IMMAGINARE IL FUTURO
Pensare il futuro è un compito decisivo per tutti, per il quale è utile farsi ispirare da studiosi, esperti, narratori: per immaginare come sarà il pianeta nel quale vivranno le prossime generazioni, saper prevedere come cambieranno le abitudini delle persone e individuare modelli di crescita pienamente sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
La natura è una grande macchina […] da questa macchina abbiamo molto da imparare e molto da capire. Ma non è né una macchina buona né giusta. Questi sono giudizi e proiezioni umani. La natura non si prende cura di noi. Va avanti e basta […] La lunga storia della specie umana è contraddistinta invece dagli sforzi continui. È un lungo viaggio dal naturale all’artificiale. E lo abbiamo fatto grazie alla nostra intelligenza e soprattutto alle tecnologie sempre nuove di cui disponiamo. […] Abbiamo sperimentato come potrebbe essere il mondo con un minore impatto ambientale. Ma il prezzo che abbiamo e stiamo pagando è enorme. La decrescita auspicata da alcuni ci è stata imposta da cause esterne e non volute. Se poi saremo in grado di avere il cielo azzurro e pulito e con milioni di persone al lavoro e in movimento, tanto di guadagnato. Ma per ottenere quel risultato dobbiamo fare ancora tanto lavoro e tanti miglioramenti tecnologici da raggiungere. Per i quali abbiamo a disposizione un’arma formidabile: il nostro cervello. Da usare in modo appropriato. […] Abbiamo bisogno di un serio riformismo ambientale. Che faccia affidamento sull’innovazione tecnologica, sulla possibilità per aziende e famiglie di investire in oggetti più amichevoli per l’ambiente e sulla capacità dello Stato italiano e dell’Unione europea di indirizzare la legislazione verso obiettivi ambientali. Il meglio chiama sempre il meglio. Il peggio, il contrario.
Chicco Testa, “Elogio della crescita felice. Contro l’integralismo ecologico” (Marsilio Editori - Collana Ancora, 2020)
TRIMESTRALE DI UNIONE ENERGIE PER LA MOBILITÀ
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