Speciale Roma 2013

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Jennifer Lawrence infiamma lo schermo

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di Emiliano Longobardi

Dopo lo sconvolgente finale degli ultimi Hunger Games, i due vincitori, Katniss e Peeta, si preparano al tour della vittoria che li porterà ad attraversare gloriosamente tutti i distretti. Inconsapevole di aver risvegliato un sentimento sopito nella popolazione e sotto la perenne minaccia del Presidente Snow, la ragazza intraprende il suo viaggio mentre sempre più scontri si scatenano in ogni angolo di Panem. Adirato ed anche impaurito da questa reazione, il Presidente escogita, insieme al nuovo stratega Plutarch Heavensbee, un modo per eliminare alla radice il problema: un’edizione speciale degli Hunger Games, con protagonisti i vincitori delle edizioni passate. Di nuovo nell’arena, Katniss e Peeta dovranno combattere per la loro vita. Il film fenomeno, l’evento mondiale che ha scatenato il delirio di migliaia di fan durante la presentazione al Festival, il secondo capitolo di Hunger Games non delude le aspettative e amplia il suo campo preparando il terreno per il grandioso epilogo che, come è di moda ormai, sarà diviso in due parti. A differenza di altre saghe più o meno fortunate, la serie di libri di Suzanne Collins, adattata poi per il grande schermo, ha il notevole pregio di affrontare temi di grande rilevanza rendendoli fruibili ed appassionanti anche per un pubblico di adolescenti. L’orrore della società del consumo, i richiami alle dittature passate, il macabro rito annuale di una guerra sanguinaria tra ragazzini che inchioda al televisore una nazione in-

tera: sono questi gli assi di Hunger Games, che nella sua trasposizione cinematografica ha avuto la fortuna di trovare un’attrice come Jennifer Lawrence. Se i due giovani innamorati, Josh Hutcherson e Liam Hemsworth, dimostrano una grande dimestichezza con il proprio ruolo, la Lawrence è la ragazza di fuoco che infiamma la scena con il suo carisma, ormai a suo agio nella parte ma sempre consapevole del modello che è diventata per milioni di ragazzi e ragazze. Se il primo film era forse più disturbante, proprio per lo shock con cui assistevamo al massacro senza pietà dei tributi nell’arena ipertecnologica, questo secondo capitolo affronta soprattutto il lato “politico” della vicenda, ci mostra le mosse che chi detiene il potere è disposto a fare per preservarlo e, pur tenendo come fulcro imprescindibile l’azione, non rinuncia a lanciare le sue stoccate contro un certo tipo di società. L’amore c’è, e il triangolo Katniss-Peeta-Gale ha un ruolo importante nel film, ma non è il tema protagonista della storia, e anche questo forse contribuisce al successo incredibile della saga. Senza dimenticare una new entry di altissimo profilo come Philip Seamour Hoffman che affianca gli ormai veterani Stanley Tucci, Lenny Kravitz, Donald Sutherland ed Elizabeth Banks, Hunger Games – La ragazza di fuoco ci trascina nella guerra imminente mantenendo alti gli standard impostati dal primo capitolo, facendoci appassionare ancor di più alle vicende di Katniss, eroina suo malgrado.


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