Ultr'azzurro febbraio 2014

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faella Del Rosario. La sua partita più bella fu a Lipsia, in Coppa Uefa, contro il Locomotive (1-1). Quella sera parò l’imparabile. Contro la Fiorentina (2-0) fece un assist memorabile a Careca: con un rinvio lungo e preciso raggiunse il brasiliano che scattò sulla sinistra e andò a segnare il raddoppio azzurro. Usava un paio di guanti speciali che si faceva venire dalla Germania. Disegnava capi d’abbigliamento sportivo. Famose le maglie coloratissime che fece indossare ai portieri Pagliuca, Taffarel, Galli, Peruzzi. Per sé, a Napoli, disegnò una sgargiante maglia con un cerchio sul petto e, dentro, una stella gialla a cinque punte. Lasciato in calcio, ed entrato nel mondo della moda, fu arrestato per uso di cocaina e subito scagionato e rilasciato. Colpito dall’Aids, morì a 38 anni dopo il ricovero nel reparto malattie infettive dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna. Giovanni Galli, pisano, longilineo (1,87), portiere di lungo corso, con sublimi trascorsi alla Fiorentina e al Milan, arrivò a Napoli, dal club rossonero, nel 1990, a 32 anni. C’era ancora Maradona e Galli si tolse un tormento: averlo contro. Il pibe lo aveva beffato con due pallonetti memorabili sia da portiere della nazionale che del Milan. Faceva del piazzamento la sua arma migliore, freddo e paziente tra i pali. Rimase tre anni nel Napoli, giocando 98 partite. In panchina fremeva Tagliatatela che divenne titolare con la cessione di Galli al Torino nel 1993. Ischitano, cresciuto nel vivaio azzurro e ammaestrato da Luciano Castellini, Pino Taglialatela debuttò nel Napoli a 21 anni, tre partite nella stagione ’90-’91, lanciato da Bigon. Poi a Palermo e a Bari a “farsi le ossa”. Quindi, stagione 1993-94, portiere titolare azzurro, a 24 anni, con Marcello Lippi allenatore. Otto stagioni nel Napoli, 194 partite. Volava tra i pali e fu chiamato Batman. Giocò due stagioni esaltanti, poi, confuso nel declino della squadra, il suo rendimento calò. Giocò, nell’ultimo anno col Napoli, meno di mezzo campionato

Pino Taglialatela

in B lasciando il posto a Mondini. Finì alla Fiorentina con l’amarezza della conclusione infelice col Napoli. Un altro portiere di casa è stato Gennaro Iezzo, stabiese, con 104 presenze. Rinunciò alla serie A per giocare nel Napoli (in serie C). Nel 2005-06, protagonista della promozione in serie B con appena 18

Gennaro Iezzo

gol subìti in 32 partite. In B contribuì a fare della difesa azzurra la meno battuta. Portiere di sicuro rendimento, legatissimo al Napoli. Morgan De Sanctis, appena passato alla Roma, abruzzese di Guardiagrele, delizioso paese in collina della provincia di Chieti, 32 anni, 1,90 di altezza, arrivò dal Siviglia per 1,5 milioni di euro. Al debutto in serie B col Pescara, De Sanctis parò un rigore a Christian Vieri. La Juve lo comprò per 10 miliardi nel 1997. Protagonista nell’Udinese con 194 partite in otto campionati. Nel 2000 è stato campione d’Europa con la nazionale under 21. Portiere al Siviglia e al Galatasaray prima di rientrare in Italia per vestire la maglia del Napoli. Terzo portiere in nazionale con Marcello Lippi e con Donadoni. Nelle prime due stagioni azzurre Morgan non saltò neanche una partita. Nel primo anno, rimase imbattuto per 588 minuti. Nel campionato successivo segnò il record assoluto di imbattibilità casalinga fra i portieri del Napoli con 799 minuti, superando Castellini che al San Paolo era rimasto imbattuto per 763 minuti.

Morgan De Sanctis

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