VdG Viaggi del Gusto Magazine Giugno 2012

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Cibo&territorio

In apertura: il Colle di Tora bagnato dal lago del Turano. Sotto: un piatto di tagliatelle al tartufo, re del territorio

zione intera rimasta senza lavoro, alcune colture, come quella del lino, della canapa, del granturco, completamente distrutte. Oggi però il lago attrae numerose persone, per la quiete, l’aria buona e quello star bene che fa dimenticare lo stress quotidiano. E sono in molti, anche stranieri, che, catturati dall’architettura delle case, dalla bellezza del paesaggio, dall’eleganza fiera di chi vi abita, scelgono la zona per trascorrervi lunghi periodi. «Passerò qui tutte le mie vacanze», ci dice James, originario della Scozia. «Me ne sono innamorato da subito e ho sviluppato un senso di appartenenza a questa terra, anche se non è la mia. Mi piace il profumo dei boschi, il colore del lago che non è mai uguale a quello del giorno precedente, il fascino antico che si vive tra queste mura così ben conservate,

La storia dei tartufi sembra risalire a tremila anni prima di Cristo, ai tempi dei Re Babilonesi che li ricercavano. I greci li chiamavano hydnon, i romani tuber, gli arabi ramech alchamech tufus. Oggi sono stati soprannominati diamanti e pepite (per via dei costi elevati) e con la loro irresistibile miscela di sapori e odori contribuiscono a far scatenare la passione dei sensi. Nella Valle del Turano, si ritrovano tutte le specie più rinomate della famiglia Melanosporum, ovvero il bianco e il nero pregiato, ma anche lo scorzone e l’uncinato che si nascondono in abbondanza sotto le sue terre. Oltre a crescere in maniera spontanea, questo fungo ipogeo, viene anche coltivato nelle tartufaie mediante piantumazione d’essenze boschive specifiche e semina delle spore tra le radici delle piante. Il territorio è quindi una vera mecca del piacere e i menù sono piccole opere d’arte che accontentano il gusto di tutti gli appassionati gourmet. Piatti fantasiosi con ingredienti naturali, dove l’equilibrio dei sapori e del gusto primeggiano su tutto. Come nei filetti di trota al tartufo nero, un’abbinata di pesce e prodotti della terra che esalta i palati dei buongustai; tra le altre specialità imperdibili, ci sono anche l’uovo all’occhio di bue con verdure all’olio e tartufo nero, e non mancano i classici, come le fettuccine al tartufo. Per gustare tali e tante prelibatezze, recatevi in Via Lago del Turano a Il Tartufo (località Stipes, Ascrea - Tel. 0765711085). Sin dal nome si capisce qual è il punto di forza del ristorante! Le bruschette, i crostini, le carni e i funghi porcini sono arrostiti sul fuoco a legna. Prezzo medio: 30 euro. Per gustare una cucina che punta sui sapori locali e sulla freschezza dei prodotti, tutti a Km 0, provate il Lontero (Via Turanense, 2 Paganico Sabino Tel. 0765723029). Le paste sono rigorosamente fatte a mano. Le verdure provengono dall’orto di famiglia. Le specialità degli chef? Il tartufo, la carne alla brace e il pesce fresco del lago. Prezzo medio: 25 euro.

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