I.P.
CONCESSIONARI | RICAMBISTI | OFFICINE | AGRICOLTURA | GIARDINAGGIO Dal 1997 al fianco dei commercianti di macchine agricole
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«ESSERE O NON ESSERE» questo è il dilemma... del concessionario ▸ Quello che non avreste mai voluto sapere sul credito d’imposta Copertina.indd 1
▸ DSI Italiano, tutti i numeri
▸ Furti in agricoltura: i nuovi dati dal Ministero
▸ Ricominciano i Road Show
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UNACMA EDITORIALE
ESSERE O NON ESSERE? È QUESTO IL DILEMMA Ritorna a galla un dubbio amletico su quella che dovrebbe essere la giusta taglia di un dealer di macchine agricole italiano: big dealer o small dealer?
completamente diverse. Possiamo intuire, quindi, che avrebbero bisogno di ogni taglia di dealer, ognuno calibrato alle proprie esigenze. Passiamo ora ai costruttori. Anche qua le richieste sono molto diverse. Ci sono le multinazionali che spingono su organizzazioni molto strutturate, non molto numerose, con ampi territori in concessione, che seguono in toto la loro filosofia, che propongono tutte le loro linee di prodotto (full liner) e che si concentrano sul raggiungimento degli obiettivi che loro hanno stabilito. E ci sono poi le aziende nazionali che cercano e tentano di mantenere una rete distributiva «storicamente» molto fitta, cercando di servire il mercato in maniera capillare, nel tentativo di non perdere nessuna opportunità di vendita. Ma ci sono anche i costruttori di trattori super specializzati che tendono addirittura a polverizzare la loro rete distributiva, concessionari che spesso contano pochissime unità di trattori venduti all’anno, in qualche caso anche uno solo e non tutti gli anni. È evidente che anche da costoro non ne esce una taglia media ottimale.
Amleto con il teschio di Yorick
La risposta sarebbe facilissima: «Medium dealer!», anche se, ahimè, questa semplice soluzione sembra non trovare larga condivisione e gradimento sul mercato. Provo ad analizzare cosa ne pensano tutti gli attori della filiera, partendo dalla base: i clienti. Ci sono svariate categorie di acquirenti: gli hobbisti della domenica, i piccoli agricoltori che svolgono questa attività come secondo lavoro, i coltivatori diretti che lavorano qualche ettaro, i contoterzisti, le aziende agricole di medie dimensioni, le società agricole molto grandi e una manciata di enormi aziende agricole organizzate in forme cooperative o industriali. In pratica, nel territorio italiano abbiamo rappresentata ogni tipologia di clientela, ognuna con esigenze, modi di approcciare e abitudini
COSA PENSANO I CONCESSIONARI Con quello che è accaduto negli ultimi dieci anni, in cui abbiamo assistito a drastiche contrazioni delle vendite (−31% di trattori immatricolati e quasi −40% di mietitrebbie, con un 2020 che, nonostante tutto, ha resistito e potrebbe chiudersi solo con una perdita del 10%), il panorama dei concessionari italiani non è sostanzialmente cambiato nei numeri, che rimangono invariati. Ma cosa pensano a riguardo i commercianti di macchine agricole?
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Qual è la giusta taglia del dealer: big, medium o small? Occorre un equilibrio che garantisca la sostenibilità pratica ed economica di ogni dimensione aziendale I big dealer (non lo dicono, ma lo pensano) stanno vivendo la loro attuale condizione con non poche preoccupazioni legate alla progressiva e inesorabile crescita, stimolata dal costruttore di riferimento, all’aumento del fattore rischio d’impresa, alla crescente responsabilità verso le maestranze, verso gli enti finanziatori, verso la clientela. I piccoli rivenditori temono di essere fagocitati dal sistema, scompaiono o si trasformano spesso all’ombra del proliferare di queste importanti organizzazioni di distribuzione di macchine agricole, faticano a trovare una dimensione sostenibile, sopravvivono perché abituati al sacrificio e perché solitamente non necessitano di grandi risorse per proseguire la loro
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UNACMA
ANDAMENTO IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI TRATTORI E MIETITREBBIE (2009-2019) Tipologia
2009
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2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
Trattori
27.047
23.323
23.431
19.343
19.343
18.178
18.428
18.341
22.704
18.443
18.579
Mietitrebbie
510
443
411
389
443
325
345
343
350
326
310
IMMATRICOLAZIONI DI TRATTORI E MIETITREBBIE IN ITALIA (2018-2020 - PRIMI NOVE MESI) Tipologia
2018 (9 mesi)
2019 (9 mesi)
2020 (9 mesi)
Trattori
1.567
1.252
1.512
Mietitrebbie
305
273
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vita personale e aziendale. Forse la «medium size» è la categoria a oggi più «spaesata». Da una parte gode di una struttura ben organizzata, che riesce a soddisfare sia i piccoli, i medi e talvolta i grandi clienti, dall’altra non riesce a svilupparsi e a evolversi per limiti geografici delle zone di concessione. Spesso queste aziende sono ben radicate sul territorio, ma con scarso desiderio e opportunità di allargarsi: quasi un «vorrei ma non posso», tante volte anche «potrei ma non voglio».
CRESCERE O RIDIMENSIONARSI? Da questa rapidissima analisi si potrebbe dire che il nostro mercato ha assoluto bisogno di tutte le taglie di dealer e tutti i concessionari hanno assoluto bisogno di continuare a operare, nessuno escluso. Biso-
gna solo raggiungere un equilibrio che garantisca la sostenibilità pratica ed economica di ogni dimensione aziendale. Molto dipende da noi, ma non tutto! È più importante la propria famiglia, il tempo libero, gli amici o la crescita aziendale? Si arriva, in molti casi, a dover decidere se crescere o ridimensionarsi. Non si può infatti pensare di organizzarsi meglio (investimenti e costi futuri programmati) senza dover per questo crescere e quindi cambiare anche l’approccio commerciale, il target oltre ovviamente alle aree di influenza. Insomma a quanti di noi sembra di trovarsi, usciti dalla penna di William Shakespeare, in un antico castello danese, a guardare nel vuoto di una stanzona disadorna o dalla finestra le nuvole che si addensano e si avvicinano, con pensieri che si so-
vrappongono e si scalzano tra loro, con il gran desiderio di urlare «Essere o non essere?» • Roberto Rinaldin Presidente Unacma
Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole Via Spinoza, 28 - 00137 Roma Tel. 06.87420010 - Fax 06.82083007 www.unacma.it - segreteria@unacma.it Unacmalife è un bollettino sulle attività dell’Associazione, viene distribuito gratuitamente sia in formato cartaceo che digitale sul sito istituzionale e non contiene pubblicità a pagamento.
IN LIBRERIA
COSA ACCADE NEI CORRIDOI DEI MINISTERI tri sistemi per cercare di far passare le nostre istanze (sempre legittime e mai chiedendo favoritismi). La lettura di questo libro scorre veloce e apre degli scenari, per chi abita «lontano dai palazzi del potere», estremamente interessanti. Ma forse è quello che abbiamo sempre pensato che succedesse. Noi continueremo, nonostante ciò, a chiedere garbatamente appuntamenti e a portare avanti le nostre iniziative da cittadini rispettosi delle regole. •
Non siamo soliti pubblicizzare libri. Nell’estate appena trascorsa però ci siamo imbattuti in «Io sono il potere. Confessioni di un capo di gabinetto», un libro che riporta le «confessioni» di un anonimo capo di gabinetto raccolte da Giuseppe Salvaggiulo, edito a marzo 2020 da Feltrinelli nella collana «Serie Bianca», e giunto alla sesta edizione. Per noi che da qualche anno frequentiamo Ministeri, Camera e Senato e apriamo solo le porte che ci lasciano aprire, con tanto di appuntamenti, intuivamo che forse c’erano al-
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UNACMA UNACMA INFORMA
QUELLO CHE NON AVRESTI MAI VOLUTO SAPERE SUL CREDITO D’IMPOSTA Per accedere all’agevolazione fiscale non basta che il cliente acquisti un macchinario con i requisiti previsti dalla normativa ma è indispensabile che si doti di un sistema digitale utile a innescare un processo di efficientamento aziendale In questi giorni all’interno del Consiglio direttivo di Unacma e dei Gruppi di lavoro «Innovazione in Agricoltura» ed «Economia e Finanza» si è sviluppato un intenso dibattito. Il punto è il seguente: «Tutti vorremmo sentirci dire che quello che la mia azienda sta facendo è il modo giusto per farmi vendere un trattore in più oppure per far ottenere il credito d’imposta al mio cliente». Qualcuno strilla a gran voce che poiché vende trattori da 100.000 euro con kit «agricoltura 4.0» da 20.000 euro, è soltanto lui che sta facendo quello che andrebbe fatto per vendere con serietà a clienti che desiderano godere dei benefici del credito d’imposta. Qualcun altro, mestamente, racconta che gli è stato «garantito» dal suo fornitore di fiducia che lo strumento che lui consiglia ai suoi affezionati clienti è quello sufficiente per ottenere i benefici di legge. Infine, ci sono quelli che si fidano
Gianni Di Nardo, Segretario Unacma
soltanto del loro costruttore di trattori di riferimento, il quale «garantisce» che solo quei trattori dotati degli appositi strumenti, certificati da loro, possono accedere al credito d’imposta.
UN CONTRIBUTO PER LA RICONFIGURAZIONE AZIENDALE Dobbiamo ricordare che il concetto di Agricoltura 4.0 nasce dall’evoluzione del «Piano nazionale Industria 4.0.» con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della cosiddetta quarta rivoluzione industriale. Lo scopo non è quello di far avere agli agricoltori un qualsiasi contributo, bensì i contributi che devono permettere di realizzare una «riconfigurazione/reingegnerizzazione del processo produttivo» delle aziende, che significa: digitalizzare e informatizzare la catena di produzione
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che porta al prodotto finale raccogliendo una serie di dati che riguardano l’intero processo produttivo. Questi dati devono essere quindi resi disponibili al sistema informatico di fabbrica che li raccoglie, li elabora registrando l’avanzamento, la posizione o altre informazioni di natura logistica dei beni, lotti, semilavorati o lavorazioni oggetto del processo produttivo. Quindi voi potete, anche se consigliamo di non farlo, garantire al vostro cliente che quella specifica macchina può permettergli di ottenere il credito d’imposta, oppure dite al vostro cliente di farsi certificare da un tecnico che la macchina abbia tutti i requisiti per ottenere i benefici di legge.
IL SISTEMA INFORMATICO È INDISPENSABILE Ma il vero problema è quello del vostro cliente, questi deve saper
UNACMA elaborare e archiviare i dati che giungono al suo sistema informatico di fabbrica, l’ambiante fisico dove avvengono il controllo e l’analisi di tutte le lavorazioni svolte e degli eventuali prodotti realizzati. I controlli preventivi che farà l’Agenzia delle entrate (probabilmente tramite la Guardia di finanza) saranno effettuati proprio su questi dati e solo se realmente rispondenti alle richieste di legge e inerenti al processo produttivo, verrà confermata l’agevolazione. Può capitare infine che i tecnici che rilasciano «le certificazioni» facciano firmare dei contratti che prevedono che per loro responsabilità in caso di non accettazione delle domande, rispondono per il solo importo pagato per la perizia. Perciò, avvertite i vostri clienti di leggersi sempre i contratti prima di firmarli. Ecco quindi come comportarsi. ▶ Essere sempre chiarissimi con i vostri clienti. Non è solo la macchina con le giuste dotazioni che fa ottenere il credito d’imposta ma sono anche, e soprattutto, la raccolta, l’elaborazione e la conservazione dei dati che tali strumenti possono trasmettere. ▶ Far scegliere ai vostri clienti i giusti tecnici, meglio se non consigliati da voi. ▶ La scelta degli strumenti per ottenere una macchina adatta a raccogliere i giusti dati da elaborare e conservare deve essere una libera decisione del cliente e non necessariamente ciò che i vostri fornitori vi propongono/consigliano od obbligano a vendere. ▶ Limitatevi ad apportare la dicitura del credito d’imposta nella fattura di vendita, la medesima sia per beni conformi ai requisiti Agricoltura 4.0. che per beni strumentali ordinari. Sarà poi il tecnico del cliente a verificare e a redigere l’eventuale perizia di conformità, solo nel caso in cui il «sistema bene-azienda» rispetti i requisiti necessari a ottenere i benefici di legge. ▶ Più dubbi fughiamo e più il nostro interlocutore capirà che sta
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parlando con gente responsabile e che ha voglia di fare le cose per bene. ▶ È il cliente finale a beneficiare del contributo, quindi siamo chiari e deleghiamo a lui i rischi.
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Noi contiamo di organizzare entro la metà di novembre un webinar, aperto ai soli associati Unacma, con un esperto dell’Agenzia delle
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UNACMA entrate o della Guardia di finanza o di un ministero che possa dare risposte a tutti i quesiti che riguardano l’argomento del credito d’imposta legato all’Agricoltura 4.0. Nel frattempo però abbiamo chiesto a una esperta del settore finanziamenti e contributi, la dottoressa Pamela Comazzetto dell’azienda EsseCi Srl, di darci una serie di in-
dicazioni più precise sull’argomento. Il suo articolo, che potrete leggere alla pagina successiva, metterà in chiaro ciò che per molti di noi, fino a ieri, non era chiaro. Quanto ho scritto è la mia opinione del tutto personale, in base a quanto ho avuto modo di condividere con alcuni concessionari ed esperti del settore, ma speriamo di realiz-
zare il webinar presto in modo che ogni dubbio possa essere sciolto. Come avete potuto notare non sono entrato nel merito di ciò che viene venduto al cliente ma solo in ciò che il cliente deve fare per ottenere i benefici del credito d’imposta. • Gianni Di Nardo
AGRICOLTURA 4.0 E CREDITO D’IMPOSTA Per stare al passo con i tempi le aziende devono integrare le strategie tradizionali con le innovazioni digitali che diventano elemento imprescindibile per beneficiare dello sgravio fiscale legato al credito d’imposta La qualità della filiera agroalimentare italiana, eccellenza del Made in Italy, è ad oggi strettamente connessa all’evoluzione digitale delle aziende agricole. Per stare al passo con i tempi, diventa fondamentale integrare le strategie tradizionali con le innovazioni digitali legate al processo «Agricoltura 4.0». A questo scopo, in sostituzione alle precedenti agevolazioni iper e superammortamento, la legge di bilancio 2020 ha introdotto il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali funzionali alla trasformazione digitale delle imprese. Lo sgravio fiscale quantificato in un 40% è concesso a tutte le aziende residenti in Italia di qualunque forma giuridica, indipendentemente da dimensione e regime fiscale di appartenenza. Il credito d’imposta è utilizzabile in
compensazione tramite il modello F24 a partire dall’anno successivo all’interconnessione del bene al sistema aziendale: in concreto si avrà quindi una riduzione dell’imposta da versare all’Erario, che sarà scaglionata in quote costanti per 5 anni.
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MA COSA SI INTENDE PER AGRICOLTURA 4.0? L’ambito dell’Agricoltura 4.0 travalica la singola azienda e il singolo macchinario introducendo «il sistema integrato» ossia un sistema dove circolano informazioni intelligenti
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utili a tutti gli attori coinvolti: azienda, rete di fornitura, sub-fornitura e filiera produttiva. In questo modo si crea una sorta di «sistema intelligente» all’interno del quale sono presenti i dati in tempo reale, accessibili a tutti, e soprattutto indispensabili per assumere decisioni, reagire più rapidamente alle variazioni della domanda, alle specifiche dei prodotti e ottimizzando i processi di trasformazione e approvvigionamento delle risorse utili allo sviluppo del ciclo biologico dei prodotti agricoli.
I VANTAGGI Le importanti e positive ricadute attese dall’introduzione dell’innovazione 4.0 in agricoltura sono molteplici: nuova competitività delle filiere produttive, sviluppo di nuove nicchie di mercato, time to market sempre più breve, accrescimento dell’agricoltura di precisione con significativi aumenti della produttività per ettaro. L’interconnessione di intere catene del valore porterà a una modifica dei ruoli rivestiti, e in particolare il ruolo dell’agricoltore sarà mirato a ela-
borare e analizzare i dati provenienti da questo «sistema intelligente» così da permettergli di assumere decisioni migliorative e fare previsioni più puntuali.
dai dati quali: mappe di prescrizione, informazioni a supporto delle decisioni a carattere agronomico, climatico ed economico (telemetria, telediagnosi, telemanutenzione, ecc.) e sistemi come guida semiautomatica e a navigazione tramite satellite.
TRASFORMAZIONE DIGITALE E TRACCIABILITÀ L’accresciuta capacità di interconnettere e far cooperare tutte le risorse produttive fisiche e umane permetterà lo sfruttamento di un nuovo fattore produttivo: i dati e le informazioni, che oggi diventano ancora più importanti delle materie prime perché rappresentano la vera ricchezza di un’organizzazione, sia essa una fabbrica, un ente o un’azienda agricola. Dovrà essere pertanto il sistema azienda-macchina ad essere conforme al modello Agricoltura 4.0. Le informazioni rese disponibili dalla macchina dovranno essere coerenti con il processo di lavoro aziendale e consentire la tracciabilità delle lavorazioni raccogliendo dati utili a mantenere sotto controllo ogni step del processo di produzione. L’evoluzione digitale secondo il modello Agricoltura 4.0 permetterà di definire interventi mirati ed efficienti in campo agricolo a partire
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COME USUFRUIRE DELLE AGEVOLAZIONI L’introduzione e allargamento dello sgravio fiscale al mondo agricolo rappresenta sicuramente un motore di sviluppo positivo per l’intero sistema agricolo italiano. Come fa però un’azienda agricola a usufruire di tale agevolazione? Attenzione che non sarà sufficiente per l’agricoltore dotarsi di un macchinario che possieda i requisiti richiesti dalla normativa, ossia tutti i requisiti primari e almeno due dei tre requisiti secondari, ma risulterà importantissimo e fondamentale l’integrazione, l’analisi e lo sfruttamento dei dati provenienti e giacenti all’interno del cosiddetto «sistema intelligente». • Pamela Comazzetto EsseCi Srl
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NASCE IL «PREMIO ALBERTO COCCHI» PER I GIOVANI APPASSIONATI DI MECCANICA L’istituzione di una borsa di studio in memoria di Alberto Cocchi, scomparso lo scorso luglio, offrirà agli studenti degli istituti tecnici e professionali la possibilità di fare esperienze significative presso le concessionarie di macchine agricole durante il periodo di inattività scolastica Ho conosciuto Alberto all’inizio del 2011, appena entrato in Unacma. Lui era il fondatore e responsabile di Unacma News, il bollettino in bianco e nero dell’associazione. Nel tempo abbiamo avuto modo di interagire e di conoscerci meglio. Alle spalle ha una storia professionale molto ricca. Lui sempre riservato, un po’ sornione, ma puntuale e diretto nelle cose che scriveva. Abbiamo nel tempo elaborato l’edizione «a colori», di breve durata, del bollettino Unacma News per poi passare a una vera rivista che lui, sapientemente e in collaborazione con le redazioni de L’Informatore Agrario e di Mad (Macchine Agricole Domani) è riuscito a trasformare in un punto di riferimento per la nostra categoria, per i costruttori e per la stampa specializzata.
infatti concordato che «Correva l’anno…» diventasse un libro con la raccolta degli articoli che aveva negli anni scritto con lo stesso titolo e che raccontava dei concessionari «anziani» e delle loro aziende. Il libro sarebbe uscito in collaborazione con la nostra associazione. Altra grande passione di Alberto erano le scuole di meccanica e meccatronica. Voleva che in Italia ci fosse una scuola di specializzazione in meccatronica agricola, così come esiste in Svizzera. Per questo motivo aveva rapporti costanti con i pochissimi istituti di meccatronica esistenti in Italia (Reggio Emilia e Cesena tra i primi) e si era impegnato nella promozione di attività di divulgazione nelle fiere: dapprima con Agrilabor e in seguito con il Mech@griJOBS.
STORIE DI IMPRESE E ATTENZIONE VERSO LE SCUOLE Tante le sue passioni tra cui la rubrica «Correva l’anno…» che narrava le storie dei vecchi concessionari. Un modo salottiero di raccontare «persone» e non personaggi, che avevano dato una vita intera al mondo delle macchine agricole. Quanti sono stati i meccanici o i contadini che nel tempo si sono trasformati in piccoli imprenditori, che hanno acquisito doti di manager e sono infine riusciti a mettere su delle imprese, tra le più belle d’Italia. Hanno spesso gestito con sapienza e lucidità il passaggio generazionale. Ecco, Alberto aveva il rammarico che di queste belle storie gliene mancavano tre di cui una era già mezza abbozzata. Avevamo
PREMIARE I RAGAZZI MERITEVOLI: UN SOGNO CHE SI REALIZZA A un certo punto però mi ha confidato, eravamo in pochi a saperlo, che non stava bene e che avrebbe dovuto pensare in primis alla sua salute fisica e mentale (serenità). Da qual momento non ha più scritto per Unacma life ma mi lanciava costantemente notizie e informazioni su quello che succedeva e mi incitava a mantenere in vita le sue «creature» come il Mech@griJOBS. Saranno passati due anni più o meno da quando mi accennò del suo desiderio di destinare una somma che consentisse di avviare una borsa di studio per gli studenti che volessero intraprende la carriera nel mondo della meccanica agraria. Da quel momento ne abbiamo parlato più volte, cercando
Due immagini di Alberto Cocchi, a sinistra su un trattore e a destra in un simpatico selfie in compagnia di Gianni Di Nardo
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UNACMA sempre le formule più dirette e meno onerose per premiare questi ragazzi. Non posso dimenticare l’ultima volta che ci siamo incontrati, il 20 febbraio scorso, alla stazione alta velocità di Reggio Emilia (io ero di passaggio). Temi dell’incontro: un abbraccio (in epoca appena appena pre-Covid) e la sua «donazione» che dovevamo far funzionare in qualche modo perché il tempo stringeva. Ci riferivamo all’Eima di novembre 2020 e bisognava far partire l’iniziativa prima che le scuole chiudessero.
Un passo indietro. Diventare amici di Alberto non era certo facile. Caratterialmente diffidente, dopo i momenti di pausa trascorsi insieme nei post fiera, in qualche incontro a Roma e qualche altro a Reggio Emilia, pian piano si sciolse. Abbiamo fatto qualche battaglia insieme all’interno di Unacma. Infine ha cominciato a fidarsi di me, mi ha concesso la sua stima, che poi è diventata anche simpatia e quindi, negli ultimissimi anni posso considerare di essere diventato suo amico. Pri-
ma l’emergenza Covid-19, poi a luglio la sua scomparsa, non abbiamo avuto modo di portare a termine il suo progetto di donazione. Ringrazio Francesco Zerbinati, che in questi ultimi mesi ha saputo da me di questa «idea», per aver mantenuto le relazioni con un altro amico, Vanni, e quindi con i suoi familiari. Ringrazio gli eredi di Alberto per aver voluto mantenere in piedi il suo progetto e aver costituito i fondi per dare vita al Premio «Alberto Cocchi». G.D.N.
REGOLAMENTO DEL PREMIO
TRE BORSE DI STUDIO IN MEMORIA DI ALBERTO Di seguito riportiamo un estratto del regolamento del Premio Alberto Cocchi», scaricabile integralmente dal sito internet www.unacma.it, alla sezione «Documenti». Gli eredi di Alberto Cocchi indicono, con il supporto valutativo e attuativo di Unacma (Unione nazionale commercianti di macchine agricole), il presente bando, di seguito indicato come «Premio Alberto Cocchi», per l’assegnazione di borse di studio nel rispetto delle volontà del compianto. Il dott. Alberto Cocchi ha dedicato gli ultimi anni della sua carriera professionale nel cercare di avvicinare gli studenti delle scuole superiori alle attività legate alla commercializzazione, valorizzazione e riparazione delle macchine agricole. …omissis… 1 - Consistenza e destinatari del premio La dotazione totale del «Premio Alberto Cocchi» consta in 5.000 euro (cinquemila euro) suddivisi in 3 borse di studio secondo la sottostante ripartizione: - 1° classificato: 2.500 euro; - 2° classificato: 1.500 euro; - 3° classificato: 1.000 euro. Le borse di studio sono destinate a stuAlberto Cocchi denti, ambosessi, del IV o V anno di istituti tecnici e professionali di secondo grado, pubblici o equiparati, a indirizzo industriale, meccanico, meccatronico e agrario di tutta Italia a copertura, anche parziale, dei costi di stage presso uno dei concessionari di macchine agricole indicati da Unacma. …omissis… 2 - Requisiti di ammissione Possono partecipare al concorso studenti in possesso dei seguenti requisiti: a) ambosessi, che frequentino regolarmente la classe IV o V di istituti tecnici o professionali di secondo grado a indirizzo industriale, meccanico, meccatronico e agrario situati sul territorio italiano;
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b) che abbiano ottenuto, durante il percorso di studi, un profitto significativamente superiore alla media dell’istituto di appartenenza; c) esistenza di comprovate difficoltà economiche da parte della famiglia dello studente attestate dall’istituto scolastico; d) che siano in regola con la frequenza minima obbligatoria; e) che abbiano una conoscenza della lingua inglese sufficiente all’interazione sugli argomenti tecnici (prossima al livello B1); f) che posseggano una buona capacità di utilizzo di dispositivi informatici e dei più diffusi applicativi (prossima al livello ECDL); g) che non fruiscano per il medesimo anno formativo 2020/2021, di altre provvidenze analoghe; h) dichiarazione di accettazione da parte dello studente, e dei suoi genitori o di chi ne esercita la potestà se minorenne, di intraprendere il percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) presso una concessionaria di macchine agricole della durata di 8 settimane, per un minimo di 200 ore effettive, da effettuarsi durante il periodo di inattività scolastica; ...omissis… Caratteristiche auspicabili e ricercate nei candidati, come indicate dallo stesso Alberto Cocchi, sono la passione per il settore delle macchine agricole, l’umiltà per meglio apprendere e la determinazione per superare gli inevitabili ostacoli. Unacma si preoccuperà di individuare la struttura disponibile più prossima alla residenza del vincitore o che meglio corrisponda ai desideri di formazione dello studente. …omissis… Il «Premio Alberto Cocchi» sarà presentato all’Eima Digital Preview (11-15 novembre 2020) nel corso di una conferenza stampa e sarà consegnato durante lo svolgimento dell’Eima International in programma dal 3 al 7 febbraio 2021.
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EIMA DIGITAL PREVIEW, NOI CI SAREMO! Dall’11 al 15 novembre prossimi si svolgerà l’innovativa formula digitale di Eima organizzata da FederUnacoma. In questo anno segnato dalla pandemia riteniamo possa essere una esperienza positiva in attesa dell’edizione fisica di Eima International in programma nel 2021. Vi aspettiamo al nostro stand virtuale
mia scrivania ho due recovery (dischi esterni al computer da 6 Tera ciascuno), grandi come pacchetti di sigarette, che contengono più dati di un computer NASA di 50 anni fa. Il domani è oggi, ci siamo dentro fino al collo e qualcuno si fa anche fagocitare dalle possibilità di comunicazione di questi semplici oggetti che potenzialmente possono rovinaAbbiamo risposto con entusiasmo re la nostra esistenza di umani. al richiamo della prima fiera digiPoi c’è chi la tecnologia la usa per tale del nostro settore. Un’esperienrendere più semplice la nostra viza nuova che apre tanti interrogativi ta, per esempio in un momento di su come si svolgeranno in futuro le emergenza riesce a operare un pafiere. Penso a quando le immagini e ziente a migliaia di chilometri di forse i film si potranno vedere in 3D distanza. (e non credo passerà troppo tempo). Noi oramai facciamo videoconfeI sistemi digitali riempiranno ancor renze tutti i giorni e quindi possiapiù le nostre case e i nostri uffici e mo partecipare a una fiera internagli spostamenti saranno sempre più zionale senza uscire di casa, visitare improbabili (se non per vacanze e stand a tre piani e dialogare con gli momenti di svago). dimensionalmente oggetti che una avatar delle persone che conosciaLo so che penserete che questo postampante 3D, e che costa 800 euro, mo. FederUnacoma (organizzatrice trebbe succedere tra qualche deciriproduce fedelmente. Nel 1991 ho da sempre di Eima International) ha na di anni ma vi invitiamo a pensacomprato il primo telefono portatireagito in maniera incredibile, con re con quale velocità le tecnologie le a valigetta. In meno di dieci angrandissimi investimenti, alla situastanno cambiando le nostre abituni siamo passati tutti al «palmare». zione post-Covid-19, creando un dini di vita, le nostre consuetudini. Poi sono arrivati gli sms, le e-mail fantastico e interessante evento diMio nonno, classe 1888, ha visto il sul telefono, il trasferimento di imgitale innovativo per non mancare velocipede e nel 1969 l’uomo sulla magini con gli mms. Il cellulare dil’appuntamento autunnale biennale luna. Utilizzava radio a onde corte e venta un vero e proprio computer, in vista della Fiera in presenza, che grammofoni con dischi a 78 giri, ma leggiamo i libri su delle «scatolette si terrà dal 3 al 7 febbraio 2021. Sarà poi ha visto la televisione a colori, il informatiche» da tenere in mano. E un vero piacere incontrarvi nel notelecomando e i primi telefoni senza sempre più velocemente passiamo a stro stand virtuale quando iniziefili (cordless). Ha visto anche i primi notebook potentissimi e oggi, sulla rete la visita degli stand dei vostri computer considerato fornitori e dei loro conche ci ha lasciato alla vecorrenti. Anche i vostri neranda età di 93 anni. clienti che si iscriveranHo dotato la mia azienda no sul sito Eima Digital del primo PC nel 1981 Preview potranno «acche aveva ben «1 mega» costarsi» alle novità tecdi memoria e nel 1983 niche, scoprirne i dettaho acquistato anche il gli ed effettuare la visita fax e adesso, con uno negli orari più disparati. strumento molto simile, Noi ci saremo! Vi aspetG.D.N. si possono spedire tri- Lo stand virtuale di Unacma predisposto per Eima Digital Preview tiamo!
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UNACMA UNACMA INFORMA
RIFLETTORI ACCESI SUI FURTI DI MACCHINE AGRICOLE E INDUSTRIALI Il Ministero degli Interni ha accolto, a livello sperimentale, la nostra richiesta di disaggregare i dati dei furti che avvengono in agricoltura. Così riusciremo a monitorare meglio il fenomeno e a capire quali sono le tipologie di macchine e attrezzature più colpite Questa estate abbiamo ricevuto una bella sorpresa. Siamo stati contattati dal Ministero degli Interni che ci ha comunicato come la nostra richiesta di disaggregare i dati dei furti in agricoltura ricevuti finora dall’ufficio statistico sia stata accordata a livello sperimentale. In pratica, come abbiamo sempre segnalato puntualmente, i furti che avvengono nelle campagne e presso le concessionarie includono di tutto: il trattore, la motozappa, la motosega ma anche gasolio, prodotti agricoli (interi raccolti di fragole o altra frutta oppure ortaggi), persino serre che vengono smontate e caricate sui soliti camion con i quali si fa sparire la merce dalla vista trasportandola spesso all’estero in genere verso i Paesi dell’Est Europa. Quella che noi notiamo è quindi una tendenza, anche se al momento non disponiamo ancora di numeri precisi. Una riflessione su questo fenomeno che sta dilagando su tutto il territorio nazionale, causando gravi
NUMERO FURTI DI MACCHINE/ATTREZZATURE AGRICOLE E COLTURE CON DISAGGREGAZIONE REGIONALE DATI: SDI/SSD NON CONSOLIDATI PER GLI ANNI 2019 E 2020 REGIONE
2017
2018
GENN.-APR. GENN.-APR. 2019 2020
Abruzzo
215
219
233
70
Basilicata
165
131
177
65
62
Calabria
524
538
464
173
160
56
Campania
972
771
569
205
162
Emilia-Romagna
556
439
484
161
124
Friuli Venezia Giulia
132
131
154
60
22
Lazio
547
503
476
168
109
Liguria
107
112
71
28
26
Lombardia
634
514
449
153
97
Marche
179
183
143
58
28
Molise
106
84
68
31
25
Piemonte Puglia Sardegna Sicilia
443
336
295
106
57
1.610
1.332
1.293
484
442
445
385
361
112
94
1.119
1.025
993
358
259 130
Toscana
637
529
492
193
Trentino-Alto Adige
88
68
56
16
7
Umbria
137
120
120
36
18
Valle d'Aosta
12
15
6
1
2
Veneto
557
530
400
170
97
2.648
1.977
4
Regione non definita Totale nazionale
9.185
Novembre 2020
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2019
7.965
7.308
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UNACMA NUMERO FURTI DI MACCHINE OPERATRICI DA CANTIERE IN ITALIA CON DISAGGREGAZONE REGIONALE DATI: SDI/SSD NON CONSOLIDATI PER GLI ANNI 2019 E 2020
duzione del numero delle macchine rubate probabilmente corrisponde una crescita del loro valore). Inoltre, nello scorso anno le Forze GENN.-APR. GENN.-APR. REGIONE 2017 2018 2019 2019 2020 dell’ordine (Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza) hanno operato Abruzzo 96 88 73 22 20 arresti di intere bande che si dediBasilicata 25 24 31 13 7 cavano a questa tipologia di furti. Calabria 119 137 77 32 35 Al Ministero degli Interni ci hanno Campania 260 191 201 79 45 promesso che, valutata l’importanEmilia-Romagna 240 302 308 108 51 za in termini economici di questo Friuli Venezia Giulia 52 37 44 14 20 tipo di reati, sarà in futuro dedicata Lazio 263 224 241 86 42 maggiore attenzione al settore. Liguria 85 69 62 19 19 Per completezza d’informazione riLombardia 471 521 490 171 128 portiamo anche i dati delle macchiMarche 54 77 53 25 7 ne da cantiere sottolineando che i Molise 13 16 23 7 1 numeri sono inferiori solo perché il Piemonte 188 152 168 62 47 parco macchine circolante è minoPuglia 209 203 200 72 64 re rispetto a quello delle macchine Sardegna 100 81 84 37 26 agricole. Sicilia 252 204 220 89 53 Ringraziamo l’onorevole Carlo Sibilia, sottosegretario al Ministero Toscana 234 216 212 84 55 dell’Interno, e il suo staff per aver Trentino-Alto Adige 57 56 47 17 12 preso in considerazione le nostre Umbria 42 39 21 6 9 richieste. È da 5 anni che Unacma Valle d'Aosta 11 9 9 2 1 si sta interessando al tema dei furVeneto 168 220 198 66 49 ti di trattori e in alcuni numeri pre691 Totale nazionale 2.939 2.866 2.762 1.011 cedenti della nostra rivista (Unacma life di ottobre 2015 di cui riportiamo la copertina qui a fianco, dicemdanni ad agricoltori, concessionabre 2016, marzo 2018 e ri e contoterzisti è comunque d’obaprile 2019) sono stabligo per monitorare una situaziote pubblicate le tabelne ancora nebulosa e poco chiara. le con i numeri forniti Il Ministero degli Interni ci ha dal Ministero degli InCONCESSIONAR quindi comunicato che d’ora in terni. Ovviamente per I | RICAMBISTI | OF FICINE | AGRICOLT URA | GIARDINA IN NAGGIO poi potremo avere delle ulteriori giungere ai risultati di ottobre 2015 www.unacma.it disaggregazioni con la possibilità destrutturazione dei dati di monitorare meglio ciò che reper categoria di macchialmente viene rubato. Speriamo ne continuiamo a collaIndagine Unacm a breve o forse dal 2021 di riusciborare con gli organi prea Report re ad avere i dati come da nostro posti del Ministero che desiderio. devono consapevolmente stravolgere il loro abituale CALANO I FURTI MA SI metodo di segnalazione. I.P. I.P
TRATTORI: LA PIAGA DEI F U
RTI
RUBANO MACCHINE PIU’ COSTOSE
Dagli ultimi dati forniti dal Ministero degli Interni relativamente negli ultimi dieci anni emerge che il numero dei furti (non solo in agricoltura) sta lentamente scendendo di anno in anno e che nel nostro comparto si rubano sempre più macchine di alto valore (quindi a fronte di una ri-
• Gianni Di Nardo Segretario Unacma CONCESSIO SI PREPARANO NARI E OFFICINE PER LA REVISIO NE SUCCESSO DEI CORSI UNACMA INAIL ▸ Revisione: la frittata è fatta
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▸ Mother regulation in arrivo
▸ Quando conviene il noleggio
▸ Nasce Arbos Lovol
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UNACMA UNACMA EVENTI
IL PRIMO ROAD SHOW IN EPOCA COVID Successo del primo meeting di Unacma che ha riunito numerosi dealer che si sono confrontati sulle tematiche più scottanti di questo periodo. Sotto la lente il futuro delle reti distributive, il credito di imposta, garanzia usato e il mondo ancora inesplorato dei servizi offerti che è in forte crescita
IL FUTURO DELLA RETE DISTRIBUTIVA
Il primo Road Show Unacma in era Covid per i concessionari del Triveneto si è svolto il 6 ottobre scorso a Noventa di Piave (Venezia). Sinceramente ci aspettavamo una quindicina di partecipanti ma come in una pasta ben lievitata, in 72 ore la partecipazione è cresciuta fino ad arrivare a una impressionante adesione: 36 persone presenti fra titolari e dirigenti di altrettante concessionarie, che rappresentavano 350 milioni di fatturato e 650 dipendenti diretti. In sala erano presenti big, medium e small dealer. Si è discusso a lungo di temi molto caldi e concreti che in questo periodo coinvolgono tutti gli operatori del settore.
In dieci anni il Trentino-Alto Adige ha visto calare il proprio immatricolato trattori del 40%, il Friuli Venezia Giulia addirittura lo ha visto crescere del 24%, mentre il Veneto ha assistito a un calo del 23%. Tutto il Triveneto ha registrato una flessione dell’immatricolato del 24% (vedi tabella a pag. 17). I concessionari che si distribuiscono il mercato, però, sono sempre gli stessi. Ce la faranno tutti a continuare a sopravvivere aziendalmente? Quali trasformazioni ci saranno nei prossimi tre-cinque anni? In questo momento pare che «il pallino» sia
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in mano alle case costruttrici. Nel Nord-Est si sta evolvendo molto rapidamente la trasformazione del sistema distributivo delle macchine agricole e i big dealer stanno consolidando la presenza nelle già estese zone geografiche di concessione con la prospettiva, per altro condivisa con i costruttori di riferimento, di ampliarsi ulteriormente. I dealer di media taglia si stanno confrontando sul loro futuro commerciale, valutando con molta serietà e serenità le opzioni possibili e sostenibili per poter perseguire gli obiettivi di business. Presente al Road Show anche un buon numero di piccoli dealer locali, i quali per la loro specializzazione e radicamento nel territorio hanno dichiarato di non avere grandi spazi di crescita e sviluppo, ma che la loro consolidata posizione nel mercato locale, gli permette di sopravvivere con una certa tranquillità. Diciamo, da sempre, che il mercato dell’automotive è davanti a quello dell’agrimotive di almeno dieci anni. La tecnologia informatica avanza e la comunicazione anche social forse potrebbe ridurre questo gap in breve tempo. Tuttavia, ci risulta che, in epoca di Covid-19, l’automotive abbia sterzato energicamente riscoprendo il «piccolo è bello».
AGRICOLTURA 4.0 E CREDITO D’IMPOSTA Un confronto molto dibattuto ma alla fine condiviso si è svolto sul tema degli attuali crediti d’imposta concessi ai clienti a fronte di investimenti in macchine con tecnologia 4.0 (vedi articoli alle pagine 4, 5, 6 e 7). Durante lo scambio di opinioni si è condiviso che il concessionario di macchine agricole, come stabilito dalla legge di
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UNACMA IMMATRICOLATO TRATTORI E MIETITREBBIE (2009-2019) Trentino-A. A. Friuli V.G. Veneto Triveneto
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019 985
trattori
1.635
1.320
1.095
1.002
1.086
1.011
880
1.022
1.010
1.024
mietitrebbie
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
trattori
447
439
447
390
484
348
412
509
863
511
556
mietitrebbie
14
21
18
14
1
3
11
8
9
5
1
trattori
2.763
2.361
2.463
2.299
2.069
1.973
2.065
2.106
2.812
2.102
2.123
mietitrebbie
68
56
48
52
54
32
48
37
38
40
32
trattori
4.845
4.120
4.005
3.691
3.639
3.332
3.357
3.637
4.685
3.637
3.664
mietitrebbie
82
77
66
66
55
35
59
45
48
45
33
riferimento, non è e non deve mai essere a nessun titolo responsabile del buon esito della misura economica, responsabilità riconducibile esclusivamente al cliente finale che ne è beneficiario in toto. Sullo spinoso dilemma della corrispondenza tecnica di tutti i dispositivi presenti sul mercato proposti come 4.0, più o meno costosi e performanti, si è chiarito che anche in questo caso dobbiamo trasferire la totale responsabilità sempre al cliente finale che come è noto (e da Unacma sempre suggerito) è bene si avvalga di una apposita perizia giurata da commissionare direttamente a parte terza. Quindi, anche
in questo caso, senza intermediazione e responsabilità da parte del concessionario.
IMPORTANTI NOVITÀ PER LA GARANZIA SICURA! Sono trascorsi otto anni da quando Unacma e Conformgest hanno stabilito un accordo per diffondere nel mercato delle macchine agricole un sistema di protezione per l’utente e di business per il rivenditore, già affermato da qualche decennio nel mondo dell’automotive. Si è quindi dibattuto sulle incomprensioni tecniche passate, sulle loro soluzioni, sulla forza di alcune concessionarie che avendo interpretato appieno l’opportunità
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di «vendere» garanzie sull’usato ed estensioni di garanzia sul nuovo, sono arrivate a distribuire oltre cento garanzie l’anno alla loro clientela. Con uno spirito fortemente collaborativo testimoniato dai presenti, si confida in una futura prospettiva di crescita nel quasi inesplorato mondo dei servizi che i dealer possono integrare nelle loro proposte di vendita. Nelle proposte recenti di Conformgest si sono aggiunte novità importanti riguardanti le macchine da raccolta e le grandi attrezzature agricole, come i movimentatori telescopici, le big baler, le rotopresse e molte altre ancora. Per ultimo si è presentato il nuovo listino di «Sicura!», che rimane l’unica garanzia sull’usato di macchine agricole presente sul territorio nazionale, riservata esclusivamente agli associati Unacma. L’intervento del giornalista Francesco Zerbinati, ha illustrato un interessante progetto di vendita dell’usato attraverso la tv. Una iniziativa che sarà presentata in occasione di Eima Digital Preview, la rassegna digitale in programma dall’11 al 15 novembre prossimi, ideata da FederUnacoma in vista dell’edizione fisica di Eima International rimandata al 2021, dal 3 al 7 febbraio. Il tutto si è concluso con una cordiale cena, gentilmente offerta da Comfortgest-Sicura, una occasione sempre preziosa per scambiare opinioni, stabilire relazioni e confronti costruttivi con i colleghi che con questo spirito di condivisione, ormai ci siamo abituati a non definire più come «concorrenti». R.R.
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UNACMA UNACMA REPORT
DSI ITALIANO 2020: AI VERTICI MASSEY FERGUSON E DEUTZ
Durante i mesi di giugno e luglio scorsi si è svolta l’importante indagine DSI (Dealer Satisfaction Index), l’inchiesta che esprime il grado di soddisfazione dei concessionari nei confronti delle case costruttrici. Come ripetiamo ogni anno, l’indagine viene realizzata direttamente dal Climmar a livello europeo e in forma completamente anonima. Quest’anno però, a causa della pandemia che ha coinvolto tutti i Paesi seppure in periodi diversi, è stato deciso di posticipare lo svolgimento dell’indagine dalla primavera ai mesi di giugno e luglio. Purtroppo, questo imprevisto slittamento di data ha comportato una bassa partecipazione dei concessionari (circa il 40% in meno rispetto al 2019). Riportiamo qui di seguito i dati più significativi ovvero quelli che hanno avuto una media di risposte da almeno cinque partecipanti. Ricordiamo che da un paio di anni coinvolgiamo in queste indagini, solo
Mc Cormick
New Holland
Kubota
Same
Landini
Case IH
John Deere
per l’Italia, anche le ditte produttrici di macchine isodiametriche e alcune aziende meno presenti sul mercato italiano. Segnaliamo, inoltre, che rispetto agli anni precedenti mancano dei grafici in quanto i marchi Bcs, Pasquali e Ferrari, Arbos-Goldoni, Valpadana, Carraro Agritalia, Steyr e Valtra hanno evidenziato un numero di risposte
non significativo ai fini della nostra indagine e quindi in questa occasione non sono stati considerati.
ANALISI E PUNTEGGI Vediamo quindi nello specifico come sono stati valutati i vari marchi. Da una panoramica generale si evince che sul podio quest’anno si posizionano Massey Ferguson,
PANORAMA GENERALE PER MARCHIO NEL 2019 DSI 2019 – RISULTATI COMPLETI Conclusione Panoramica generale 5 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1
18
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Claas
Fendt
Lamborghini
Deutz-Fahr
Massey Ferguson
GRAFICO 1 - PANORAMICA GENERALE DEI VOTI SUDDIVISI PER BRAND
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Same
Same
Mc Cormick
Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
Claas
New Holland
GRAFICO 7 - AMMINISTRAZIONE E TERMINI DI PAGAMENTO
New Holland
Mc Cormick
Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
GRAFICO 6 - PUBBLICITÀ E MATERIALI DI SUPPORTO
Claas
GRAFICO 4 - SERVIZIO POST-VENDITA E GARANZIE
Case IH
Same
New Holland
Mc Cormick
Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
Claas
Case IH
Same
New Holland
Mc Cormick
Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
Claas
Case IH
Same
New Holland
Mc Cormick
Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
Claas
Case IH
GRAFICO 2 - IMPATTO E IMMAGINE DEL BRAND
Case IH
Same
New Holland
Mc Cormick
Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
Claas
Case IH
UNACMA GRAFICO 3 - MARKETING DELLE PARTI DI RICAMBIO
GRAFICO 5 - SERVIZI EROGABILI DA COMPUTER
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20
Same
New Holland
Mc Cormick
Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
GRAFICO 12 - MIGLIORAMENTI
Claas
Same
New Holland
Mc Cormick
Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
Claas
GRAFICO 10 - RELAZIONE TRA CONCESSIONARIA E CASA COSTRUTTRICE
Case IH
Same
New Holland
Mc Cormick
Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
Claas
Case IH
Same
New Holland
Mc Cormick
Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
Claas
Case IH
Same
New Holland
Mc Cormick
Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
Claas
Case IH
GRAFICO 8 - FORMAZIONE
Case IH
Same
New Holland
Mc Cormick
Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
Claas
Case IH
UNACMA
GRAFICO 9 - GESTIONE AZIENDALE
GRAFICO 11 - CONTRIBUTO ALLA REDDITIVITÀ
GRAFICO 13 - OFFERTA FINANZIARIA
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UNACMA
DEL BRAND
Come percezione del marchio, ovvero l’impatto e l’immagine del brand, troviamo al primo posto Fendt, seguito a pari merito da John Deere e Massey Ferguson (grafico 2).
PARTI DI RICAMBIO Nel segmento relativo al marketing delle parti di ricambio, e quindi la disponibilità dei pezzi, il rapporto qualità/prezzo e il supporto alle vendite, vediamo al primo posto Lamborghini, seguito quasi a pari merito dai marchi Massey Ferguson e Fendt (grafico 3).
SERVIZIO POST-VENDITA Anche per quanto riguarda il servizio post-vendita e garanzia, Fendt si colloca in prima posizione seguito a pochi punti di distacco da Massey Ferguson (grafico 4).
SERVIZI DIGITALI Per quanto riguarda tutti i servizi erogabili da computer quali: comunicazioni, price list, informazioni generali, restano sul podio Massey Ferguson e, a pari merito, Lamborghini lasciando il marchio Deutz in seconda posizione (grafico 5).
Same
REDDITIVITÀ
New Holland
Mc Cormick
vute il brand che gestisce meglio le relazioni con i dealer è Claas seguito da Case IH (grafico 10). Il brand che invece, sempre secondo i dati forniti dai questionari, contribuisce maggiormente alla redditività di impresa è Deutz, seguito da Lamborghini (grafico 11).
MIGLIORAMENTI La maggiore volontà di migliorare i punti di debolezza confluisce principalmente su Fendt, seguito da Massey-Ferguson (grafico 12).
OFFERTE VARIE E FINANZIAMENTI Per quanto riguarda le offerte di finanziamento, si conferma ancora Deutz in prima posizione seguita da Lamborghini (grafico 13). Infine, si è passati all’analisi del tema degli Antifurti che vede Lamborghini al primo posto seguito dal brand Massey Ferguson (grafico 14).
GESTIONE AMMINISTRATIVA Le sezioni relative all’amministrazione e ai termini di pagamento vedono al primo posto invece Lamborghini, seguito da Massey Ferguson (grafico 7).
I NOSTRI DUBBI SULL’INDAGINE
FORMAZIONE Passiamo ora alla formazione, tema ampiamente discusso per l’importanza che riveste tra i rivenditori di macchine agricole, come più volte sostenuto dalla nostra associazione. In questo ambito vediamo confermarsi Massey Ferguson seguito da Fendt (grafico 8).
Rimangono, come già accennato lo scorso anno, dei nostri dubbi, riscontrati peraltro in tutta Europa, sulla corretta gestione dell’indagine da parte di qualche gruppo di brand. Si ha la sensazione non solo che i costruttori abbiamo sollecitato i loro concessionari a partecipare all’indagine (attività non solo corretta ma anche auspicabile), ma che abbiano anche «spinto» a dare risposte non sempre sincere e forse un po’ gonfiate.Tutto ciò ci ha suggerito di chiedere al Consiglio direttivo del Climmar, l’associazione dei concessionari europei, di ripensare le modalità di raccolta dei dati e di far diventare il DSI un’indagine biennale.
GESTIONE AZIENDALE In relazione alla gestione aziendale e quindi al rispetto degli impegni presi, stabilità delle figure dei referenti, disponibilità dei manager, gestione delle controversie da parte del tuo referente, al primo posto abbiamo Claas e Case IH a pari merito, seguiti da Deutz (grafico 9).
RELAZIONI FRA DEALER E COSTRUTTORE
• La Segreteria
Nell’ambito dei rapporti fra rivenditori e costruttori, dalle risposte rice-
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Massey Ferguson
Landini
Lamborghini
Kubota
John Deere
Fendt
Deutz-Fahr
Claas
Case IH
GRAFICO 14 - ANTIFURTI Deutz e Lamborghini a pari merito, seguiti da Fendt (grafico 1). Un evidente cambio della guardia rispetto al 2019 quando l’indagine di Climmar aveva incoronato Case IH e Same (vedi panoramica generale a pag. 18), evidenziando una inversione di rotta nelle preferenze dei concessionari. Ma ancor più evidente con lo scenario degli anni precedenti in cui, in varie edizioni del DSI, erano Fendt e Kubota a rivaleggiarsi per esssere primi nelle varie risposte PUBBLICITÀ E MATERIALE dei concessionari. Cambi di strategia DI SUPPORTO dei costruttori o più semplicemenSecondo i dati forniti dai conceste «un effetto secondario?». Un dato soinari, Deutz è il brand che forniè certo, Massey Ferguson migliora le sce maggiore supporto in termini di sue performance! pubblicità e materiale di supporto IMPATTO E IMMAGINE seguito da Lamborghini (grafico 6).
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UNACMA UNACMA SICUREZZA
NUOVE NORME DI SICUREZZA DEI CARRI RACCOLTA FRUTTA NON MARCATI CE Non sono pochi i rischi per gli operatori che impiegano macchine agevolatrici per la raccolta delle frutta. Inail ha pubblicato un documento aggiornato sui requisiti di sicurezza per queste piattaforme di lavoro. Anche Unacma ha partecipato alla stesura offrendo il proprio contributo in termini di conoscenza ed esperienza
Il documento «Macchine agricole raccoglifrutta non marcate CE. Misure tecniche per la garanzia de requisiti di sicurezza» è stato pubblicato ufficialmente da Inail lo scorso luglio. La sua stesura ha richiesto un lungo e significativo impegno da parte di tutti i componenti del gruppo di lavoro, istituito da Inail, nel quale Unacma ha apportato ancora una volta il suo fondamentale contributo di conoscenza ed esperienza
per la manutenzione, riparazione, adeguamento e commercializzazione di queste macchine. Si tratta di un documento di fondamentale importanza per tutti gli operatori del settore che commercializzano, riparano e utilizzano tali macchine, nuove e usate, essendo queste sottoposte all’obbligo di verifica periodica biennale, (ex articolo n. 71, D.Lgs n. 81/08) e di vigilanza da parte dei servizi di prevenzione delle Asl locali.
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TRE TIPOLOGIE DI CARRI Trattandosi di un argomento assai complesso e controverso, si ritiene necessario accennare preliminarmente ad alcune fondamentali indicazioni in materia. A fare data dal 20 giugno 2018, è disponibile la specifica Norma di riferimento EN16952 per la costruzione dei carri raccolta frutta, pubblicata in Gazzetta Ufficiale UE in data 19 aprile 2019, a seguito della quale tutte le macchine costruite e certificate sulla base di tale norma, possono essere ritenute conformi alla Direttiva macchine 2006/42 CE attualmente in vigore. La norma armonizzata UNI EN280 riguardante i requisiti tecnici e le misure di sicurezza per tutti i tipi e per tutte le dimensioni di PLE (Piattaforme mobili elevabili di sollevamento) non rappresenta più la norma di riferimento per i carri raccolta frutta. Attualmente, sul mercato, risultano presenti e in uso, tre tipologie di carri per la raccolta della frutta: 1. macchine costruite e immesse sul mercato antecedentemente il 31-12-1996 sprovviste di marcatura CE (macchine a cui si riferisce il nuovo documento); 2. macchine costruite e immesse sul mercato successivamente al 01-01-1997 regolarmente marcate CE per la cui certificazione è stato fatto riferimento alla direttiva macchine Dpr 24 luglio 1996 n. 459 e D.Lgs 17/2010, e solo in alcuni casi, alla norma armonizzata EN 280; 3. macchine costruite e immesse sul mercato successivamente il 20/09/2018 la cui marcatura CE fa esplicitamente riferimento alla nor-
UNACMA ma EN16952 e per le quali è implicita la presunzione di conformità.
Rodolfo Catarzi
NUOVE NORME DI SICUREZZA Ne consegue che rivenditori, riparatori e utilizzatori dei carri di raccolta per la frutta dovranno attentamente verificare la tipologia alla quale ciascuna macchina, di loro proprietà o in riparazione, appartiene e agire di conseguenza sulla base delle seguenti indicazioni: ▶ Macchine costruite e immesse sul mercato antecedentemente il 31-12-1996 in assenza di disposizioni legislative di recepimento di direttive comunitarie e di regolamenti europei di carattere costruttivo, (di cui al precedente punto 1), per essere mantenute in esercizio e commercializzate, devono essere adeguate alle indicazioni contenute nel nuovo documento nel rispetto dei requisiti di sicurezza di cui all’allegato V del D.Lgs 81/08. ▶ Macchine costruite e immesse sul mercato successivamente all’01-01-1997 e fino al 20-09-2018, ovvero, in assenza di disposizioni legislative di recepimento di direttive comunitarie e di regolamenti europei di carattere costruttivo, spe-
desime a visita periodica, ha ritenuto necessario e opportuno definire, con Inail, uno specifico corso di formazione rivolto a rivenditori e riparatori, inserito nel più vasto e articolato progetto di formazione denominato Unacma ROC, nel quale il personale docente di Inail appartenente al Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, laboratorio VI - valutazione e gestione del rischio per la sicurezza, illustrerà approfonditamente tutti gli aspetti normativi, tecnici e operativi per la messa a norma e l’adeguamento dei carri raccolta frutta, al fine di mantenerli correttamente in uso e commerciabili. Coloro che desiderano partecipare al corso dovranno rivolgersi alla segreteria di Unacma.
cifiche, ancorché rispondenti alla norma EN280 (di cui al precedente punto 2), ma comunque regolarmente marcate CE in base alla Direttiva Macchine 2006/42 CE, per essere mantenute in esercizio e commercializzate, dovranno essere verificate sulla base delle indicazioni contenute nel nuovo documento. ▶ Macchine costruite e immesse sul mercato successivamente al 21/09/2018 (di cui al precedente punto 3) dovranno risultare conformi alle indicazioni contenute nella norma di riferimento EN 16952. Si rammenta, a puro scopo informativo, che la certificazione CE non è di per se garanzia della conformità alle norme di sicurezza in essere, essendo un’autocertificazione del costruttore, e quindi è possibile che il costruttore, in mancanza della norma specifica di riferimento, non abbia involontariamente dotato la macchina di uno o più specifici dispositivi di sicurezza attualmente richiesti, sebbene abbia ottemperando anche alla norma EN280.
• Rodolfo Catarzi
Ringraziamo Rodolfo Catarzi per la sua fondamentale partecipazione al Tavolo di lavoro costituito presso Inail e per la stesura di questo articolo. Gianni Di Nardo
UN CORSO DI FORMAZIONE AD HOC SULLA NORMATIVA
La copertina del documento sulle nuove norme di sicurezza dei carri raccolta frutta non marcati CE
Unacma, vista la complessità nella corretta interpretazione della normativa applicabile ai carri raccolta frutta, il rischio di infortunio esistente nell’uso di tali macchine e l’obbligatorietà di sottoporre le me-
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L'emergenza Covid-19 ha riscritto una nuova geografia economica e sociale con restrizioni a livello globale. Il calendario fieristico internazionale è stato completamente rivisto e molti eventi sono stati annullati o rinviati. Anche EIMA International ha dovuto rivedere il suo programma spostando l'appuntamento espositivo di Bologna a febbraio 2021, e prevedendo per novembre 2020 un importante e articolata anteprima digitale dell'evento.
Dal 2022 EIMA tornerà al tradizionale appuntamento di novembre
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