Baucina - storia - arte - cultura

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Giovanni Taibi

baucinesi ) giunto ormai alla IX edizione la cui serata di premiazione ricade nei primi giorni di settembre . Al concorso bandisticoregionale “Francesco Genovese” ( tra la fine di agosto ed i primi giorni di settembre) che vuole celebrare una gloria locale, il maestro e compositore Francesco Genovese ,con una kermesse che vede la partecipazione di sei bande musicali provenienti da diverse province della Sicilia. Importanza hanno pure assunto le due manifestazioni legate al mondo delle arti figurative: l’Estemporanea di pittura “ Luci,forme e colori di Baucina” ed il “ Simposio internazionale di Scultura Città di Baucina” che tra la fine di agosto ed i primi di settembre vedono numerosi artisti esibirsi a cielo aperto nella realizzazione delle loro opere che poi divengono patrimonio artistico- culturale di Baucina. Grande rilievo ha pure avuto negli ultimi anni la notte bianca “A maculatedda” che si svolge tra il sette e l’otto dicembre, in occasione della solennità dell’Immacolata Concezione” e vede snodarsi nel corso della notte un lungo e ricco cenone itinerante con i piatti della tradizione locale serviti in un tripudio di luci, suoni e spettacoli vari. Ultima creazione dell’amministrazione comunale è la sfilata di carri allegorici in occasione del carnevale che mette alla prova le associazioni locali nella realizzazione dei tradizionali carri carnevaleschi. Ecco quindi, in dettaglio, alcune tra le più significative manifestazioni che si svolgono a Baucina La tavolata di San Giuseppe Usanza molto bella e caratteristica che si ripete ogni anno è la tavolata di san Giuseppe che si svolge ogni anno il 189 marzo, giorno della festa. Si scelgono tre persone: un uomo, una donna ed un bambino che raffigurano la sacra famiglia, vestiti a secondo dei costumi tradizionali. La mattina della festa, dopo la celebrazione della Messa presso la chiesa madre, un corteo, guidato da tre giovani locali che rappresentano la sacra famiglia, si avvia verso la casa del pellegrino dove precedentemente è stata allestita una ricca tavolata. Qui si assiste ad una cerimonia scenica , in cui san Giuseppe chiede ospitalità. Alla fine si spalancano le porte e i tre commensali si siedono attorno al tavolo e cominciano a mangiare Ecco il dialogo tra San Giuseppe e la padrona di casa che ogni anno viene recitato dai figuranti che danno vita alla rappresentazione. San Giuseppe:(Rivolto alla Madonna) “o chi nova dulurusa io vi portu amata spusa, o chi’ntisi publicari’nta chiazza, ora’ ntisi, gran camminari haiu a fari a Betlemme haiu a hiri, o io sulu o accumpagnatu ora stancu e adduluratu. Io partu, chi pena, sentu spartimi lu cori si ka vi portu in compagnia o chi pena, e crepa cori e chi fari un sacciu ancora l’una e l’atru assai m’ancora”. Madonna:(Rivolta a San Giuseppe) “Spusu miu nun vi affrigiti, ninni iamu


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