ALSAZIA 4/7 Dicembre 2010
Tuttintuta Magazine
CAST
Stefania Sheriff
Elisabetta Bettina
Chiara
Opporinaaaa
Giada Jaden
Francesca
The interpreter
Jonathan
I Cetti
Eliana Blondie
Cristina
CriCri
Carlo
Ing.
Martina
Il controllore di bordo
Maria Grazia
Pharma
Aurora
Guznag
Deni
Mani di Fata
Cristian
Un-uomo-e-il-suo-Uccello (poi capirete perchĂŠ!)
Marziano Marz
Daniela
Dany
Giuseppina Giusy
Roberto
Pistolet
Paola Senza-tacchi-mai
Lorella
Lory la moglie del Dutur
Samanta Tesssoro
Mattia
Matty il figlio del Dutur
Ilaria Pizzicorino
Marino 12/09
Andres Driver
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ALSAZIA
Tuttintuta Magazine
E
ccoci tutti pronti per iniziare una nuova ed emozionante avventura della Tuttintuta!!!!!!
L’avventura, in realtà, comincia il giorno prima della partenza, quando una nostra nuova amica, in compagnia di una vecchia, ma vecchia vecchia amica soprannominata “Opporinaaaa”, ci raggiunge da quel di Firenze. Ilaria “Pizzicorino”
infatti ci ha conosciute tramite Turisti per Caso ed ha deciso di aggregarsi a noi per questa, per lei, nuova esperienza. Le ns amiche arrivano alla stazione di Bressana Bottarone la mattina del venerdì e trascorrono tutta la giornata a casa di Sherifff. Nel tardo pomeriggio Tesssoro le raggiunge; dopo le presentazioni del caso, decidiamo di mangiare una pizza tutte insieme. C’è un solo problema... tutti hanno mangiato la pizza, tranne Tesssoro che se l’è vista letteralmente portare via da sotto il naso da Smilla (il cane di Sherifff) che con un balzo fulmineo l’ha agguantata e portata sul suo tappetino. No problem.... gli amici sono venuti in
Ilaria “Pizzicorino” ci ha conosciute tramite Turisti per Caso ed ha deciso di aggregarsi a noi per questa, per lei, nuova esperienza
Gli animi di tutti si sono finalmente accesi e iniziano le risate contagiose tipiche della Tuttintuta
bianco e, per la gioia dei più golosi, un bis del famosissimo limoncello e agrumello della nostra Lory (la moglie del Dutur!)…. una vera squisitezza!!! Anche Matty, il figlio del Dutur, dimostra apprezzamento per i liquori prodotti da sua madre e ne beve un paio di bicchierini... mentre Giusy decide di non bere, non si fanno pregare Deni “Mani di Fata”, Pharma, e praticante tutto il gruppo. Gli animi di tutti si sono finalmente accesi e iniziano le risate contagiose tipiche della Tuttintuta, anche grazie “a les bamben piccinin” (Jaden e il Guznag) e ai loro famigerati “odeurs nauséabonde” che terranno in compagnia le nostre narici per i prossimi 4 giorni soprattutto per coloro che hanno preso posto nella parte posteriore del pullman cercando un po’ di pace e relax… La prima tappa del viaggio è Riquewihr, un grazioso paesino poco distante da Strasburgo in cui le viuzze, le mura e le vecchie
soccorso dividendo una pizza davvero….terribile!
case conservano ancora il loro splendore di
Al termine della cena, dopo il dolce e un buon limoncino, Tesssoro accompagna
un tempo. Ad attenderci vi erano “les mar-
Pizzicorino presso l’agriturismo dove trascorrerà la notte e si danno appuntamen-
chés de Noël”, nonché la festa del paese
to la mattina dopo per la partenza.
con tanto di banda… che accoglienza!!!!
Sono appena le 7.00 del mattino quando parte del gruppo si è incontrato nel parcheggio della stazione di Bressana Bottarone. Come sempre, a dirigere le operazioni, vi sono il nostro Sherifff e Tesssoro in compagnia di Opporrrinaaaaa e “Pizzicorino” che per la prima volta sta per toccare con mano il suo acquisto internet unendosi a questa banda di pazzi. Dopo qualche minuto di attesa, vediamo spuntare il nostro pullman più pazzo del mondo già carico di una bella compagnia di “Castellettodibranduzzesi” che sono saliti al capolinea. Una volta
Le case, che per la maggior parte dell’anno
Il nostro pullman più pazzo del mondo già carico di una bella compagnia
sono ornate di fiori, si presentano graziosamente decorate di luci e addobbi natalizi…. insomma un vero e proprio paese dei balocchi!!! Di abitanti neanche l’ombra, in compenso vi è una fiumana di turisti che assaltano le bancarelle e che, per l’occasione, indossano dei buffi copricapo. Anche nel nostro gruppo
sistemati i bagagli, preso posto sul pullman e svolti i soliti ed inevitabili convenevoli di rito con il resto del gruppo, partiamo. Il viaggio è lungo e per strada carichiamo gli ultimi partecipanti; la famiglia March del famoso romanzo Piccole Donne (I Cetti) e la “Oniomaniaca” del gruppo: la bella Paola-non-esco-da-casa-senza-tacchi. Lungo il cammino decidiamo di fare qualche sosta per rifocillarci con brioches e cappuccini e, per i più affamati, addirittura un pasto completo. Nonostante la sosta, gli animi di parte della compagnia sembrano spenti: c’è chi dorme, chi legge e chi chiacchiera. Ma le risateee?? Qualcuno ha insistito per ascoltare una divertentissima canzone dei Gem Boy, che sarebbe servita a rianimare anche gli animi più spenti ma, vista la presenza di qualche pia donna e dei
Ad attenderci vi erano “les marchés de Noël“, nonché la festa del paese con tanto di banda… che accoglienza!!!!
c’è chi non perde tempo ed è subito entra nello spirito goliardico dei “tuttitutiani” e, volendo fare del suo meglio, dopo una ricerca spasmodica del cappello più adatto alla situazione, sceglie una cicogna appollaiata sulla sua testa con le zampe lunghe lunghe da potersi legare sotto il mento all’occorrenza… lasciamo ogni commento all’immaginazione dei lettori ma, per chi non arriva a tanto. Dopo una breve passeggiata lungo le viuzze del paesino, il tempo di fare qualche acquisto e scattare
bambini, si è deciso di bypassare e di procedere con l’attivazione del
qualche fotografia e… viaaaaaaa!!!!!
servizio di catering a bordo pullman. Qui, le nostre hostess preferite,
La prossima destinazione è una graziosa cantina poco distante.
Tesssoro e Sheriff, hanno servito deliziosi tramezzini (preparati il
Qui, per la gioia dei “vinologi” più esperti (anche noi del gruppo ne
pomeriggio precedente prendendo le misure delle fette di mortadella
abbiamo uno: Pistolet o, in questo caso, “Gustavo gusta se il vino è
e di prosciutto per fare dei tramezzini con lo stesso contenuto di sa-
guasto”), degustiamo alcuni vini tipici come il buonissimo Gewürztra-
lumi…per non far torto a nessuno! Opporiiinaaaa può testimoniare!),
miner. Fortuna che The Interpreter parla francese perché la spie-
dolcetti preparati da Un-uomo-e-il-suo-Uccello a base di cioccolato
gazione è completamente in lingua e scopriamo che non lo parla
e riso soffiato e tavolette di cioccolato fondente-al latte-nocciolato-
praticamente nessuno… Grazie!
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Una volta fatto il pieno, soprattutto di bottiglie che carichiamo nel portapacchi del pullman, decidiamo di dirigersi verso il ristorante per riempirci le “gnole” cioè le pance. Raggiungiamo Auberge Saint Martin: il menu è tipicamente tradizionale. Le Tarte flambée, cotte nel forno a legna, che ci servono, sono veramente deliziose, se non fosse per quella montagna di cipolle che le guarniscono. Ci portano 2/3 tipi diversi di Tarte, ma sempre con molta cipolla..... La cena è accompagnata dalla presentazione a Marz delle ns fanciulle ancora single - Blondie, The Interpreter, Pizzicorino e Senza-Tacchi_mai - che, avendo molti dipendenti di sesso
a tantissimi Babbi Natale che scalano delle finestre, tutti tristemente
Ns fanciulle ancora single Blondie, The Interpreter, Pizzicorino e SenzaTacchi_mai
uguali. A Colmar, invece, ogni finestra è un mondo da scoprire, ci sono ghirlande, peluches, palline di vetro, gnomi, torte giganti e tutto quello che la fantasia suggerisce agli abitanti… La città è decorata proprio come in una fiaba, non sono però soltanto le illuminazioni e le decorazioni a rendere magica la città, crediamo sia proprio la sua struttura che rende piacevole passeggiare per le strade piene di colori e di profumi. Il centro di Colmar non è molto grande ed è possibile visitarlo interamente a piedi, ammirando i suoi mercatini ma soprattutto
maschile, cerca di capire se ci sia una qualche possibilità…
i suoi edifici, le sue Chiese e le sue insegne di ferro battuto.
Il servizio è buono. La cameriera è così cordiale e disponibile che sembra decisa
La cittadina si trova nell’Haut Rhin a meno di 100 Km dal confine svizzero e dalla
a darci da mangiare fino a farci scoppiare!!!
città di Lucerna. Una visita a Colmar presuppone sicuramente la scoperta della città vecchia con le strade medioevali e le caratteristiche case in legno e muratura dai vivaci colori. Tra i diversi edifici meritano sicuramente di essere nominati la Maison Pfister e la Maison des Tetes. La prima si trova in rue des Marchands ed è notevole per le decorazioni esterne e per il bellissimo balcone in legno scolpito. La Maison des Tetes è un edificio risalente al 1600 e sulla facciata sono scolpiti 106 fra volti e te-
Al termine della cena l’unico posto dove tutti abbiamo il desiderio di andare è l’hotel. Dopo un viaggio così lungo, abbiamo solo voglia di far riposare le nostre povere ossa. Arriviamo in tarda serata, ma ognuno ha già le chiavi della propria stanza ed in autonomia ci sistemiamo. L’Hotel è il Roi Soleil. E a Holtzheim, un paesino nel cuore dell’Alsazia, a circa 30 minuti da Strasburgo, che ci ospiterà per 3 notti.
Il secondo giorno è dedicato alla città di Colmar.
Il fiore all’occhiello della cittadina sono però i piccoli quartieri
Buonanotte a tutti!!
ste di animali. Ora al suo interno
Il secondo giorno è dedicato alla città di Colmar.
è aperto un lussuoso hotel ed un
Colazione di buon mattino e partenza per questa antica città libera
ristorante tipico alsaziano.
del Sacro Romano Impero, che visitiamo in compagnia della nostra
Il fiore all’occhiello della cittadina
guida italiana. Abbiamo appuntamento con Rina davanti all’ufficio
sono però i piccoli quartieri (al-
del turismo alle 9,30.
cuni composti da una unica stra-
Fra le piccole cittadine alsaziane Colmar merita sicuramente di es-
da) che conservano l’atmosfera di
sere visitata.
quando erano sede delle corpo-
Il clima è davvero rigido, ma questo non ci fa demor-
razioni lavorative cittadine come
dere e partiamo entusiasti alla scoperta della capitale
Rue des Tanneurs, la via dei con-
dell’Alto Reno.
ciatori o Quai de la Poissonerie, il
La magia di Colmar ci colpisce a pochi passi dal centro,
quartiere dei Pescatori. Splendido
gli addobbi sulle finestre incuriosiscono noi italiani che
è il quartiere della Petite Venise
ormai abbiamo dimenticato il Natale tra pacchi regalo
con le coloratissime case che si
e negozi super affollati. L’addobbo da noi ormai si limita
affacciano lungo il canale.
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E’ possibile ammirare lo splendore di questo quartiere passeggiando lungo il ponte Turenne oppure con una gita in barca della durata di circa un’ora. Ma Colmar non è solo case in muratura. Infatti, nella cittadina ha sede il Musée d’Unterlinden, definito da molti come il Louvre alsaziano. Il museo aperto ogni giorno in estate vanta al suo interno oltre alla celeberrima Pala d’altare d’Issenheim, anche la ricostruzione di una cantina alsaziana, delle armature medioevali e
Colmar definito da molti come il Louvre alsaziano
Ma… dov’è il ristorante???
Giriamo giriamo circondati da vigneti a perdita d’occhio, ma comincia a nevischiare ed è un buio pesto… solo campagne… non si riesce a trovare questo ristorante… il ns Driver ad un certo punto non ne può più… Ma non demorde, infatti… ecco che troviamo il paesello tanto cercato. Anche questo sembra davvero carino ma… dov’è il ristorante??? Ad un certo punto, come un miraggio, eccolo che ci appare in lontananza: adesso si che sia-
alcuni cimeli della rivoluzione francese.
mo più tranquilli!
Infine un’ultima particolarità della cittadi-
Entriamo e subito ci appare davvero carino: molto curato nei dettagli, una bel-
na è che nei fine settimana e in occasione
la e grande tavola imbandita solo per noi. Ci sediamo e ordiniamo un po’ di
delle festività natalizie tutti gli edifici storici
Gewurtztraminer tanto per scaldarci un po’… è un attimo e comincia la solita
vengono sapientemente illuminati da pro-
trafila di brindisi… comincia a girare la testa di qualcuno… Iniziano a portarci
iettori azionati da computer per metterne
l’antipasto e poi il main course: un salmone davvero ottimo…
in risalto la bellezza.
Secondo giro di vino e via di brindisi! Alla fine ci portano il dolce e, stanchi ma
Terminata la visita, magistralmente guidata
felici, facciamo ritorno in hotel velocemente perché Driver è un po’ fuori con le
da “Rina Sestito Arce”, abbiamo qualche ora
ore di viaggio e questo farà sì che la mattina dopo l’orario di partenza verrà posti-
La giornata è interamente dedicata alla visita città di Strasburgo.
libera e ognuno fa ciò che più gradisce. C’è chi assedia i negozi di souvenirs, chi cerca il ristorantino che, si è segnato dall’Italia per un piatto tipico e c’è chi non riesce a non perdersi nel marché de Noël, presente in
cipato di una mezzoretta… Non importa, tanto abbiamo appuntamento al PORT AUTONOME DE STRASBOURG - BATORAMA per le 11,00. Arriviamo in hotel e tutti a letto! Il giorno successivo, colazione e partenza. La giornata è interamente dedicata alla visita città di Strasburgo. Navigazione sull’Ill la mattina e visita della città nel
ogni piazza, in ogni paesino ed in ogni vicolo
pomeriggio.Il tempo non è dei migliori, acqua mista neve che infa-
di questa regione.
stidisce non poco a causa degli ombrelli sempre aperti; nel corso
Ci diamo appuntamento per le 15,00. Abbiamo in programma la visita del “La Città del treno” a Mulhouse... Abbiamo tutti una immensa voglia di vedere cosa ci riserva quello che definiscono un vero spettacolo.... Appena entrati nel museo ci si trova in una sala buia dove viene proiettato un video che ripercorre la storia dei più celebri e importanti locomotori e delle tratte ferroviarie più spettacolari, con filmati d’epoca che ripropongono anche la laboriosa costruzione di ponti e tunnel necessari al completamento delle strade ferrate.
Abbiamo in programma la visita del “La Città del treno” a Mulhouse...
della giornata, anche questi due fiocchi di neve ci saluteranno per lasciare spazio alla solo acqua. Il primo appuntamento della giornata è presso il Porto dove abbiamo prenotato la navigazione sull’Ill. Il pullman ci lascia un po’ lontani perché non può spingersi oltre e noi, con cartina alla mano e “antenna” ben in vista, in men che non si dica, raggiungiamo agilmente la nostra destinazione.
La visita prosegue in uno spazio di 7 mila metri quadrati dove sono sistemati
Non dobbiamo fare file per i biglietti, ma solo quella per salire sul
una trentina di treni e locomotori, con tanto di binari, che rappresentano le
battello. Un buffo San Nicola ci saluta da lontano.
tappe della storia ferroviaria: sui marciapiedi ci sono pannelli esplicativi per ogni
La navigazione dura circa 1 h e 15 min, durante la quale si pos-
veicolo, che può essere poi visitato anche all’interno. Si torna al passato, quando
sono ammirare dall’acqua, le case, i ponti, le vie e gli sbarramenti
i treni viaggiavano a carbone, fino a giorni nostri in cui la velocità raggiunta
(per superare i salti del fiume), un punto di osservazione unico e
sulle rotaie arriva a toccare i seicento chi-
delizioso.
lometri orari. Ma questo è un record tutto francese. Molti ci avevano detto che era “da vedere!!!”... noi non ne usciamo molto entusiasti, tant’è che l’ultima parte la percorriamo volando e decidiamo di fare rientro in hotel un po’ prima di recarci al “Faller Emmebuckel” a Itterswiller per la cena. 6
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Tuttintuta Magazine imponenza, in una deliziosa piazza completamente in-
Il battello, arrivato al barrage, esce dal centro storico di Strasburgo e costeggia un lungo fiume meno tipico ma ugualmente panoramico e si spinge fino al parlamento Europeo permettendoci di vedere la facciata della chiesa di St Paul, l’Università e il quartiere delle Ambasciate con i suoi ricchi palazzi. Terminato il giro in bateaux, abbiamo tempo libero per pranzare e fare un giretto tra i mercatini, fino alle 14,30, quando abbiamo appuntamento nella piazza della
Tempo libero per pranzare e fare un giretto tra i mercatini
gombra di stands di Natale... Dopo un bellissimo giro della città, siamo veramente stanchi e chiediamo alla guida di interrompere il tour per permetterci di rifocillarci in qualche locale tradizionale gustando una deliziosa cioccolata ben calda o un bicchiere di vin chaud…. A chi piace…
cattedrale con la nostra guida italiana.
Arriva l’ora della cena. Abbiamo prenotato
Strasburgo è una città incante-
presso Gruber, uno dei ristoranti più famosi
vole. Esistono comodi tram e al-
nel centro di Strasburgo.
trettanto convenienti tessere, ma
Costruito nel XV secolo, Gruber, situato nei
optiamo per muoverci a piedi: sa-
pressi della cattedrale, partecipa al sugge-
rà più faticoso, però ti consente di
stivo centro storico di Strasburgo.
conoscere e vivere appieno la città,
Figure e oggetti di qualsiasi tipo sono il fa-
scoprendo angolini meno turistici e
scino di questa struttura.
di grande fascino. In lontananza le guglie della Cattedrale e lì davanti agli occhi le strette e tortuose viuzze fiancheggiate dalle case a graticcio dai colori sgargianti, tipicamente alsaziane e poi ancora più vicine le quattro torri ognuna posizionata su uno stretto triangolo di terra che si sporge sull’acqua del fiume Ill che abbraccia la città vecchia, circondandola e attraversandola, creando due isolette collegate da tanti e ben infiorati ponti. Ci immergiamo nelle stradine, soffermandoci ad ogni angolo ad ammirare le case, gli scorci romantici, le strette vie, le bandierine colorate con i diversi stemmi delle corporazioni che sventolano ovunque appese sopra le teste dei turisti ed infine curiosando golosi tra menu di ristorantini (un po’ troppo turistici) che ad ogni angolo offrono Choucroute, (piatto tipico di queste zone a base
Ci immergiamo nelle stradine, ammirando ogni angolo ad ammirare le case, gli scorci romantici
Abbiamo prenotato presso Gruber, uno dei ristoranti più famosi nel centro di Strasburgo
Per fortuna abbiamo prenotato, altrimenti sarebbe stato impossibile ottenere un tavolo. Il servizio è abbastanza efficiente e cordiale. I camerieri corrono avanti e indietro dalle cucine per portarci la famosa (o forse è meglio dire famigerata!) choucroute: una mattonata pazzesca! Ancora la vediamo nei ns incubi! Salsicce giganti che ci inseguiranno per tutta la notte accerchiate da crouti giganti… aiutooooo!!! In ogni caso la cena si svolge sempre all’insegna del buon vino: ormai il gewurtztraminer non ce lo facciamo scappare mai, sia a pranzo che a cena. Ad un certo punto della cena, si avvicina una sorta di “Madame Chanteuse” che, adocchia immediatamente il ns driver posizionato in pole position di fronte al luogo da lei scelto per allietarci con i suoi gorgoglii. Inizia subito con una canzona della quale non riusciamo a liberarci: Un Italiano Vero di Toto Cutugno. Si avvicina al Driver nonostante Tessssoroo la fulmini con lo sguardo ma … niente, non
di cavolo-crauti e diversi tagli di ma-
demorde. Gli canta nell’orecchio col microfono con fare “struggevole” e un po’
iale) e Tarte Flambé che, a prima
“strofinatorio”. Tessoroo comincia a far uscire sbuffi di vapore dalle orecchie
vista, ci sembrano più affrontabili.
la Cantante inizia a duettare con Driver… Mamma mia aiuto!
Passeggiando lentamente e fotografando ogni scorcio che catturi la nostra attenzione (praticamente tutto) arriviamo fino alla Cattedrale in stile gotico e marmo rosa (niente a che vedere con il Duomo
tanto che Marz, da lontano, percepisce e pensa di alzarsi per distrarre la ns cantante tutta lustrini verdi e ciglia sbattenti. Non sarà mica geloso e pensa di sostituirsi al bel Driver? In ogni caso, al momento Marz resta seduto, e la Cantante inizia a duettare con Driver… Mamma mia aiuto! Lei canticchia, lui stona da morire e Tessssoro la fulmina con lo sguardo e lancia frecce avvelenate senza risultato… non c’è niente da fare: non lo lascia mangiare.. Ad un certo punto, dopo che le abbiamo dato soddisfazione cantando tutti questa
di Milano, ma ugualmente splen-
canzone, finalmente finisce il suo turno e saluta… Driver, ancora rosso per l’im-
dida e imponente, la guglia arriva
barazzo, ci saluta senza aver terminato la cena (era impegnato a fare il cantan-
all’altezza di 120 metri!).
te… e se si canta non si riesce a mangiare!) per andare a prendere il pullman e
La Cattedrale ci colpisce, più che
avvicinarsi il più possibile a noi.
per il suo aspetto, perchè è lette-
Terminiamo il nostro ennesimo bicchiere di Gewurtztraminer e, ripetendo la mede-
ralmente chiusa, con tutta la sua
sima strada del mattino, raggiungiamo il nostro 6 ruote che ci riporterà in hotel. 8
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La mattina dopo ce la prendiamo comoda. E’ il giorno della partenza, ma prima del rientro abbiamo ancora qualche appuntamento: Obernai, Gertwiller al Museo del Pan d’épices alle ore 11,00 per una visita e la degustazione. Il tempo non è bellissimo, piove, e la visita di Obernai, altro tipico paesino, è un po’ veloce: certamente anche qui riusciamo a fare acquisti. Sheriff acquista un angelo di terracotta e Tessoroo una lanterna musicale illuminata da appendere
Ci inviamo sms per comunicarci a che punto del pranzo siamo e ci rendiamo
Obernai, Gertwiller al Museo del Pan d’épices
conto che non si tratta di un ristorante invece che di un altro, a tutti, ma proprio a tutti, necessita di almeno una buona mezz’ora dal momento che ci si siede, al momento in cui la cameriera ti chiede che cosa vuoi ordinare e poi di ancora un’ora per avere il piatto sotto gli occhi.
alla finestra. Oppoorinaaa aveva già in precedenza acquistato un paio di cappelli
Opporina e Un-uomo-e-il-suo-uccello cominciano a
insieme a Sheriff, mentre l’Ing, Pharma e il 12/09 con la Bettina si fanno prende-
guardare le gambe del tavolo e facciamo fatica ad
re dall’acquisto selvaggio del pate d’oie che ha un costo parificato ai lingotti d’oro,
impedirgli di rosicchiarle.
oltre a Pistolet che dovunque va, torna indietro con una cassa di bottiglie di vino
Quando vediamo arrivare i piatti da lontano non ci sem-
(con sua moglie Dany che borbotta ogni volta!).
bra vero: sono enormi! Ogni porzione basta per tre per-
Gertwiller è poco distante e la Maison du Pan d’épices ospita il negozio di Lips.
sone ma… non ci facciamo pregare e mangiamo a quat-
Le sue facciate sono dipinte in trompe l’oeil decorate con pampepato e con i volti
tro palmenti.. Al termine del pranzo, raggiungiamo il pullman che ci aspetta nel parcheggio sta-
dei vari personaggi del racconto di
Quando vediamo arrivare i piatti da lontano non ci sembra vero: sono enormi!
Hansel e Gretel. Il museo del pampepato e arte popolare alsaziano si trova nella dependance, è un ex granaio datato 1756 che produce il pampepato secondo il metodo e i mestieri tradizionali da oltre 200 anni. Delizioso, veramente delizioso...
bilito e… risaliamo per fare rientro a casa. La strada è lunga, ma ci mettiamo comodi nelle nostre poltroncine e…dopo quella mangiata schiacciamo un pisolino praticamente tutti. Le soste ci danno la possibilità di sgranchire le gambe e di prendere un caffè, nonché di far riposare il ns Driver che è stato davvero messo a dura prova in questo viaggio. Cricri cerca di arginare il Guznag che fa di tutto per anestetizzare l’intera comitiva con i suoi “bisognini” da cavallo, mentre Jaden viene intrattenuta da un paio di partecipanti che mimano una fiaba… una vera catastrofe!
Ci facciamo ingolosire tutti, tant’è
Fortuna che la nipote Martina è una vera delizia e si dimostra attiva nel lavoro
che ci affrettiamo ad entrare nel negozio per fare ac-
di controllore delle tessere di tutti i partecipanti, tanto da diventare davvero più
quisti e portare a casa un assaggio del famoso pan
temuta di un controllore ferroviario.
d’épises alsaziano.
In tarda serata arriviamo…stanchi ma felici..
Anche qui, al termine del giro di acquisti, risaliamo sul pullman per dirigerci ad Eguisheim. mo pranzare in questo paese che forse, fra tutti i visitati, è il più particolare.
Anche questa volta vogliamo ringraziare tutti per aver condiviso
Sembra di passeggiare per le strade di un film di animazione: case a graticcio
con noi l’emozione di scoprire luoghi magici,
gialle, azzurre, rosa, verdi, di ogni colore… tutte perfettamente tenute e addobbate: un sogno. Ci dividiamo per andare a visitare qualche cantina (dove naturalmente acquistiamo vini a volontà) e per trovare un ristorante dove pranzare prima del rientro. Ce ne sono alcuni, tutti molto belli e caratteristici. Ci attirano da lontano con i loro addobbi e il profumo dei loro piatti ma… aiuto! Sono praticamente tutti al completo! Ci muoviamo in gruppetti di 5-6 persone e alla fine, tutti troviamo un tavolo dove poterci mettere sotto le gambe. Ora, ci siamo dilungati sulla bellezza e la straordinarietà di questo paese ma… la nota di demerito va alla incredibile, allucinante, interminabile attesa per essere serviti! 10
forse fuori dalle comuni mete, ma affascinanti. Ci muoviamo in gruppetti di 5-6 persone e alla fine, tutti troviamo un tavolo dove poterci mettere sotto le gambe.
Di aver condiviso con noi l’entusiasmo e la curiosità, dimostrando spirito di adattamento e simpatia. Non potremmo pensare di trovare migliori compagni di viaggio di voi! Grazie ancora, di cuore.
11
Grazie
Poco distante e sulla via del ritorno verso casa, voglia-