Ella ricordava poi con la massima lucidità tutto ciò che le era successo fin nei minimi particolari come un fatto realmente vissuto. Di queste strane avventure, Sogni d'oro ne parlava sempre con la sorellina che ascoltava con attenzione e molto interesse. Giacinta si rammaricava solo di non poter provare anche lei questi strani viaggi nel mondo misterioso ma credeva ciecamente a tutto ciò che la sorella le raccontava. Un giorno di primavera, al mattino dato che era un giorno di festa, le fanciulle uscirono di casa quando ancora il sole non era sorto. Il cielo era tutto rosso all'orizzonte e sembrava che il fuoco uscisse dalle