da rimini • gennaio 2011
andrea felli: la musica nel Sangue, Rimini nel cuore intervista di Manuela Torri
Musicista, compositore, produttore, arrangiatore. Il percorso artistico di Andrea Felli è lungo e ricco come un elenco telefonico, ma presenta una particolarità rispetto a quelli che hanno avuto successo con la musica.
Andrea è nato a Roma, ma è andato controcorrente scegliendo Rimini fin da giovanissimo – un po’ per caso un po’ per parentela da parte di madre – per diventare l’artista che è. La Farmhouse di S. Aquilina, fondata 11 anni fa, è qualcosa di più di uno studio di registrazione; qui si respira l’aria della continua ricerca che parte dall’amore per la musica ed abbraccia tutti i campi che si fondono con essa. Nel suo studio è passata gente come Franco Cerri, Irene Grandi, Quintorigo, Alan Sorrenti, Mark Almond, Juliette Lewis solo per citarne alcuni, mentre la sua attività di consulenza comprende la cultura musicale delle varie etnie legate alla world music, lo studio delle sonorità più eterogenee, dal pop alla classica sinfonica, al rhythm and blues, alla psichedelica inglese. Uno scopo tra i tanti è quello di dare vita ai commenti più adatti per ogni tipo di espressività artistica: dalle colonne sonore, alle musiche per spot di famose aziende, a vari progetti interattivi, tra cui quello per la Galleria dell’Accademia di Firenze, con la registrazione dei suoni di strumenti antichi e prestigiosi come Stradivari, Amati, Cristofori della collezione Medicea e Lorenese. Ha prodotto per Opera Prima, insieme a Massimo Nardi e Roberto Fiacchini, il gruppo sammarinese Miodio e l’artista Antonio Toni, che nell’estate 2007 hanno aperto tutti i concerti del tour Mp0 di Renato Zero (Stadio Olimpico, Roma; stadio San Siro, Milano;
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Stadio Franchi, Firenze…). I Miodio in seguito hanno partecipato all’Eurofestival del maggio 2008 (The 53rd Eurovision Song Contest) a Belgrado, ove erano presenti 43 partecipanti di 43 paesi. Andrea non si è fatto mancare quasi nulla in ambito musicale, e la sua attività da artista dietro le quinte come produttore ed arrangiatore non gli impedisce di intervenire in qualche importante concerto come tastierista, come per esempio quello avvenuto al Teatro Elfo Puccini di Milano o al Foce di Lugano insieme a Francesca Breschi e Massimo Marches dedicato al “Canto delle donne. Viaggio nella parola femminile dal Medioevo a Patti Smith”. Oppure a La Coruna, in Spagna, sempre con Francesca Breschi, in occasione della Settimana della Cultura Italiana. Noi lo incontriamo nella sua Farmhouse, lo studio di registrazione dove pensa, crea, compone e studia sempre nuove forme di realizzazione musicale, un posto ricco di fermento, di strumenti e di tante testimonianze degli artisti con cui Andrea ha lavorato.
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SCONTI 22
Andrea, essendo tu nato a Roma avresti potuto approfittare delle tante opportunità che offre in campo artistico questa città, ed invece hai scelto di stare sempre a Rimini. Mia madre è riminese e io ho sempre amato moltissimo Rimini. È vero, Roma offre molte possibilità. Me ne accorgo ogni volta che mi capita di andarci. Ho comunque mantenuto rapporti professionali con la mia città natale e ci torno spesso per lavoro. A Rimini mi occupo solo della parte creativa e a me va benissimo così. Quali sono state le difficoltà nel tuo percorso, credi che un artista riesca ad affermarsi anche stando in questa città come hai fatto tu o credi di essere un’eccezione? È bene rendersi conto prima possibile che Rimini non è il centro del mondo. Bisogna muoversi, confrontarsi con altre realtà, interagire. Non mi ritengo però un’eccezione, anche perchè sono molte le persone di Rimini e dintorni che sono giunte alla ribalta nazionale ed internazionale, non solo nella musica, ma anche nel teatro, nella letteratura, nel design…
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