Saggio viaggio a kandahar

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dall'arte, promosse dalla scienza, passano nella società, emergono nuove configurazioni cognitive di base, che modificano il senso comune 3. Anzi dovremmo dire che la riproduzione inintenzionale della società è resa possibile da questa natura espansionistico-evolutiva del senso comune 4. La mobilizzazione del senso comune dipende da talune dimensioni circostanziali: ci sono società tendenzialmente aperte e società invece tendenzialmente chiuse. Si prenda il film Viaggio a Kandahar. Viaggio a Kandahar (Safar e Ghandehar) è un film del 2001 diretto dal regista iraniano Mohsen Makhmalbaf e girato in parte in Afghanistan durante il regime talebano. Protagonista ne è l'attrice Nelofer Pazira 5. La comunità più oscurantista che sia stata politicamente progettata in epoca moderna sicuramente è stata quella afghana, emersa nel 1996 a seguito della conquista di Kabul, con rovesciamento del presidente allora in carica, Rabbani, da parte dei talebani del mullah pashtun Mohammed Omar, guida del Movimento dei "talebani", una piccola - ma molto agguerrita - milizia integralista di studenti coranici, che i servizi segreti pakistani con armi statunitensi e soldi sauditi avevano trasformato in un combattivo esercito. Il mullah Omar Akhondzada si mette alla guida di un regime teocratico, che, basandosi su un'interpretazione particolarmente letterale della Shari'a, vieta ogni diritto e ruolo sociale alla donna. Promuoverà una vera e propria campagna iconoclasta, che porterà alla distruzione delle ultramillenarie statue dei Buddha di Bamiyan, nonostante i tentativi internazionali di salvarle dalla furia talebana. Il mullah Omar persegue l'ideale di una comunità il cui principale legante sia la religione, in cui non vi sia alcuna differenza fra i dettami della religione, quelli della morale e quelli della politica. Quindi una rigida comunità organica, che non lascia spazio alcuno all'espressione dell'individuo, pienamente sottomesso ai dettami del Corano. 3La dinamica senso comune / scienza è stata indagata da Serge Moscovici. Questi definisce il senso comune come un sistema di credenze condivise, tipiche di una determinata cultura. Il senso comune esprime una forma di conoscenza sui generis, grazie alla quale gli appartenenti ad una cultura sono in grado di far fronte alle situazioni quotidiane della vita sociale. La conoscenza che deriva dal senso comune e quella che scaturisce invece dal pensiero scientifico sono sicuramente differenti; tuttavia non sono affatto indipendenti l’una dall’altra. Infatti una teoria scientifica è destinata a far parte del senso comune attraverso processi di rielaborazione e ricostruzione che pongono in essere i gruppi sociali di quel dato contesto. Moscovici si è interessato dei dispositivi e delle condizioni attraverso cui il linguaggio scientifico si fa ‘dialetto comune’. Cfr. S. Moscovici, Le rappresentazioni sociali, Il Mulino, Bologna, 2005.

4Questa è affermazione che probabilmente Schutz rifiuterebbe, poiché in Schutz la riproduzione sociale è resa possibile dalla costanza del senso comune.

5Ideale prosecuzione del film è il libro: Makhmalbaf Mohsen, In Afghanistan. I buddha non sono stati distrutti sono crollati per la vergogna, Dalai, Milano, 2002, in quanto costituisce il diario del viaggio intrapreso dal regista per conoscere meglio la realtà che avrebbe poi descritto col suo film.


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