UndergroundZine N.1 Luglio 2012

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Gruppo: Please Diana Titolo Album: demo Genere: Alternative Rock Voto: 70/100 Sito: http://www.facebook.com/PleaseDiana L'Umbria è il cuore verde dell'Italia dicono, e a mio avviso dicono bene! Proprio da questo cuore pulsante arrivano i Please Diana con una demo di tre brani pop-rock, capeggiati dalla bella voce di Gloria Bianconi. Il punto di forza di questo quintetto di Assisi, a mio avviso è la semplicità. In questo caso specifico la semplicità che ci propongono i Please Diana è sinonimo di equilibrio, innanzi tutto. E in secondo piano è anche sinonimo di veracità, genuinità. Insomma è come se ci dicessero: noi siamo così, vi piacciamo? La risposta è SI: ci piacete. Ovvio che non sto parlando di un capolavoro assoluto, ma questa demo è un lavoro che con i dovuti aggiustamenti, può dare grosse soddisfazioni a Gloria & Co. A dire il vero da aggiustare non ci sono nemmeno grandi cose, anzi, sono quei dettagli che fanno di un disco un gran disco. Su tutto sarebbe bello sentire i Please Diana con una produzione di un certo calibro alle spalle, più che altro perchè in certi momenti il suono manca di quella incisiva profondità che una produzione superiore potrebbe dare. Mi piace da pazzi il suono delle chitarre, mai esasperato, tondo...giusto! Occhio alla voce che pur essendo molto particolare, si concede in alcuni frangenti alcune sbavature. Gli arrangiamenti sono buoni, ma migliorabili. Insomma un disco che per ora entusiasma, ma più che altro in ottica futura e futuribile. Bene così... attendiamo il prossimo??? In bocca al lupo di gubbio ragazzi!!!

BR1

Gruppo: Nymphea Mate Titolo Album: Endio Genere: pop/rock/acutic/indie Voto: 75/100 Sito: http://www.myspace.com/nympheamate Tracklist: Sir Constance / Billy Vanilla / Camilla / This Is Mine

/ All Around You / The Embers / (beep) / Song For The Leader / Ice Age / Carry On / All These Little Words / Desperate / Waiting For The Bang I Nymphea Mate vengono da Torino e danno alle stampe con la Hertzbrigade Records il loro primo LP,

Endio, dopo circa sei anni di carriera. Collocabili nella scia dell’indie e del pop rock, i nostri ci rendono un lavoro scanzonato, schietto, solare e sognante. Le atmosfere del disco sono lineari ed essenziali, figlie soprattutto del rock britannico anni ’60 (in particolare gli immortali Beatles, come da loro stessi rilevato) ma anche di certo punk rock e dell’area alternative rock anni ’90. Non manca l’impronta personale, nonostante le diverse e poliedriche influenze ravvisabili nelle tredici tracce di

Endio. Dei momenti più intimi e sognanti, come The Embers, che riecheggia a tratti la lezione rock melodica dei Coldplay, Camilla, uno degli episodi a mio avviso più ispirati, All These Little Words, con la sua surreale semplicità, e All Around You, si può cogliere la perizia nel curare la limpidezza e il


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