BUSTOCOACH EUROPEAN ON-LINE MAGAZINE - Novembre 2012

Page 11

CRESCE IL TURISMO IN AUTOBUS i6

PB

IRIZAR

Urby

Thesi

KAPENA

Wing Scuolabus

INDCAR

Wing CENTROBUS

Beulas Stergo Spica

Unvi Vega

Resiste ai venti di crisi la domanda dei viaggi in autobus. Lo rileva l’indagine sul ‘Trasporto turistico e noleggio autobus con conducente’ commissionata da Anav/Confindustria al Centro di ricerca Hermes di Torino e all’Università di Economia del Piemonte Orientale. Presentata all’International Bus Expo di Rimini, l’indagine mette in evidenza una tenuta della domanda nel 2011 per il comparto dei bus turistici con un aumento

per circa il 20% delle imprese. Dato in controtendenza rispetto al tendenziale calo o stabilità registrato dalle aziende di autotrasporto passeggeri. Più della metà della domanda si è concentrata nel periodo primaverile grazie alla forte incidenza del turismo scolastico nonostante la contrazione dello scorso anno (-38%). In sensibile aumento anche i servizi collegati alle crociere. «Questa ricerca certifica che il nostro settore non è

la Noge, rappresentata a Rimini dal Touring HD a due assi. Per gli originali New Car, il turistico Calipso su telaio Iveco 100E22 con motore anteriore da 217 cavalli. Entrato nel listino da poco più di un anno, è un 35 posti da 8,65 metri di lunghezza in grado da offrire ben 8 metri cubi di bagagliera. Da New Car anche la versione ristilizzata Ibis2, con finestre laterali a taglio obliquo e spaziosità interna migliorata. Realizzato a partire dall’autotelaio dello Sprinter 519, ha una lunghezza di 7,5 metri, capacità per 19 passeggeri e bagagliera da 4 metri cubi. Rimangono invece ancorati alla propria gamma quelli del Gruppo d’Auria che a Rimini hanno messo in fila tutti i modelli. Oltre ai soliti Capri, Amalfi e Bursa su Mercedes Sprinter 519 e Sorrento su Sprinter 316, anche un Turengo a 31 posti in Classe B, su Mercedes Vario 818. Il motore è da 177 cavalli e il cambio meccanico è automatizzato Allison. Interessante il vano

per nulla marginale», ha commentato Nicola Biscotti, presidente Anav. «Gli autobus possono dare molto al turismo e all’economia ma servono misure per lo sviluppo ben precise: regole uniformi su tutto il territorio nazionale, il riconoscimento dello status di imprese turistiche alle aziende di noleggio autobus con conducente. E poi l’abbattimento del carico fiscale dovuto all’Irap escludendo, anche parzialmente, il costo del lavoro dalla base

imponibile. Ma soprattutto la riduzione delle accise sul gasolio, che in Italia sono al secondo posto in Europa, e l’abolizione o la riduzione dei ticket sui bus: in base alla normativa vigente, i Comuni la potrebbero sostituire con la tassa di soggiorno mentre tutti applicano entrambe tassando due volte i turisti. Non abbiamo più intenzione di tacere su queste misure, arrivando, se necessario, anche ad aprire contenziosi con i Comuni».

bagagli che sfrutta anche lo spazio in coda completamente libero. In mostra anche un Harem su Sprinter 519 a 21 sedili con finiture in pelle e simil radica sul corpo centrale della plancia. Terminano qui le proposte ‘made in Italy’, salvo una sorpresa riconducibile ai minibus Cacciamali, spariti dal mercato italiano con la cessazione delle attività dell’azienda bresciana un paio di anni fa. A riproporre le versioni intercity e scuolabus dei Tema e Thesi, oltre che l’urbano Urby a pavimento ribassato, come sempre su meccaniche Iveco, ci ha pensato la Kapena, storica fabbrica con sede in Polonia, tutt’oggi partecipata dalla famiglia Cacciamali. Attraverso la sede commerciale italiana in quel di Roncadelle (Brescia), cura sia la vendita dei veicoli nuovi sia la fornitura dei ricambi, anche della vecchia serie. Si torna agli spagnoli con Irizar che in Italia si è conquistata da anni un posto di rilievo. Tutti con motorizzazione Scania da 400 o 440 cavalli e cambio automatizzato Opticruise i turistici messi in mostra: dal Nuovo Century HD da 12 metri al PB HDH da 12,2, agli i6 HD e HDH a due e tre assi. Tutti pronti a mettere nel cofano i nuovi motori Euro VI di Scania. In prima persona anche la Indcar con un elegante Mago2 da 8,8 metri su telaio Iveco


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