Catechesi

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LA CARITÀ:

tà. Sono i temi del pacifismo (niente guerre!), della mondialità (l'unità planetaria), dei diritti dell'uomo (organismi internazionali di difesa e di denuncia), della solidarietà filantropica (amore per l'uomo), dell'animalismo (amore per gli animali) e dell'ecologia (rispetto della natura).

Il ritorno al privato Per quanto riguarda il privato è tanta la voglia di tenerezza, di amicizia, di amore, di sincerità di rapporti. Sono questi temi il segreto del successo di best-seller letterari e cinematografici. Senza parlare dei rotocalchi. Anche l'enfasi del sesso non è che il tentativo di compensare sul piano fisico (il piacere) quanto manca sul piano affettivo (l'amore).

E i fenomeni di massa?

Colpiscono certe adunate di enormi masse richiamate da appuntamenti sportivi (stadi), ricreativi (ferie, discoteche), di spettacolo (i divi). Anche le moderne “fedi” si mettono in processione per rendere gioiose le loro fe ste.

3. Un Dio che è Amore: del Padre, per il Figlio, nello Spirito

L'UNIVERSALE CHIAMATA ALL'AMORE Cosa dice il Vangelo a proposito? Gesù manifesta uno stretto rapporto di figliolanza con Dio, cui si rivolge col termine “Abbà”(=papà, babbo). Si considera “una cosa sola” col Padre, col quale ha perfetta unità d'intenti, e chi vede Lui vede il Padre (Gv 14,9). Nelle teofanie (=esplicite rivelazioni del divino) del Battesimo e della Trasfigurazione il Padre lo dichiara suo “figlio prediletto” e fa scendere su di Lui lo Spirito. È quello stesso Spirito che Gesù promette di inviare come “Consolatore” ai suoi dopo la propria dipartita.

Tutta la Trinità è all'opera nella Resurrezione

È soprattutto nel mistero pasquale di umiliazione ed esaltazione di Gesù che si disvela la Trinità. Esso infatti “è non solo storia del Figlio, che si umilia e risorge alla vita, ma anche storia del Padre che lo consegna alla morte e gli dona la vita nuova, e storia dello Spirito Santo che, consegnato sulla croce, è effuso in pienezza nella vittoria pasquale” (B.Forte).

L'essenza della Trinità? AMORE Gesù ha fornito la spiegazione ultima della Pasqua come rivelazione dell'amore del Padre (lGv 4,9-10), che ama il Figlio e lo invia per riportare nel suo amore tutti i figli dispersi (Gv 15,9). Gesù in persona è il riflesso di questo amore, donando la sua vita per gli amici (Gv 15,13).

L'amore di Dio nel segno dello “spezzare il pane” Il Dio dei cristiani è Trinità

Man mano che si dispiega il piano di salvezza, vengono a chiarirsi i lineamenti di Dio. Rivelatosi inizialmente come il solo vero Dio (=monoteismo), nel NT l'unicità di Dio si manifesta come perfetta unità di Padre, Figlio e Spirito Santo (Trinità). Al suo interno, dunque, Dio è “famiglia”, perché relazione di tre Persone.

Perché non s'è svelato subito come Trinità?

Nel gesto dell'ultima cena Gesù ha focalizzato il significato della sua morte imminente: - la sua vita viene offerta in dono per la salvezza di tutti (l'annuncio); - i discepoli dovranno “fare memoria” (=rinnovare nella celebrazione) di questo evento salvifico (la liturgia); - nella Chiesa tutti, sull'esempio del Maestro, “si laveranno i piedi gli uni gli altri” (vita come servizio). È dalla Eucaristia perciò che scaturiscono i tre compiti (=ministeri) della chiesa: l'evangelizzazione, la liturgia e la carità.

Dovendo convivere in mezzo a popolazioni politeiste (=con molti dei), la prima preoccupazione per Israele era quella di affermare l'esistenza di un solo Dio (Jahvé). Ciò non ha impedito che già nell'AT ci fossero alcune intuizioni trinitarie: a volte Dio sembra “consultarsi” al suo interno (l'uso del “noi”); si parla della “Sapienza”, presente già nella creazione, in modo personificato; ci sono molti richiami allo “spirito” come soffio creatore e vivificatore, che sarà abbondantemente effuso sul futuro Messia. www.camilliani.it


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