SPECIALE ASSEMBLEA
Carlo Bonomi Presidente di Confindustria
L’INDUSTRIA MOTORE DELLA RIPRESA di Carlo Bonomi
Confindustria è vicina a tutti i settori del downstream petrolifero che ha dimostrato il suo valore strategico durante l'emergenza del Covid, con approvvigionamenti sempre garantiti nonostante le ingenti perdite economiche legate al crollo delle vendite e le quotazioni delle commodity energetiche. L'emergenza sanitaria in cui ci siamo imbattuti ha avuto un impatto significativo, non solo sulla vita di tutti noi, ma sull'intera economia del nostro Paese. Anche l'Italia, come gli altri Stati, sta rispondendo alla crisi sviluppando una serie di politiche e misure di ripresa in diversi settori che avranno potenzialmente grandi impatti ambientali e sociali a breve medio e lungo termine. L'Italia potrà uscire da questa crisi solo attraverso una strategia in grado di proporre misure concrete, per garantire la competitività del nostro sistema produttivo e la sostenibilità ambientale. E ultimo, ma non meno importante, trasformare la sfida in un'opportunità di crescita economica. Abbiamo bisogno della definizione di un percorso chiaro che porti a una visione ampia, in particolare sui temi della transizione energetica. Gli obiettivi del Green Deal, con l'innalzamento delle ambizioni climatiche al 2030 e la prospettiva della carbon neutrality al 2050, impongono una radicale ridefinizione di molti processi di produzione. Per questo la Commissione europea ha previsto che almeno il 37
per cento dei fondi europei del Next coli in chiave sostenibile. L'Unione EuGeneration You vengano destinati alla ropea ha già fissato i target di riduziodecarbonizzazione dell'economia e ne delle emissioni per i nuovi veicoli, ulteriori fondi vengano stanziati all'in- proseguendo un percorso intrapreso terno del budget pluriennale dell'U- da circa 20 anni che ha già portato a un nione Europea. drastico abbattimento delle emissioni Secondo le nostre stime, per raggiun- nocive. Mi sono soffermato sul fabbigere gli attuali obiettivi nazionali di sogno di investimenti, senza consideriduzione delle emissioni del 40 per rare il segmento della mobilità, perché cento nel 2030, sarebbero necessari ritengo in questa sede importante apcirca 400 miliardi di euro in investi- profondire nelle sue specificità. Basti menti cumulati nel prossimo decen- pensare che nel Piano nazionale enernio. Senza congia clima (Pniec) tare l'imponente del Governo il cuL'Italia potrà uscire da apporto derivanmulato 2021-2030 te dal cambio del degli investimenti questa crisi solo attraverso parco veicolare nel settore dei trauna strategia in grado secondo logiche sporti viene stimadi proporre misure di mobilità sosteto in 759 miliardi concrete, per garantire la nibile. di euro. Si tratta competitività del nostro Si tratta di valori ovviamente di un sistema produttivo e la ingenti, ma destivolano di sviluppo sostenibilità ambientale nati ulteriormenpotenzialmente e ultimo, ma non meno te a salire con il dirompente che importante, trasformare la nuovo target di potrebbe generare riduzione della opportunità unisfida in un'opportunità di CO2 del 55 per che per le nostre crescita economica cento al 2030 imprese, purchè si annunciato qualriesca a coniugare che settimana fa dalla Presidente Von però la sostenibilità ambientale con der Leyen, che potrebbe comportare quella economica. un ulteriore incremento degli investi- Un esempio in tal senso è proprio l'ementi per circa 100 miliardi di euro. voluzione dei carburanti verso fuel Mi preme sottolineare in questa sede, decarbonizzati, che potrebbero perche il settore dei trasporti e così il mettere la riduzione delle emissiocomparto petrolifero saranno al cen- ni e al contempo rappresentare una tro di questa trasformazione, con la concreta salvaguardia dell'industria progressiva emissione di combustibili automotive europea e una sua imporlow carbon e la trasformazione dei vei- tante crescita. Per rendere possibile
TRIMESTRALE DI UNIONE ENERGIE PER LA MOBILITÀ
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