Sa 113 marzo

Page 20

coerenza di fondo? Ho scritto tutte le canzoni e le ho prodotte al 90% circa prima ancora di aver contattato i vocalist per cui le ho scritte. Così ho avuto la fortuna che tutti abbiano accettato di cantare nell’album. Quindi non è stato tanto un lavoro che procedeva in avanti e indietro, avevo le canzoni quasi finite e già scritte appositamente per ogni cantante. E dal momento che loro sono tutti “eroi”, per me, sapevo con precisione di cosa fossero capaci. Ma naturalmente hanno contribuito lo stesso al processo creativo, scrivendo le linee melodiche aggiuntive e tutti i testi. Dico sempre ai cantanti di scrivere i propri testi. In questo modo tutto diventa molto più onesto e personale, oltre al fatto che io mi ritengo abbastanza scarso a scriverli. La musica e i suoni sono il mio campo. photo by Foorst bruges Così è come se avessi già avuto le loro voci in mente prima di andare in produzione…quindi durante il processo non vi siete in alcun modo spinti a vicenda nel tentare di esplorare nuovi beat o stili vocali? Ci sono state sorprese in fase di registrazione dovute a questo eterogeneo lavoro di squadra? No, volevo davvero che tutti loro cantassero come sanno fare, dovrebbe essere naturale. Li ho scelti proprio perché mi piace esattamente il modo in cui cantano, il loro atteggiamento, ecc, non era mia intenzione snaturarli. Ma è stato comunque divertente inserire vocalist come Sune Wagner dei The Raveonettes o come Jonathan Pierce dei The Drums in un universo molto più elettronico. Ho anche dovuto adattare un po’ le loro voci, nonostante ami il suono sporco delle chitarre dei Raveonettes e quello indie/ pop/surf dei The Drums. E’ stato bello vedere che le loro voci potevano funzionare anche con altre sonorità così diverse dalle loro. Insomma sembra proprio che tu abbia trovato una nuova casa: il palco con l’intera band,

20

compresa, tra gli altri, Marie Fisker, la cantante di uno dei tuoi ultimi singoli. Che tipo di assetto ha lo spettacolo dal vivo? Quello di un concerto rock o di un set elettronico? Sembra più un concerto rock, perché non ci sono computer portatili sul palco e suoniamo tutti degli strumenti. Odierei giocherellare solo con alcuni controller midi e un computer portatile sul palco. Mi piace suonare strumenti musicali, questo è il solo modo in cui suono la mia musica. Quindi sul palco abbiamo due chitarristi, un bassista, un batterista e Marie Fisker alla voce e chitarra. Quindi in realtà ci sono tre chitarristi, tutto sommato [ride, ndSA]. E poi ci sono io che uso sequencer e tastiere, naturalmente. Ci sono ancora alcuni elementi elettronici nello show, ma anche un sacco di altri elementi… E’ davvero difficile da descrivere, bisogna vederlo! Il video del nuovo singolo, Gravity, è interpretato da Oscar Isaac, il protagonista del nuovo film dei fratelli Coen, Inside Llewyn Davis. Parlando di audio-visivo, registi come Oliver Stone, Pedro Almodovar e Jacques Audiard, hanno tutti scelto molti dei tuoi pezzi per i loro film. Cosa si prova quando la propria musica arriva fino al punto di completare un racconto sul grande schermo? Non è la prima volta per te. Che mi dici della colonna sonora del film danese che hai scritto tre anni fa? Eh eh, sì, in realtà ho fatto quella colonna sonora cinque anni fa. E’ stato divertente, ma anche molto impegnativo, quindi non credo che lo rifarei. Ma è ovviamente una grande cosa che questi fantastici registi utilizzino la mia musica nei loro film, è un vero onore! Soprattutto con Almodovar, che mi ha chiesto tutte le diverse parti dei pezzi separatamente, in modo da poter mixare le chitarre, i synth, la batteria, ecc, ciascuno nello specifico. Ed è stato bello vedere che ha usato la mia musica per due minuti nel film,


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.