Speechless Magazine N° 3

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premessa didascalica, l’illustre professore ipotizza e chiarisce i cambiamenti cui sarà sottoposto l’uomo nei secoli a venire, dipingendo un quadro ambientale terrifico e descrivendo l’aspetto grottesco che l’essere umano assumerà, perdendo gradualmente quanto è puramente animale, di lui. L’uomo che verrà, dunque, avrà chiaramente un cervello più grande e un corpo più minuto rispetto a oggi. Ciò che non è necessario all’evoluzione, scompare, dice Holzkopf. E quindi l’uomo del futuro sarà in fine privo di orecchie, di naso, di mascella, denti, appendici. Dello stomaco. E qui, approfondendo il tema della digestione, lo studioso

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si lancia in una prospettiva disarmante e visionaria: Al centro di questa cupola trasparente e camaleontica c’è una vasca circolare di marmo bianco con dentro un liquido chiaro, mobile e ambrato, e in esso si immergono e galleggiano strani esseri. Sono i discendenti dell’uomo. In questo modo egli descrive creature che si nutrono degli elementi minerali contenuti nel liquido in cui sono immersi, entità non più paragonabili all’uomo, sempre più simili a girini nel brodo primordiale. Solo che questa non è la descrizione di un inizio, ma la tragica presa di coscienza di una fine annunciata. E così, con uno sguardo agli esponenti


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