Alphega Farmacia Magazine n°1 Marzo - Maggio 2009

Page 15

Se il glutine dei cereali genera intolleranza Un regime alimentare appropriato può costituire, in alcuni casi, una terapia di per sé sufficiente. E’ quanto avviene con le allergie alimentari o con le più frequenti intolleranze ad alcuni cibi, come la celiachia: in una persona ogni 100-150 il glutine - una proteina presente nel grano e in altri cereali - comporta una infiammazione cronica della mucosa intestinale, che si manifesta con una serie di sintomi fastidiosi ma poco caratteristici. Ed è proprio per via di questo che la celiachia rimane spesso non diagnosticata: dei 400 mila italiani che si stima ne soffrano, solo 35 mila lo sanno e riescono quindi a evitarne i disturbi. Gli altri ci convivono più o meno sopportabilmente, senza immaginare che basterebbe poco per risolvere un quadro clinico caratterizzato da sintomi gastrointestinali come diarrea, stipsi, dolori addominali, irregolarità nello svuotamento intestinale, difficoltà digestive, vomito, e anche da disturbi a carico degli altri organi, nella maggior parte risultato di un insufficiente assorbimento di nutrienti: anemia, scarso sviluppo corporeo, ulcere dolorose in bocca (afte), osteoporosi, innalzamento delle transaminasi (enzimi prodotti dal fegato), aborti ricorrenti, carenza di smalto nei denti, dolori muscolari e articolari. Per accertare con sicurezza la malattia occorrono due esami: uno del sangue (alla

rischio di malattie cardiovascolari e di certi tipi di cancro. Limitare la quantità di grassi, in particolare quelli saturi (senza però eliminarli completamente), è fondamentale in una dieta sana: meno del 30 per cento

ricerca degli anticorpi che l’organismo produce contro il glutine, percepito come sostanza estranea e pericolosa) e uno istologico, che consiste in una biopsia intestinale con cui verificare lo stato della mucosa. Esiste un test, basato sulla ricerca degli anticorpi, che può anche essere eseguito in casa; acquistabile in farmacia, è affidabile e facile da eseguire: basta una goccia di sangue prelevata da un dito. L’unico trattamento possibile per la celiachia è eliminare completamente il glutine dalla dieta, e quindi fare a meno di alimenti che contengano frumento, segale, orzo e farro, quali pasta, pane, pizza, biscotti, fette biscottate, grissini, molti dolci, cibi impanati o Il logo riportato sui prodotti contenenti besciamella, senza glutine birra, vodka, whisky non scozzese. E occorre anche prestare attenzione al fatto che il glutine può essere presente in tracce, oppure ‘nascosto’ nei cibi tra gli additivi, i conservanti o gli aromi. Con un rigoroso regime alimentare si possono non solo ridurre ed eventualmente eliminare i sintomi, ma anche ricostituire i tessuti intestinali. La capacità di ripresa e di recupero della mucosa, però, dipende anche da molti altri fattori, come l’età in cui la malattia viene diagnosticata, o il danno che si è già prodotto. In farmacia sono disponibili alimenti sicuri per le persone celiache, riconoscibili dal logo della spiga barrata.

dell’apporto calorico giornaliero deve provenire dai grassi e meno del 10 per cento da quelli saturi. E poi c’è l’acqua: occorre berne almeno un litro e mezzo al giorno, e anche di più quando fa caldo o se si pratica attività fisica.

Per saperne di più • Associazione italiana diabetici: tel. 02 2570453; numero verde: 800.820.082.

• Associazione italiana celiachia: tel. 010 2510016.

LATTOSIO UNO ZUCCHERO CHE PUO’ DARE PROBLEMI La più comune intolleranza alimentare è quella al lattosio, lo zucchero contenuto nel latte. E’ dovuta al fatto che non vengono prodotte sufficienti quantità dell’enzima - la lattasi - che scinde il lattosio, rendendolo assorbibile e utilizzabile dall’organismo. Non venendo digerito, il lattosio rimane all’interno dell’intestino, dove viene fatto fermentare dalla flora batterica. Di qui i sintomi: dolori addominali, presenza di aria nell’intestino, diarrea e in alcuni casi anche perdita di peso e malnutrizione. Qualora si diagnostichi l’intolleranza al lattosio - e la conferma si ha nei casi dubbi attraverso un semplice test da eseguire in day hospital, una specie di prova del palloncino - il trattamento consiste in una dieta che escluda o limiti i cibi contenenti questo zucchero, e quindi principalmente latte di mucca e di capra, latticini freschi, gelati, panna, oltre a molti dolci e biscotti contenenti latte ma anche ai numerosi alimenti in cui il lattosio è utilizzato come additivo. Sono disponibili in farmacia latti e altri alimenti senza lattosio, per bambini e adulti. Esistono inoltre integratori dell’enzima lattasi, da assumere prima dei pasti.

Alphega Farmacia magazine

• 15


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.