Ivith Eldeyst’sh
Non ebbe modo di vederla chiaramente finchè non se la trovò di fronte: Era alta, con lunghi capelli neri e lisci come una cascata di pece e gli occhi del colore del sangue degli uomini. Protetta dall’oro e vestita di porpora si ergeva al suo cospetto placida e sicura di se, fumando la sua pipa d’argento, segno di nobiltà. [...] Avrebbe dovuto capirlo sin dal principio, bastava guardare il colore dei suoi capelli. Una tale maestria in combattimento e nell’uso di elementi opposti poteva significare soltanto una cosa: la ragazza era un’avatar.