Giochi tradizionali
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Il Palo di sapone a Macerata Campania di Vincenzo Capuano A Macerata Campania, in Provincia di Caserta, il 17 gennaio e nei giorni che lo precedono viene riproposta l’antica festa di Sant’Antuono, ovvero la festa in onore di Sant’Antonio Abate. Vera caratteristica della festa è la sfilata dei carri di Sant’Antuono, carri a forma di barca su cui prendono posto dei particolari gruppi detti battuglie di pastellessa, dove i bottari di Macerata Campania che li compongono ripropongono l’antica musica a pastellessa, prodotta con la percussione di strumenti di uso contadino quali botti, tini e falci1. Secondo la tradizione orale la festa ha avuto origine nel XIII secolo: gli artigiani del posto, per dimostrare quanto fossero robusti e duraturi i loro prodotti e per attirare l’attenzione sulle loro attività, percuotevano con magli le botti, con mazze di legno i tini e con ferri le falci creando rumori dapprima assordanti, ma che poi con i giusti accorgimenti sono diventati suoni ritmici2. Un’antica legenda locale vuole, inoltre, che la musica a pastellessa sia nata come rituale per “scacciare il male”: infatti si racconta di contadini che percuotevano freneticamente botti, tini e falci nel tentativo di scacciare gli spiriti maligni dagli angoli bui delle loro cantine. Questo rituale ripetuto poi all’aperto rappresentava un aiuto propiziatorio per il buon raccolto. L’insieme delle manifestazioni che compongono l’evento è completato dai classici giochi tradizionali. Essi rappresentano momenti di vita di un tempo che fu, ancora attuale a Macerata Campania. In antichità, tali giochi venivano eseguiti soprattutto nei periodi di pausa dei lavori nei campi, i quali alimentavano l’economia del posto. Erano questi momenti di aggregazione e di svago in cui si Il Palo di sapone. Foto di Vincenzo Capuano.
Per informazioni sulla festa di Sant’Antuono visita il sito web www.santantuono.it. Andrea Massaro, Aspetti di vita a Macerata e Caturano nei secoli passati, pp. 125-127, Macerata Campania (CE), 1987. 1 2
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dimenticavano le fatiche di tutti i giorni. Di solito venivano svolti durante l’anno nelle varie feste o sagre paesane. Oggi essi rappresentano parte del Patrimonio culturale immateriale di Macerata Campania e trovano la giusta collocazione nella festa di Sant'Antuono, dove vengono ricreati quei momenti tipici della comunità ludica. Fra i giochi eseguiti, quello più atteso dalla popolazione è il Palo di sapone, solitamente eseguito il 16 gennaio di ogni anno. In questo gioco i partecipanti devono cercare di prendere dei premi posti in cima ad un palo, che in genere sono salumi, formaggi o altri generi alimentari. È questa la variante locale dell’Albero della cuccagna, eseguito in tanti posti d’Italia, il cui nome è legato al sapone, cioè alla sostanza che viene cosparsa sulla pertica per renderla scivolosa. Il gioco affonda le proprie radici nei riti propiziatori che fin dall’antichità aprivano la nuova stagione agropastorale3. Per l’esecuzione del Palo di sapone viene utilizzato un palo di legno, dal diametro di circa 250÷300 mm e di lunghezza 8÷10 m, alla cui cima è posta un’asta di circa 1,50 m dove collocare i premi. Il palo deve essere posto saldamente nel terreno per una profondità di circa 2 m e ricoperto con una cospicua quantità di sapone in modo da rendere difficile l’arrampicata. Generalmente il luogo per la realizzazione del campo da gioco è Piazza De Michele al cui centro è posto un foro di diametro maggiore rispetto al diametro del palo utilizzato, realizzato appositamente per l’occasione e chiuso durante l’anno con un tombino. Il paese offre anche altri luoghi per l’esecuzione del gioco, come ai piedi del campanile della Chiesa Abbaziale San Martino Vescovo su Corso Umberto I o in Piazza della Libertà nella località Caturano. Nella fase di preparazione per avere il palo ben saldo ed evitare delle possibili oscillazioni, una volta posto il palo nel terreno si possono usare delle zeppe di legno in modo da eliminare il divario presente. Per motivi di sicurezza alla base del palo viene posto uno strato di sabbia di circa 4 m3, che consente di attutire i colpi in seguito ad eventuali cadute dei giocatori. Le squadre partecipanti devono essere composte da 4 persone, le quali devono raggiungere la sommità arrampicandosi gli uni sopra gli altri. Il gioco inizia con un primo giro in cui possono partecipare solo 3 persone delle 4 disponibili. Dal secondo giro in poi possono essere utilizzate tutte e 4 le persone. Il gioco termina quando tutti i Fase di preparazione del Palo di sapone. premi posti sulla sommità del palo venFoto di Vincenzo Polcari. gono staccati dalle squadre partecipanti. Associazione Giochi Antichi, Palo di sapone, Macerata Campania, in Giochi Tradizionali d’Italia. Viaggio nel Paese che gioca, pp. 147-151, Ediciclo Editore, Verona, 2015. 3
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Premi
Palo di legno
Asta di legno per collocare i premi
Campo da gioco
Foro per il palo Campo da gioco
Schema del campo da gioco.
Esecuzione del Palo di sapone. Foto di Stefano Rossin.
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