22 febbraio - Motosprint 8

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Motolandia Capo Svalbard

L’ALLEGRA BRIGATA PROTAGONISTA DEL NOSTRO VIAGGIO, CON IL CUBETTO DI GHIACCIO DA PORTARE IN KENIA. SIMBOLO DI UN’INIZIATIVA UMANITARIA DESTINATA A PORTARE L’ACQUA IN TERRA D’AFRICA, LÀ DOVE È UN BENE PREZIOSO.

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sagoma di Toni Merendino della Tom 42. Toni diventerà la colonna portante di ciò che da lì in poi è successo. Abbiamo avuto la possibilità di raccontarvi su queste pagine il viaggio “Capo-Tanzania”. Ma il viaggio vero stentava a partire. Ed è così che il tempo passa, arriva la crisi, nuovi equilibri, cambiano le cose, una su tutte: divento padre! Con dispiacere, rammarico e un enorme senso di sconfitta, ci rendiamo conto che il Viaggio della Vita, non si farà. Almeno per ora. Eppure si continua a sognare. Quel che più ci faceva divertire era il salto termico. Ed ecco Aldo con la nuova idea: una Capo in piccolo! Andiamo a cercare il freddo vero! Andiamo sopra Capo Nord, andiamo alle Svalbard! Ci prendiamo un pezzo di ghiaccio e lo portiamo a sciogliere nel cuore dell’Africa! Nuova energia, linfa vitale: si riparte! Soliti partner: Yamaha, Arai, Spidi e un bel po’ d’altra gente che ci aiuta a far vivere dei sogni. All’aeroporto di Malpensa, oltre a Aldo e Toni i veri Capo gruppo, ritrovo i soliti compagni: Marco Silvestri (quello dei Pali e Dispari. Anzi: quello del malleolo in Tanzania), Paolo Cevoli (l’assessore più famoso d’Italia) Gigi Soldano (quello di “foto Milagro”) e Danilo Vivan (operatore acrobata senza paure!). Aldo mi fa tre sorprese: senza alcun preavviso mi trovo anche Duilio Pizzocchi (comico portento e fenomeno nell’intera Emilia

Romagna) e Gino & Michele (i signori Zelig in persona!). Duilio lo rivedo con piacere dopo tanto. Non nego che G&M mi spiazzano un po’. Sono tanto per me. Devo a loro tutto: popolarità, conto in banca, i due primo maggio fatti a Roma, gastrite, colite, ernia iatale, e un bel po’ d’altre cose belle e brutte. Un unico pensiero: mah, speriamo bene! Si parte. Milano-Oslo-Tromso-Svalbard! Ultimo avamposto abitato prima del polo nord! Ci accoglie un bel -13! S’arriva di notte e c’è il sole! Il primo pensiero: «come si fa a dormire? Saranno organizzati». Macché: la stanza ha le tendine fatte con l’uncinetto che ricordano tanto la Pensione Belvedere di Comacchio! In reception ci spiegano: «siamo stati al buio totale 24 ore al giorno per mesi!». Vista così tocca dargli ragione e, come si fa con le brutte, cuscino in testa per tutti! Colazione internazionale e vai di motoslitta! A me tocca uno splendido bolide con il motore della R1: hai idea? No, se non l’hai mai guidata è difficile da spiegare. I due enormi sci davanti rendono l’andatura imprecisa, approssimata, ricorda molto l’enduro. La guida tenta di tenerci a bada ma, in carovana, basta restare in coda e inevitabilmente ti trovi a tirare per raggiungere la testa. Tocco i 170 km orari e godo come un maiale! Fermi al sole, c’è -17, eppure con tuta termica, guanti speciali, casco e la botta d’adrenalina, non sento niente. Però il freddo e la velocità, in pochi secondi mi congelano

SERGIO SGRILLI (QUELLO DI ZELIG) ALLE PRESE CON BELLISSIME STALATTITI DI GHIACCIO. E PROFONDAMENTE ASSORTO NEI SUOI PENSIERI AL MOMENTO DI PRENDERE IL VOLO CHE HA RIPORTATO I NOSTRI EROI IN ITALIA.

l’unico millimetro di guancia che ho lasciato fuori. Due righe prima rosse e poi nere che la guida mi raccomanda di non toccare: è congelato, mi aprirei la faccia in due. Seguo il suo consiglio. Il panorama è lunare, mozzafiato! Sembra assurdo ma ricorda incredibilmente le dune di sabbia del deserto. Giuro, cambia il colore e la temperatura ma le sensazioni sono molto simili. Marco e Aldo sono due idioti che, con me, giocano a chi rischia di farsi più male. Pizzocchi non ha la patente e si fa trasportare da Cevoli: dire che è una visione esilarante, è poco. Riescono anche a cascare. Più che cascare, ribaltano la motoslitta! Dal ridere ci si gelano le lacrime. Danilo e Gigi riprendono e fanno foto. E poi ci sono G&M che hanno la loro motoslitta e stanno in gruppo alla grande, non si fanno aspettare, si mostrano competitivi, buffi, simpatici, di compagnia: tocca ricredersi! Andiamo a vedere i ghiacciai. Quelli veri. quelli che hanno un colore che se non lo vedi non ci credi. E perdonatemi se non tento neanche di spiegarvi, ma non saprei come fare. sono un comico, non pretendete troppo da me. Tutti a digiuno, decidiamo di andare a mangiare in un vascello incastrato nel ghiaccio. All’interno del fiordo, d’estate, quando si può navigare, questa barca porta in giro i turisti. Poi, si posiziona lì in autunno e resta incastrata nel ghiaccio per tutto l’inverno. Unico luogo dove trovare riparo, qualcosa di caldo nel niente: uno spettacolo! Nota di colore: la nave è gestita e abitata da tre donne omosessuali, o meglio da tre donne sessuali… insomma: tre lesbiche! Belle? No, ma la notizia fa colore. Nota culinaria: mai mangiato così male in vita mia! Giuro. In una bellissima e surreale cornice, ci hanno portato dei piatti… Mai e poi mai avrei pensato che del cibo potesse avere tale sapore! E qui il commento dell’ignorante dello Sgrilli è stato: «Certo che se si leccassero un pochino meno la passera e leggessero almeno un libro di cucina, forse…». Che animale. Chiedo scusa. Il ritorno è pura fantasia, pura libertà: un mare gelato a disposizione! E guarda che non è un’immagine poetica, è proprio che questa è la particolarità dei fiordi. Tramonto, motoslitte, amici e un’immensa pianura di mare di neve per qualsiasi sciocchezza, virtuosismo, depravazione motociclistica! Mentre la mia testa sta per raggiungere il Nirvana, due cose mi riportano all’ordine. Uno: la guida ci rimette tutti in fila. E ci ricorda che anche se a noi sembra una semplice

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