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In giro con
BENOÎT LANGE Il mercante d’atmosfere e il suo ritorno all’immagine
Il fotografo, conosciuto per i suoi ritratti colti tra l’India e l’Africa, ha creato vent’anni fa ad Aigle lo spazio Images & Atmosphères. Oggi, per poter ritornare alla sua prima passione, si occupa di formare la persona che gli succederà alla testa dell’impresa.
TESTO JÉRÔME LATHION | FOTO OLIVIER VOGELSANG
Nelle strade insalubri di Calcutta, sulle tracce di Arthur Rimbaud in Etiopia o ancora in Iran,
Benoît Lange ha immortalato centinaia di volti. Preferendo il bianco e nero ed i soggetti che testimoniano le «difficoltà sociali, ma che non sconvolgono lo spirito».
Con l’obiettivo a tracolla, il fotografo autodidatta poco più che ventenne è abbagliato da una rivelazione in India. Nel 1987, a Calcutta, incontra il medico di strada inglese Jack Preger, da allora mentore e amico indefettibile. E trova un terreno che rivelerà il suo talento, ben presto coronato da una bella avventura editoriale.
Ma questo successo non basta al figlio di un artigiano-commerciante, originario di Troistorrents (VS), dotato di un solido spirito imprenditoriale e deciso a vedere le cose in grande. «Avevo voglia di condividere ciò che mi aveva toccato e di viverne». Riassume così la nascita d’Images & Atmosphères nel 2003, nella zona industriale di Aigle (VD). La saga commerciale inizia con la vendita delle sue immagini e di oggetti decorativi atipici. Una rete ben sviluppata nel subcontinente indiano non tarderà a permettergli di ampliare l’offerta. Con un bel colpo un anno più tardi (nel 2004), Benoît Lange ottiene il monopolio europeo d’importazione e di diffusione dei tessuti di seta di Bangalore. La seta, una materia che gli sta particolarmente a cuore! Seguiranno i mobili e le porte antiche restaurate, che necessitano di un nuovo spazio d’esposizione-vendita. Un Giardino Zen, d’ispirazione giapponese, farà da giuntura tra i due edifici.
Rispetto dei produttori Oggi gli articoli inventariati sono circa 6000, e provengono per il 70% circa dall’India, per il 30% da Cina e Indonesia. Sono garantite delle condizioni di produzione dignitose. A coloro che ne dubitano, Benoît Lange risponde invariabilmente: «Andate a visitare gli artigiani sul posto, come facciamo noi». In effetti per l’imprenditore vale il credo: «Bisogna sapere chi fabbrica cosa, e come. Evitando se possibile gli intermediari».
A quasi 20 anni dalla sua conversione commerciale è tempo di un bilancio. A 55 anni, lo traccia con soddisfazione, tanto più che il suo principale concorrente parigino ha dichiarato forfait. «Quest’avventura mi ha fatto crescere, ma mi ha anche affaticato, ci confida. Vorrei liberarmi dai pesi che mi distolgono da ciò che amo fare». L’impresa è quindi diventata una SA all’inizio del 2020 e la persona designata per succedergli è in formazione. Da parte sua, sogna di ricominciare con i lunghi viaggi in totale immersione, gli incontri e l’immagine. Una passione sempre coltivata, nella misura del possibile, con un’incursione anche nel mondo della realizzazione: nel 2017 è uscito «Docteur Jack». «Non è un documentario umanitario, ma un film sulla volontà di un uomo». Un’esperienza a suo dire difficile, frutto di 10 anni di lavoro e in cui la modestia di Jack Preger è stata il principale ostacolo da superare. Ricompensa: il film è ora su YouTube.
Un bisogno d’altrove Nel suo obiettivo ci saranno presto dei luoghi «intensi». L’India, certo, ma anche l’Iran e il Corno d’Africa. «Sto progettando un libro sulla storia del caffè in Etiopia. I lunghi viaggi mi mancano e ho l’energia necessaria per realizzarli. E gli incontri sono facili, se si è curiosi e si ha tempo a disposizione». ◆
benoit-lange.ch images-atmospheres.ch
Benoît Lange, fotografo e fondatore di «Images & Atmosphères», Aigle
La seta di Bangalore, grande centro di produzione indiano, è tra i temi preferiti dal fotografo.