Synaxis 22 3 (2004)

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Fra Liberato architetto e “servo di Dio”

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Considerato che Girolamo lavorò nella chiesa madre di Melilli fino al 1723, quando i lavori vennero interrotti dopo avere iniziato la costruzione del “Cappellone”, e nel monastero di San Paolo, i cui lavori sono documentati fino al 1724, si può ipotizzare che Girolamo lasciò la sua famiglia dopo avere avviato il fratello Giuseppe nell’arte dei «lapidum incisores» e a quella di architetto. A tal riguardo padre Andrea scrisse: «Parve quindi a ben più erta mira di perfezione da Dio predisposto, a cui per ordinario nel mondo colpir non si vuole; perciò appena pervenuto ad età di poter di sé risolvere, spiegò la sua propensione di volersi ritirare ne’ Chiostri o in qualch’eremitaggio. La premorienza però del Padre e l’esser tutti di sua casa in assai minor età, e la vedova Madre altra speranza fuor di lui non avendo, fu l’obice troppo giusto e ragionato, che di tanto allora eseguir gl’impedirono. Adorò pertanto un tal divino Volere dal suo spiritual Direttore fattogli noto; e tutto si consacrò al governo della casa co’ suoi travagli, senza lasciar nel suo cuore ed in ogni sua eziandio esteriore condotta, il carattere d’un professore del più rigido, regolar Istituto. A tal’uopo, oltre i sopra espressati spirituali esercizi non mai intermessi, la notte almeno si ritirava a dormire nella vicina divota solitudine, detta la Mecca. Nel riposarsi la notte delle fatiche giornali, sul nudo coprivasi d’una ruvida coperta di lana, e di più aggiungea un pesante sasso sul lato, acciò non la passasse molto a lungo immerso nel sonno, ma tosto si fosse svegliato, per indi passare in orazione il restante»57.

Lo stesso padre Andrea ci racconta che: «Vagando per molte Terre finalmente, ridussesi in Petralia sottana a servir sconosciuto e qual famolo nel Convento de’ Padri Riformati di Santa Maria di Gesù. Trattavasi allora di erigersi il prospetto di quella Chiesa Matrice, e, non essendo di comun gradimento i disegni, che ne correvano, ebbe una interna spinta di fare in quella tale circostanza mostra di sua perizia, fattone il componimento, così colpì d’ogni aspettazione maggiore, che a pieni voti fu prescelto ad eseguirsi con la di lui assistenza. Dopo quella si insigne opera pensavasi da’ que’ Principali e Rettori a qualche gran ricompensa, locchè sentendo l’Architetto Girolamo, si presentò loro innanzi, e scopertosi per quale fosse, non altra ricompensa richiese se non quella che d’impegnassero 57

Ibid., 180.


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