vie del gusto nov

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arte

di Chiara Corridori

Tutti i colori del mare Il Mediterraneo e il suo immediato entroterra al centro di un’esposizione che a Genova attraversa due secoli e grandi firme della pittura francese

Vasto, infinito, eppure prossimo, fino a sfiorare l’anima e i suoi moti perpetui. Il mare è l’ossimoro per eccellenza, espresso in antitesi illimitate che l’hanno catturato soltanto in un istante per poi liberarlo di nuovo nel suo scorrere in flutti. Così con le parole, ma anche con la musica e le visioni d’arte, «Colore cangiante - scriveva Van Gogh non sai mai se sia verde o viola, non sai mai se sia azzurro, perché il secondo dopo il riflesso cangiante ha assunto una tinta rosa o grigia». Dipingere il mare nel 1800 ha avuto un’importanza non da poco. E se il Nord gli ha tributato declinazioni capolavoro come le vedute spirituali di Friederich o le tempeste magmatiche di Turner, al Sud, nei panni del Mediterraneo, è stato il punto d’incontro di più generazioni di pittori francesi che dal classicismo al realismo, fino alla rarefazione delle cromie, hanno finito col raggiungere la metà del XX secolo. Qui il mare entra più tardi tra i soggetti della natura riprodotti su tela, ma attraverserà oltre un secolo con un’intensità di puro fascino. A questo percorso regala un omaggio la bella mostra Mediterraneo. Da Coubet a Monet a Matisse, che apre il prossimo 27 novembre al Palazzo Ducale di Genova. Dopo i vasti quadri settecenteschi con la città e il porto di Tolone di Joseph Vernet, prestati dal Louvre e poi quelli di Robert e Constantin a Valchiusa, da cui la mostra prende le mosse, a svettare è Gustave Courbet, che nel piccolo villaggio di pescatori di Palavas, a sud di Montpellier, dipinse alcuni dei suoi capolavori. A Genova se ne trovano almeno un paio (nella prima foto dall’alto, un particolare de La spiaggia a Palavas, 1868) a sancire il cambiamento di rotta che mette l’uomo davanti alla grandezza del mare. Si prosegue con il realismo della Scuola di Marsiglia per scivolare,

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quasi senza accorgersi, nell’impressionismo dei grandi con quadri sublimi, testimoni di visite o lunghi soggiorni di Cézanne, Monet e Renoir sulla costa del Mediterraneo. Il resto della storia è ancora capolavoro con i quadri firmati da Munch, a Nizza tra il 1891 e il 1892, quando era già l’artista che tutti conosciamo. Seguono la modernità dei Fauves, la dispersione del colore di Monet sul mare davanti ad Antibes, e poi Bonnard, con una dimensione della visione ininterrotta.

Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Matisse 27 novembre 2010 - 1 maggio 2011 Palazzo Ducale, Genova Info: 0422429999


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