Il Piccolo Giornale [30 aprile 2005]

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8 Sabato 30 aprile 2005

Richiesta di autocertificazione, inquilini sconcertati

Bufera sulle case popolari di Laura Bosio Una nube scura si addensa sulla realtà delle case popolari di Cremona. L’Aler (Azienda lombarda per l’edilizia residenziale) è al centro di una questione contro cui puntano il dito i sindacati e le organizzazioni di patronato, che si sono visti ‘presi d’assalto’ da cittadini che chiedevano aiuto e chiarimenti. In sostanza, nelle scorse settimane l’Aler di Cremona ha inviato a 5.400 inquilini una lettera con la quale richiede la compilazione della “dichiarazione sostitutiva dei dati anagrafici e reddituali” per fini “statistici”. Per questo le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil), le Acli e i rispettivi Caaf si sono incontrati diverse volte con la presidenza Aler di Cremona, senza però raggiungere alcun risultato. “Il problema è stato il mancato confronto tra Aler e organizzazioni sindacali - spiega Franco Mosetti, della Cisl E’ giusto chiedere di chiarire la situazione abitativa dei cittadini, ma c’è modo e modo di farlo”. “L’Azienda - aggiunge Giuseppe Scalisi, della Cgil - ha mandato queste lettere con una richiesta di autocertificazione, ma non è ben chiaro il suo intento. Infatti nelle lettere non sono state specificate le motivazioni di tale richiesta, e vorremmo anche capire se è in grado di gestire poi un flusso di dati di questo tipo, e di fornire gli adeguati aiuti alla popolazione”. Il documento da compilare, infatti, composto di due fogli di test e quattro di istruzioni, non è sicuramente di facile comprensione, specialmente se si pensa che gli inquilini delle case popolari sono perlopiù persone anziane o immigrati che magari non capiscono bene la lingua. Persone, insomma, che da sole potrebbero avere delle difficoltà a effettuare la compilazione in modo corretto. Dunque sarebbe necessario un aiuto nella compilazione. “L’Aler non ha voluto stipulare delle convenzioni per l’assistenza alla cittadinanza affermando che se ne sarebbe occupata lei stessa - precisa Guglielmo Reali, della Uil - ma ciò non si è verificato, e ora quelle 5.400 persone si trovano senza una consulenza”. Altro problema sta nella data indicata come scadenza, della presentazione dell’autocertifi-

cazione. “Queste domande spiega Mosetti - sono arrivate nel momento meno opportuno. Infatti in questo periodo la gente sta raccogliendo la documentazione per compilare la dichiarazione dei redditi”. A questo proposito, anche la data indicata come scadenza per la presentazione della autocertificazione, il 31 maggio, crea qualche problema, anche perché per la presentazione del 730 c’è tempo fino a fine luglio, e di conseguenza è difficile conoscere prima di quella data la propria situazione reddituale. Ma tra le contestazioni mosse dai sindacati, si legge anche che “l’Aler di Cremona si inventa una sanzione che non esiste: infatti ha stabilito che

per chi non presenta la dichiarazione entro i termini verrà applicato il canone nella misura massima consentita”. “E’ un’assurdità - commenta Marchetti, responsabile del Caaf Acli - e non è legalmente ammissibile. L’abbiamo segnalato all’Aler, che si è giustificata dicendo che era solo una minaccia per spronare la gente a consegnare per tempo il documento, ma anche questo non è corretto”. Del resto ogni dichiarazione, per essere compilata, necessita di almeno 1520 minuti di tempo, e anche attraverso il lavoro dei centri di assistenza, che peraltro non sono stati interpellati dall’Aler, sarebbe quasi impossibile arrivare a consegnare per tempo il

Dai sindacati un appello a non presentare il documento

documento. “Abbiamo ricevuto moltissime richieste - continua Marchetti - da parte di cittadini disorientati e sconcertati. Tra l’altro pare che tutte le province della regione questo lavoro l’abbiano già concluso. Qui a Cremona, invece, cercano di fare tutto all’ultimo momento, e chi ci rimette sono i cittadini”. Di fronte a questa situazione i sindacati e i Caaf hanno stilato un documento, elencando una serie di richieste. “Che l’Aler organizzi, in tutto il territorio provinciale, un servizio adeguato di consulenza e assistenza ai cittadini, utilizzando in via prioritaria personale dello stesso ente - scrivono le organizzazioni sindacali - Che la data per la presentazione della domanda sia notevolmente posticipata (entro la prima decade di settembre). Infine che non siano previste quelle as-

surde sanzioni per chi non presenta l’autocertificazione ma si attivino le procedure previste dai regolamenti’. Una lettera è quindi stata mandata all’Aler, e alcuni incontri sono stati fatti. “Abbiamo atteso una risposta in merito spiegano i sindacalisti - ma finora non è arrivato nulla. L’Aler dice che si occuperà lei stessa

di aiutare i cittadini nella compilazione, ma ad oggi ancora nulla è stato fatto”. E’ per questo che è stato lanciato l’appello a non presentare tali autocertificazioni finchè la stessa Aler non avrà predisposto un adeguato servizio di assistenza, o comunque fornito indicazioni chiare sulla compilazione”.


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