IL LUSSO DA SFOGLIARE
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Anno IV - Autunno 2011 Periodico trimestrale
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BERGAMO
COVER STORY NEWLIVING “mettetevi comodi” Guests CASCINA DEL SOLE GIANLUCA BAGATTINI UNIVERSITÀ AMEDEO AMADEO SIMONA VANONCINI Food COLDIRETTI BERGAMO Fashion & Luxury KANAKA GARAGE
Home & Design COLLEONI ROBERTO & C CHIESA OAK - RIVA 1920 PROGETTO GIARDINO
UP Arte MAX MARRA IRENE SERINA LUIGI FESTA
Hi-Tech MARCO SCARAMUCCI
Company TECNOCASA O.C.LEAN GLS - TREVIGLIO HLN
Motori MOTO GP - MUGELLO 2011 BONALDI MOTORI AUTO IN ARCADIA RENT
Last Minute EQUITAZIONE CAMPIONATO ITALIANO SENIORES
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IL LUSSO DA SFOGLIARE
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n compleanno... al TOP
Oggi è il mio compleanno… Compio tre anni; un traguardo importante per chi, come me, faccia parte di una specie sempre più rara… per alcuni addirittura in via di estinzione. Rarità dovuta al fatto che, non ne nascono più tanti come me e, le poche volte che ciò ancora accade, il merito pare essere più riconducibile alla disponibilità di capitali, che alla reale passione che, come accaduto a me, sarebbe bene fosse sempre caratteristica imprescindibile di appartenga al mio mondo… In questi tre anni, per la verità non sempre spensierati, ho più che mai capito sulla mia candida pelle che non vi può essere futuro senza aver giusta considerazione del proprio passato; e visto che tutto ciò che mi riguarda è evidentemente scritto nero su bianco, non posso davvero fingere di non essere consapevole di essere ancora qui grazie a chi, senza mai risparmiarsi, umanamente e professionalmente, ha fatto del proprio meglio e anche di più; ho continuato così a crescere, a migliorare, a conoscere gente nuova e a carpire attenzioni, critiche e, spesso lusinghieri apprezzamenti, anche da quanti si fossero sempre definiti migliori di me…
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Anno IV - Autunno 2011 Periodico trimestrale
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COVER STORY NEWLIVING “mettetevi comodi” Guests CASCINA DEL SOLE GIANLUCA BAGATTINI UNIVERSITÀ AMEDEO AMADEO SIMONA VANONCINI Food COLDIRETTI BERGAMO Fashion & Luxury KANAKA GARAGE
Home & Design COLLEONI ROBERTO & C CHIESA OAK - RIVA 1920 PROGETTO GIARDINO Hi-Tech MARCO SCARAMUCCI Motori MOTO GP - MUGELLO 2011 BONALDI MOTORI AUTO IN ARCADIA RENT
UP Arte MAX MARRA IRENE SERINA LUIGI FESTA Company TECNOCASA O.C.LEAN GLS - TREVIGLIO HLN Last Minute EQUITAZIONE CAMPIONATO ITALIANO SENIORES
Editoriale editorial di Giovanni Volpe
Devo, dunque, molto a chi mi ha messo al mondo, a colui il quale mi aveva già in mente e mi voleva un bene raro, ben prima che nascessi, e mi presentò a tutti voi in quell’autunno del 2008. Ma devo davvero tanto anche a quanti abbiano creduto in me sin dalle mie prime ore di vita; a chi abbia fatto sì che – concedetemi un pizzico di vanità – abbia saputo farmi tanto bello, sano e forte. A quanti abbiano messo a disposizione la propria creatività fatta di parole, immagini e colori, per il semplice piacere di farlo o poco più… E devo persino molto anche a chi, negli anni, abbia inutilmente tentato di imitarmi, a volte spudoratamente, finendo soltanto per rendermi ancor più bello e forte, agli occhi di voi tutti. Non è stato sempre facile; in tanti si sono finti miei amici, hanno finto di volermi bene o hanno cercato di comprare la mia stima e il mio affetto, per poi abbandonarmi al mio destino, alla prima difficoltà. Nel chiedere scusa per non essere stato sempre puntuale, e senza dimenticare quanti mi abbiano dato tanto, ricevendo a volte in cambio meno di quanto avrebbero meritato, sono felice di poter festeggiare con voi questo mio terzo compleanno; e sono contento che chi, in questo momento stia riempiendo come sempre la prima delle mie numerose pagine, in questo “autunno 2011”, mi abbia recentemente presentato una decina di nuovi amici che, insieme a lui e ai suoi collaboratori più stretti, mi stanno dando tutte le attenzioni che merito… Finalmente un compleanno… al TOP! “UP Bergamo, il lusso da sfogliare”, io… il festeggiato Giovanni Volpe, mio fondatore e direttore responsabile, con tutti i suoi appassionati collaboratori e fornitori. www.upbergamo.com, la mia nuova “seconda casa” . TOP TEN, la mia nuova “famiglia” e casa editrice.
A TOP BIRTHDAY... Today it is my birthday... Three years have been spent, an important goal for who, like me, belongs to a rare species... sometimes in disappearance... Rarity due to the fact that only a few are like me, and when this happens, it seems that the merit can be referable to availability of capitals and not to real passion, the essential characteristic of my world. In these three years, not always thoughtless, I realize that there cannot be a future without a past and as far as me concerned it is clearly written. I know to be here thank to whom has done the best, never sparing himself humanely and professionally, so that I could continue to grow, to improve, to meet new people and to steal attention, criticism, gratifying appreciations, also from who has been defined better than me. I am grateful to whom brought me into the world, to whom was thinking of me and loved me in a precious way before coming out and to whom introduced me to all of you in that autumn in 2008. I am also grateful to whom believed in me and in my very first steps and to whom was able to make me so beautiful, health and strong... please let me allow this little vanity. Thanks to whom makes available the own creativity expressed in words, images and colours, for the simple pleasure of doing it. And I also say thank you to whom, over the years, has unsuccessfully tried to imitate me, with the result to strengthen me under your eyes. It was not always easy, many have pretended to be my friends and to care for me or they tried to buy my respect and my affection just to leave me to my destiny at the first difficulty. I apologize not to be always punctual but I do not forget who has given so much to me and not always rewarded in the deserved way. I am happy to celebrate my third birthday with you and I am glad that who is filling the first of my numerous pages, in this “autumn 2008”, recently introduced me about ten new friends that together with closer collaborators are giving me all the attentions I deserve. Finally... a TOP birthday! “UP Bergamo, the luxury to leaf through”,... it is me the guest of honour. Giovanni Volpe, my founder and Manager Director with all his passionate collaborators and suppliers. www.upbergamo.com, my new “second home” TOP TEN, my new “family” and publishing house. Up Bergamo
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Cover story NEWLIVING METTETEVI COMODI Beneficenza Il piacere di fare beneficenza
Psycology A me gli occhi...
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Food COLDIRETTI BERGAMO Sapori e benessere a portata di mano Fashion & Luxury KANAKA GARAGE Officina di passioni Home & Design 54 COLLEONI ROBERTO & C Abitare... ad arte 62 OAK - RIVA 1920 Abita la natura
Università Una nuova sfida
70 CHIESA - FISAR Due anni di successi Medical Una squadra d’eccellenza
Donne di successo Simona Vanoncini Madre Natura...
76 PROGETTO GIARDINO Pubblico e privato
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Hi-Tech AGC - CARIGE Comunicare a 360°
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Motori 92 MOTO GP - MUGELLO 2011 Al Mugello con Michele Maggioni
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96 BONALDI MOTORI Pioggia di stelle 106 AUTO IN Per tornare a volare Una nuova filosofia 110 ARCADIA RENT Il servizio che mancava
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UP Arte 116 Max Marra 120
Irene Serina
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Lugi Festa
Company 126 TECNOCASA 132 O.C.LEAN 138 GLS - TREVIGLIO 146 HLN
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Last minute Equitazione Campionato Italiano Seniores Back Stage
Info Tutti gli amici di UP Bergamo
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di Giovanni Volpe • foto Chiara Isner Matera - Michele Maggioni
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l gruppo NewsSstem torna protagonista di UP Bergamo e lo fa per presentare il nuovo e prestigioso show-room Divani & Divani by Natuzzi - marchio al quale NewLiving srl, società del gruppo, è affiliata - recentemente inaugurato all’interno di Orio Center. Con questo restyling dello storico negozio situato all’interno delle gallerie del centro commerciale, NewLiving prosegue nell’ulteriore innalzamento, a livello di immagine e qualità, del noto marchio da sempre leader mondiale nella produzione e distribuzione di salotti , ora più che mai di altissima qualità; ne abbiamo parlato con Federica Salvatoni, amministratore delegato del gruppo NewSystem che, con i fratelli Luca e Monica e Andrea Capelli da oltre trent’anni, oltre a quattro negozi Divani & Divani by Natuzzi tra Bergamo e Brescia, si occupa dell’allestimento di arredi navali, case prestigiose e pregetti contract in generale in Italia e all’estero.
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TAKE IT EASY Once again NewSystem group comes back to be the protagonist of UP Bergamo with the new and prestigious showroom Divani & Divani by Natuzzi, recently opened in Orio Center. Trademark to which NewLiving Ltd. is a member. With this opening, NewSystem continues its increase in a quality and image level. The brand is always known for the manufacture of the living rooms. We talked to Federica Salvatoni, CEO of the NewSystem, who, with her brothers Luca and Monica, attends to naval fitting-out furniture and prestigious house in Italy and abroad. Furthermore for over thirty years they have four stores Divani & Divani by Natuzzi in Bergamo and Brescia.
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Qual è il legame tra Divani & Divani by Natuzzi e NewLiving a livello formale e di immagine? NewLiving, una delle società del gruppo, è affiliata di Natuzzi nella gestione della rete commerciale Divani & Divani by Natuzzi. Questa partnership nasce nell’ormai lontano 1992, con l’apertura del secondo negozio in Italia Divani & Divani e da allora questa nostra collaborazione ha sempre portato a successi reciproci. E cosa è in grado di spiegarci in merito all’importanza strategica e di immagine del nuovo show-room all’interno di Orio Center, a partire dall’idea ispiratrice, dal design del locale, per arrivare al nuovo posizionamento del prodotto? Il restyling del negozio di Orio rientra in un progetto internazionale di adeguamento della rete rispetto alle innovazioni commerciali e stilistiche della casa madre, egregiamente rappresentate dal prototipo progettato per i saloni di Milano della scorsa primavera.
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What is the connection between Divani & Divani by Natuzzi and NewLiving Ltd? NewLiving, one company of the group, is affiliated with Natuzzi in the management of the commercial network Divani & Divani by Natuzzi. In 1992 this partnership was established with the opening of the second store Divani & Divani in Italy and since then our collaboration has always had reciprocal successes. And what can you say about the strategic importance of image of the new showroom in Orio Center? Starting from the inspiring idea and the internal design, arriving to the new product’s positioning. The restyling of the store in Orio, is a part of an international project that fits with the commercial and stylistic innovations of the head office, very well represented by the prototype presented during the show in Milan last spring.
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Con questo stile rinnovato, pulito, moderno ma allo stesso tempo accogliente e di chiara ispirazione domestica, vogliamo trasmettere già in negozio l’atmosfera familiare che ognuno è solito respirare nella propria abitazione, guidando il nostro cliente all’interno dello spazio che più lo rappresenti e nel quale si identifichi: ecco perché il nostro slogan “Natuzzi, benvenuti a casa”. In che modo NewLiving e, più in generale il gruppo NewSystem, possono giovare in termini di immagine e ricerca della qualità, a Divani & Divani? Per missione, il nostro gruppo si occupa di eccellenza e qualità da sempre: per questo condividiamo pienamente la strategia commerciale che Natuzzi ci ha indicato e che si esprime attraverso una gamma rinnovata di prodotti di altissimo design; prodotti che, inoltre, sono ricchi di concetti innovativi messi a disposizione dell’utente finale.
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With this renovated, clean, modern and warm style in our store, we would like to recall a familiar atmosphere that drives our clients inside a space in which they can be represented and identified. That is why our slogan “Natuzzi, welcome home.� In which way NewLiving and NewSystem Group can be good for Divani & Divani, in terms of the image and research of quality? The mission of our group looks after quality and excellence, for this reason we fully support the commercial strategy of Natuzzi. This strategy is shown and expressed through a new range of products of high and innovative design.
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COVER STORY At the same time, the turnkey projects of furniture we manufacture, are addressed to demanding customers who choose Natuzzi to complete their living area. In which way does the new showroom represent and embody the concept of luxury, style and quality expressed by the group? And what is symbolic meaning of the opening of an important showroom in this period of general crisis? We are convinced that in times like these, where everything is more precarious and uncertain, people who choose to spend money, are looking for valuable, long-lasting, innovative and harmonic product. Values that Natuzzi can ensure with its Made in Italy and Certifications. Our concept and a project have a common denominator: quality. It becomes essential that our store has the same values and faith in the future, the same values that we have and induce us to new incentives. A final note to this very important business deal of NewSystem group is the collaboration with a significant architect. Please explain what is concerned... The collaboration with the architect Paola Navone, a prestigious name for the furniture’s design, is just one of the implications of this strategy. For our Collection 2012 she enriched our offer with the presentation of a good range of textile products, united by a spirit of innovation. We are confident that they will be rewarded by our regular customers and from those, who takes care of the perfect combination between style and quality that our products are able to guarantee.
Allo stesso tempo i progetti d’arredo chiavi in mano che realizziamo, sono rivolti a una clientela esigente e alla ricerca della qualità di prodotti e servizi; proprio quella stessa clientela che, spesso, sceglie un prodotto Natuzzi per completare la zona living. In che modo il nuovo show-room rappresenta e incarna idealmente il concetto di lusso, stile e qualità espresso dal gruppo che amministra? E che significato simbolico si cela dietro l’apertura di uno show-room tanto importante, in un periodo di crisi generale come quello che attraversiamo? A spingerci verso nuove e ambiziose sfide imprenditoriali è convinzione che, proprio in momenti come questi, nei quali tutto é più precario e incerto, chi sceglie di spendere il proprio denaro lo faccia cercando un prodotto di valore, che duri nel tempo e che sappia trasmettere qualità, innovazione e armonia. Valori, cioè, che solo un’azienda come Natuzzi, votata al Made in Italy e certificata, può garantire. E naturalmente, all’interno di un concetto e di un progetto che abbia la qualità come denominatore comune, diventa fondamentale che anche il negozio trasmetta gli stessi valori e la fiducia nel futuro, che noi per primi come giovani imprenditori abbiamo dentro di noi e dai quali traiamo stimoli sempre nuovi. Un ultimo cenno a questa importante operazione stilistica di NewLiving che racchiude in sé anche una collaborazione con un architetto molto titolato; ci spieghi di cosa si tratta… La collaborazione con l’architetto Paola Navone, prestigioso nome nel circuito del design d’arredo a livello internazionale, è solo uno dei risvolti di questa strategia: pensando e realizzando per la nostra collezione 2012 alcuni prodotti in tessuto sfoderabile, l’architetto Navone ha infatti arricchito la nostra offerta, consentendoci di presentare anche un buon assortimento di prodotti in tessuto, accomunati da uno spirito innovativo, e che siamo certi verranno entusiasticamente premiati dalla nostra clientela affezionata e, prima ancora, da quanti abbiano a cuore il raro ma ideale connubio tra stile e qualità che, oggi più che mai, i nostri prodotti sono in grado di offrire.
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www.silvanoderui.com
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BENEFICENZA PSYCOLOGY UNIVERSITÀ MEDICAL DONNE DI SUCCESSO Up Bergamo
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l piacere di fare beneficenza
di Daniela Moraschi foto Chiara Isner Matera - Michele Maggioni
’ho scoperto grazie all’Onlus “Gli Amici del Moyamoya”. È successo lo scorso 2 giugno, al Ristoranch della Cascina del Sole di Carobbio degli Angeli, a una cena organizzata per far conoscere la Moyamoya al maggior numero possibile di persone. Un nome curioso Moyamoya, con una traduzione che trasmette un senso di intangibilità: “Nuvola di Fumo”…! Eppure durante questa serata, la malattia Moyamoya si è rivelata chiara tangibile a tutti i presenti: la carotide, la principale vena che veicola sangue al cervello, si indebolisce a tal punto da scomporsi in innumerevoli capillari più sottili e fragilissimi, che formano una sorta di fitta rete all’interno del cervello. Agli “occhi” di una tac o di una risonanza magnetica, questa ramificazione è talmente estesa da apparire come una nuvola di fumo… Questa semplice immagine, anche a chi come me non è molto preparato in fatto di medicina, aiuta a capire quanto diventi fragile la carotide. Come una nuvola di fumo, che con un delicato soffio di vento si disperde, così la Moyamoya in un soffio disperde la vita di chi ne è affetto; lo fa attraverso ictus, ischemie ed emorragie cerebrali. Basta un paravento per evitare che la nuvola si disperda; questo paravento significa fisioterapia giornaliera e medicinali che, all’unisono, permettono a chi è affetto dalla Moyamoya di vivere una vita quasi normale. Trattandosi di una patologia rara, non è distante dagli interessi delle principali case farmaceutiche investire nella ricerca e, tantomeno la sanità italiana, la riconosce come patologia. La conseguenza è che, chi ne è affetto, non goda di assistenza medica; cosa ancor più grave, in questo modo, i medici non vengono istruiti per identificarla rischiando dunque di rimanere sempre tra le patologie rare e non riconosciuta nei pazienti. Così solo persone volenterose si sono fatte carico di divulgare informazioni sulla Moyamoya e di raccogliere fondi per aiutare chi ne è affetto. Alla cena ha partecipato anche Monica, una giovane donna affetta da questa malattia, che ha ispirato Giusy Rossi a fondare l’unica Onlus in Italia che si preoccupi di chi con questa malattia ci convive. Monica vive su una sedia a rotelle ma, grazie all’aiuto degli amici del Moyamoya, ha regalato a tutti una grande emozione positiva: dopo 5 anni è tornata a camminare e lo ha fatto lì, per la prima volta, davanti ad un centinaio di persone che hanno trattenuto il fiato per tutto il tempo che lei ha impiegato ad attraversare la sala del ristorante. Potete immaginare la sensazione di tutti i presenti mentre silenziosamente guardavano la scena? Mentre trattenevano il respiro? Mentre col pensiero incitavano Monica a compiere questi nuovi primi passi?
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BENEFICENZA THE PLEASURE OF CHARITY I found out this pleasure thanks to the Non-profit organization “Friends of Moyamoya”. The event took place last 2nd June, at Ristoranch Cascina del Sole in Carobbio degli Angeli, during a dinner organised to promote the Moyamoya at the greatest possible number of people. Moyamoya a curious name, that with its translation gives a sense of untouchability “Cloud of steam”…! During this evening, moyamoya disease was revealed to all present clearly: the carotid, the main vein that carries blood to the brain, gets weak to break up into numerous thin and fragile capillaries, which form a kind of dense system in the brain. Besides during the magnetic resonance this ramification is so extensive to appear like a cloud of steam. Moyamoya dissolves lives of those are affected causing ictus, ischemia and celebral haemorrhage. To avoid cloud’s dispersal, daily physiotherapy and remedies are needed to live a quite normal life. This disease is rare. The effect is that doctors are not well-informed to identify this uncommon pathology at the risk of very few medical assistance for patients and the no identification of it as disease. Just willing people are spreading information on Moyamoya and are raising founds to help who is affected. Monica, a woman affected of this disease, took part in this dinner. It was Monica who motivated Giusy Rossi to found the sole Onlus in Italy that takes care of this pathology. Monica lives on a wheelchair but thanks to the help of Friends of moyamoya, gave a very positive emotion to everyone: after 5 years went back to walk, during that dinner, for the first time. People held their breath while she crossed the restaurant room.
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Potete immaginare la soddisfazione di sapere che con l’investimento di una cena abbiano concretamente contribuito a far sì che altre persone affette dalla patologia di Monica, possano tornare a vivere? O addirittura che altri non debbano nemmeno smettere mai di camminare? Una grande emozione! Quanto avrete certo dedotto dalle mie precedenti parole è certamente in totale sintonia deve con quanto abbiano provato i componenti del Rotary di Dalmine che hanno partecipato alla cena; un evento emozionante e positivo che li ha spinti a impegnarsi con l’associazione a raccogliere altri fondi. Un impegno raccolto appieno da Silvano De Rui di GLS e da Giuseppe Mauriello di Progetto Giardino, che si sono impegnati ad organizzare, in collaborazione e presso la Cascina del Sole di Carobbio degli Angeli, un importante evento per il prossimo 2 Giugno. Partecipare a questa cena è stata un’esperienza di grande impatto che consiglio a tutti di sperimentare. Un uomo saggio ha detto: “Perché andare a una cena qualsiasi quando partecipando a una di beneficienza, ho anche la possibilità, al medesimo prezzo, di aiutare chi ne ha bisogno?” Sì, perché si pensa che, affinché ne valga la pena, la beneficienza debba essere di notevole impegno economico; ma non è affatto così che vanno le cose. La beneficienza è come la meravigliosa cascata che vedete sullo sfondo di queste parole, sembra un’imponente massa di acqua… Invece, se osservate con occhi diversi, scoprirete che è l’insieme di tante piccole gocce, e ogni piccola goccia sconfigge con forza la roccia. Ognuno di noi può essere una piccola goccia e insieme possiamo formare una grande cascata alla quale nessuna roccia potrà resistere. E allora vi esorto a unirvi agli amici del Moyamoya, il prossimo giovedì 2 giugno, per una serata speciale ed entusiasmante. Ci saranno: aperitivo e cena bordo piscina, a seguire, presentata da Andrea De Sabato e Sara Ventura di RTL 102,5, la serata sarà allietata dall’esibizione del cabarettista... e dal concerto del gruppo... … Perché andare a una cena qualsiasi quando, partecipando a questa, farete la differenza?
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Can you imagine the sensation of satisfaction of people who invested their efforts and donation to give a new life? A great emotion for everyone! Just a touching event like that, can incite Dalmine Rotary members to apply themselves to raise new founds. Silvano de Rui of GLS and Giuseppe Mauriello of Progetto Giardino are devoting themselves to the organization of a great event at Cascina del Sole in Carobbio degli Angeli for the next 2nd June. A wise man said: “why should we go to an ordinary dinner when at the same price we can take part in a beneficence dinner?” We often think that beneficence means great economic obligation, but it is not so. Beneficence is a wonderful waterfall, it is an union of little drops and the power of these little drops defeats the rock with energy. So we suggest you to join a “Friends of Moyamoya” for a special end exciting evening next Thursday 2nd June. Cocktail and dinner at the swimming pool with Andrea De Sabato and Sara Ventura of RTL 102,5. Night will be entertained by cabaret artiste… and a music concert of the group... Why should you go to an ordinary dinner, when taking part in this event you can make the difference ?
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a cura del dott. Gianluca Bagattini
me gli occhi... LOOK AT ME! With this issue of UP Bergamo, we publish a series of articles on hypnosis and neo-Ericksonian hypnotic psychotherapy. The theme will be divided into three parts: 1. Hypnosis hypnotic psychotherapy: historical evolution of the concept of hypnosis. - 2. The neo-Ericksonian hypnotic psychotherapy. - 3. Clinic of neo-Ericksonian hypnotic psychotherapy. From the hypnosis to hypnotic psychotherapy: historical evolution of the concept of hypnosis: differences and current events. The term hypnosis causes generally negative reactions in inexpert people This depends on several reasons: first of all to the spectacular and magical use of hypnosis by jugglers, charlatans, and various characters, who, with their centuries-old and questionable activities have rooted unfavorable beliefs. Secondly, people generally are afraid of the unexplained phenomena marked by uncertainty and incomplete knowledge. Third, we must remember that the use of altered states of consciousness in the context of psychotherapy, is fairly recent.
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PSYCOLOGY on questo numero di UP Bergamo, pubblichiamo una serie di articoli sull’ipnosi e la psicoterapia ipnotica neo-ericksoniana. Il tema verrà articolato in tre parti: 1. Dall’ipnosi alla psicoterapia ipnotica: evoluzione storica del concetto di ipnosi. - 2. La psicoterapia ipnotica neo-ericksoniana. - 3. Clinica della psicoterapia ipnotica neo-ericksoniana. 1. Dall’ipnosi alla psicoterapia ipnotica: evoluzione storica del concetto di ipnosi: quali differenze e quali attualità. Il termine ipnosi provoca nelle persone non addette ai lavori reazioni generalmente negative. Questo dipende da varie motivazioni: in primo luogo certamente importante è stato l’utilizzo a scopo spettacolare e magico dell’ipnosi da parte di giocolieri, ciarlatani e personaggi vari che con la loro plurisecolare e quantomeno dubbia attività hanno radicato nelle persone convinzioni sfavorevoli all’ipnosi. In secondo luogo, le persone generalmente temono i fenomeni che appaiono inspiegabili, comunque contrassegnati da incertezze e incompleta conoscenza. In terzo luogo, dobbiamo ricordare che l’utilizzo degli stati modificati di coscienza nell’ambito della psicoterapia come oggi la intendiamo è abbastanza recente. Un’idea molto diffusa e temuta è che la persona che si fa ipnotizzare diventi succube dell’ipnotista e in balia del suo volere. Questa convinzione ha radici molto lontane e distorte ed ha origine dagli spettacoli di baraccone di una volta in cui prevale l’aspetto autoritario impositivo dell’ipnotista che in virtù dei suoi poteri magici condiziona il soggetto, che appare quindi in completa sudditanza. La famosa frase “a me gli occhi” riassume il potere dell’ipnotizzatore che nella fantasia popolare tramite lo sguardo entra in possesso dell’anima e dell’energia dell’ipnotizzato. In sostanza, quello che viene comunemente ritenuto ipnosi è un aspetto coercitivo dell’ipnotizzatore sull’ipnotizzato e l’ipnosi è la facoltà dell’ipnotizzatore, che il soggetto ipnotizzato subisce passivamente. In realtà, come vedremo più avanti, l’ipnosi meglio definita come trance ipnotica è uno stato modificato di coscienza, né veglia né sonno, che è una caratteristica naturale dell’individuo e che, opportunamente evocato dallo psicoterapeuta ipnotista, viene utilizzato per facilitare la comunicazione con il paziente e il suo inconscio nell’ambito di un percorso di psicoterapia ipnotica. Sicuramente da un punto di vista storico, l’evoluzione dell’ipnosi vede dei periodi di convivenza di operatori disonesti, il cui unico scopo era dimostrare il proprio potere sull’ipnotizzato( fenomeno peraltro inutile e fine a sé stesso senza alcuna componente terapeutica ) e persone che operavano in virtù del loro ruolo sociale (sciamani, guaritori, ecc.) con l’intento di essere portatori di effetti benefici sull’ipnotizzato. La storia dell’ipnosi parte da Mesmer (1734- 1815), considerato lo scopritore dell’ipnosi e suo primo attento analizzatore, si evolve con Milton Erickson, (1902 – 1980) psichiatra statunitense, pietra miliare nello sviluppo della psicoterapia ipnotica.
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This is a widespread idea due to the fear to be dominated by the hypnotist and at the mercy of his will. That belief has far away and distorted roots that come from freak shows of the past in which people appeared in complete subjection of the hypnotist. The famous phrase “look at me,” sums up the power of the hypnotist that in the popular imagination the eyes come into possession of the soul and of the energy of the hypnotized. What is commonly thought, it is a coercive aspect on the hypnotized. The hypnosis is the faculty of the hypnotist to whom the hypnotized has to submit passively. In reality hypnosis is defined as hypnotic trance. It is altered state of consciousness, either waking or sleeping, that is a natural characteristic of the individual, used to facilitate communication with the patient and the unconscious. Certainly from a historical point of view, the evolution of the hypnosis meets periods of coexistence of rogue speculators, whose purpose was to demonstrate their power on hypnotized (a paltry phenomenon without any therapeutic component). The history of hypnosis starts from Mesmer (1734 - 1815), considered the discoverer of hypnosis, and first analyzer, then it evolves with Milton Erickson, (1902 1980), American psychiatrist, a milestone in the development of hypnotic psychotherapy.
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PSYCOLOGY In Italia in particolare, l’ipnosi si diffonde per merito del professor Giampiero Mosconi (1921-2010 fondatore della A.M.I.S.I., Associazione Medica Italiana per lo Studio dell’Ipnosi) che nel 1957 effettua per la prima volta la preparazione al parto mediante l’ipnosi. Anche Sigmund Freud era stato attratto dalla conoscenza delle esperienze sia della scuola di Nancy con Liébehault e Bernheim sia della scuola della Salpétrière con Charcot, in particolare quest’ultima aveva esercitato una profonda influenza su di lui tanto da scrivere nelle sue Lettere: “Nessun altro uomo ha mai avuto una tale influenza su di me”. Il padre della psicanalisi utilizzò l’ipnosi per un breve periodo definendola “l’oro dei poveri”, perché in molti casi consente di raggiungere più rapidamente gli stessi obiettivi che si possono ottenere con la psicanalisi (come noto, lunga e costosa). Credo di aver sufficientemente evidenziato la profonda differenza, quindi, tra l’ipnosi e l’utilizzo della trance ipnotica nell’ambito della psicoterapia ipnotica, ovvero quella terapia medica che viene oggi impiegata negli studi degli psicoterapeuti esperti in questa disciplina. La psicoterapia ipnotica agisce attraverso una particolare condizione della mente e del corpo della persona: la trance ipnotica, che è quella condizione in cui ci si trova al termine di un percorso praticato dal terapeuta definito procedimento di induzione o “suggerimento ipnotico”. La trance ipnotica è uno stato di coscienza modificato simile al dormiveglia e all’”incantamento” nel quale l’attività dell’emisfero razionale dominante è rallentata. è caratterizzato anche da un distacco dalla realtà e da uno stato di coscienza modificato in cui abbiamo una chiusura agli stimoli esterni e un’apertura a quelli interni, come se la nostra attenzione venisse spostata dalla realtà esterna a quella interna.Quando siamo in ipnosi l’attività dell’emisfero sinistro del cervello, che controlla le funzioni logiche e razionali, diminuisce, come se venisse temporaneamente disattivato, cui corrisponde una crescita dell’attività dell’emisfero destro, parte che controlla il pensiero metaforico, l’immaginazione e la capacità di visualizzazione. Ovviamente, l’ipnosi non provoca l’annullamento della volontà, ma soltanto una “sospensione” delle forme di controllo razionali per lasciare all’inconscio la possibilità di esprimersi liberamente e di stimolare, conseguentemente, le capacità di auto guarigione dell’organismo, nonché di liberare tutte quelle potenzialità che, spesso represse a livello inconscio, reclamano l’attenzione del paziente manifestandosi in malattie psicosomatiche di varia natura. Al termine dell’induzione ci troviamo,quindi, in uno stato di trance ipnotica in cui l’attività dell’emisfero destro, ora dominante, è messa nelle condizioni di esprimersi e noi siamo in grado di “pensare” emotivamente. Ciò che mi ha portato come Medico Chirurgo Odontoiatra a specializzarmi in Psicoterapia è stata la sofferenza che provavo nel vedere come alcuni pazienti fossero in continua lotta tra mal di denti e l’impossibilità di accedere a uno studio dentistico a causa della loro odontofobia. Questa situazione comportava un aggravamento della patologia dentale e dell’apparato masticatorio e costringeva i pazienti all’assunzione prolungata di farmaci. Alla remissione della sintomatologia dolorosa e il conseguente atteggiamento d’attesa corrispondeva un netto peggioramento del quadro clinico. L’approccio a questi pazienti, pur facendo ricorso a tutte le risorse comunicative a mia disposizione, risultava difficile e indaginoso con il risultato di frequenti annullamenti degli appuntamenti e prolungamento delle terapie in quanto per i pazienti fobici sottoporsi alle terapie odontoiatriche programmate comporta una grande sofferenza. Dopo essermi documentato sull’argomento capii ben presto che la soluzione implicava l’acquisizione di nuovi strumenti e nuove abilità e di conseguenza la decisione fu quella di iscrivermi a una scuola di Specialità in Psicoterapia. In seguito ad una approfondita ricerca sulle varie scuole scelsi il percorso della Psicoterapia Ipnotica ritenendolo il più adeguato all’approccio dell’odontofobia, considerata anche la grande componente ansiosa che caratterizza i fobici e constato come la psicoterapia ipnotica sia un approccio d’ elezione all’ansia disfunzionale. Nel prossimo numero tratteremo la seconda parte riguardante la psicoterapia ipnotica neo-ericksoniana.
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In Italy hypnosis is dwelled thanks to Professor Giampiero Mosconi (1921-2010 founder of AMIS, Italian Medical Association for the Study of Hypnosis),that in 1957 for the first time he carried out the preparation for childbirth using hypnosis. Even Sigmund Freud has been attracted by the experience of knowledge either the school of Nancy with Liébehault and Bernheim or the school of the Salpetriere with Charcot. This last one especially influenced him to write his “ Letters”: “No other man has never had such an influence on me. “ The father of psychoanalysis used hypnosis for a short period, called “the gold of the poor”, because in many cases hypnosis achieves the same goals as that we can get with psychoanalysis (long and expensive). I think to have sufficiently demonstrated the profound difference between hypnosis and the use of hypnotic trance in psychotherapy, that is a medical discipline used by expert psychotherapists. The hypnotic psychotherapy works through a particular state of mind and body of the person: the hypnotic trance, is that condition at the end of a path defined procedure for induction or “hypnotic suggestion” . The hypnotic trance is an altered state of consciousness similar to” to be drowsing” and to ‘“ecstasy” in which the activity of the rational dominant hemisphere becomes slow. It is also characterized by a detachment from reality and an altered state of consciousness where we have a closure to external stimulus and an opening to internal stimulus. When we are under hypnosis, the activities of the left hemisphere of the brain, that controls the logical and rational functions, come down. In the meanwhile the activities of right hemisphere, that controls metaphorical thought, imagination and visual ability, rise. Of course, hypnosis does not cause the cancellation of the will, but only a “suspension” of rational control in order to allow the unconscious a possibility to express itself freely and to stimulate the ability of the auto-recovery of the organism. Therefore to release all potentialities often repressed at an unconscious level. At the end of induction we are in a state of hypnotic trance in which the activity of the right hemisphere, now dominant, is put in a position to express itself and we are able to “think” emotionally. In the next issue we will discuss the second part on the neo-Ericksonian hypnotic psychotherapy.
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na nuova sfida di Mario Pesenti
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ontinua la presentazione dell’innovativa esperienza della Scuola Internazionale di Dottorato (SID) in Formazione della persona e mercato del lavoro dell’Università degli studi di Bergamo che vanta novanta dottorandi, tra cui un argentino, un’austriaca, una cubana e una mozambicana (www.unibg.it/phd-educationandlabour). In questo numero viene presentata l’intervista al Coordinatore della Scuola di Dottorato, Prof. Giuseppe Bertagna, ordinario di Pedagogia generale dell’Università di Bergamo e Direttore del Centro di ateneo per la Qualità dell’Insegnamento e l’Apprendimento (CQIA) all’interno del quale è stata istituita la SID. Prof. Giuseppe Bertagna la Scuola Internazionale di Dottorato (SID), grazie anche agli impulsi del precedente Rettore dell’università di Bergamo, prof. Alberto Castoldi, e dell’attuale Rettore, prof. Stefano Paleari, ha visto la luce nel 2009. Lei è il Coordinatore di questa Scuola. Ci può dire quali sono le sfide che si vogliono affrontare e quali sono le risposte che si vogliono offrire con la SID? La Scuola è nata ed ha avuto, tra pochissime, anche il sostegno del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur) fondamentalmente perché è stata pensata per rispondere a tre importanti sfide. La prima. L’Italia è l’unico paese al mondo nel quale i dottorati di ricerca sono finora serviti pressoché esclusivamente per la riproduzione del personale universitario. E con una logica così darwiniana che, se è accettabile nelle dinamiche e nei tempi della natura, è inaccettabile economicamente, moralmente e civilmente quando si ha a che fare con le persone umane. Noi abbiamo voluto, al contrario, che il dottorato di ricerca diventasse un titolo di studio in grado di certificare competenze non solo accademiche, ma anche professionali. Non ha senso immaginare che solo chi fallisce l’accesso ai dottorati di ricerca o i meno fortunati tra gli addottorati debbano «lavorare» e «mettersi sul mercato». La SID è nata per testimoniare il contrario: il dottorato è e deve essere l’avvio più qualificato a qualsiasi lavoro che pretenda la qualifica non abusata di «superiore», sia esso accademico sia esso extra accademico, manuale o intellettuale. La seconda sfida è che, per rispondere in maniera non velleitaria alla prima, è indilazionabile la rottura di un diffuso e purtroppo durissimo pregiudizio: che tra teoria e pratica ci debba essere un abisso; che chi studia non possa lavorare (e viceversa); che il lavoro, qualsiasi lavoro, non possa e non debba essere una sorprendente risorsa educativa e culturale oltre che professionale. Non a caso la nostra Scuola valorizza le esperienze formative in internship e in apprendistato. Gli imprenditori più lungimiranti lo hanno compreso: per poter contare su «professionalità superiori» che fecondino le proprie organizzazioni lavorative è indispensabile far fare a giovani capaci e meritevoli percorsi formativi che connettono accademia e apprendistato, ricerca con pratica, studio con lavoro. Del resto, la legge stessa favorisce questa scelta, quando assicura agli imprenditori che optano per questa strada anche numerosi sgravi contributivi. Per questo la SID è, a suo modo, anche un’agenzia del lavoro: fa incontrare domanda ed offerta; presenta agli imprenditori profili di giovani che potrebbero utilmente cominciare un percorso formativo nella loro azienda in apprendistato; stipula contratti formativi in internship con aziende interessate a provare l’efficacia e l’efficienza della formazione assicurata dalla SID. L’ultima sfida è quella della personalizzazione dei percorsi formativi. Non è infatti possibile raccogliere le prime due sfide senza questo fondamento. Per questo, nella nostra Scuola, hanno un’importanza strategica i supervisori che accompagnano passo passo ogni dottorando e che prendono contatti con i supervisori aziendali quando esistono percorsi formativi costruiti in internship o apprendistato. Allo stesso tempo, questa ampia personalizzazione si accoppia con corsi di base interdisciplinari, con sedute di approfondimento specialistico e con seminari di confronto promossi dalla Scuola per tutti i dottorandi e tenuti da studiosi italiani e soprattutto stranieri, nonché da testimoni privilegiati del mondo della ricerca e dell’impresa. Ci aiuti a capire perché la formazione della persona ed il mercato del lavoro sono un connubio positivo ed assennato. Tra le parole che qualificano la SID - Formazione, Persona, Mercato, Lavoro – c’è una relazione sistemica? Rispetto al modo comune di leggere il rapporto tra la «formazione della persona» e il «mercato del lavoro», la SID rivendica una specificità di prospettive di cui è orgogliosa e che, in fondo, costituiscono anche il motivo che l’ha fatta nascere. Di solito, infatti, sia nell’agire sia nel pensare comune esiste l’arcipelago della formazione e attorno ad esso ruotano le persone che hanno bisogno di qualificarsi; analogamente esiste il mercato e, per le sue necessità, esso va in cerca, nel locale o nel globale, delle persone che possiedono le qualifiche che gli servono. No, la nostra prospettiva è affatto diversa. Sul piano epistemologico e culturale rivendichiamo la centralità della persona attorno alla quale è chiamata a ruotare, in un’offerta volta al pieno sviluppo della persona stessa, la nebulosa della formazione (nebulosa perché non può più essere pensata in modo rigido come le isole di un arcipelago, ma al contrario come una massa in perpetuo movimento e spesso radicale trasformazione). In questo senso, la formazione, da intervento esterno predeterminato che interviene sulla persona per modellarla in base alle proprie esigenze diventa, al contrario, il formar-si interno di ciascuno in rapporto, certo, alle opportunità disponibili, ma soprattutto in rapporto a quelle che la persona stessa è chiamata a rendere attivamente disponibili, con la sua vocazione, creatività e imprenditorialità. La formazione, quindi, da a priori (attivo) rispetto alla persona (passiva) diventa invece l’a posteriori in continuo divenire, prodotto dalle persone stesse nel loro stretto e costante rapporto con il contesto e con i suoi vincoli. La persona quindi è la sorgente di sé e del mondo, non il prodotto spento e magari meccanico di ciò che è soltanto fuori di lei. La persona è e deve essere il vero e unico a priori esistente.
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A NEW CHALLENGE We carry on the presentation of the innovative experience of the International Doctoral School (IDS) in Training of person and job market of the University of Bergamo. In this issue we introduce an interview with the Coordinator of the Graduate School, Prof. Giuseppe Bertagna, Professor of Pedagogy for the University of Bergamo and Director of the Center for Quality Teaching and Learning (CQIA) in which the SID has been founded. Prof. Giuseppe Bertagna, the International Doctoral School (IDS), was born in 2009 thanks to the impulses of prof. Alberto Castoldii, the former Rector of the University of Bergamo, and prof. Stefano Paleari the current Rector. You are the Coordinator of this school. Can you tell us which kind of challenges and chances IDS thinks to offer ? The school has been founded and supported by the Ministry of Education and by the University and Research (MIUR) because it has been planned to reply to three important challenges basically. The first. Italy is the only country in the world in which PhDs (Philosophiae Doctors) are used for the reproduction of the university’s staff exclusively. This method is unacceptable economically, morally and civilly when we are dealing with human beings. Our aim is that the PhD. degree becomes, not only an academic qualification, but also a professional specification. Doctorate is and should be the start up for any academic, intellectual or manual job, without taking advantage of the status of “superior”. The second. Our school exploits educational experience in internships and apprenticeships. To bank on “superior competence”, it is essential that capable and deserving young people attend educational courses that associate academy and apprenticeships, research with practice, study with job. IDS matches supply and demand. IDS introduces to entrepreneurs young people who can begin educational courses in their enterprises as apprentice and takes out formative agreements in internship with enterprises interested in IDS’s education. The last challenge is the personalization of trainings. Interdisciplinary foundation courses, closer examinations, seminars and supervisors who manage students making them in contact with their business supervisors in case of educational courses in internships or apprenticeships. Help us to understand why the formation and the labor market are a positive and wise alliance IDS has four distinguished words: Training, People, Market, Job – does a systemic relationship exist? IDS claims a specific perspective. The central position of person around whom turns education in constant movement and transformation. Formation becomes the inner structure of everyone in relation to available opportunities but also in relation to the vocation, creativity and entrepreneurship of that person. The person is the source of itself and of the world.
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UNIVERSITÀ Lo stesso discorso vale per il rapporto che si deve instaurare tra mercato e lavoro. Il lavoro, in quanto componente antropologica essenziale e perciò ineliminabile di ogni persona che intenda dichiararsi tale e in quanto, perciò, costitutivamente, ergon (opera, prodotto, risultato) del formar-si di ciascuno, è il fuoco dell’ellissi a mano a mano percorsa attorno a lui dal mercato. È il primum senza cui il mercato non esisterebbe e non potrebbe funzionare. Anzi, un mercato che comandasse senza residui al lavoro smetterebbe di poter crescere e di trasformarsi, adattandosi al mondo. Il mercato, invece, può prosperare e far prosperare solo se esiste sempre un lavoro in grado di essere espressione della originalità, della creatività, dell’intelligenza, dell’affettività, della libertà e della responsabilità delle persone. Solo persone che si sono ben formate, in questa prospettiva, possono rendere possibile il mercato. Il contrario è una infelice illusione, come avevano già colto i classici del pensiero oggi, purtroppo, nemmeno più conosciuti, e penso ad Aristotele, Tommaso, Galileo, Locke, Rousseau, Smith, Marx, Rosmini. Quale è secondo lei l’idea vincente della SID? Può darsi che le idee precedenti, essendo un po’ eccentriche rispetto allo «spirito dei tempi», non siano ancora ritenute vincenti a livello di massa. Da questo punto di vista, il modo con cui mass media, imprese, sindacati e partiti avevano per esempio respinto gli spazi di azione offerti nelle direzioni culturali e istituzionali indicate dalla legge n. 53/03 e dalla legge Biagi dello stesso anno non legittima aspettative troppo ottimistiche. Ma il tempo è galantuomo, e se si tratta di idee buone non c’è dubbio che si affermeranno. Una idea vincente fin da subito, però, mi sentirei di aggiungerla alle precedenti. Idea d’altra parte cuore profondo di tutte le altre prima ricordate. Questa: il carburante di qualsiasi impresa non è nei soldi, nelle strutture, negli strumenti più o meno tecnologici, ma nelle persone, nel loro «pieno sviluppo», come recita la nostra Costituzione (art. 33). Unicuique suae fortunae faber est, dicevano i latini e hanno rilanciato gli umanisti. C’è una profonda verità in questa affermazione: senza impegno personale, senza desiderio personale di miglioramento, senza la responsabilità di pagare i costi dell’impegno e del miglioramento e senza aspettarsi questi ultimi da altro magari che sia diverso dalla propria coscienza morale non si costruisce niente, né nella propria vita né nel mondo e nella società. Nei suoi numerosi studi si è occupato anche di disoccupazione giovanile. Considera la SID uno strumento per combatterla? Il punto di partenza del mio ultimo libro (Lavoro e formazione dei giovani, La Scuola, Brescia 2011) è proprio questa osservazione: l’Italia è il paese Ocse che, con meno giovani rispetto al resto della popolazione, ha il più alto numero di giovani fino a 29 anni (quasi il 30%) che non studiano, non lavorano (sono disoccupati) e purtroppo, spesso, nemmeno cercano il lavoro, potendo vivere sul patrimonio accumulato dai genitori. Perché considero la SID un prezioso strumento per combattere questa preoccupante realtà? Perché il fenomeno gravissimo della disoccupazione giovanile non ha cause solo economiche (la crisi), geopolitiche (la globalizzazione dei mercati e delle forze lavoro), tecnologiche (le robotizzazioni e le reti comunicative di sostituzione), corporativo-generazionali (gli occupati a tempo indeterminato sono privilegiati nei diritti rispetto ai precari o ai disoccupati), sociali (la scarsa mobilità sociale, per cui i posti di lavoro sono spesso ereditari: basta guardare i cognomi dei giornalisti o degli avvocati o dei medici o dei notai o anche, salvo che cambi adesso, come si spera, con la riforma Gelmini, dei professori universitari) e anche istituzionali (il peso delle burocrazie parassitarie, lo statalismo centralista). La disoccupazione giovanile ha una causa che è più profonda di tutte queste e che è educativo-culturale, di paradigmi di pensiero, di modi di pensare e di agire. Ecco perché la nostra SID, con le sue scelte culturali, è uno strumento non fittizio per combatterla. Come si immagina i dottorandi della SID nel futuro? Li immagino testimoni vitali e convinti del principio per cui si studia non finché si è trovato un lavoro e non si lavora finché si studia, ma si studia lavorando e si lavora studiando, sempre, per tutta la vita; del principio etico per cui è indispensabile mettersi in gioco di persona in ogni attività e in ogni situazione dell’esistenza, senza scaricare sempre la responsabilità su altri e su altro e senza piangersi addosso; del principio in base al quale, in ogni campo, la miglior predica sul fare le cose bene è l’esempio di farle davvero bene, come si deve e in poco tempo; del principio che per cui ogni persona deve essere un’unità: non esiste il «lavoratore» che sia staccabile dall’«uomo» e dal «cittadino», e viceversa naturalmente; così come non esiste intelligenza logica o tecnica che non sia e non debba essere sempre allo stesso tempo anche azione etica, e viceversa. Immagino, insomma, addottorati della nostra SID che sono competenti nel far sintesi su di sé e sugli altri, nel non essere superficiali macinatori di gerundi e dell’intercalare «come dire», nel vivere ogni momento della propria esistenza ben sapendo che, essendo questa l’unica che ci è concessa, non possiamo sprecarla in ciò che è falso, adulterato e perente, sottraendo a noi e gli altri che ci sono e che ci saranno le verità, le cose autentiche e durevoli su cui potrebbero un giorno contare. Alla luce della SID di Bergamo che messaggio si sente di mandare alle università italiane ed al mondo delle imprese? Ad oggi, su 100 ragazzi che partono nel primo anno della scuola primaria 72 arrivano al diploma, solo 35 alla laurea e un laureato solo e soletto giunge al dottorato di ricerca. Non sono percentuali degne di un paese dove la materia prima più carente di tutte è la quantità di giovani. Se quando erano il doppio si poteva accettare questa pazza, darwiniana corsa piramidale, oggi che i giovani sono esattamente la metà di un tempo non possiamo più permetterci dissipazioni così dissennate di intelligenze e di personalità. Dobbiamo per forza aumentare il numero dei diplomati, dei laureati e degli addottorati. E aumentarli non solo in quantità, ma anche e soprattutto in qualità. Ma questo è impossibile se si pensa che esista un solo modo di diplomarsi, laurearsi e diventare dottori di ricerca: quello scolastico e accademico. C’è spazio anche per vocazioni di questo tipo, ma è soprattutto importante che la ricerca condotta in maniera scientificamente superiore si possa e si debba fare anche in stretto collegamento con il mondo del lavoro e che quindi sia rivolta anche a professioni molto lontane da quelle accademiche. Non è la nostra Costituzione, del resto, che, all’art. 35, comma 2, parla di «diritto» dei lavoratori, di ogni lavoratore, alla «elevazione professionale»? Ecco perché se accanto ad un forte investimento sulla qualità dell’istruzione e formazione tecnico-professionale secondaria, non ci sarà anche da parte delle università la disponibilità ad aprirsi ad una formazione superiore condotta in alternanza tra studio e lavoro, tra università ed impresa sarà difficile sia che l’università possa rivestire nel futuro il ruolo formativo centrale che giustamente rivendica sia che contribuisca a far rispettare il dettato costituzionale sul «diritto all’elevazione professionale dei lavoratori».
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The same matter is valid for the relationship that is established between market and job. Work, ergon (action, product, result) is the primum (the ground) without which the market would not exist and could not operate. Market can thrive only if work is an expression of originality, creativity, intelligence, affectivity, freedom and responsibility of individuals. Only people who are well trained, can make possible the market. In your opinion which is IDS’s winning idea? The engine of any business is not in money, structures, tools, but in people, in their "full development", as stated in our Constitution (Article 33) Unicuique Fortunae faber suae east, as Latinos said and then humanists. Without personal involvement, personal desire, responsibility, moral conscience we do not build anything, neither in life nor in the world and society. In your several studies you have dealt with youth unemployment. Do you consider IDS a way to fight unemployment? The starting point of my last book (Employment & Youth Education, La Scuola, Brescia, 2011) is referred to this observation precisely. Youth unemployment has not economic, geopolitical, technological, corporate-generational, social and institutional causes only. Youth unemployment has an educational-cultural cause, based on paradigms of thought, ways of thinking and acting. That's why our IDS is an instrument to fight it. How do you imagine IDS graduate students in the future? In Italy we must increase the number of graduates at high school, graduates at University and doctorates. The growth must be in quantity but in quality especially. It is important that research is conducted scientifically in a very closed liaison with job’s world and professions that are far from the academic ones. The universities as well should be ready to open their horizons to a higher education alternating study and job.
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na squadra d’eccellenza
oma, 9 Maggio 2011: la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha premiato il vincitore, della 3a edizione del Premio Qualità Pubbliche Amministrazioni, la bergamasca Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate: 2350 dipendenti, 7 ospedali ed un fatturato annuo di 180 milioni di euro. Hanno concorso 243 amministrazioni nazionali tra cui l’ISMETT di Palermo, la provincia di Roma e l’Università degli Studi di Ferrara, le quali sono arrivate come finaliste ricevendo altri premi per categoria. Soddisfatto il Direttore Generale Amedeo Amadeo, il più longevo direttore generale in ambito ospedaliero della Regione Lombardia, che espone pubblicamente così: “Un ringraziamento commosso a tutti i miei 2.350 collaboratori per l’impegno profuso e per la coesione dimostrata ogni giorno sul campo per offrire un servizio sempre migliore ai nostri malati”.
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AN EXCELLENT TEAM Rome, 9th May 2011: The Presidency of the Council of Ministers awarded the winner of the 3rd edition of Public Administration Quality Award: the Bolognini Hospital in Seriate: with 2350 employees, 7 hospitals and an annual turnover of 180 million Euros. 243 National administrations have competed for this Award, included ISMETT of Palermo, the province of Rome and the University of Ferrara which arrived finalists receiving prizes for category. Amedeo Amadeo, the General Manager, is satisfied. He is the long-lived General Manager of the Hospital in Lombardy and he relates: “Thanks to all my 2350 employees for their commitment and cohesion demonstrated to provide a better service to our patients every day.”
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Il Dr. Amadeo con un profondo senso dello Stato, cardine della sua vita, ha grande rispetto e responsabilità verso i suoi azionisti che sono i pazienti, per i quali dice che deve fare scelte ponderate : “Le risorse ci sono vanno solo gestite bene”. La sua direzione ha portato a collaborare la parte amministrativa con quella sanitaria ottenendo così sinergia positiva tramite una squadra coesa che conduce alla soddisfazione personale dei dipendenti che quindi si rapportano al meglio con il malato. Questo premio non è per lui un punto di arrivo ma di partenza, sperando che anche quei pochi collaboratori che ancora non hanno fatto proprio il concetto “remiamo tutti nella stessa direzione” si ravvedano e lo sposino. Un ringraziamento particolare è dedicato alla dott.ssa Sabina Bellotti - Dipartimento Funzione Pubblica - che ha curato il volume presentato per la relazione finale. Il cartaceo ha espresso la modestia, tipicamente bergamasca, nell’esposizione del rapporto e la normalità di gestione delle varie prestazioni dell’A.O. Bolognini, tanto che poi i 4 valutatori del premio, una volta in loco, hanno in effetti riscontrato un valore 10 volte più alto di quello scritto. Doppia soddisfazione! Questo premio ci trasmette un grande messaggio: si può superare immobilismo e resistenza a vantaggio di un’organizzazione più snella, efficace e soddisfacente. I progetti in atto ora sono: • La ristrutturazione e l’ammodernamento degli ospedali dell’Azienda; • 50 letti destinati a malati iniziali di Alzheimer per studiare le diverse cure e trovare il luogo di destinazione per ognuno di essi. • Adeguamento tecnologico, entro 6/8 mesi per il trasferimento di immagini radiologiche su monitor preposti per la condivisione con altre strutture e professionisti. Insomma: la mission dell’A.O. Bolognini di Seriate è: ottenere massima efficienza oltre all’eccellenza! Nel frattempo, il 14 giugno 2011 al Quirinale, l’A. O. Bolognini di Seriate ha ricevuto il Premio Nazionale per l’Innovazione , detto anche il Premio dei Premi, direttamente dal Presidente della Repubblica. Per festeggiare un meraviglioso anno come Migliore Ospedale della Repubblica Italiana è in preparazione il Gran Galà alla Fiera di Bergamo per l’11 luglio: parteciperanno il ministro Ferruccio Fazio ed il vescovo Mons. Francesco Beschi. Il prefetto di Bergamo Camillo Andreana terrà una relazione sul lavoro nello Stato; il vescovo quella sul valore del lavoro e la dott.ssa Sabina Bellotti spiegherà il motivo del Premio.
Dr. Amadeo has great respect and responsibility for his shareholders who are the patients, for whom he has to make careful choices: “ We have the resources, but they have to be managed well“. This award is not a point of arrival but a point of departure. A special thanks is dedicated to Dr. Sabina Bellotti - of the Civil Service Dept. - who edited the volume for the final report. This document showed the modesty of Bergamo, and the relationship and the normal management of the different Bolognini Hospital’s performances, so that 4 auditors gave a value of 10 times higher. Double satisfaction! This award sends us a great message: we can overcome immobilism and resistance in favour of more streamlined and efficient organization. Current projects are: • The renovation and modernization of the hospitals. • 50 beds for patients at initial Alzheimer stage in order to study the different treatments and find the destination for each of them. • Changes in technology: within 6 / 8 months transfer of radiological images on a monitor for the sharing with other structures and professionals. In few words, the mission of Bolognini Hospital is to obtain the highest efficiency besides the excellence! In the meanwhile, at the Quirinale on 14th June 2011, Bolognini Hospital received the National Award for Innovation, from the President of the Republic directly! Award also known as the “Prize of Prizes”. To celebrate a wonderful year as the Best Hospital of the Italian Republic, a Grand Gala will be organized at the Fiera of Bergamo on 11th July Minister Ferruccio Fazio and Bishop Monsignor Francesco Beschi will be present. The prefect of Bergamo Camillo Andreana will make a report on the work of the State, the Bishop on the value of work and Dr. Sabina Bellotti will explain the reason for the Prize. Up Bergamo
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M di Giovanni Volpe • foto Chiara Isner Matera
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adre Natura...
are il giusto peso al termine “successo” in un settore competitivo come quello delle acconciature femminili, a maggior ragione avendo a che fare con la proverbiale esigenza delle signore di casa nostra, non è esattamente cosa banale; e per certi versi, potrebbe esserlo ancora meno, visto che a raccontare questo successo si cimenta chi, come me, non è certo un assiduo frequentatore di questo genere di locale. Eppure nel caso di Simona Vanoncini e di Hair-Tech, il suo salone nato a Gorle circa cinque anni fa, tutto assume connotati differenti da quelli di un classico redazionale. Da subito ho infatti goduto dell’atmosfera professionale e al contempo familiare, allegra e serena che si respira una volta entrati in Hair-Tech; aggettivi presi in prestito dalla padrona di casa, Simona, una parrucchiera con grande esperienza nell’ambito dell’hair-style nella moda, quanto mai attenta all’assoluta naturalezza dei prodotti impiegati nella creazione delle sue acconciature.
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MOTHER NATURE... It is not so ordinary giving the term “success” in competitive field like women’s hairstyles, especially when we have to deal with ladies’ requirements and especially for me who I am not a great and regular visitor of this place. Nevertheless Simona Vanoncini created her Hair-Tech salon in Gorle five years ago. A salon with different connotations from the classic editorial. From the beginning I immediately got the pleasure of the informal, cheerful and serene atmosphere that you breathe when you go in Hair-Tech salon. Simona is a very professional hairstylist with a wide experience in hair-style fashion, but first of all she is a young and smiling mother. These characteristics inspire her to make use of careful and natural products in her hair creations.
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Quali sono le prerogative principali di Hair-Tech, da sempre frequentato da una clientela molto esigente e attenta? La mia instancabile ricerca della qualità, in ogni ambito di Hair-Tech, penso sia uno degli elementi di maggiore distinzione della mia attività; un “total look” di alto livello è ciò che sono in grado di offrire alla mia clientela; per poterlo fare però, competenza, livello tecnico e attrezzature devono essere sempre aggiornati con frequenti corsi nelle migliori accademie internazionali, sempre all’avanguardia nell’interpretare le tendenze, da tradurre poi in una capacità di esprimere le esigenze e prima ancora i desideri di chi si ha di fronte; in un’unica parola, si può dire che chi eserciti la mia professione, debba innanzitutto essere “ultramoderna”. Questa sensibilità, in parte senza dubbio innata, è però il frutto di anni trascorsi in Italia e all’estero, nel complesso e affascinate mondo della moda; lavorare nei back-stage delle sfilate di grandi stilisti significa saper ascoltare anche ciò che non viene detto, essere reattivi e agire in tempi risicatissimi, durante i quali non si può sbagliare. Qual è lo stile di Hair-Tech… o meglio… lo stile di Simona Vanoncini? Il mio stile può essere definito “glamour-chic” e consta di acconciature generalmente caratterizzate da una lunghezza moderata delle chiome, con caschetti e frange in cui ricorrono simmetrie influenzate dal percorso stilistico inglese. Possiamo parlare, dunque, di avanguardia… Un’avanguardia che va oltre lo stile puro e semplice…
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Which are the main qualities of Hair-Tech where exigent and attentive clients go regularly? I think that one the most important element is my untiring pursuit of quality in all Hair-Tech field. I can offer a high level of “total look” to my customers. However technical skills or astonishing equipment are not enough. It is essential to have the strong ability to understand client’s needs and wishes, therefore in one word we can say that who follows my profession, can be a little psychologist. This sensitivity is the result of years spent in Italy and abroad, in contact with the complex and fascinating world of fashion. Working in the backstage during the fashion parade of the top stylists, means to pay attention to what cannot be said, and also to move in little time without making mistakes Which is Hair-Tech style... or better which is Simona Vanoncini’s style? My style can be defined “glamour-chic” and consists of hairstyles characterized by a moderate length of hair, with pageboy cut and fringes in which symmetries are swayed by English style. In this sense we can talk avant-garde… an avant-garde that goes beyond the pure and simple style...
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“Avanguardia” è il termine che riassume più efficacemente la realtà di Hair-Tech; una mondo all’interno del quale passione e continua ricerca della qualità senza compromessi, sono sfociate nell’utilizzo di prodotti del marchio ROLLAND, (www.rolland.it) la cui peculiarità è quella di essere pura al 100% proveniente da agricoltura BIODINAMICA ingredienti etici e organici; si tratta di composti grazie al quale impiego, con il supporto di uno staff preparato e di una microcamera prendono corpo veri e propri trattamenti “SPA-HAIR”, con massaggi ispirati alla filosofia Ayurveda. Da dove vengono tanta passione, lungimiranza e attenzione per il benessere di chi sceglie Hair-Tech? Dall’amore con cui svolgo il mio lavoro, e una serenità interiore che mi completa come donna e come professionista per la sensibilità di offrire alla mia clientela una linea totalmente GREEN.
“Avant-garde” is the word that better summarizes the reality of Hair Tech. A world where passion and constant research for quality without compromises are resulted in the use of products with E20 brand. Mixtures composed by organic origins take shape in biodynamic SPA treatments, also thanks to my two assistants Veronica and Vanessa’s collaboration. The Hair Tech can be frequented for massages inspired to Ayurvedic philosophy or for monitoring of hair, thanks to an excellent technological visor for real and special cares. Where do passion, far-sightedness and attention to welfare come out for Hair-Tech’s clients? After maternity my inner serenity has matured improving myself like a woman and like a professional hairstylist. The choice of “organic” product comes out of an intense maternal sensitivity.
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S a cura di Annamaria Fortini
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apori e benessere a portata di mano
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TASTES AND WELLNESS CLOSE BY Currently Bergamo farm holiday resort is a very significant reality. Farm tourism’s management and organization have changed and improved their offer on quantity and especially on quality. Their services include catering, accommodation, sports, recreational and educational activities. This is an opportunity to have fun in an open air area staying in contact with traditions. A new way to travel and enjoy! Adults and children can spend a relaxing day not going far, in low cost solution, living intense and deep emotions immersed in nature, history, customs and typical local food.
30 anni dalla nascita delle prima esperienza provinciale, l’agriturismo bergamasco è oggi una realtà di primo piano che si distingue a livello lombardo per le sue molteplici proposte e le sue eccellenti peculiarità. Negli ultimi dieci anni le strutture agrituristiche sono cambiate e hanno migliorato sensibilmente la propria offerta, non solo in termini di quantità ma anche di qualità. Oggi tra i servizi che si possono trovare in un’azienda agrituristica non figurano solamente la ristorazione e l’alloggio come accadeva un tempo, ma anche le attività sportive, ricreative e didattiche. Queste proposte riscuotono un grande interesse da parte dei cittadini perché coniugano la possibilità di divertirsi all’aria aperta a contatto con la natura, di mangiare in modo genuino e di conoscere le tradizioni e le particolarità del nostro territorio. L’agriturismo, l’enogastronomia, la cultura e l’ambiente sono i punti di forza per passare una giornata di relax ma anche per una vacanza a “chilometro zero”, un nuovo tipo di turismo che in tempi di crisi è sempre più gettonato ed è un’interessante opportunità non solo per chi viene da fuori provincia ma anche per i bergamaschi, che molto spesso conoscono bene luoghi lontanissimi, ma conoscono molto poco il loro territorio. Per stare bene non è necessario andare lontano e la voglia di evadere e di rilassarsi può trovare soddisfazione anche nelle “micro vacanze”, uno stile di turismo low cost che spinge ad ottimizzare il tempo e il denaro disponibili. Spesso gli agriturismi sono situati in luoghi che sono un po’ fuori dai soliti circuiti turistici, ma sono comunque inseriti in contesti ambientali e naturalistici molto particolari oppure sono vicini a bellezze artistiche magari un po’ defilate però di grande interesse e possono essere scelti come base proprio per le “micro vacanze”, un modo alternativo di fare le ferie, un’evasione all’insegna del mangiar tipico, delle tradizioni e della natura. La vacanza breve in un posto vicino conserva il suo valore di “cessare il quotidiano” e può essere considerata un modo nuovo di viaggiare: non porta lontano col chilometraggio ma conduce lontano nella storia, nelle emozioni “a portata di mano”, ma non per questo meno belle e intense.
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Terranostra Bergamo, Coldiretti’a Association, has realized a guidebook with maps, photos and little description concerning 54 enterprises located nearby Bergamo. Each farm holiday resort has catering services, 23 have accommodation, 10 have recreational services, 8 have horse riding activities, 12 have educational activities and 47 sell their products directly. The guidebooks are distributed free of charge in the farm holidays or during the gatherings. They are also sold in the vending machines placed at Campagna Amica’s farmers market, at Pontida Square (Friday morning) or at Santo Spirito Square (Tuesday morning). Terranostra Bergamo’s farms are about 70 with the availability of 264 beds and 2,800 seats meal. Bergamo agricultural potentialities offer a positive increase on local employment and economy. Farm holiday resort is an important element for future development prospects on which Coldiretti is working to build the Italian Farming chain. Should you need further information concerning Terranostra Agriturism you can visit: www.lombardia.terranostra.it, www.bergamo.coldiretti.it or www.coldiretti.it (Campagna Amica Foundation).
Per far conoscere queste opportunità Terranostra Bergamo, l’associazione della Coldiretti che promuove l’agriturismo, ha realizzato una guida cartina che presenta 54 aziende, ben identificate sulla cartina della provincia di Bergamo, con una fotografie e una breve descrizione. Tutte le strutture offrono la ristorazione, 23 il pernottamento e 10 vari servizi ricreativi. 8 aziende fanno ippoturismo e 12 attività didattica. 47 aziende effettuano anche la vendita diretta delle proprie produzioni e sono una vera e propria “finestra aperta” sul gusto e le tradizioni agroalimentari della cultura rurale. Stampata in 15.000 copie, la guida - cartina viene distribuita gratuitamente nelle aziende agrituristiche e nelle varie manifestazioni ma si può acquistare anche nei distributori automatici posizionati presso i mercato dei produttori agricoli di Campagna Amica che si tengono a Bergamo in Piazza Pontida (venerdì mattina) e in Piazzetta Santo Spirito (martedì mattina). Complessivamente le aziende agrituristiche bergamasche aderenti a Terranostra sono circa 70 (su un totale provinciale di 118), con 264 posti letto e 2.800 posti pasto. Le potenzialità che il sistema agrituristico bergamasco può esprimere sono notevoli e possono contribuire sensibilmente alla promozione del territorio oltre che a creare sinergie virtuose con altri attori, con ricadute positive anche sull’occupazione e l’economia locale. Basti pensare che lo scorso anno, le aziende agrituristiche italiane si sono confermate come un motore del turismo enogastronomico che, con 5 miliardi di fatturato stimato, è stato l’unico segmento in costante e continua crescita nel panorama della vacanza Made in Italy. Se per anni è stato un aspetto secondario dell’agricoltura, ora l’agriturismo, grazie ai livelli che ha saputo raggiungere, è un tassello importante del progetto che la Coldiretti sta portando avanti per la costruzione della Filiera agricola tutta Italiana e viene indicato come uno dei comparti che ha prospettive di sviluppo. Ulteriori informazioni sull’agriturismo promosso da Terranostra si possono trovare sui siti: www.lombardia.terranostra.it www.bergamo.coldiretti.it oppure www.coldiretti.it (Fondazione Campagna Amica).
LA CARTA DELL’ACCOGLIENZA DELLE AZIENDE AGRITURTISTICHE DI TERRANOSTRA
TERRANOSTRA FARM RESORT HOSPITALITY CHARTER
• Ospitalità, accoglienza da parte dell’imprenditore e/o della sua famiglia. • Disponibilità a far conoscere l’azienda, le sue attività, le sue produzioni e il circostante territorio. • Chiare informazioni su prezzi, servizi offerti, indicazioni stradali e relativa georeferenziazione. • Rispetto della normativa vigente in materia di agriturismo, igiene e sanità, sicurezza. • Attenzione all’ambiente (uso delle acque, smaltimento rifiuti, energie alternative, manutenzione e tutela del territorio). • Impegno nel garantire la sicurezza alimentare, e nell’evitare la presenza di OGM. • Impegno all’uso di prodotti aziendali, di aziende agricole vicine, a KM 0, o comunque del territorio, aderenti alla rete dei Mercati di Campagna Amica, nel rispetto dell’enogastronomia locale, stagionale e tradizionale. • Valorizzazione prodotti a marchio IGP, IGT, DOP, BIO, DOC, DOCG. • Adesione alla rete dei Mercati di Campagna Amica e alle rete delle aziende associate a Terranostra. • Conoscenza e diffusione dei principi ispiratori della Fondazione Campagna Amica.
• Hospitality and welcome from entrepreneur and/or his family. • Willingness to introduce enterprise, activities, products and surrounding area. • Open information on prices, suggested services, road directions, and geographic references. • Respect for current farm resort’s regulation, hygiene, healthiness and safety. • Attention to environment (use of water, waste disposal, alternative energy, maintenance and protection of the territory). • Security for food trustworthiness avoiding GMO. • Care for employment of enterprise’s products, coming from farms at zero distance or in the near area which are conformed with Campagna Amica’s network, observing local, seasonal and traditional food-and-wine connoisseurship. • Development for products with PGI, RGI, PDO, BIO, RDO, RCDO brand. • Taking part in Campagna Amica market’s network and Terranostra associated companies. • Knowledge and diffusion of the principles of Campagna Amica Foundation.
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KANAKA GARAGE
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n maggiolino vintage in una vetrina, una moto customizzata nell’altra, tavole da surf appese come quadri alle pareti e una stanza intera dedicata alle biciclette a scatto fisso; il tutto mescolato a calzature, accessori e abbigliamento. Entrando da Kanaka, ci accorgiamo immediatamente di trovarci in un negozio “diverso”: nell’affascinante atmosfera di un’ex officina di motori, Michele, Gianni e Michele, i tre soci fondatori dell’ormai storico negozio di streetwear, hanno ricavato uno spazio unico. Qui, moda, sport e musica si fondono per dar vita a uno store in cui passione e creatività si respirano in ogni angolo. In un caldo e assolato pomeriggio di fine estate siamo andati a fare un giro nella nuova location del negozio, in via Carducci 4B a Bergamo, nello stesso stabile che al primo piano ospita il noto tattoo, Skin Fantasies con wine bar. Già dall’esterno si percepisce l’originalità che caratterizza Kanaka: ragazzi tatuati che chiacchierano, moto e automobili vintage in esposizione e “Lisztomania” dei Phoenix sparata a tutto volume.
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WORKSHOP OF PASSIONS A vintage beetle in a window, a customized bike in another, surfboards hanging on the walls like paintings and a whole room dedicated to fixed gear bikes, all mixed together with footwear, accessories and clothing. Entering in Kanaka, we realize immediately that we are in a “different” shop, in the fascinating atmosphere of an ex motor shop. Michele, Gianni and Michele are the three founders of the historic shop who have created an unique space. Here, fashion, sports and music are combined to give life to a store, where you can breath passion and creativity in every edge. In a warm and sunny summer afternoon we went to the new location in Carducci 4B street in Bergamo, in the same building where at the first floor we can find the well-known tattoo shop Skin Fantasies. From the exterior we can catch the originality of Kanaka’s characteristics: tattooed guys who are chatting, vintage motorcycles and cars in exhibition, and “Lisztomania” of Phoenix played at high volume.
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fficina di passioni di Elisabetta Moretti • foto Chiara Isner Matera - Michele Maggioni
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All’interno ci aspettano i tre ragazzi che, ancora in fase di allestimento per il set fotografico, iniziano a raccontarci la storia di Kanaka, di come è nato e si è evoluto in questi dodici anni di vita. Partiamo dal nome, Kanaka, che in hawaiano significa indigeno e riprende uno slang da surfisti molto in uso in America. Kanaka nasce, infatti, come negozio di abbigliamento sportivo specializzato nel surf. Nel corso degli anni la moda cambia e lo stile del negozio si adegua introducendo, oltre all’abbigliamento, gli accessori e orientandosi verso nuove passioni come quella per le moto, le bici fixed e le auto d’epoca - i ragazzi di Kanaka guidano solo e rigorosamente volkswagen vintage -. Il negozio è stato studiato e arredato per evidenziare doverosamente ogni singola passione: all’ingresso si trova la zona moto, con una scaffalatura piena di caschi, ovviamente vintage; moto ridisegnate per diventare pezzi unici, da collezione, e tutta una serie di t-shirt, felpe e accessori in stile motorcycles - Deus ex machina, Rude riders, Holy freedom, DMD helmets, solo per citare alcuni brand -.
Inside there are three guys who, while they are waiting for the organization of the photographic set, begin to tell the story of Kanaka, how it was born and how evolved in these twelve years. Let’s start from the name! In Hawaiian Kanaka means “native” and recalls the surfers’ slang used in America. Kanaka was born as a sports clothing store specialized in surf. During the years, fashion changed and the style of the store has been suitable to the introduction of accessories, opting for new passions such as motorcycles fixed bikes and vintage cars. Obviously Kanaka’s guys drive vintage Volkswagen only. The store has been designed and decorated to reveal each single passion. In the hall there is the motorcycle area, with a shelf full of vintage helmets. Redesigned motorcycles become unique pieces for collection, then a series of t-shirts, sweatshirts and accessories in motorcycles’ style - Deus ex machine Rude riders, Holy freedom, DMD helmets, just to name a few brands.
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Quella per le moto è la passione più sentita e che meglio rappresenta il negozio. In vetrina si trova un inedito esemplare realizzato seguendo la tecnica “street trucker”; una customizzazione legata alla nuova cultura “urban vintage”, che vuole moto dalle linee pulite e minimal. A breve sarà inoltre disponibile la prima “moto Kanaka”, ridisegnata completamente dai tre ragazzi. L’abbigliamento “streetwear” rimane comunque l’elemento predominante del negozio, una ricerca costante e attenta viene fatta nella scelta dei brand, sempre in linea con lo stile del negozio e all’avanguardia nelle tendenze: Makia, Elvine, La Panoplie, Ragwear, 55DSL, Fenchurch, Gorgeous, Cadence Usa, sono quelli che vanno per la maggiore. In una stanza dedicata, le protagoniste sono le fixed. Si tratta di bici a scatto fisso che tradizionalmente vengono utilizzate nei velodromi ma ora, grazie ad un approccio alternativo e non convenzionale, sono diventate le protagoniste nelle strade dei centri cittadini.
What is very felt and well represented in the store, is the passion for motorcycles. In the window we find a new model realized with the technique of the “street trucker”, a customization related to the new culture “urban vintage” that requires motorcycles with clear and minimal lines. In a short time there will be available the first “motorcycle Kanaka” completely redesigned by the three boys. The “streetwear” clothing is still the predominant element of the store. A constant and careful search is made for the choice of brands, always in line with the style of the shop and trends: Makia, Elvine, La Panoplie, Ragwear, 55DSL, Fenchurch, Gorgeous, Cadence Usa, are the most popular In a dedicated room, the protagonists are the fixed bikes. They are fixed gear bikes, that are traditionally used in velodromes but now, thanks to an alternative and unconventional approach they become the protagonists in the streets of our city centres.
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I modelli fixed sono già un “must” negli USA ma l’interesse sta crescendo considerevolmente anche nelle principali città europee, dando vita ad una vera e propria filosofia di vita fashion-urban style. Kanaka, oltre a disporre di diversi ricambi, è official dealer Cinelli - prossimamente ci sarà la presentazione dei nuovi modelli - e “goldsprint”, contest su rulli in negozio. Per la stagione invernale il negozio terrà anche abbigliamento e accessori per lo sci, o meglio il free-ski; si tratta dell’ultima tendenza del freestyle su neve. Esplorare senza limiti le possibilità dello sci, utilizzando nuovi terreni di gioco, senza l’affanno della competizione. Un salto, una ringhiera, un bidone, tutto può essere sciabile per chi pratica il freeski, che negli ultimi anni ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo. Kanaka propone brand come 4810, Norrona, Orage, Poc helmets, Quiksilver, Roxy. Per concludere, l’angolo calzature (Ylati, Due di picche, Nike vintage, DVS) fa da ideale contorno a quanto già elencato. Ma la creatività del gruppo non si esaurisce tra le pareti del negozio; KANAKAgarage trasmette “passione” organizzando eventi a tema. Tra questi: la serata “drink’n fixed”, aperitivo organizzato in collaborazione con il DOMA cafè dove, partendo dal negozio, in sella alle “fixed” si percorrono le vie della città prima di raggiungere il locale in via S. Colombano, e “la notte dei ferri” dove, a rotazione, vengono presentate le nuove customizzazioni di moto dando inoltre a tutti i riders l’opportunità di esibire i propri mezzi. Per tutti gli appassionati di rock invece, dal mese di ottobre Kanaka ha organizzato un evento davvero unico, il “Rockstar Saturday”: il primo sabato di ogni mese, una band selezionata si esibirà direttamente in negozio e, per tutti coloro che dimostreranno, con foto o video, di suonare o di aver suonato in una band, ci sarà un trattamento di riguardo. Insomma, dopo un pomeriggio passato in questo ambiente del tutto speciale è chiaro che Kanaka non segua semplicemente la moda.Tutti i progetti e le idee di Michele, Gianni e Michele vengono direttamente dal cuore, e lo si percepisce in ogni cosa: dall’allestimento curato in ogni dettaglio, dai racconti entusiastici dei ragazzi, e dall’atmosfera magica che si respira. Proprio qui sta la differenza, che fa di Kanaka un negozio unico… una vera officina di passioni…
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The fixed models are already a “must” in the U.S. but the interest is also growing considerably in the major European cities, creating a real philosophy of fashion urban style-life. Kanaka has at disposal different spare parts and it is also the official dealer Cinelli. In the store soon there will be the presentation of the new models and the Gold sprint contest on rolls. For winter season the store will keep also clothing and accessories for skiing, or better for the free-skiing, the latest trend of snow. Exploring with unlimited of skiing, using new playgrounds, without the anxiety of the competition. A jump, a rail, a bin, everything can be skiable for whom practices free-skiing, that in the last years it has been a huge success all over the world. Kanaka offers brands such as 4810, Norrona, Orage, POC helmets, Quiksilver, Roxy. Finally, a space for shoes (Ylati, Two of Spades, vintage Nike, DVS) is the perfect accompaniment for what we have already drawn up. The creativity of the group does not end within the walls of the store, KANAKA garage conveys “passion” organizing themed events. Among them: the “drink’n fixed” evening organized in collaboration with DOMA cafe, where starting from the store and riding the fixed bike, bikers can cross the city streets before reaching the place in S.
Colombano, and “the night of tools” where in rotation, the new motorcycle’s customizations are presented giving all riders the opportunity to exhibit their vehicles. In October the first Saturday of the month, for all rock’s fans Kanaka organizes an unique event the “Rockstar Saturday”. A selected band will perform in the store and who demonstrates, with photos or videos, to play or have played in a band, will receive a special for whom demonstrate with photos or videos to play or have played in a band, there will be a preferential treatment. Following an afternoon spent in this environment it is clear that Kanaka does not follow fashion only. All projects and ideas of Michele, Gianni and Michele come from their heart and this sensation is felt in everything: from the attention for each detail, from the enthusiastic stories of teenagers and from the magical atmosphere that you breathe This is the key that makes Kanaka as an unique store... a real workshop of passions...
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di Sara Masper foto Chiara Isner Matera Michele Maggioni
ilano: pieno centro, 8° piano, 160 mq di attico con vista Duomo... Chi è il fortunato? Un giovanissimo bergamasco, importante collezionista di storiche opere d’arte contemporanea che per la laurea in giurisprudenza si è regalato un sogno. Questi, già ottimo cliente della Colleoni Roberto & C. come i genitori e addirittura i nonni che, nel lontano 1956, diedero fiducia alla neonata Colleoni diventandone primi importanti clienti - per il progetto dell’appartamento riportato in queste pagine, ha scelto come guida, un milanese di grande gusto: l’architetto Vincenzo Ignacolo. La richiesta era di poter mettere in risalto i preziosissimi e colorati oggetti della sua collezione d’arte con materiali e tessuti di pregio ma pure dotati di praticità in vista della particolare ubicazione.
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LIVING... IN ART Milan city, 8th floor, an attic of 160 sq m with the view on the Cathedral! Who is the lucky man? A young man from Bergamo, a major collector of historical contemporary art works who allowed himself a dream for his law degree. He is an excellent customer of the Colleoni Roberto & C. – Art Decorator since 1954. For the project of his apartment he chose, as a guide, the Architect Vincenzo Ignacolo, well known for his good taste. His request was to highlight the colourful and precious objects of his collection with rich materials and fine fabrics that they have to be practical in view of the particular location.
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Infatti questo appartamento, sviluppato su 2 piani, ospita sul terrazzo un panoramico salotto: è una serra di cristallo ipertecnologica, con tende a rullo di tessuto tecnico anticalore, interne ed esterne e veneziane di legno bianco, tutte motorizzate. Il divano, con comoda penisola, è in gabardine di lana della Ralph Loren e riscalda l’ambiente per il quale sono stati scelti i toni freddi dei grigi.
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In effect this apartment is built on 2 floors and on the terrace is situated a panoramic living room: it is a hyper-technologic crystal greenhouse with roller blinds in heat-resistant tissue and with internal, external Venetian blinds in white wood. There everything is motorized. The sofa, with comfortable peninsula, is made of Ralph Loren’s gabardine wool and it warms the room with its cold grey nuances.
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Sul ligneo terrazzo anche il gazebo è costruito interamente dalla Colleoni Roberto & C. con acciaio inox verniciato, circondato da tende da esterno della Chivasso ed ultimato con cuscineria antiacqua su lettini reclinabili. Naturalmente la piscina idromassaggio, non poteva mancare! Un tocco di particolare pregio è dato dal tappeto patchwork composto da vari pezzi di quelli antichi e poi ravvivati con colori moderni: articolo promosso con successo dalla azienda bergamasca Colleoni R. & C. Al piano di sotto, il livingroom pone al centro un serioso tavolo da pranzo di marmo nero… addolcito dalle tende di velluto damascato di cotone grigio della parigina Dominique Kieffer; esso è appoggiato sul pavimento di un bianco gres ultra resistente, con disegno della conosciutissima designer Patricia Urquiola, spagnola di nascita e milanese di adozione. In questo ambiente il tappeto patchwork è monocromatico per non distogliere l’attenzione dall’opera appesa alla parete. La camera, ben illuminata dalle porte finestra, può permettersi un nero letto in legno rivestito di cuoio intrecciato, prodotto con cura ed esperienza dai tappezzieri della Colleoni R.& C..
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Colleoni Roberto & C. entirely built the gazebo placed on the wooden terrace. It is made of painted stainless steel, external curtains by Chivasso and waterproof cushions on reclining sunbeds Of course there is also the hydro-massage pool: Teuco! A particular touch has given by the patchwork carpet composed of several antiques then brightened up with modern colours: object promoted with success by Colleoni R. & C. Downstairs in the living room is placed an important dining table in black marble... The living room is refined by damask velvet curtains in grey cotton manufactured by the Parisian Dominique Kieffer, While the table is rested on a white ultra-resistant stoneware floor with a pattern of a well known designer Patricia Urquiola, Spanish by birth and Milanese of adoption. In this atmosphere the patchwork carpet is monochromatic just not to distract the attention from the framework of... hanging on the wall. The bedroom is well enlightened and it can accommodate a black wooden bed with interlaced leather created with the care and experience of Colleoni R. & C..
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Il loro laboratorio di via Baioni, nel quale si rivivono le magiche atmosfere delle botteghe di una volta, è un luogo dove la fantasia prende corpo grazie alla varietà e preziosità dei tessuti, che vanno dal semplice lino grezzo, al filigranato oro; il tutto con la collaborazione di centocinquanta architetti pronti a trasformare in realtà i sogni di ognuno!
In via Baioni their showroom is a place where imagination takes shape thanks to the variety and preciousness of fabrics whose range starts from simple raw linen arriving to the watermarked gold and with the collaboration of 150 architects dreams come true!
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di Elisabetta Moretti foto Chiara Isner Matera - Michele Maggioni
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aldo come il ciliegio, grezzo come il cedro o venato come il noce. Da Oak è il legno il padrone indiscusso, con le sue mille sfumature e numerose essenze. Che si tratti della cucina, della libreria o della cameretta dei bambini, la filosofia è una e semplice: naturale al 100%; per vivere la casa in armonia e assoluto relax. Siamo andati nello showroom di via Fratelli Calvi, a Bergamo, per conoscere Monica, la titolare, che ormai da anni gestisce il negozio. In ogni articolo in vendita è riflesso il suo gusto personale: pezzi unici, dal design ricercato e sempre rigorosamente naturali. La prima cosa che colpisce entrando da Oak, è l’intenso profumo di legno, che già all’ingresso ti riempie le narici con le sue mille essenze; continuando all’interno, si è accolti da un’infinità di colori naturali, che dal chiarissimo rovere, al quasi nero wengè, passano tutte le possibili sfumature del marrone.
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LIVING IN NATURE Hot as a cherry tree, raw as a cedar or grained as maple. At Oak is the wood, the undisputed master, with its thousand nuances and numerous species. Whether it is, a kitchen, bookshelves or child’s bedroom, the philosophy is simple: 100% natural, living in harmony and complete relax. We went to the showroom in Fratelli Calvi street, in Bergamo, and we knew Monica who took over the shop from six years. In each item reflects their personal taste: unique and natural pieces with a refined design. The first thing you notice going in Oak, it is an intense scent of wood, that fills the nostrils with its thousands of essences: inside we are welcome with a multitude of natural colours, from the clearest oak to the almost black wenge, passing all possible nuances of brown.
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La caratteristica che distingue Oak da altri negozi di arredamento, è proprio questa. Tutto è rigorosamente naturale ed ecologico. Per questo motivo, da anni Oak si avvale della collaborazione di Riva 1920, che da tre generazioni produce mobili naturali. Tutti gli articoli Riva sono interamente finiti a mano, uno per uno. In ogni prodotto c’è l’esperienza di un artigiano che ne ha curato la realizzazione, ci sono la tradizione e la passione per un mestiere antico. I materiali sono rigorosamente essenze di riforestazione; la qualità della produzione emerge dalle finiture artigianali, dalla ferramenta studiata ad hoc e dai trattamenti a base di oli e cere naturali. Oak è l’unico negozio di Bergamo ha possedere in esclusiva Riva 1920. Qui si possono trovare articoli Riva realizzati con materiali davvero rari e preziosi, come il Kauri. Si tratta di un legno scoperto nel 1772 in Nuova Zelanda; è l’unico legno al mondo che proviene da piante morte, sepolte nel fango per 50mila anni, senza decomporsi o diventare fossili; per questo motivo è completamente ecologico.
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Suddenly we forget to live in a town, and we are transported into the depths of a calm and silent wood... nature captured all our senses. The feature that distinguishes Oak from the other shops is this one. Everything is strictly natural and ecological. Here you can find unique pieces of furniture with a modern and charming design, designed and manufactured by the best designers of the world. An example is the beautiful Kauri wood table, designed by Pininfarina. The Kauri is a real masterpiece of nature: an old Swedish wood of 50.000 years - totally ecological, in fact, no plant is cut ,but the wood is extracted from the ground directly. This establishes that the Kauri is wood with unique and exceptional peculiarities. To be coherent with this style and to strengthen this “natural philosophy”, Oak makes use of Riva 1920’s collaboration that from three generation manufactures natural furniture. The materials are essences of reforestation. The quality of production transpires from the handcrafted finishes, from pondered ironmongery and from treatments with natural oil and natural waxes.
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Therefore Riva takes care of projects for the protection of nature. In each product is given a little map of the same wood of the furniture already purchased. In Bergamo Oak is the only store with Riva 1920 exclusive . The aim of Monica and Gabriele is to offer a complete service to their customers, giving them the opportunity to decorate the whole house with wood furniture, always treated with natural products. “For several months - explains Monica I ensured the collaboration of Paidi a German company that produces natural wood furniture for children’s rooms.
Essendo anche uno degli alberi più grandi del mondo, l’estrazione è davvero difficile e soprattutto la disponibilità è limitata. Questo fa sì che il Kauri sia un legno dalle caratteristiche uniche ed eccezionali. In negozio è disponibile un meraviglioso tavolo in Kauri progettato da Pininfarina, ne sono stati realizzati solamente tre in tutto il mondo. Altro legno unico e rigorosamente di recupero è quello ottenuto dalle Briccole, ossia i pali da sempre presenti a Venezia per guidare le imbarcazioni e segnalare la bassa marea. Periodicamente le Briccole vengono sostituite dopo essere state per circa dieci anni in mare, dove molluschi e alghe li hanno scolpiti, lasciando piccoli buchi dalle forme tonde assolutamente perfetti. Riva, grazie alla collaborazione di numerosi designer internazionali, ha dato nuova vita a questo legno trasformandolo in un elemento d’arredo, e portando un prezioso tributo alla città di Venezia.
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Il legno riposa, ma non dorme. Ci anticipa nei pensieri e si prepara a ciò per cui non esistono ancora le parole. Davide Riva
The wood rests, but does not sleep. In thoughts it is heralded and writes words that do not exist yet.
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Flessibilità totale; questo è l’obiettivo principale di Monica, che offre ai propri clienti un servizio a 360°, dandogli la possibilità di realizzare l’arredamento dei propri sogni, con progetti ideati su misura. Da Oak ogni singolo elemento d’arredo può essere addattato in base alle esigenze del cliente; per far questo, Monica si avvale della collaborazione di importanti architetti bergamaschi. Inoltre, per completare l’arredamento di tutta casa, Oak non dimentica i bambini; grazie alla collaborazione con l’azienda tedesca Paidi, in negozio si possono acquistare anche i mobili per la cameretta, ovviamente tutti naturali. Per il mese prossimo, Oak ha in serbo una sorpresa per tutti i clienti e gli amici.Vicino allo showroom aprirà un nuovo store specializzato nella vendita delle cucine e di altri oggetti di design. Si tratta di prodotti di alto livello qualitativo, realizzati dai migliori designer internazionali. Il nuovo spazio espositivo proporrà cucine uniche con un rapporto qualità/prezzo impareggiabile. Oak è la soluzione perfetta per chi desidera stare in armonia con la propria casa, ma soprattutto in armonia con se stesso. Un modo semplice e nuovo, per godersi la natura comodamente seduti sul proprio divano.
The peculiarity of this furniture is that it can be modified over time, adapting to the growing of children. However this is not the only thing you can buy at Oak. At Oak you can also buy other pieces of furniture, like lamps, rugs and mattresses, of course, always made in natural fibres. Monica and Gabriele make inspections personally, with the client, they study the best solution, offering solution for those who want to be in harmony with their house, but especially in harmony with themselves. A new and simple way to enjoy nature being sit on the comfort of own couch.
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TWO YEARS OF SUCCESS It is two years that Fisar has taken over Chiesa Ltd… how do you consider this important transaction and why? (Donatella Paolicchi replies) Yes it was two years that we have taken over Chiesa Ltd and we can say to be very satisfied. We were able to integrate our companies respecting the operating and the human resources. It has been very tiring but at the end we have been rewarded with this result. Sales have exceeded our expectations and employees have contributed to the realization of our target. Now Chiesa is returning to its previous glory and Fisar has strengthened its image in the world of Lombardy distribution.
due anni esatti dall’acquisizione di Chiesa srl da parte di Fisar, come giudica sinteticamente tale importante operazione e perché? (Risponde Donatella Paolicchi ) Sì, sono trascorsi quasi due anni dall’acquisizione della Soc. Chiesa e possiamo dire di essere molto soddisfatti. Siamo riusciti ad integrare le nostre aziende sia dal punto di vista operativo che da quello umano. È stato molto faticoso ma siamo ricompensati dal risultato, i fatturati hanno superato le aspettative e i dipendenti ci hanno seguito nella realizzazione di questo obiettivo. Chiesa stà ritornando ai suoi antichi splendori e la Fisar ha rafforzato la propria immagine nel mondo della distribuzione in Lombardia.
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Ripercorriamo insieme i momenti chiave di questa recente avventura imprenditoriale… (Risponde Roberto Paolicchi) Con la crisi immobiliare del 2009, Chiesa, troppo esposta nel settore porte e forniture per la cantieristica, va in concordato ed ecco che Fisar, già facente parte del gruppo di acquisto IDRO TEAM (insieme a Carboni spa, F.lli Beltrame, Idroterm spa, Innerhofer, Svai spa e Chiesa), decide di intervenire tempestivamente contattando la Curatela. Il primo passo è stato fatto a luglio del 2009 con l’acquisizione della filiale di Cantù, seguita a breve dall’acquisizione della filiale di Colico. Lo scopo principale per Fisar rimaneva comunque acquisire la sede di Bergamo, sede storica della società Chiesa, con il suo marchio. Le problematiche concursuali hanno reso sicuramente più difficile questa operazione, ma nonostante tutto l’obiettivo di Fisar è rimasto fermo! Acquisendo la sede di Bergamo, il suo marchio e le sue maestranze, Fisar è diventata leader nelle aree di Milano-Varese-Bergamo e alta Brianza nei settori della Termoidraulica, Arredo bagno e Ferramenta. Sono stati successivamente aperti anche i piccoli punti vendita di Clusone e Mapello... ritornado a ricoprire così, i territori dove Chiesa era presente! In che cosa, oggi Chiesa rappresenta il meglio della realtà targata Fisar e viceversa? (Riponde Roberto Paolicchi) Le due Società, sono due realtà storiche, Chiesa nasce nel 1923 Fisar nel 1949… Sono entrambe fortemente radicate sul territorio e rivolte all’economia reale (idraulici, manutentori, artigiani del legno, arredatori, pavimentisti ecc…).
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Go back to the key moments of this new business venture... (Roberto Paolicchi replies) With the real estate crisis in 2009, Chiesa was in arrangement with creditors and Fisar (already members of HYDRO TEAM group with Carboni, F. lli Beltrame, Idroterml, Innerhofer, Svai and Chiesa) decided to act contacting Curatela quickly. The first step was taken in July 2009 with the acquisition of a subsidiary in CantÚ and then in Colico. The main purpose of Fisar was to take over the office in Bergamo, the historical site of Chiesa Society. The insolvency procedures hindered this procedure however Fisar’s goal has been steady! Taking over Bergamo branch with its brand and its employees Fisar has become a leader of thermohydraulic, bathroom furniture and ironmongery in Milan-Varese-Bergamo and high Brianza aerea. Afterwards small outlets have been opened in Clusone and Mapello... places where Chesa was already present. Currently, in what does Chiesa represent Fisar and vice versa? (Roberto Paolicchi replies) The two companies are two historical realities, Chiesa was founded in 1923 and Fisar in 1949... Both are deeply rooted in the territory and addressed to the real economy (plumbers, maintenance workers, woodworkers, interior designers, flooring specialists and other...).
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Fisar specializzata nella Termotecnica, Centrali termiche, idraulica e recentemente arredo, mentre Chiesa, storicamente nata e affermata dal 1923 per la ferramenta rivolta anche agli artigiani del legno e successivamente sviluppata nella termoidraulica e arredo bagno, ha fatto si che le due realtà si complementassero e rafforzassero. Quale accoglienza a livello umano e prettamente lavorativo vi ha riservato l’ambiente bergamasco? E come, dopo due anni, Chiesa srl viene vissuto da addetti ai lavori e non? (Riponde Roberto Paolicchi) A livello umano il feeling è stato subito più che ottimale… Abbiamo trovato maestranze collaborative, disponibili e capaci che con determinazione hanno riallacciato i rapporti con la clientela… Quello che viene vissuto dagli addetti ai lavori e non, è sicuramente vedere un’azienda storica che torna gradatamente ai Suoi Antichi Splendori…(passateci ancora questo termine)… In che modo il nuovo corso di Chiesa ripropone l’impronta di qualità assoluta di Fisar? (Riponde Roberto Paolicchi) Come detto prima, Fisar e Chiesa sono aziende complemetari con all’interno di ognuna di esse qualità assolute che tutti noi cerchiamo di migliorare e integrare… Mapello, Clusone e un nuovo volto alla storica sede bergamasca di Chiesa… presente e futuro di questa ambiziosa e capace famiglia di imprenditori che lei rappresenta: il periodo non è esattamente dei più rosei, eppure voi continuate a crescere; ci racconti in sintesi queste tappe e cosa ci sia nel futuro prossimo della sua azienda. (Risponde Donatella Paolicchi ) È verissimo, il momento non è dei più rosei, anzi non lo è per niente. Di imprenditori come noi in Italia ce ne sono tanti (ALMENO PER ORA), che non pensano in primis solo al risultato economico dell’operazione che stanno attuando. È la soddisfazione di vedere che i propri obiettivi si realizzano come da progetto, cioè la creazione di nuove realtà sul territorio che danno l’opportunità ai giovani di lavorare e dico LAVORARE, non fare solo chiacchere, e infondere in loro una fiducia nel futuro. Purtroppo devo ammettere che siamo lasciati soli, sia dalle istituzioni che dal sistema bancario, che in questo momento invece di promuovere iniziative come la nostra, sembrano fare di tutto per fiaccare questo entusiasmo. Non stiamo cercando di resistere e anzi aiutare i piccoli artigiani e le medie imprese, sovvenzionandoli, in modo che questo tessuto così importante per il nostro paese non si distrugga a causa delle speculazioni finanziarie e dalla miopia di chi ci dovrebbe aiutare.
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Fisar is specializes in Thermotechnology, Thermal power stations, hydraulic fittings, while Chiesa is qualified in ironmongery since 1923 and later developed in thermohydraulic and bathroom furniture. This expansion has integrated and consolidated the two companies. Which kind of welcome did you receive in Bergamo? And how Chiesa Ltd has been considered? (Roberto Paolicchi replies) At human level the feeling was optimal. We have found collaborative, capable and willing workers who re-established the relationship with customers. What we can see is how an historical company is able to come back to past splendour. How is the new direction of Chiesa reintroducing Fisar’s quality imprint? (Roberto Paolicchi replies) As mentioned before, companies are complementary. Mapello, Clusone and a new face of the historic Bergamo headquarters of Chiesa... Present and future of this ambitious and capable business family that you represent. The period is not exactly the most positive, therefore you go on to grow. Tell us the near future steps of your company. (Donatella Paolicchi replies) It is true. This is not the most positive period, not at all. In Italy there are many entrepreneurs like us who do not think of the economic performance firstly. Our satisfaction comes from the realization of our targets, creating new realities and giving new job’s opportunities. Unfortunately I have to admit that institutions and banks leave us alone as in this period they are not so interested in promoting initiatives. We are trying to help the artisans and medium-sized enterprises, in a way not to destroy, because of financial speculation, this tissue so important for our country.
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di Giovanni Volpe foto Chiara Isner Matera - Michele Maggioni
iunti alla terza tappa del nostro viaggio alla scoperta di Progetto Giardino, abbiamo chiesto a un membro dello staff, l’architetto Laura, di spiegarci quali siano i punti chiave nella realizzazione di progetti all’interno di locali pubblici e privati. Quali sono le prerogative fondamentali di una realizzazione di Progetto Giardino dedicata a un locale pubblico? Interpretare e soddisfare esigenze e preferenze del cliente per quanto riguarda uno spazi all’interno di un locale pubblico è strategicamente fondamentale, decisivo; significa creare spazi dinamici che possano accogliere la clientela con la giusta e indispensabile flessibilità.
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PUBLIC AND PRIVATE We are arrived at the third stage of Garden Project’s discover and we asked architect Laura, a staff’s member, to explain which are the main points for the projects’ realization in public and private places. Which are the essential qualities that Garden Project gives for the realization of a public place? Essential qualities are the interpretation and the satisfaction of client’s demands especially referring to internal space of public places.
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Lo stesso spazio, per esempio, deve infatti poter essere adatto a pranzi di giorno e, per la sera, ad aperitivi e serate a tema; in questo senso è chiaro che sia importantissimo che le nostre realizzazioni leghino esteticamente con la filosofia del locale sempre risultando al passo coi tempi. La complessità e, allo stesso tempo, la “sfida” che affrontiamo nello studio di spazi di questo genere, è costituita poi dalla corretta interpretazione della clientela del locale e dalle sue stesse esigenze; dobbiamo cioè fare in modo che il locale presenti uno stile nel quale gli avventori abituali, in primis, siano lieti di riflettersi. Come si raggiunge questa sintonia tra locale e clientela, all’atto pratico? Per raggiungere lo scopo, sono molti i fattori che concorrono; prestiamo, per esempio, grande cura alla scelta dei colori e delle loro mille possibili sfumature; facciamo in modo di creare ad hoc atmosfere uniche anche nei piccoli e, apparentemente insignificanti, particolari; sempre e comunque senza mai prescindere dall’assoluto rispetto delle normative vigenti. E per quanto concerne la scelta dei materiali? In ogni realizzazione di Progetto Giardino, l’accuratezza nella scelta dei materiali è al centro dell’attenzione; e lo è se possibile ancor di più quando ci si stia occupando di un locale aperto al pubblico, che si presuppone,dunque, ad alta frequenza; per questo si scelgono materie che durino nel tempo o che possano essere facilmente mantenute; cruciali sono evidentemente anche le scelte di stile che devono essere quanto più possibile efficaci negli obbiettivi, ma con costi non esagerati; il risultato deve quindi essere la creazione di spazi immediatamente riconoscibili attraverso una buona comunicazione visiva. E nel privato? In che modo deve emergere la figura dell’architetto? Nell’ambito della realizzazione di lavori in ambienti finalizzati a un uso privato, la cosa più importante è, senza dubbio, creare spazi e atmosfere in cui il cliente si ritrovi, che arrivi in qualche modo a interiorizzare, quasi sentendosene parte integrante; in questo senso la figura dell’architetto va effettiavamente oltre quella strettamente professionale; si diventa per certi versi un po’ psicologi capaci di cogliere le più disparate sfaccettature del carattere, delle esperienze e dei modi di vivere di chi si ha di fronte; l’architetto finisce, quindi, per dare armonia a idee e cose, trasformando in forma i pensieri e le sensazioni.
That means to create dynamic spaces where customers can be accommodated well with the correct and indispensable flexibility. This space must be suitable for lunches, dinners, cocktails and themed dinners, in this sense it is very important that, always being modern, our realizations connect with the philosophy of the atmosphere. The complexity and at the same the “challenge” that we study, it is representative of the correct interpretation of clients’ needs. We must be sure that our style is a pleasure for the usual costumers. How can you achieve this harmony between place and customers? To achieve this goal there are many factors that they take part in. For example, great attention to choice of colors and to all their nuances. We try to create an ad hoc atmospheres going into details having always respect for current regulations. And what about the choice of materials? In all our design, Garden Project gives great importance to materials’ choice. Especially when we are working on an open public place with a large concourse of visitors. For this reason we choose materials that go on for years with easy maintenance and at reasonable price. The result has to be the creation of spaces identifiable with a good visual touch. And in private, in which way does the personality of the architect come out? Concerning private use, the most important thing is to create space and atmosphere in which the client is an integral part of them. In this way the architect becomes a little bit a psychologist who is able to capture the different aspects and ways of life of the client. The architect gives harmony to ideas and objects converting thoughts and feeling in shape.
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Dove si può riconoscere il tocco di Progetto Giardino? Senza dubbio, per quanto riguarda ogni nostra realizzazione, riteniamo fondamentale, anche in ambito privato, precisione e cura dei particolari; entrambi segni tangibili di una buona riuscita e, prima ancora, di serietà; per la verità non è sempre facile, scontato, riuscire a centrare l’obbiettivo, ma gli incontri in fase progettuale, ogni conversazione informale, persino la lettura dei gesti e dei movimenti dei nostri interlocutori, ci aiutano in maniera decisiva a raggiungere l’obiettivo. Concluderei, anche visti i tempi, con una piccola provocazione… Quanto costa questa qualità…? Beh, la nostra azienda seleziona sempre e comunque prodotti di ottima qualità; questo genere di scelta è una nostra prerogativa; in questo senso la qualità spesso e volentieri ha un prezzo in assoluto non necessariamente concorrenziale; per conto, però, le nostre realizzazioni sono destinate a durare oggettivamente molto, molto a lungo nel tempo; inoltre ciò su cui puntiamo e che senza dubbio un altro dei nostri pezzi forti, è la realizzazione gratuita, per tutti, del progetto, al termine della quale, l’impostazione finale del lavoro viene indicata a tutti gli effetti proprio dal cliente.
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Where can we recognize Garden Project’s touch? We consider accuracy and attention for detail essential, both tangible signs of success and seriousness. It is not always easy to hit the target, however meetings in planning stage, each conversation, gestures and movements of our clients, they help us to achieve the goal in the conclusive way. In conclusion, a little provocation... how much does it cost this quality? Our company always selects high-quality products. This kind of choice is our prerogative and in this sense quality not always can have a competitive price but our projects have done to go on for years. One of our showpiece is the realization of the project free of charge and after that the final planning is defined by the client itself. Up Bergamo
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Una volta visionato il progetto, infatti, il cliente in base alle proprie esigenze e preferenze potrà decidere di realizzare il progetto in un’unica soluzione o di farlo in più tappe; ad ogni modo, la realizzazione finale, complessiva, per via di un’accurata e dettagliata progettazione d’insieme precedente, risulterà omogenea e armoniosa.
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Once the customer has reviewed the project according to his needs and preferences, he may decide to implement the project in one or more stages. In this way the final realization will be homogeneous and harmonious thanks to a previous accurate and detailed global design.
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omunicare a 360°
di Elisabetta Moretti • foto Chiara Isner Matera
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our business is our business. Questo è lo storico slogan di AGC S.r.l., società che dal 2005 offre ai suoi clienti un pacchetto completo di servizi alle imprese, che comprendono: assicurazioni, gestioni e consulenze aziendali. L’obiettivo è quello di fornire le migliori soluzioni di organizzazione del lavoro, permettendo alle aziende di ottimizzare le risorse, migliorare la produzione e di dedicare maggior tempo a quello che meglio sanno fare: il proprio lavoro. Siamo andati a conoscere Marco Scaramucci, amministratore delegato della società, nella sede di via Guglielmo D’Alzano 7, a Bergamo. Marco è il figlio del fondatore e titolare di AGC S.r.l., Luigi Scaramucci che, insieme alla moglie Grazia, si occupa delle assicurazioni, punto cardine della società. Nonostante la sua giovane età, Marco gestisce abilmente e con passione il settore della consulenza informatica. La conoscenza delle diverse e ultime novità nell’ambiente ICT, ovvero Information and Communications Tecnology, fanno di Marco un vero genio del settore.
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A THOROUGH COMMUNICATION “Your business is our business”. This is the historic slogan of AGC Ltd. A company that since 2005 offers its customers a complete package of business services, which includes insurance, management and consulting. The goal is to provide the best solutions for work’s organization, allowing companies to optimize resources and increase of production. We met Marco Scaramucci, Director Manager of the company that is located in G. D’Alzano 7 street, in Bergamo. Marco is the son of the founder and owner of AGC Ltd, Luigi Scaramucci who is responsible for insurance, together with his wife Grazia. In spite of his young age, Marco manages the computer consulting with skill and passion. Marco is a genius in his competences.
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Grazie alla sua esperienza e conoscenza è in grado di fornire un servizio di consulenza informatica completo: internet, sistemi di sicurezza, reti private virtuali, cablaggi strutturali su rame e fibra ottica (l’AGC vanta una partnership con una delle aziende leader del settore), siti web e infrastrutture di server. “L’obiettivo che mi pongo nel momento in cui un’azienda richieda la mia consulenza - ci spiega Marco -, è quello di rispettare al meglio le esigenze del cliente; cerco sempre di offrire le soluzioni migliori al prezzo più conveniente. Così facendo posso contare sulla fidelizzazione del cliente; se lui è soddisfatto, lo sono anche io”. È importante conoscere le reali caratteristiche, le potenzialità e lo stato di salute del proprio Hardware e Software per poter utilizzare appieno le proprie capacità. Per questo motivo Marco offre un servizio di consulenza continuo:“se il cliente è nuovo - aggiunge - cerco sempre di fare un’analisi dei sistemi da lui utilizzati e installati, per suggerire dei miglioramenti o sottolineare dei problemi nella sicurezza; la mia collaborazione non si esaurisce nella stipula di un contratto, ma mira a diventare una relazione costruttiva e proficua, destinata a consolidarsi nel tempo, per affrontare insieme al meglio le sfide del futuro ”.
He is able to provide a complete consulting service: Internet, security systems, private virtual networks, structural copper cabling, optical fibre, web sites and server’s infrastructure (AGC has a partnership with one of the leader companies in this field). As Marco explains: “The goal is to meet the needs of the customer and that is why. I always try to offer the best solutions at the lowest price. If customer is satisfied I am satisfied too“. Marco offers a consultancy service continuously. He adds “if the customer is new, my co-operation does not end with the conclusion of a contract, but it seeks to become a constructive and fruitful relationship, intended to be consolidated over time”.
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La convergenza tra reti telefoniche, mail e messaggi istantanei è la richiesta più frequente che viene fatta a Marco. In un’azienda, piccola o grande che sia, infatti, è importante che tutti i sistemi (computer, stampanti, telefoni, ecc...) siano collegati tra loro, per permettere una collaborazione più efficiente e per tanto una resa migliore. Ma non è tutto. Per offrire un servizio a 360°, Marco si occupa anche della creazione di siti internet, per offrire una valida vetrina di presentazione alle aziende. Che si tratti di assicurazioni, gestioni aziendali o consulenza informatica, la AGC S.r.l. propone ai suoi clienti i servizi migliori; grazie alla sua competenza e alla passione che nutre per questo lavoro, Marco ha contribuito a far crescer l’azienda negli anni, fino a farla diventare un punto di riferimento, unica e all’avanguardia, nel suo settore.
The convergence of telephone networks, email and instant messaging is the most frequent request. In a large or small company, it is important that all operating systems (computers, printers, telephones, etc. ...) are connected to each other, to allow a more efficient collaboration and better performance. To have a great service, Marco is also involved in the creation of websites, in order to offer a strong presentation to the companies. Whether is insurance, business management or consulting, the AGC Ltd offers its customers the best services, thanks to competence and the passion for this work.
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Mugello con Michele Maggioni foto Michele Maggioni
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di Giovanni Volpe • Michele Maggioni
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un anno denso di novità importanti quello che sta vivendo il Gruppo Bonaldi. Un anno durante il quale, per esempio, è tornato a scatenarsi il toro di Sant’Agata con la nuova e stratosferica Lamborghini Aventador; un best seller come Audi A6, dopo la berlina, svela l’attesissima Avant; e che dire poi della nuova Golf Cabrio, giunta a fine stagione per rinverdire i fasti di una vettura che mancava, in questa versione, ormai da anni; e sempre in casa Volkswagen il restyling di uno dei Suv compatti più amati, la Tiguan, aggiornata nel design e nella gamma motori. Novità che tra le quali va annoverata l’ammiraglia Porsche, la Panamera, ora disponibile in versione ibrida e pur sempre capace di emozionare e coccolare, ma con un maggior rispetto per l’ambiente. Il tutto senza dimenticare che l’ultimo trimestre sarà, se possibile, ancor più pirotecnico con il debutto del nuovo Maggiolino, che pare il diretto discendente, se pur parecchi decenni più tardi, del modello originario; la nuova Audi Q3, Suv compatta pronta a dar battaglia alle migliori della classe; e per la fine dell’anno, il regalo più grande: la nuova generazione della 911 che, senza tradire la propria tradizione in fatto di design e meccanica, promette però qualche centimetro in più nelle dimensioni, un look sensibilmente più moderno e doti di guida eccezionali per via di soluzioni costruttive all’avanguardia.
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RAIN OF STARS It is an year full of important news for Bonaldi Group. One year in which Sant’Agata bull unchained with the new and stratospheric Aventador Lamborghini; the best seller as Audi A6, the long-awaited Avant, the new Golf Cabrio and the restyling of one of the most popular compact SUV, the Tiguan renovated in design and engine. Something new like the Panamera of Porsche, now available in hybrid version, always able to touch and cuddle, but with a greater respect for the environment. All this, without forgetting the debut of the new Beetle that seems a direct descendant of the original model, the new SUV Audi Q3 ready to battle the best of the class, and by the end of the year, the greatest gift for the next generation the 911 that without betraying its own tradition in design and mechanics, it promises few centimetres more, modern look and exceptional driving skills due to advanced manufacturing solutions.
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Lamborghini Aventador “TORO SCATENATO” Credetemi, il titolo non è esagerato… Basta dare un’occhiata a caratteristiche tecniche e prestazionali del nuovo gioiello di casa Lamborghini, la Aventador, per capirlo. Motore V12 da 700 cavalli, 70,4kgm di coppia motrice, una velocità massima di 350km/h, un’accelerazione 0/100 che si effettua in 2.9 secondi e in poco più di 24sec si viaggia a oltre 300km/h! Dati piacevolmente spaventosi che, da soli, basterebbero e avanzerebbero a far pensare a una vettura difficile da domare, di certo non alla portata di tutti. E invece ecco che la Avenatdor regala un’altra, forse la più clamorosa, delle sorprese: questo bolide, dal design nemmeno a dirlo volutamente ispirato a quello dei più moderni aerei da combattimento, sa essere docilissimo, ovattato all’interno di un abitacolo impeccabilmente rifinito, e davvero facile da guidare anche per i meno esperti, ovviamente sotto l’egida dei più moderni sistemi elettronici. Per chi, come me, ha avuto la fortuna di ammirarla dal vivo - durante la recente presentazione avvenuta all’aeroporto di Ghedi - e di ascoltare la meravigliosa “voce” emessa dal suo poderoso V12, non serve altro commento…
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Lamborghini Aventador - “RAGING BULL“ Believe me, the title is not an exaggeration... Just to understand, have a look at technical and performance characteristics of the new jewel of Lamborghini, the Aventador. Engine V12 with 700 horse-power, 70.4 lb-ft (kgm) of torque, a top speed of 350km / h, acceleration 0 / 100 which is carried out in 2.9 seconds and in just over 24sec you can be at 300 km / hour! Frightening data that make you think of a difficult car to tame, certainly not for everyone. On the contrary the Avenatdor gives the most sensational surprise: this racing car with a design inspired to the most modern fighter planes, is docile, muffled in a well finished cabin and really easy to ride for inexpert. Of course under the protection of the most modern electronic systems. For those, like me, who had the fortune to admire it - during the recent presentation that took place at the airport of Ghedi - and listened to its wonderful “voice” issued by its powerful V12, do not need other comment...
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Porsche Panamera Hybrid – “BELVA POCO… ASSETATA” Ormai da anni Porsche ci ha abituati a vetture dalle grandi prestazioni ma dai consumi, se non esattamente contenuti, di certo inferiori a quelli della stragrande maggioranza delle rivali. E quella che vi presento in queste pagine risulta, di fatto, essere addirittura la Porsche più parca di sempre; la nuova Panamera Hybrid, infatti, forte di una potenza totale di 380cv – frutto del connubio tra il noto V6 3 litri già adottato dalla Cayenne e un motore elettrico – promette consumi di 7.1 litri per percorrere 100km, che scendono a 6.8 litri adottando specifici pneumatici a basso coefficiente di rotolamento, studiati ad hoc da Michelin. La vettura, che in modalità elettrica può percorrere circa due chilometri a una velocità di circa 85km/, può anche spegnere il motore termico durante una gittata autostradale e utilizzare quello elettrico per mantenere un’andatura costante di ben 165km/h; ovviamente anche le emissioni di CO2 risultano sensibilmente inferiori rispetto a quelle delle sorelle con il solo motore termico. La Panamera Hybrid è una GT a tutti gli effetti, con prestazioni di rilievo – 270km/ di velocità massima e 6.0sec sullo 0/100 –, dotazioni e confort da prima della classe.
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Porsche Panamera Hybrid “BEAST... NOT MUCH THIRSTY “ For years Porsche has accustomed us to cars of great performance and reasonable consumption, certainly lower than those of rivals. What I am presenting in these pages is the new Panamera Hybrid with a total power of 380cv (the result of the combination of the popular 3-liter V6 engine, already used by Cayenne, and an electric motor), fuel consumption of 7.1 litres to cover 100km that come down to 6.8 litres adopting specific tires with a low coefficient of rolling, ad-hoc designed by Michelin. The car in electric mode can travel about two kilometres around 85km . It can also turn off the heat engine and use the electric motor to maintain a constant speed of 165km / h. Of course CO2 emissions are significantly lower than those with the engine only. The Panamera Hybrid is a GT with important performance - 270km / top speed and 6.0sec on the 0 / 100 -, and with equipments and comforts of first class.
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Audi A6 Avant - “ LA PERFEZIONE SI FA… AVANT” Da sempre, al termine del test di una vettura, o anche solo analizzandone i dati ufficiali, a facile comprenderne due voci fondanti del giudizio finale: pregi e difetti. La sensazione di estrema vicinanza alla perfezione, avuta recentemente saggiando la recente Audi A6 berlina, risulta in qualche modo amplificata avendo a che fare con la nuova Avant che, grazie alle sue forme da wagon, riesce ad appagare ancor di più l’occhio di quanti, nel vecchio continente, provino ormai da un ventennio, una sorta di “dipendenza” dalle station della casa di Inglostadt. Che tutto sia curato in maniera maniacale e che ogni dettaglio sappia appagare ben oltre lo sguardo, lo si riscontra subito, per esempio osservando i proiettori anteriori, ora Full Led, cioè completamente privi di lampade tradizionali. Comunque la si guardi, la nuova A6 Avant esprime dinamismo con un tocco di design di alto livello, ma pur sempre nel pieno rispetto del Dna Audi.
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L’abitacolo è un trionfo di materiali nobili e meno nobili, sapientemente fusi tra loro e assemblati con precisione assoluta; regna un perfetto equilibrio tra opulenza, design e qualità percepita, con l’inedito navigatore a scomparsa veramente scenografico. Tutto il resto è celato sotto il cofano e, anche se non immediatamente disponibile, mi fa piacere anticipare un propulsore con il quale gli ingegneri Audi hanno raggiunto lo stato dell’arte in fatto di motori a gasolio; presto sarà infatti disponibile un inedito biturbo diesel di 3 litri di cilindrata, capace di una potenza record di 313cv e soprattutto di una coppia circa 65kgm; tutto ciò si traduce in prestazioni mozzafiato, con meno di 5.5sec per lo 0/100 e un sound specifico garantito da un avanzatissimo sistema applicato al terminale. Una chicca? Ogni volta che, con le mani occupate, magari sotto la pioggia, ci sarà bisogno di aprire il bagagliaio, tenendo le chiavi della vettura in tasca, sarà sufficiente effettuare un piccolo movimento della gamba verso la parte inferiore del parafango… e “apriti Sesamo!”
Audi A6 Avant - “PERFECTION STEPS FORWARD...” Always, after testing a car, or just analyzing the official figure, the final decree is about: strengths and defects. The feeling of extreme closeness to perfection, testing the latest sedan Audi A6, is amplified with the new Avant. With its forms of wagon, it is able to satisfy who has a sort of “addiction” from the station of Ingolstadt house. We can notice that everything is supervised in a manic mode and every details are comfortable. For example the headlights, full LEDS that are completely free of traditional lamps. In which way you look, the new A6 Avant, it expresses dynamism with a touch of high design but always in full respect of the Audi’s origins. The interior is a triumph of noble and less noble materials, assembled and fused together with absolute precision. There is a perfect balance among opulence, design and quality, and with the new navigator that disappeared, it is a spectacle. Everything else is hidden under the bonnet and, although it is not immediately available, I like to anticipate an engine wherewith the Audi’s engineers have achieved the art in terms of diesel engines. Soon a new diesel twin-turbo with 3-litre cc will be available, with a record power of 313cv and especially with a couple about 65kgm. This is meant stunning performances: with less than 5.5sec for the 0 / 100 and a specific sound provided by a highly advanced system applied to terminal. A treat? In case of hands full, perhaps in the rain, if we need to open the boot, taking the car keys in our pocket ,we can make a small movement of the leg towards the bottom of the wing... and... it opens! Up Bergamo
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BONALDI MOTORI Audi Q3 – “ PICCOLA A CHI?” È vero, le dimensioni esterne della neonata “baby-Suv” di casa Audi, la Q3, sono inferiori a quelle della sorella maggiore Q5; ma si commetterebbe un errore di valutazione non di poco conto se si pensasse di dover accettare chissà quale rinuncia, scegliendola. Metro alla mano, le dimensioni di abitacolo e bagagliaio, sono più che adeguate a quelle di una famiglia che ami viaggiare; merito della lunghezza di 4.4 metri, del passo e della larghezza di una vettura il cui design è inconfondibilmente Audi. A un abitacolo pratico, dalle forme dinamiche ed eleganti e dalle consuete impeccabili finiture, corrisponde una serie di caratteristiche tecniche e meccaniche grazie alle quali la nuova Q3 avrà di certo la possibilità di distinguersi fra le sue agguerrite concorrenti. Ai molti componenti meccanici condivisi con la “sorellastra”Tiguan, la Q3 abbina infatti una dote non trascurabile in vetture di questo genere: il peso, che risulta sempre contenuto e che sta alla base – unitamente a propulsori moderni, puliti e potenti - di un dinamismo davvero invidiabile al quale concorre anche il nuovo “Audi Drive Select”; azionando questo dispositivo, tutti i parametri dinamici della vettura, si adatteranno perfettamente alle esigenze del pilota. Una nota merita, infine, la virtualmente infinita possibilità di personalizzazione di questa Q3, forte di undici colori per la carrozzeria, cinque per l’abitacolo e otto diversi inserti per la plancia!
Audi Q3 - “LITTLE FOR WHO?” It is true that the external dimensions of the new “baby-SUV” Audi Q3, are lower than those of the older Q5, but you would commit an error if you think to accept some kind of waiver when choose it. Meter in hands! The size of cabin and luggage are adequate for a family who loves to travel, about 4.4 meters in length, with a pitch and width of a vehicle which design is unmistakably Audi. A practical interior, dynamic and elegant shapes, impeccable finishes, a series of technical and mechanical characteristics will be able to distinguish among the competitors. For many mechanical components shared with Tiguan, Q3 combines considerable qualities: moderate weight, modern, powerful and clean engine and a dynamism to which cooperate the new “Audi Drive Select”. Activating this device, all the dynamic parameters of the car, will fit the needs of the pilot. A deserving note: the virtually endless opportunity to personalize the Q3 with eleven colours for the cabin and eight different inserts for the dashboard.
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Volkswagen Tiguan – “Baby Touareg” A prima vista, la nuova Tiguan regala subito un family-feeling che ricalca i più recenti stilemi di casa Volkswagen, in particolar modo quelli della recente seconda generazione della Touareg, e, soprattutto nei gruppi ottici posteriori, quelli della Golf VI. Nessuno stravolgimento, dunque, per una vettura di successo quale la Tiguan che però, con questo restyling, si rinfresca e migliora oltre che in alcuni dettagli estetici, nella possibilità di disporre di nuovi sistemi tecnologicamente avanzati, al servizio di guida e sicurezza. Si tratta del rilevatore di stanchezza – che percepisce il calo d’attenzione del guidatore e lo avvisa per tempo -, e del Line Assist che avvisa il conducente dell’involontario superamento della corsia; nuovo anche il differenziale elettronico XDS. Infine meritano un cenno i propulsori, tutti a iniezione diretta, BluMotion Technology e sistema Stop/Start. Con questo upgrade la nuova Tiguan potrà affrontare ad armi pari la sempre più agguerrita concorrenza.
Volkswagen Tiguan - “baby Touareg“ At first glance, the Tiguan offers a familiar feeling that immediately follows the latest styles of Volkswagen house, especially those of the recent second generation of the Touareg, and especially in the rear light clusters of the Golf VI. No distortion, for a successful car like the Tiguan, with this redesign, it refreshes and improves some aesthetic details, in the possibility to have available new technological advanced systems for the guide’s services and safety. These services are: detectors of tiredness - which perceive the drop of attention of the driver and alerts him in time, the Line Assist that alarms the driver of the involuntary overtaking of the lane and the new XDS electronic differential. Finally a deserving note for propulsion systems, with direct injection, Blumotion Technology and Stop / Start system. With this upgrade the new Tiguan will be able to deal the ruthless competition. Up Bergamo
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di Giovanni Volpe
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on la nuova 95 Station Wagon, Saab compie un ulteriore e fondamentale passo avanti nell’ambito del proprio ambizioso progetto di ripresa. Lo fa, finalmente, con una vettura che ha le carte in regola per battagliare alla pari con le agguerritissime concorrenti che, ormai da anni, si scambiano la leadership all’interno di una sempre verde nicchia di mercato, quella delle station pre-
mium. Con un look moderno, filante e in grado di dissipare al meglio dimensioni esterne molto generose, la nuova wagon di Saab torna a vantare un appeal che la proietti nel futuro, restando fedele a quei tanto tutelati e apprezzati canoni aeronautici che ritroviamo anche nell’abitacolo. Un abitacolo moderno, hi-tech, validamente rifinito e nel quale, in chiave moderna, si respirano tradizione e robustezza Saab, di sempre. La plancia è avvolgente, un vero cockpit aeronautico che risulta ben sfruttabile e accessibile, con tutte le informazioni volendo visualizzabili sul parabrezza. Lo spazio non manca e non mancano nemmeno i più moderni sistemi di intrattenimento che rendono questa nuova 95 station, unitamente al bagagliaio regolare e di grandi dimensioni, una compagna di viaggio ideale. A tale fattore contribuiscono, poi, in maniera decisiva i propulsori della vettura, tutti turbo e capaci di offrire un ottimo equilibrio tra prestazioni, piacere di guida e ragionevolezza nei consumi. Cilindrate comprese, nei benzina, tra 1.6l e 2.8l con potenze tra i 180 e i 300cv. E due unità a gasolio con potenze di 160 e 190cv. Ora Saab può tornare a volare…
er tornare a volare
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AUTO IN
TO FLY AGAIN With the new 95 station wagon, Saab takes another step forward its ambitious recovery’s project: new 95 station wagon has the credentials to battle its hardened competitors that for years have exchanged the leadership in an evergreen market niche, the niche of the premium stations. With a modern , streamlined look that is able to dissipate the very generous exterior dimensions, the new Saab wagon comes back to be proud of an appeal that projects into the future, maintaining appreciated aeronautical rules that we also find inside the interior. The dashboard is comfortable, a real aircraft cockpit which is very usable and accessible, with all the information displayed on the windscreen. Space and modern entertainment systems are not missing. These systems make the new station 95 a perfect travel companion with its large and regular luggage. The car’s engines contribute in a decisive way, all turbo are able to offer an excellent balance among performance, driving pleasure and a reasonable fuel consumption. Displacements i are ncluded in petrol engine, between 1.6le 2.8l with power between 180 and 300hp. Two diesel units with capacities of 160 and 190hp. Now Saab can return to fly ...
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AUTO IN Una nuova filosofia Si chiama SkyActiv la nuova filosofia costruttiva di Mazda che, a partire dall’imminente CX-5, darà vita a una serie di vetture di nuova concezione, al futuro di questo marchio giapponese. La nuova CX-5 è la vettura che mancava e della quale Mazda aveva grande bisogno per dire la sua in un settore, quello delle Suv compatte, all’interno del quale le tedesche hanno ormai ampiamente colmato il gap che esisteva nei confronti delle concorrenti giapponesi più blasonate. Il contenimento dei costi, al quale facciano da contraltare qualità abbinata a piacere ed economia di guida, rimane alla base anche di questa nuova Mazda. La vettura ha un aspetto dinamico e sportiveggiante, pur senza fronzoli. Il family-feeling Mazda è garantito il che renderà immediatamente riconoscibile questa inedita Suv.
A new philosophy It is called SkyActiv, the new philosophy of Mazda, that starting from the imminent CX-5, will give a series of cars with a new concept to the future of the Japanese brand. Mazda was in need of a car like CX-5, because the CX-5 is a compact SUV that can compete with the German rivals that already have a closed gap existed against Japanese. Control of costs, quality driving pleasure and economy, are the basis of this new Mazda.
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L’interno, realizzato con ampio utilizzo di materiali economici opportunamente assemblati e con un design classico con qualche concessione alla sportività – il posto di guida ricorda in qualche modo quello di una ben più aggressiva MX-5 – vanta dimensioni generose che fanno della nuova CX-5 una vettura in grado di soddisfare famiglie, ma non solo. La CX-5 non è e non vuole essere una vettura sportiva; ma nel suo Dna l’origine Mazda, ci promettono, non venga tradita; intanto diamo un occhio ai propulsori tra i quali spicca un 2.2l a gasolio, sovralimentato da turbina a doppio stadio, abbinato alla trazione integrale e alla trasmissione automatica, con potenza di 175cv. Sempre a gasolio sarà l’unità da 150cv, votata al contenimento dei consumi, nel mirino – senza rinunce in fatto di piacere di guida – anche della versione con motore benzina 2.0l e 164cv. Interessanti i prezzi che partiranno dai circa 23mila euro dell’entry-level, per arrivare ai circa 31mila della CX5 top di gamma; ulteriore conferma della competitività di questa nuova nata in casa Mazda.
The car has a sporty and dynamic appearance, without frills. The family feeling is guaranteed and it will make recognizable this new SUV. The interior is made of cheap materials, assembled with a classic design and with some sportiness features. The seat reminds in some way, that of a much more aggressive MX-5. The generous dimensions of the new CX-5 represent this car like a familiar car. The CX-5 is not and does not want to be a sports car, but the Mazda origins are not betrayed. Take a look at propulsion system, included a diesel 2.2la supercharged by a double stage turbine and combined with four-wheel drive and automatic transmission, with power of 175hp. The diesel units at 150hp and the petrol engine version 2.0le 164hp are marked by the control of costs without sacrifices in terms of driving pleasure. Prices start from about 23 thousand Euros for the entry-level to arrive approximately 31 thousand for the top CX-5. This is a further confirmation of competition of this new Mazda.
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ARCADIA RENT
o scorso mese di aprile ha rappresentato un momento importante per un trio di dinamici imprenditori bergamaschi che, nonostante la delicatezza del periodo che attraversiamo, hanno voluto e saputo trasformare in realtà un’idea maturata nel tempo. Loro sono i fratelli De Rui - titolari di GLS Bergamo - e la loro nuova sfida si chiama Arcadia Rent; principale artefice di questo nuova impresa imprenditoriale e suo amministratore, è Stefano De Rui, al quale abbiamo chiesto di raccontarci origini e primi passi di questa nuova società, a partire dal suo stesso nome, Arcadia Rent…
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THE MISSING SERVICE The past April was an important moment for three dynamic entrepreneurs of Bergamo. Despite this difficult economic period, they were able to convert an old idea into reality. They are De Rui brothers - holders of GLS in Bergamo - and their new challenge is called: Arcadia Rent. The main architect of this new business’ enterprise and manager is Stefano De Rui, to whom we asked to tell about the origins and first steps of this new company, starting from the name of Arcadia Rent...
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l servizio che mancava
di Giovanni Volpe • foto Chiara Isner Matera - Michele Maggioni
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Arcadia, come suggerito dalla millenaria tradizione greca, sta a simboleggiare un utopico mondo idilliaco, perfetto nella sua totale assenza di negatività, dunque di problemi; con Arcadia Rent, la nostra neonata società di noleggio di veicoli, cerchiamo di rendere quanto più terreno e tangibile “l’idillio”, soddisfacendo ogni esigenza della nostra clientela in fatto di trasporto di cose e persone. Da dove nasce l’idea di Arcadia Rent? L’esperienza della mia famiglia nel mondo dei trasporti è ormai ventennale e da sempre ci distinguiamo per la ricerca pressoché maniacale della qualità di ogni nostro servizio; perfettamente in linea con il prestigio del marchio internazionale che rappresentiamo nella nostra provincia, io e i miei fratelli, abbiamo creato Arcadia Rent con l’intento di offrire tutti quei servizi specifici che, un corriere espresso, per sua stessa natura, non può di fatto proporre. Quali per esempio? Beh, si tratta di servizi diversi e comunque frequentemente richiesti da aziende e, spesso, anche da privati per i quali possiamo già mettere a disposizione oltre dieci nuovi mezzi; un veicolo può essere impiegato, per esempio, per le varie operazioni che permettano di partecipare a una fiera di settore; per un trasporto merci urgente e non previsto, o semplicemente per integrare la propria flotta di veicoli aziendali in un momento nel quale ve ne siano alcuni fermi o vi sia un surplus di lavoro. E per il trasporto di persone? Arcadia Rent offre la possibilità di scegliere all’interno di un’articolata gamma di mezzi per il trasporto di persone, partendo dalla più modaiola ed efficace delle city-car, per arrivare a lussuose vetture di rappresentanza, per occasioni nelle quali ci sia bisogno di immagine; siamo persino in grado di offrire il trasporto di cavalli, usufruendo dei nostri trailer. Il mondo del renting è molto competitivo sia sul fronte dei costi che su quello dei servizi; in che modo Arcadia Rent conta di far breccia in questo difficile ambito? Una priorità assoluta che io e i mie fratelli Silvano e Alberto mettiamo sempre e comunque al centro delle nostre attività, è la qualità del servizio; una qualità atta, tra l’altro, a risolvere ogni problema della nostra clientela che, attraverso il nostro intervento, deve poter snellire ogni fase del proprio lavoro, senza alcun sacrificio in fatto di risultati finali; in questo senso Arcadia Rent ha ereditato i risultati di anni e anni di impegno in questa direzione; risultati che, per i nostri numerosissimi clienti fidelizzati, si traducono in un sensibile vantaggio economico nello scegliere Arcadia Rent. Qual è, infine, il primo obiettivo di Arcadia Rent, a circa sei mesi dalla sua nascita? In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, sono dell’idea che, a maggior ragione nel mondo dei servizi, sia la qualità a fare la differenza; si tratta di una sfida molto stimolante che facciamo nostra in ogni attività di famiglia: la qualità dei servizi di Arcadia Rent come fulcro della soddisfazione dei nostri clienti. Arcadia, as suggested by the ancient Greek tradition, symbolizes a utopian idyllic world, in perfection and total lack of negativity or problems. With Arcadia Rent, our new car-hire, we try to concretize this “idyll”, satisfying every need of our customers in terms of transportation of goods and people. Why the idea of Arcadia Rent? The experience of my family in the world of transportation lasts over twenty years and we always shop around for the high quality of our services, following the international prestige of the brand that we represent in our province. My brothers and I created Arcadia Rent with the intention to offer all those services that a courier service cannot actually propose. For example which one ? There are different and frequently services requested by companies or private persons. We have available more than ten new vehicles. A vehicle can be used for various operations: participation to a trade show, shipment of urgent goods or simply for an implementation of the company’s cars fleet when cars are stopped or when there is surplus of labor. And what about the transportation of people? To transport people, Arcadia Rent offers the possibility to choose a well-organized range of vehicles: from the most fashionable and efficient city car to the luxury cars for representative occasions. We also have the opportunity to offer a transport for horses with the use of our trailers. The world of renting is very competitive in terms of costs and the services. In which way does Arcadia Rent think to move in this difficult area? The priority that my brothers Alberto, Silvano and I always follow is the quality of the service. This quality requires to solve all problem of our clients. Our intervention, must be able to facilitate every work’s stage without any sacrifice in terms of final results. In this sense Arcadia Rent has inherited the results of years of efforts that have become an economic advantage for our customers. Finally what is the first target of Arcadia Rent, after six months of its birth? In these difficult times I am convinced that it is the quality that makes the difference. It is a very exciting challenge that emblematizes all our business activities: the quality of Arcadia Rent services is the heart of our clients’ satisfaction.
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FABIO MONTELEONE STUDIO D’ARTISTA
BERGAMO - VIA SAN TOMASO N° 92/B Tel. +39 347 7080030 - info@fabiomonteleone.it - www.fabiomonteleone.it
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MAX MARRA IRENE SERINA LUIGI FESTA Up Bergamo
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“Temenos” - 2010 110x121x11
“Campo 53” - 2008 120x100x10
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MAX MARRA
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di Sara Masper • foto Chiara Isner Matera - Michele Maggioni
Colleoni Roberto and C. - Since 1954 Art Decorator in Bergamo. In 2006 Colleoni Roberto and C. started the Colleoni Art’s Proposal, thanks to the passion of his father Roberto, who passed it on to his sons Giacomo and Gianandrea, who are his partners and collaborators. Their intent is to promote young artists and repropose the already well knowns. Now they have approximately sixty artists in their showroom in Via Baioni in Bergamo, excellent showcase for furniture, design and art. In this way they can combine duty and pleasure. Their clients have an extra option for the decor of their home / office and local. The Colleoni’s owners guide their costumers to the choice of one art’s work, as they already know their tastes. While fans and collectors can find a wide collection of selected and contemporary artists located in one place.
olleoni Roberto e C. - Tappezzieri d’arte dal 1954 a Bergamo - nel 2006 dà il via a Colleoni - Proposte D’Arte, grazie alla passione del padre Roberto che poi trasmessa ai figli Giacomo e Gianandrea, suoi soci e collaboratori. Il loro intento è di promuovere giovani artisti e riproporne di già affermati: ora ve ne sono una quarantina nel laboratorio di Bergamo in via Baioni, vetrina eccellente per l’arredamento, il design e l’arte. Unendo così l’utile al dilettevole, i clienti della tappezzeria godono di un’opzione complementare per l’arredamento della loro casa-ufficio-locale: vengono indirizzati dai titolari della Colleoni R. anche nella scelta del pezzo d’arte, visto che questi ultimi hanno già avuto il modo di conoscere i loro gusti; invece gli appassionati e collezionisti trovano una vasta raccolta selezionata di artisti contemporanei in un luogo solo.
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“Caldi ritmi di odorose sequenze d’oriente” - 2002 73,5x106x9
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UP ARTE Esiste anche un catalogo d’arte che viene presentato ad ogni evento da loro proposto, sempre con molta classe per un pubblico esigente che sa apprezzarli. In questo numero la Colleoni Proposte d’Arte intende ripresentare un artista già affermato ed anche molto richiesto dai suoi amici e clienti: Max Marra. Max Marra nasce a Paola, in Calabria nel 1950. Artista materico, impiega cuoio, pelle, yuta, corde, olii, ossidi, carbone ed altri materiali di recupero per dare vita alle sue gonfie campiture chiamate “pance”, di cui la galleria di Colleoni Roberto espone un buon numero. Per le sculture modella ed assembla anche legno, rame, stucco, ceralacca, ferro, ottone e lamiere. L’idea del suo modo di fare arte gli viene dall’ambiente della stazione dove lavorava suo padre: ammirava le nere locomotive americane, tedesche ed italiane con le loro stampiture bianche e rosse - colori ricorrenti nelle sue opere come le lettere - ; gli sembravano meravigliosi monumenti d’assemblaggio meccanico di straordinaria bellezza e forza interiore; esse sono le muse di alcune sue sculture ma lo sono anche i minerali fusi dai forni dell’Italsider dove lui ha lavorato negli anni settanta. Ad ispirare parte delle sue tele sono stati invece i marinai che rammendavano le reti e che con la pece calda e stoppa risanavano le fessure nelle barche. L’insieme delle varie esperienze umanitarie e dei viaggi lo hanno arricchito di intensità emotiva che si riflette nelle sue creazioni. During each event Colleoni’s owners propose an Art catalog using their usual class for their demanding public who is able to appreciate. In this issue the C.P.D’A reintroduces a successful artist already popular among his friends and clients: Max Marra. Max Marra was born in Paola in Calabria in 1950. Material artist who makes use of leather, jute, rope, oils, oxides, carbon and other recycled materials to give life to his flourishing backgrounds called “pance“ (rounded shape) that are exposed at Colleoni R. showroom. Besides for his sculptures he moulds and assembles wood, copper, filler, sealing wax, iron, brass and metal sheets. The idea of making art came from railway station’s atmosphere where his father worked.
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Ho lavorato prendendo spunto dal quotidiano. Riciclavo e trasformavo i materiali in “oggetti poetici” (Max Marra). Max Marra ha partecipato a rassegne nazionali ed internazionali, espone in gallerie private , in istituzioni pubbliche ed in importanti fiere: vasto e di spicco è l’elenco delle sue esposizioni, premi, collaborazioni in tutto il mondo che potrete trovare in internet: http://www.adactaassociazione.it/marra%20BIO.htm Questo straordinario artista a 360° è stato anche cofondatore a Milano del movimento interdisciplinare OSAON; è inoltre delegato ufficiale della Lombardia per il Simposio Internazionale della Litografia nel cantone di S. Gallo (CH); vincitore anche di vari premi internazionali per il video Marra. Trasferitosi a Milano negli anni ‘70, ora vive a Monza ed ha lo studio a Lissone. In queste pagine avete scoperto solo una piccola parte delle sue opere, esposte nella Galleria Colleoni
“Luci d’oriente” - 2008 44x44x6
“Sogno d’oriente” - 1995 49,7x30x7
“Miraggio di attraversamenti d’oriente” - 2001 49,5x29x7
“Porta d’oriente ” - 2010 50x70x8
He admired black American, German and Italian locomotives with their red and white graphics (recurring colours in his works). At his eyes they appeared like wonderful assembled monuments of extraordinary beauty and interior strength. These graphics and fused minerals (used in Italsider’s ovens, where he worked in the seventies) become the muses of some of his sculptures. He has been inspired by some sailors who mended their nets and repaired boats’ cracks with warm pitch and tow. The combination of the various humanitarian and travelling experiences has extended his emotional intensity that reflects in his creations. I worked taking cue from everyday life I recycled and metamorphosed materials in “poetic objects” (Max Marra). Max Marra took part in national and international exhibitions, he shows in private galleries, in public institutions and in major events: the list of his exhibitions, awards and collaboration is wide. You can find all information on the Internet site: http: / / www.adactaassociazione.it / spade% 20BIO.htm. This extraordinary artist has been also co-founder of the interdisciplinary movement OSAON in Milan. In Lissone he opened an art space H: ORART. He is official delegate of the International Symposium of Lombardy for the lithography in the canton of St. Gallo (CH). He also won several international awards for the video Marra. In the 70s he moved to Milan and now he lives in Monza and he has his office in Lissone.
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rene Serina a cura del prof. Pietro Gasperini
rene ricorda in un suo catalogo che: “un mattino partiamo col fuoco nel cervello, nel cuore traboccante di rabbia e voglia di amare...Vogliamo tuffarci in fondo al baratro, inferno o cielo che importa? In fondo all’ignoto, per scoprire il nuovo”. Con questa premessa di Irene sei costretto a soffermarti a lungo e con attenzione sulle sue opere. Ti senti catturato da una strana atmosfera: quella che Saint-Exupéry riesce a trasmetterci nel “Piccolo Principe”. Cosi Irene vuol far capire ai grandi, almeno a quelli che si credono tali, il suo messaggio semplice, genuino, che non può limitarsi alla solita stucchevole frase “mi piace” o “non mi piace”, tanto è profondo il suo amore per la natura, le persone...
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IRENE SERINA Irene recalls in her catalogue: “One morning we start with the fire in the brain, the heart overflowing with anger and desire to love... We want to dive into the bottom of the abyss, hell or heaven that matter? After the unknown, to discover the new.” With this introduction you have to stop and reflect for a long time upon her works. You feel caught in a strange atmosphere: like that Saint-Exupéry hands down in “The Little Prince”. Irene gives to understand her simple, genuine message that it is not limited to the usual phrase “I like” or “I do not like”, as her love for nature and people is very deep.
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The painter with her colourful, fairy hands takes us to her world in which nature outshines. From the serenity of ‘“summer”, to the cold silence of the “winter morning”, from dialoguing flowers and leaves of the “glimpse of spring,” to the fascinating red palette of “autumn woods“. Every season talk to its characteristics. If you dwell for a long time, the pictures catch your attention: the “spring” smiles at you and makes you share in her dialogue between flowers and plants that fluttering in the wind in an attempt to caress a renewed life . “Summer” dazzles with its blue sky, without clouds, that seems to swallow up rocks and bushes. Every living being has his essential space in harmony with the other elements. To the “Autumn Forest” so charming with its rich and varied colours, and “winter’s morning” is in contrast with its chilling silence. The suggestions that arise from her works, take shape in a character who makes you recognize in five thousand roses , your rose. As the fox in “ the Little Prince” says: so you can understand that is why you fall in love with that rose or that message. Of course you can also find yourself alone under the “moonlight” dreaming rocked by the lapping water. In those moments you think of the “flowers” that led you in your free time, hidden in the grass, wavering between the coming out of the bunch or staying in the group.
Leaving from this attention to nature in its evolution you are bring to gather other flowers: female faces and bodies, while seasons with their skies and atmospheres talk with delicate petals and leaves. Woman looks at you with her relaxing body and intense eyes in which you can feel taste of the abyss or of the sky. Your rose, perhaps, has not lost its petals at the end of the day, as Ronsard, reminds us, but in those invisible, deep eyes, you can find the hidden Weltanschauun of Irene. So nature and woman become undisputed protagonists of this artist, who manages to create deep links. Like “The broom” of Leopardi that knows to be “companion on the fields strewn with barren ashes and covered by petrified lava in our daily struggling on”.
La pittrice con mani fatate e colorate ti accompagna nel suo mondo nel quale domina la natura. Dalla fissa serenità dell’“estate”, al freddo silenzio del “mattino d’inverno” dai dialoganti fiori e foglie dello “scorcio di primavera”, alla affascinante tavolozza rossa del “bosco d’autunno”: ogni stagione ti parla con la sua peculiarità. Se ti soffermi a lungo i quadri ti catturano così: la “primavera” ti sorride e ti fa partecipe del suo dialogo tra fiori e piante che ondeggiano al vento nel tentativo di accarezzare la vita impalpabile che rinasce, “l’estate” ti abbaglia con quel cielo azzurro, senza nubi, che sembra risucchiare sassi e cespugli. Ogni essere trova il suo spazio vitale in armonia con gli altri elementi. Al “bosco d’autunno” così ammaliante con i suoi colori intensi e variegati si contrappone il silenzio raggelante del “mattino d’inverno”. Le suggestioni che scaturiscono dalle sue opere si materializzano in un personaggio, che ti fa riconoscere fra cinquemila rose la tua rosa, come spiega la volpe al Piccolo Principe: così capisci perché ti innamori di quella rosa o di quel messaggio colorato. Certo ti puoi anche trovare solitario al “chiaro di luna” a sognare cullato dallo sciabordio dell’acqua. In quei momenti pensi ai “fiori di campo” che ti hanno accompagnato nel tuo tempo libero, li scopri nascosti tra l’erba, titubanti tra l’emergere dal mazzo o il restare in gruppo. Da questa attenzione alla natura nel suo evolversi vieni portato a cogliere altri fiori: corpi e volti di donna mentre le stagioni con i loro cieli e atmosfere ti parlano con petali e foglie fragili. La donna ti osserva con quel suo corpo sereno e distensivo da una parte e dall’altra con occhi intensi, nei quali puoi sentire, rabbrividendo, sapore di baratro o di cielo. La tua rosa, magari, non ha perso ancora i petali al termine della sua giornata, come ci ricorda Ronsard, ma ha messo in quegli occhi aculei invisibili che ti penetrano a fondo e non ti abbandonano, se non dopo aver compreso e fatta tua la Weltanschauun nascosta di Irene. Così natura e donna diventano protagoniste indiscusse di questo artista, che riesce a creare legami profondi e come “la ginestra” di Leopardi sa essere “compagna sui campi cosparsi di ceneri infeconde, e ricoperti dell’impietrita lava”in questo nostro arrancare quotidiano. Up Bergamo
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uigi Festa a cura del prof. Pietro Gasperini
olti grandi artisti del passato, ma non solo, ammirati e stimolati da un’opera compiuta, ne hanno fatto una copia di uguale importanza, che costringe gli esperi in lunghe e accalorate discussioni alla ricerca di eventuali diversità o miglioramenti. Anche Luigi Festa sembra, grazie a una misteriosa macchina del tempo, ritornare al passato per entrare nella bottega dei grandi artisti, che hanno progettato e realizzato opere storiche dalla Sala dei Dogi di Venezia, alla Certosa di Pavia, da Versailles alla meno famosa chiesa parrocchiale S.S. Trinità di Grumello del Monte fino alla cascina bergamasca fine ‘800. Nell’ipotetica bottega o scuola dei grandi artisti Luigi ha acquisito i canoni della Bellezza, nel rispetto della prospettiva, armonia, scelta di materiali e di colori... Ha riscoperto e valorizzato materiali che danno notevoli risultati: legno, balsa, compensato multistrato, das, stucco, terracotta, colori acrilici, terre in polvere... Questa premessa mi convince sempre più nel sostenere che Luigi non è un artigiano, ma un artista, perchè non si rifà pedissequamente alle opere di artisti passati, ma entra alla loro scuola o bottega, che si attualizza miracolosamente, sempre grazie alla macchina del tempo.
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UP ARTE Le sue opere sono talmente personalizzate e uniche che non gli si può chiedere una copia, come risulta dal soggetto, dalle modalità realizzative, dalla fantasia, genialità... A questo punto propongo a Luigi di uscire con coraggio dalla “bottega” del Lotto o dei Fantoni, perchè ha imparato un’arte, ma soprattutto perchè ha scoperto una sua personalità che lo aiuta a realizzare opere uniche, tanto da sentirsi dire: “ecco un nuovo Fantoni”.
LUIGI FESTA Many great artists of the past are admired and encouraged for their finished work. That provokes long and animated discussions among experts about the research of possible differences or improvements. Thanks to a mysterious time machine, Luigi Festa seems to go back to the past to enter a studio of great artists who have designed and produced historical works. From the Hall of Venice’s Doges to the Certosa of Pavia, from Versailles to the less famous church Holy Trinity of Grumello del Monte and to Bergamo farmhouse built at the end of 800. In the hypothetical studio or school Luigi acquired the canons of Beauty respecting perspective, harmony, choice of materials and colours... He discovered and developed materials that give important results: wood, balsa, plywood, das, plaster, clay, acrylic paint, powders... This condition convinces me that Luigi is not an artisan only, but an artist. He does not follow the works of the past artists but he enters into their school or studio thanks to this prodigious time machine. His works are so personalized and unique that you cannot ask for a copy, for their subject, mode of realization, imagination and genius. At this point I suggest Luigi to go out from the “workshop” of Lotto or Fantoni. He learned an art and above all he discovered a personality that helps him to produce unique works that designate him as “the new Fantoni”.
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di Elisabetta Moretti • foto Chiara Isner Matera - Michele Maggioni
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rancesco Casadoro e Giovanni Spinelli sono due giovani imprenditori, che circa dodici anni fa, hanno fondato Equipe Solution srl, una società sinonimo di successo e affidabilità; una realtà in continua crescita nel settore immobiliare bergamasco. Affiliati di Tecnocasa, Casadoro e Spinelli, hanno aperto quattro sedi in provincia, l’ultima delle quali, a Gorle, inaugurata pochi mesi fa. Nonostante il periodo di crisi, i due imprenditori non si sono lasciati sopraffare dagli eventi, e hanno agito prontamente, inaugurando, appunto, la nuova sede di Gorle, che opera con una clientela di target elevato, all’interno di un mercato immobiliare caratterizzato da prodotti di alta qualità.
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MORE AND MORE... WOMEN... Francesco Casadoro and Giovanni Spinelli are two young entrepreneurs, who about twelve years ago founded Equipe Solutions Ltd. a company synonymous of success and reliability, in continuous growth in Bergamo real estate. Francesco Casadoro and Giovanni Spinelli opened four locations in the province of Bergamo, the last one in Gorle, inaugurated few months ago. Despite the crisis, the entrepreneurs do not let themselves overwhelmed by events, and they acted promptly inaugurating the new home of Gorle that works with a clientele of high target with high quality products.
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Oltre alla sede di Gorle, i due imprenditori, sono titolari anche di una sede a Torre Boldone, ad Alzano Lombardo e ad Albinino. Quest’ultima, la sede storica, è nata nel 1999, e si occupa di tutto il fiorente mercato della Valle Seriana. Quella di Torre Boldone, nata nel 2008, si è rivelata essere la sede più strategica e vincente, trasformandosi in un anello di congiunzione tra Milano e la Valle Seriana. Infine, nel 2010 è stata inaugurata la sede di Alzano, che da sempre rappresenta un esempio di efficienza e produttività. Sicuramente, uno dei segreti che ha portato al successo queste quattro sedi, è la presenza predominante di quote rosa. Lo staff, il cui organico consta su diciotto collaboratori in totale, è composto da dieci donne. Tutte sono cresciute all’interno del gruppo, occupando, negli anni, posizioni di responsabilità e rilievo. Del servizio qualità, ad esempio, di si occupa Elena Pulcini, che da diversi anni svolge questo compito, curando tutto quello che riguarda il post vendita e offrendo un servizio completo al cliente, che viene seguito anche dopo l’acquisto della casa. Moira Maffeis, invece, è la responsabile dell’ufficio marketing e pubblicità. Le altre donne lavorano negli uffici operativi. Quello di Gorle vanta una netta predominanza femminile: la coordinatrice si chiama Marzia, ci sono poi Gloria e Sara Panizza, che presto diventerà responsabile. Ad Albino la coordinatrice è Francesca, che lavora nel gruppo da undici anni. Ad Alzano lavorano Serena Carrara che è la responsabile ed Eleonora, la coordinatrice. Infine c’è l’ufficio di Torre Boldone in cui lavorano Alessandra, la coordinatrice e Chiara. Il perché di questa “scelta femminile” ce lo spiega il signor Casadoro: “Non si tratta semplicemente di un caso, credo molto nella donna e nelle qualità dello spirito femminile. Una donna è dotata di una sensibilità maggiore - continua -, capisce il cliente e sa ascoltare attentamente le sue esigenze; è così in grado di soddisfare a pieno le sue aspettative. L’acquisto di una casa prevede anche un aspetto psicologico, che una donna sa gestire con maggior sensibilità”.
Besides its headquarters in Gorle, the two entrepreneurs are also owners of the office in Torre Boldone, Alzano Lombardo and Albino This last one is the historic site and was born in 1999 and takes care of flourishing market in Valle Seriana. The office in Torre Boldone was born in 2008, and is the most strategic and successful branch becoming a conjunction between Milan and Valle Seriana. Finally the headquarters of Alzano was inaugurated in 2010 and represents an example of efficiency and productivity. Surely, one of the secrets of the success of these four locations is the dominant presence of women. The team consists of eighteen employees in total and ten are women. All of them grew in the group, holding a positions of responsibilities during the years. For example Elena Pulcini, after several years, takes care of all matters of after-sale, offering a complete service to the customer that continues after the purchase of the house. Moira Maffeis is the responsible of marketing and advertising. The other women work in the other operative offices. Gorle has a female predominance: the coordinator is Marzia, then there are Gloria and Sara Panizza who will become responsible sooner. In Albino the coordinator is Francesca who is working in the group for eleven years. In Alzano Serena Carrara is responsible and Eleonora is the coordinator. Finally there is the office in Torre Boldone in which works Alessandra and the coordinator is Chiara. The reason for this “female choice” is explained by Mr. Casadoro: “This is not simply a case, I strongly believe in women and in the qualities of t he female spirit. A woman has a great sensitivity. She understands and knows how to pay attention to customers’ needs and how to satisfy their expectations. Buying a house also provides a psychological aspect which can be handled by a woman with great sensitivity.
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Tutto lo staff, maschile e femminile, lavora nel gruppo da anni. Tutti sono cresciuti all’interno di Tecnocasa, partendo da zero, e imparando i segreti del mestiere passo dopo passo. Grazie a questo staff, al tipo di organizzazione adottata e al metodo lavorativo stabile e sicuro, la crisi è stata superata senza grossi problemi. “Oggi siamo in continua crescita, e questo metodo di lavoro ci sta dando ottimi risultati - ci spiega Casadoro -. Per il futuro, stiamo cercando due nuove figure da inserire nell’organico; questo comporterà un’ulteriore crescita e una possibile nuova apertura“.
All male and female staff works in the group for years. All have been grown in Tecnocasa, starting from the beginning and learning the secrets of the trade step by step. With this staff the working method is stable and secure. “Today we are growing, and this method is giving us great results. For the future, we are looking for two new employees to give further growth and a new possible opening”.
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di Elisabetta Moretti foto Chiara Isner Matera - Michele Maggioni
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a O.C.LEAN è un’azienda nata a Grassobbio nel 2011, con lo scopo di fornire un innovativo servizio di verniciatura a polvere e a liquido per conto terzi. Abbiamo incontrato il fondatore e proprietario dell’azienda, Omar Carsana, che ci ha illustrato le caratteristiche e i vantaggi del nuovo sistema di verniciatura a polvere, descrivendoci i processi di produzione e di sviluppo del lavoro, basati sul sistema “Lean Production”, avanguardistico metodo di organizzazione aziendale. L’idea di Omar Carsana deriva dalla necessità di proporre un metodo di verniciatura alternativo e più performante di quelli generalmente presenti sul mercato. La verniciatura a polvere utilizza, infatti, un impianto manuale e per questo più flessibile: gli elementi da verniciare possono essere di piccole e grandi dimensioni (possono raggiungere 5000 kg di peso, 5.500 metri di lunghezza, 2.800 metri d’altezza e 2.800 metri di larghezza), con la possibilità di fare frequenti cambi di colore; il che permette una protezione delle parti più accurata, rispettando così al meglio l’esigenza del cliente. C’è poi la questione economica: “in un momento difficile come quello di oggi - ci spiega il titolare - è importante tenere conto anche del prezzo, e quello della verniciatura a polvere è notevolmente più vantaggioso rispetto al metodo liquido tradizionale”. Garantire al cliente il servizio richiesto, nei tempi, nei modi e a costi più ragionevoli, è la mission che O.C.LEAN ha scelto di perseguire. A questo scopo il signor Carsana ha sviluppato la filosofia delle 3P: • Puntualità • Precisione • Prezzo
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MAGIC POWDER The company O.C. LEAN has been founded in Grassobbio in 2011, with the aim of providing an innovative painting powder and liquid painting on behalf of a third party. We met the founder and owner, Omar Carsana, who explained the characteristics and advantages of the new painting powder’s system, describing production’s processes and work’s development, based on the system “Lean Production”, an avant-garde method of business administration. Omar Carsana’s idea comes from the need to propose an alternative and more performing method of painting in comparison with the others generally available on the market. Painting powder makes use of a manual and therefore more flexible installation. The parts to be painted, can have small or large dimensions (they may reach 5000 kg, 5.500 meters long, 2.800 meters in height and 2.800 meters in breadth). Due to this method we can make frequent change of colour, which allows a more accurate protection and a final result with a higher quality compared to the liquid painting. We have also to think of the economic question. “In difficult days like now - the owner says - it is important to take into consideration the price, and powder painting’s cost is significantly more favourable than the traditional liquid method”. O.C. LEAN has chosen to pursue its mission in order to guarantee the customer all the requested services: time, technique and reasonable costs. On this point Mr. Carsana has developed his philosophy of the three “P”: • Punctuality • Precision • Price Up Bergamo
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Innanzitutto la puntualità: “la verniciatura avviene alla fine della catena di produzione e, per questo, spesso il cliente ha urgenza che il pezzo venga finito velocemente e che i termini di consegna vengano rispettati - sottolinea il signor Carsana -. La verniciatura a polvere permette una maggiore flessibilità di lavoro, dando così la possibilità di terminare tempestivamente i pezzi urgenti”. Precisione: O.C.LEAN cura in maniera quasi maniacale il risultato finale della verniciatura, controllando ogni singolo processo produttivo, dal ricevimento della merce alla delicatissima fase di sgrassaggio, dalla protezione delle parti lavorate alla verniciatura con prodotti di qualità, dalla rintracciabilità del “codice cliente” a un servizio di imballaggio curato e personalizzabile. Infine, come già accennato, c’è il prezzo: O.C.LEAN mantiene sempre un ottimo rapporto qualità/prezzo grazie alla vasta gamma di trattamenti offerti. Con la filosofia delle 3P il signor Carsana ci tiene a sfatare il mito della cattiva resistenza della vernice a polvere: “Sono in molti a credere che la vernice a polvere duri meno di quella liquida, e che si scheggi più facilmente. In realtà, se la vernice si stacca - ci spiega -, non è certo per il metodo a polvere ma perché il pezzo è stato pulito male e, pertanto, la vernice non si attacca a dovere; per questo motivo alla O.C.LEAN curiamo attentamente la fase di pulitura, utilizzando i migliori prodotti e lavando lo stesso pezzo anche più volte, fino a ottenere un risultato qualitativamente elevato”. Tutto viene inoltre svolto nel pieno rispetto dell’ambiente: per il pretrattamento delle superfici e durante tutto il processo lavorativo, vengono utilizzati i prodotti più innovativi ed ecologici attualmente presenti sul mercato. O.C.LEAN non si occupa solo di verniciatura; offre, infatti, anche un servizio di “consulenza Lean”, ovvero un sistema rapido, economico ed efficace per risolvere le più svariate problematiche aziendali, ottimizzandone la produzione. Si tratta di una filosofia industriale che, ispirata al sistema produttivo della giapponese Toyota, mira a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli.
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First of all, punctuality: “the painting is done at the end of the production’s chain and therefore the customer often has the urgency that the work finishes quickly, and that the delivery times can be met - as Mr. Carsana highlighted - The painting powder allows great flexibility of work, giving the chance to finish the urgent activity at the right time “. Precision: O.C.LEAN takes care of final painting with an almost manic manner, checking each single production’s process: from the receipt of goods to the delicate phase of degreasing, from the protection of the treated parts to the painting with qualitative products and from the traceability of the “customer code“ to a detailed and personalized packing service. In the end, as already mentioned, there is the price: O.C.LEAN always maintains an excellent quality/price proportion thanks to the wide range of the offered treatments. With his philosophy of the three “P”, Mr. Carsana would like to explode a myth of the bad resistance of painting powder: “Many people believe that the painting powder lasts less than the liquids, and that it splinters more easily. In reality, if the paint removes - he explains - it is not certainly for powder’s method, but because the part has been cleaned in a bad way and, therefore, the paint cannot be stuck properly. For this reason O.C.LEAN takes care of cleaning phase, using the best products and washing the same piece several times, in order to get a result of a high quality. Moreover – as Mr. Carsana adds - with the powder’s method we can also paint very large thicknesses of iron (70-80 mm), and not only the thin ones, as people erroneously thought“. Everything is also carried out with full respect for the environment: for the surface’s pre-treatment and during the whole working process, we use the most innovative and environmentally products that are on the market O.C.LEAN does not offer painting only. It also gives a service of “Lean Consulting”, that is a fast, inexpensive and effective way to resolve various business’ issues, optimizing the production. This is an industrial philosophy that is inspired to the Japanese Toyota production system that aims to reduce waste, up to their deletion.
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La consulenza di O.C.LEAN offre: • Progettazione di lay-out di reparto dedicati • Prestazioni di manodopera per la realizzazione degli interventi definiti • Progettazione, costruzione e vendita di attrezzature Lean dedicate • Ideazione e stesura di cicli produttivi per il controllo dei tempi di lavoro • Consulenza specializzata nella creazione di una moderna logistica dei materiali, dalla gestione di magazzino alla programmazione dei materiali, fino all’asservimento delle linee produttive. Da questo punto di vista O.C.LEAN è assolutamente all’avanguardia, essendo una delle prime aziende nella bergamasca ad aver addottato questo sistema lavorativo; l’organizzazione produttiva del reparto verniciatura si basa, infatti, sui principi della Lean Production: l’intera azienda è stata progettata per ottimizzare la produzione, con linee colorate sulla pavimentazione per delineare gli spazi, e l’utilizzo di attrezzature Lean per velocizzare il lavoro, eliminare gli sprechi, mantenere ordine, pulizia e sicurezza. Infine, la gamma di servizi offerti da Omar Carsana si completa con la vendita di innovative attrezzature industriali Lean per lo stoccaggio e la movimentazione delle minuterie, delle attrezzature e dei particolari a disegno.
The O.C.LEAN Consulting offers: • Layout design for dedicated sectors • Manpower service for the realization of fixed jobs • Design, construction and sale of Lean’s equipment • Design and development of production’s cycles for the control of the worked time • Qualified consultancy for the creation of a modern material’s organization, from the warehouse’s management to the materials’ planning, until the enslavement of the production lines. From this point of view O.C.LEAN is absolutely on the cutting edge, being one of the first companies in Bergamo that has chosen this working system. The production’s organization of the paint field, it is based on the principles of Lean Production: the company at whole has been planned to optimize production, with colored lines on the floor to delineate spaces, and the use of Lean’s tools to speed work, reducing waste, maintaining order, cleanliness and safety. Finally, the range of services offered by Omar Carsana, it is completed with the sale of innovative industrial Lean’s equipment for the storage and the transport of small parts, tools and drawing details.
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’avanguardia dei corrieri espressi
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apidità e sicurezza nelle consegne, offerte fatte su misura, un competente interlocutore locale ed una rete capillare strategicamente distribuita tra la nostra città e la provincia. Ecco i plus della sede bergamasca di GLS, acronimo di General Logistics Systems, un solido gruppo internazionale con struttura in franchising che si è da sempre distinto per i suoi elevati standard qualitativi nel mondo dei corrieri espressi ad alta affidabilità. GLS è leader europeo in un settore dove la concorrenza è spietata. Non è più sufficiente essere in grado di consegnare con rapidità una busta, un pacco o un bancale, ma ci vuole una marcia in più, servono una serie di servizi accessori, sviluppati con lo scopo di ridurre al minimo lo sforzo del mittente e l’attesa da parte del destinatario. Sono fattori che fanno la differenza e divengono determinanti nella scelta di uno o dell’altro corriere, e questo lo sanno bene i fratelli De Rui: Silvano, Stefano e Alberto, fondatori, titolari e registi della sede bergamasca della GLS, che occupa per dimensioni e giro d’affari uno dei primi posti in Italia.
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THE VANGUARD OF THE EXPRESS COURIERS Quickness and safety in deliveries, quotations on demand, qualified local partner, extensive network distributed in our city and province. Here are the advantages of GLS, acronym of General Logistics Systems, a solid international group with organization in franchising that it differs for high quality and high reliability in the world of couriers. GLS is one of the European leader in a trade where competition is ruthless. It is not enough to be able to deliver an envelope, a package or a pallet quickly, now we need a range of services to reduce the effort of the sender and the expectation of the recipient. These factors make the difference and become decisive in the choice of a carrier. De Rui brothers, Silvano, Stefano and Alberto, owners and directors of the headquarters of the GLS Bergamo, know very well the situation.
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Dopo qualche anno di esperienza professionale nel mondo dei trasporti, i fratelli De Rui iniziano ad operare in proprio a Bergamo nel settore dei corrieri espressi come filiale in franchising di Corriere Executive. Quest’ultimo diventa Direzione Gruppo Executive Spa nel 1993, che viene a sua volta acquisita nel 2001 da GLS B.V. E’ il connubio tra il forte gruppo internazionale e la caparbietà dei tre fratelli De Rui a segnare la nascita della nuova realtà bergamasca: Silvano, personalità eclettica e poliedrica, incline ai rapporti interpersonali, grazie alle precedenti esperienze professionali che gli hanno permesso di maturare un’eccellente conoscenza settoriale dei trasporti, diviene amministratore unico e coordinatore dell’area commerciale della società di famiglia. Stefano grazie alla spiccata capacità organizzativa e gestionale si inserisce come responsabile dell’ambito logistico e distributivo, mentre ad Alberto, grande appassionato di elettronica e di sistemi informatici, viene affidata la completa gestione dei rapporti con le altre sedi, il coordinamento dei sistemi informatici e lo sviluppo dei programmi. Un organigramma snello ma efficace quello della GLS di Bergamo, un classico esempio di azienda che ha saputo crescere in modo graduale e con le idee chiare di tre fratelli che hanno avuto dalla loro, oltre al fatto di nutrire una profonda stima reciproca, anche un’indiscussa abilità nell’individuare le giuste figure professionali che potessero affiancarli nella crescita aziendale, così da creare un team che opera da sempre con grande motivazione ed in perfetta sintonia, con uno spiccato spirito di squadra, la cui finalità è quella di soddisfare ogni esigenza della clientela. Il 1998 è un anno importante per GLS Bergamo, l’azienda già ben strutturata si prepara per il grande salto: è necessario ampliare la rosa dei clienti e soprattutto fidelizzare quelli esistenti con lo scopo di creare con loro un rapporto commerciale a lungo termine: serve una nuova figura che Silvano individua in Giuseppe Presti: una lunga esperienza commerciale alle spalle e una forte personalità che trova da subito la fiducia dei titolari, i quali ne apprezzano la concretezza e l’affidabilità, e che a datare dal 2001 verrà affiancato da altri due validi e qualificati funzionari commerciali per il raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi e significativi. Seguono anni di graduale crescita che oggigiorno non si è ancora arrestata, un successo in parte anche dovuto all’apertura di quattro nuove sedi (oltre a quella storica di Bergamo, ndr) localizzate in quattro punti strategici, tra i quali quello rappresentato dalla sede di Treviglio. La sede di Treviglio è nata nel 2002 con l’obbiettivo di avvicinare il marchio GLS, e i suoi servizi, a tutti la potenziale clientela residente nella bassa bergamasca, per intenderci in quella fascia di territorio cha va da Canonica d’Adda fino a Calcio, cioè al confine tra le province di Milano, Cremona e Brescia.
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After some years of professional experience in transport sector, De Rui brothers begin to operate on their own in Bergamo in the courier industry as a subsidiary of Courier Franchise Executive. This last one becomes Executive Management Group SpA in 1993, which has been acquired by GLS BV in 2001. The mix between the strong international group and the stubbornness of the three brothers De Rui brands the birth of the new reality in Bergamo: Silvano, eclectic and multifaceted personality, prone to interpersonal relationships and long experience, became the sole director and coordinator of the commercial area, Stefano thanks to his strong skills on organization and management is the responsible for logistics and distribution, and Alberto, very expert in electronic and computer systems, is the coordinator of information systems and program development. Their organization chart is streamlined and efficient, a classic example of a company that has grown gradually. Thanks to their clear ideas, mutual respect, undisputed way to identify the right professional collaborators, the three brothers created a strong working team that operates with great motivation and in perfect harmony with the aim to satisfy all need of their customers. The 1998 was an important year for GLS: the company was ready for the big jump. It was necessary to increase the range of customers and especially to keep the existing ones. With this spirit Silvano identifies a new figure in Giuseppe Presti, a qualified expert with strong personality. From 2001 he is assisted by two valid executives who supports him in attainment of ambitious goals. For years the growth has been gradual, a success due to the opening of four new locations (in addition to the historical in Bergamo) located in four strategic areas. One of them is the office in Treviglio. The headquarters in Treviglio was founded in 2002. The aims were to bring closer GLS’ brand with its services and to expand all customers in the lower Bergamo (Canonica d’Adda, Calcio, to the borders with le province the provinces of Milan, Brescia and Cremona).
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Dal primo gennaio del 2004, assecondando un’idea dei titolari di GLS Bergamo, i fratelli De Rui, io e il signor Caldarelli abbiamo preso in gestione la sede di Treviglio; ognuno di noi ha dunque messo in campo le proprie peculiarità in ambito operativo e commerciale, profondendo un impegno che ha dato ottimi risultati, visto che in questi anni siamo stati in grado di raddoppiare la clientela e il fatturato dell’azienda. La sede ha un organico composto da cinque operatori fulltime e tre part-time, oltre a sei autisti che si occupano della raccolta e della distribuzione capillare e puntuale delle merci, nel territorio nostra competenza. Personalmente rivesto un ruolo prettamente gestionale; mi occupo infatti del sistema qualitativo di gestione delle merci e dell’organizzazione dei movimenti delle merci all’interno del magazzino; inoltre seguo l’implementazione informatica delle nostre spedizioni.
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From 1 January 2004, following the idea of GLS’ owners, the brothers De Rui, Mr. Caldarelli and I have taken over the headquarters in Treviglio, So each of us used own capacities with excellent results, indeed for years we have doubled the turnover of the company and the customers. The headquarters has a staff of five full-time workers and three part-time, six drivers who collect and distribute goods timely. My role is a managerial role, I am responsible of quality management and organization of freight movements inside the warehouse and I also follow the computer implementation of our shipments.
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Maurizio Caldarelli rappresenta invece la figura commerciale della sede GLS di Treviglio; si occupa dunque della ricerca di nuova clientela, della gestione della clientela storica, delle risorse umane e dell’amministrazione locale della sede che ne deriva. Gli altri operatori si occupano dell’assistenza e risoluzione problematiche dei clienti, della preparazione delle spedizioni e della movimentazione delle merci in entrata ed uscita dalla sede. Il tutto avviene sempre e comunque in perfetta sintonia con la sede centrale di GLS Bergamo all’interno della quale i fratelli De Rui sovraintendono al corretto operato e sviluppo della sede da noi gestita. In perfetta sintonia con i dettami di GLS e della famiglia De Rui, la ricerca dello standard qualitativo più elevato, rappresenta il nostro obbiettivo quotidiano. Per raggiungere lo scopo mettiamo in campo quotidianamente tenacia, la spiccata capacità di risolvere efficacemente e ei tempi rapidissimi ogni genere di problematica, e una imprescindibile e concreta voglia di creare e offrire un servizio unico, di qualità elevata, a partire dal nostro stesso operandi.
La nostra mission, che contiamo di raggiungere in tempi rapidi, è quella di conquistare la qualifica di Partners; per raggiungere questo ambizioso traguardo con i nostri clienti convenzionati siamo certi che relazionarsi con loro in modo deciso, puntuale e sincero, sforzandoci sempre e comunque di comprendere al meglio quali siano le loro reali esigenze, rappresenti il modo migliore di crescere e raggiungere nuovi e lusinghieri traguardi all’interno dell’azienda che rappresentiamo. Uno su tutti è il nostro motto che condividiamo con la proprietà e con il marchio GLS: “ ciò che diciamo…lo facciamo!” Un motto che onoriamo con il cliente che sceglie GLS per la prima volta, e che col tempo diventa la base del rapporto di fiducia tra noi e la nostra clientela.
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Maurizio Caldarelli is the Sales Manager of GLS in Treviglio. He deals with the search of new customers, the historical management and the human resources The other collaborators take care of resolution of problems, preparation of shipments and handling of goods that arrive and leave the warehouse. Everything is always in perfect harmony with GLS headquarters in Bergamo in which De Rui brothers supervise the operation and development of the office. In perfect harmony with the dictates of GLS and the family De Rui, our goal is the research of the highest quality. To achieve this aim we need: tenacity, strong ability to solve problems in quick time, desire to create and offer an unrivalled service of high quality.
Our mission, is to gain the qualification of Partners. To achieve this ambitious goal we are sure that we have to understand the real needs of our customers in decisive, timely and forthright way Our motto is “what we say, it is what we do!� A motto that we honour with the customer who chooses GLS for the first time, and then it becomes the basis of relationship of trust.
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ffidabilità globale
ontinua il nostro viaggio alla scoperta del corriere espresso HLN, il cui giovane titolare Sandro Riccobono, ci racconterà alcune importanti peculiarità ideali a far fronte, nel settore del trasporto delle merci, alla sempre più grave crisi dei mercati mondiali. Raccontaci in breve HLN, il suo core business con riferimento particolare alla sede di Cividino da te gestita - personale, veicoli, partnership. HLN Srl nasce con l’obbiettivo di soddisfare l’esigenza delle aziende locali di avere un corriere affidabile con il quale gestire il traffico da e per la Germania, e dall’esigenza di aziende tedesche e corrieri espressi tedeschi che cercavano un partner serio - affidabile e pronto a dare risposte immediate, quindi con la conoscenza della lingua tedesca - al quale “girare’’ tutto il traffico di merci tra Italia e Germania.
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di Giovanni Volpe • foto Chiara Isner Matera - Michele Maggioni
Dieci anni fa abbiamo iniziato con un solo furgone e relativo autista, oltre a un operatore che svolgeva anche mansioni di vendita. Poi, col tempo, nemmeno troppo a ben vedere, visto il continuo incremento del parco clientelare, venne da sé l’esigenza di aumentare l’organico con autisti, operatori e venditori. Spiegaci il concetto di “brokeraggio” all’interno di un’attività come quella di HLN... HLN Srl riveste il ruolo di broker nel mondo dei trasporti, applicando, cioè, il concetto di “gruppo d’acquisto” su scala più ampia, ed estendendo i vantaggi anche ai propri clienti. L’azienda offre alla propria clientela tutti i servizi di trasporto conto terzi, a prezzi altamente competitivi grazie alla logica del brokeraggio ma non solo, vista anche l’offerta di servizi dedicati, servizi diretti, servizio taxi e limousine. Per i nostri clienti HLN Srl è come fosse la sede distaccata di un importante loro ufficio interno; sempre e comunque prioritaria resta, ovviamente, la cura di tutti gli interessi della “casa madre” che, mai come nel caso di HLN, sono clienti e, allo stesso tempo, partner. Come sei approdato ad HLN? Quale la tua formazione, prima di raggiungere HLN? Beh, HLN Srl è nata da un esigenza che riscontravo da parte delle sempre più numerose aziende che necessitavano trasporti di ogni genere. È dunque un’idea che si è concretizzata dopo aver più volte riscontrato l’insoddisfazione degli interlocutori con i quali mi relazionavo. Molti si lamentavano di come fossero poco reattivi i corrieri internazionali nell’organizzazione di ritiri o consegne dalla Germania - la nostra zona è piena di produttori di materie prime semilavorate destinate al Centro Europa ma soprattutto in Germania -. Lamentele inerenti il fatto che, una volta affidata una spedizione a un corriere, non vi era modo di avere informazioni immediate sullo stato delle spedizioni; insoddisfazione riguardante operatori di numeri verdi e la loro diffusa superficialità nell’affrontare i problemi dei clienti; infine, lamentele sui costi del trasporto che gravavano eccessivamente sul bilancio aziendale di piccole e medie imprese. Da queste esigenze e problematiche ha avuto origine il desiderio di dare una risposta, di trovare una soluzione concreta… Quanto alla mia formazione, beh, ha apparentemente poco a che vedere con la mia attività lavorativa, se non per la fantasia che, a volte, serve per trovare rapide e poco onerose soluzioni. Ho conseguito la maturità artistica a Milano; ho lavorato come fotografo e per qualche anno ho operato nell’ambito delle gallerie d’arte contemporanee, nel quale svolgevo più mansioni; organizzazione di eventi, reportage fotografici, impaginazione e realizzazione di cataloghi; grazie alle lingue che conosco, spesso mi capitava di avere direttamente a che fare con gli artisti che provenivano da tutto il mondo, anche il compito di organizzar loro serate in varie location milanesi. Dopo l’esperienza nell’ambito artistico, ho lavorato presso un grosso corriere nazionale come venditore; da lì l’idea di HLN... In che modo gli studi effettuati pensi ti abbiano facilitato o, in qualche modo, ostacolato in un mondo come quello al quale appartiene HLN? Sono nato in Germania, dove ho frequentato la scuola materna e, fino all’età di 15 anni, ho trascorso le mie vacanze estive imparando il tedesco che, oggi, parlo come l’italiano.
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GLOBAL RELIABILITY We go on with our trip to discover the HLN courier, whose young owner Sandro Riccobono will tell us several important peculiarities to face the most serious world market’s crisis in transport industry. Briefly tell us HLN’s core business in particular with reference to Cividino branch and how you manage personnel, vehicles, partnerships HLN Ltd has been founded with the aim to satisfy local business’ requests in having a reliable courier for traffic to Germany and from Germany. A need of serious partner that provides immediate answer with the knowledge of the German language, a partner to whom filter all traffic from Italy to Germany and from Germany to Italy.
Ten years ago we started with one van, one driver and one operator who also managed sales’ office job. With the course of time, due to the growth of clients, we increased our staff with drivers, operators and vendors. Explain the concept of “brokerage” in HLN’s activity. HLN Ltd plays the role of brokers in transportation’s world, applying the concept of “buying group” and extending the benefits to its customers. Our company offers its clients all the transport services on behalf of a third party, with competitive prices thanks to brokerage’s logic, also considering the supply of customer services, direct services, taxis and limousines. For our customers, HLN Ltd can be considered like their internal office, giving always priority to the interests and cares of our “head office”. At the same time our clients are not just clients, but also our partners How did you arrive to HLN? What is your training, before joining HLN? HLN Ltd has been founded following the request from some companies that asking for different kind of transports. This idea was born because of the dissatisfaction of some interlocutors. Our area is full of enterprises that ship goods to Germany and Central Europe. Some of them complained about the slowness of shipment’s information, superficiality in solving problems, disappointment for call center’s operators and too much costs on their budget. So we have found a real solution paying attention to these demands and problems. Concerning my education, it is a little bit far from my work with the exception of finding wick and cheap solutions. I got my classical study degree in Milan, I worked as a photographer and for a few years I worked in galleries of contemporary art, where I performed my duties as organization of events, reportage’s photography, layout and production of catalogs. Thanks to the languages I know, I have often to deal with the artists directly who came from all over the world, including the organization of their evenings in various locations in Milan. Following this artistic experience I worked as vendor for an important national courier, and after then the idea of HLN. In which way do you think your studies make easy or hinder your work in HLN’s world ? I was born in Germany, where I attended kindergarten and until the age of 15 years I spent my summer vacation learning German that today I speak like Italian. Up Bergamo
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A scuola ho sempre frequentato sperimentazioni con indirizzi linguistici e l’apprendimento di inglese e francese non è stato difficile, probabilmente grazie all’elasticità mentale che l’apprendimento del tedesco mi ha trasmesso… Poter, poi, comunicare nel mondo dei corrieri internazionali direttamente con i corrispondenti e’ stato sicuramente uno dei motivi della scelta di concretizzare HLN Srl nel mondo dei corrieri Internazionali. Che cosa significa fare impresa, in un mondo competitivo come quello in cui opera HLN, per un trentenne? Oggi più che mai si richiede molta elasticità mentale e una pronta risoluzione dei tanti problemi dovuti alla difficoltà del mercato. La crisi ha sensibilizzato tutte le aziende nella ricerca dell’ottimizzazione dei costi e io, con HLN Srl, rispondo prontamente alle richieste della mia clientela. HLN rappresenta di certo un punto di vista privilegiato sull’attuale situazione economica mondiale... Qual è la tua prima riflessione in merito? Noi giovani imprenditori veniamo spesso sottovalutati e soprattutto abbandonati al nostro destino con un fardello di problemi e difficoltà con il quale fare i conti… Con l’aiuto di buoni “consiglieri”, di esperti del settore, sono riuscito a liberarmi dalla dipendenza dalle banche, e questa mia autonomia mi permette di essere più competitivo nella taratura dei costi dei miei servizi, sempre e comunque altamente qualificati e precisi. Naturalmente tutte le aziende produttrici devono utilizzare una forma di trasporto per consegnare il loro prodotto; se prima della crisi si utilizzava il “collettamista” per soddisfare grosse partite per il rifornimento di magazzini del cliente, oggi è il cliente finale che fa l’ordine della merce; ordina, cioè, solo il venduto evitando così di fare scorte a magazzino per non avere costi immediati. Oggi, quindi più che mai, il lavoro del corriere espresso riveste un ruolo davvero basilare per soddisfare di tutte le più diverse esigenze delle aziende. Essenziali sono la rapidità nelle consegne, l’accuratezza delle informazioni e, chiaramente, la competitività dei prezzi. Qual è il primo traguardo che ti sei prefissato di raggiungere con HLN per questo 2011? Quest’anno, vista la chiusura molto positiva del bilancio 2010, ho deciso di investire su due nuovi giovani commerciali e su un’altra figura operativa; questo, per aumentare il potenziale del servizio di assistenza dedicato ai nostri clienti.. Sono certo incrementeremo del 30-35% il nostro fatturato per l’anno in corso e, sicuramente amplieremo la superficie del nostro magazzino data l’acquisizione di nuovi clienti nell’ambito della logistica. Si tratta di previsioni lusinghiere soprattutto a fronte della crisi globale che proprio in questi ultimi mesi sta mettendo in ginocchio buona parte dei mercati mondiali; HLN offre in materia di logistica e stoccaggio una soluzione che possiamo in qualche modo definire “a prova di crisi”… Effettivamente HLN offre al proprio parco clientelare anche un efficiente servizio di stoccaggio merce all’interno delle proprie strutture. Questo servizio dà modo ai nostri clienti di risparmiare di fatto l’altrimenti gravoso costo fisso di un magazzino, tramutandolo in costo variabile da affrontare, dunque, solo in base alla merce stoccata. Il periodo di grave crisi che attraversiamo, ha infatti notevolmente ridotto le scorte nei magazzini dei clienti e quindi si è contestualmente ridotta anche la necessità di spazio ad esse dedicato. Abbattere un costo fisso trasformandolo in variabile è un buon modo per risparmiare denaro prezioso in quanto il cliente paga solo a fronte di una reale necessità di spazio. Ciò in cui HLN è dunque in grado di fare la differenza, è la gestione dei containers in arrivo nelle proprie strutture e il conseguente stoccaggio della merce - dividendo eventualmente la tipologia di articoli e, a fronte di disposizioni dei clienti, di inoltrarli in qualunque parte del mondo a costi ridotti e in tempi rapidi -. Infine, ci tengo a ricordare che proprio l’ausilio di magazzini strategicamente dislocati, permette una quanto mai fondamentale riduzione dei costi; il tutto operando comodamente dalla propria azienda, dalla quale a tutti gli effetti, si possono inviare merci in tutto il mondo.
Servizio principe di HLN Srl è il servizio Logistico: HLN Srl offre al proprio parco clientelare anche il servizio di stoccaggio merce nelle proprie strutture. Questo servizio dà modo ai Ns clienti di risparmiare il costo fisso di un magazzino e di tramutare il costo fisso in costo variabile in base alla merce stoccata. Il periodo di crisi ha ridotto notevolmente le scorte nei magazzini dei clienti e quindi si è ridotta anche la necessità di spazio. Abbattere un costo fisso in uno variabile è un buon modo per risparmiare denaro prezioso in quanto si paga solo a fronte della necessità di spazio. La capacità di HLN Srl è di gestire l'arrivo di containers nelle proprie strutture, stoccare la merce dividendo eventualmente la tipologia di articoli e, a fronte di disposizioni dei clienti, di inoltrarli in qualunque parte del mondo a costi ridotti ed in tempi rapidi. L'ausilio di magazzini dislocati permette, se supportati da un'abile figura professionale, di ridurre costi, e senza scomodarsi, inoltrare merci in tutto il mondo comodamente dalla propria azienda.
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At school I always attended language courses and it was not difficult learning English and French, probably thanks to the elasticity of my mind that already used German. Surely this is one of the reason to realize HLN Ltd in the world of the international couriers. What does it mean doing business in a competitive world like HLN for a thirty-year-old man? Today the world requires mental agility and quick resolution for many problems caused by difficulties of market’s conditions. The crisis has alerted all companies in the research of costs’ optimization and with HLN Ltd I promptly reply to my customers’ requests. HLN represents a certain privileged point of view of the current economic world situation... What is your first thought on this? Young entrepreneurs are often undervalued. With the help of good “advisors”, experts in this field, I free myself from bank’s dependence and this option allows me to be more competitive in costs of my services, always qualified and accurate. Of course all enterprises have to use a way of transport. Before the crisis, they used the general cargo service, now to avoid immediate costs, the final client orders the goods sold without stockroom. Fast deliveries, accuracy of the information and competitive prices are essential. Which is the first goal you think to achieve with HLN during 2011? In 2010 we balanced the budget in positive, so I have decided to invest in two new young vendors and one operator. This decision has been taken in order to expand our customer service. I’m sure that we are going to increase our sales of 30-35% and in this way we are going to enlarge our warehouse thanks to new logistic clients. These are gratifying outlooks against the global crisis that in recent months is putting on knees the world markets. HLN offers logistics and storage solutions that in some way we can define “crisis-proof” ... HLN offers its clients an efficient storage service products inside its facilities. This service gives our customers a way to save fixed cost of a warehouse, changing to a variable cost based on the stored goods only. This period of crisis has reduced our clients’ stock in their warehouses and their need of room. Paring down a fixed cost, changing to a variable cost, it is a good way to save precious money because the customer pays the real need of space only. Where HLN is able to make the difference, it is the handling of containers arriving in their structures and storage of goods. Dividing the types of goods following customer’s requirements and shipping them all around the world at low cost and rapid time. At last, I would like to remind that the use of warehouses located strategically, it allows to ship goods everywhere with a very important reduction of costs and working from companies directly.
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LAST MINUTE EQUITAZIONE di Paola Vigani • foto Chiara Isner Matera - Michele Maggioni
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ampionato Italiano Seniores anerbio, 22 Settembre 2011. Sono le otto e dieci della mattina e sto varcando i cancelli del grande Centro Ippico Palasturla di Manerbio, una delle strutture più grandi di Italia, dove ogni settimana si svolgono eventi legati al mondo equestre, che spaziano dalla monta inglese a quella western e dove oggi, iniziano i Campionati Italiani Seniores di Salto Ostacoli ospitati dalla nostra Regione e organizzati dalla Federazione Italiana Sport Equestri. Questa mattina l’aria è frizzante e il cielo di un azzurro intenso; mi trovo a Manerbio per seguire le gare di Stefano De Rui e di sua sorella Eleonora, due atleti provenienti dal centro ippico Cascina del Sole di Carobbio Degli Angeli, a due passi da Bergamo. Per la famiglia De Rui i cavalli sono pura passione e dal 2006, da quando è iniziata l’avventura con la Cascina del Sole, di cui è proprietaria con Silvia Cordella e Marco Terzi.
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LAST MINUTE Una passione che sfocia in regolari lezioni di equitazione e nella partecipazione agli eventi organizzati in Lombardia e nelle regioni limitrofe, seguiti dai propri istruttori di riferimento. Un centro ippico, La Cascina del Sole, in rapida crescita, con la sua scuola di equitazione e i suoi allievi che, ogni settimana, calcano i terreni dei centri ippici che ospitano eventi di salto ostacoli e da poco sono seguiti dal nuovo istruttore Francesco Pisoni nella specialità del Dressage. Oggi in gara Stefano porta il suo nuovo cavallo di punta, arrivato da pochissimo in scuderia: LATUS MW, un bel baio scuro nato in Ungheria nel 2001 ma che ha vissuto i primi anni di vita in Germania per poi arrivare qualche anno fa in Italia. La cavalla di Eleonora invece è l’elegantissima CLEOLADY, di proprietà di Silvia Cordella, una bella baia italiana classe 1999. Scendo lungo il viale sulla destra e pochi passi arrivo al campo maggiore in attesa che inizi la categoria Brevetti Seniores di Stefano. Mi siedo sulle tribune con un occhio al campo prova e penso che questa è la vita che vorrebbe fare un qualsiasi appassionato di cavalli e di questa disciplina, che non è solo uno sport ma proprio un modo di essere e di esprimere se stessi;
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Ecco suonare la campanella… LATUS MW parte subito in un ampio galoppo. Il primo salto è un coloratissimo dritto superato senza problemi così come il secondo e il retro front per andare sul terzo: Stefano è emozionato e non ancora abituato all’ampio gesto del suo nuovo cavallo, ma è deciso a metterci del suo e monta deciso. Tutto il percorso scorre via liscio, solo qualche incertezza, e quando viene annunciato il tempo, ci rendiamo conto che Stefano si è conquistato facilmente un terzo posto! Nel pomeriggio è il turno di Eleonora e nella sua categoria dei Primi Gradi Seniores Amatori l’attende un percorso davvero impegnativo… Al suono della campanella la bella CLEOLADY si dirige dritta sul primo elemento superandolo senza problemi, l’andatura è morbida e fluida e dopo una toccata sul quarto ostacolo Eleonora decide che serve tutta la sua grinta e insieme finiscono un percorso davvero lungo e impegnativo. All’uscita dal campo gara la trovo stanchissima ma soddisfatta, con già negli occhi la grinta giusta per affrontare domani con Stefano una nuova giornata di prove in attesa della finale di Domenica. E qui finisce anche la mia giornata da reporter… Ancora uno sguardo al campo gara, mentre soffia una lieve brezza da est… e per un attimo chiudo gli occhi: mi torna alla mente un vecchio proverbio arabo secondo il quale “l’aria del paradiso è quella che soffia tra le orecchie di un cavallo”… Ogni volta che saliamo a cavallo respiriamo quest’aria… E Stefano ed Eleonora oggi, se la sono davvero GUSTATA.
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IL LUSSO DA SFOGLIARE
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Anno IV - Autunno 2011 Periodico trimestrale
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Periodico Trimestrale Autunno 2011 - n. 08
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Direttore Responsabile Giovanni Volpe direzione@upbergamo.com up.bergamo@gmail.com Segreteria di Redazione Elisabetta Moretti elisabetta.more@gmail.com COVER STORY NEWLIVING “mettetevi comodi” Guests CASCINA DEL SOLE GIANLUCA BAGATTINI UNIVERSITÀ AMEDEO AMADEO SIMONA VANONCINI Food COLDIRETTI BERGAMO Fashion & Luxury KANAKA GARAGE
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Collaboratori Testi Gianluca Bagattini Annamaria Fortini Paola Vigani Sarah Viola Tito Locatelli Sara Masper Mario Pesenti Pietro Gasperini Daniela Moraschi Foto Michele Maggioni Chiara Isner Matera Michele Vargiu Un ringraziamento particolare a: Silvano De Rui Daniela Moraschi Laura Trabucco Cesare Riccobono Luigi Stracuzzi Alberto De Rui Stefano Brena Sandro Riccobono Stefano De Rui Giuseppe Presti Roberto Ferri Guido Presti Massimiliano Viotti Pinuccio Mauriello Loretta Guerci Gigi Maggioni Daniela Maraglino Paolo Epis Giacomo Colleoni Roberto Colleoni Michela Mantecca Roberto Careri Pierpaolo Testa Roberta Degli Innocenti Iader Pozzoni Maurizio Di Palo Michele Praderio Sara Terraneo Dino Paolicchi Alessandra Bogazzi Marzia Oberti Francesco Casadoro Amedeo Amadeo