L’impianto castellano viene progressivamente superato a partire dal XVII secolo, per l’allargamento dell’abitato, le distruzioni delle mura a causa di incendi (testimoniata dal nome Via Bruciata alla strada tra le mura e la chiesa parrocchiale) e per la necessità di recuperare i materiali edili per i restauri alla chiesa e alla casa pubblica. Attualmente del castello restano brani della rampa di accesso che porta alla casa pubblica (diventata nel tempo scuola elementare e oggi abitazioni Iacp) e delle mura lato sud, sulla scarpata che da fine XIX secolo è stata rialzata per realizzare la strada provinciale 42. Un altro ricordo dell’antica cinta muraria è nel nome dialettale che identifica una precisa area a scarpata a nord: “sota la tora”, sotto la torre.
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