81 Scambiaffari - Cisterna Malata

Questo giornale non riceve contributi economici da enti pubblici

FREE PRESS

Fondato nel 2011

Direttore Responsabile Gabriele Mancini

N. 81 - Novembre 2018

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NUMERO 81 | ANNO VIII | NOVEMBRE 2018

SOMMARIO #CISTERNAMALATA

#APPROFONDIMENTO

Le scuole fanno acqua da tutte le parti

Apre il Palasport si torna a tifare

#POLITICA

#PIAZZAGRANDE

#MODA&OROSCOPO

Gravissime illegittimità sulle elezioni

p. 6-7

La cianchètta Carturan torna a casa

p. 8-9

#INCHIESTA

Viaggio nella periferia di San Valentino

p. 10-11 #DESIRÉE

Fuori i responsabili Il silenzio della politica

p. 12

p. 14

Le lettere al direttore

p. 19

#SPORT

p. 24-25 p. 27

#ILMETEO

La geoingegneria ci salverà

p. 21

#INTERVISTA

A tu per tu con Massimo Sapio

p. 22-23

­DIRETTORE­RESPONSABILE Gabriele Mancini EDITORE Ivana Di Loreto PROGETTO­GRAFICO Devis Pennesi COLLABORATORI Arrigo Andreani, Paolo Buonaiuto, Morena Caschera, Bruno Coletta, Elisa Giorgi, Mauro Mastrangelo.

Registrazione:­Tribunale di­Latina­n°­12-11 Stampa Centro­Offset­Meridionale Chiusura­Redazionale­lunedì­12­novembre

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81 NOVEMBRE 2018

L’EDITORIALE

SCAMBIAFFARI

Curare Cisterna riconoscendo la malattia!

Gabriele Mancini

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icordo ancora quel preciso istante.

Quel giorno mentre aprivo il notebook per cominciare a scrivere l'editoriale, il secondo da direttore di Scambiaffari, pensavo a come trovare un attacco ammiccante, ma allo stesso tempo che potesse creare quel senso di responsabilità civica davanti a un giorno così importante come quello delle elezioni comunali, dopo lo scandalo mazzette. Come se avessi avuto un sentore, una sensazione che da lì a poco qualcosa sarebbe successo.

E allora richiamai all'importanza della scheda elettorale, ricordando di averla lasciata lì, nel corridoio di casa a pochi passi dall'ingresso, nella mia disponibilità, perché doveva essere sempre pronta per essere usata. Perché votare prima di tutto è un dovere civico oltre che un diritto.

Quel 10 giugno fu lunghissimo e pieno di sorprese, senza sapere che quella più grossa l'avrebbe poi regalata a distanza di mesi, con la sentenza del

Tar. Del Prete ha fatto la cianchetta a Carturan per dirla alla cisternese. Il suo ricorso è stato accolto dal tribunale amministrativo regionale del Lazio, riconoscendo illegittimità in quattro sezioni. Attenzione illegittimità, quindi nessun broglio, perché in questi casi è facile fraintendere.

Mancano le schede, ci sono errori nei verbali stilati.

Questo però è stato solo l'ultimo colpo di scena di un periodo, scosso già dai tragici fatti di San Lorenzo.

Oggi ci ritroviamo dinanzi a una città malata, forse ben peggiore di quella di un anno fa, quando scoppiò il bubbone di Touch down. Il perché? Perché oggi c'è quella consapevolezza di sapere, di poter far qualcosa in più per portare trasparenza dove c' è solo ombra. E non è stato fatto.

Abbiamo sciupato un'occasione tutti, nessuno escluso. Perché quando parliamo di città malata non parliamo solo dei fatti che hanno scosso il palazzo di via Zanella, ma anche quelli di cronaca nera che

hanno portato il nome di Cisterna su tutte le prime pagine dei quotidiani nazionali. La comunità si interroga, è scesa due volte in strada per dire no alla violenza, ma sembra che tutto questo non è bastato, c'è quella sensazione che serve di più. Come del resto l'impegno delle istituzioni: se fatti di cronaca così importanti sono accaduti in pochi mesi in una cittadina di 36mila anime qualcosa evidentemente non funziona.

Allora Cisterna immaginiamo come un paziente malato che ancora non sa di avere il virus al suo interno, ma quando la patologia si manifesta, il paziente usa soltanto i soliti farmaci da banco, per cercare di superare il malanno stagionale senza fermarsi e mettersi al riposo. Ma se la malattia non si cura estirpandone il ceppo, ecco che a distanza di qualche tempo, in qualche forma o modo, ricompare. Tornando alle vicende politiche, non sappiamo se la decisione del Prefetto Trio – mentre

andiamo in stampa – di nominare per la seconda volta il vice prefetto Monica Ferrara Minolfi Commissario prefettizio di Cisterna sia un palliativo o la cura del malessere politico che da anni si arrocca in via Zanella, sta di fatto che i pochi mesi di Carturan al governo lasceranno un segno indelebile sulla città, da qualunque parte si vuol vedere la cosa. Ha messo mano all'organigramma comunale, ha nominato un nuovo comandante della Polizia locale ed ha abbozzato una linea urbanistica che ha trovato il suo apice con l'inaugurazione del Palasport, chiuso da anni.

“Prendiamo oggi quel che da e quel che avanza per domani basterà, sarà sarà quel che sarà”, recita una canzone degli anni ottanta, perché la sentenza del Tar lascia aperto ogni tipo di scenario, anche quello di far scatenare una campagna elettorale per sole 4 sezioni, all'incirca 3mila votanti.

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#CISTERNAMALATA

GRAVI ILLEGITTIMITÀ SUL VOTO DI GIUGNO Sezione 12

Sezione 14

Le Castella

Sezione 18

17 Rubbie

Scuola Elementare

Prato Cesarino

Scuola Materna

Scuola Elementare

Sezione 28

San Valentino

Scuola Materna Marcucci

SENTENZA • La mano lunga sulle elezioni amministrative

?

Il risultato elettorale sarebbe inficiato da un significativo numero di voti non regolarmente assegnati e di schede elettorali illegittimamente rendicontate nei verbali delle sezioni elettorali.

Quanto riscontrato sui verbali elettorali, rende impossibile ricostruire con certezza la volontà del corpo elettorale comunale di Cisterna. Tutte le sezioni attenzionate dal TAR

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SEZIONI

Non è indicato il numero di schede autenticate e non utilizzate per la votazione

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126 SEZIONE

E 18

Le schede non corrispondenti tra quelle dichiarate e quelle utilizzate

250 SEZIONE

Le schede non corrispondenti tra quelle dichiarate e quelle utilizzate

Secondo il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, in quattro sezioni è stata riscontrata l’illegittimità: nella sezione 12 (Collina dei Pini), 14 (17 Rubbie), 18 (Prato Cesarino) e 28 (Scuola Marcucci a San Valentino). Infondate e irrilevanti le censure riferite alle sezioni 3 e 11. Generiche e infondate le richieste dei ricorrenti nelle sezioni 1, 10, 12, 22, 24, 25, 29, 30, 31. di Devis Pennesi

ntriamo nel dettaglio delle quattro sezioni “incrimminate”: nella sezione 12 non è indicato il numero delle schede autenticate e non utilizzate per la votazione, per cui manca anche l’indicazione dell'esatta corrispondenza, rispetto quelle adoperate effettivamente dagli elettori e di quelle non utilizzate e indicate nel verbale; Nella sezione 14 invece, le schede autenticate sono 569, le schede utilizzate per il voto 412, quelle non utilizzate 31 per un totale di 443, non corrispondente a 569; Nella sezione 18 invece, le schede autenticate sono 757+1 (l’ultima la domenica ndr), le schede utilizzate per il voto 465, quelle non utilizzate 43

per un totale di 508, non corrispondente a 758; Nella sezione 28 infine, non è proprio indicato il numero delle schede autenticate, per cui manca anche l’indicazione della l'esatta corrispondenza di tali schede alla somma delle schede adoperate effettivamente dagli elettori e di quelle non utilizzate e indicate nel verbale. Inoltre, il TAR ha accolto la censura con cui si contesta che nella Sezione 22, dove sono state illegittimamente non attribuiti al candidato Sindaco Capuzzo 6 voti, su cui pur essendo stata barrata la lista “Movimento 5 stelle”, sono state espresse le preferenze nominative a candidati di altra lista. Voti in più, per la precisione 2 della sezione 32, anche alla Lega.

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#CISTERNAMALATA

SENTENZA • Le polemiche a posteri sull’organizzazione della tornata elettorale

DAL VOTO ALLA PROCLAMAZIONE, LA VERA MACCHINA ELETTORALE CHE POCHI CONOSCONO

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I ricorrenti hanno chiesto la verifica Che cos’è e come funziona il “trucco”

Passaggi, step, figure e ruoli dietro la più alta espressione della democrazia a suffragio universale

Cisterna è accaduta una cosa senza precedenti; anzi a dire il vero, i precedenti sono pochi, pochissimi, anche nel resto d’Italia. Venerdì 9 novembre il Tar del Lazio ha annullato la proclamazione di Sindaco e Consiglio Comunale eletto appena lo scorso giugno, rimandando al voto solo 4 sezioni. In parole povere i conti non tornano e numerose schede, stando ai verbali, sono sparite nel nulla. Un esito che per il momento lascia molti interrogativi su quel che accadrà. Intanto il dibattito in città si è acceso e sebbene la sentenza non parli di colpe specifiche, molti si domandano di chi sia la responsabilità di quanto accaduto.

Siamo tutti elettori ma quasi nessuno conosce gli step e gli attori che si celano dietro alla nostra preferenza, prima e dopo aver votato. Facciamo dunque una panoramica.

Presidenti e scrutatori vengono scelti attingendo ad un albo che si rinnova ogni anno accogliendo nuove iscrizioni. Per potersi iscrivere all’albo dei Presidenti occorre fare domanda in Comune, possono tutti i cittadini italiani maggiorenni iscritti nelle liste elettorali e con almeno il diploma di scuola media superiore. I Presidenti vengono nominati prima delle elezioni dalla Corte d’Appello, in genere riconfermati sempre nella medesima sezione salvo rinunce. Gli scrutatori possono iscriversi all’albo con le stesse modalità ma per farlo basta almeno il diploma di scuola media. Vengono nominati o sorteggiati, su scelta del Sindaco, dal Comune. Per le elezioni amministrative dello scorso giugno, vennero quindi sorteggiati. Ma sono queste le uniche figure responsabili di tutto l’iter? Assolutamente no. Loro sono i responsabili delle operazioni di voto, gli unici che possono toccare e contare le schede, insomma quelli che co-

municano i dati al comune e compilano i verbali. Il Comune manda ad ogni seggio elettorale un dipendente del comune stesso che sin dal sabato e poi nella giornata del voto sta tutto il tempo al seggio designato, si tiene in contatto con l’ente e comunica i dati parziali e di fatto supervisiona il corretto svolgimento dell’iter. Finite le operazioni della domenica, a notte ormai inoltrata se non di mattina, il dipende chiama il comune che provvede a mandare un mezzo dove vengono caricati gli scatoloni con le schede e i verbali insieme ad un componete di seggio. Il mezzo si dirige verso il comune dove, per ogni seggio, scrutatori e presidenti si presentano e finiscono lì il loro compito. A questo punto schede e verbali sono custodite in Comune. Intanto escono i primi dati, dati che si basano su quanto comunicato ufficialmente da ogni sezione per mezzo del dipendente presente.

Questi dati non possono considerarsi validi finché non vengono verbalizzati dalla Commissione Centrale Elettorale. Per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, come Cisterna, è prevista la costituzione di un apposito organo collegiale denominato ufficio centrale ai fini del compimento delle operazioni di proclamazione del sindaco, di ripartizione dei seggi di consigliere tra le singole liste e di proclamazione dei consiglieri.

L’ufficio centrale (articolo 71 del testo unico n. 570 e successive modificazioni) è costituito dal presidente del tribunale competente per territorio o da un altro magistrato delegato dal presidente del tribunale, che lo presiede, e da sei elettori del comune idonei all’ufficio di presidente di sezione elettorale, tra quelli iscritti nell’apposito albo, nominati dal presidente del tribunale entro cinque giorni dalla pubblicazione del manifesto di convocazione dei comizi. Un cancelliere è designato ad esercitare le funzioni di segretario. Le opera-

IL GIOCHETTO DELLA SCHEDA BALLERINA

zioni di questa commissione, debbono svolgersi il martedì dopo le elezioni e, appena insediatosi, deve accertare se siano pervenuti, da tutti gli uffici elettorali di sezione, i plichi con i verbali ed i relativi allegati. Nello stesso tempo deve accertare se tutte le sezioni abbiano completato o meno le operazioni di scrutinio. Possono assistere a queste operazioni due delegati designati per ciascuna lista. Il compito di questa commissione è di fare una sommatoria di tutti i voti validi attribuiti a sindaco, liste e consiglieri così come riportato nei verbali di ciascuna sezione.

Teniamo presente che questa commissione non può riaprire i plichi o costatare incongruenze. Il suo compito è solo quello di sommare i voti validi dichiarati nei verbali.

Effettuato il riepilogo dei voti, il presidente dell’Ufficio centrale proclama eletto alla carica di sindaco il candidato che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi, come accaduto con il 50,01% ottenuto da Carturan.

Questi dati sono definitivi, salvo ricorso entro 30 giorni. Ma questa storia la conosciamo bene. Insomma per quanto possa apparire assurdo oggi “la verità” elettorale sta nei verbali redatti nel seggio, verbali comunicati dai dipendenti comunali, consegnati e tenuti in custodia in comune nelle successive 24 ore almeno. La sentenza del TAR ne ha fatta emergere un’altra di verità ben diversa e più inquietante per errori macroscopici e grossolani, ma tuttavia non ha trasmesso gli atti in procura. Dunque, attenendoci alle carte, si presume nessuna responsabilità anche se “qualcosa” è successo, qualcosa di talmente serio da annullare l’esito delle elezioni. Allora, piuttosto che cercare facili colpevoli, occorre riflettere profondamente su quanto sta accadendo in questa città.

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ia chiaro, qua nessuno sta dicendo o muovendo accuse verso qualcuno, ma quel passaggio sulla sentenza del Tar ci ha messo un bel po’ di curiosità. I ricorrenti hanno chiesto ai giudici del tribunale amministrativo regionale del Lazio infatti, se vi fossero riscontri oggettivi in merito all’episodio accaduto all’interno di varie sezioni, richiamando al sistema della “scheda ballerina”. Ecco, abbiamo cercato di capire che cos’è e come funziona il “sistema”. Per prima cosa bisogna essere in possesso di un fac simile della scheda elettorale, strumento utile in campagna elettorale dove i candidati indicano come farsi votare. Entrando successivamente nel seggio muniti di documento, si ritira la scheda elettorale ufficiale e si va in cabina per esprimere la propria preferenza (come sancito dalla Costituzione). Per iniziare il trucco della scheda ballerina basta non aprire la scheda elettorale e inserire all’interno dell’urna il fac simile.

L’altra si conserva in tasca e si esce dal seggio. Una volta all’esterno si inizia l’operazione di vendita del voto. Si ferma un passante o un conoscente e, il più delle volte, si riconosce un compenso in denaro. Nell’operazione Alba Pontina, tanto per fare un esempio recente, si parla di 30 euro per un voto.

Ma come si fa a verificare se una persona abbia veramente votato per il candidato designato “a tavolino”? Nei casi finora segnalati, l’uso della fotografia (seppur illegale) è determinante e tutt’ora il più diffuso. Nel caso delle persone anziane poco avvezze all’uso del telefonino, si utilizza questo trucco: Si prende la scheda originale sottratta dal seggio, la si vota all’esterno e successivamente si chiede al votante compiacente e ripagato, d’inserirla all’interno dell’urna e di riportare fuori quella consegnata dagli scrutinatori non votata. Questa sarà la prova della buona riuscita del trucco, e che permette ai malaintenzionati di continuare il giochetto fino a chiusura dei seggi. Nessun rappresentante di lista può rendersi conto che il trucco è in atto perchè tutto avviene al di fuori del seggio. Le persone non possono essere perquisite e quindi questo banale metodo è quello più utilizzato “dai poco avvezzi alla democrazia”. L’unico modo per cercare di sventare questa pratica sarebbe quella di osservare fuori dal seggio, non tanto le persone che entrano, ma quelle che hanno appena votato e che escono dalla sezione. Queste persone con addosso la scheda vergine ancora da votare, andranno a ritirare il loro compenso alla luce del giorno in tempi brevi. Ovviamente questa non è un’indicazione ai futuri rappresentanti di lista, perchè il sistema è ben collaudato. Ma far riposare al votante il cellulare prima di entrare in cabina, potrebbe essere un piccolo deterrente.

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#CISTERNAMALATA TORNA MINOLFI

Dopo sei mesi ritorna il commissario prefettizio Monica Minolfi

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha riscontrato gravi illegittimità in quattro sezioni: si tratta dei seggi numero 12,14,18 e 28. Collina dei Pini, Collemarcaccio, Prato Cesarino e “Marcucci”

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embra un déjà vu o di essere tornati indietro di qualche mese: la dottoressa Monica Ferrara Minolfi tornerà a Cisterna per insediarsi nel palazzo dei servizi di via Zanella in via Zanella nelle vesti di commissario prefettizio.

Come è successo con Eleonora Della Penna dopo l'operazione Touch down, sarà ancora lei a prendere il posto del primo cittadino della città dei butteri, questa volta subentrando a al sindaco Mauro Carturan, della Giunta e del Consiglio comunale dopo la decisione del Tar Lazio di Latina che ha annullato le operazioni elettorali svoltesi in 4 sezioni (su 33). La notizia è arrivata nel tardo pomeriggio di lunedì 12 novembre, qualche ora dopo che a Cisterna il presidente del Consiglio, Pier Luigi di Cori aveva convocato la massima assise cittadina – in prima adunata per venerdì 16 novembre, con sei punti all’ordine del giorno.

La dottoressa Monica Ferrara Minolfi, laureata in Giurisprudenza con il massimo dei voti e la lode, è attualmente Capo Ufficio di Staff dell’Ufficio II Pianificazione, Programmazione e controllo di gestione nell’ambito degli Uffici di diretta collaborazione del Dipartimento per le Politiche del personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie del Ministero dell’Interno presso il Palazzo del Viminale. Il 2 giugno 2010 è stata insignita del titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il più alto degli ordini della Repubblica italiana.

L’AMMINISTRAZIONE NEL NUOVO MILLENNIO

- DAL 1999 AL 2009 MAURO CARTURAN - DAL 2009 AL 2014 ANTONELLO MEROLLA - DAL 2014 AL 2017 ELEONORA DELLA PENNA - DA GENNAIO A MAGGIO 2018 COMMISSARIO MONICA MINOLFI - DA GIUGNO A NOVEMBRE 2018 MAURO CARTURAN - DA NOVEMBRE 2018 MONICA MINOLFI

LA CIANCHÉTTA

Il Tar del Lazio manda a casa Carturan, che finisce, a distanza di oltre150 giorni il suo terzo mandato da sindaco. A mettere la parola fine al suo interregno, l'ex delfino Gianluca Del Prete. Lui è il primo firmatario di quel ricorso al Tar del Lazio che a distanza di mesi ha ribaltato lo scenario politico locale. La data dell'8 novembre era vista un pò come il giorno del passaggio della stella cometa. L'ultimo scoglio per Carturan, oppure l'ultimo appiglio per Del Prete; l'avevamo presentata così la querelle giudiziaria, ma leggendo la sentenza oggi, la sensazione è tutta un'altra: non si tratta infatti del confronto di due candidati alla ricerca della massima carica cittadina, siamo di fronte ad una tornata elettorale piena zeppa di errori ed orrori.

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eggendo la sentenza, le operazioni elettorali e soprattutto lo svolgimento delle operazioni di conteggio in 4 sezioni sarebbero state caratterizzate da illegittimità talmente gravi da portare il Tar Lazio di Latina ad annullare addirittura la proclamazione degli eletti a Cisterna e a disporre la «rinnovazione delle operazioni elettorali». La decisione del collegio del Tribunale amministrativo di via Doria, è arrivata poche ore dopo la prima udienza e apre le porte a scenari quasi del tutto inediti.

Intanto l’eventuale nomina di un

di Gabriele Mancini

commissario da parte della Prefettura. La sentenza infatti, è esecutiva, quindi il tempo di essere notificata all’Ufficio di Governo – che a quel punto prenderà atto dell’annullamento della proclamazione degli eletti di Cisterna – e poi da via Costa dovranno indicare una persona che andrà a gestire, nell'immediato, la cosa pubblica nel comune pontino.

Nel frattempo, il sindaco di Cisterna, Mauro Carturan, ha già fatto sapere di opporsi alla sentenza, presentando ricorso. Se sarà accolto, la sentenza del Tar sarà annullata e tutto resterà

come è, ma qualora fosse rigettato o dichiarato improcedibile, allora si dovrà tornare al voto in almeno quattro sezioni se non in tutte. Al momento tutte le ipotesi restano percorribili.

A Cisterna invece la situazione è questa: Mauro Carturan ha vinto le lezioni con il 50,01% - 9.405 preferenze. Di fatto 3 voti oltre il quorum necessario a superare il 50% dei voti validi (18.803 - numero che si ricava dai voti validi 19.445, a cui sottrarre i 618 voti contestati e i 24 non assegnati).

Il ricorso contro l’esito del voto presentato da Gianluca Del Prete (con Andrea Santilli, Marco

Barone, Alfio Cicchitti, Massimo Rosina, Maurizio Rossi, Roberta Castaldi, Aura Contarino, Loredana Della Penna, Gino Cece, Martina Poli, e Claudio Papacci), non puntava certo a ottenere la vittoria elettorale ma a fare chiarezza a fronte delle tante segnalazioni giunte dalle varie sezioni. Il candidato sindaco ricorrente infatti ha ottenuto il 24,27% dei voti, 4.564 schede a favore.

Ma questi numeri potrebbero essere addirittura cancellati, e ripartire tutto dall'inizio, ancora una volta.

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#CISTERNAMALATA

POLITICA • Dall’aumento degli stipendi all’apertura del Palazzetto

I 5 MESI DI CARTURAN Se c’è una cosa che abbiamo imparato da questi 5 mesi di “nuova” amministrazione Carturan è che la premessa è d’obbligo. Sindaco per dieci anni ma non più da dieci anni ormai, la sua esperienza veniva lodata da molti e mistificata da tanti. Dunque stavolta abbiamo voluto viverla in maniera quanto più oggettiva possibile e, tra quanto vissuto e toccato con mano, questo è quello che abbiamo raccolto e raccontato, in ordine di tempo, su questi 5 mesi.

I FESTEGGIAMENTI IN PIAZZA Era l’11 giugno quando nella tarda mattinata di quel lunedì, Mauro Carturan si presenta in piazza per festeggiare la vittoria inaspettata al primo turno. In colpevole ritardo, causato dal mancato riposo della lunga notte elettorale terminato alle 9.41 del mattino seguente, ci precipitiamo ad ascoltare il messaggio alla città del neo eletto sindaco. “Non ci saranno altri Carturan nell’immediato” così inizia il suo comizio prima di dedicare la vittoria alla sua famiglia. Al suo fianco i suoi fedelissimi: Angelo Colozza, Laureta Jaku, Giancarlo Bisogno, Franco Di Stefano,Angela Coluzzi e gli esponenti della Lega. Dal responsabile della campagna elettorale, nonchè consigliere regionale Angelo Tripodi, fino al successivamente proclamato consigliere Andrea Nardi. Al dì là delle parole di rito, la curiosità è per un uomo in polo rosa, occhiali e cappellino che nel corso del comizio prova a fermare il neo eletto sindaco.

L’uomo in questione arriva con una busta e va via senza, facendo preoccupare in primis Laureta Jaku e poi Giancarlo Bisogno che proverà a far tornare l’uomo per riprendere quello che aveva lasciato. Non prima di aver scritto un biglietto. Storia da film\telenovela documentato dalle svariate riprese, in angolazioni differenti, che ricordano l’inizio di un fantasy triller.

LA PROCLAMAZIONE - All’interno della Sala delle Statue, Carturan viene proclamato nuovo sindaco di Cisterna.

“Il presidente dell’ufficio centrale, compiute le operazioni di rito, accetta che il candidato Mauro Carturan su tutti i candidati alla carica di sindaco, la maggioranza assoluta dei voti validi. Il presidente alle ore 14.30 del giorno 13 giugno 2018 proclama eletto alla carica di Sindaco del comune di Cisterna il sig. Mauro Carturan” applausi, baci e occhiolini. “Ringrazio i magistrati e tutti coloro

che hanno lavorato nei seggi: scrutatori e presidenti” commentò a caldo il neo eletto, fino alla nostra domanda sugli eventi che in quelle ore colpirono la provincia-per la prima volta si parlò di mafia autoctona e compravendita di voti- , incuriositi dal fatto che il primo cittadino, già dalle prime ore della sua elezioni prendeva le distanze da i manifesti: “Cercheremo di colpire la corruzione, anche grazie alla bandiera della legalità Laureta Jaku” ci diceva.

LA PRIMA INTERVISTA - Sui social rimbalzarono molto le parole dette da Carturan in quell’occasione “I trattori alla 167 erano tutti di mia proprietà”, ovviamente senza comprendere l’ironia della risposta del dottore, ma di certo l’operazione che portò alla pulizia del quartiere nei giorni seguenti alla sua proclamazione fecero presagire un modus operandi tutto particolare e del tutto personale del sindaco per quanto riguarda la gestione degli appalti diretti e degli spazi pubblici. Questione che è tornata attuale in questi giorni, forse la fine del suo mandato, sulla modalità di gestione e affidamento dei lavori comunali sul marciapiede, poi crollato, adiacente alla scuola “Bellardini” di Collina dei Pini.

LA GESTIONE DEI RIFIUTI - Pronti, via. Il primo consiglio non diventa una semplice passerella per i neo eletti, ma già palcoscenico della prima vera manifestazione autoritaria di Carturan. Con un colpo di delibera si decide di prorogare il servizio dei rifiuti alla Cisterna Ambiente non con un’ordinanza del sindaco (come da prassi), bensì con una votazione dell’intero consiglio. Ma questo fu nulla in confronto al dietrofront elettorale che portò il sindaco a cambiare totalmente la visione sulla gestione del servizio. Non più per l’esternalizzazione come scritto sul programma, ma tramite

una gestione in house.

L’AUMENTO DEGLI STIPENDI - Qui si riapre un mondo che proveremo a riassumere il più possibile. Il sindaco e tutti gli assessori, riuniti tutti in seduta di giunta comunale, assentandosi a turno, votarono per l’eliminazione della riduzione del 10% voluta nel 2010. Un atto di sicuro legittimamente valido, ma che altrettanto sicuramente ha fatto storcere il naso a più di qualcuno in città e fuori.

Da ricordare il richiamo nazionale della Lega ai suoi di Cisterna.

L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO L’argomentare in forma cronologica, di certo non premia il quasi non più sindaco. Le beghe politiche infatti, sono state innumerevoli nei primi giorni: una su tutte l’assestamento di bilancio e il caos scaturito intorno a questa situazione. Prima delle feste ferragostane si è deciso di ritoccare il bilancio stipulato dal Commissario Prefettizio, reo di non aver stanziato fondi alla festa tradizionale. La richiesta della giunta però fu rigettata dai revisori dei conti che diedero parere contrario al documento, troppi soldi e nessuna garanzia. Da qui la querelle d’agosto coi consigli comunali abbandonati o disertati, fino alla “proroga” del prefetto. Non un passaggio da trascurare, l’assenza dell’assessore al bilancio fino a quel momento. Assenza anche per quanto riguarda il personale.

LO STAFF E IL PERSONALE - Questo è il tema che più fa comprendere come opera da amministratore Carturan. Un premio al più fedele alla causa piuttosto ai meriti e qualifiche dei vari candidati. Non c’è stato infatti da stupirsi quando si è visto assegnato un posto da segretario del sindaco a chi di professione fa tutt’altro. Come del resto, l’assegnazione di posti dirigenziali chiave a persone, per lo più candidati, vicini al dottore di Borgo Flora. Lo chiamammo

“il cerchio magico carturaniano” con all’interno figure come Angela Coluzzi, Giuseppe Di Sangiuliano, Enzo Gambararo, fino all’assegnazione di posti di segreteria anche a parenti e figli dei fidati storici. Da qui parte il più grande disappunto verso la figura politica di Mauro Carturan. Il classico feudo di cortigiani e cortigiane che si riproponeva all’interno del palazzo, buoni per il Signore meno per la città.

LE TRADIZIONI - Carturan riesce a far passare, gioco forza, l’assestamento di bilancio e la festa è salva. Sul palco al concertone di san Rocco, l’istrionico Edoardo Bennato. In più la ciliegina sulla torta: il ritorno del Palio lungo Corso della Repubblica, finanziato in buona parte dalla Regione (o almeno così hanno detto da via Zanella). Gran bella giornata, costellata però ugualmente dalle solite polemiche che al momento è bene non ricordare. Le tradizioni per Mauro Carturan sono come fu la legalità di Eleonora Della Penna.

Un chiodo fisso. Che poi presenta il conto. I mancati fuochi d’artificio sono stati un colpo al cuore del gigante, ma che con un colpo di coda è riuscito a posticipare, però a San valentino.

I VERTICI APICALI - Se da un punto di vista potrebbe essere il tema che più ha messo alle corde il quasi non più sindaco, con l’avvicendamento di 3 segretari generali in soli 4 mesi (il secondo letteralmente scappato dopo neanche 60 giorni), dall’altro è da considerarsi come la vera vittoria politica di Mauro Cartu-

ran. Una vera e propria opera d’arte firmata dal sindaco. In soli 4 mesi tutti gli apicali dell’Ente sono stati sostituiti come da sua volontà. Dai vertici dirigenziali (seppur dovendo abbassare il tiro, caso Caluzzi ad esempio), fino al cambio del comandante dei vigili urbani. Una serie di bracci di ferro vinti al limite del possibile, che solo da una figura come quella di Carturan potevamo aspettarci. Da qui un rimpianto: se avesse avuto il pugno d’oro anche su questioni che realmente interessano i cittadini, Mauro Carturan sarebbe il sindaco ideale per una comunità. Purtroppo però, il concetto di comunità per il quasi non più sindaco è molto astratto, un pò come quello di società invocato durante la conferenza stampa sulla tragica morte di Desirèe.

LO SPORT - Per la maggioranza dei cittadini l’apertura del Palazzetto, insieme alle tradizioni, è la più grande vittoria politica di Carturan. Sicuramente sarà la più visibile. Ma in questi casi è il risultato che conta. Dopo quasi 10 anni, un’ordinanza ed il palazzetto è pronto ed utilizzabile, anche in barba alle normali prassi amministrative sull’affidamento dei lavori.

LA SENTENZA – Il TAR del Lazio si è dichiarato. Gravi irregolarità nel voto in alcune sezioni. Mauro Carturan e tutti gli eletti tornano a casa. Un nuovo scossone per Cisterna, l’ennesimo di questo 2018

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#INCHIESTA

PERIFERIE #4 • Viaggio nel quartiere popolare più grande di Cisterna

SAN VALENTINO QUARTIERE AL LIMITE

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In foto - In alto una panoramica del quartiere San Valentino In alto a destra il parco Giovanni Paolo II, a destra le palazzine di Mastrantoni durante la costruzione, via Falcone, l’area rifiuti di via Nenni e la succursale chiusa della Polizia locale

Si potrebbe definire un vero e proprio comune. Con oltre 9mila abitanti è il quartiere con la più alta densità di Cisterna. Talmente grande da poter far convivere diverse classi sociali: un agglomerato urbano che va dagli alloggi Ater alle villette residenziali

Non ora!”

Don Livio, parroco di San Valentino, non vuole parlare Lo sgomento ed il dolore sono vivi per il tragico destino di Desirée

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di Mauro Mastrangelo

on Livio conosce benissimo San Valentino, alias 167, alias Lacento, un quartiere abitato da quasi novemila persone. Costruito con la legge per l’edilizia economica e popolare n. 167, alla fine degli anni settanta del 1900 a due chilometri ad est di Cisterna, a chiudersi verso i monti. Case popolari, appartamenti e villette a schiera, collegate al centro e alla stazione ferroviaria di Cisterna da due strade e un bus circolare. Già trent’anni fa Don Livio celebrava messa nei garage dei primi palazzi del quartiere, che ha visto nascere e crescere.

Il quartiere nasce già degradato, volutamente. L’attenzione dei politici all’epoca non era per il nuovo che stava a nascere, bensì per

le aree edificabili che si venivano a liberare per la speculazione tra la 167 e Cisterna. E negli anni non è cambiato l’atteggiamento della politica: alla 167 ci si va solo a fare promesse e prendere i voti, mica per una passeggiata o a fare la spesa. E chi ci abita ci va solo a dormire. Negli anni il quartiere è cambiato poco, ad eccezione del numero degli abitanti e dei metri cubi di cemento.

La professoressa M. abita a San Valentino da quasi trent’anni, ed ha insegnato nella scuola media del quartiere: “Ricordo le battaglie che abbiamo fatto per avere un’edicola –racconta- per non andare ogni volta a Cisterna per il giornale, ora è chiusa. Se togliamo la parrocchia e la scuola, a San Valentino non c’è nulla di aggregante oltre ai bar sotto i portici dei palazzi. Ma anche il centro non è che offra molto di più?”.

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#INCHIESTA

È un quartiere fragile, con grandi sacche di disagio, e il problema sicurezza è sentito più da chi ci lavora che da chi ci abita.

Nel palazzone dell’Ater nominato “I cerchi”, ci sono diversi uffici della Regione (Amministrazione sanitaria, guardia medica, il consultorio, l’ufficio per l’impiego, ecc.).

Fondi PLUS Nel 2012 vengono stanziati per Cisterna 8 milioni di euro grazie ai fondi del Plus Tra le opere anche quella del bike sharing con una delle stazioni situata nel quartiere Ma i ripetuti furti e raid vandalici hanno impoverito la flotta delle bici fino ad essere ritirata dall’Ente.

Al centro di salute mentale di San Valentino, sono in cura oltre 500 pazienti di Cisterna Cori, Giulianello e Roccamassima: “Si, è un quartiere tranquillo –dicono gli operatori- ma la sera quando fa buio presto … qui non c’è nessuno”.

Tra gli obiettivi del nuovo Comandante della Polizia Locale c’è lo sviluppo e il potenziamento del servizio dei vigili nel quartiere: “Siamo sottorganico –spiega Raoul De Michelis- e dedicare un vigile a fare sportello non è il caso. Il vigile nel quartiere deve girare e stare a contatto con la gente, deve essere ben visibile e punto di riferimento”.

“La sicurezza? Qua non tocca niente nessuno!” Afferma deciso F.B., 50 anni, nelle case popolari da quando è nato il quartiere e che il quartiere a modo suo lo vive. Mentre parla tre persone, due donne e un uomo, rovistano nei cassonetti della spazzatura, “Vengono da fuori, non sono del quartiere” dice sicuro.

Stesso pensiero ma parole diverse quelle di P.G., medico ospedaliero, da oltre 20 anni vive con la famiglia nelle villette a schiera: “Io lascio la chiave alla porta, in tutto questo tempo non siamo mai dovuti correre”.

Non risultano episodi di criminalità e microcriminalità, o quanto meno non così eclatanti da destare allarme sociale. Episodi di teppismo e mancanza di senso civico invece sono molto frequenti: la maggior parte dei citofoni dei palazzi, ad esempio, ha una grata di ferro a protezione, messa

dopo che hanno dato fuoco ai campanelli, e nel parco non è raro vedere cani, anche di grossa taglia, liberi e senza museruola.

Ma questo succede anche nei giardinetti del centro del paese.

Cosa manca al quartiere? “Tutto. Non ci sono supermercati, solo un discount –elencano ai tavoli della Caffetteria all’entrata del quartiere- c’è la Farmacia, un tabaccaio, qualche bar e un negozio di generi alimentari. Questo è San Valentino”. È troppo poco. Molto apprezzato e frequentato è il servizio UCPCI l’unità di cure primarie, aperto 12 ore al giorno: “Qui i pazienti, e sono molti, incontrano il medico di famiglia –spiega la dottoressa in serviziosenza doversi recare ogni volta in centro”. È un ottimo servizio al cittadino, ma spesso è stato sospeso perché il comune (epoca Della Penna, ndr) non aveva pagato le bollette del telefono, facendo cadere linee e connessioni necessarie per lo svolgimento dell’attività. Promesse e disattenzione, questo offre in cambio l’Amministrazione alle richieste di normalità che arrivano da di chi vive qui. Il quartiere ha una brutta fama, ma è solo degrado strutturale, degrado urbano, sottolinea chi ci vive. “Quando sono arrivato avevo qualche pregiudizio, poi mi sono reso conto che qui si gioca ancora a pallone nei campetti”, dice entusiasta Don Paride originario di Latina, da qualche anno vice di Don Livio in Parrocchia, “Nel quartiere ho trovato una grande umanità”. Le stesse parole che usava Pier Paolo Pasolini quando raccontava le borgate di Roma.

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#DESIRÈE NESSUNO HA AGITO

I

Il ruolo dei servizi sociali ed il silenzio della politica

FUORI I RESPONSABILI

S

Anno terribile per Cisterna. Ignorare il degrado sociale non aiuta a risolvere una situazioni al limite

iamo agli sgoccioli di un 2018 che ha riservato a Cisterna una posizione tutta particolare nelle cronache nazionali. Arresti in Comune, massacri familiari e in ultimo un femminicidio di gruppo su una giovanissima. Un anno horribilis, di quelli da dimenticare il prima possibile, anzi no, a pensarci bene sarebbe l'errore più grande. Bisogna ricordare, per creare quella coscienza comune che possa accrescere una comunità, che con fatica si stava rialzando da quella tragica mattina di marzo a Collina dei Pini, in cui persero la vita due piccole innocenti per mano di una follia inspiegabile.

L'attenzione mediatica in quella circostanza come del resto in queste ultime settimane, ha finito per creare un clima strano, di quelli che non ti sembrano appartenere e che invece stanno diventando una triste abitudine. Io che in questa cittadina ci abito e ci lavoro, avverto sulla mia pelle questo cambiamento, un

di Gabriele Mancini

cambiamento dettato dagli eventi. Negli ultimi dodici mesi, per fatti diversi tra loro, il nome di Cisterna è finito più volte sulle prime pagine della cronaca nazionale e questo non può non aver generato su di noi uno stato di torpore, quasi come un pugile suonato, che si barcamena ancora sul ring ma con la vista e riflessi offuscati. Se Desy è morta a San Lorenzo in un palazzo occupato, i media sono venuti a Cisterna per cercare, per capire. E analizzando la vicenda dal punto di vista sociale, in pochi sono andati a sviscerare fino in fondo le difficoltà che si trovano nel crescere in una piccola comunità di provincia, le stesse con cui la 16enne si rapportava quotidianamente, come del resto tutti i suoi coetanei cisternesi. Molto spesso in questi giorni ci si è fermati ad una superficiale sintesi della cosa: la ragazza era lì per divertirsi e quanto accaduto è stata un tragica conseguenza, scatenata da un gruppo di animali senza cuore. Al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Il momento della ribellione poi è una sfumatura del proprio carattere così personale che non è possibile categorizzare, si fanno scelte in base ai moltissimi eventi che influiscono la mente. Troppo spesso in questi giorni si è sentito dire che è colpa della società.

Bene forse è il caso di dare un nome ed un cognome a questa benedetta società, perché non stiamo parlando di una cosa astratta bensì di noi tutti. Quindi chi ha dei ruoli e delle responsabilità è bene che se ne assuma le conseguenze per costruire un tessuto sociale migliore di quello di oggi, altrimenti vada a casa. È troppo facile prendersela con la società malata, la panacea di tutti i mali. La realtà specifica è che Cisterna è uno dei tanti i comuni italiani nella terra di mezzo, troppo piccolo per essere una città e troppo grande per essere un paese. E la mentalità comune ne subisce questo aspetto. E di questa cosa siamo tutti responsabili, nessuno escluso.

S

l ruolo e il supporto dei servizi sociali in questa storia è un aspetto poco noto, destinato a rimanere tale, al fine di garantire la privacy dei minori. Bocche cucite, dagli uffici ovviamente nessuno parla. Ma in questi giorni sono uscite molte notizie più o meno confermate. Su una cosa si è certi: i servizi sociali seguivano la 16enne, e la mamma aveva chiesto aiuto a più riprese perché la giovane risultava fuori controllo. Anzi ci sarebbe di più, Desirée Mariottini sarebbe dovuta andare in una comunità di recupero per tossicodipendenti ma, tre giorni prima della sua uccisione, un giudice del tribunale dei Minori si oppose al suo collocamento coatto; a chiedere il ricovero alla procura minorile erano stati i servizi sociali di Cisterna, di concerto con la famiglia di Desirée dopo che all'inizio di ottobre venne fermata alle autolinee di Latina dai carabinieri e segnalata per spaccio di pasticche di Rivotril. L'ingresso in una comunità di recupero, per legge, deve essere sempre una scelta esclusivamente volontaria, a meno che non sia un tribunale a imporla ma, in questo caso, il giudice, data anche la carenza di disponibilità dei centri, ha disposto diversamente. La procura, ha acquisito il fascicolo dei servizi sociali su Desirée, per capire come sia stato trattato il caso e per verificare se ci siano state eventuali omissioni da parte di avrebbe dovuto prendersi cura di lei.

Una procedura prassi in questi casi. Ciò che rimane di questo 2018 che sta scivolando via in questo autunno dal clima già invernale è un dato agghiacciante se preso in considerazione soltanto in base al numero: 3 minori di Cisterna morte in circostanze tragiche, tutte sotto l'attenzione dei servizi sociali. Per quanto possa essere comprensibile la tutela della privacy, riuscire ad avere un fonte ufficiale dei servizi sociali avrebbe evitato di sicuro la caccia dei media nazionali al fascicolo di Desy. Un silenzio che non ha aiutato come del resto quello dell'assessore ai servizi sociali Federica Felicetti, che non ha voluto rilasciare dichiarazione nelle prime ore se non l'unica, in quella conferenza stampa di fianco al sindaco, a difesa dei professionisti che seguivano la 16enne: “Gli uffici sono il fiore all’occhiello, aiutano e cercano in tutti i modi di risolvere le situazioni. Vi posso garantire che il lavoro che fanno è ottimo, ci tengo a tutelarli”. In realtà in una delle sue ultime conferenze, Mauro Carturan ha detto esattamente il contrario. Nessun attacco alle figure presenti e alla loro professionalità, semmai a quelle mancanti. Ai servizi sociali infatti, manca il responsabile di settore che dovrebbe essere nominato dal dirigente Bongiorno, che però da mesi rimanda questa assegnazione.

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#PIAZZAGRANDE

LE SCUOLE FANNO ACQUA la Redazione

Il crollo del muro All’inizio del mese la grossa perturbazione abbattutasi sul territorio pontino ha provocato non pochi danni, tra questi il marciapiede davanti la scuola Bellardini (Collina dei Pini,) franato a seguito del cedimento del muro di contenimento.

L’area era stata fortunatamente transennata qualche giorno prima dopo le polemiche in consiglio

U

no dei punti focali della campagna elettorale dello scorso giugno sono state le scuole. Tutti i candidati promettevano edifici più sicuri, più sotto controllo. Quasi una garanzia di massima, indipendentemente da chi sarebbe diventato primo cittadino. E invece a distanza di poco più di due mesi dalla loro apertura, ci ritroviamo a fare la conta dei danni causati dal maltempo. Per carità le avversità atmosferiche non sono prevedibili, se non in minima parte, ma la situazione strutturale dei vari plessi scolastici sul territorio, quella è cosa nota da tempo agli addetti ai lavori. Tant'è vero che nell'assestamento di bilancio dello scorso agosto, l'assessore Antenucci aveva illustrato come e quanti soldi sarebbero state destinati agli istituti che – a seguito di sopralluogo – mostravano le criticità più impellenti. Nel dettaglio gli interventi programmati hanno riguardato i lavori di manutenzione straordinaria per completare il rifacimento della copertura della scuola elementare Marcucci di San Valentino

(€ 372.905) e la copertura della scuola di Prato Cesarino (€ 245.303). Quest'ultima è stata chiusa per infiltrazioni d'acqua attraverso un'ordinanza urgente del sindaco mentre in quella del quartiere, ci pioveva addirittura dentro. Insomma a quanto pare gli interventi e i soldi spesi sono serviti a ben poco. Se il Comune sapeva, intervenendo con tempo, a questo punto a finire sul banco degli imputati sono i lavori stessi, o meglio come sono stati eseguiti. Perché a distanza di qualche settimana e al primo acquazzone, la situazione è stata la stessa di sempre.

Siamo andati allora a spulciare l'albo pretorio del Comune di Cisterna per capire quanti e dove sono stati eseguiti i lavori di manutenzione. Da giugno ad oggi, si contano almeno 14 interventi. Li abbiamo divisi per strutture e costi:

pianto di sollevamento (1000 euro).

6. Scuola media Plinio il Vecchio: si-

stemazione di una delle facciate (1800

euro); sostituzione del vecchio vaso di

espansione dell'impianto termico (976 euro); disostruzione dell'impianto fognario (1000 euro).

7. Scuola media A. Volpi: sistemazione

bagni della palestra (1000 euro); ma-

nutenzione impianto di climatizzazione

(588 euro); manutenzione ordinaria

1.Scuola materna/elementare Mar-

nella fattispecie tinteggiatura, pulizia e

palestra (200 euro); ordinaria manuten-

In tutte le strutture prima dell'inizio dell'anno scolastico sono state effettuati interventi di disinfestazione e di pulizia del verde. Questa opera di lavoro va ad aggiungersi alle 660mila euro (e spicci) già investiti sulle scuole. Ma facendo un giro subito dopo le giornate di maltempo è chiaro che tutto ciò purtroppo non è bastato. Strutture troppo vecchie e obsolete a cui non pasta più la classica toppa per tamponare il problema.

S

cucci San Valentino: ripristino caldaia

zione nella fattispecie intonaco nuovo, tintura sui muri, chiusura delle infiltrazioni e bonifica dei luoghi (7mila euro).

2. Scuola elementare Prato Cesa-

rino: perdita d'acqua occulta presso

nell'impianto antincendio (1000 euro).

3.Scuola elementare borgo Flora: manutenzione infissi (240 euro).

4.Scuola materna/elementare Bellardini

di Collina dei Pini: intonaco nuovo, tintura

sui muri, chiusura delle infiltrazioni e bonifica

dei luoghi (19mila euro).

5. Scuola elementare Giovanni

Cena: sistemazione impianto di allarme (200 euro); ripristino funzionale im-

sostituzioni (8mila euro).

RAOUL DE MICHELIS

Con un incarico di un anno, ecco il nuovo comandante dei vigili urbani

L

a Polizia Locale di Cisterna ha un nuovo Comandante, Raoul De Michelis. Il comando dei Vigili, nell’occhio del ciclone da tempo, con un servizio approssimativo e comunque al di sotto dalle aspettative dei cittadini, forse trova pace. Il nuovo Comandante è Vigile a Cisterna dal 2003:Tenente dopo sette anni, esperto di livello e formatore nel campo del falso documentale, un’esperienza di comando nel Comune di Itri fino al mese scorso, ed ora chiamato dal Sindaco Mauro Carturan a sostituire l’ex Comandante Luciano Bongiorno. “L’incarico è di un anno – afferma Raoul De Michelis- e nel mandato del Sindaco al primo posto c’è la viabilità in particolare e la sicurezza urbana del paese in generale”. Tra gli obiettivi rendere operativa la tecnologia già a disposizione del Comune, e si riferisce ai 5 varchi elettronici delle strade di accesso a Cisterna, funzionanti ma mai stati attivi. “Si tratta di sistemi all’avanguardia per una efficace azione di prevenzione -spiega- in provincia solo a Cisterna ed in un altro comune, ma da noi non hanno mai funzionato”. Per il quartiere San Valentino è previsto lo sviluppo e il potenziamento del servizio: “Il Comando è sottorganico –dicee dedicare un Vigile a fare sportello non è il caso. I problemi del quartiere sono tanti e diversi, e per questo servizio va benissimo un amministrativo. Il Vigile –conclude- sia nel quartiere nel centro del paese, deve girare e stare a contatto con la gente, ben visibile e punto di riferimento”.

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81 NOVEMBRE 2018 #PIAZZAGRANDE MI RIVOLGO a chi di competenza, su via Roma sono giorni che stiamo senza luce sul lampione centrale che illumina chi si inoltra sulla via principale. Le buche che si sono fatte con le forti piogge sono diventate voragini. I secchioni per l'immondizia sono diventati discariche di tutti, addirittura vengono con i furgoni e scaricano di tutto.

GRAZIELLA CIAO ENRICA Io che ho avuto la fortuna di conoscerti ancora non riesco a crederci! I tifosi che gridavano butta la pasta, ma per noi che abbiamo vissuto lo spogliatoio del vecchio BARTOLANI la cosa più bella era il tiramisù che ci preparavi il martedì dopo che avevamo vinto la domenica! Ora siete tu, Antonio Stredini e Franco Caciornia! Ciao Enrica...

ANTONIO STAMATTINA sono andata al comune per dirgli che al lotto 14 piove dirottamente e è arrivata lacqua quasi a un loculo e mi hanno risposto che il comune non ha soldi per aggiustare grazie buona serata.

BRUNA

CERCO UN CENTRO

pannoloni per una persona anziana. ....allucinante la risposta di un impiegata;

PIAZZA GRANDE

Repubblica italiana; ad agosto l’Italia, in occasione delle Olimpiadi, svoltesi a

Perchè non possiamo avere un manto stradale decoroso?

REDAZIONE DI SCAMBIAFFARI vi scrivo per sensibilizzare un problema ormai noto da almeno due anni: la strada di via Marconi. Io come molti altri residenti, subiamo quotidianamente i moltissimi disagi causati da un manto stradale a dir poco scandaloso. Purtroppo nella nostra strada, a seguito dei lavori fatti da Acqualatina, l’asfalto è in condizioni pessime, tombini rialzati e le auto corrono come se fosse una pista. Chiediamo come sia possibile che dopo tanto tempo nessuno faccia nulla, lasciandoci in questa situazione, dimenticati da chi sta facendo i lavori e soprattutto da chi dovrebbe controllare, in questo caso il Comune. Con questa lettera aperta, a nome mio e di tutto il vicinato ci auspichiamo di sensibilizzare chi può far qualcosa per i tanti residenti di via Marconi. Grazie, Simone.

EGREGIO SIGNOR SIMONE, appena ho letto la sua lettera sono sobbalzato dalla sedia, e ammetto di aver fatto un sorriso sarcastico quanto amaro. Dico così perché come lei anche io sono un residente di quella zona e comprendo appieno i vostri disagi che in realtà sono i nostri. Nel 2016 Acqualatina ha avviato dei lavori nelle zone denominate “C8 e C9” per installare una nuova

SEI DI CISTERNA SE.... si devono spaccare 6 ruote a 6 auto prima di rattoppare una buca...

ELISA CIAO A TUTTI voglio raccontarvi una cosa che mi è successa stamane, mi sono recata al consultorio a SanValentino per lasciare una richiesta di fornitura

condotta fognaria per permettere un servizio migliore di quello già esistente. Suddetti lavori, c’è da dire, sono molto invasivi e per questo hanno rallentato non poco la tabella di marcia sui lavori che dovevano esser conclusi qualche mese dopo. E invece la situazione a distanza di due anni, è ancora in divenire. Si pensi che nella seconda settimana di novembre, gli operai sono tornati di nuovo a lavoro in via Marconi a distanza di molti mesi.

Non è chiaro sapere quanto verrà dichiarato chiuso il cantiere, o meglio sulla tabella dei lavori una data c’è, ma è stata ampiente superata. Dal Comune fanno sapere che la situazione del manto stradale rimarrà così finché il terreno sottostante non sarà definitivamente stabilizzato. Stesso discorso per i tombini rialzati: una scelta fatta in previsione del nuovo asfalto che andrà sopra quello già esistente. Per quanto riguarda l’alta velocità delle auto e i pericoli che ne conseguono, purtroppo questa è una situazione non nuova e che va al di là dei lavori; l’unico sistema per mettere un freno (è proprio il caso di dirlo!) è installando dei dossi artificiali.

Gabriele Mancini - Scambiaffari scambiaffari@gmail.com

torni martedi' prossimo perchè a causa del maltempo gli impiegati non si sono presentati a lavoro. Ma ci rendiamo conto dove siamo finiti!!!

DANIELA UNA FESTA CON 70 CANDELINE 1948. Era l’anno in cui, il 1 gennaio entra in vigore la Costituzione della

Londra, vince otto medaglie d’oro. Per la tecnologia Claude E. Shannon introduce la teoria dell’informazione.

Insomma, si tratta di un anno davvero da non dimenticare. La pensano allo stesso modo anche Pierfranco Fatati, Ruggero Sacchetti, Agostino Campagna e Gino De Angelis.Tutti di

Cisterna, tutti nati nel 1948. Proprio a loro è venuta in mente l’idea di organizzare una festa di compleanno da ricordare. La sera di venerdì 26 ottobre presso i locali del ristorante “Il Ritrovo” di borgo Carso, si sono ritrovati con più di 60 loro coetanei per festeggiare tutti insieme i loro 70 anni. La serata è stata allietata dalla musica di Angelo Scioni, anche lui ovviamente nato nel 1948, e dalle perfomance dell’imitatore Tony Show (Antonio Formiconi). Al taglio della torta è stato offerto un omaggio floreale a tutte le donne presenti.

PIERFRANCO FATATI

I CASSONETTI della raccolta differenziata sono piu di due mesi che sono ridotti in un pessimo stato. Ecco i soldi dei contribuenti dove finiscono.

Tra un po gli sportelli saranno rotti se non spariti. Possibile solo io lo vedo?

Vigili operatori ecologici ecc... nessuno parla con chi di dovere?

MIRELLA SALVE per favore chiedo di rimanere anonima, ma è possibile che nessuno sollevi il problema relativo al fatto che all’ufficio tecnico non ci sia l’ombra di un dipendente e tutte le pratiche si impolverano sulle scrivanie visto che “giustamente” quando presentate sono state snobbate dai vecchi tecnici perchè in scadenza di contratto!

ANONIMO

PIAZZA GRANDE È A TUA DISPOSIZIONE!

Inviaci una riflessione, una denuncia o anche un semplice pensiero alla mail scambiaffari@gmail.com. Ti risponderà sul prossimo numero il nostro direttore.

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81 NOVEMBRE 2018 #METEO

NELLA MORSA DEL MALTEMPO

CLIMA IMPAZZITO • Cisterna supera la prima ondata d’istabilità con non pochi problemi

LA GEOINGEGNERIA CI SALVERÀ di Morena Caschera

La geoingegneria è una disciplina che ingloba tutte quelle tecniche di intervento a opera dell’uomo in grado di modificare le situazioni ambientali.

Si tratta, in pratica, della facoltà dell'uomo di prendere il controllo sulla Natura

P

Oggi parlare di Clima, è una questione complessa. Negli ultimi dieci anni, riviste scientifiche, siti, giornali hanno affrontato più volte questo argomento dolente. Ma perché sta cambiando così repentinamente il clima?

er rispondere a questa domanda, oltre che fare un salto nel passato, dobbiamo adottare una visione naturalistica. Partiamo dal micro, per arrivare ad osservare poi il macroclima planetario. Il nostro paese Cisterna, è stata sempre una terra baciata dal sole. Un clima mitigato oltre che per la vicinanza al mare, anche dalla barriera dei Monti Lepini, che smorzano i venti. Ma il suo clima è cambiato. Testimonianze, parlano di inverni freddi con meno umidità, rovesci abbondanti, ma che eccezionalmente facevano danni.

Il cambio delle stagioni, arrivava gradualmente. Oggi viviamo le stagioni, da un giorno all’altro. Durante l’inverno i giorni freddi, si riducono a qualche settimana. L’estate ha l’aspetto del clima tropicale, con improvvisi rovesci, soprattutto nel primo pomeriggio. Sicuramente il Clima è cambiato anche per mano dell’uomo.

L’industrializzazione, l’emissione di gas di scarico delle auto, Centrali Nucleari. Non solo armi di distruzione, esperimenti di bombe atomiche sotto il mare, hanno sconvolto la macchina naturale del Clima.

Guardando il cielo, poi, ogni giorno vediamo inspiegabili scie di aerei, che tracciano linee su tutto il nostro territorio. Il cielo di Cisterna, alcuni giorni sembra essere un foglio sul quale vengono disegnate linnee o forme geometriche. Questo fenomeno prende il nome di Geoingegneria, ed è avvistato in tutt’Italia e non solo, tanto che sul web si parla di “controllo del clima” da parte dei governi mondiali.“Le affermazioni sull'irrorazione per motivi di controllo climatico è stata sottoposta, nel 2016, a una procedura di revisione paritaria il cui risultato è stato l'inesistenza di prove a sostegno di tali "teorie" (Cit.Wikipedia).

Accantonato il dubbio che si potesse trattare di manipolazione del clima, allora passiamo ad una visione naturalista. Essendo il nostro Pianeta, “vivo”, subisce ovviamente mutamenti. Più volte in passato siamo passati da ere glaciali a quelle interglaciali, periodi di raffreddamento a periodi di surriscaldamento.Tutte le variazioni della disposizione dei continenti, l’attività solare, le correnti oceaniche, l’orbita terrestre, influiscono sul nostro clima. I cambiamenti possono essere più veloci o meno, quindi la variabilità climatica, è un fenomeno naturale. Essendo tale non possiamo far altro che “subire” tutti questi cambiamenti, abituandoci all’idea che tutto intorno a noi sta cambiando. “Il clima impazzito fa paura. E gli scienziati di Harvard iniziano la sperimentazione in Arizona di tecniche per capire se l’atmosfera può essere davvero “seminata” per schermare i raggi del sole” (cit. La Stampa Web).

Nel bene o nel male, la nostra mano c’è sempre!

N

di Andrea Consalvi e Gianluca Autullo

egli ultimi 10 giorni abbiamo avuto una fase di maltempo intenso, da nord a sud della nostra penisola, che ha creato e disagi.

La danni configurazione barica che si è venuta a creare e che abbiamo ormai superato, non rappresenta nulla di nuovo per la nostra penisola. Infatti anche se non capita tutti gli anni, quando una saccatura di origine nord Atlantica sprofonda tra Francia e Spagna, richiama intense correnti umide meridionali sulla nostra penisola che portano a intense e prolungate fasi di maltempo, soprattutto sul versante tirrenico. In particolare sulla regione Lazio.

Il 29 ottobre 2018 rimane una giornata da ricordare a livello metereologico per la nostra regione. Un minimo di bassa pressione, molto profondo posizionato prima ad ovest e

poi spostatosi a nord-ovest della Sardegna, ha convogliato sul Lazio un intenso richiamo sciroccale, con venti di burrasca e raffiche ovunque tra i 90 e i 100 Km/h.

Registrati picchi anche tra i 130/140 Km/h nelle zone costiere e più esposte.

Moltissimi record dopo anni e anni di rilevamenti, grazie alla nostra rete di stazioni meteo installate sul territorio regionale sono stati polverizzati. Anche Cisterna di Latina ha avuto la sua parte con la stazione meteo ubicata in zona san valentino, registrando raffiche superiori ai 94 Km/h.

Uno degli eventi più significativi della giornata è stato il "DOWNBURST" (http://www.meteocloud.it/201 8/08/22/cose-un-downburst/) che ha messo in ginocchio la città di Terracina (LT). Evento scambiato erroneamente da

molti per un Tornado.

L'intenso fronte temporalesco, invigorito ulteriormente dalle acque del mar Tirreno più calde rispetto alle medie stagionali, si è spinto sulla costa laziale. Come succede spesso nei forti temporali può avvenire il fenomeno chiamato "DOWNBURST" cioè fortissime raffiche di vento discensionali che si muovono in un’unica direzione a differenza di un Tornado e che possono raggiungere facilmente valori di 150 Km/h, accompagnate da fortissimi rovesci di pioggia.

Valori così elevati di vento, misti ad acqua, hanno un peso a m^2 importante per strutture e per la vegetazione e causano dunque ingenti danni. I danni causati dal "DOWNBURST" possono essere paragonati ai danni del passaggio di un tornado di media/bassa potenza EF0 – EF1.

LE PREVISIONI DEL TEMPO

Dopo la fase instabile e piovosa appena trascorsa, un netto rinforzo dell'alta pressione (HP) sulla nostra penisola ci regalerà giornate stabili, soleggiate con temperature massime in nuovo aumento su Cisterna di Latina e su tutta la regione Lazio per la prima metà del mese di Novembre. La porta Atlantica dovrebbe rimanere chiusa anche nell'ultima decade del mese dove continueremo ad avere un clima prevalentemente asciutto ma con possibili circolazioni orientali più fredde in quota, in arrivo dall'Est Europa.

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#INTERVISTA

INTERVISTA A MASSIMO SAPIO: NATO A VELLETRI, RUOLO D’ONORE È IN SERVIZIO PRESSO LA BRIGATA RISTA-EW. HA CONTRATTO LA DISABILITÀ NEL 2007 A SEGUITO DI UN INCIDENTE STRADALE. PRATICA NUOTO E LANCIO DEL PESO

“Vorrei che questa mia vittoria sia da esempio per le persone meno abbienti ”

la Redazione

Massimo Sapio, 33 anni professione campione. L'atleta cisternese dell'esercito italiano è stato tra gli assoluti protagonisti dell'Invictus Games, un evento sportivo disputato a Sidney giunto alla sua quarta edizione. Una che competizione tra veterani di guerra che hanno contratto disabilità permanenti in servizio o per causa di servizio in diverse discipline sportive. Il nome ha origine da Invictus, aggettivo latino che significa non vinto, invincibile ed indomito. E al nostro Massimo questo appellativo calza a pennello. Al suo rientro in Italia, dopo le fatiche australiane, lo abbiamo incontrato per una cchiacchierata a 360 gradi, in cui si è parlato dei recenti successi, la vita privata e della sua Cisterna.

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#INTERVISTA

VADO AL MASSIMO In foto:

A sinistra Massimo Sapio durante la premiazione.

A destra cerimonia la Cisterna.

In basso, con la moglie Jessica

C

iao Massimo, oppure dovremmo salutarti con un ciao cam-

pione? (sorride ndr) No, no, Massimo va più che bene!

Partiamo dalla fine, a distanza di settimane dall'exploit all'Invictus Games cosa ti porti dentro?

L'esperienza Invictus è stata molto significativa a livello personale perché ho avuto modo di condividere la quotidianità con persone di ogni nazione e che soprattutto vivono la mia stessa problematica causata da storie diverse.

Quale sono state le tue sensazioni e le tue aspettative alla vigilia di questo impegno e quali sono state quando avevi le medaglie addosso, con in sottofondo l'inno di Mameli?

A livello sportivo è stato tutto molto entusiasmante, rigenerante e inatteso! L'arrivo delle medaglie è stato infatti un momento unico, soprattutto quando sono stato premiato ed ho innalzato il tricolore. Questo ha rievocato in me ricordi sensazionali, ciò che mi è successo dopo l'incidente infatti ha segnato per me una rinascita. Sono molto cambiato da quel giorno e ciò lo devo anche

“

allo sport. Ecco perché vorrei che questa mia vittoria sia da esempio per le persone meno abbienti e che sono nella mia stessa con-

dizione.

Qual'è il messaggio che vorresti veicolare attraverso questa esperienza?

ho condiviso la quotidianità con persone di ogni nazione e che soprattutto vivono la mia stessa problematica causata da storie diverse Voglio che la mia riuscita sia la loro riuscita e che soprattutto rappresenti la possibilità per tutti di potercela fare nonostante tutte le difficoltà che possano presentarsi nell'arco della vita.

A Sindney al tuo fianco c'era tua moglie Jessica, prima tua tifosa e soprattutto un “coach di ferro” che ti aiutato molto nei mesi precedenti questo appuntamento...l'abbiamo vista impazzire sulle tribune...

Ringrazio mia moglie Jessica che mi ha sostenuto nella preparazione e durante la permanenza agli Invictus Games in Australia, la mia famiglia e anche il Sindaco di Cisterna di Latina e i suoi collaboratori che mi hanno mandato messaggi di auguri mentre stavo a Sydney, e tutta la città di Cisterna di Latina per il sostegno ricevuto.

Tornando alla competizione, cosa hai provato quando hai letto sul tabellone, il tuo nome davanti a tutti?

Un'emozione unica e irripetibile, all'inizio non riuscivo a credere a quanto accaduto, perché è stata la prima volta che gareggiavo oltre confine, specialmente in una competizione del genere. Per me è stato un orgoglio poter rappresentare in questo evento il nostro Paese, la nostra provincia e la nostra città.

Massimo oltre allo sport, sei una persona molto impegnata socialmente. Alle ultime elezioni comunali ti sei candidato per un posto in consiglio, con la volontà di combattere l'abbattimento delle barriere architettoniche. Proprio con noi di Scambiaffari, alcuni anni fa, hai intrapreso una battaglia per le barriere della stazione.

Quel video fece migliaia di visulizzazioni...

Si ricordo bene quel giorno, attraverso quelle riprese siamo riusciti a raccontare le difficoltà che hanno le persone non deambulanti per prendere il treno allo scalo di Cisterna. Dopo quel video si è mosso qualcosa, Rfi ha iniziato i lavori sui binari per rendere funzionanti gli ascensori e fruibili le vie di accesso, ma ancora un po'. Rimango fiducioso che presto tutti potranno andare alla stazione senza chiedere aiuto a nessuno per salire su un qualunque treno.

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Le medaglie conquistate

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#SPORT

PALASPORT: SI TORNA A TIFARE Superlega - Inaugurato nel migliore dei modi il palazzetto. Vittoria per la Top Volley la Redazione

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#SPORT

Non ha ancora un nome ben preciso, quindi tutti lo chiamano Palasport perché non può essere definito un palazzetto. Con i suoi spalti da 3.000 posti -, con possibilità di ampiamento fino ad un massimo di 3.500 – la struttura nell'area ex Nalco sarà il più grande ed attrezzato della provincia pontina e, nel suo genere, tra i più grandi della Regione. Iniziato sotto il secondo mandato di Mauro Carturan nel 2008 è stato terminato dopo l'avvicendamento di tre legislature, con il ritorno in sella di chi l'aveva iniziato, cioè Carturan. Nell'ultimo mese dietro la spinta del primo cittadino si è lavorato alacremente per chiudere i cantieri e consegnare il Palasport alla Top Volley Latina, che in realtà aspettava questo momento da un bel po' di anni. Già ai tempi di Merolla c'era stato un ammiccamento tra Ente e società sportiva, ma poi i lavori a rilento spinsero il team maschile di volley a rimanere al Palabianchini di Latina. Adesso la nuova casa dei ragazzi di coach Tubertini sarà a Cisterna. Logisticamente il Palasport offre molti vantaggi: ampi parcheggi, una posizione strategica, direttamente collegato alla stazione ferroviaria e quindi raggiungibile da un pubblico proveniente da tutta Italia ed oltre. Per portare a conclusione i lavori sono stati spesi 50mila euro nell'ultimo mese che vanno ad aggiungersi, ai tanti milioni investiti negli anni.

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isterna fa festa. Il palazzetto è stato finalmente aperto, dopo squasi dieci anni di attese e rinvii. È arrivato per il nuovo inquilino, la Top Volley Latina, che porta in dote nella città dei butteri un campionato professionistico come la serie A maschile di volley. E domenica 11 novembre è stata festa doppia, visto che la selezione del capoluogo è stata capace di battere Vibo Valentia al tie break e di guadagnare due punti di vitale importanza in chiave salvezza, Forte di una nuova casa, la Top Volley partiva con l'entusiasmo dei giorni migliori, sospinta anche da un buon pubblico accorso nel nuovo impianto di Cisterna in via delle Province. Alla fine i tagliandi staccati sono stati quasi un migliaio, cifra sforata con gli addetti ai lavori e tutti coloro che hanno beneficiato del pass.

Una corsa contro il tempo, con i lavori che praticamente sono stati ultimati a poche ore dall'inizio della gara. La sentenza del Tar poi ha rischiato di far saltare il banco, ma così non è stato

almeno per il momento. Se la giornata di festa c'è stata, in un certo qual modo bisogna render merito al sindaco Carturan. Si perché senza la sua ordinanza urgente, la struttura di via delle Province sarebbe rimasta chiusa. Con data 9 novembre il primo cittadino, ancora nel pieno svolgimento della sua carica, ha firmato il documento, prendendosi tutte le responsabilità del caso, le stesse che la Commissione spettacoli ed eventi ha invece declinato, rimandando ogni autorizzazione alla prossima seduta. Già la prossima seduta. E qui sorge un problema nel bel mezzo della festa. Se la Prefettura annullerà la proclamazione del consiglio comunale, decade il sindaco e tutto il consiglio, e ovviamente con se tutte le commissioni consiliari.

Ecco chi a quel punto firmerà l'ordinanza per far tenere eventi sportivi all'interno del palazzetto? Un quesito che ben presto avrà una risposta, già al prossimo impegno casalingo della Top volley.

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Moda

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#MODA&OROSCOPO

L’Oroscopo

a cura di Bruno Coletta

Guida ai capispalla di tendenza per questa stagione

Novembre, è tempo di coprirsi Giacche, cappotti e bomber: pronte a ripararvi dal freddo con stile?

“Per quanto strano sembri i migliori venditori sono le persone timide, conoscono meglio le paure i timori le diffidenze dei loro clienti” - Consiglio del curatore -

ARIETE. Queste bellissime giornate autunnali, questi colori, e questi profumi ti inebriano nel profondo dell’anima e tu, a tua volta, dovresti trasferire queste meravigliose sensazioni alle persone che ti stanno vicino e che ti vogliono bene. Approfitta del tuo carisma per migliorare e rafforzare la tua situazione sentimentale.

TORO. Il tuo passo lento, possente ma inesorabile, ti sta por-

di Lady G

tando al raggiungimento dei tuoi obiettivi che saranno raggiunti nell’arco di poche settimane. La tua forza, la tua caparbietà ma principalmente la tua costanza, ti porteranno al successo. La tua voce è un’arma seduttrice, sfruttala, ma modifica l'alimentazione, ed impara a digiunare un giorno alla settimana.

GEMELLI. Approfitta della tua carica energetica e di concentrazione per mettere a segno, senza indugiare, il tuo programma di cambiamento. Se continui a rimandare perderai grandi opportunità di miglioramenti. La Fortuna aiuta gli audaci, e ricorda, tu lo sei,(anche troppo). Ciao CANCRO. Arrivi sempre con un attimo di ritardo. Quando hai programmato, provato, studiato una strategia e deciso di realizzarla, non devi più indugiare. Devi prendere il coraggio a quattro mani e buttarti, devi essere più coraggioso. Se ci riesci avrai grandi soddisfazioni. Devi almeno provaci, andrà sicuramente bene.

LEONE. Le circostante della vita hanno modificato la tua naturale sicurezza, ma puoi sempre riprenderla in pugno con una azione di forza. Prima di tutto verifica il grado di fedeltà di chi collabora e vive con te, e se occorre, dimostra una forte determinazione. Perché sei tu il leader, e lo sarai sempre.

VERGINE. C’è sempre qualcosa che interferisce nei tuoi piani.

Sbagli a fidarti troppo di quelli che consideri amici. Loro stanno con te quando stai bene, ma alla prima occasione ti lascerebbero senza tanti complimenti. Impara ad essere più egoista. Sorpresa in arrivo a pochi giorni da questa lettura.

BILANCIA. Ancora un piccolo sforzo e arriverai all’agognata

N

soddisfazione. Non allentare la concentrazione, e, soprattutto, non abusare della buona stella. Attenzione alla distrazione degli altri quando sei in movimento. Complimenti per il miglioramento fisico, continua così. Un'esplosione sentimentale. Ciao.

“Ogni nuova moda è rifiuto di ereditare, è sovvertimento contro l’oppressione della vecchia moda; la moda si vive come un diritto, il diritto naturale del presente sul passato” - Roland Barthes -

ovembre, aria di inverno, di caldarroste e vino novello. Ormai la stagione fredda è arrivata e per i prossimi mesi toccherà coprirci per bene. E proprio per questo, come ogni anno, a novembre parliamo sempre di capi che ci faranno compagnia per tutta la stagione, i protagonisti assoluti del momento: giacche, cappotti, piumini e chi più ne ha più ne metta! Essendo acquisti importanti da fare, e anche tra i più costosi, vediamo subito insieme quali saranno i modelli più di tendenza e soprattutto se possiamo recuperare qualcosa dalle passate stagioni.

Smanicati e gilet- un utile alleato: Hanno conosciuto un momento di stop molto lungo ma da qualche stagione sono tornati completamente reiventati rispetto a quelli che erano i nostri ricordi e le nostre concezioni. Dimenticate il vecchio smanicato unicamente in declinazione sportiva ed imbottita. Oggi i “senza manica” sono di tutte le forge ed adatti in ogni occasione. Dai cappotti dal taglio classico a vestaglia, fino ai gilet in pelliccia sintetica o in morbido eco pelo spazzolato. Insomma molto utili con i primi freddi per poter sfruttare ancora blazer, giacche in pelle o jeans. Comodi e di grande effetto.

Parka e bomber- adatto a tutte le occasioni: Il parka non è una novità, da qualche stagione si è imposto prepotente. Merito delle molteplici capacità di abbinamento. Quest’anno si confermo capo da tempo libero per eccellenza. Il classico verde. Ma anche in beige,

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SCORPIONE. Per parlare troppo hai perso alcune buone op-

nero o bianco. Se non siete proprio delle teenager evitate le imbottiture eccessivamente eccentriche o modelli troppo decorati. Anche il bomber si è riaffacciato timido e quest’anno, grazie anche al richiamo anni ’90, è ancora più presente tanto da offuscare un po’ il sempreverde piumino come capo da città. Non piace a tutte perché appare poco femminile, tuttavia le declinazioni delle ultime stagioni, in colori tenui e tessuti sofisticati come il raso, lo rendono glamour e caldo al tempo stesso. Bello e utile anche nella variante lunga, oversize e fashion.

Cappotti- passione mai finita: I cappotti non sono mai abbastanza! Quando in inverno dobbiamo per forza di temperature indossare un capospalla ci piace che questo, oltre che caldo, abbia un buon impatto visto che è la prima cosa, a volte l’unica, che si vede nel nostro look. Quest’anno la moda li vuole meno seriosi che mai. Colori pastello, come il rosa acceso o il celeste, ma anche in bianco come sdoganato da Meghan Markle. Le fantasia sono protagoniste: quadri, tartan e fantasie geometriche i lana grossa. Cammello, nero e beige sempre in voga. La tendenza dell’anno premia modelli a vestaglia, incrociati con cintura, lunghi dal ginocchio e oltre. Ma anche modelli dritti e dalla linea maschile o, con richiamo anni 80, strutturati con la spalla bassa, maniche ristrette sul polso e linea dritta ma leggermente stringente sul finale. Insomma un modello per ciascun gusto!

Buona moda e appuntamento al prossimo numero amiche!

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portunità. Ora fa’ tesoro di questa esperienza e lascia che siano gli altri a parlare di se stessi. Se adotti questa tecnica per un po’ di tempo, recupererai il terreno perso. Ottimo il tuo look. C’è qualcuno che ti aspetta. Mangia meno carne e meno latticini.

SAGITTARIO. Ti fidi troppo dei tuoi esecutori. Per evitare spiacevoli sorprese verifica personalmente, senza demandare agli altri, tutti i particolari delle situazioni. I Latini dicevano: “Repetita juvant” (Il ripetere giova). Mangia meno grassi e principalmente, fa’ più movimento. Sii più presente e tenero in amore.

CAPRICORNO. A volte dai un impressione di te che non rispetta la realtà. Se non esagerassi con la tua naturale diffidenza nei confronti degli altri, potresti vedere che nei tuoi confronti hanno stima e, principalmente, fiducia. Apriti di più e sii meno diffidente, ne avrai grande giovamento e vivrai meglio.

ACQUARIO. Sei sempre disposto a dare tutto te stesso per gli altri ma spesso rimani deluso dalla loro irriconoscenza. Cerca di pensare più a te stesso anche a costo di essere tacciato di essere egoista. Meglio essere invidiato che compatito. Mangia meno insaccati e carne a favore di legumi e verdure. Ciao.

PESCI. A volte la tua sembianza di persona misteriosa e sfuggente crea negli altri timori infondati. Se ti conoscessero meglio saprebbero che in realtà sei profondo e generoso, con un intelletto brillante, sempre pronto a difendere tutti dalle ingiustizie. Possibilità di amarezze in arrivo per colpa di parenti.

L’ESPERIENZA E SERIETÀ DEL DOTT. BRUNO Studioso di Cartomanzia - Sensitivo - Esoterico Ti aiuterà a risolvere ogni tuo problema: Amore e Ritorno, Benessere, Lavoro.

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