogare. spirito di vicino/lontano.

In piazza davanti agli occhi dei partecipanti al festival. tratta di Nello uno dei moduli che Confartigianato ha i ragazzi siinsono sotto la capace guida dei maestri nella realizzazione 3 ai lavori edilidieun 3 alla attivato senocimentati, alla caserma.

Nove in tutto – 3 dedicati allaartigiani, falegnameria, impianto idraulico, sul postoper dalla alla z,dicon tanto didi lavandino, bidet, wc eadoccia, termoidraulica – di costruito 160 ore ciascuno un atotale 1.440 ore formazione offerte gruppi di davanti al festival.

Si tratta di uno deidimoduli che ConfartigianatoEva ha massimoagli 12occhi allievi.dei «I partecipanti primi 6 – spiega la presidente della zona Udine di Confartigianato, 3 airiferimento lavori edili l’iniziativa e 3 alla attivato caserma.

Novementre in tutto – 3 dedicati alla falegnameria, Seminarain–seno sonoalla stati completati, sono in corso quelli a cui fa diretto termoidraulica – di 160 ore ciascuno per un totale di a 1.440 orenuovo di formazione offerte di migrazione, TubitUdine». «Proviamo a dare delle piccole risposte questo fenomeno che è alagruppi massimoanche 12 allievi.

«I primi – migranti spiega la abbiamo presidente dellanoi zona di Udinedal di Confartigianato, Eva memori di quello che6da patito – aggiunge canto suo la Seminara – sonovicaria stati completati, mentre sono in corso quelli a cui fa diretto riferimento l’iniziativa Vicepresidente di Confartigianato-Imprese Udine, Edgarda Fiorini -, sperando di offrire a migrazione, TubitUdine». a daredidelle piccole risposte a questo nuovo fenomeno che è la al questi ragazzi«Proviamo degli strumenti realizzazione personale che possono essere nalizzati rientro memori anche diNell’immediato quello che da migranti abbiamo patito noi – aggiunge dal canto suo la nel loro Paese». consentono di tenerli impegnati.

Di evitare che attendano nell’ozio Vicepresidente di Confartigianato-Imprese Udine, Edgarda Fiorini -, sperando dispiegato offrire a il competente a valutare la richiesta di protezione come ha la risposta della vicaria commissione questi ragazzivicario degli strumenti diBruno realizzazione personale che possonodei essere nalizzati al rientro Viceprefetto Maria Egle testimoniando «l’entusiasmo ragazzi, che hanno colto nel loro Paese».

Nell’immediato consentono dicon tenerli impegnati.

Di evitare che attendano nell’ozio l’opportunità instaurando un ottimo rapporto i maestri artigiani».

Una famiglia, quella di competente a valutare la richiesta di protezione ha spiegato la risposta della commissione Confartigianato Udine, che il prefetto Vittorio Zappalorto ha voluto ringraziarecome pur non essendoil Viceprefetto vicario Maria EgleaBruno testimoniando dei ragazzi, che dello hanno colto– ho Stato presente ieri in piazza.

«Grazie quest’esperienza – ha«l’entusiasmo dichiarato il rappresentante l’opportunità instaurandoche un ottimo rapporto con isolidaristico, maestri artigiani».

Unadafamiglia, quella di è scoperto un’associazione ha un grande spirito che si da’ fare e l’auspicio Confartigianato il prefetto Zappalorto voluto giusta». ringraziare pur non essendo quello di andare Udine, avanti, che convinto comeVittorio sono che questa siaha la strada presente ieri in piazza. «Grazie a quest’esperienza – ha dichiarato il rappresentante dello Stato – ho

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DATI I 9 moduli formativi realizzati all’interno della caserma hanno coinvolto nel complesso 104 richiedenti asilo, 68 di questi hanno già completato con successo i primi 6 moduli, mentre altri 36 stanno partecipando alle attività in corso, che dovrebbero terminare entro ne giugno. A guidare i migranti, sono stati 10 “maestri artigiani”, selezionati a partire da 26 candidature, coinvolti nei laboratori focalizzati sui 3 mestieri selezionati per animare questo progetto sperimentale.

«L’obiettivo – spiega il Presidente provinciale di Confartigianato, Graziano Tilatti – è quello di orientare i richiedenti asilo verso la conoscenza di mestieri che, per l’abilità manuale richiesta e la “spendibilità”, possono offrire maggiori occasioni di lavoro nei loro Paesi di provenienza, quando un

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giorno potranno nalmente farvi ritorno».

Crotone-Udinese 1-0, vincono le motivazioni dei calabresi – le pagelle Adunata Alpini Treviso 2017: il FVG s lerà dopo le 16. Guarda la diretta

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IL 14 MAGGIO

Sport, cultura, eventi per tutti, a Udine, ma anche in provincia

Dopo un sabato ricco di appuntamenti, domenica non è da meno

REDAZIONE UDINE Consiglia

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14/05/2017 07:27:03

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UDINE – Dopo un sabato ricco di appuntamenti, domenica non è da meno. Ecco qui quali abbiamo selezionato per voi.

Sport, cultura, eventi per tutti, a Udine, ma anche in provincia (© ) PUBBLICITÀ Help Haiti

La magia delle due ruote torna ad illuminare il percorso della Cicloturistica per UDINE – Dopo un sabato ricco di appuntamenti, domenica non è da meno. Ecco Haiti, che domenica 14 maggio partirà da Pradamano, nel solco della tradizione qui quali abbiamo selezionato per voi. inaugurata nel 2015 e che ha caratterizzato le ultime due edizioni, e toccherà i territori di Premariacco, Manzano, Cividale del Friuli, Faedis, Attimis, salendo PUBBLICITÀ sul passo di Monte Croce dov'è piazzato il Gpm, per poi ridiscendere su Nimis, Savorgnano al Torre, Povoletto e Remanzacco, arrivando al traguardo posto al

Replay parco della Rubia di Pradamano. Il percorso sarà di 75 chilometri, con l'unica vera salita posta al km 47, sul passo di Monte Croce, tra Attimis e Nimis. Per saperne di più, qui.

MuDeFri e la nuova mostra

Replay

lequesto strade punto, della città veneta "A come prevede la sentenza, la società bianconera dovrà ridurre le dimensioni delle scritte». Il

sindaco il centrodestra e si assume la patern Scrittesmentisce Dacia Arena, Honsell: segnalazione al tribunale «Udinese già di data e multata» "A questo punto, come prevede la

L'Udinese a Crotone per chiudere al sentenza, la società bianconera dovrà meglio stagione delle scritte». Il ridurre la le dimensioni

sindaco centrodestra si assume la pater "Sarà unasmentisce partita cheil dimostrerà il enostro segnalazione al tribunale grado di maturità - ha detto Delneri -. Mi aspetto una partita importante dei ragazzi, inL'Udinese continuità a con quanto fatto con l'Atalanta" Crotone per chiudere al

meglio la stagione Migranti artigiani per un giorno a "Sarà una partita che dimostrerà il nostro 'TubitUdine' grado di maturità - ha detto Delneri -. Mi aspetto una partita importante dei ragazzi, Fiorini (Confartigianato): “Diamo a questi in continuità con quanto con l'Atalanta" ragazzi degli strumenti da fatto spendere nei loro Paesi”. Il Prefetto Zappalorto: “Pronti a Migranti continuareartigiani la collaborazione Confartigianato” per uncon giorno a

In occasione di vicino/lontano il Museo del design del Friuli Venezia Giulia,

'TubitUdine'

MuDeFri, presenta la mostra Design for Help (Domenica 14 maggio, dalle 17, alla

Fiorini (Confartigianato): “Diamo a questi ragazzi degli strumenti da spendere nei loro Paesi”. Il Prefetto Zappalorto: “Pronti a continuare la collaborazione con Confartigianato”

Libreria Feltrinelli, Via Paolo Canciani, 15). Il tema della manifestazione quest'anno è ‘Utopia’: la nuova mostra al MuDeFri dimostra che il design ha un ruolo importante da giocare nella costruzione di un mondo migliore.

Xiu Xiu Plays the Music of Twin Peaks Dopo il grande successo di ‘Xiu Xiu Plays the Music of Twin Peaks’, ritornano a infiammare i palcoscenici Italiani gli Xiu Xiu, il gruppo americano sperimentalmente incline al noise pop, con l’attesissimo album FORGET. La band californiana capitanata dall’abilità creativa del polistrumentista Jamie Stewart, approda a Udine domenica 14 maggio, alle 21 al Teatro S. Giorgio per presentare dal vivo al pubblico di Dissonanze 2.0, in collaborazione con vicino/lontano, il nuovo album, un’esplosione di tensioni pop e sperimentazioni sonore tra umorismo e spettralità. Apre la serata la performance di Xennan e Martina Camani.

Festa degli Asparagi

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14 maggio 2017 pag. 1/2

VICINO/LONTANO 2016 - CHIESA DI SAN FRANCESCO - Foto © 2016 Luca d'Agostino/ Phocus Agency

VICINO/LONTANO 2017, L’UTOPIA CONQUISTA LA CITTA’.

Scritto da: Redazione 2017-05-14 in Cultura , Libri , Luoghi e dintorni , SLIDER , Udine e provincia Commenti disabilitati su VICINO/LONTANO 2017, L’UTOPIA CONQUISTA LA CITTA’.

UDINE – Vicino/lontano 2017 e la sua “utopia” – tema portante della XIII edizione del festival, a Udine dall’11 al 14 maggio – hanno conquistato la città e i numerosissimi ospiti e relatori arrivati dall’Italia e dall’estero. Quattro giorni per entrare nelle ‘breaking news’ e nell’attualità dei temi, per alimentare il confronto, per stimolare la necessità di un pensiero “altro” che ci porti a immaginare un mondo diverso e una realtà a misura dell’uomo. Nelle ore conclusive del festival un primo bilancio, decisamente lusinghiero, è arrivato dalle valutazioni del presidente dell’Associazione culturale vicino/lontano Alessandro Verona e dalle curatrici del festival, Paola Colombo e Franca Rigoni. Oltre 200 protagonisti si sono avvicendati in una trentina di location del centro storico di “Udine città festival” per disegnare un nuovo rapporto fra cittadinanza, luoghi e istituzioni: è stato un sold out capillare, spesso con lunghe code, nelle sedi di vicino/lontano che hanno portato a “riaprire” la città e hanno permesso di “respirare” negli spazi pubblici il patrimonio artistico, storico e culturale. Assaporando così l’atmosfera degli edifici più suggestivi: come la ex Chiesa di San Francesco, l’Oratorio del Cristo e Casa Cavazzini, sedi ormai storiche di vicino/lontano, ma anche Palazzo Clabassi, la Loggia del Lionello, l’ex Mercato del Pesce-Galleria Fotografica Tina Modottti, il Teatro San Giorgio, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il cinema Visionario, il Bunker del Castello, la Biblioteca dell’Africa, le librerie della città e vari esercizi commerciali. Vincente la scelta del tema 2017: perché di “utopia” si è parlato in oltre 100 incontri, e perché la tensione a immaginare scenari più accoglienti e funzionali alla vita dell’uomo ha “irrorato” il dibattito di emozioni e di slancio, coinvolgendo i relatori e il pubblico. Protagonisti eccellenti e legati all’attualità della notizia si sono avvicendati in questi giorni, in un ideale passaggio di testimone intorno alla necessità di ‘nutrire’ la propria utopia intorno ai temi che determinano le nostre vite: fra gli altri Padre Alejandro Solalinde, candidato Nobel Per La Pace 2017, Ferruccio De Bortoli, Lucio Caracciolo, Loris De Filippi, Giovanna Botteri, Angela Terzani, Ezio Mauro, Sorj Chalandon, Giacomo Marramao, Luciano Floridi, Frank Furedi, Andrew Spannaus. Si è parlato di geopolitica e degli scenari attuali e futuri del mondo, di immigrazione e soprattutto di integrazione, di crisi e soprattutto di ripresa, di speranza di guarigione ma soprattutto della concretezza clinica legata alle sperimentazioni sulle cellule staminali. «Se la scommessa di vicino/lontano 2017 era legata alla sua capacità di penetrazione, l’obiettivo è stato ampiamente centrato», hanno

una realtà a misura dell’uomo. Nelle ore conclusive del festival un primo bilancio, decisamente lusinghiero, è arrivato dalle valutazioni del presidente dell’Associazione culturale vicino/lontano Alessandro Verona e dalle curatrici del festival, Paola Colombo e Franca Rigoni. Oltre 200 protagonisti si sono avvicendati in una trentina di location del centro storico di “Udine città festival” per disegnare un nuovo rapporto fra cittadinanza, luoghi e istituzioni: è stato un sold out capillare, spesso con lunghe code, nelle sedi di vicino/lontano che hanno portato a “riaprire” la città e hanno permesso di “respirare” negli spazi pubblici il patrimonio artistico, storico e culturale. Assaporando così l’atmosfera degli edifici più suggestivi: come la ex Chiesa di San Francesco, l’Oratorio del Cristo e Casa Cavazzini, sedi ormai storiche di vicino/lontano, ma anche Palazzo Clabassi, la Loggia del Lionello, l’ex Mercato del Pesce-Galleria Fotografica Tina Modottti, il Teatro San Giorgio, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il cinema Visionario, il Bunker del Castello, la Biblioteca dell’Africa, le librerie della città e vari esercizi commerciali. Vincente la scelta del tema 2017: perché di “utopia” si è parlato in oltre 100 incontri, e perché la tensione a immaginare scenari più accoglienti e funzionali alla vita dell’uomo ha “irrorato” il dibattito di emozioni e di slancio, coinvolgendo i relatori e il pubblico. Protagonisti eccellenti e legati all’attualità della notizia si sono avvicendati in questi giorni, in un ideale passaggio di testimone intorno alla necessità di ‘nutrire’ la propria utopia intorno ai temi che determinano le nostre vite: fra gli altri Padre Alejandro Solalinde, candidato Nobel Per La Pace 2017, Ferruccio De Bortoli, Lucio Caracciolo, Loris De Filippi, Giovanna Botteri, Angela Terzani, Ezio Mauro, Sorj Chalandon, Giacomo Marramao, Luciano Floridi, Frank Furedi, Andrew Spannaus. Si è parlato di geopolitica e degli scenari attuali e futuri del mondo, di immigrazione e soprattutto di integrazione, di crisi e soprattutto di ripresa, di speranza di guarigione ma soprattutto della concretezza clinica legata alle sperimentazioni sulle cellule staminali. «Se la scommessa di vicino/lontano 2017 era legata alla sua capacità di penetrazione, l’obiettivo è stato ampiamente centrato», hanno spiegato i promotori, sottolineando la ricaduta del festival sulla città e lo stimolo a rileggere e insieme ridefinire il significato stesso della parola “utopia”, attraverso un atto di coraggio collettivo e condiviso nel corso di questa edizione. Ampia soddisfazione anche per la nuova edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, siglata da un dialogo di altissimo livello fra il vincitore, Sorj Chalandon, e l’inviato Alberto Negri, sui temi che innervano il nostro tempo e che l’autore Udine, 13-05-2017 – VICINO LONTANO 2017 – Casa franco-tunisino ha saputo trasporre in chiave di Cavazzini – romanzo nel suo “La quarta parete” (Keller).

L’appuntamento è adesso con il ‘finissage’ di vicino/lontano 2017: venerdì 19 maggio, nell’Oratorio del Cristo alle 18 i riflettori saranno puntati su “I signori del tempo perso”, il saggio Longanesi firmato a quattro mani dall’economista Francesco Giavazzi con l’editorialista del Gruppo Espresso Giorgio Barbieri. Insieme agli autori converserà il direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier. La corruzione prospera in mercati chiusi e senza concorrenza, dove pochi riescono a ricavare ricche rendite. Talvolta nasce proprio dalla necessità di sbloccare un procedimento: meno regole vuol dire meno burocrati e meno burocrati vuol dire meno corruzione.

Vicino/lontano 2017 proseguirà idealmente con le mostre inaugurate nel corso del festival – dalla personale dell’artista viennese Robert Gabris, “The Forest”, visitabile fino al 4 giugno nel Bunker del colle del Castello di Udine, a “Vivos”, la mostra fotografica di Giulia Iacolutti dedicata ai desaparecidos messicani – mentre fino al 10 giugno, nella centralissima piazzetta Lionello, resterà visitabile l’installazione “urban hugs” di Stefano Boeri. Si tratta una declinazione, sempre in legno delle foreste Fvg, dell’altra opera di Boeri, “Radura”, che la Regione Friuli Venezia Giulia porterà al Salone del Libro di Torino per iniziativa Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Innova FVG e Filiera Legno FVG.

14 maggio 2017 pag. 2/2

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DOMENICA 14 MAGGIO 2017 SOCIETÀ E POLITICA » EVENTI » 2015­ESODOXXI

Padre Solalinde: «I migranti obbligano il mondo a scegliere» di GERALDINA COLOTTI

Intervista. Il religioso messicano, candidato al Nobel per il suo impegno alla frontiera con gli Usa». il manifesto 14 maggio 2017 (c.m.c.)

«È curioso, ma i migranti stanno polarizzando il mondo», dice al manifesto il sacerdote messicano Alejandro Solalinde, candidato al Nobel per la Pace per il 2017. Padre Solalinde, scampato a un attentato dei narcos per il suo impegno a favore dei migranti, è in Italia per presentare il libro I Narcos mi vogliono morto, edito da Emi. Oggi è a Udine, al Festival Vicino Lontano e visiterà la mostra «Vivos», legata al tema dei desaparecidos messicani, di cui si occupa da anni. Il 18 maggio sarà al Salone del libro di Torino, insieme a Moni Ovadia e Alex Zanotelli. Scrive: «Pochi sanno, o vogliono sapere, che nel Messico attuale mancano almeno 150.000 esseri umani, cinque volte gli scomparsi dell’ultima dittatura argentina. Svaniti nel nulla in quella guerra dimenticata in cui narcos rivali si fronteggiano con il sostegno di interi pezzi di polizia ed esercito per il controllo dei traffici. Come per molti altri orrori commessi nel corso di questo conflitto, le “prove generali” di desaparición sono state fatte sui migranti».

A Oaxaca, Solalinde gestisce l’albergo per migranti «Hermanos en el camino». Una struttura – spiega – «che nasce per proteggere le persone migranti dalla polizia e dai cartelli del crimine organizzato. Per i criminali, sono la preda perfetta: ufficialmente non esistono, non hanno documenti. E per le mafie, tutto ha un valore economico, anche gli organi. Abbiamo iniziato ad assisterli, a rispondere alle principali necessità concrete come quelle di comunicare con le famiglie, ma anche a fornire assistenza legale, a sporgere denuncia, a mettere in comune le diverse storie, a capire che la migrazione è un fenomeno complesso.

Dopo l’arrivo di Trump, il numero di chi cerca di andare negli Usa è diminuito?

Un po’, sì, ma il flusso continua, s’inventano maniere ingegnose per passare.

Su 100 che cercano di andare negli Usa, 25 si arrendono e tornano indietro, altri 25 ci provano, ma il dato nuovo è che il 50% resta in Messico e si organizza, convinto che Trump non durerà e potrà ritentare. Il ripudio contro le politiche xenofobe di Trump, negli Usa, è forte. Il 1° maggio sono stato a Los Angeles in una delle tre gigantesche marce, sempre più numerose in cui è evidente il ruolo delle donne. La mia impressione è che stiano perdendo la paura di manifestarsi e che si stiano organizzando. È curioso ma i migranti stanno polarizzando il mondo. È chiaro negli Usa, ma anche in Messico. La maggioranza è a favore dei migranti, una minoranza ne ha paura, li criminalizza e li sfrutta: il crimine organizzato, l’Istituto nazionale delle migrazioni e i politici messicani in coordinamento con gli Stati uniti.

migranti dalla polizia e dai cartelli del crimine organizzato. Per i criminali, sono la preda perfetta: ufficialmente non esistono, non hanno documenti. E per le mafie, tutto ha un valore economico, anche gli organi. Abbiamo iniziato ad assisterli, a rispondere alle principali necessità concrete come quelle di comunicare con le famiglie, ma anche a fornire assistenza legale, a sporgere denuncia, a mettere in comune le diverse storie, a capire che la migrazione è un fenomeno complesso.

Dopo l’arrivo di Trump, il numero di chi cerca di andare negli Usa è diminuito?

Un po’, sì, ma il flusso continua, s’inventano maniere ingegnose per passare.

Su 100 che cercano di andare negli Usa, 25 si arrendono e tornano indietro, altri 25 ci provano, ma il dato nuovo è che il 50% resta in Messico e si organizza, convinto che Trump non durerà e potrà ritentare. Il ripudio contro le politiche xenofobe di Trump, negli Usa, è forte. Il 1° maggio sono stato a Los Angeles in una delle tre gigantesche marce, sempre più numerose in cui è evidente il ruolo delle donne. La mia impressione è che stiano perdendo la paura di manifestarsi e che si stiano organizzando. È curioso ma i migranti stanno polarizzando il mondo. È chiaro negli Usa, ma anche in Messico. La maggioranza è a favore dei migranti, una minoranza ne ha paura, li criminalizza e li sfrutta: il crimine organizzato, l’Istituto nazionale delle migrazioni e i politici messicani in coordinamento con gli Stati uniti.

In Messico, le manifestazioni per i migranti si sono unite a quelle contro le privatizzazioni di Peña Nieto. C’è una speranza di cambiamento alle prossime elezioni?

Sì. Contro Trump e contro le politiche di Henrique Peña Nieto, il 20 gennaio c’è stata una grande manifestazione, e marce davanti all’ambasciata Usa. Mai la popolarità di un presidente è caduta così in basso come quella di Nieto. Il partito Morena, di Amlo, potrebbe farcela se la sinistra non si divide un’altra volta. Le candidature indipendenti, come quella dell’Ezln sono buone, ma un po’ tardive e in questo momento, come in passato, se la sinistra si divide, ne guadagna il sistema. Morena è un movimento nuovo e dobbiamo vigilare affinché non finisca nell’ingranaggio. Ad Amlo ho suggerito una commissione di controllo sociale ed etica, che ha già cominciato a funzionare.

Lei ha un ruolo importante nella ricerca degli scomparsi, anche dei 43 studenti normalistas, a partire dalle confessioni di alcuni trafficanti. Che cosa le hanno detto?

Che gli studenti siano stati bruciati risulta anche dagli esami di alcuni resti, ma il rogo non è avvenuto nella discarica di Cucula. L’equipe interdisciplinare di esperti indipendenti si è avvicinata alla verità a partire dalle testimonianze di tre sopravvissutti, che hanno assistito all’ultimo incontro degli studenti con l’esercito federale e con la polizia. Su uno degli autobus c’era un grosso carico di eroina. Sono scomparsi nelle caserme militari, dove si sa che esistono forni crematori. È un crimine di lesa umanità, che non si prescrive. Un crimine di stato. L’indagine potrà avere un seguito solo se vince Amlo e cambiano le cose.

Come lei scrive nel libro, il Messico è una gigantesca fossa comune, ma la comunità internazionale, e anche i vescovi, hanno nel mirino il Venezuela che i migranti li accoglie. Perché?

Quando ci sono in ballo grandi risorse, e in questo caso il petrolio, c’è la mano della Cia e degli Usa che vogliono il controllo geopolitico. Il papa chiede la pace e loro la guerra. Molto diverso è stato il messaggio del vescovo Ruiz o di Monsignor Romero, che ho conosciuto personalmente.

Nel 1972, gli ho chiesto aiuto per la mia squadra di missionari itineranti, che la chiesa locale non accettava. Lui invece ne era entusiasta: è il cammino del Vangelo – disse.

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