N° 8 TiroLibero - 26.11.13

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SPORTIAMO

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Vetrina Venaria: dove nasce il talento

numero 8 - 26/11/2013

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ergio Bertella. A molti degli addetti ai lavori un nome che non dirà molto, ma che la gente comune invece associa al calcio a cinque. In quel di Venaria, e più precisamente in Via Di Vittorio, Bertella ogni settimana dedica il proprio tempo a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questa disciplina. La sua pazienza per insegnare il futsal ai più piccoli è infinita, sarà che in famiglia deve dedicarsi quotidianamente ai tre figli, ma sarà anche che questa attività firmata dallo Sportiamo

gli porta tanti riscontri positivi. «Ogni anno che si inizia una nuova avventura è sempre una sfida, ma nello stesso tempo una grande soddisfazione. Riscontriamo un successo sempre crescente con un’adesione di bambini che sinceramente non ci aspettavamo». Classe 1999, 2001 e 2002. Questi gli anni di nascita di coloro che ascoltano le preziose indicazioni di Sergio, che grazie all’aiuto di alcuni genitori, riesce ad arginare la gioia e la frenesia di oltre trenta bambini. «Mi ritengo il

punto di riferimento per queste categorie ma senza il contributo di alcuni papà diventa quasi impossibile gestire il tutto. Grazie a loro tutto questo diventa realtà». Ci si “allena” per due volte a settimana, una volta indoor e l’altra sul sintetico, perché alla fine l’aspetto principale è quello di divertirsi tutti insieme. «La formula vincente del nostro progetto è la semplicità dell’approccio, il coinvolgimento di tutti i ragazzi con rotazioni continue su partite e tornei. Lo spirito e un ambien-

te sano, portano così ad una costante crescita del gruppo più ancora umanamente che tecnicamente». I campionati sono appena iniziati ma quello che conta non è il risultato finale: «Capita spesso che una nostra rete, ininfluente ai fini della vittoria, venga festeggiata come se fosse quella decisiva che ti permette di vincere la massima competizione a livello mondiale». Tanti bambini che si avvicinano al mondo del futsal, ma anche tanti genitori che iniziano a conoscere il calcio a cinque da vicino.

«Con maggiore frequenza arrivano dei padri che ci dicono con tutta onestà di essere stanchi dell’ambiente che c’è nel mondo del calcio. Non piace a loro ma nemmeno ai loro figli. Qui gioca anche chi non è tecnicamente dotato perché questo è uno sport di squadra non di solisti. Solo chi ha una cultura sportiva può fare strada, anche nella vita di tutti i giorni. Noi ci stiamo impegnando a far sì che tutto ciò avvenga». E fino adesso i risultati sono dalla parte di Sergio Bertella.


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