Varese vs Tortona 20_11_2021

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Occhio a...

CHRIS WRIGHT Citiamo lui perchè la sua storia ha quel qualcosa di commovente e di insegnamento per tanti ragazzi. A 23 anni, in Turchia nella sua prima stagione da professionista, ad un certo punto dell'allenamento sente qualcosa che non va. Stramazza a terra. Poi riparte. Il mattino dopo si ritrova completamente bloccato a letto. Esami su esami. La diagnosi è terrificante: sclerosi multipla, ma la sua idea è semplice quanto determinata: continuare ad essere un giocatore di basket. E, difatti, sarà il primo giocatore professionista malato di sclerosi a segnare un canestro in Nba: come dice lui in un'intervista, in pieno garbage time, ma le statistiche sono sempre statistiche. In Italia arriva nel 2015 a Pesaro, poi, dopo la doccia gelata in Israele dove viene tagliato per motivi... burocratici, arriva la chiamata di Varese. Una cavalcata indimenticabile: sette vittorie nelle ultime undici giornate e i playoff sfiorati con una rimonta incredi-

bile. E poi Chalon: Wright è fenomenale in semifinale dove ne mette 12 con 9 assist per battere i padroni di casa. Si supera in quella finale amarissima di Fiba Europe Cup: 19 punti su 62 totali di squadra portando Varese quasi alla vittoria che Theodore e Voigtmann scippano via. Poi l'antidoping contro Cantù, le carte per dimostrare che sono i farmaci indispensabili per curarsi e il rinnovo scivola via tra la rabbia e l'amarezza di un giocatore che, spesso, è più forte di tutto e tutti. Chris Wright non lo si può non amare per ciò che fa in campo. 27


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