ordine Dei dottori agronomi e dei dottori forestali Della provincia di Lecce Energia alternativa nel rispetto delle tipicità Agricoltura ed energia rinnovabile. Un binomio inedito eppure sempre più d’attualità. Agricoltori e allevatori si sono spesso levati negli ultimi tempi contro gli impianti per la produzione di energia rinnovabile. E’ accaduto al Nord come al Sud; è accaduto lì dove la crescita del comparto delle fonti alternative sta sottraendo spazio e forza lavoro alle tradizionali attività della filiera agro-alimentare. Molti di coloro che una volta si guadagnavano da vivere coltivando la terra e vendendo le proprie produzioni per l’alimentazione, hanno preferito reinventarsi come produttori di biocarburanti. Significa che l’agricoltura è destinata a morire? E, guardando al Salento, che ne sarà dei campi che, oggi, costituiscono ancora la più larga parte del paesaggio? Verranno cancellati, via via, per far posto a distese di pannelli o a piantagioni di bio-materiali? Sono ancora una volta i dottori agronomi e forestali che rispondono a queste domande, fugando i dubbi, dov’è possibile, oppure analizzando lo stato dell’arte, per lo meno nel territorio salentino. Dove immaginare larghe campagne di ulivi al solo fine di alimentare le centrali è un colpo al cuore.
Le linee guida degli agronomi
Non snaturiamo il territorio
Ludovico Maglie
Rosario Centonze
L’Ordine provinciale degli agronomi ha proposto delle linee guida sulla realizzazione degli impianti fotovoltaici ancora prima che la Regione Puglia intervenisse con l’ultimo regolamento che ha disciplinato i criteri per la loro esecuzione. Tali linee guida sono state elaborate perché, dopo la sentenza della corte costituzionale, che aveva ritenuto non legale una parte della normativa che era stata messa a punto dalla Regione Ruglia, si era creato un vuoto legislativo con una colonizzazione selvaggia del territorio agricolo. Il documento si divide in due parti: una parte che detta i principi per la costruzione del territorio agricolo e una parte che è un modello di regolamento comunale per permettere ai Comuni di fare proprie alcune direttive, nella quale si analizza il territorio agricolo (Zona E) di ogni Comune . I pannelli fotovoltaici oggi sono ovunque, tranne che sui tetti delle case e degli edifici pubblici. E ciò perché lo sviluppo ecocompatibile non conviene ai grossi potentati economici. Tra l’altro il settore è ancora sconosciuto ai più. Ad esempio, oggi non sappiamo perché siamo costretti a produrre di più, non si è più parlato di riconversione degli impianti di energia ma di solo di produzione. Siamo sicuri che tra 20 anni quando si dovranno smaltire i pannelli fotovoltaici, saremo preparati a farlo?
Agro-energie e bio-materiali nel panorama salentino non sono un’alternativa all’agricoltura tradizionale: coltivazioni realizzate per produrre energia come oli vegetali, biomasse solide, sono varietà no-food (non alimentari). Per vie del nostro sistema fondiario frammentato è difficile proporre al territorio questo tipo di coltivazioni, anche perché il risultato che esse possono produrre, non è alternativo a colture tradizionali. L’agricoltura infatti non verrebbe mai spinta a coltivare per fini economici queste varietà. Se il costo dell’abbattimento dei gas serra che tutti i paesi industrializzati si sono impegnati a perseguire (Protocollo di Kyoto), è visto come costo sociale da riversare all’agricoltore in termini di reddito, forse potranno avere un futuro, altrimenti no. Qualcuno ha anche avanzato la proposta di alimentare ad olio d’oliva le centrali. Ritengo che sarebbe una sconfitta per l’intero territorio. Se si coltivasse olio di oliva per le centrali, produrremmo solo olio lampante, con una sola raccolta l’anno, distruggendo in tal modo sia la coltura dell’olivo sia la cultura dell’olivo, così come è accaduto in passato per il tabacco. Noi siamo una terra di conquista ma non per questo dobbiamo farci conquistare, tutt’altro; dobbiamo difendere il nostro territorio e, di conseguenza, le produzioni tipiche.
presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali della Provincia di Lecce
dott. Agronomo
Fonte: “Gea” programma tv Canale 8
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