Italia Publishers n. 03/2012

Page 60

SOFTWARE

di Alessandro Anglisani | studiofotoar@angli.info

A lezione di PHOTOSHOP! Cominciamo bene

In occasione del lancio della versione beta di Adobe Photoshop CS6, iniziamo una serie di articoli che ci aiutano a comprendere segreti e trucchi per imparare a conoscere e a usare in modo efficiente le incredibili potenzialità del celebre programma di fotoritocco per la grafica

L

’idea per questo articolo mi è stata suggerita proprio da Susanna, il nostro direttore e responsabile creativo, con un suo scritto, dedicato alla questione se i professionisti dell’editing stiano, piano piano, diventando dei make-up artist. In questi anni la nostra percezione della realtà è stata molto influenzata dall’uso massiccio di programmi di fotoritocco. Le copertine e le pubblicità, viste sui giornali, sono impossibili da concepire senza il ricorso al noto software di Adobe System Incorporated. Photoshop, senza rivali, la fa da padrone nei desktop dei professionisti dell’immagine, ma sicuramente c’è qualcuno che non lo conosce o che comunque non ne ha ancora intuito le enormi potenzialità; proveremo quindi, in questa serie di articoli, che si estenderà per tutte le uscite del 2012, a offrire piccole informazioni, trattando i comandi fondamentali e a volte le aree più nascoste, ma utili del programma. Tornando al discorso iniziale, mi viene spesso in mente una riflessione: se effettivamente l’uso massiccio e incondizionato di Photoshop sia così necessario. Mi spiego meglio, la postproduzione delle immagini è obbligatoria e nessuna immagine deve uscire dallo studio di un professionista prima che sia passata nel reparto “elaborazione digitale”, ma oggi, mi chiedo se il professionista della postproduzione sia diventato veramente un truccatore. Senza nulla togliere agli operatori del settore, mi sembra che ormai l’attività che si riassume come postproduzione venga relegata solo a invasivi tentativi di plasmare le modelle delle pubblicità a supporti umani per i prodotti soggetto dello scatto, sottovalutando, troppo spesso, la valenza psicologica e il peso sociale e percettivo che una persona ha all’interno di un’immagine. Troppi errori vengono alla luce guardando queste riviste, dove le mani delle modelle sono troppo lunghe (ma devono sorreggere un’enorme bottiglia di fragrante essenza), dove sinuose gambe escono da improbaSviluppo creativo di un ritratto in Photoshop

58


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.