Relazione sullo stato del servizio sanitario provinciale. Anno 2009

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dei pazienti diagnosticati. È stato predisposto un progetto concordato da tutte le strutture che contribuiscono alla erogazione delle prestazioni che comprende: il consolidamento dell’assetto organizzativo; la definizione dell’apporto di ciascuna professionalità all’interno della equipe; un notevole lavoro di sensibilizzazione e di formazione nei confronti dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta che si è concluso con un seminario al quale sono intervenuti due esperti di livello nazionale e che ha visto una notevole adesione; l’avvio di un processo di decentramento della cura e dell’assistenza a pazienti stabilizzati e/o con morbilità psichiatrica attraverso modalità operative condivise tra il Centro per i disturbi alimentari e i Distretti; sono state realizzate le attività previste con particolare riferimento al consolidamento/ampliamento sul territorio delle modalità di assistenza integrata agli adolescenti psichiatrici attraverso protocolli di lavoro integrato tra UU.OO. aziendali e i Servizi Sociali; è stato formalizzato l’Accordo per la gestione della Residenza per adolescenti psichiatrici presso Villa S. Pietro ad Arco, individuando le modalità di accesso e di invio da parte della U.O. Neuropsichiatria Infantile in accordo con la U.O. di Psicologia clinica; per la realizzazione dell’obiettivo di organizzare un unico punto di accoglienza dei bisogni di Psichiatria, Neuropsichiatria, Psicologia, la U.O. di NPI ha lavorato alla costruzione del progetto di accoglienza, in attesa della assegnazione dei TerP già previsti e ai quali sarà affidata detta funzione: infatti, il progetto di presa in carico condivisa viene condotto attraverso la professionalità dei Terp e degli educatori, attualmente presenti, in modo consolidato, in Psichiatria; sono state realizzate azioni di formale condivisione dei percorsi di cura e assistenza dei pazienti psichiatrici, consolidando i “Percorsi di cura” con il coinvolgimento, oltre che dei pazienti, dei medici e degli operatori anche dei familiari; nella U.O. di Psichiatria 2, è stata consolidata in alcuni aree, con notevole efficacia e qualità percepita dai pazienti, la presenza degli UFE (Utenti Familiari Esperti) a integrazione delle attività svolte dagli operatori: Front office, Call center, altri contesti operativi; sono stati resi disponibili i Protocolli per l’assistenza ai giovani con malattie gravi e/o croniche e per i giovani con tendenza a reiterare comportamenti autolesivi (incidenti) e accessi ripetuti in Pronto Soccorso per lesioni da traumi 68. La predisposizione, nel primo semestre dell’anno, di tutte le azioni necessarie alla realizzazione del Progetto di prevenzione del suicidio ha reso evidente l’opportunità di ampliare la conduzione del progetto stesso a tutto il territorio provinciale: dopo la condivisione di detta opportunità con la Direzione Generale, la Direzione di Distretto si è fatta carico di predisporre tutti gli atti necessari al coinvolgimento di 68 È stata rivolta particolare attenzione a promuovere conoscenze negli operatori addetti ai PS per una valutazione di questo fenomeno la cui frequenza non è affatto trascurabile;

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