Collana documenti e studio n30

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Per quanto concerne, in particolare, i processi matrimoniali, come si accennava nell’introduzione, la tensione più evidente è quella fra l’esigenza di verità del giudizio sul vincolo matrimoniale impugnato e la celerità con cui la pronuncia deve essere resa. Il can. 1453 C.I.C. dispone: «Giudici e tribunali provvedano, salva la giustizia, affinché tutte le cause si concludano al più presto, di modo che non si protraggano più di un anno nel tribunale di prima istanza, e non più di sei mesi nel tribunale di seconda istanza». Questa duplice polarità espressa dalle locuzioni quam primum e salva iustitia segna tutta la preoccupazione della Chiesa relativa alla particolare delicatezza del ministero della giustizia, specie nella materia matrimoniale7, e la necessità di risolvere entro un ragionevole termine la situazione di chi si trova in dubbio. Nel proemio del M.I.D.I., il Papa evidenzia come una decisione resa in tempi eccessivi di per sé non è giusta (iustitia dilata est iustitia negata) e non perché non dica la verità sul vincolo oggetto del giudizio, ma perché esigenza di giustizia è che «il cuore dei fedeli che attendono il chiarimento del proprio stato non sia lungamente oppresso dalle tenebre del dubbio»8. La dottrina giuscanonistica ha evidenziato come l’obiettivo della velocizzazione dei processi matrimoniali non sia preoccupazione recente del Legislatore, ma affondi le sue radici nell’età classica del Diritto canonico9 e che, Così si esprimevano i Padri del Concilio Vaticano II: «expeditior habeatur cursus causarum matrimonialium et, ad abusus praecavendos, disciplina processus matrimonialis congruis munimentis fulciatur». Cfr. Votum de matrimonii sacramento. Textus emendatus, n. 7, in Acta synodalia Sacrosancti Concilii Oecumenici Vaticani II, vol. III, pars VIII, Romae 1976, 471. 8 Dal proemio del M.I.D.I. Cfr. art 72 D.C. 9 Cfr. A. STANKIEWICZ, La celerità nelle cause di nullità matrimoniale, in H. FRANCESCHI – M. A. ORTIZ (curr.), Ius et matrimonium, Roma 2015, 217-235; J. HERRANZ, Giustizia e pastoralità nella missione della Chiesa, Milano 2011, 275-283 e J. LLOBELL, La Pastoralità del complesso processo canonico matrimoniale: suggerimenti per renderlo più facile e tempestivo, in C. J. ERRÁZUIZ M. – M. A. ORTIZ (curr.), Misericordia e Diritto nel Matrimonio, Roma 2014, 132-133. Gli autori riportano riferimenti presenti nel Decretum di Graziano, nel Liber Extra di Gregorio IX, nelle Clementinae, nei canoni del Concilio Tridentino. 7

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