SHC-I News 2005-2 Estate

Page 19

News Estate 2005 avrebbero potuto raggiungerli e sterminarli. Gli uomini o erano già stati uccisi o erano lontani a combattere i cosacchi. Questa è una terribile pagina della storia del Siberian Husky. Due sono le signore che hanno portato questa razza sulla scena delle esposizioni degli Stati Uniti: Eva “Short” Seeley, allevatrice di Siberian Husky e Alaskan Malamute con l’affisso Chinook, che ha fornito la pietra angolare per l’allevamento di Siberian Husky più famoso in tutto il mondo, quello di Lorna Demidoff (affisso Monadnock). Entrambe vivevano nel New England. E’ un fatto accertato che una grandissima percentuale dei Siberian Husky moderni possa avere come propri antenati cani degli allevamenti Chinook e Monadnock. Sia Short Seeley che Lorna Demidoff utilizzavano con grande successo i loro cani per le gare con slitta oltre a portarli in esposizione, esattamente in questo ordine d’importanza. Entrambe sono ormai morte, ma resteranno nella memoria della storia delle gare con i cani da slitta… Passiamo all’esame del cane Quando si analizzano le diverse parti della struttura del Siberian Husky diventa facile capire perché la storia della razza è così concatenata alla funzionalità del cane. Iniziamo con la testa. Lo standard dell’AKC richiede orecchie piccole ben provviste di pelo. La ragione è che durante gli inverni estremamente rigidi un orecchio piccolo e ben fornito di peli ha molte meno possibilità di congelare, sia quando il cane lavora attaccato alla slitta o quando dorme arrotolato su se stesso. Entrambe queste situazioni lasciavano il cane esposto ai rigidi elementi. Un occhio a forma di mandorla inserito obliquamente non permette alla neve di entrare negli occhi ed interferire con il lavoro del cane. Un occhio grande, rotondo, inserito in posizione frontale costringerebbe il cane a chiudere continuamente gli occhi per evitare la neve e il congelamento, rallentando in questo modo il lavoro del team. Uno stop moderato permette all’aria fredda, ghiacciata che viene inspirata di scaldarsi lentamente lungo le cavità nasali permettendo un giusto flusso d’aria al cervello e ai polmoni. Pensate alla terribile sensazione di freddo alla testa che si prova quando si mangia un gelato o una granita troppo in fretta! Un collo ben arcuato si inserisce armoniosamente in spalle ben angolate (non entra come un tubo di stufa nelle spalle) con un avambraccio ben inclinato sotto il corpo della stessa lunghezza della scapola. Le spalle e le proporzioni delle spalle e dell’ avambraccio sono vitali per la funzionalità del Siberian Husky. Immaginate un nuotatore di nuoto sincroniz-

zato: il movimento è libero e facile e permette il massimo della prestazione con il minimo sforzo. L’andatura agile e apparentemente senza sforzo, senza lassità, sobbalzi o rollii delle spalle o della schiena, unita a un piede di giusta forma con una giusta inclinazione che permette un buon ammortizzamento ogni volta che la zampa batte sul terreno ad ogni passo che viene fatto. Il piede deve essere leggermente ovale: un piede troppo rotondo da gatto non ha presa sul terreno innevato, mentre un piede troppo lungo richiede uno sforzo inutile per entrare e uscire dalla neve e rallenterebbe il team. Quando si osserva un Siberian Husky dal davanti non si deve notare in alcun modo la presenza delle costole. E’ una cosa molto importante da ricordare, perchè i gomiti devono muoversi liberamente lungo la gabbia toracica per permettere il massimo della flessibilità e della performance, per coprire terreno rapidamente e in modo efficace. Immaginate come potreste andare agilmente lontano correndo se ogni volta che passate il braccio vicino alle costole il vostro gomito urtasse la vostra gabbia toracica. Vi stanchereste rapidamente, oltre a provare una grande difficoltà, impaccio e disagio. Un posteriore moderatamente angolato serve per lavorare in armonia con il resto del corpo. Il Siberian Husky ha un mantello doppio: un soffice sottopelo per fornire il caldo nei mesi invernali (questo sottopelo durante la cattiva stagione funziona come un condizionatore) e un pelo di guardia, leggermente più duro, che serve da barriera contro la neve, la pioggia e il ghiaccio; mantiene il sottopelo asciutto ed evita che il cane possa congelare e nelle temperature più rigide della Siberia anche morire. Il portamento della coda nel Siberian Husky permette sia una coda abbandonata, portata come se fosse una naturale estensione della linea dorsale, sia una coda a falce che però non tocca mai la schiena del cane quando sta lavorando. Forse non c’è spettacolo più bello di un team di cani attaccati alla slitta che corrono su un percorso innevato con il loro movimento perfettamente sincronizzato e tutti con le code portate diritte dietro loro. Una nota molto importante: quasi tutti i Siberian Husky hanno una piccola macchia più scura rispetto al colore del loro mantello situata poco sopra la metà della coda. Questa è un “marchio odoroso” ***, infatti sotto la pelle c’è una ghiandola che emana un odore particolare. Se toccate il pelo di questa macchia lo sentite leggermente più duro. Quando i Siberian Husky si incontrano, si salutano odorando la macchia sulla coda prima di odorare la zona genitale, come fanno invece gli altri cani. Io ho potuto verificarlo con i miei propri cani in diverse occasioni. Si pensa che questo odore caratterizzi i membri dei diversi branchi di cani.

- 17 -


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.