Giugno 2019
L’AmicoGiornalino della Scuola Primaria “Francesco d’Assisi” IC “Niccolò Tommaseo” – TORINO In questo numero : Energìe
The Art of Rights
Settimana della Lettura
Tinkering
ti e Raccon cche o r t s a l i F
Gite
! ancora o r t l a …e
Laboratori
Con disegni in bianco e nero da colorare !
Grazie di Cuore a tutti i BAMBINI ! Sommario Pag.
Titolo
Classe Insegnanti
3 Che bella la vendemmia !
1 F
R.Laviano - M.Dalla Libera
5 Pino e Bigiobbe
2E
C. De Lucia - M.R. Rechichi - P. Testa
8 M’illumino di meno !
1E
A. Artioli – I. Salza
9 Un alfabeto pieno di storie 10 Storie di …Z 11 Gita a Bogliasco 14 Un’esperienza bellissima -
16 Il nostro laboratorio …in un click !
“
“
“
“
“
“
1F
R.Laviano - M.Dalla Libera
2 G
M. Tolentino - Pia Barbanera G.Spataro
“
“ “ “
17 Il TINKERING
2E
C. De Lucia - M.R. Rechichi- P. Testa
!9 Pane nostro
2F
P. Foradini - R.Casalingo – G. Tabone
22 Viva OZOBOT !
2G
M.G.Tolentino - P.Barbanera G.Spataro
25 Le Api e il Miele
3 F
C. Scali - P. Villani - P. Petrelli
27 Fiabe …a tutta birra !
3E
C. Roccato - C. Indovino
33 Abbiamo letto un libro : “Giò denti di ferro”
3F
P. Villani - P. Petrelli - C. Scali
35 Energìe
4F
E.Arena - G.Argeri - G. Di Paola
37 Cosa ci fanno i funghi sulla pigna ?
“
“ “ “
38 The Art of Rights
IV E
D. Indrieri - S. Caputo
40 L’ambiente racconta (uno degli articoli sul tema della Settimana della Lettura…)
VE
C. Petrelli - G. Marchetti
42 Filastrocca del piccolo gesto importante
VF
B. Barettini - R. Russo
43 Filastrocca sul rispetto dell’ambiente 44 Cruciverba - Vulcani e terremoti
“ 3E
“ “ C. Indovino - C. Roccato AmicoG J
45 OPPOSITES
A cura di M.Gabriella Tolentino 2
Carissimi amici Lettori ! Quanta emozione ! Questa, per noi primini, è la prima volta che scriviamo per AMICO G. e quindi siamo tutti molto emozionati! Abbiamo deciso di raccontarvi le nostre gioie vissute durante una gita che abbiamo fatto i primi giorni di scuola e, pensate, siamo andati a vendemmiare per davvero in un vigneto ed è stato tutto così bellissimo, tutto così interessante che abbiamo deciso di raccontarvi questa bellissima esperienza… MATTEO B. – SIMONE – PIER PAOLO. - Vendemmiare è un’esperienza molto interessante e non me l’aspettavo proprio così ! Senz’altro mi ci dedicherò altre volte…GIACOMO. - Io mi sono divertita moltissimo quando tagliavamo i grappoli d’uva. Non era così facile tagliarli con le forbicine… GAIA. - Io sono stata felice quando abbiamo tagliato l’uva ed è stato anche molto divertente quando l’abbiamo pestata con i nostri piedi ! - Io ho provato molte bellissime emozioni nel tagliare l’uva. Ne ho fatte molte ceste e ne assaggiavo anche molta ! Bella esperienza ! LEONARDO
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- Mi è piaciuto moltissimo sia raccogliere i grappoli sia schiacciare l’uva con i nostri piedi… EUGENIO. - A me è piaciuto moltissimo quando ci hanno fatto mettere i piedi nella bacinella piena di grappoli ed è stato bellissimo perché abbiamo provato molte belle sensazioni! ANNA. - Per me l’esperienza più bella è stata quella di tagliare l’uva. PAOLO. - Tagliare l’uva dai filari e riempire le ceste di grappoli mi ha fatto stare bene e, tra la raccolta di un grappolo e l’altra, ho sempre assaggiato quell’uva buonissima ! NICOLÒ. - Mi sono divertito molto a tagliare l’uva e a schiacciarla nella bacinella ! JOSHUA. Siamo anche andati a vedere i macchinari che oggi schiacciano l’uva al posto delle persone, ma a noi è piaciuto senz’altro farlo con i nostri piedi perché ci siamo divertiti moltissimo ! Cari Amici è un’esperienza bellissima vendemmiare !
A PRESTO ! NOI DELLA PRIMA F.
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C'era una volta un albero piccolino, di nome Pino. Ogni giorno cresceva un pochino. Un giorno arrivò un falegname che avrebbe voluto abbatterlo, per mettere da parte la legna per l'inverno. All'improvviso si alzò il vento e i rami iniziarono a muoversi, schiaffeggiando Bigiobbe: - Ahi- esclamò il falegname, cadendo a terra. Uno scoiattolo aveva assistito alla scena, si avvicinò e gli disse: - Non puoi abbattere gli alberi, altrimenti se tutti li tagliassero, noi scoiattoli dove vivremmo?. Bigiobbe rispose: -Ma questo è il mio lavoro! Mi serve, inoltre, la legna per riscaldarmi!. Lo scoiattolo aggiunse: - Gli alberi sono come persone e ci aiutano a respirare bene ! Bigiobbe diventò rosso per la vergogna e si rese conto che gli alberi sono importanti per rendere l'aria pulita e per nutrire gli uomini. In quel momento passò di lì una guardia forestale che sentì il discorso tra i due e disse a Bigiobbe: - Perché tagli gli alberi ? In questo bosco è vietato tagliarli !. Prima che Bigiobbe parlasse, si udì una vocina allegra e pimpante provenire dall'albero: - Dai, Bigiobbe ha capito e imparato la lezione, son sicuro che non taglierà più alberi sani !. Tutti e tre stupiti esclamarono: - Chi ha parlato?! L'albero ?!. - Ebbene sì- esclamò l'albero - mi chiamo Pino. Perché non approfittate della mia fresca ombra per fare un bel pic-nic?. - - Certo, bell'idea – risposero – ma non abbiamo il cibo con noi. 5
La guardia forestale, allora, chiese allo scoiattolo di andare sull'albero lÏ accanto per prendere delle mele. Bigiobbe, intanto, prese dal suo zaino: il pane, il formaggio e un telo che legò tra i due alberi, montando un'amaca dove si rilassarono dopo il pic-nic. Da quel giorno la guardia forestale, Bigiobbe, lo scoiattolo e Pino diventarono grandi amici. Bigiobbe imparò a rispettare la natura e Pino spesso li ospitava sotto la sua fresca ombra.
Testo collettivo della 2 E Divertiti a disegnare la storia nei riquadri, seguendo l'ordine cronologico del testo.
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Colora i personaggi
PROVA A INVENTARE TU UN FINALE DELLA STORIA Tutti e tre stupiti esclamarono: -Chi ha parlato ?! L'albero?!____________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________
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Appena finite le vacanze di Natale, siamo andati al mare, con il treno, a Bogliasco, in provincia di Genova. È un borgo piccolo e molto grazioso e ha una bella spiaggetta con la sabbia molto fine e pulita. Dal belvedere il panorama era bellissimo, infatti questo borgo si trova nel Golfo Paradiso. Il mare era di un colore stupendo e la giornata ricca di sole e faceva caldo. Appena arrivati in spiaggia abbiamo subito iniziato a divertirci. Tutti noi della prima F. In breve vi raccontiamo: - Ricordo con felicità quando eravamo in spiaggia e cercavamo le conchiglie nella sabbia. GIADA /
- A me Bogliasco è piaciuta molto perché nella bella spiaggia abbiamo fatto una buca profonda e abbiamo trovato l’acqua di mare. PIETRO. - Bogliasco è bella perchè ci siamo divertiti moltissimo! Mi sono solo arrabbiata, però, quando ho visto un motore di frigorifero sulla spiaggia perché inquina la Natura. Però il mare era bellissimo ! ZELIA.
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- A me il mare di Bogliasco è piaciuto molto perché non era inquinato e perché ci siamo divertiti molto a giocare con la sabbia… AURORA. - La gita al mare a Bogliasco è stata una bella avventura ! Però mi sono arrabbiato perché sulla spiaggia abbiamo trovato delle cannucce spezzate che fanno male ai pesci ! MATTEO A. - Quando eravamo seduti sugli scogli, mi è piaciuto quando ho fatto spaventare il maestro Rossano. Guardava il mare e io gli ho gridato: ” BUUU” e lui ha fatto un salto. per lo spavento… ELANOR.
A me Bogliasco è piaciuta moltissimo. La scuola dove siamo stati ospitati, dentro, era diversa dalla nostra e aveva la vista mare. Quando ci torneremo, si spera molto presto, non vorrò più vedere quelle cose abbandonate sulla spiaggia: un motore, dei legni, due bottiglie di plastica… EMILIA. - Mi sono divertito molto quando io, Paolo, Leonardo e Pietro abbiamo fatto una buca profonda nella sabbia e abbiamo trovato l’acqua del mare, quanta meraviglia ! Veniva su dalla sabbia molto velocemente ! DAVIDE D.
- Mi sono divertita molto quando abbiamo giocato sulla bella spiaggia di Bogliasco perché era super bella e abbiamo fatto le foto e anche 12
mi sono divertita un sacco in treno quando ci facevamo le foto e quando, per finta, abbiamo guardato un film. ANITA. - Quando eravamo sulla spiaggia, è stato bellissimo giocare tutti assieme sulla bella sabbia e sentire il rumore del mare! DAVIDE A. - Mi è piaciuto moltissimo quando io e Anita raccoglievamo i sassi preziosi e lì era tutto bellissimo! BIANCA. - La spiaggia di Bogliasco è molto bella. Abbiamo giocato e ci siamo divertiti molto e mi piaceva sentire il rumore del mare. FRANCESCO.
Ciao da noi della Prima F !
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Anche le Seconde alla Vendemmiata !
Un’esperienza bellissima ! Giovedì 11 ottobre 2018, noi delle Seconde, E, F e G,
Intanto fuori pioveva a dirotto, e mentre gustavamo i nostri panini, davanti alla finestra è passato un bellissimo pavone !
siamo partiti da Piazza Vittorio con il pullman per andare a vendemmiare. Quando siamo arrivati alla cascina Smiraglia di Cavour, ci hanno offerto la colazione con la torta e il tè . Dopo un breve intervallo, siamo andati dove c’era il forno e abbiamo fatto la “mela in camicia”.
Finalmente dopo pranzo è arrivato il momento della vendemmia. Che bello ! Non pioveva quasi più ! La guida ci ha portato a vedere degli enormi tini e delle botti gigantesche, e ci ha spiegato come si fa il vino.
Come ? Spieghiamo subito: ad ognuno han dato della pasta di pane e l’abbiam fatta rotonda, spianandola con le mani, e poi al centro abbiam messo la mela e la marmellata. Infine abbiamo chiuso tutto, dando alla pasta la forma di caramella e…via in forno !
A quel punto ognuno di noi è stato chiamato a mettere dei grappoli d’uva in una macchina a ingranaggi: girando la manovella, cadevano in un secchio il succo d’uva, i raspi e
Un po’ di gioco per rilassarci, dopodichè la guida e le maestre ci hanno chiamato per il pranzo al sacco. Era tutto buonissimo ! 14
le bucce degli acini. Abbiamo fatto il mosto !
È stata una gita ….superFANTASTICA !!!
Dopo aver capito come si fa il vino …tutti a vendemmiare ! Siamo andati tra i filari a tagliare i grappoli d’uva per metterli poi nelle cassette. Prima di ripartire per Torino, abbiamo visto anche gli animali: c’erano capre, tacchini, galline, conigli e dei teneri vitellini.
Testo collettivo della II G
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! K C I L C i t l mo n i o i r o t a r o b Il nostro la
Ciao a tutti ! Dobbiamo
Per capire come sono le foto
raccontarvi di ReMida, il Laboratorio di Fotografìa di via
“pixellate” …ci siamo divertiti un mondo a realizzare tanti disegni
Modena 35, una bellissima
su fogli a quadretti !
attività che abbiamo svolto a
E poi è stato il momento delle
gennaio e febbraio in 4 fantastici incontri !
nostre foto: le esperte hanno fotografato il nostro viso, uno per uno, e hanno stampato tutte le
Ogni mattina partivamo da scuola per andare a prendere il tram.
foto, con cui abbiamo eseguito delle opere fantastiche: in una siamo diventati degli strani
All’arrivo c’erano due esperte, Monica e Renata, che ci
animali con i nostri volti, e
proponevano attività e
nell’altra abbiamo immaginato di
giochi molto coinvolgenti !
essere in mondi diversi…Le nostre foto a colori sono state incollate
Grazie a loro abbiamo
su un “totem” alto di polistirolo
scoperto la differenza tra le foto
che ci è stato regalato, e abbiamo
di un tempo e quelle di oggi. E così
potuto esporlo alla Settimana della Lettura il 15 maggio, insieme
abbiamo imparato cosa sono i pixel, i “quadrettini” che
alla raccolta delle nostre “opere”.
compongono le immagini digitali
È stato talmente bello che il prossimo anno…
del computer e delle fotocamere. Il numero dei pixel fa la
…andremo di nuovo !
differenza…tra una foto sgranata e una nitida e chiara !
Viva ReMida !
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Noi della II G
Nei mesi di dicembre e gennaio, abbiamo fatto un’esperienza di Tinkering nell’atelier creativo della nostra scuola. Con le nostre maestre, siamo andati in atelier due volte e abbiamo lavorato in gruppi/isole. La prima volta abbiamo scoperto i materiali, gli
strumenti e gli oggetti. La seconda volta, abbiamo realizzato le nostre idee e le abbiamo costruite. La maestra sistemava il tavolo con i materiali, tra cui: morsetti, molle, spugna, colla, cannucce, cartoncini, tele oppure zanzariere, bicchieri, luci, bucce di avocado secche, stecchini, ecc. All’inizio abbiamo guardato gli oggetti a disposizione. Poi abbiamo deciso cosa costruire e abbiamo preso i pezzi che ci occorrevano. e abbiamo iniziato a fare. Quando abbiamo finito abbiamo smontato le creazioni e rimesso tutto a posto. Ora lasciamo parlare le foto e le “nostre voci”. “Abbiamo costruito un razzo. Abbiamo usato soprattutto la carta del cartoncino: un rotolo di carta igienica finito, del cartoncino nero, rosso e giallo poi abbiamo presi colore colorato, abbiamo preso morsetti coccodrillo li abbiamo uniti a una pila e coccodrilli a un LED che si è acceso e ha fatto la scia del razzo. Il cartone l’abbiamo usato come punta e corpo, i cartoncini colorati invece li abbiamo usati per le fiammelle. I pennarelli li abbiamo usati per colorare il corpo del razzo” “Abbiamo usato: una molla per il centro città, un bastoncino con scritto non toccare, due alberi fatti di coni di plastica bucherellate, pezzo di gomma con scritto missile, tre pile e tre morsetti, una buccia di avocado secca, con colla Vinavil una spugna, una scatola di plastica, due cannucce un cartoncino.”
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“Noi abbiamo preso i pezzi, abbiamo fatto funzionare le batterie e costruito con la scatola delle uova; abbiamo usato i coccodrilli, un pezzo di palloncino, i LED, le pile, un pezzo di legno e delle mini stecche di legno. E poi delle matite, un pezzo di plastica, abbiamo usato anche lo scotch da carrozziere, quello di carta. Ci siamo divisi gli incarichi: chi montava i LED, chi montava i pezzi, chi li prendeva i pezzi, chi faceva l’incarico misto.” “Noi abbiamo lavorato pensando di fare una stanza, ma abbiamo cambiato idea: abbiamo fatto il teatro Galassia e dentro c’erano dei pesci verdi, arancioni e gialli che giravano intorno. Il tempo passava, eravamo ancora a metà, poi abbiamo accelerato”
“Abbiamo lavorato bene senza litigare. Abbiamo discusso come fare il pavimento del palcoscenico e abbiamo deciso come fare lo sfondo e l’abbiamo fatto blu.”
“Noi
abbiamo fatto un palcoscenico con una cantante di nome Elisa, abbiamo messo le casse e abbiamo fatto lo sfondo blu con le stelline come se fosse fuori, all’aperto.”
Ciao da noi della 2 E ! 18
BUONA COME IL PANE ABBIAMO UN’IDEA! È
dal 25 al 29 marzo 2019 TI RACCOLTA DI PRODOT TENERE ALIMENTARI PER SOS PERSONE E FAMIGLIE ERTÀ IN CONDIZIONI DI POV
Dalla Redazione di 2^E
/
Il diritto al cibo è diritto dell’umanità, che deve disporne in quantità sufficiente, adeguata e accessibile.
Il Progetto coinvolge:
Scuole, dove si svolge Nel mese di aprile la classe 2F• lealimentare ha fatto unala raccolta raccolta che si chiamava Su questo principio è nato il progetto Pane Nostro: sensibilizzare ed educare i bambini di oggi, adulti di domani, al gesto – semplice, buono e giusto – del donare. Nel 2019, il progetto Pane Nostro è avviato nelle scuole primarie, che diventano piccole comunità virtuose. Attraverso l’azione concreta del raccogliere prodotti alimentari all’interno del proprio nucleo familiare e del donarli a chi più ne ha bisogno, i bambini colgono i valori della dignità della persona, della solidarietà e della condivisione, oltre all’importanza del cibo e alla lotta allo spreco.
• le Parrocchie, dove vengono distribuiti alle persone e alle famiglie bisognose i prodotti alimentari raccolti nelle scuole.
Pane Nostro.
Le scuole che aderiscono all’iniziativa sono assegnate alle Parrocchie dell’Unità Pastorale territoriale.
l'uovodicolombo | torino
Questa raccolta consisteva nel mettere dei generi alimentari in alcune scatole (Nicola). o, a e dell’Ufficio Scuola diocesan Iniziativa di Caritas diocesan Onlus Alimentare del Piemonte in collaborazione con Banco le di Torino. e Ufficio Scolastico Territoria
La mattina aspettavamo i bambini che portavano dentro il sacchetto con il per informazioni orino.it panenostro2019@diocesi.t • ore 9-12) tel 011 5156358 (lun-ven
ostro
anen w.caritas.torino.it/ptutti ww cibo e lo davano a noi. Poi suddividevamo i sacchetti negli scatoloni. (Ginevra)
Il primo giorno mi sono sentito felice, perché ho imparato a fare le scatole. L’ultimo giorno io e Francesco abbiamo collaborato insieme: io scrivevo i numeri delle scatole e Francesco M. le pesava. Mi sono divertito molto e quando ho visto i biscotti mi è venuta l’acquolina in bocca perché avevo fame. (Francesco P.)
Mi sono sentito molto orgoglioso nel fare la raccolta per i poveri. (Edoardo) Le persone hanno portato molta roba: pasta, omogeneizzati, tonno, riso, caffè, biscotti, olio. Con i compagni abbiamo diviso i cibi vari e scritto sulle scatole i nomi dei cibi che dovevamo metterci, io con Ginevra e Arianna mettevo il nastro adesivo sulle scatole. Siamo state molto felici di aver collaborato a questa cosa. (Emma, Federica D, Viola, Arianna) 19
Io mi sono divertita tanto e quindi ho provato ad andarci sempre: è stata la mia lezione preferita che mi ha insegnato che non bisogna sprecare cibo. Purtroppo adesso è finito, perché è durato solo una settimana. (Ludovica). Mi è piaciuto dare il cibo ai poveri perché è una gentilezza e perché ho imparato a costruire le scatole. (Lorenzo)
L’ultimo giorno abbiamo pesato le scatole e le abbiamo messe una sopra l’altra, scrivendoci sopra il numero. (Filippo L.)
Io che sono robusto ho aiutato a sollevare le scatole mettendole una sopra l’altra. Mi sono sentito molto orgoglioso dei miei muscoli. (Filippo B)
A vedere tutte le cose che hanno portato mi è venuta l’acquolina,ma poi sono arrivati dei signori che hanno portato via tutto e l’acquolina mi è passata. (Alessandro)
Mi sono sentito bene perché aiutare gli altri rende felice. In quegli scatoloni c’erano i miei cibi preferiti e siccome sono un mangione mi è venuta voglia di mangiarli. (Folco).
Con Arianna abbiamo sistemato le scatole in ordine, è stato faticoso ,ma anche divertente. (Simone) Sono stato felice perchè quando arrivavano altri compagni che ancora non sapevano cosa si doveva fare io e Nicola glielo spiegavamo.(Francesco M)
Io ero nel gruppo di Alessandro e Gabriele e ho spiegato a Gabri come si metteva lo scotch.(Leo). 20
Mi sono sentita felice di aiutare i poveri. (Malinka)
Leonardo mi ha spiegato come si facevano le scatole e l’ultimo giorno ho pesato e alzato le scatole con Filippo B.(Gabriele)
Sono stato felice di fare questo lavoro con i miei compagni,anche se in questo modo ho rinunciato a un po’ di intervallo. (Mark)
Dopo aver pesato abbiamo scritto su una tabella il genere dei cibi, il peso e il numero della scatola in cui li avevamo messi, così quelli di Pane nostro sapevano cosa contenevano. (Edoardo, Nicola , Federica L)
Questo lavoro mi ha fatto capire che bisogna collaborare. E’ un peccato che sia durato solo una settimana perché è stato molto divertente. (Federica L) BUONA COME IL PANE ABBIAMO UN’IDEA! È
dal 25 al 29 marzo 2019 TI RACCOLTA DI PRODOT ERE TEN SOS PER RI ALIMENTA PERSONE E FAMIGLIE DIZIONI DI POVERTÀ CON IN
Su questo principio è nato il progetto Pane Nostro: sensibilizzare ed educare i bambini di oggi, adulti di domani, al gesto – semplice, buono e giusto – del donare. Nel 2019, il progetto Pane Nostro è avviato nelle scuole primarie, che diventano piccole comunità virtuose. Attraverso l’azione concreta del raccogliere prodotti alimentari all’interno del proprio nucleo familiare e del donarli a chi più ne ha bisogno, i bambini colgono i valori della dignità della persona, della solidarietà e della condivisione, oltre all’importanza del cibo e alla lotta allo spreco.
Il Progetto coinvolge: • le Scuole, dove si svolge la raccolta alimentare
Ciao da Noi della 2 F
• le Parrocchie, dove vengono distribuiti alle persone e alle famiglie bisognose i prodotti alimentari raccolti nelle scuole. Le scuole che aderiscono all’iniziativa sono assegnate alle Parrocchie dell’Unità Pastorale territoriale.
o, a e dell’Ufficio Scuola diocesan Iniziativa di Caritas diocesan Onlus Alimentare del Piemonte in collaborazione con Banco le di Torino. e Ufficio Scolastico Territoria
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per informazioni orino.it panenostro2019@diocesi.t • ore 9-12) tel 011 5156358 (lun-ven
ostro
anen www.caritas.torino.it/p
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Il diritto al cibo è diritto dell’umanità, che deve disporne in quantità sufficiente, adeguata e accessibile.
E Viva la Robotica ! Ciao a tutti ! Vi vogliamo parlare di Ozobot, un piccolo robot che ci è stato “offerto” per un certo periodo da Xkè? Il laboratorio della curiosità e dal team digitale di Riconnessioni. Una mattina, divisi in gruppi, ci siamo divertiti a programmare dei percorsi con dei pennarelli colorati: ogni serie colorata serviva a dare gli input, cioè i comandi di direzione (Right – Left Straight – Fast… e anche TURBO !!! ). Quando la maestra ha preso Ozobot e lo ha azionato…è stato fantastico ! Ozobot ha seguito perfettamente i comandi: grazie a dei sensori ottici “leggeva” le linee e le nostre serie colorate e seguiva la direzione data. Sulla serie Snail andava lento, mentre su NitroTURBO…era velocissimo !!! Ecco le impressioni a caldo di ogni gruppo, in un’intervista “al volo” fatta dalla maestra, che chiedeva: “Cosa bisogna fare per farlo funzionare ?” oppure : “ Perché vi piace ?”. GRUPPO 1
Mila Cedrini – Dobbiamo assolutamente capire dove dobbiamo andare con Ozobot. Stefano Arcangeli - ….e così diamo le giuste
indicazioni per arrivare alla fine. Filippo Longo – Ozobot mi piace perché si devono assolutamente colorare i quadratini con estrema precisione… 22
Andrea Cocco - …altrimenti il robot non legge …e va fuori strada ! Filippo Longo – E quando arriva, Ozobot si illumina come se fosse felice ! GRUPPO 2 Niccolò Raspino– È stato bello creare un percorso che il robot ha seguito. Emanuele Miggiani-Mi è piaciuta troppo questa
esperienza del robottino !
Sofìa Cornero e Cecilia Evangelista Moreno –
Programmare è fortissimo ! Ozobot deve raggiungere le fontanelle di volta in volta…
GRUPPO 3 Matilde Libanore – Ci piace tracciare il percorso
con i pennarelli…e ci piace mettere le “pecette” per correggere gli errori. Andres Ramos Boldrini – Realizzare bene il percorso ci entusiasma !
Pietro Graziani- È bello raggiungere le fontanelle ! Rebecca Pennaccini– Io ho imparato a memoria
tutte le serie delle direzioni (la sequenza dei colori !). Così siamo più veloci !
GRUPPO 4 Karim El Fatoum – Ozobot è fantastico
perché segue i colori con i sensori !
Caterina Lucci e Bianca Lacerenza Massobrio – Ci piace programmare insieme
perché lavoriamo in gruppo e ognuno ha la sua parte. Flavia Benetti - Giocare e creare tutti insieme fa ragionare tanto !
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GRUPPO 5
Teresa Begani - Mi piace molto programmare
in gruppo. Kristian Russo - Bello creare il percorso con i pennarelli ! Ludovico Benussi – Mi piace giocare con i compagni. Camilla Balbo di Vinadio – È divertente…e
adesso non ho molto da dire…( viva la sincerità J n.d.r.)
GRUPPO 6 Giuseppe Tudisco – Bellissima esperienza !
Anche grazie ai compagni perché creiamo insieme ! Gianni Festa– Fargli fare il percorso è come un Quiz: un comando sbagliato potrebbe fargli sbagliare strada ! Matilde Toffali.– Si condivide tutto il lavoro ed è divertente ! One,two,three…Viva la Robotica ! /
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Il giorno 26 febbraio 2019, la classe terza sez. F si è recata presso Eataly, per partecipare ad un laboratorio sulle api. Durante il tragitto siamo passati davanti al museo Egizio! Arrivati finalmente da Eataly di via Lagrange, abbiamo incontrato un apicoltore, il quale ci ha raccontato molte cose interessanti sulle api (il miele che mangiamo, buono, dolce e dorato è una specie di vomito di ape, spiegato meglio, una volta che un’ape vomita, trasferisce il suo vomito nella bocca di un’altra ape e cosi via…). Abbiamo ancora altro da dire: l’ape regina si riconosce intanto grazie alla sua dimensione e per un segno che viene messo dall’apicoltore. Il colore cambia di anno in anno , azzurro, bianco, giallo e verde. Altro da sapere sulle api regine c’è che solo loro mangiano la pappa reale.
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Inoltre quando un ape vede un uomo, si spaventa e a quel punto chiama rinforzi, emanando un odore sgradevole per attirare la loro attenzione. L’ape quando punge passa il liquido velenoso che ha dentro il pungiglione nella pelle dell’uomo, lo perde e muore. Durante il laboratorio Federico, il nostro apicoltore, ci ha mostrato qualche elemento dell’alveare.
Inoltre abbiamo provato attraverso l’assaggio di vari tipi di miele a riconoscerne il gusto, retro gusto, colore, e profumo. Infine dopo tanto lavoro, abbiamo mangiato pane e miele per merenda. Classe TERZA sez. F I.C. TOMMASEO, sede “F. D’ASSISI”
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LA BUGIARDA E LA CREDULONA (di Letizia Della Betta e Stella Roux)
C’erano una volta, nel mondo degli animali, una pecora credulona e una volpe bugiarda.
Un bel giorno per la volpe, e un brutto giorno per la pecora, le due s’incontrarono. La volpe, fingendo di essere sua amica, invitò la pecora a bere una tazza di thé. La pecora accettò. La casa della volpe era molto accogliente. In casa, la volpe aveva preparato moltissimi dolci e disse alla pecora: “Ogni giorno mi verrai a trovare e dovrai mangiare quattro di questi dolcetti, così avrai una vita fortunata”. La pecora credette alle parole della volpe e ogni giorno si recò a casa della sua nuova presunta amica. Lì trovò ogni giorno dei finti oggetti ‘fortunati’ che la volpe aveva messo lì apposta per lei. Un giorno la pecora provò a fare cose spericolate, visto che era ‘fortunata’, ma si trovò in pericolo (stava scalando l’Everest!) La pecora gridò: “Aiutooooo!”. Un orso premuroso le rispose: “Ti salvo io!”. Si arrampicò e la salvò. La pecora capì di essere stata ingannata e raccontò tutto all’orso, e l’orso sbranò la volpe. Non fare brutti scherzi, altrimenti le conseguenze possono essere molto brutte! 27
IL TOPO ALTRUISTA E L’UCCELLO VANITOSO (di Alice Bertotti, Leila De Fazio e Sofia Murineddu) Tanto tempo fa, in un bosco, vivevano un topo altruista e povero e un uccello vanitoso. Un giorno, mentre passeggiava nel bosco, il topolino incontrò l’uccello che diceva: “Guardate come sono bello, colorato e ricco!”. Il topo non ci badò e proseguì. Lungo il cammino trovò … 20 enormi bachi da seta! Tornò a casa e con i bachi da seta fece tende e vestiti. Invece l’uccello spese tutte le sue ricchezze e divenne povero. Il topolino divenne il più ricco del bosco e, dato che era altruista, regalò dei vestiti agli animali che ne avevano bisogno. Ebbe ricchezze e amici, mentre l’uccello rimase povero e solo. Mai vantarsi troppo.
BO E LA SUA GENEROSITÀ (di Nina Fara) Bo era un piccolo orsetto che viveva nella foresta. Mentre stava passeggiando nella foresta, vide un cavallo e una volpe. Bo notò che il cavallo aveva un misero graffio e disse: “Stai bene?”, il cavallo rispose di sì e la volpe disse: “Senti, adesso che ci incontriamo ti chiedo un favore: mi prendi un po’ di bacche se ti porto una ciotola di miele?”. Bo chiese: “Sì, ma quando?”e la volpe rispose: “Domani, domani alle 4”. Fu così che Bo si presentò il giorno dopo alle 4 e vide che c’erano la volpe e il cavallo ma… non c’era il miele! Bo era molto deluso (cosa che non succedeva quasi mai), fece per rivolgersi al cavallo e alla volpe ma… non c’erano più, né loro né le bacche! Così Bo ritornò a casa a pancia vuota. Il saggio leone lo vide così deluso che gli chiese cosa fosse successo. Il leone ascoltò il racconto di Bo e capì. Bo e il leone si misero in cammino. Quando avvistarono i delinquenti, chiamarono la polizia (un falco) che mise i due furfanti in prigione. Bo ebbe la sua rivincita e si sentì felice. Non lanciare la palla da ping-pong, altrimenti ti ritorna indietro!
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UN AMICO INFIDO (di Riccardo Fartade e Riccardo Russo) Un giorno un generoso asinello incontrò un leone saggio che gli chiese: “Vuoi essere mio amico?”. “Certamente!” rispose l’asinello. Il giorno dopo incontrarono una volpe dispettosa che chiese loro: “Posso diventare vostra amica?”. “Certamente” le risposero i due. Ma la volpe, essendo bugiarda, disse: “Andate in fondo bosco, c’è una cascata dove potrete bere!”. I due s’incamminarono ma arrivati in fondo al bosco dissero: “Ma qui non c’è nessuna cascata! Abbiamo attraversato tutto il bosco pieno di pericoli per nulla!”. Quindi il leone e l’asinello si stufarono delle bugie della volpe dispettosa e allora la volpe rimase sola. Fidati solo dei buoni amici !
L’INGANNO (di Anna Zorzin e Chiara Pasqualucci) In una foresta viveva un orso generoso. Quest’orso incontrò un uccellino che si vantava un sacco di ciò che aveva. L’orso gli fece una montagna di regali e gli disse: “Se io ti do tutti questi regali, in cambio diventiamo amici?”. L’uccellino disse di sì ma in realtà se ne fregò, lui voleva solo i regali! Il giorno dopo, infatti, quando l’orso gli chiese di giocare insieme, l’uccellino rispose di no. Questo accadde per alcuni giorni, finché l’orso non comprese che l’uccellino l’aveva ingannato. L’indomani l’orso portò all’uccellino una grande torta e gliela spiaccicò in faccia. Tutta la gente gli rise dietro. Non fidarti di chi pensa solo a se stesso.
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IL LUPO TRADITORE (di Tito Camoriano e Ali Yigit) C’erano una volta un leone e un lupo, erano migliori amici. Un giorno il lupo aveva fame e disse al leone: “Cacciamo i cinghiali così li mangiamo” e il leone andò a cacciare. Quando tornò, il lupo gli disse: “Dammi i cinghiali che li divido, e vanne a cercare altri”. Quando il leone tornò nuovamente alla tana, non vide più né il lupo, né i cinghiali e capì che li aveva rubati il lupo. Andò da lui per farsene dare almeno una parte, ma quando lo trovò capì che se li era mangiati tutti. Quindi il leone divorò il lupo. Chi troppo vuole, nulla stringe.
GLI ANIMALI DELLA FORESTA (di Maria Taddei) In una foresta immensa vivevano un leone saggio, un lupo coraggioso, una volpe bugiarda e una pecora credulona. Ogni giorno il re della foresta, il leone, organizzava una gara offrendo un bottino agli animali che vi partecipavano, per valutare se meritavano di stare nel suo regno. Il leone saggio indicò ai concorrenti, tra cui c’erano la volpe bugiarda, la pecora credulona e il lupo coraggioso, il percorso e spiegò le regole della gara. La volpe bugiarda promise alla pecora credulona la vittoria sicura se avesse teso una trappola al lupo coraggioso. La pecora credette alla volpe e scavò una fossa e la ricoprì di rami e foglie. Il lupo coraggioso vi cadde dentro e non poté uscirne. Alla fine la volpe arrivò per prima al traguardo, seguita dalla pecora credulona. Quando la volpe andò a prendere il suo bottino, il re disse alla ignara bestiola che l’unico vincitore era il lupo perché era stato l’unico animale a rispettare le regole. Non bisogna fare brutti scherzi. La furbizia a volte non basta ad ingannare chi è saggio.
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Chi troppo vuole nulla stringe (di Anna Ardissone) C’erano una volta due animali: un cavallo e un asino. Decisero di fare una gita. Lungo il tragitto il cavallo ebbe fame ma il suo cibo era finito, allora l’asino gliene diede un po’ del suo. Il cavallo però iniziò a lamentarsi: “No! Non mi piace questo cibo!” disse e l’asino rispose: “Ma, cavallo, io non ho altro cibo”. Il cavallo rispose che non si sarebbero mossi finché lui non gli avesse dato del cibo buono. A quel punto arrivò il topo e disse che aveva della pizza, ma era solo per lui e per l’asino che era gentile. Fu così che il cavallo dovette rimanere a digiuno per tutto il tragitto.
IL CANE E IL LEONE (di Nicolò Ficara, Luca Foll Armellin e Alessandro Grimaldi) In un bosco viveva un cane che cacciava. Un giorno vide un leone che cacciava. Il cane, invidioso del leone, si alleò con lui e insieme cacciarono un bufalo. Il cane e il leone si accovacciarono sotto un albero con la loro preda. Prima di divorarla, il leone divise la preda in tre parti e disse: “La prima parte va a me perché sono il re della foresta, la seconda parte va a me perché sono grande e possente e la terza parte va a me perché mi sono impegnato più di te!. Il cane rimase a bocca asciutta e morì di fame. Non conviene allearsi con chi è forte e prepotente.
IL PETTIROSSO VANITOSO (di Letizia Sciaulino) In un bosco un pettirosso aggraziato e un lupo coraggioso si incontrarono. Un giorno il pettirosso disse: “Ti sfido ad una gara di bellezza, che consiste nel trovare più prodotti naturali per essere belli e purificati in mezz’ora. Ci stai?” e il lupo accettò. L’indomani mattina il lupo prudente portò un grosso cesto, ma il pettirosso no. Incminciò la gara e il pettirosso in vataggio rise del lupo: “Ah, ah, ah! Tu non sai niente di bellezza” e andò via con già cinque prodotti. Poi andò a cercare un prodotto speciale ma cadde in una buca, spezzandosi l’ala e il lupo lo salvò. Tutto è bene quel che finisce bene. 31
LA VOLPE GENTILE E L’ORSO BUGIARDO (di Djibril Fall e Alice Motta) In un bosco viveva un orso che un giorno incontrò una volpe: “Chi sei?Da dove vieni?”. “Io sono la volpe e sono nata in questo bosco!” rispose la volpe e l’orso disse: “Vorrei diventare tuo amico”. La volpe disse: “Va bene, io sarò tua amica ma tu in cambio cosa farai per me?”. “Io in cambio ti darò tutto il miele del bosco”. La volpe disse: “Ma non una goccia di meno!”. L’orso invece le portò dell’acqua. La volpe quando vide che era acqua s’infuriò. L’orso, scappando velocemente, inciampò e cadde nel fiume. La volpe andò nel bosco tutta infuriata e prese tutto il miele del bosco e visse felice e contenta. Non fidarti di chi pensa solo a se stesso.
LA GUERRA MARINA (di Fabio Battiston) Nel mare, un pesce pagliaccio andava in giro quando incontrò un megalodonte. Il megalodonte gli propose un incontro di lotta e gli disse che se non avesse accettato lo avrebbe mangiato e così il pesce pagliaccio accettò. Il giorno dopo i due si incontrarono e il megalodonte disse: “Domani nell’arena ti schiaccerò come una formica!”. Tutti tifavano per il megalodonte, tranne la famiglia del pesce. Il megalodonte si credeva più forte quindi galleggiò a occhi chiusi. Il pesce pagliaccio usò la sua velocità per prendere un dente dalla bocca del megalodonte, glielo tirò sulla pinna che si ruppe. Il pesce pagliaccio trionfò e vinse tante monete d’oro. Non sottovalutare i tuoi avversari.
IL LUPO CORAGGIOSO E LA PECORA CREDULONA (di Francesco Ciconte) È inverno, il bosco è coperto di neve. Un lupo affamato cerca cibo. Vede da lontano una pecora e le si avvicina: “Ciao pecora, sei anche tu in cerca di cibo?”. La pecora spaventata risponde: “Sì, ho tanta fame e tu mi vuoi mangiare”. Il lupo le rispose: “No, voglio aiutarti a sfamarti. Conosco un posto dove c’è molta erba. Vieni con me?”. La pecora credulona lo seguì ma dopo pochi passi il lupo la divorò e il lupo si saziò. Meglio non fidarsi di un lupo affamato. 32
Abbiamo letto un libro :
La classe Terza F durante le vacanze di Pasqua si è impegnata a leggere il libro: “Giò denti di ferro” di Janna Carioli e ha scoperto che è un libro molto molto interessante e divertente. Al ritorno dalle vacanze i bambini si sono cimentati nel loro primo riassunto con qualche piccolo aiuto dell'insegnante. Il riassunto è molto conciso perché i bambini non volevano “spoilerare” tutti i dettagli piύ spassosi. Eccolo ! Questo libro parla di un bambino di nome Giovanni che si reca con la sua classe ad un parco archeologico per una gita scolastica. Giò (Giovanni) scopre che le amiche di Viola, una sua compagna che gli piace molto, gli hanno rubato la merenda, ma non sa che hanno anche messo nel suo zaino un bigliettino. Giò ingannato manda un bigliettino a Viola per risponderle, ma lei lo rifiuta. All'improvviso scoppia un temporale e Giò sviene a causa di un fulmine. Al suo risveglio Giò si ritrova quasi nudo nella preistoria, ma lui non si è reso conto di nulla. Giò incontra un uomo peloso con un'ascia, ma crede che sia parte dell'animazione del parco. L'uomo lo infastidisce, ma arriva una ragazza che parla una lingua straniera e i due portano Giovanni in una caverna piena di persone vestite di pelle. Giò si rende conto di non essere in un'animazione! I due bambini con un gesto riescono a comunicarsi il proprio nome, la ragazzina si chiama Ka. Gli uomini della grotta sono incuriositi dall'apparecchio di Giò. In seguito Giò vince un pezzo di carne con le sue abilità di judo (bello questo pezzo, dice Teo). Passa la notte preoccupato ed impaurito e al mattino viene svegliato da Ka con un intruglio di vermi per colazione. 33
In seguito Giò va con le donne a cercare cibo. Giò viene incaricato di portare una specie di slitta con tutto il raccolto. Dopo un po' di giorni Giò viene ammesso nel gruppo dei cacciatori , ma la caccia va male. Il giorno della pesca, invece, Giò riesce a pescare numerosi pesci e salva Ulm, un bambino, che stava quasi affogando. Dopo qualche giorno la nonna di Ka muore a causa di un cinghiale che la investe. Giò partecipa al funerale e impara un sacco di cose sui funerali preistorici. Il giorno seguente Giò va a caccia con il gruppo dei cacciatori e riescono ad uccidere un grosso mammut e al loro ritorno se lo mangiano in allegria.
Il giorno dopo scoppia un temporale e Giò viene colpito da un fulmine e si ritrova improvvisamente di nuovo nel parco archeologico in gita. Giò avrebbe voluto salutare i suoi compagni preistorici e vorrebbe raccontare la sua incredibile esperienza alla sua classe, ma non lo fa perché ha paura di essere preso in giro. Durante la gita Giò riconosce le impronte di Ka, Ulm e la sua nella caverna e riesce a spiegare a tutti i suoi compagni come erano state fatte quelle impronte, poiché lui era stato uno degli “artisti” e aveva davvero vissuto in quel tempo.
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Parliamo di …
La produzione di energia basata sui combustibili fossili, attualmente ampiamente utilizzata, presenta delle criticità in termini di sostenibilità, anche dal punto di vista ambientale. Per contro, le energie rinnovabili rappresentano una scelta consapevole e sostenibile, che può garantire una produzione costante di energia pulita e un FUTURO MIGLIORE PER IL NOSTRO PIANETA! Cerchiamo di saperne di più…
Premessa Attualmente quasi il 40% della popolazione utilizza fonti di energia non rinnovabili, quali i combustibili fossili. Questi vengono utilizzati per la produzione di riscaldamento, per i trasporti e per la produzione di energia elettrica. I combustibili fossili presentano alcuni svantaggi, ad esempio: non sono rinnovabili, sono esauribili, e producono grandi quantità di anidride carbonica, un gas responsabile del cambiamento climatico. I combustibili fossili I combustibili fossili derivano da giacimenti di petrolio, carbone o gas e impiegano milioni di anni a formarsi. Questi giacimenti derivano dalla decomposizione di materie organiche, avvenute nel sottosuolo. I combustibili fossili possono trovarsi allo stato solido, liquido e gassoso. Un esempio di combustibile fossile allo stato solido è il carbone: il carbone fossile è il risultato della stratificazione di depositi di legname sovrapposti in assenza di microbi e funghi. L'assenza di ossigeno ha portato al risultato di ciò che noi conosciamo come carbone fossile che viene ricavato dalle miniere il quale viene usato in più modi: altoforno a ghisa o in centrale termoelettrica. Si sono formati da sostanze che contengono carbonio e idrogeno, quando bruciano liberano calore. Petrolio (dal latino olio di roccia) è detto greggio, il petrolio appena estratto e non raffinato. Il petrolio è un liquido viscoso e infiammabile ed è una miscela di vari idrocarburi, che sono composti organici che contengono soltanto atomi di carbonio e di idrogeno. Esso si trova in giacimenti negli strati superiori della crosta terrestre. 35
Il gas metano è un combustibile fossile che in natura si trova allo stato gassoso. Viene utilizzato principalmente nelle nostre abitazioni, e per il funzionamento dei veicoli a motore. Il gas si forma dalla decomposizione di materia organica in assenza di ossigeno.
Premessa Le energie rinnovabili sono pulite e inesauribili e sono usate dal 44% dalla popolazione italiana. L'energie rinnovabili non danneggiano l'ambiente, dal momento che non producono materiali di scarto inquinanti. Rientrano in questa categoria: l'energia solare, eolica, idroelettrica. Le energie rinnovabili L'energia eolica è un' energia che sfrutta la forza del vento che fa muovere le pale, che a loro volta fanno muovere il generatore. Questo trasforma l’energia e la convoglia attraverso dei cavi che passano dalla torre e poi arrivano nelle centrali elettriche. L'energia solare è legata all'alternarsi del giorno e della notte, al variare delle stagioni e delle condizioni climatiche. Per la produzione di calore ad alta temperatura, si usano le torri solari, mentre per la produzione di energia a temperature inferiori ai 500 gradi si utilizzano le celle fotovoltaiche trasformano direttamente l'energia solare in energia elettrica. L'energia idroelettrica, invece, sfrutta la forza dell' acqua. La centrale idroelettrica e' formata dalla:diga, che ferma l'acqua, la condotta forzata che la fa passare con forza, quindi la potenza dell'acqua aziona la turbina e l'alternatore. Le centrali vengono, nella maggior parte dei casi, costruite in luoghi dove è presente un dislivello naturale d'acqua. Le condizioni per lo sfruttamento di questa energia, richiedono grandi altezze di caduta o grandi volumi d'acqua. Le energie rinnovabili a differenza delle energie non rinnovabili, possono essere prodotte all'infinito, invece quelle non rinnovabili perchè ci vogliono milioni di anni per formarsi, inquinano e causano il riscaldamento globale perchè durante la combustione,vengono emessi gas che in grande quantità diventano gas nocivi per gli esseri viventi e per la natura come CO2 (anidride carbonica).
Difendiamo il nostro Pianeta ! La IV F 36
AmicoG – maggio/giugno 2019
Cari lettori, vi raccontiamo una nostra esperienza, che ci ha portato a fare diversi esperimenti scientifici in classe. Questo autunno, nella terrazza della scuola, durante l’intervallo, il nostro compagno Diego ha trovato una pigna in fase di decomposizione con sopra due piccoli funghetti. Questa scoperta ci ha incuriosito, così abbiamo iniziato a studiare i funghi, approfondendo tutti gli aspetti che li caratterizzano. Innanzitutto abbiamo appreso alcune proprietà dei FUNGHI : • non sono vegetali perché non hanno la clorofilla; • si riproducono attraverso le spore; • alcuni sono saprofiti cioè si nutrono di organismi morti (come nel nostro caso); • altri sono minuscoli e unicellulari come i lieviti che vengono utilizzati per la fermentazione delle sostanze zuccherine. Da queste conoscenze, però abbiamo iniziato a porci altre domande, infatti ci siamo chiesti: ”Come avviene la fermentazione ?”. Per comprendere meglio la teoria, abbiamo fatto diversi esperimenti. Uno di questi lo potete vedere,
cliccando il link… https://youtu.be/cZO_PmC6oPQ
La Classe IV F 37
Quest’anno la nostra classe ha aderito ad un progetto educativo e sociale, che univa pittura, fotografia e video per raggiungere un obiettivo più grande: riflettere sul significato e l’importanza dei Diritti Umani. Durante i mesi di aprile e maggio, insieme a degli artisti professionisti abbiamo realizzato un’opera multimediale, attraverso un percorso di condivisione e riflessione sui diritti umani. Con la maestra abbiamo scoperto come è nata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e abbiamo letto in classe alcuni articoli. I diritti umani sono quei principi che appartengono ad ogni essere umano dalla nascita, ad esempio sono la possibilità di studiare, disporre di cibo e acqua, avere una casa. Ci è stato chiesto di individuare un articolo in particolare su cui lavorare e abbiamo scelto l’articolo 18:
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti. Abbiamo capito che questo articolo dice che ognuno è libero di pensare ciò che vuole, giudicare quello che è bene e quello che è male e scegliere la religione che preferisce.
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AmicoG – maggio/giugno 2019
Con la pittrice Sabrina Rocca abbiamo rappresentato questo diritto con il disegno; la fotografa Daniela Foresto ci ha fotografato con le magliette, sulle quali erano stampate le parole chiave dell’articolo 18. Infine il regista e documentarista Max Judica Cordiglia ha realizzato un video, che ha documentato tutto il nostro lavoro, inoltre ci ha intervistato chiedendoci cosa pensavamo dei diritti umani. Il progetto ci è piaciuto molto perché siamo stati protagonisti attivi, abbiamo lavorato insieme e ci siamo accorti che diamo per scontate certe libertà, che invece in alcuni paesi non ci sono. Perciò è importante continuare a parlare di questo argomento a scuola, diffondere la conoscenza dei diritti umani e la consapevolezza che sono un bene prezioso da conservare e tutelare.
Noi della IV E /
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AmicoG – maggio/giugno 2019
Per la Settimana della Lettura, organizzata dalla maestra Anna Artioli, e dedicata quest’anno all’Ambiente, abbiamo fatto una ricerca. Buona lettura !
Gli
animali e le piante
che vivono nelle zone
umide terrestri, si sono adattati alle particolari condizioni che questi ambienti offrono. Per esempio la presenza di correnti nei corsi d’acqua ha favorito lo sviluppo di organismi specializzati a resistervi: così alcune larve di insetti vivono sotto i sassi dei fiumi rimanendo attaccati ad essi; le radici delle piante acquatiche devono garantire un solido ancoraggio per non essere trasportate via dalla corrente. Pesci da torrente come le trote si appostano controcorrente in attesa che larve di insetti e altri invertebrati giungano alla loro portata di bocca. Negli ambienti di acque ferme, scendendo via via in profondità, la luce diminuisce: troveremo larve adattate a sopravvivere in condizioni di luminosità sempre minore . Sulla superficie degli stagni troviamo piante che hanno sviluppato foglie galleggianti larghe e piatte per assorbire più luce, con radici molto ridotte perché non devono resistere alla corrente.
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Se un ambiente acquatico viene inquinato o modificato in maniera pesante, ne risentiranno tutti gli organismi che ci vivono, perchè cambieranno bruscamente le condizioni che hanno consentito agli organismi che lo aiutano, di adattarsi al meglio.
Il lago‌
‌diventa uno stagno !
Ciao dai ragazzi della V E ! 41
Filastrocca del piccolo gesto importante
Un piccolo gesto è una pietra preziosa Cela un segreto che è molto potente Qualcosa accade, se tu fai qualcosa E niente succede se tu non fai niente Basta un secchiello a vuotare il mare ? Basta una scopa a pulir la città ? Forse non basta ma devi provare Se provi forse qualcosa accadrà È un gesto inutile ma non importa Piccoli gesti hanno forza infinita Se ognuno spazza davanti alla porta La città intera sarà pulita .
Noi della V F
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Filastrocca: sul rispetto dell’ambiente e delle sue risorse
Qui si impara inver giocando, risparmiando e riciclando… per salvare questo mondo un allegro girotondo. L’acqua oggi è assai piovosa più importante di ogni cosa non sprecarla nella doccia e conservane ogni goccia Pile, carta, lampadine, vetro, plastica e lattine non buttarle tutte insieme differenziale per bene ! Mentre giochi coi colori, puoi scoprir nuovi valori: il rispetto dell’ambiente, della terra e della gente !
Sempre Noi della V F 43
44 1. Vulcani attivi
6. Mantello
2. Cenere
7. Sottomarini
3. Effusiva
8. Vulcani spenti
4. Vulcani
9. Esplosiva
5. Crosta
10. Continenti
Soluzioni
VULCANI E TERREMOTI
AI “POLI” OPPOSTI
No, la geografìa non c’entra nulla: divertiti a collegare gli aggettivi inglesi fra loro contrari. Let’s play ! BIG
BAD
DAY
COLD
EMPTY
RIGHT
GOOD
NIGHT
HOT
SHORT
LONG
FULL
LEFT
SMALL
Enjoy Summer Holidays ! 45