
3 minute read
Padroneggiare la bici
A scuola di bici fra bilzo balzo e limbo, per pedalare sicuri
Con il workshop «bikecontrol» della Federazione svizzera di ciclismo Swiss Cycling i bambini possono migliorare la loro sicurezza sulla due ruote in modo ludico. L’obiettivo è anche di promuovere l’uso della bici tra i giovani.
REPORTAGE FELIX MAURHOFER
Oggi il parcheggio davanti alla Scuola Kandermatte a Thierachern (BE) è irriconoscibile. Binari, tavole, rampe, asticelle e tanti altri ostacoli sono stati montati dall’istruttore di bici Thomas
Tödtli. Sta attendendo i bambini di prima e seconda elementare che questo pomeriggio hanno la possibilità di migliorare la loro abilità e sicurezza in sella. I bambini sono entusiasti, salgono sulla propria bici, allacciano il casco e vengono istruiti sul percorso da affrontare. Prima di tutto lo sciame variopinto di ciclisti circola sull’area del parcheggio. Davanti a tutti, Thomas Tödtli, che mostra gli esercizi di guida da svolgere. Gli allievi compiono delle curve e lui fa attenzione che abbiano sempre due dita sulla leva del freno. Gradualmente aumenta la difficoltà degli esercizi: pedalare senza sedersi, salutarsi a vicenda toccando il gomito o il piede, appoggiare la bicicletta e correre attorno ad essa e poi rimontare in sella. Per i più piccoli non è per nulla semplice riuscire a fare questi esercizi evitando di scontrarsi.
Il coraggio s’impara A divertire di più i bambini è il percorso slalom. Thomas Tödtli controlla la tecnica della curva, la padronanza della bici e anche la guida preventiva. La maggior parte dei piccoli ciclisti riesce a mantenere la bici sul binario. Ora è la volta del limbo, ossia passare sotto un’asticella fissata via via più bassa. Questo esercizio serve a preparare i bambini alla parte più difficile del percorso: i gradini, l’altalena basculante e il piedistallo. Per Thomas Tödtli è im
L’allievo Luc impara l’importanza della direzione dello sguardo quando si guida.
Nel limbo conta la posizione del corpo.


Con una mano sola per migliorare l’equilibrio.

portante che i bambini tengano i pedali orizzontali, non rimangano seduti sulla sella, tengano il busto abbassato e i gomiti piegati verso l’esterno. Già dopo un paio di passaggi, la maggior parte riesce a superare anche questa prova di destrezza. Gli scolari si incoraggiano a vicenda e si divertono in questo percorso a ostacoli fatto su misura per loro. L’istruttore ne approfitta per abbassare ancora un po’ l’asticella. Con un po’ di aiuto ce la fanno anche i più piccoli ad affrontare la prova successiva dei gradini e del bilzo balzo.
Senza paura L’ultimo ostacolo è il piedistallo. Qui Thomas Tödtli deve ancora dare una mano, anche se tutti non esitano ad affrontare quest’ultima prova. L’istruttore, che è responsabile da un paio
A bilico Qui ci vuole una buona dose di coraggio!
d’anni di «bikecontrol» per Swiss Cycling nella regione di Thun, nota che in generale dopo anche solo un’ora e mezza di allenamento i piccoli ciclisti migliorano la loro capacità di guida e anche la sicurezza in sella. In futuro questi bambini avranno più fiducia in se stessi e non si lasceranno più impressionare da ostacoli come i marciapiedi o i binari del tram. L’obiettivo del workshop non è spingere gli allievi di prima e seconda elementare a usare la bici per andare a scuola. Per poter compiere il percorso casa-scuola devono prima fare più pratica in presenza di un adulto. Sono numerosi i bambini che chiedono di poter ripetere il workshop. Il 36enne istruttore di bicicletta ha cominciato con le gare cross-country, è poi passato alla disciplina downhill e anche BMX e ha partecipato a gare di coppa mondiale in four-cross. Il suo obiettivo finale è che gli allievi, quando saranno più grandi e più sicuri, usino la bicicletta per il percorso casa-scuola. ◆
«BIKECONTROL» GRATIS PER LE SCUOLE
«bikecontrol» mira a trasmettere il piacere di andare in bici agli scolari. Grazie all’apprendimento di alcune tecniche base i bambini e i ragazzi acquistano una maggiore sicurezza in sella. Il workshop serve anche a imparare le regole della circolazione. «bikecontrol» è sostenuto finanziariamente dalla Fondazione Prof. Otto Beisheim, dal Fondo di sicurezza stradale e dall’Ufficio federale per la sanità pubblica.