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e Liguria magazine

VINI & PRODUTTORI L’elenco riporta nell’ordine i vini degustati. Asti Docg 2012 1) Arione di Canelli; 2) Az. Agr. Bera - Neviglie; 3) Capetta I.VI.P. spa - Santo Stefano Belbo; 4) San Maurizio della Cantina Vallebeldo spa - Santo Stefano Belbo; 5) La Selvatica Caudrina di Romano Dogliotti - Castiglione Tinella: 6) Platinum della Fratelli Gancia - Canelli. Moscato d’Asti Docg 2012 7) Adriano Marco e Vittorio - Alba; 8) Gallina degli Antichi Poderi dei Gallina Neive; 9) Arione di Arione spa - Canelli; 10) Az. Agr. Bera - Neviglie: 11) Sorì dei Fiori di Bocchino Giuseppe - Canelli; 12) Ribota di Boeri Alfonso - Costigliole d’Asti; 13) Borgo Moncalvo; !4) Valdiserre di Borgo Isolabella - Loazzolo; 15) Az. Agr. Brusalino - Mango; 16) Cà del Principe - Santo Stefano Belbo; 17) La Baudria di Canaparo Roberto - Santo Stefano Belbo; 18) Cesare Pavese delle Cantina Vallebelbo sca - Santo Stefano Belbo; 19) Canelli della Cascina Barisel - Canelli; 20) Cascina Castlet - Costigliole d’asti; 21) Cascina Galletto - Santo Stefano Belbo; 22) Bricco Riella della Cascina Pian d’Or - Mango; 23) Pian Pezzea della Cascina Valon - Neviglie; 24) La Caudrina di Romano Dogliotti - Castiglione Tinella; 25) Cerrino Sergio - Trezzo Tinella; 26) Armognò di Colle Peitino - Castagnole Lanze; 27) Corte dei Balbi Soprani - Santo Stefano Belbo; 28) Degiorgis Sergio - Mango; 29) Duchessa Lia ss - Santo Stefano Belbo; 30) Black Edition di Enrico Serafino - Canale; 31) Enrico Serafino - Canale; 32) Teresina di Ferrero - Santo Stefano Belbo; 33) Sorì Gala di Ferrero Federico - Mango; 34) Piasa San Maurizio di Forteto della Luja - Loazzolo; 35) Ghiga Giovanni - Castiglione Tinella; 36) Piccole Gioie di Ghione Anna - Canelli; 37) Grasso Fratelli - Treiso; 38) Cà du Sindic di Grimaldi Sergio - Santo Stefano Belbo; 39) Santa Teresa di Guasti Clemente - Nizza Monferrato; 40) I Vignaioli di Santo Stefano - Santo Stefano Belbo; 41) La Giribaldina - Calamandrana; 42) Nivole di Michele Chiarlo - Calamandrana; 43) Mustela - Trezzo Tinella; 44) Cascina Carretta di Negro Maria Luigina - Castagnole Lanze; 45) Roca Neira di Poderi Roccanera - Cossano Belbo; 46) Prunotto srl - Alba; 47) Santa Vittoria di Rabino Fratelli - Santa Vittoria d’Alba; 47 bis) Rapalino - Neviglie; 48) San Martino - Castagnole Tinella; 49) Solatio di Sarotto Roberto - Neviglie; 50) Volo di Farfalle di Scagliola - Calosso; 51) Tenuta del Fant di Tenuta il Falchetto - Santo Stefano Belbo; 52) Vignot di Terrabianca - Mango; 53) Grandius di Terrenostre - Cossano Belbo; 54) Tintero - Mango; 55) Tranchero - Mango; 56) Florentino di Vada - Coazzolo. Piemonte Moscato Doc 20012 57) Gatti Piero - Santo Stefano Belbo. Moscato d’Asti Docg 2012 58) Cà ed Balos di Cà ed Balos - Castagnole Tinella; 59) Cà ed Ceruli - Cassinasco; 60) Flori di Cascina Tinnirello - Mango; 61) Moncucco di Fontanafredda - Serralunga d’Alba; 62) La Tribuleira - Santo Stefano Belbo. Piemonte Doc Moscato Passito 63) Aviè di Cascina Castlet - Costigliole d’Asti; 65) Tardì di Cerrino Sergio Trezzo Tinella. Passito da uve stramature 64) Spurì di Cascina Galletto - Santo Stefano Belbo.

Nella foto in alto la degustazione dell’enologo Lorenzo Tablino.

l’astigiano Francesco Martinotti utilizzò per primo l’autoclave per produrre spumanti, mentre la prima azienda che utilizzò le autoclavi per produrre l’Asti fu la Cora di Costigliole d’Asti, seguita dalla Martini di Pessione e dalla Mirafiore-Fontanafredda di Serralunga d’Alba. Non si possono immaginare le festività pasquali e di fine anno senza questi due vini: poliedrici, versatili, invitanti e leggeri, trovano ideale abbinamento con una vasta gamma di dolci. Non solo: sono ideali per realizzare creme per farcire torte, pasticcini e panettoni, per caratterizzare

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macedonie di frutta, gelati, semifreddi e cocktail e, non ultimo, godibili in ogni occasione e nelle calde giornate d’estate. Unica manifestazione annuale con tasting professionale riservata ai giornalisti che valorizzi e promuova a livello istituzionale l’Asti e il Moscato d’Asti, Anteprima Moscato d’Asti e Asti Docg, nella sua quarta edizione svoltasi dal 6 al 16 dicembre scorso, ha riservato due novità. La prima: un consistente aumento di vini e produttori partecipanti, provenienti da oltre venti comuni, cioè poco meno della metà dei 53 comuni dell’intera zona di produzione. La seconda: una nuova location per la cena di benvenuto, l’ex Foro Boario di Nizza Monferrato. A precedere la cena, la gradita degustazione di Asti fatta da Lorenzo Tablino, le golose e irrinunciabili sfiziosità, coppe di Asti e Moscato d’asti e diversi cocktail a base dei due vini. Ecco il menu che ha deliziato circa duecento invitati: Carne cruda battuta al coltello, Vitello tonnato, Plin di cappone con sugo e castagne, Guancia di vitello cotta a bassa temperatura alla Barbera, verdurine e polenta, Semifreddo al torrone e cioccolato, salsa e cachi, Panettone della casa e caffè. Il tutto perfettamente abbinato, rispettivamente, all’Alta Langa Docg, Barbera d’Asti Docg, Moscato d’Asti e Asti Docg. Nell’ampia suggestiva sala dell’Enoteca del Castello di Mango adibita alle degustazioni, una ventina di giornalisti specializzati italiani ed esteri hanno degustato e valutato 65 vini, di cui sei Asti Docg 2012, cinquantacinque Moscato d’Asti Docg 2012, due Piemonte Doc Moscato Passito, rispettivamente delle annate 2008 e 2005, un Passito da uve stramature e un Piemonte Moscato. Dalle mie personali valutazioni, i sei Asti anche se ovviamente giovani (erano imbottigliati da poco) sono di buon livello. Vario il quadro dei 55 Moscato d’ Asti: 12 ottimi, 18 molto buoni, 14 medio-buoni, 6 discreti, 3 sufficienti e 2 tra il comune ed il mediocre. Buono l’unico Piemonte Moscato. Lo stesso per i due Piemonte


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