Privacy vs. Sorveglianza

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Mentre i giuristi americani apportavano visibili sfumature al significato originario del termine privacy, un cittadino californiano decise di ricorrere presso la Corte Suprema contro un nuovo caso di intercettazione telefonica.

4.6 Katz v. United States: il Quarto Emendamento protegge le persone Nel 1965, una comune cabina telefonica di Los Angeles divenne protagonista assoluta di una storica sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti. Da tale cabina, il signor Charles Katz era solito contattare, per la sua attività di gioco d'azzardo, bische ed allibratori dell'altra costa americana. Utilizzando lo strumento telefonico, Katz inviava informazioni sulle scommesse in violazione di una legge dello Stato californiano. Katz si sentiva sicuro, protetto dalla pareti di vetro di una cabina pubblica. Non poteva minimamente immaginare che all'esterno del telefono pubblico gli agenti dell'FBI avessero posizionato una cimice per ascoltare le sue conversazioni. Senza chiedere un mandato, ma senza nemmeno mettere piede all'interno della cabina, gli agenti vi introdussero una cimice, attaccandola all'esterno del telefono pubblico170.

I federali decisero dunque di ricorrere allo strumento dell'intercettazione per verificare le loro ipotesi nei confronti di Katz, da tempo sospettato di essere coinvolto in attività illegali connesse al gioco d'azzardo. Gli agenti erano convinti della legalità della loro azione in quanto nessun federale entrò fisicamente all'interno della cabina. The goverment argued that a warrant was unnecessary in this case because there was no search or seizure since had been no physical entrance into the area occupied by Katz – the phone booth171.

Le trascrizioni delle telefonate vennero presentate come prova davanti alla Corte Distrettuale del Sothern District della California che, avvalendosene, condannò l'imputato alla pena richiesta dall'accusa. aggressione o una reclusione […]. In tutte queste situazioni vi è un'interferenza con l'individualità della persona, con il diritto dell'individuo di fare ciò che vuole […]. Una persona che è costretta a vivere ogni minuto della sua vita tra gli altri e di cui ogni bisogno, pensiero, desiderio, divertimento o gratificazione è soggetto al pubblico scrutinio, è stato privato della sua individualità e della sua dignità umana. Un simile individuo si fonde con la massa. Le sue opinioni, essendo pubbliche, tenderanno a non scostarsi mai da quelle generali; le sue aspirazioni, essendo note, tenderanno ad essere sempre di un tipo convenzionalmente accettabile; i suoi sentimenti, essendo pubblicamente esposti, tenderanno a perdere la loro speciale unicità, per divenire quelli di tutti. Un simile essere, sebbene senziente, è fungibile; non è un individuo”, tradotto dall'autore. 170 M. Surace, Analisi socio-giuridica del rapporto tra sorveglianza e diritto alla riservatezza nell'era di internet, in http://www.altrodiritto.unifi.it/control/surace/nav.htm?notecap2.htm al 17 maggio 2009. 171 E. Casey, Digital evidence and computer crime, Academic Press, 2004, p. 52.

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