La Famiglia Sgraffignoni - Il furto di compleanno - Anteprima

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La famiglia Sgraffignoni IL FURTO DI COMPLEANNO

Nella famiglia Sgraffignoni ci sono papà Mariolo, esperto scassina tore, mamma Fia, abile ladra, Ale, ast uta e coraggiosa, e Sbirro, fastidios issimo cane. E poi c’è Fausto che, al co ntrario di tutti i suoi familiari, è genti le, onesto, incapace di dire bugie. Il compleanno di Fausto si avvic ina e lui vorrebbe tanto un lecca-lec ca gigante in regalo. Gli Sgraffigno ni hanno già un piano...


Il racconto contiene: • Un vicino scorbutico e spione. • Furti. • Lo scavo di un cunicolo. • Una breve visita allo zoo. • Un colpo al negozio di caramelle. • Adulti che piangono. • Un’effrazione al cardiopalma a casa del vicino scorbutico. • Una caccia al tesoro. • Una torta di compleanno con dentro una piccola lima. • Soluzioni astute, bugie, truffe e raggiri ma anche un finale davvero lieto. NB! Mi raccomando, non fare come la famiglia Sgraffignoni! Non bisogna mai rubare le cose, perché la gente ci rimane male (e poi si può anche finire in galera).


1 Conosci la famiglia Sgraffignoni? Gli Sgraffignoni vivono proprio qui nelle vicinanze! Basta che tu ti allontani un po’ più del solito, che attraversi il parco con le altalene, che oltrepassi il parcheggio con le auto arrugginite e il negozio di biciclette che ha chiuso l’estate scorsa. Lo hai fatto? Bene! Ora dovresti vedere la casa. È una normalissima casa azzurra, con la porta verde e una macchina tutta scassata fuori dal garage. 3


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La macchina non può entrare nel garage, perché il garage è pieno di cose che è meglio non far vedere alla gente. Ad esempio, ci sono quattordici televisori nuovi di zecca. Diversi quadri molti belli con le cornici dorate. Un leone imbalsamato che prima stava al museo cittadino. E sette biciclette senza ruota davanti. Be’, sapete, al giorno d’oggi la gente si ostina a legare le proprie bici con il lucchetto alla ruota davanti. I televisori, i quadri, il leone e le biciclette sono tutti ordinati in fila su un lato del garage che gli Sgraffignoni chiamano il “lato bello”. 5


Sul “lato brutto” invece c’è confusione. Ci sono mele e pere. Be’, c’è tanta frutta in generale. E poi ci sono macchinine giocattolo e caramelle e portachiavi, e un sacco di altre cose facili da infilare in tasca. Alla famiglia Sgraffignoni piace tantissimo prendere cose che non sono di loro proprietà. Non riescono proprio a trattenersi. Sul prato davanti casa c’è un cane che abbaia. Ma allora qualcuno della famiglia apre una finestra e grida: 6


«Stai zitto, Sbirro!». Il cane si chiama così, Sbirro. Sbirro Sgraffignoni. 7


Gli altri componenti della famiglia invece hanno nomi normali. Mamma Fia è alta e magra e riesce a intrufolarsi in qualsiasi porta. Papà Mariolo non riesce a intrufolarsi proprio da nessuna parte. Non senza il suo amato piede di porco. Il piede di porco è un attrezzo speciale che si usa per aprire porte chiuse a chiave. Come la porta 8


sul retro del negozio di caramelle, per esempio.

Piede di porco!

Spesso, però, Mariolo non trova il suo piede di porco. «Chi ha preso il mio amato piede di porco?», grida. «Io no!», dice la piccola Ale con le dita incrociate dietro la schiena. In realtà il suo nome è Criminale, ma tutti la chiamano solo Ale. «Forse è sotto la mia casa delle bambole. Credo di averlo visto lì l’altro ieri». «Brava bambina!», dice papà Mariolo. «Nascondiglio astuto». 9


Ale è molto astuta. E anche coraggiosa. A volte è talmente coraggiosa che suo fratello Fausto è costretto a tapparsi gli occhi. Tipo quando Ale penzola dal ramo di un albero a diversi metri da terra. Oppure quando entra nel negozio di giocattoli dopo l’orario di chiusura e a Fausto tocca stare fuori a fare il palo. «È vietato entrare nel negozio di giocattoli quando è chiuso!», sussurra Fausto ansioso. 10


«Bah!», risponde Ale sempre sussurrando. «Entro solo un pochino». A Fausto piace fare soltanto le cose che è permesso fare. Lui entra dalle porte solo dopo che qualcuno ha detto «Avanti». E non prende mai nulla senza pagare. «Fausto è un bambino buono», dice papà Mariolo. «Eh sì, povero Fausto!», sospira mamma Fia. «Che ne sarà di lui?». «Fausto farà il poliziotto da grande!», esclama Ale.

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«Cattiva, Ale!», la rimprovera mamma Fia. «Non devi dire queste cose brutte di tuo fratello!». In questo momento la famiglia Sgraffignoni sta facendo colazione. Il tavolo della cucina è pieno di prelibatezze che Mariolo ha preso “per sbaglio” al supermercato. Ha anche trovato il giornale, nella cassetta delle lettere del vicino di casa. In cucina c’è confusione. Sul pavimento c’è un bicchiere di latte rovesciato che nessuno ha voglia di pulire. Nell’acquaio ci sono i piatti sporchi di diversi giorni. 12


«Ehi! Chi mi ha sgraffignato i calzini?». 13


Fausto pesta il piede per terra schizzando dappertutto. Infatti ha calpestato la pozzanghera di latte accanto al bicchiere rovesciato. Per fortuna che non ha i calzini! «Sei stata tu?», dice indicando mamma Fia. «No che non sono stata io!», replica lei incrociando due dita dietro la schiena. Papà Mariolo si nasconde dietro il giornale perché Fausto non si accorga che è tutto rosso in faccia. «Nemmeno io», mormora. Poi però fa un salto sulla sedia. «Per tutte le prigioni! Oggi sono sul giornale». 14


Sul giornale infatti c’è scritto a caratteri cubitali: NUOVO FURTO DI BICICLETTE. «Be’, be’. Ora sono quasi famoso!», ridacchia papà Mariolo tutto soddisfatto. «Fausto, guarda qui!». Ma Fausto non è interessato. «Allora me li hai presi tu i calzini, Ale!», ringhia. Ale alza entrambe le mani e allarga bene le dita in modo che Fausto possa vedere che non le sta incrociando. Dopotutto Fausto è il suo migliore amico, nonché il suo fratello maggiore preferito.

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A lui non avrebbe mai sgraffignato i calzini. E poi Fausto ha i piedi troppo grandi. Proprio allora papà Mariolo riattacca a ridere da dietro il giornale: «Oh, cavolo! Anche Ale è quasi famosa, mi sa!». Sul giornale c’è scritto a caratteri cubitali: I FURTI DI MELE AUMENTANO! «Brava, la mia bambina!», esclama mamma Fia.

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All’improvviso Fausto sembra essersi dimenticato dei calzini. «E se Ale finisce in galera?», dice tutto preoccupato. «Così farà compagnia alla nonna!», replica mamma Fia scompigliando i capelli alla figlia. «Diventerai una briccona perfetta, tesoro!». Poi mamma Fia mette un braccio intorno alle spalle di suo figlio. «Anche tu Fausto, vedrai. Anzi, perché stasera, quando fa buio, non vai nel giardino del vicino a rubare un po’ di mele?». «No, grazie!», esclama Fausto arrabbiato. «E datemi i miei calz...». 17


«Shh!». Mamma Fia si è buttata per terra e sussurra: «Tutti a terra! E muti come pesci». Fuori dalla finestra c’è qualcuno. Qualcuno che li spia.

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